martedì 29 luglio 2014

IMPORTANTI DECISIONI DEL CDA DEL PETRUZZELLI

IL CDA DELLA FONDAZIONE PETRUZZELLI DECIDE DI TAGLIARE IL CARTELLONE

BARI - Il neo sindaco di Bari Antonio Decaro ha presieduto la sua prima riunione nella veste di Presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione lirico sinfonica del Teatro Petruzzelli. Si trattava di un incontro molto importante per gli argomenti all'ordine del giorno. Primo tra tutti la gestione e la programmazione della stagione in corso del Teatro a seguito del deficit rilevato ed il nuovo statuto della Fondazione, che entrerà in vigore entro la fine dell’anno. A seguito di tali nuove norme, con la costituzione della Città metropolitana di Bari, uscirà dal cda la Provincia di Bari (che rimarrà, comunque, fino al prossimo dicembre quando sarà sostituita dalla nuova entità amministrativa).  La situazione finanziaria negativa si ripercuote sul cartellone della stagione in corso con la cancellazione delle opere di Puccini e Donizetti e ciò nonostante il Comune di Bari si sia impegnato a versare 2 milioni di euro, come suo contributo alla Fondazione ed al Teatro barese, per sostenere e valorizzare la sua importante funzione di  attivita di divulgazione della lirica e per contribuire alla crescita culturale dei cittadini e di Bari nel panorama nazionale e internazionale. Il Sindaco di Bari ha voluto precisare che non intende continuare a svolgere il ruolo di Presidente della Fondazione  e che affiderà nei prossimi mesi l'incarico ad una figura professionale che, oltre alle conoscenze specifiche nel settore, abbia anche le necessarie conoscenze di carattere amministrativo. È stata resa nota,  inoltre, da Massimo Biscardi, Sovrintendente della Fondazione Petruzzelli la dolorosa decisione di tagliare le recite di due delle quattro opere in cartellone ad ottobre e novembre.  Un taglio inevitabile ma necessario, ha precisato il sovrintendente, dopo le scelte poco prudenti del suo predecessore, il commissario straordinario Carlo Fuortes. Saltano le recite del trittico "Il tabarro", "Suor Angelica" e "Gianni Schicchi" di Giacomo Puccini e "Lucia di Lammermoor" di Gaetano Donizetti.

Gaetano Laudadio

lunedì 21 luglio 2014

AL FESTIVAL DELLA VALLE D'ITRIA PREMIATO ALBERTO ZEDDA

IL PREMIO CELLETTI 2014 AD ALBERTO ZEDDA

Martina Franca – Dopo il successo della prima de “La donna Serpente”, una serata di riconoscimenti    per i personaggi che hanno reso celebre il Festival della Valle d’Itria. L’appuntamento è ancora al Palazzo Ducale, dove, nel corso del Concerto del Belcanto, è stata ripercorsa la storia dei quarant’anni di attività della rassegna martinese;  intermezzi di musiche di G. Rossini e V. Bellini hanno fatto da cornice ai racconti ed ai numerosi ricordi. Citati i personaggi che hanno fondato la rassegna, come Paolo Grassi, Franco Punzi, D’Arcangelo, Caroli ed altri che hanno fondato e reso celebre il Festival. Sul palco ancora una volta la prestigiosa bacchetta del M° Fabio Luisi, che iniziò la sua splendida carriera artistica a Martina, collaborando negli anni ’80 al fianco del direttore Alberto Zedda e che sarà proprio la personalità premiata. Il M° Luisi ha diretto con la consueta bravura l’Orchestra Internazionale d’Italia, il mezzosoprano Giuseppina Bridelli,  il tenore Mert  Sungu,  il baritono Pavol  Kuban,  il basso baritono  Domenico Colaianni (applauditissimo ieri come nel corso dell’opera della sera precedente ) ed i solisti del Belcanto “Rodolfo Celletti” tra un racconto ed un ricordo. Il clou della serata è stato la consegna del Premio Celletti, giunto alla quinta edizione, ad una personalità altamente qualificata nel mondo della musica: Alberto Zedda.
Il musicista milanese non è solo  il direttore artistico del Rossini Opera Festival di Pesaro, ma  è anche  il più grande filologo ed esperto rossiniano ed è stato nell’agosto del 1975 il primo direttore  della prima edizione del Festival della valle d’Itria in “Orfeo ed Euridice” di Gluck. Nato a Milano, dopo gli studî presso il conservatorio di Milano, ha iniziato l'attività direttoriale nel 1956. Direttore artistico del Rossini Opera Festival (1981-92) e del teatro Carlo Felice di Genova , nel 1992 è entrato a far parte della direzione artistica del Teatro alla Scala. Nel 2007 gli è stata conferita la laurea” Honoris Causa” in Scienze della comunicazione da parte dell'università di Macerata. Momenti di emozione e  commozione hanno accompagnato le parole del Presidente Franco Punzi  al direttore milanese che  ha ricevuto il premio Celletti dalle mani del direttore del Festival della Valle d’Itria Alberto Triola e le parole di ringraziamento del direttore Fabio Luisi al suo MAESTRO Alberto Zedda.  Il premio era costituito da un dipinto del pittore Nicola Andreace, da anni vicino al Festival, recentemente scomparso.

Gaetano Laudadio

sabato 19 luglio 2014

AL FESTIVAL DELLA VALLE D’ITRIA LA DONNA SERPENTE TRA FIABA E FANTASIA

CONVINCENTE SUCCESSO DE "LA DONNA SERPENTE" ALLA PRIMA DEL FESTIVAL DELLA VALLE D'ITRIA


Martina Franca – Un folto pubblico di appassionati, critici, rappresentanti del mondo della cultura (tra tutti Carlo Fontana, già sovrintendente alla Scala di Milano e Massimo Biscardi, sovrintendente del Teatro Petruzzelli), e rappresentanti del mondo politico, militare ed ecclesiastico, ha reso omaggio al Festival della Valle d’Itria, giunto come noto alla 40ma edizione.  Il successo di questa rassegna si rinnova anno dopo anno mantenendo intatte le sue peculiarità e la sua originalità.  Ogni volta cambia pelle, proponendo sempre opere inedite o che hanno avuto minore attenzione, e finisce sempre per stupire. In ogni rassegna non mancano artisti già famosi  ma al loro fianco c’è un nugolo di giovani promesse che il Festival di  Martina propone  verso palcoscenici di importanza internazionale.  Anche quest’anno la sapiente preparazione e ricerca del direttore artistico Alberto Triola ha riservato per la serata inaugurale un’opera originale e fantasiosa in coproduzione con la Fondazione Teatro Regio di Torino che ha suscitato grande interesse : “La donna serpente” di Alfredo Casella su libretto di Carlo Gozzi, autore di capolavori come “Turandot” e “L’amore delle tre melarance”.



L’orchestra Internazionale d’Italia si riconferma anche quest’anno, guidata da un direttore della statura di Fabio Luisi, che conduce per mano con la consueta abilità il Coro della Filarmonica di Stato “Transilvania” di Cluj-Napoca, diretto da Cornel Groza, ed un cast di bravi artisti:  Angelo Villari in Altidor, Zuzana Marková in Miranda, insieme a Domenico Colaianni inin Albrigòr (i più applauditi)  e poi nel ruolo di Armilla Vanessa Goikoetxea, in Farzana Anta Jankovska, in Canzade Candida Guida, in Alditrúf Simon Edwards,  in Pantùl Pavol Kuban, in Tartagíl Timothy Oliver, in Tògrul Davide Giangregorio ed infine in Demogorgòn Carmine Monaco. Completano il cast di artisti il regista  Arturo Cirillo ed i suoi abituali collaboratori Dario Gessati per le scene e Gianluca Falaschi per i bellissimi costumi, ricchi di  fantasia. Efficace il contributo di nove danzatori/performrs di Fattoria Vittadini che hanno movimentato le scene (bravissima la ballerina serpente). Il risultato è stato una felicissima fantasmagoria musicale, di costumi  e di colori, che il pubblico ha mostrato di gradire con applausi anche a scena aperta. Alla protagonista femminile Miranda(Zuzana Markova) nel ruolo della Donna Serpente, abbiamo chiesto di descrivere il suo personaggio e le difficoltà musicali. “Miranda  è per metà fata e per metà essere umano e rientra nella cerchia dei
personaggi fiabeschi e fantastici. Il suo lato umano le dà la possibilità di provare sentimenti come l'amore, la sofferenza, la tristezza...tutte cose che le altre fate e il re delle fate (Demogorgone) non riescono a sentire. Nello stesso tempo Miranda è un personaggio però molto forte perché decide di abbandonare il mondo delle fate per il suo amato anche a costo di diventare un serpente”.  E la soprano praghese prosegue   “La Donna Serpente è un'opera molto particolare, appartenente al 900 italiano, difficile da paragonare alle grandi opere del repertorio romantico che vengono rappresentate quotidianamente come Traviata e Lucia, che recentemente ho interpretato. Sia il linguaggio musicale che quello drammaturgico sono tipici del Novecento. Ad esempio non troviamo mai un’Aria  intesa in senso romantico, riconducibile al melodramma Ottocentesco. Non a caso , se vogliamo, l'unico punto di contatto con il grande repertorio operistico può essere rintracciabile nell'autore della fiaba dal quale è stato tratto il libretto; Carlo Gozzi, infatti, è autore sia della fiaba de “La Donna Serpente” che della più celebre “Turandot”, utilizzata da Giacomo Puccini per il suo capolavoro. Oltre alle caratteristiche drammaturgiche  che ho descritto sopra, vocalmente la parte di Miranda è molto varia; all'inizio abbiamo melodie orientaleggianti, fiabesche, sviluppate sul  legato. Nel secondo atto emerge la drammaticità del personaggio, mentre nel terzo atto Casella crea questa scena molto originale e meravigliosa dove Miranda, trasformata ormai in serpente, canta "a cappella" con il coro, per finire con il romantico duetto d'amore con il tenore”.  L’opera andrà in replica i giorni 22 e 26 p.v.


Gaetano Laudadio

giovedì 10 luglio 2014

PETRUZZELLI: CARMEN E SHEHERASADE, DUE DONNE LIBERE MA VOTATE ALLA MORTE !



Bari – Due i titoli in programma per la stagione lirica e di balletto del Petruzzelli  prima della pausa estiva: Carmen suite e Sheherasade. Il tema, però, è lo stesso: la passione  ed il desiderio di libertà espresso dalle due protagoniste Carmen e Zobeide. In entrambi i casi le donne, però, soccombono per mano propria o dell’amante.  Ad interpretare Carmen Suite, la brava Julija Kulik. Le coreografie ed il libretto sono di Alberto Alonso; il tema è tratto dalla novella “Carmen” di Prosper Mérimée, musiche di Georges Bizet e Rodion Scedrin e scene di Boris Messerer. Nel ruolo di Don José c’è Dmitro Cebotar, ed ancora il torero è Sergij Krivokon, Zuniga  è Jan Vanja, Destino è Elizaveta Gogidze, le sigaraie sono  Raisa Betancourt e Varvara Mikevic. Ed è subito magia con ritmi e musiche flamenche, in cui i protagonisti mostrano ottima abilità fisica oltre a una buona dose di trasporto e tutte le suggestioni  emotive che il tema comporta. Il desiderio di libertà di Carmen finirà con la sua morte, per mano dello stesso Josè. Calorosi e sentiti gli applausi di un pubblico non particolarmente numeroso ma che una serata così suggestiva avrebbe richiesto  (probabilmente ha inciso la contemporaneità di eventi sportivi che si svolgevano in contemporanea).
Dall’arena insanguinata di Carmen, nella seconda parte del programma, e dopo un prologo abbastanza lungo ma suggestivo, il sipario si apre sull'harem del Sultano Shahryar. E’ un altro dramma che questa volta riguarderà Zobeide, favorita del Sultano, che, dopo il tradimento, al disonore preferirà il suicidio utilizzando il pugnale dello stesso Sultano. Shéhérazade, su libretto di Léon Bakst e Michail Fokin, è tratto da "Le mille e una notte", con coreografia di Michail Fokin, musica di Nikolaj Rimskij-Korsakov, e scene e costumi di Marija Levicka e Daniil Taranin. Nel ruolo di Zobeide è Katerina Kozacenko, in quello dello Schiavo d’Oro  Jan Vanja, Shahryar è interpretato da Sergij Litvinenko, Zeman da Vladislav Ivascenko, a danzare l’Eunuco Vitalij Netrunenko, le Odalische sono Elizaveta Gogidze, Varvara Mikevic e Anastasija Sevcenko. La scenografia è imponente e presenta uno scenario coloratissimo e ricco di elementi decorativi. In questo secondo balletto, i protagonisti, pur mostrando grandi doti di ballerini, hanno, forse, dato poco spazio ai sentimenti. In ogni caso il pubblico ha concesso loro applausi e consensi . Sempre all’altezza l’orchestra della Fondazione Petruzzelli diretta magistralmente nell’occasione dal M° Mikula Diadiura. L’evento è stato realizzato in collaborazione con Ater, Associazione Teatrale Emilia Romagna. La stagione lirica e di balletto riprenderà a settembre con “Il cappello di paglia di Firenze” di Nino Rota.
Gaetano Laudadio



mercoledì 2 luglio 2014

PRESENTAZIONE DEL 40° FESTIVAL DELLA VALLE D’ITRIA

Il prestigioso Festival è giunto alla 40ma edizione

 

Bari - Giovedì 3 luglio 2014 alle ore 11.00, presso la sala stampa della Presidenza della Regione Puglia (Lungomare N. Sauro, Bari), il Presidente della Regione Nichi Vendola, l’Assessore regionale Silvia Godelli, e il Presidente della Fondazione Paolo Grassi Franco Punzi presenteranno il programma definitivo della 40^ edizione del Festival della Valle d’Itria.
Il direttore artistico Alberto Triola illustrerà il cartellone della manifestazione, che sarà inaugurata nel Palazzo Ducale di Martina Franca il 18 luglio con La donna Serpente di Alfredo Casella e si concluderà il 3 agosto con La Festa del Festival, per celebrare il 40° anniversario.
Parteciperanno alla Conferenza Stampa i Sindaci di Martina Franca, Francesco Ancona, di Cisternino, Donato Baccaro, e di Ceglie Messapica, Luigi Caroli, che insieme alla Regione Puglia, al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e alla Camera di Commercio di Taranto, sostengono l’iniziativa.