venerdì 19 aprile 2013

MARIANGELA VACATELLO INCANTA IL PUBBLICO DELL’ORFEO


Grande successo per un concerto ispirato a compositori russi

Mariangela Vacatello, ormai da tempo splendida realtà nel panorama pianistico italiano e non solo, è tornata ad esibirsi sul palco del teatro Orfeo per la XXI Stagione Concertistica “Eventi musicali” di Taranto dell’Orchestra ICO della Magna Grecia, diretta nell’occasione dal maestro Piero Romano. La pianista era già stata a Taranto negli anni passati ed ha debuttato, con successo, recentemente anche al Teatro alla Scala di Milano. Si trattava, infatti, del terzo concerto di un progetto che ha visto la pianista impegnata con l’Orchestra ICO della Magna Grecia nell’esecuzione della “integrale” dei lavori per piano e orchestra di Sergej Rachmaninov. Il programma di  questo concerto è stato incentrato prevalentemente su musiche di compositori russi quali Tchaikovsky, Rachmaninov,Glinka, Rimskij-korsakov.  Mariangela Vacatello ha mostrato tutta la sua professionalità ed ispirazione , a tratti con sonorità forti ed addirittura esplosive, mettendo in luce virtuosismo e precisione chirurgica anche a ritmi elevati, con fraseggi fluidi e determinati;le sue mani sembravano piume, che volavano in un’atmosfera di sogno. Decisamente  “in progress” rispetto alle precedenti esibizioni.  Il concerto si è aperto con la sola Orchestra Magna Grecia in “Poloinase” di Pyotr Ilyich Tchaikovsky, la maestosa danza polacca con cui si apre il terzo atto dell’opera “Eugene Onegin”, seguito dal Capriccio Spagnolo” di Nikolaj Rimskij-Korsakov, una composizione in cinque movimenti basata su temi della musica popolare spagnola. Nella seconda parte del concerto Mariangela Vacatello si è unita all’orchestra, cimentandosi nella grande Sonata n. 2 in si bemolle minore op. 36, di Sergej Rachmaninov, un’opera in tre movimenti di grande complessità musicale, scritta dal compositore nel 1913 e poi rielaborata, con alcuni tagli, nel 1931, in modo da renderla più accessibile al pubblico. Ha fatto seguito la celeberrima ouverture dell’opera “Ruslan e Ludmilla” di Mikhail Glinka ed infine la “Rapsodia su un tema di Paganini”  in la minore Op.43, un’opera in cui il compositore russo ha sapientemente coniugato l'estro virtuosistico con il rigore della costruzione formale. Alla fine applausi entusiastici del pubblico in particolare a Mariangela Vacatello, schiva e semplice, che non ha potuto sottrarsi dal concedere alcuni bis: “La campanella” di Paganini-Liszt, un brano dalla Scarlattiana di Alfredo Casella ed infine lo studio n. 11 di Debussy. 

G.L.

giovedì 18 aprile 2013

"COSI' FAN TUTTE" di Wolfgang Amadeus Mozart al Petruzzelli





Bari - Davide Livermore: Così fan tutte di Wolfgang Amadeus Mozart 

La Fondazione Petruzzelli e Teatri di Bari presenta il terzo titolo della Stagione 2013 con un nuovo allestimento per la regia di Davide Livermore.“Così fan tutte” è un’opera lirica in due atti, la terza scritta Wolfgang Amadeus Mozart, su libretto di Lorenzo da Ponte e tra le più amate e celebrate del celebre compositore e si colloca tra le cosiddette opere italiane, dall’artista di Salisburgo. L’opera venne rappresentata  per la prima volta al Burgtheater di Vienna, il 26 gennaio 1790, quasi al termine di quello che verrà poi definito come il noto decennio d’oro del grande compositore austriaco, poco prima della sua morte. Il filo conduttore del dramma giocoso di Mozart è il tema amoroso e la superficialità dell’amore femminile, con il classico scambio delle parti. Emblematico uno dei versi tra i più noti dell’opera: “È la fede delle femmine come l’Araba Fenice: che vi sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa!”.
La prima dell’opera andrà in scena lunedì 6 maggio alle 20.30 (turno A) al Petruzzelli, sul podio dell’Orchestra del Teatro Roberto Abbado, maestro del coro Franco Sebastiani.
A curare le scene Santi Centineo, i costumi Giusi Giustino, il disegno luci Giuseppe Ruggiero.
Daranno vita allo spettacolo: Anna Kasyan ed Elena Monti nel ruolo di Fiordiligi, Anna Bonitatibus sarà Dorabella, Mario Cassi canterà Guglielmo, Yijie Shi sarà Ferrando, Verónica Cangemi Despina e Paolo Bordogna Don Alfonso.
In replica mercoledì 8 maggio alle 20.30 (turno B), venerdì 10 maggio alle 20.30 (fuori abbonamento), domenica 12 maggio alle 18.00 (turno C), martedì 14 maggio alle 20.30 (fuori abbonamento).
In occasione della rappresentazione domenica 5 maggio alle 11.00 nel foyer del Teatro Petruzzelli avrà luogo un nuovo appuntamento della rassegna “Lezioni d’opera” a cura del musicologo Giovanni Bietti che proporrà una conversazione sul tema “Così fan tutte, o il gioco dell’amore”.
I biglietti sono in vendita al Botteghino del Teatro Petruzzelli e su www.bookingshow.it.
Informazioni: 080.975.28.40 – www.fondazionepetruzzelli.it
In questi giorni dopo le nubi affacciatesi sul Teatro Petruzzelli, il sereno sembra essere tornato. Infatti a seguito dell'incontro tra il commissario della Fondazione Petruzzelli, Carlo Fuortes, il presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli ed il vicepresidente, Nuccio Altieri, (a proposito del debito della Fondazione Petruzzelli per l'utilizzazione dell'Orchestra Ico della Provincia di Bari nell'anno 2009 per circa 500mila euro), si è trovato l’accordo per il rimborso graduale degli arretrati. E c’è un’altra nota positiva che si inserisce in questo contesto di buone notizie : il direttore musicale del Petruzzelli,  Daniele Rustioni, proprio nei giorni scorsi ha ricevuto,  nella grande sala da ballo dell’Hilton Park Lane di Londra, il BEST NEWCOMER OF THE YEAR per il 2013, decretato  nel corso degli International Opera Award (gli OSCAR della Lirica).

AVVISO DI INGIUNZIONE ALLA FONDAZIONE PETRUZZELLI



BARI – La controversia tra la Provincia di Bari e la Fondazione Petruzzelli per un vecchio debito del 2009 a cui il Teatro barese non aveva ancora adempiuto, è sfociata in un avviso di ingiunzione di pagamento della Provincia di Bari alla Fondazione Petruzzelli. Bisogna risalire al 2009 ed alle  prestazioni fornite dall’Orchestra  Sinfonica della Provincia barese non ancora onorate. Siamo, quindi, in un momento precedente  a quello della gestione del Prof.  Fuortes; lo stesso commissario ministeriale aveva concordato di dilazionare il pagamento in 5 anni, ed aveva chiesto un’ulteriore proroga del debito.  La Fondazione  fin dalla prima rata è inadempiente e ieri la decisione di Francesco Schittulli, Presidente della Provincia di Bari, di inviare l’ingiunzione di pagamento del vecchio debito del 2009 di 520mila e 746 euro, da regolare entro 15 giorni. In mancanza dell’accredito entro il termine suddetto, l’ente si vedrà costretto, senza indugio, a porre in essere ogni azione legale utile al recupero dell’importo. Qualora l’ente dovesse dimostrarsi inadempiente, si ritiene che la Provincia senza indugio porrà in essere ogni azione legale, utile al recupero dell’importo, come recita l’atto amministrativo, e non è esclusa la richiesta di ottenere una “sedia” nel consiglio di amministrazione del Petruzzelli. La Fondazione chiederà quanto prima un incontro con Schittulli, con la speranza di un nuovo rinvio. Il commissario Fuortes, che in questi mesi,  aveva  avviato il risanamento dei conti dell’ente lirico barese abbattendo di 2,5  milioni il deficit iniziale di circa  6 milioni, e probabilmente,  chiederà un nuovo incontro col Presidente della Provincia di Bari, per rinnovare la richiesta di rinvio. Intanto, la drammatica situazione finanziaria che, per il taglio dei fondi proveniente dal governo centrale, ha creato difficoltà ad entrambe le istituzioni, pone ora in forte dubbio anche la possibilità della Provincia di Bari di garantire il promesso contributo annuale di 600 mila euro in favore della Fondazione;  un nuovo pericoloso focolaio sfiora il  Petruzzelli. Ma i guai per i teatri baresi non si limitano solo al più importante teatro pugliese. Infatti, anche il sindaco Emiliano ha fatto sapere che la programmazione della prossima stagione di prosa del Teatro Piccinni è stata bloccata, in attesa di fare chiarezza sui conti di gestione di quest'altra realtà culturale.
G. L.

mercoledì 17 aprile 2013

PAOLA QUATTRINI AL TATA' DI TARANTO


“L’ATTESA”,
SPETTACOLO PER VOCE RECITANTE E CONTRABBASSO



Si intitola “L’attesa” il recital che Paola Quattrini presenterà a Taranto il prossimo lunedì 22 aprile, presso l’Auditorium Tatà, ma si potrebbe ribattezzarlo “come mi piace”, per parafrasare la celebre commedia di William Shakespeare e rimanere, così, in ambito teatrale, perché la grande attrice ha voluto riproporre, a distanza di ventitre anni dalla prima edizione, uno spettacolo a propria immagine, in cui dalle esperienze di una vita sul palcoscenico nascono i monologhi preferiti, i momenti che la hanno maggiormente emozionata e segnato la sua vita professionale e personale.
La profondità del Walt Whithman di “Foglie d’Erba” o della grande letteratura che emerge vivida da “Le notti bianche” del russo Fëdor Dostoevskij si affiancano a “La donna del mare” di Henrik Ibsen, alla “Guardia alla Luna” di Massimo Bontempelli o a “Il tuo nome” di  Marguerite Yourcenar, come agli indimenticabili dialoghi, scritti da Peter Handke, per il film “Il cielo sopra Berlino” di Wim Wenders, insieme a tanti altri frammenti di testi che Paola Quattrini ha interpretato con amore e pathos nella sua magnifica carriera, compreso “I ponti di Madison County” di Robert James Waller e anche due “pezzi” della stessa attrice, “Il brodo” e “Le botte”, scritti insieme con  Marina Pizzi.
Questo intenso viaggio personale attraverso il Teatro ha una colonna sonora originale di grande interesse: ad accompagnare la signora Quattrini sul palco salirà uno dei più bravi e creativi contrabbassisti del jazz italiano, Massimo Moriconi, la cui lunga attività con i migliori nomi del jazz internazionale (da Lee Konitz a Phil Woods, da Don Moye a Billy Cobham, da Archie Shep a Kenny Wheeler, ai quali non si può non aggiungere l’indimenticabile Nicola Arigliano) è affiancata a quella di front man d’eccellenza con Mina, Concato, Rossana Casale, Franco Califano e tanti altri artisti del pop italiano.
La regia è di Lorenzo Salveti e lo spettacolo rientra nella 69ª Stagione Concertistica degli Amici della Musica, organizzata sotto l’egida del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Puglia e del Comune di Taranto.
I biglietti sono disponibili presso gli abituali punti vendita: Amici della Musica “Arcangelo Speranza” - via Toscana n° 24/d - tel. 099.7303972; Basile Strumenti Musicali - via Matteotti n° 14 - tel. 099.4526853; Box-Office - via Nitti n° 106/a - tel. 099.4540763. 

lunedì 15 aprile 2013

MARIANGELA VACATELLO IN CONCERTO ALL'ORFEO DI TARANTO


Un concerto  con “Rach Paganini” e l’Orchestra Magna Grecia.


Il tema musicale del Capriccio n.24 di Niccolò Paganini è talmente bello e ispirato che, nel corso della storia della musica, molti famosi compositori lo hanno rielaborato in loro opere, tra questi Robert Schumann, Franz Liszt e Johannes Brahms. Ultimo in ordine di tempo, nel 1934, è stato Sergej Rachmaninov che compose la sua “Rapsodia su un tema di Paganini” per pianoforte e orchestra.
A questa memorabile pagina del compositore russo sarà dedicato il concerto “Rach Paganini”, l’appuntamento con cui torna alla grande musica classica la XXI Stagione Concertistica “Eventi musicali” di Taranto dell’Orchestra ICO della Magna Grecia. Il concerto si terrà al Teatro Orfeo di Taranto (sipario ore 21.00), mercoledì 17 aprile.
In questo concerto torna a suonare con l’Orchestra della Magna Grecia, diretta da Piero Romano, la pianista Mariangela Vacatello che, seppur ancora trentunenne, è già una solida realtà del concertismo italiano, tra l’altro l’anno scorso ha debuttato anche al Teatro alla Scala. Questo concerto è il terzo di un progetto che vede la pianista impegnata con l’Orchestra ICO della Magna Grecia nell’esecuzione della “integrale” dei lavori per piano e orchestra di Sergej Rachmaninov.
Quest’anno è la volta la “Rapsodia su un tema di Paganini”  in La minore Op.43, un’opera in cui il compositore russo ha sapientemente coniugato l'estro virtuosistico con il rigore della costruzione formale, scrivendo così un brano che mette d'accordo il gusto del pubblico, attento alla facilità melodica ed alla brillantezza cromatica, con le attese dei più esperti, in grado di cogliere l'originale solidità di quest'opera.
In seguito Mariangela Vacatello si cimenterà nella grande Sonata n. 2 in si bemolle minore op. 36, di Sergej Rachmaninov, un’opera in tre movimenti di grande complessità musicale, scritta dal compositore nel 1913 e poi rielaborata, con alcuni tagli, nel 1931, in modo da renderla più accessibile al pubblico.
Completa il programma del concerto l’esecuzione, da parte dell’Orchestra della Magna Grecia diretta da Piero Romano, di tre popolari brani orchestrali di compositori russi, grandiose composizioni sinfoniche di forte impatto emotivo.
Si inizia con la “Poloinase” di Pyotr Ilyich Tchaikovsky, la maestosa danza polacca con cui si apre il terzo atto dell’opera “Eugene Onegin”, poi sarà eseguita la celeberrima ouverture dell’opera “Ruslan e Ludmilla” di Mikhail Glinka e, dulcis in fundo, il “Capriccio Spagnolo” di Nikolaj Rimskij-Korsakov, una composizione in cinque movimenti basata su temi della musica popolare spagnola con una particolarità: nel “canto gitano” del quarto movimento gli “archi”, infatti, devono imitare il suono di una chitarra…

G.L.

sabato 13 aprile 2013

IL PREMIO ABBIATI AL TARANTINO GIOVANNI TAMBORRINO


“Mare Metallico” di Giovanni Tamborrino vince il Premio Abbiati 2012 nella categoria "Novità assoluta"




Il “Mare metallico” di Taranto, la trasposizione in musica del dramma lavoro-ambiente-malattia, un’opera composta da Giovanni Tamborrino su commissione dell’Orchestra ICO della Magna Grecia, quest’anno vince il Premio Abbiati, l’Oscar che premia la musica di qualità italiana.
Istituito nel 1981, il Premio Abbiati viene conferito dalla Associazione Nazionale Critici Musicali quale riconoscimento ai protagonisti assoluti delle attività musicali italiane: nell’Albo d’Oro figurano artisti come i direttori Claudio Abbado, Riccardo Muti e Zubin Mehta, il regista Luca Ronconi, il pianista Maurizio Pollini. Da oggi vi è anche il nome di Giovanni Tamborrino, il compositore di Laterza (TA), docente al Conservatorio “Duni” di Matera.
In particolare, Giovanni Tamborrino ha vinto il Premio Abbiati 2012 nella categoria “Novità assoluta” con la sua opera “Mare Metallico”,  in una edizione che quest’anno ha visto premiare come miglior spettacolo il “Lohengrin” di Wagner allestito alla Scala.
“Mare Metallico” è stata eseguita, il 5 novembre scorso al Teatro Orfeo di Taranto, in prima assoluta dall’Orchestra della Magna Grecia diretta da Luigi Piovano, il suo Direttore musicale. Durante l’esecuzione, su uno schermo trasparente in tulle posizionato davanti l’orchestra, con la regia di Piero Romano venivano proiettate sequenze di immagini, realizzate e montate da Carmelo Fanizza della Jonian Dolphin Conservation: partendo dalle colonie di delfini stanziali nel Golfo di Taranto, veniva poi illustrata la storia dell’industrializzazione di Taranto e lo sviluppo dello stabilimento siderurgico.
“Mare Metallico” è una composizione che traspone in musica la condizione attuale di Taranto: i lavoratori ILVA che vedono in pericolo la possibilità di sostenere le loro famiglie, la protesta dei cittadini che vogliono vivere in un ambiente pulito e le sofferenze dei troppi malati di cancro. La magmatica partitura di Giovanni Tamborrino, composta per orchestra sinfonica, prevede che vengano “suonati” anche diversi rifiuti industriali, a simboleggiare le scorie dell’ILVA, mentre in sottofondo si odono, opportunamente rielaborate, le voci della protesta dei tarantini. È un’opera con un linguaggio musicale assolutamente innovativo ma, come da sempre si propone Tamborrino, perfettamente intellegibile dal grande pubblico.
“Mare Metallico”  è una delle tre composizioni originali che, con “Mare Leggendario” di Maurizio Lomartire e “Mare Futuro” di Nicola Locritani, edite da Eleutheria edizioni musicali (http://www.eem-music.com), compongono la “Trilogia del Mare”; sono state commissionate dall’Orchestra ICO della Magna Grecia per marcare il ruolo della cultura nel dibattito che la crisi industriale ha aperto a Taranto, partendo dall’idea che il mare possa raccontare la storia, l’attualità e il futuro della città.
 Giovanni Tamborrino, felicissimo per il Premio Abbiati, il più alto riconoscimento nazionale per un musicista, ha dedicato questo premio “a tutti i Tarantini: in Mare Metallico ho cercato di dare voce al loro dolore e alla loro disperazione tratteggiando un affresco musicale, un atto catartico che, con una visione ottimistica, auspichi che i problemi dell’inquinamento, della salute e del lavoro vengano superati al più presto”.

                                                IL CENTRO STORICO DI TARANTO 

martedì 9 aprile 2013

STAGIONE SINFONICA DEL PETRUZZELLI, DIRIGE DANIEL KAWKA

Il maestro Daniel Kawka dirigerà Orchestra e Coro del Teatro Petruzzelli nel quarto concerto della stagione sinfonica.





                                                      Il direttore Daniel Kawka


Domenica, 14 aprile 2013 alle ore 18.00 un ricco programma di musica sinfonica con l'Orchestra della Fondazione Petruzzelli ed il violinista Francesco D'Orazio. In programma Parsifal (preludio), Siegfried Idyll di Richard Wagner, il Trittico botticelliano per piccola orchestra P 151, Concerto gregoriano per violino e orchestra Ottorino Respighi e La forza del destino (ouverture) ed  I vespri siciliani (sinfonia) di Giuseppe Verdi. Particolarmente interessanti risultano le composizioni di Ottorino Respighi: raramente eseguite in pubblico.  Sono considerate dai musicologi più rigorosi un’altissima espressione del genio musicale dell’autore bolognese, le cui opere hanno avuto la direzione di Toscanini, Karajan, Muti, Sinopoli ecc.
Dirigerà il maestro Daniel Kawka, uno dei più richiesti direttori d’orchestra francesi sia per l’ampio repertorio, da Beethoven a Strauss, al quale dedica gran parte della sua attività artistica, sia per la musica del XX secolo e quella contemporanea. Ospite delle più prestigiose orchestre europee, è oggi Direttore Musicale dell’Ensemble Orchestral Contemporain, nel 2003 ha fondato il Festival Philharmonique, orchestra sinfonica che lavora sulle grandi opere classiche, romantiche e moderne, coprendo così un periodo che va dal XVIII al XXI secolo. Recentemente è stato nominato Direttore Principale dell’Orchestra della Toscana (ORT). Spinto dal desiderio costante di ampliare il suo repertorio, negli ultimi tre anni il maestro ha diretto le opere liriche più importanti, alle quali si aggiungono i grandi affreschi romantici come il Requiem di Verdi, il Deutsch Requiem di Brahms, la sinfonia Résurrection di Gustav Mahler, Roméo et Juliette di Berlioz. Tra le tante direzioni da ricordare la prima esecuzione dell’opera di José Evangelista all’Opéra National de Lyon, la prima mondiale di Divorzio all’italiana di Giorgio Battistelli all’Opéra di Nancy, Tristan und Isolde di Wagner a Digione prodotto dall’Opéra di Ginevra per la regia di Olivier Py e Tannhäuser all’Opera di Roma.
Al suo fianco suonerà il violinista barese Francesco D’Orazio, insignito del XXIX Premio Abbiati della Critica Musicale Italiana quale “Miglior Solista” dell’anno, primo violinista italiano a ricevere questo prestigioso riconoscimento dopo Salvatore Accardo nel 1985. Il suo repertorio spazia dalla musica antica eseguita con strumenti originali alla musica classica, romantica e contemporanea. Per molti anni ha collaborato con Luciano Berio del quale ha eseguito Divertimento per trio d’archi in prima mondiale al Festival di Strasburgo, Sequenza VIII al Festival di Salisburgo e Corale per violino e orchestra alla Cité de la Musique a Parigi e all’Auditorium Nacional de Musica di Madrid diretto dall’autore. Ha eseguito in prima italiana i concerti per violino e orchestra di J. Adams (The Dharma at Big Sur), U. Chin, K. Saariaho, A.J. Kernis, L. De Pablo, M. Daugherty e M. Nyman. Si è esibito in tutta Europa, Nord e Sud America, Messico, Cina e Giappone e ha inciso per Decca, Opus 111/Naive, Hyperion, Stradivarius e Amadeus. Nel 2011, diretto da Lorin Maazel, ha eseguito a Washington il concerto celebrativo in USA per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Suona il violino “Comte de Cabriac” del 1711 di Giuseppe Guarneri.
I biglietti sono in vendita al Botteghino del Teatro Petruzzelli e on line su www.bookingshow.it. Informazioni: 080.975.28.40 – www.fondazionepetruzzelli.it

G.L.



lunedì 8 aprile 2013

BENEDETTO LUPO AL TATA' DI TARANTO


 BENEDETTO LUPO TORNA A SUONARE PER GLI AMICI DELLA MUSICA DI TARANTO

Benedetto Lupo è certamente uno dei nomi di maggior prestigio artistico che la Puglia abbia regalato al mondo  del pianismo, riuscendo con merito ad inserirsi tra i tanti artisti di caratura internazionale.
Il suo curriculum vede il debutto a tredici anni di età con il Concerto n. 1 di Beethoven, per proseguire con i più prestigiosi concorsi pianistici in tutto il mondo, grazie a una formazione eccellente conseguita con nomi di primo piano, come Nino RotaPierluigi CamiciaMarisa SommaSergio Perticaroli, Aldo CiccoliniNikita Magalov eMurray Perahia.
Il grande successo lo conduce nelle migliori sale da concerto internazionali, fra le quali il Lincoln Center di New York, la Salle Pleyel a Parigi, la Wigmore Hall a Londra, la Philharmonie a Berlino, il Palais des Beaux Arts di Bruxelles, il Festival di Tanglewood, il Festival de la Lanaudière, Oxford, il Tivoli Festival di Copenaghen, e tutti i più importanti teatri italiani, dalla Fenice al San Carlo alla Scala. Di rilievo anche l’attività didattica di Benedetto Lupo, sia presso il Conservatorio “Nino Rota” di Monopoli che attraverso masterclass presso prestigiose istituzioni internazionali. Ha realizzato molte importanti incisioni discografiche (per TELDEC, BMG, VAI, ART, Nuova Era), fra le quali il “Concerto Soirée” di Nino Rota (Harmonia Mundi) che ha vinto il premio “Diapason d’Or” 2011.
Più volte ospite degli Amici della Musica - l’ultima occasione nel 1997 -, Lupo ritorna finalmente a Taranto presso l’Auditorium Tatà, venerdì 12 aprile prossimo, nell’ambito della 69° Stagione Concertistica degli stessi Amici della Musica, organizzata sotto l’egida del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Puglia, della Provincia e del Comune di Taranto.
Lo straordinario concerto del Maestro Lupo al “Tatà” sarà costituito da un ampio excursus sulla musica tardo romantica, dalle celebri “Rapsodie” op. 79, alle articolate “Fantasia” op. 116, entrambe opere di Johannes Brahms, alla multiforme personalità di un compositore russo profondamente influenzato dalla cultura europea come Pëtr Il’ic Cajkovskij, con la sua “Grande Sonata in sol maggiore” op. 37.
biglietti sono disponibili presso gli abituali punti vendita: Amici della Musica “Arcangelo Speranza” - via Toscana n° 24/d - tel. 099.7303972; Basile Strumenti Musicali - via Matteotti n° 14 - tel. 099.4526853; Box-Office - via Nitti n° 106/a - tel. 099.4540763.

G.L.

sabato 6 aprile 2013

SPUMEGGIANTE IL DON CHISCIOTTE AL PETRUZZELLI


Per la prima volta a Bari il balletto del Teatro Mariinkij di San Pietroburgo



Bari - Nella città di San Nicola, tanto amata e frequentata dai russi, si è esibito  il Balletto del Teatro  Mariinskij di San Pietroburgo con il “Don Chisciotte” su libretto di Marius Petipa e le musiche di Ludwig Minkus. Appena inaugurato il nuovo Teatro Petruzzelli  era stato il corpo di ballo del Teatro Bolshoj di Mosca, a far rivivere lo splendore della tradizione di danza russa con  il   “Lago dei cigni”, ed a contribuire a rendere eccezionale l’avvio della  nuova stagione del Petruzzelli ricostruito dopo l’incendio.  Il “Don Chisciotte”, adattato dall’omonimo  romanzo di Miguel de Cervantes, è andato in scena  al Petruzzelli nella versione di Marius Petipa, con  le musiche di Ludwig Minkus, la cui fama nell’Unione Sovietica non era inferiore a quella di Caikovsky. Don Chisciotte, tuttora tra i titoli più amati dagli amanti del balletto narra della storia d’amore frizzante tra due giovani popolani : Kitri, figlia del proprietario di una locanda a Barcellona ed il barbiere squattrinato Basilio. Sotto lo sguardo dell’hidalgo Don Chisciotte e del suo scudiero Sancho Panza, che sul palcoscenico del Petruzzelli sono stati accompagnati dai rispettivi ronzino e mulo… in carne ed ossa, la storia è stata il pretesto per un susseguirsi di danze d’ensemble di carattere iberico che hanno incorniciato “divertissements” e “pas de deux” di qualità straordinariamente brillante. Molta grazia ed armonia festosa hanno incorniciato le esibizioni dei ballerini, eterea e leggiadra la protagonista, precisi i passi di tutto il corpo di ballo, possente l’esibizione del primo ballerino. Gaia e vivace l’ambientazione, belli i costumi con i loro colori, bella e varia la coreografia, tante le figure,  tanti i personaggi, bella e coinvolgente la musica.  In questi quattro giorni di spettacoli si sono alternati  tre cast di protagonisti nelle diverse recite, raccogliendo unanimi consensi. Da segnalare la giovane coppia cui è toccato l’onore del debutto e della chiusura: nel ruolo di Basilio, Vladimir Shkljarov, primo ballerino di spicco della compagnia per eleganza, tecnica e fascino e nella parte di Kitri, Elena Evseeva, solista brillante dalla deliziosa espressività, entrambi applauditissimi. Direttore del Balletto del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo è stato Jurij Fateev , mentre a dirigere l’Orchestra della Fondazione Petruzzelli c’era il maestro Boris Gruzin. La coreografia di Aleksander Gorskij è stata ripresa da Marius Petipa, le danze gitane ed orientali sono state di Nina Anisimova, la coreografia Fandango di Fedor Lopuhov. Lo spettacolo è stato realizzato in collaborazione con ATER, Associazione Teatrale Emilia Romagna mentre le bellissime ed originali scenografie sono state realizzate  dagli gli artisti Aleksandr Golovin e Konstantin Korovin. Il pubblico non ha mancato di far sentire il proprio apprezzamento con calorosi applausi durante ed alla fine dello spettacolo, alla compagnia di balletto di San Pietrobburgo, cui va il merito di proiettarsi nel futuro nel segno della migliore tradizione del balletto classico.

G.L.