giovedì 30 maggio 2013

IL RIGOLETTO IN STREAMING DAL TEATRO PETRUZZELLI

IL 31 MAGGIO IL TEATRO PETRUZZELLI SI PRESENTA CON LA DIRETTA STREAMING
Bari – La Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari si pone sempre più all’avanguardia nel  panorama dei Teatri internazionali; dopo aver intrapreso la strada della sana gestione eccola proporsi  al WEB  per arrivare ad un vasto e diversificato pubblico. Lo  fa  già il Teatro Carlo Felice di Genova, trasmettendo in streaming la stagione lirico-sinfonica ed ora anche il Petruzzelli ,  dopo l’annunciato  accordo con Telecom Italia comincerà a trasmettere  due delle opere nel cartellone 2013.  La prima opera in digitale  sarà  “Rigoletto” di Giuseppe Verdi, in cartellone il 31 maggio 2013 e successivamente con “La sonnambula” di Vincenzo Bellini, in programma il 14 settembre 2013. I due titoli saranno preceduti da una guida introduttiva che offrirà al pubblico del web una serie di contenuti speciali alla scoperta della magia dello spettacolo. Questo accordo fa parte di un sodalizio annuale con Telecom Italia, che prevede tre diversi progetti di cultura digitale:
OperainWeb: Telecom Italia trasmetterà in streaming live e on demand le prime di due opere della Stagione 2013: Rigoletto di Giuseppe Verdi, in cartellone il 31 maggio 2013 e La sonnambula di Vincenzo Bellini, in programma il 14 settembre 2013.

OperainClasse: Telecom Italia e Fondazione Petruzzelli hanno già realizzato il 27 maggio uno spettacolo didattico dedicato a Rigoletto e pensato per i ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado, con l’obiettivo di avvicinarli al mondo dell’opera in modo coinvolgente. Oltre 1.000 piccoli spettatori, tra 6 e 13 anni, alunni delle scuole elementari e medie di Bari e della provincia barese, hanno assistito nel teatro Petruzzelli ad uno spettacolo didattico dedicato all'opera 'Rigoletto' di Verdi e curato dal musicologo Giovanni Bietti per avvicinare al mondo dell'opera i ragazzi. Dopo aver spiegato brevemente che l’opera è una storia completamente cantata e che «solo con la musica si possono esprimere i sentimenti, le passioni», Bietti, accompagnandosi con il pianoforte, ha illustrato quanto ha detto con i personaggi di Rigoletto. E così ha presentato il carattere del duca di Mantova con l’aria «questa o quella per me pari sono», Rigoletto e la anima doppia di buffone di corte e uomo passionale con «Pari siamo...», la fragilità di Gilda con «Caro nome» e il carattere di Sparafucile e Maddalena con il duetto del terzo atto.
L’intreccio cosi complesso dell’opera è così diventato accessibile e i piccoli spettatori, nonostante la giovane età, per oltre un’ora hanno seguito attentamente Bietti e quello che raccontava. La lezione, che Bietti si è augurato possa essere 'creatrice di emozioni e di futuri spettatorì, si è conclusa con la presentazione del finale dell’opera con i quattro protagonisti che cantano contemporaneamente in scena.

“Italiax10”: il Teatro Petruzzelli ospiterà un appuntamento del progetto Italiax10 di Telecom Italia, selezionando 10 giovani talenti del mondo musicale che avranno 7 minuti ciascuno per raccontarsi e 3 minuti per rispondere alle curiosità del pubblico.
Italiax10 ha lo scopo di far emergere talenti rigorosamente italiani, attraverso le nuove tecnologie. Una piattaforma reale e virtuale per raccontare come sia possibile, oggi, credere nelle proprie passioni e renderle occasioni di successo. L’evento sarà disponibile in streaming su italiax10.telecomitalia.com
La Responsabile Corporate Identity&Public Relations e Segretario Generale della Fondazione Telecom Italia, Marcella Logli, ha così commentato l’accordo:  “La valorizzazione delle Cultura è un tema chiave per il nostro Paese, e l’utilizzo delle tecnologie digitali ne costituisce un volano importante per la diffusione a livello mondiale. Telecom Italia, che per prima e da anni contribuisce a questo processo virtuoso con partner quali, tra gli altri, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il Maxxi e Fondazione RomaEuropa, da oggi mette a disposizione di Fondazione Petruzzelli tutta la sua esperienza nella diffusione digitale di contenuti d’eccellenza.
Connettere pubblici diversi grazie alla pervasività del web stimola e vivacizza l’accesso ai patrimoni culturali e genera modalità di comunicazione innovative e virali, come testimoniano centinaia di migliaia di appassionati collegati in live streaming durante i nostri appuntamenti culturali e migliaia di conversazioni sviluppate sui social network.”

Sarà, dunque,  il “Rigoletto” di Verdi  ad inaugurare la nuova partnership annuale fra Telecom Italia e la Fondazione Lirica barese  con la diretta  in occasione della prima in programma  venerdì 31 maggio alle 20.30 al Teatro Petruzzelli di Bari.  La regia sarà di Denis Krief  e la direzione  dell’Orchestra della Fondazione Petruzzelli il sarà affidata al maestro Carlo Rizzari.
Il melodramma in tre atti di Giuseppe Verdi (1813-1901) su libretto di Francesco Maria Piave è tratto dal dramma Le roi s’amuse di Victor Hugo e fu rappresentato per la prima volta al Teatro La Fenice di Venezia, l’11 marzo del 1851.
La nuova produzione della Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari è frutto del progetto “Opera Nuova” che nasce con lo scopo di coinvolgere giovani cantanti sotto i trent’anni selezionati sulla base di un “call for proposals” e di audizioni, affiancati da affermati professionisti nel ruolo del titolo.
Daranno vita allo spettacolo: nel ruolo de Il Duca di Mantova Fabrizio Paesano (31 maggio, 5, 8, 10 giugno) e Alessandro Scotto di Luzio (2, 4, 7, 9 giugno), in quello di Rigoletto Stefano Antonucci (31 maggio 2, 5, 8, 10 giugno) e Yanni Yannissis (4, 7, 9, giugno), Gilda sarà interpretata da Mariangela Sicilia (31 maggio, 5, 8, 10 giugno) e Sofia Mchedlishvili (2, 4, 7, 9 giugno), Sparafucile da Emanuele Cordaro (31 maggio, 5, 8, 10 giugno) e David Cervera (2, 4, 7, 9 giugno), Maddalena da Marianna Vinci (31 maggio, 4, 8, 10 giugno) e Sofia Janelidze (2, 5, 7, 9 giugno). Olga Podgornaya sarà Giovanna, Gianfranco Cappelluti canterà il Conte di Monterone, Antonio Muserra interpreterà Marullo, Raffaele Pastore sarà Matteo Borsa, Rocco Cavalluzzi il Conte di Ceprano, Teresa Caricola la Contessa di Ceprano, Carlo Provenzano l’Usciere e Caterina Daniele il Paggio. Maestro del Coro della Fondazione Petruzzelli Franco Sebastiani, le scene, costumi e disegno luci saranno curati da Denis Krief.  Assistente direttore: Elena Rizzo, assistente regia: Pia Di Bitonto, assistente scene e costumi: Angela Vasta. In replica domenica 2 giugno alle 18.00 (fuori abbonamento), martedì 4 giugno alle 20.30 (turno B), mercoledì 5 giugno alle 20.30 (fuori abbonamento), venerdì 7 giugno alle 20.30 (fuori abbonamento), sabato 8 giugno alle 17.00 (fuori abbonamento), domenica 9 giugno alle 18.00 (turno C), lunedì 10 giugno alle 20.30 (fuori abbonamento).
La prima recita è nella prima di venerdì 31 maggio, alle 20.30;  la direzione dell’Orchestra della Fondazione Petruzzelli sarà affidata a Carlo Rizzari e la regia sarà di Denis Krief. Si tratta di una nuova produzione della Fondazione Petruzzelli, frutto del progetto «Opera Nuova», con lo scopo di coinvolgere giovani cantanti sotto i trent’anni selezionati sulla base di un «call for proposals » e di audizioni.



IL FESTIVAL DELLA VALLE D'ITRIA DAL 13 LUGLIO AL 1° DI AGOSTO

NEL SEGNO DI VERDI E WAGNER IL PRESTIGIOSO EVENTO MUSICALE MARTINESE


Come è consuetudine consolidata, presentata al Piccolo di Milano dal Direttore Artistico Alberto Triola ed alla presenza del Direttore del Teatro milanese Sergio Escobar e del Prof. Franco Punzi,  Presidente del Centro Artistico Musicale "Paolo Grassi" la XXXIX edizione del Festival della Valle d'Itria. 

L’anno 2013 appunta sul calendario musicale alcuni significativi anniversari, a partire da quelli dei due giganti operisti dell’Ottocento: Giuseppe Verdi e Richard Wagner, oltre a quelli di Benjamin Britten e Gesualdo da Venosa, tutti significativamente onorati dalla XXXIX edizione del Festival della Valle d’Itria.
Il cartellone - suggellato da un motto che quest'anno è tratto dall'incipit di un celebre madrigale del barese Pomponio Nenna, coevo di Carlo Gesualdo - è al solito ricco e variegato, con cinque opere, tra cui un'opera per bambini appositamente commissionata, due preziose serate nel segno di Wagner e Verdi, una serie di concerti di musica sacra e cameristica, tra madrigali, Lieder e jazz, per un totale di ventisette appuntamenti. Alterna novità, rarità e popolari capolavori assoluti e si avvale quest’anno - oltre che della presenza di giovani di grande talento agli esordi della carriera - anche di direttori d’orchestra di prestigio e rilievo internazionale.
Il Festival della Valle d’Itria 2013 – che riserva due titoli d’opera su cinque al Belcanto italiano ottocentesco - vede il ritorno come opera inaugurale di un’opera buffa – anzi, di un melodramma fantastico giocoso.
La scelta è caduta su un lavoro che, dalla seconda metà dell’Ottocento fino ai primi del Novecento, fu considerato uno dei massimi capolavori del genere, oggetto di rappresentazioni in tutti i teatri italiani dell’epoca: Crispino e la comare, dei fratelli napoletani Luigi e Federico Ricci.
L’opera può davvero essere considerata un classico dell’opera buffa di metà Ottocento, e Giuseppe Verdi stesso l’aveva nella massima considerazione. Lo spiritoso e gustosissimo libretto di Piave unisce, in una sorta di apologo, Molière a elementi fantastici fino ad allora del tutto insoliti nelle commedie in musica. Nel 1938, sull’onda della straordinaria popolarità del titolo, il regista Vincenzo Sorelli ne trasse un film. L'opera manca dalle scene da circa un trentennio, dall’ultima felice edizione prodotta dalla Fenice di Venezia, diretta da Peter Maag e messa in scena da Roberto De Simone,  del 1986.
La messa in scena martinese prevede il debutto in Italia di Alessandro Talevi, trentasettenne regista sudafricano di origini italiane, che si è distinto in area anglosassone per spettacoli di grande successo, caratterizzati da una lucida, raffinata e ironica personalità, e si avvarrà delle scene della giovane britannica Ruth Sutcliffe e dei costumi di Manuel Pedretti.
Sul podio, per questa spumeggiante opera comica, un atteso debutto, quello di Jader Bignamini, tra i più interessanti direttori emergenti di scuola italiana, al suo esordio operistico al di fuori dell'alveo dell'Orchestra Verdi di Milano, realtà che lo ha accompagnato con lungimiranza dal ruolo di primo clarinetto a quello di direttore d'orchestra. Il Festival di Martina Franca, come tradizione, ne ha individuato il talento e gli ha offerto questo significativo debutto.
Tra gli interpreti, troviamo uno dei buffi di maggiore intelligenza scenica e incisività attoriale, Domenico Colaianni, affiancato dall'atteso ritorno sulle scene internazionali di Stefania Bonfadelli, gran primadonna del belcanto sopranile e dal giovane e lanciatissimo Edgardo Rocha, nato artisticamente proprio a Martina Franca con il Gianni di Parigi del 2010, mentre nel ruolo della Comare si potrà ammirare la vocalità contraltile di Romina Boscolo. Alessandro Spina, Mattia Olivieri e Carmine Monaco completano una locandina di brillantissimi cantanti attori, come si conviene a un'opera di irresistibile potenziale teatrale.
La seconda opera in cartellone è Maria di Venosa, gran partitura di Francesco d'Avalos, raffinato, colto e ispirato musicista, pochissimo valorizzato nel nostro Paese, eseguita una sola volta - in forma di concerto - a Londra, diretta dall'Autore, nel 1992. La proposta si configura come omaggio all'importante anniversario di Carlo Gesualdo di Venosa.
Più di vent'anni ci sono voluti per presentare questo ambizioso lavoro in Italia (che si avvale di una parziale riorchestrazione curata da Alberto Cara per Casa Musicale Sonzogno) e per vederlo rappresentato scenicamente, in una produzione che sintetizza linguaggi diversi, messi al servizio di una partitura per molti aspetti innovativa. Nelle parole del regista-coreografo Nikos Lagousakos, che ne cura la realizzazione scenica, l'opera di d'Avalos diviene:
"..una performance multimediale: video installazione, musica, canto, video art, danza, prendono corpo sgorgando da un possente nucleo centrale, metafora dell’anima e della coscienza... Con l'utilizzo di discipline diverse, essa mette in scena una ricerca visuale e corporea su patologie psicologiche come la melanconia, la depressione, la paura, la disperazione - persino i diversi volti della follia -, rispecchiando l’anima tormentata del protagonista, Carlo Gesualdo."
Lo spettacolo concentra ogni sua energia attorno ad un monolite, la scenografia di Justin Arienti, nucleo drammatico pulsante dal quale sgorgano le videoproiezioni di Matthias Schnabel.
D’Avalos ha scritto un’opera nella quale i personaggi principali non cantano le parole di un libretto, ma esprimono sentimenti ed emozioni quasi primordiali, la musica riconfermandosi protagonista assoluta del lavoro, trasformandosi nella fisicità stessa dei personaggi e rendendosi essa stessa interprete, personaggio. Questa visione ad un tempo astratta e fisicamente concreta, incontra la cifra stilistica di Lagousakos, completamente estranea ad un racconto didascalico, ad una rappresentazione che non sia simbolica e astratta, e al tempo stesso limpidamente concreta.
Sulla scena, tre danzatori - Gloria Dorliguzzo, Marco Rigamonti e Riccardo Calia - daranno corpo ai tre protagonisti del dramma originale, che rievoca i tragici fatti della vita di Gesualdo.
Il coro del Teatro Petruzzelli, due solisti, il gruppo di madrigalisti dell'Accademia del Belcanto "Rodolfo Celletti", preparati da Antonio Greco, completano il quadro dei performers, sostenuti dall'Orchestra Internazionale d'Italia e da un ensemble di strumenti antichi.
Alla guida della complessa operazione teatrale e musicale ci sarà il giovane israeliano Daniel Cohen, assistente e allievo di Daniel Barenboim, che torna a Martina Franca dopo il sensazionale concerto sinfonico di chiusura della scorsa edizione del Festival.
La terza opera in cartellone è Giovanna d’Arco, che rappresenta il contributo del Festival della Valle d’Itria al bicentenario verdiano. Nessun altro festival o teatro italiano ed europeo ha messo in programma la messa in scena di quest’opera nell’anno verdiano, fatta eccezione per il Festival di Salisburgo che ne propone una versione in forma di concerto.
Giovanna d’Arco è la settima opera di Verdi, accolta da un esito lusinghiero alla prima assoluta milanese del 1845 anche grazie alle solide vocalità belcantistiche di Erminia Frezzolini e Antonio Poggi. Nonostante il felice debutto milanese e il successo riscosso nei principali teatri italiani che l'ebbero in cartellone negli anni a seguire (la ‘scabrosità’ del soggetto indusse però la censura a vistosi cambiamenti, come nella versione ribattezzata Orietta di Lesbos), l’opera non resse il confronto con le opere della prima maturità, e negli Anni '50 dell'Ottocento iniziò ad essere accantonata. Nei giorni del debutto Verdi fieramente dichiarava: “La Giovanna d’Arco è la migliore delle mie opere senza eccezione e senza dubbio”; ma al di là di questa dichiarazione evidentemente polemica nei confronti dei suoi detrattori, il giovane operista era giustamente convinto dello straordinario valore drammatico-vocale del ruolo della protagonista - di gran lunga il migliore tra quelli delle opere "degli anni di galera". Non per niente lo raccomandò nel 1865 a Teresa Stolz, che fu poi in effetti una splendida Giovanna alla Scala; anche nel corso delle sparute riprese novecentesche il ruolo ha sempre attratto primedonne di grande statura vocale e forte temperamento drammatico-musicale, con il rischio di enfatizzare lo stereotipo romantico del personaggio storico (che poco interessa a Verdi e a Solera) e di equivocare il carattere vocale del personaggio operistico, che da eminentemente e dichiaratamente belcantistico è stato spinto su versanti più drammatici, di accento romantico/verista.
La Giovanna d'Arco del Festival 2013 si riallaccia idealmente all’Ernani voluto da Rodolfo Celletti nel lontano 1991, che riuscì nell’impresa di riportare la vocalità dell'opera verdiana nell’alveo nobile del Belcanto ottocentesco. Questa nuova produzione si ripropone programmaticamente lo stesso intento: l’impervio ruolo della protagonista – cantato nel corso degli ultimi decenni da artiste quali Caballè, Anderson, Devia, Bonfadelli - è stato infatti affidato a una delle più popolari interpreti belcantiste dell’ultima generazione: Jessica Pratt, ammirata per il dominio tecnico assoluto e la purezza della linea di canto. Accanto a lei, il giovane francese Francois Borras che, dopo essersi formato e fatto ammirare in campo internazionale, approda in Italia forte di una luminosissima e incantevole vocalità tenorile. La parte di Giacomo è affidata al giovane Julian Kim, messosi in luce in recenti produzioni belcantiste, dimostrando doti vocali e musicali decisamente fuori dal comune.
Nel corso del Novecento l’opera ha avuto ben poche riprese, la prima delle quali a Berlino, nel 1941, salutata con euforia come la riscoperta di un gioiello sconosciuto, in occasione del quarantesimo anniversario della morte dell’autore; tra le più recenti, in Italia, si ricordano quella del 1951 a Napoli, del 1989 a Bologna e del 2008 a Parma. Lo studioso verdiano Charles Osborne ebbe a fare una dichiarazione che ha senso rileggere oggi, nella ricorrenza del doppio bicentenario: “Possibile che questi commentatori di Verdi non abbiano udito qualcuna delle opere che liquidano così facilmente e senza immaginazione? Come può fare a meno, uno che ama e capisce Verdi, di rispondere alla generosità melodica e alla giovanile baldanza di queste prime opere? Uno può amare il Tristano e la Valchiria e restare refrattario a Le fate, al Divieto d’amare e al Rienzi, perché i primi sforzi di Wagner sono pesantemente sgraziati, ma io diffido dell’uomo che adora il Falstaff eppure non ha indulgenza per Il corsaro o I masnadieri”.
Al cospetto di un dramma di difficile resa teatrale, si è scelto un regista la cui poetica possa misurarsi con la dimensione insolitamente fantastica e visionaria del libretto, forte ancorché discontinua. Ecco allora tornare a Martina Franca il giovane regista milanese Fabio Ceresa, autore dello spettacolo L'Orfeo, immagini di una lontananza, che la scorsa estate costituì una sorprendente rivelazione, conseguendo uno straordinario successo di critica e pubblico.
Ceresa, mettendo a frutto anni di collaborazione con i più grandi nomi della regia contemporanea come aiuto regista al Teatro alla Scala, ha ideato uno spettacolo secondo i punti di forza della sua poetica: valorizzazione dello spazio scenico e concentrazione di vortici emotivi e drammatici attorno ai nuclei drammaturgici e testuali del dramma.
In un altro anno di gravi difficoltà economiche per il Festival, questa Giovanna d'Arco si avvarrà meritoriamente di elementi scenografici tratti dal ricco repertorio dei laboratori del Teatro Petruzzelli. I costumi saranno curati dal giovane Massimo Carlotto.
La direzione d’orchestra è affidata a Riccardo Frizza, tra i giovani direttori italiani più apprezzati nel mondo, che vanta una prestigiosa e vasta esperienza di repertorio belcantistico, reduce tra l'altro da un lusinghiero debutto alla Scala con Oberto, Conte di San Bonifacio, titolo con il quale ha conseguito un importante successo personale. Il suo è un gradito ritorno a Martina Franca, dove diresse, giovanissimo, un concerto verdiano che ne mise in luce doti e temperamento. La sua lettura di Giovanna d'Arco potrà esaltare sia il lato energico e dirompente della partitura, sia quello delle preziosità di carattere belcantistico previste nelle parti vocali, assecondando e  sollecitando le potenzialità dei cantanti chiamati al compito.
I giovani artisti dell’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti”, oltre che negli altri spettacoli e concerti del Festival, avranno ancora modo di misurarsi col proprio talento in un’opera appositamente prodotta, che quest’anno è di particolare valore, trattandosi della prima assoluta in tempi moderni di un’opera riscoperta di Leonardo Leo, tra le somme espressioni della gloriosa Scuola pugliese-napoletana.
Si tratta di un lavoro dell’età matura, in effetti dell’ultima opera comica del grande figlio di San Vito dei Normanni (la partitura è del 1742), il cui autografo è conservato a Parigi: L’ambizione delusa.
Questa commedia pastorale abbandona il napoletano come lingua ufficiale dell’opera comica settecentesca, per caricarlo di significato espressivo e drammatico, dando conto – in chiave ironica - delle differenze di classe sociale tra i diversi personaggi dell’opera. La revisione del manoscritto è stata affidata a Luisa Cosi, brillante musicologa del Conservatorio di Lecce.
Lo spettacolo, allestito nel rinnovato e splendido Chiostro di San Domenico, si avvarrà della regia di Caterina Panti Liberovici, limpida e fresca regista esperta di teatro da camera, mentre le cure musicali del piccolo ensemble d’archi previsto in partitura saranno affidate a un ispirato e sapiente musicista, clavicembalista e direttore d’orchestra specialista di repertorio sei-settecentesco, quale Antonio Greco. Lo spettacolo, con le scene di Sergio Mariotti e i costumi di Cristina Aceti, sarà portato anche a Cisternino e ai Sassi di Matera.
Giuseppe Verdi sarà celebrato, oltre che con la messa in scena di una delle sue opere più neglette, con l’esecuzione di un capolavoro assai popolare quale la Messa da Requiem, partitura le cui meraviglie saranno valorizzate dalla cornice di Palazzo Ducale, che si prepara così ad accogliere uno degli avvenimenti musicali più importanti degli ultimi anni. La direzione è affidata al giovane ma già celebre Omer Meir Wellber, direttore musicale del Palau des les Artes di Valencia, che torna a Martina Franca dopo il trionfale concerto sinfonico del 2011. Esemplare il quartetto dei solisti, scelti tra i migliori giovani italiani dell’ultima generazione, tra cui Teresa Romano, Michela Nardella, Giorgio Berrugi e Gianluca Buratto.
Altra serata molto attesa sarà quella dedicata a Richard Wagner, con l’esecuzione dei Wesendonck Lieder, nella versione per orchestra e soprano, insieme al primo atto di Walküre, vero e proprio colosso del teatro musicale wagneriano.
Punto di forza e prestigio della serata sarà ovviamente la direzione di Fabio Luisi, direttore principale del Metropolitan di New York e General Musikdirektor dell’Opera di Zurigo.
Il Maestro Luisi torna a Martina Franca dove, un paio di decenni fa, aveva iniziato a muovere i primi passi direttoriali grazie all’intuito infallibile di Rodolfo Celletti.
I solisti wagneriani sono di valore internazionale: Ian Storey – già Tristan alla Scala con Barenboim e più recentemente alla Fenice di Venezia con Chung - sarà Siegmund, mentre la lituana Ausryne Stundyte darà voce a Sieglinde, oltre ai magnifici Wesendonck Lieder che apriranno la serata.
Anche nel 2013 sono previsti gli abituali appuntamenti del Concerto per lo spirito nella Basilica di San Martino e del ciclo Novecento e oltre, nel Chiostro di San Domenico, all'interno del quale si segnala una serata dedicata a una rilettura in chiave jazz di pagine del più ispirato repertorio seicentesco, affidata al soprano Roberta Mameli.
Dopo lo straordinario successo di pubblico dello scorso anno, è confermata poi la sequenza di concerti di Fuori orario, previsti in luoghi e ore diverse e non convenzionali (come gli apprezzatissimi appuntamenti notturni di mezzanotte), finalizzati a valorizzare e far conoscere alcuni dei luoghi più caratteristici e suggestivi di Martina Franca e della Valle d’Itria.
Quest’anno è previsto anche un Concerto carmelitano, suggerito dall'occorrenza di un importante anniversario di una delle più antiche confraternite cittadine.
Dopo la felice esperienza degli ultimi anni, prosegue con rinnovato impegno ed entusiasmo l’iniziativa Festival Junior, dedicata ai più giovani e realizzata da bambini e ragazzi avviati alla conoscenza dei primi elementi della musica e del teatro musicale, con la preziosa collaborazione della Fondazione Paolo Grassi. A Daniela Terranova, giovane e ammirata compositrice, e a Fabio Ceresa – qui nella sua veste di drammaturgo e librettista – è stata affidata la commissione di un’opera originale per bambini dal titolo Le falene, che sarà eseguita e cantata anche da giovanissimi interpreti appositamente addestrati nel corso dei mesi precedenti il festival. Anche questo spettacolo, allestito nella cornice del Chiostro di San Domenico, sarà affidato alla regista Caterina Panti Liberovici.
Il tradizionale e ormai ambito Premio del Belcanto “Rodolfo Celletti” sarà consegnato quest’anno a Lella Cuberli, soprano statunitense dalla fulgida carriera internazionale, legata artisticamente e affettivamente a Martina Franca, che la ricorda in numerose esibizioni di grande successo, a cavallo tra gli anni ’70 e ‘80. Nel corso della serata si esibirà anche il soprano Jessica Pratt, che con Lella Cuberli ha perfezionato diversi ruoli del repertorio belcantistico.
A fronte dello straordinario successo riscosso lo scorso anno tra pubblico e addetti ai lavori con l’iniziativa delle tre opere nell’arco di un solo fine settimana, si è deciso di confermare la formula, allargandola addirittura. Tra il 25 luglio e il 1 agosto, il pubblico in arrivo nella Valle d’Itria potrà scegliere tra nove appuntamenti di assoluto rilievo, tra opere e concerti, tra cui tre opere e i due concerti straordinari previsti dal cartellone.
Da sottolineare due importanti elementi di novità, che segnano il rafforzarsi di una politica di coesione territoriale e di valorizzazione delle risorse in ambito regionale: il debutto a Martina Franca del Coro del Teatro Petruzzelli di Bari, diretto da Franco Sebastiani, impegnato in tutte le opere del cartellone, oltre che nell'attesa Messa da Requiem verdiana, e quello dell'Orchestra della Magna Grecia di Taranto, importante ICO del territorio provinciale, i cui archi saranno impegnati nell'opera di Leonardo Leo. L'Orchestra Internazionale d'Italia, residente al Festival da oltre cinque lustri, sarà invece protagonista - come di consueto - in tutti gli altri appuntamenti del cartellone.
Va infine annunciata una nuovissima collaborazione con il Teatro San Carlo di Napoli, per un'importante coproduzione ideata per la XL edizione del Festival del prossimo anno (con il Don Checco di Nicola De Giosa): altro segno tangibile di una collocazione sempre più strategica del Festival della Valle d'Itria all'interno della rete produttiva nazionale.
La sua vocazione storica, quella cioè di stimolare una riscoperta della grande tradizione musicale pugliese e della Scuola napoletana, lo colloca infatti quale cerniera ideale tra le due Fondazioni lirico-sinfoniche di riferimento nel mezzogiorno peninsulare: Petruzzelli e San Carlo.
Tutte le opere del Festival saranno oggetto, come ormai consuetudine, di trasmissione radiofonica nell'ambito della programmazione di RadioTre, nonché della ripresa audiovideo finalizzata alla realizzazione di Dvd, in modo da allargare le potenzialità di diffusione internazionale delle produzioni del Festival.

Alberto Triola
Direttore artistico


sabato 25 maggio 2013

E' PANFILOV IL VINCITORE ASSOLUTO del 51° International Piano Competition “Arcangelo Speranza”



PANFILOV VINCE IL
51° International Piano Competition “Arcangelo Speranza”





Si è concluso ieri sera nel Salone di Rappresentanza della Provincia di Taranto, con uno straordinario risultato sia artistico che di pubblico, il 51° Concorso Pianistico Internazionale “Arcangelo Speranza”, organizzato dall’Associazione onlus Amici della Musica di Taranto in collaborazione con il CSV di Taranto.

Dopo la prova eliminatoria e quella finale, del 22 e 23 maggio scorso, durante le quali la giuria internazionale ha esaminato 41 candidati provenienti da tutto il mondo ieri sera, venerdì 24 maggio, si è tenuta la prova dei quattro giovani finalisti: Elena Dmytriieva (Moldavia), Alexander Panfilov (Russia), Nikolai Saratovskii (Russia) e Akiko Wakai (Giappone).

Al termine della prova della durata di circa 30 minuti per ogni candidato, la Giuria internazionale presieduta dal Maestro Bruno Canino (Chairman, Italia) e da Muriel Chemin (Francia), Carsten Dürer (Germania), Oleg Marshev (Russia) e Marco Vincenzi (Italia), ha decretato la graduatoria del 51° Concorso che vede finalmente un finalista vincitore, dopo due edizioni in cui non era stato assegnato il primo premio.

Vincitore assoluto del 51° International Piano Competition “Arcangelo Speranza” è stato il russo Alexander Panfilov, 24 anni di Mosca, che ha vinto un premio in danaro di € 4.000,00 e una tournèe di dodici concerti in Italia, offerti da importanti società di concerto, più un concerto nella prossima stagione 2013-2014 dell’Associazione Amici della Musica. Seconda Classificata la giapponese Akiko Wakai, 23 anni, che ha vinto un premio di € 2.000,00 mentre Terzo Classificato un altro russo, il 26enne Nikolai Saratovskii, che ha vinto il Premio “Oro6” di € 1.000,00 .

Tre, inoltre, i premi speciali assegnati:

Premio Speciale “Giovanna e Riccardo Albano” di € 500,00 è stato assegnato ad Edoardo Turbil (25 anni - Torino) quale più giovane semifinalista italiano;

Premio Speciale “Elsa e Peppino Orlando” di € 500,00 è stato assegnato a Elena Dmytriieva (20 anni – Moldova) quale più giovane finalista straniera.

Infine il Premio del Pubblico “Rosa Logrieco” di € 300 è stato assegnato al finalista che ha riscosso i maggiori consensi fra gli spettatori della serata finale (riscontro effettuato con schede-voto distribuite in sala), ovvero a Elena Dmytriieva.

Il Direttore Artistico del Concorso, Maestro Marco Vincenzi, a nome dell’intera Giuria ha espresso il più vivo compiacimento per la riuscita della competizione, illustrando anche le novità introdotte per questa edizione: la riduzione della durata complessiva delle tre prove da due ore a un’ora e trenta minuti, allo scopo di rendere più snello e praticabile il concorso, e la nuova regola, improntata a ulteriore trasparenza, che impedisce ai membri della Giuria di proporre propri allievi al concorso stesso. Il Maestro Vincenzi ha inoltre comunicato, con viva soddisfazione, che il Presidente della Repubblica quest’anno ha voluto assegnare al Concorso Pianistico “Arcangelo Speranza” la Medaglia D’Oro della Presidenza della Repubblica. L’ambito riconoscimento è stato consegnato dallo stesso Vincenzi nelle mani di Paolo Ruta, presidente del sodalizio tarantino.

A sua volta il Presidente degli Amici della Musica, nel ringraziare il Direttore Artistico e tutta la Giuria, nonché i collaboratori per l’impegno profuso, ha confermato il successo del concorso che ha visto quasi raddoppiare gli iscritti rispetto alla edizione 2012, e ha dato appuntamento alla 52° edizione.

Il 51° Concorso Pianistico Internazionale “Arcangelo Speranza”, affiliato alla Fondazione Alink-Argerich (centro servizi a livello mondiale per musicisti e concorsi), si è avvalso dei contributi di Regione Puglia e Comune di Taranto, oltre che del patrocinio della Provincia di Taranto. Sponsor della manifestazione sono stati la Banca Popolare di Puglia e Basilicata, Oro6, BCC di San Marzano di San Giuseppe, Marcegaglia, Marangi Strumenti Musicali e Banca di Taranto.

Tutte le fasi del concorso sono state riprese e trasmesse in diretta streaming sul sito www.amicidellamusicataranto.it/concorso.



giovedì 23 maggio 2013

QUESTA SERA LA FINALE DEL 51° INTERNATIONAL PIANO COMPETITION "A. SPERANZA”


51° INTERNATIONAL PIANO COMPETITION

“ARCANGELO SPERANZA”

Quattro i pianisti ammessi alla finale del 51° Concorso Pianistico Internazionale “Arcangelo Speranza” organizzato dagli Amici della Musica in collaborazione con il C.S.V. – Centro Servizi Volontariato in corso di svolgimento nel Salone di Rappresentanza della Provincia di Taranto.

La giuria, presieduta dal grande pianista Bruno Canino, primus inter pares con famosi colleghi come Oleg Marshev (Russia), Muriel Chemin (Francia), Carsten Duerer (Germania) e Marco Vincenzi (Italia) ha ammettere alla prova finale dell’importante concorso i seguenti competitors: DMYTRIIEVA Elena (20 anni – Moldova), PANFILOV Alexander (24 anni – Mosca), SARATOVSKII Nikolai (26 anni – Russia) e WAKAI Akiko (23 anni – Giappone).
La serata finale si svolgerà questa sera nell’elegante Salone di Rappresentanza della Provincia di Taranto a partire dalle ore 19,30. 


Info: www.amicidellamusicataranto.it/concorso

Ieri si era ridotto a dodici il numero dei pianisti ammessi alla semifinale del 51° Concorso Pianistico Internazionale “Arcangelo Speranza” organizzato dagli Amici della Musica in collaborazione con il C.S.V. – Centro Servizi Volontariato e che ha preso il via ieri mattina nel Salone di Rappresentanza della Provincia di Taranto, la
La giuria, presieduta dal grande pianista Bruno Canino, primus inter pares con famosi colleghi come Oleg Marshev (Russia), Muriel Chemin (Francia), Carsten Duerer (Germania) e Marco Vincenzi (Italia) aveva deciso di ammettere alla seconda prova del prestigioso concorso i seguenti competitors
            DMYTRIIEVA Elena, INUGAI Shinnosuke, KHACHATOURIAN Ashot, KONDO Yuki, KONDRATIEV Ilya, PANFILOV Alexander, PASCALUCCI Fiorenzo, RUSSO Antonio, SARATOVSKII Nikolai, STARIKOV Alexey, TURBIL Edoardo, WAKAI Akiko.

            Il 51° Concorso Pianistico Internazionale “Arcangelo Speranza” è affiliato alla Fondazione Alink-Argerich ed organizzato con il sostegno di Regione Puglia, Comune di Taranto e del patrocinio della Provincia. Sponsor sono la Banca Popolare di Puglia e Basilicata, Marcegaglia, Oro6, Banca di Taranto, Banca di Credito Cooperativo di San Marzano di San Giuseppe.
La serata finale domani sera, 24 maggio, nell’elegante Salone di Rappresentanza della Provincia di Taranto a partire dalle ore 19,30. Tutte le fasi della competizione sono di libero accesso per il pubblico e sono videotrasmesse sul sito www.amicidellamusicataranto/concorso.
Info: www.amicidellamusicataranto.it/concorso

mercoledì 22 maggio 2013

IL BILANCIO DELLA FONDAZIONE PETRUZZELLI TORNA IN ATTIVO


 AL PETRUZZELLI ORA E' UN'ALTRA MUSICA !!!!!!

Bari – Esempio di sana gestione quello operato dal Commissario  Carlo Fuortes, inviato a Bari dal ministero dei Beni Culturali dopo tre anni di perdite che avevano raggiunto complessivamente la cifra di circa  8 milioni di euro. La nuova gestione è stata caratterizzata da un attivo di 64.210,00 euro.  “Con la diminuzione dei costi di esercizio”, ha affermato Fuortes, “le spese per il personale sono passate da circa 8 milioni nel 2011 a 6 milioni e 452.318 euro, con incremento delle recite e l’ aumento di produttività e di efficienza di tutte le maestranze”. Il commissario ha criticato la gestione precedente,  sottolineando che uno degli aspetti critici era stata la politica occupazionale non rivolta specificatamente alla produzione: “si assumeva personale in modo indipendente dalle produzioni”. Ridotta la spesa anche dei servizi del 21,6%, da circa 6.500.000 nel 2011 a 5.100.000 di euro nel 2012. Dimezzato anche il costo medio per recita di opera e balletto passato da € 610,946  a 375,171 euro nel 2012. “Nel complesso, quindi, questi tagli hanno consentito di riportare i conti in pareggio e questo è un elemento fondamentale per qualsiasi azienda” ha detto Fuortes, così come la situazione patrimoniale è nuovamente positiva, circa un milione di euro, grazie anche "alla Regione che ha dato un contributo straordinario di 2 milioni di euro e alla Provincia di Bari con 400 mila euro, che sono serviti a coprire le perdite pregresse, nonostante un taglio di 450mila euro operato dal Comune di Bari.” Nonostante ci sia un utile netto positivo”, ha concluso Fuortes, “il percorso finanziario non è completato e chiediamo ai soci un ulteriore sostentamento che potrebbe consentirci, alla fine del 2013, di diventare un nuovo modello di gestione di un ente lirico". "A rendere positivo il bilancio hanno contribuito, ha continuato Fuortes, l'aumento del numero delle recite, passate da 30 a 40, dato che può ancora migliorare, (nel 2013 passeranno a 50), quello degli incassi (aumentati del 37,5%), quello del numero di biglietti(+15,5%), in contrapposizione ad una netta diminuzione del numero dei biglietti omaggio. Si è riusciti a risanare il debito”,  ha sottolineato Fuortes, “con un decremento sia delle spese del personale sia di quelle dei servizi sempre a fronte di un aumento della produzione. Sono anche diminuiti i biglietti omaggio ed i costi del personale e dei servizi del circa 20%”.   Parole nette e chiare quelle del commissario Fuortes, il cui impegno esemplare è stato elogiato dal Presidente della regione Puglia Nichi Vendola, intervenuto alla conferenza stampa di presentazione del bilancio consuntivo del 2012 del Teatro Petruzzelli,  con  il Presidente della Provincia di Bari Francesco Schittulli, il consigliere della Camera di Commercio di Bari, Benny Campobasso e l’assessore alla Cultura, Mediterraneo e Turismo della Regione Puglia Silvia Godelli.  “Il Commissario straordinario Carlo Fuortes” ha a sua volta affermato Vendola, “ha compiuto un’operazione rara in Italia. Ha risanato un’azienda nel rispetto dei diritti dei lavoratori. Era apparentemente un’operazione impossibile. Invece lui ce l’ha fatta. Ha realizzato un’operazione straordinaria”. Dopo tre anni di perdite, il bilancio consuntivo del 2012 del Teatro Petruzzelli di Bari si è chiuso con un utile di 64mila euro. “Ricostruire un grande cartellone, così  come ha fatto Fuortes, serve anche a fidelizzare un nuovo pubblico, a riprendersi il vecchio pubblico e a ricostruirne l'affetto. Il commissario ha risanato provando ad innalzare il livello dell'offerta culturale del Teatro. Lo sforzo compiuto”, ha concluso, “è sufficiente per determinare la scelta di confermare anche per il 2013 il contributo economico da parte della Regione Puglia, nonostante la condizione di spesa sia peggiorata a causa dei vincoli del Patto di stabilità”. Il Commissario ha, infine, ringraziato la Regione e la Provincia e la Camera di Commercio per aver elargito in favore della Fondazione un contributo straordinario per il risanamento; è mancato, invece, il contributo del Comune di Bari che avrebbe potuto contribuire ad un ulteriore abbattimento dei costi. Il Commissario Straordinario Fuortes, ha concluso, sottolineando  che il percorso, però, non si può ritenere concluso:  “è necessario compiere ancora degli  sforzi affinché la Fondazione rappresenti il nuovo modello di gestione nel panorama degli enti lirici”. E se tutto ciò avviene in un momento in cui i teatri d’opera  sono in profonda crisi, dal teatro lirico di Cagliari al Carlo Felice di Genova, al Maggio Musicale fiorentino, è una straordinaria notizia.


G.L.  

martedì 21 maggio 2013

IL REQUIEM DI MOZART AL CARLO FELICE PER LE VITTIME DEL MOLO GIANO

IL CONCERTO PER LE VITTIME DEL CROLLO DELLA TORRE DEL CORPO DI CONTROLLO DEL MOLO GIANO

Il M° Fabio Luisi dirigerà al Teatro Carlo Felice di Genova
il Requiem di Mozart, nel concerto lirico sinfonico, su base volontaria, aperto alla città e in memoria delle vittime del molo Giano. Il concerto è promosso dal Sindaco di Genova, dall’Autorità Portuale e dal Comitato che è stato istituito rappresentato da Capitaneria del Porto di Genova, dal Corpo Piloti del Porto di Genova e dalla Società Rimorchiatori riuniti SpA.
Il concerto sarà disponibile in streaming collegandosi al sito : 
www.streamingcarlofelice.com


Direttore Fabio Luisi
Orchestra e coro del Teatro Carlo Felice di Genova

Fabio Luisi direttore
Maite Alberola soprano
Laura Brioli mezzosoprano
Manuel Pierattelli tenore
Luca Tittoto basso
Maestro Patrizia Priarone

Concerto per soli, coro e orchestra:

Wolfgang Amadeus Mozart: Requiem in re minore, K626
I. Introitus Requiem
II. Kyrie
III. Sequentia: N. 1 Dies irae N. 2 Tuba mirum N. 3 Rex tremendae N. 4 Recordare N. 5 Confutatis N. 6 Lacrimosa
IV. Offertorium : N. 1 Domine Jesu N. 2 Hostias
V. Sanctus
VI. Benedictus
VII. Agnus Dei
VIII. Communio Lux Aeterna



TUTTI I CONCORRENTI DEL 51° CONCORSO PIANISTICO "ARCANGELO SPERANZA" - TARANTO


IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA OMAGGIA IL 51° INTERNATIONAL PIANO COMPETITION “ARCANGELO SPERANZA” Taranto, 21 maggio 2013 - La 51ª edizione del Concorso Pianistico Internazionale “Arcangelo Speranza” organizzato dagli Amici della Musica di Taranto in collaborazione con il CSV – Centro Servizi Volontariato è stata insignita della Medaglia del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Grande soddisfazione è stata espressa dal Maestro Marco Vincenzi, direttore artistico della manifestazione, e da Paolo Ruta, presidente degli Amici della Musica. Un giusto riconoscimento per il grande sforzo organizzativo profuso per questo Concorso Pianistico Internazionale che, sempre più, si afferma sempre più a livello internazionale tra i più rinomati concorsi del nostro Paese.


L’ambito riconoscimento è giunto in data odierna presso la sede dell’antico sodalizio jonico che da domani, 22 maggio alle ore 9, darà il via alla kermesse pianistica internazionale nel Salone di Rappresentanza della Provincia di Taranto, a partire dalle ore 9.00.
 Sarà il grande Maestro del pianismo italiano Bruno Canino a presiedere la commissione giudicatrice, primus inter pares, con famosi colleghi come Oleg Marshev (Russia), Muriel Chemin (Francia), Carsten Duerer (Germania) e Marco Vincenzi (Italia) direttore artistico del Concorso e affermato pianista genovese.
          













Ben 50 i pianisti iscritti e provenienti da Argentina, Australia, Bulgaria, Cina, Corea del Sud, Georgia, Giappone, Israele, Kazakhstan, Moldova, Russia, Svizzera, Ucraina, Polonia, Siria. I competitors italiani provengono invece da Benevento, Campobasso, Foggia, Galatina, Matera, Napoli, Roma, Torino, Trani e Verona. Questi i loro nomi: ABDELMOULA Jean-Sélim,,ALIEV Robert, ALIEVA Fatima, ANDREEV Igor, BOGDANOV Nikolay, CHA Seoyul, CHEN Guang, CHKHARTISHIVILI Ketevan, CHOO Sung-Eun, CLAVORÀ BRAULIN Marco, DMYTRIIEVA Elena, DZIURBIEL Krzysztof, GRANITI Giuliano, HAMMOUR Ayham, HONG Eunhye, INUGAI Shinnosuke, JEON Minjung, JUNG Da Sul, KARYAGINA Tatyana, KHACHATOURIAN Ashot, KONDA Chisa, KONDO Yuki, KONDRATIEV Ilya, LEE Hwa Kyung, LEE Sunsil, LEE Sung Chul, LEPORE Tommaso, LOATELLI Ilaria, MAGGIO Fabio, MALTSEV Aleksandr, MISIK Andrii, MUZYCHENKO Margarita, PANFILOV Alexander, PASCALUCCI Fiorenzo, PAVLOVA Anna, PISZEK Maciej, RICHTER Ekaterina, RUSSO Antonio, SARATOVSKII Nikolai, SARMENTERO Alejandro, SEO Junseok Alex, SONG Young-Kyung, STARIKOV Alexey, TRIONE BARTOLI Giorgio, TURBIL Edoardo, VALCHEV Vladimir, VALLUZZI Davide, WAKAI Akiko, XIANG Hank Hang, ZUR Maor.


          Il Concorso è suddiviso in tre fasi, una per ogni giorno della manifestazione. Il primo il 22 maggio, con inizio alle ore 9, con la Prima Prova Eliminatoria, nella quale i candidati eseguiranno sia brani indicati in regolamento che composizioni a scelta.

            Il 51° Concorso Pianistico Internazionale “Arcangelo Speranza” è affiliato alla Fondazione Alink-Argerich ed organizzato con il sostegno di Regione Puglia, Comune di Taranto e del patrocinio della Provincia. Sponsor la Banca Popolare di Puglia e Basilicata, Marcegaglia, Oro6, Banca di Taranto, Banca di Credito Cooperativo di San Marzano di San Giuseppe.


Grande lo sforzo organizzativo profuso per questo Concorso Pianistico Internazionale, che prevede ben sei premi. Oltre ai tre ufficiali (1°, 2° e 3° classificato), saranno attribuiti altri tre premi speciali. Tutti i riconoscimenti verranno assegnati durante la serata finale, che si terrà presso il Salone di Rappresentanza della Provincia di Taranto a partire dalle ore 19,30 del 24 maggio. Tutte le fasi della competizione sono di libero accesso per il pubblico e saranno videotrasmesse sul sito www.amicidellamusicataranto/concorso.
Salone della Provincia – Via Anfiteatro, 4 – Taranto
Info: www.amicidellamusicataranto.it/concorso

venerdì 17 maggio 2013

51° INTERNATIONAL PIANO COMPETITION “ARCANGELO SPERANZA”


51° INTERNATIONAL PIANO COMPETITION
“ARCANGELO SPERANZA”

Si rinnova il tradizionale appuntamento di primavera con una eccellenza di Taranto, forse la più importante manifestazione internazionale della città: il Concorso Pianistico Internazionale “Arcangelo Speranza organizzato dagli Amici della Musica, questo anno giunto alla sua Cinquantunesima edizione.
Si tratta di una delle più importanti e longeve competizioni di strumento in Italia, inaugurata nel 1962 come Concorso Regionale in quello stesso Salone di Rappresentanza della Provincia di Taranto ove si svolgerà anche l’edizione 2013, dal 22 al 24 maggio.
La direzione artistica del 51° International Piano Competition” è affidata ancora una volta all’affermato pianista genovese Marco Vincenzi, attualmente titolare della cattedra di pianoforte presso il Conservatorio di Genova e direttore artistico del Centro Studi Musicali “Ferruccio Busoni” di Empoli.
Ben 50 i pianisti giunti da tutto il mondo, la cui età massima per regolamento è di 35 anni, che saranno valutati da una giuria internazionale, composta da cinque insigni personalità scelte fra musicisti, eminenti concertisti, docenti di conservatorio, musicologi e critici musicali. In questa edizione, il presidente sarà Bruno Canino (Italia). Della qualificatissima giuria sono componenti: Oleg Marshev (Russia), Muriel Chemin (Francia), Carsten Duerer (Germania) e Marco Vincenzi (Italia).

I partecipanti alle prove provengono da svariati paesi: Argentina, Australia, Bulgaria, Cina, Corea del Sud, Georgia, Giappone, Israele, Kazakhstan, Moldova, Russia, Svizzera, Ucraina, Polonia, Siria. I competitors italiani provengono da Benevento, Campobasso, Foggia, Galatina, Matera, Napoli, Roma, Torino, Trani e Verona.
Il Concorso sarà suddiviso in tre fasi, una per ogni giorno della manifestazione, con premiazione e concerto finale dei vincitori nella serata del 24 maggio.
Il 22 maggio, con inizio alle ore 9, si terrà la Prima Prova Eliminatoria, dalla durata massima di venti minuti, nella quale i candidati eseguiranno sia brani scelti dalla commissione che una composizione a scelta.
Il 23 maggio, sempre dalle ore 9, si terrà la Prova Semifinale, che avrà una durata di quaranta minuti, durante la quale i pianisti eseguiranno una nuova serie di brani con le stesse modalità previste per la prima prova.


Il 24 maggio sarà dedicato alla Prova Finale dei primi tre selezionati, con inizio alle ore 19,30. Al termine, la giuria si riunirà per la nomina del vincitore e subito dopo si terrà la Cerimonia di Premiazione.
Questi i premi previsti:
1° Classificato: premio di € 4.000, con tournèe di dodici concerti;
2° Classificato: premio di € 2.000;
3° Classificato: Premio “Oro6” di € 1.000.
Oltre ai primi tre classificati sono previsti anche tre premi speciali:
Il Premio “Albano” è  offerto dalla Famiglia Albano in memoria della prof.ssa Giovanna Albano Sottomano e del rag. Riccardo Albano, già fondatori degli Amici della Musica di Taranto, e andrà al più giovane concorrente italiano che partecipa alla prova finale.
Premio Speciale “Elsa e Peppino Orlando”, al più giovane concorrente straniero che partecipa alla prova finale.
Premio del Pubblico “Rosa Logrieco”, al concorrente che risulterà il più gradito al pubblico della serata finale. Gli ospiti presenti procederanno alla scelta attraverso la compilazione di schede valutative in sala.
Il Concorso Pianistico Internazionale "Arcangelo Speranza", affiliato alla Fondazione Alink-Argerich, centro servizi e informativo che opera su scala mondiale per la promozione di musicisti e concorsi, è realizzato in collaborazione con il Centro Servizi Volontariato-Taranto e si avvale del sostegno di Regione Puglia, Comune di Taranto e del patrocinio della Provincia di Taranto. Sponsor del Concorso sono: Banca Popolare di Puglia e Basilicata, Marcegaglia, Oro6, Banca di Taranto, Banca di Credito Cooperativo di San Marzano di San Giuseppe e Marangi Strumenti Musicali.

 Salone della Provincia – Via Anfiteatro, 4 – Taranto
Info: www.amicidellamusicataranto.it/concorso

giovedì 16 maggio 2013

AL PETRUZZELLI "COSI’ FAN TUTTE", L'OPERA DELLA TENTAZIONE

ORIGINALE E SUGGESTIVO L’ ALLESTIMENTO DEL REGISTA DAVIDE  LIVERMORE


Bari – Al teatro Petruzzelli è andato in scena, il dramma giocoso “Così fan tutte” ossia “La scuola degli amanti”,  composto da Mozart su libretto di Lorenzo Da Ponte, all’epoca poeta ufficiale del Teatro di Vienna. Questa composizione completa  la grande trilogia composta dal genio salisburghese. Le “Nozze di Figaro” e “Don Giovanni” sono le altre due opere italiane più fortunate e di maggiore successo del compositore salisburghese.  Al centro,  il tema amoroso, condito con la frivolezza dell’amore femminile,  burle, scambi di persona e travestimenti esistenti nella letteratura già da prima del settecento.  In una bottega di caffè di Napoli due militari, Ferrando e Guglielmo, parlano della fedeltà amorosa delle rispettive amanti, Fiordiligi e Dorabella, contraddetti da Don Alfonso, che filosofeggia sull’argomento; il contrasto  con i due ufficiali viene ricondotto ad una scommessa sulla reale sincerità dei sentimenti amorosi delle loro amanti.  Alla fine tutti tradiscono tutti e per l’autore si apre un percorso di conoscenza dell’essere umano; l’amore è conoscenza dell’altro per sceglierlo e poi amarlo e non è la semplice proiezione di un ideale amoroso. Nel libretto di Da Ponte si affrontano i problemi esistenti nelle due coppie  e si superano le conseguenti difficoltà ed inquietudini. Tra le fonti letterarie di Da Ponte,  significativo è il XXVIII canto dell’Orlando Furioso, che parla di due giovani che decidono di lasciarsi andare ad avventure amorose dopo aver appreso dell’infedeltà delle loro fidanzate con una forte analogia anche nei nomi dei protagonisti che per Ariosto sono: Fiordiligi, Doralice, Fiordispina, Guglielmo e Don Alfonso. Ma anche Antonio Salieri con la “Grotta di Trofonio” si ispirò allo stesso tema; protagonisti insieme al mago Trofonio,  sono Ofelia e Dori, innamorate di due giovanotti, Artemidoro e Plistene. Lo stesso Da Ponte aveva proposto nel 1789 con successo “L’Arbore di Diana”. Una prima rappresentazione al pianoforte fu eseguita dallo stesso Mozart a S. Silvestro del 1789,a casa dello stesso compositore; tra gli ospiti Da Ponte e Haydn. L'opera andò in scena al Burgtheater il 26 gennaio del 1790 e fu subito replicata per quattro volte; ma dal 20 febbraio, in occasione della morte dell'imperatore Giuseppe II, e col teatro venne chiuso per lutto (escluse altre cinque recite successive in giugno), l'opera scomparve dai teatri viennesi e per tutto l'Ottocento. L’opera “Così fan tutte” sta vivendo un momento di maggiore approfondimento per l'attualità dell'argomento; tratta,infatti, dell’amore erotico. La musica scritta da Mozart consente al compositore di suggerire soluzioni musicali efficaci, come ha sottolineato il Maestro Roberto Abbado:  “Mozart è interessato ai suoi personaggi, li indaga e scrive per loro una musica variegata, usando gli strumenti: in modo particolare, per alcuni utilizza gli archi, per altri i fiati”. Il regista Davide Livermore, dal canto suo, ha  proiettato i protagonisti negli anni ’50, trasferendoli addirittura su una nave da crociera, dal nome chiaramente allusivo “Fedeltà”. La notevole modernità “ante litteram” del libretto  fa accettare facilmente e gradire l’allestimento del regista Livermore, come naturale ambientazione dell’azione. Il capitano della nave è Don Alfonso, che nel condurre in crociera  i suoi passeggeri si interessa molto alle loro vicende sentimentali; Guglielmo eFerrando sono due ufficiali, mentre Fiordiligi , Dorabella e la cameriera  Despina,(che amoreggia col capitano), saranno alcuni tra i passeggeri.

Napoli è al centro dell’attenzione con immagini del porto, del Vesuvio, dei faraglioni, ma svolgendosi l’azione su una nave da crociera non mancano gli istruttori di fitness, il complessino musicale e relativo cantante che intrattengono i passeggeri, valigie e bauli,  le immancabili avventure amorose, ed il mare impetuoso per tutta la durata della recita. Questa l’impronta data dal regista torinese  non nuovo ad innovazioni ed geniali intuizioni nei suoi allestimenti moderni.  Interessanti sono risultate le scene di Santi Centineo, i costumi di Giusi Giustino e le luci di Giuseppe Ruggiero. Per quanto riguarda  l’aspetto prettamente musicale da sottolineare l’ accurata ed attenta direzione del maestro Roberto Abbado, così come  l’assoluta precisione e compattezza dell’Orchestra e del Coro della Fondazione Petruzzelli.   Tutti da elogiare per l’aspetto recitativo dei protagonisti (come richiesto dal regista), per la presenza scenica e le qualità vocali. Mozart aveva riservato a Fiordiligi il ruolo di soprano drammatico di ampia estensione ed  Anna Kasyan ha messo in mostra potenza ed agilità; Dorabella ovvero Anna Bonatibus,  mezzo soprano cui era richiesta un’estensione meno ampia è stata anche ottima protagonista.  Belle interpretazioni anche quelle  del tenore cinese Yiyie Shi in Ferrando e di Mario Cassi in Guglielmo; infine i due tessitori della trama: Veronica Cangemi  in Despina e Paolo Bordogna in Don Alfonso. Bel successo di pubblico, mediamente più giovane di altre occasioni e tanti applausi convinti, uniti ad una buona dose di risate per alcune divertenti gags.

G.L.







AL PETRUZZELLI, IN MATTINATA "LA PUGLIA SUONA BENE" ED IN SERATA CONCERTO SINFONICO


Conferenza Stampa sul Progetto "La Puglia suona bene"



Giovedì 16 maggio alle 12.00, nel foyer del Teatro Petruzzelli, avrà luogo la Conferenza Stampa dedicata al progetto "La Puglia suona bene" che coinvolgerà la Fondazione Petruzzelli e gli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale della regione Puglia.
Interverranno:
Giorgio Bruno Civello, direttore generale per l'alta formazione artistica, musicale e coreutica del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Carlo Fuortes, commissario straordinario della Fondazione Petruzzelli
Oscar Pizzo, consulente musicale della Fondazione Petruzzelli
Giampaolo Schiavo, commissario straordinario del Conservatorio di Musica Nicolò Piccinni di Bari
Francesco Di Lernia, direttore del Conservatorio di Musica Umberto Giordano di Foggia
Pierluigi Camicia, direttore del Conservatorio Tito Schipa  di Lecce  
Antonio Papapietro, direttore del Conservatorio di Musica Nino Rota di Monopoli
Lorenzo Fico, direttore dell’Istituto Superiore di Studi Musicali Giovanni Paisiello di Taranto

In serata ore 21.00, avrà luogo un nuovo appuntamento della Stagione Sinfonica 2013.

Dirigerà l’Orchestra il maestro Pascal Rophé, pianoforte solista Pierre-Laurent Aimard.
In programma il Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra op. 15 di Johannes Brahms e Symphonie fantastique op. 14 di Hector Berlioz.

Biglietti in vendita al Botteghino del Teatro Petruzzelli e on line su www.bookingshow.it
Informazioni: 080.975.28.40.