martedì 23 dicembre 2014

UNA NUOVA ORCHESTRA A TARANTO: L'ENSEMBLE TARAS DI NADIR GAROFALO

                                   Nadir Garofalo: être ensemble per Taranto







Il solito stordente ritornello porterebbe tutti noi a dire che nella nostra terra le cose preziose occupano poco spazio; eppure non è così: sempre più spesso, fortunatamente, si ha l’occasione di entrare in rapporto sintonico con nuovi spiriti artistici del nostro territorio, come il poliedrico Nadir Garofalo - fotografo, pianista, compositore e direttore - che, recentemente, ha fondato l’ “Orchestra Taras”; un’orchestra d’archi nata dal bisogno profondo di trasmettere concetti forti attraverso la musica; e primieramente, in un’epoca di stranieri e di alienazione come la nostra, quello di être ensemble. Sotto la puntuale direzione di Nadir Garofalo, la “Taras” ha debuttato con un interessante concerto tenutosi lo scorso 21 dicembre presso la chiesa di San Domenico, nell’ambito della manifestazione Natale nell’Isola. Ben calibrato il programma: l’Allegro della serenata Eine kleine Nachtmusik K. 525, eseguito con morbidezza cristallina e piglio deciso, tipico del Mozart più scanzonato; l’Elegia della Serenata per orchestra d’archi op. 48 di Čiajkovskij, a buon diritto edulcorata dalle esuberanti angosce introspettive che non le si addicono, ma troppo eterea in taluni punti; nel Canone in Re maggiore di Pachelbel, gli artisti, tralignando dal puro spirito barocco, hanno preferito indulgere in atmosfere marcatamente pastose, sapendo comunque sapientemente trasformare l’incontro di umili e reiterati accordi in sapida libagione sacrale; da segnalare indubbiamente la scelta mirabile e intelligente dell’Andante festivo di Jean Sibelius, nel “bel Paese” un compositore quasi del tutto sconosciuto: l’interpretazione ha reso degnamente giustizia al carattere umbratile, contemplativo ma vigoroso del brano; a seguire, due Bagatelle per archi composte dallo stesso Nadir Garofalo, Spatium/Tempus, composizioni che hanno ricordato vagamente Holst, o certi brani di Pizzetti o Malipiero: due brani forti e nudi nel loro inoltrarsi nelle fibre viventi del cosmo; prossimali, se non proprio identici, agli elementi della Natura per la loro franchezza aurorale. La seconda parte del concerto è stata, invece, incentrata sulla tradizione musicale natalizia: i brani, nella veste di un gustoso arrangiamento di Garofalo, sono stati interpretati dalla cantante Virginia Pavone.
Il vibrante entusiasmo, profuso da tutti gli artisti e gli organizzatori (accanto a Nadir, anche la sassofonista Laura Donatone), mi auguro che sia riuscito trasmettere un messaggio potente a tutti i presenti: la nostra epoca, dominata solo da indifferenza, aridità e fallimenti (epoca che sempre ci ringhia contro “non ti è lecito!”), può essere cambiata soltanto da chi osa sognare, solamente da chi sa, senza sosta, andare in cerca del punto luminoso del centro della propria anima; un punto che, se ricercato con l’ausilio della Musica, di certo può divenire luogo di armonizzazione di ogni contraddittorietà: un punto dal quale non si potrà mai più errare.

 Attilio Cantore



Taranto è una città dalle mille contraddizioni: culla della civiltà della Magna Grecia e luogo prescelto dai romani per le loro vacanze, vive, purtroppo, un nuovo periodo di decadenza, dalla quale, per fortuna, cercano di sottrarsi alcune forze giovani. Luogo di nascita di Giovanni Paisiello, tanto osannato e richiesto  a fine ‘700  da tutte le più importanti corti europee, dalla Corte di San Pietroburgo in Russia invitato da Caterína II, grande protettrice delle arti e amante dell'opera italiana, a quella di Re Stanislao in Polonia, a quella parigina  di Napoleone Bonaparte. In quasi tutte le città che hanno dato i natali ad uomini illustri e ne conservano una abitazione in cui vissero, sono stati realizzati dei musei, spesso mete di turismo culturale. Ci si aspetterebbe che la dimora di questo illustre musicista tarantino fosse diventato non dico un museo ma almeno una casa da considerare preziosa. Ma a Taranto, al contrario  di quanto sarebbe avvenuto in qualsiasi altra città civile,  niente di tutto ciò: disinteresse completo. La casa di Paisiello nel centro storico di Taranto versa da tempo in uno stato di abbandono e di fatiscenza, occupata fino a pochi mesi fa da una famiglia senza dimora. Nel mese di settembre un gruppo di volontari coordinati dal comitato di piazza di S. Andrea degli Armeni, aveva cercato di restituire decoro alla storica dimora del compositore ripulendo dalle incrostazioni la targa commemorativa. Ora l’rreparabile è avvenuto nel più completo silenzio : nella serata di venerdi, 19 dicembre, si è sviluppato un incendio all’interno della casa di Giovanni Paisiello, nella città vecchia di Taranto. In fiamme  vecchi materassi e  quei pochi mobili presenti. I vigili del fuoco allertati dai vicini spaventati dal fumo che proveniva dallo stabile, hanno spento l'incendio ed ora stanno indagando sulle cause. Si teme che si tratti di un incendio doloso. Immaginate se fosse accaduto a Pesaro nella casa di Rossini o nella casa di Mozart  a Salisburgo  o in qualsiasi altra città europea, nella casa di un illustre musicista. A Taranto in pochi hanno manifestato il proprio disappunto. In contrapposizione  a tanto buio, è ammirevole l'impegno di questi giovani studenti provenienti dall’Istituto Superiore di Musica G.Paisiello, che hanno voluto formare questa compagine musicale ed anche  per ricordare Giovanni Paisiello. AUGURI GIOVANI ARTISTI !!!!
Gaetano Laudadio

martedì 16 dicembre 2014

IL CONCERTO DI NATALE AL PETRUZZELLI CON MUSICHE DI MOZART E SCHUBERT

Il Concerto di Natale chiude la Stagione Sinfonica 2014

Rinaldo Alessandrini dirigerà l’Orchestra del Teatro Petruzzelli,
 maestro del Coro Franco Sebastiani

Domenica 21 dicembre alle 18.00 al Teatro Petruzzelli avrà luogo il Concerto di Natale, ultimo appuntamento della Stagione Sinfonica 2014.
Dirigerà l’Orchestra del Teatro Petruzzelli il maestro Rinaldo Alessandrini, maestro del Coro del Teatro Petruzzelli Franco Sebastiani.
Solisti: Lavinia Bini (soprano), Romina Boscolo (contralto), Robin Tritschler (tenore), Christian Senn (basso).
In programma: Missa brevis in si bemolle maggiore K 275/272b per soli coro ed orchestra ed Exultate jubilate K 165/158a per soprano ed orchestra di Wolfgang Amadeus Mozart e Messa in sol maggiore D. 167 per soli, coro ed orchestra e Magnificat in do maggiore D. 486 per soli, coro ed orchestra di Franz Schubert.

Biglietti in vendita al botteghino del Teatro Petruzzelli e on line su www.bookingshow.it, Informazioni: 080.975.28.10.

Rinaldo Alessandrini, direttore

Impegnato sulla scena della musica antica, privilegia nelle scelte del suo repertorio la produzione italiana, valorizzando nelle esecuzioni la cantabilità e la mobile espressività proprie dello stile italiano dei secoli XVII e XVIII.
Direttore d’orchestra, clavicembalista, organista e fortepianista, fondatore e direttore di Concerto Italiano del quale cura l’attività, conduce un’intensa attività solistica, ospite dei principali teatri e festival in Europa, Stati Uniti, Canada e Giappone.
Dopo essersi dedicato ai capisaldi della letteratura barocca (Monteverdi, per il quale gli viene riconosciuta una particolare eccellenza, Vivaldi e Bach), ha rivolto la propria attenzione al repertorio del tardo settecento (in particolare con il teatro musicale e la musica orchestrale di Mozart e Haydn). Nei suoi programmi sinfonici sono costantemente presenti composizioni di Mendelssohn, Schubert, Brahms e Prokofiev.
Nel 2003 è stato nominato “Chevalier dans l’ordre des Artes et des Lettres” dal Ministro francese della Cultura ed ha ricevuto con Concerto Italiano il Premio Abbiati.
È membro dell’Accademia Filarmonica Romana.
Nel 2005 ha firmato la direzione musicale e la regia di un nuovo allestimento de L’incoronazione di Poppea al Teatro Liceo di Salamanca.
La sua discografia, di oltre 50 registrazioni, comprende opere di compositori di scuola italiana e tedesca, fra cui I Vespri della Beata Vergine di Monteverdi, i Concerti Brandeburghesi di Bach, Le quattro stagioni di Vivaldi.
Numerosi i riconoscimenti ricevuti dalla critica discografica, tra i quali un Grand Prix du Disque, un premio della Critica Discografica Tedesca e ben tre Gramophone Awards con Concerto Italiano.
Attualmente registra in esclusiva per Naive.
Tra i suoi impegni recenti e futuri: i concerti a São Paulo, Toulouse, Don Giovanni a Bergen, Giulio Cesare a Toulon e infine al Teatro alla Scala la Trilogia Monteverdiana con la regia di Bob Wilson.

Franco Sebastiani, maestro del coro
Nato a Trento, ha studiato Ingegneria all’Università di Bologna e contemporaneamente composizione, musica corale, strumentazione e direzione d’orchestra al Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna.
Dall’80 all’84 ha insegnato al Conservatorio bolognese e dal ’98 al 2007 al Conservatorio di Adria.
Dall’82 al 2001 è stato maestro suggeritore e altro maestro del coro del Teatro Comunale di Bologna, partecipando alle stagioni liriche ed alle tournée in Giappone del ’93 e del ’98.
È stato maestro del coro al Teatro Valli di Reggio Emilia, al Comunale di Bologna, al Teatro Alighieri di Ravenna, al Teatro Verdi di Salerno, al Teatro dell’Opera di Roma, alla Maison Radio France di Parigi e a Fort Worth negli Stati Uniti.
Ha diretto concerti e allestimenti di opere liriche in Italia e in Europa, ha collaborato più volte con Peter Maag, Gianluigi Gelmetti e Riccardo Muti.
In qualità di direttore ha preso parte a diverse edizioni delle Feste Musicali del Comunale di Bologna e del Ravenna Festival. È stato più volte presidente di commissione nei concorsi per strumenti dell’orchestra al Teatro Carlo Felice di Genova. È autore di revisioni e trascrizioni di partiture di opere inserite nella programmazione del Comunale di Bologna.
Dal 2001 al 2003 ha ricoperto la carica di segretario artistico del Teatro Verdi di Trieste.

Lavinia Bini, soprano
Diplomata con il massimo dei voti al Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze, con la guida di Benedetta Pecchioli, ha frequentato poi la Scuola dell’Opera Italiana del Teatro Comunale di Bologna, dove ha cantato Serpina ne La serva padrona e Livietta in Livietta e Tracollo di Giovanni Battista Pergolesi, eseguita anche al Festival della Valle d’Itria di Martina Franca.
Ha debuttato nel ruolo di Zerbine nella prima rappresentazione italiana della La servante maîtresse di Pergolesi per la X edizione del Festival Pergolesi Spontini di Jesi.
È stata invitata al Maggio Musicale Fiorentino per interpretare Elena ne Il cappello di paglia di Firenze.
Ha cantato ne L’elisir d’amore a Sassari, in Rinaldo di Haendel a Ravenna, a Reggio Emilia e a Ferrara, con la direzione di Ottavio Dantone e per la regia di Pier Luigi Pizzi. È stata Elvira ne L’italiana in Algeri al Teatro Petruzzelli e Lauretta in Gianni Schicchi al Maggio Musicale Fiorentino.
Ha vinto il Premio Speciale nel II Concorso Internazionale “Benvenuto Franci” di Pienza nel 2010 e il Concorso As.Li.Co per il ruolo di Adina ne L’elisir d’amore nel 2013.
Fra gli impegni della stagione 2013/14: Adina ne L’elisir d’amore a Padova, nel Circuito As.Li.Co. e a Wiesbaden (tournée del Teatro Regio), La serva padrona al Maggio Musicale Fiorentino, Carolina ne Il matrimonio segreto a Lucca e Ravenna, Valencienne ne La vedova allegra al Teatro Filarmonico di Verona, Ines ne La favorita a San Gallen, Zerlina in Don Giovanni a Pisa e a Torino e Lisette ne La rondine a Lucca e in circuito.
Prossimamente sarà protagonista de La sonnambula al Landestheater di Salisburgo.



Romina Boscolo, contralto
Nata a Pavia, affianca agli studi di Pedagogia quello del canto con la guida di Franca Mattiucci a Torino e Sherman Lowe a Venezia.

Si perfeziona in seguito al Mozarteum di Salisburgo, all’Accademia Chigiana di Siena con Bernadette Manca di Nissa, all’Accademia Rossiniana di Pesaro con Alberto Zedda. A Salisburgo, Christa Ludwig la guida nel mondo mahleriano,  contribuendo al suo successo con il debutto nei Kindertotenlieder.
Debutta in scena a 20 anni nel ruolo di Ramiro ne La finta giardiniera di Mozart al Teatro “Gustavo Modena” di Genova. Nel 2003 canta Isabella ne L’italiana in Algeri al Teatro Carignano di Torino.
Nel 2005 ottiene il primo importante riconoscimento internazionale con il “Premio per la Migliore Giovane Promessa” al Primo Concorso Renata Tebaldi” a San Marino.
Attiva in ambito concertistico ha cantato il Requiem di Dvořák a Istanbul, Jocasta in Oedipus Rex di Stravinsky a Torino, Elia di Mendelssohn alla RAI a Torino, Stabat Mater di Pergolesi in Piemonte. Collabora con orchestre come i Pomeriggi Musicali, l’Orchestra Guido Cantelli, l’Orchestra Filarmonica di Praga, l’Orchestra Filarmonica di Istanbul e ensemble barocchi come Il Falcone e l’Accademia Bizantina.
Ha cantato Adalgisa in Norma, Maddalena in Rigoletto, Ottavia ne L’incorononazione di Poppea a Colonia, Donna Peppenella in Napoli Milionaria di Nino Rota e Dritte Dame in Das geheime Königreich di E. Krenek al Festival di Martina Franca.
Nel gennaio 2012 ha debuttato al Konzerthaus di Vienna nell’intermezzo Dorimena e Tuberone di F. B. Conti con la Cappella della Pietà de’ Turchini diretta dal maestro Antonio Florio ed ha interpretato il ruolo del titolo in Carmen in Piemonte.

Robin Tritschler, tenore
Acclamato per il brillante timbro lirico. Si è esibito con la London Philharmonic Orchestra (con Yannick Nézet-Séguin e Vladimir Jurowski), l’Orchestre National de Lyon (con Yutaka Sado), la Gulbenkian Foundation di Lisbona, la Hong Kong Philharmonic Orchestra (con Edo de Waart), la Rotterdam Philharmonic Orchestra (con Philippe Herreweghe), I virtuosi di Mosca (con Vladimir Spivakov) e la BBC Philharmonic (con Juanjo Mena). Con la RTE Concert Orchestra ha cantato il Messiah, alla presenza di Papa Benedetto XVI, in occasione dell’80° anniversario dello Stato del Vaticano. Con la Welsh National Opera ha interpretato il Conte d’Almaviva ne Il barbiere di Siviglia, Nemorino ne L’elisir d’amore, Narraboth in Salomè, Ferrando in Così fan tutte, Don Ottavio in Don Giovanni e Belmonte in Die Entführung aus dem Serail.

Ha partecipato alla prima esecuzione in Inghilterra de La passione secondo San Giovanni di C.P.E. Bach con la Bournemouth Symphony Orchestra diretta da Kirill Karabits.
Ha cantato in recital alla Wigmore Hall di Londra accompagnato da Graham Johnson, Malcolm Martineau e Julius Drake. Si è esibito alla Köln Philharmonie, alla Het Concertgebouw, al Kennedy Centre, ai festival di Aldeburgh, Aix-en-Provence, KlavierfestRuhr e West Cork Chamber Music Festival.
Nel 2012 è stato nominato BBC New Generation Artist per i suoi impegni in radio e televisione con la BBC Orchestra.
Radio France e la Danish Radio hanno trasmesso il suo recital per il centenario di Britten.
La sua discografia comprende una registrazione di Winter Words di Britten con Malcolm Martineau (Onyx), l’integrale delle liriche di Poulenc con Graham Johnson (Hyperion) e le canzoni della prima guerra mondiale con Malcolm Martineau.

Christian Senn, basso
Cileno d’origine e italiano di adozione. Dopo la laurea in Biochimica, si perfeziona all’Accademia per solisti del Teatro alla Scala con i maestri Gencer, Alva e Manno.
Ha cantato con i direttori Chailly, Benini, Rizzi, Severini, Carminati, Rovaris, Muti, Barbacini, Dantone, Biondi. Ha cantato al Teatro alla Scala, al Théâtre du Châtelet di Parigi, alla Konzerthaus di Vienna, alla Stefaniensaal di Graz, al Palau de la Música di Valencia e alla Kanagawa Hall di Yokohama.

Il suo repertorio comprende il bel canto, il periodo classico e barocco. Ha collaborato con l’Europa Galante di F. Biondi, l’Accademia Bizantina di O. Dantone, Il Giardino Armonico di G. Antonini, la Cappella della Pietà de’ Turchini di A. Florio e l’Ensemble Matheus di J. C. Spinosi.
Ha cantato il ruolo del titolo ne Il furioso all’isola di San Domingo a Bergamo, Modena, Ravenna e Rovigo. Tra gli ultimi impegni: Astolfo in Orlando furioso a Parigi e a Nizza; Guglielmo in Così fan tutte a Bergamo; Conte ne Le nozze di Figaro a Potsdam; il ruolo del titolo in Don Giovanni in Cile; Pallante in Agrippina a Berlino.
Ha cantato Figaro nel Barbiere di Siviglia alla Scala, al Regio di Torino, alla Fenice e al Petruzzelli, al Massimo di Palermo, alla Deutsche Oper Berlin, al Theater an der Wien; Malatesta in Don Pasquale di Donizetti alla Scala, Il Conte ne Le nozze di Figaro alla Scala, Taddeo nell’Italiana in Algeri al Regio di Torino, Papageno nel Flauto magico a Montpellier.
È considerato uno specialista del repertorio barocco di cui ha cantato molti dei ruoli più significativi in tutta Europa.
Appassionato di Bach e del repertorio tedesco, ha eseguito Matthäus e Johannes Passion, Oratorio di Natale, Magnificat, Actus Tragicus.
Collabora con l’Orchestra Verdi e La Barocca di Milano, dirette da R. Jais.
Tra le sue registrazioni recenti: il Tito Manlio con l’Accademia Bizantina e il dvd della Pietra del paragone registrato al Théâtre du Châtelet di Parigi.


PETRUZZELLI, PUBBLICO ENTUSIASTA PER IL “FLAUTO MAGICO”

                                    SI CONCLUDE CON QUEST'OPERA LA STAGIONE 2014


Bari – Entusiasmante successo per la prima volta in assoluto del “Flauto Magico” di W.A. Mozart a Bari. Si tratta della penultima opera scritta dal grande musicista austriaco Mozart ed eseguita a Vienna  il 30 settembre del 1791, solo due-tre mesi prima della morte sopraggiunta il successivo 5 dicembre. Un’opera che fa sognare con grandi spunti poetici, un omaggio alla massoneria dell’epoca, con quella mistica aura di segretezza che la caratterizzava, anche se completamente differente dalle logge massoniche dei tempi nostri. Mozart, come tanti altri compositori dell’epoca da Haydn a
Beethoven allo stesso Piccinni, ne facevano parte e sono evidenti  le influenze massoniche in quest’opera in cui fratellanza, amore ed amicizia sono elementi fondamentali.  Una  storia d’amore intricata tra Tamino e Pamina, ma contrastata dalle oscure forze del male (la Regina della Notte,  madre di Pamina), che attraverso la benevolenza del presunto malvagio Sarastro,  avrà un lieto fine. Dopo il concerto esaltante di Riccardo Muti con la sua orchestra giovanile che ha festeggiato sabato scorso proprio a Bari l’anniversario dei primi dieci anni di attività, ecco un altro grande evento con repliche ancora  il 18, il 19 ed il 22 dicembre. La  produzione  di quest’opera è dei Teatri di Reggio Emilia ed ha la particolarità di essere stata la prima ed unica collaborazione del grande direttore d'orchestra Claudio Abbado col figlio Daniele, nel ruolo di  regista. Uno spettacolo esaltante tanto che a fine opera il pubblico numerosissimo (anche domenica il teatro è risultato pieno in ogni ordine di posti),  ha cominciato ad applaudire in modo entusiastico  ed a lungo, ancora prima  che l’orchestra finisse di suonare; un autentico imprevedibile successo nelle sue dimensioni. Pubblico quasi in delirio, per le due arie più note dell’opera, in particolare per l’esecuzione di “Der Holle Rache”, con acuti di una potenza e precisione incredibile. Solo pochi minuti Mozart ha riservato al ruolo della Regina della notte, ma in essi si racchiudono i momenti più esaltanti dell'opera; intonazione e suoni sublimi. Bellissimo l’allestimento di Daniele Abbado con le riuscitissime scene di Graziano Gregori ed i bei costumi di Carla Teti. Ottime le luci di Alessandro Carletti, che fa muovere all’inizio nei momenti critici i protagonisti in un’atmosfera buia e cupa, per poi riportarli in una luce forte e chiara.
 Accattivanti anche le coreografie  di Alessandra Sini e l’intero cast di cantanti.  Bravissimi tutti da Antonio Poli ( Tamino) a Jacquelyn Wagner ( una Pamina),  ad Alex Esposito ( un esilarante Papageno, con ottime qualità di attore comico). Ottima l’interpretazione  anche del  basso Dimitry Ivashenko nel  ruolo di Sarastro e della superlativa Christina Poulitsi, nel  ruolo della Regina della Notte. Florian Plock, Domenico Colaianni, Pervin Chakar, Giuseppina Bridelli, Francesco Castoro,Adriana Di Paola, Lavinia Bini, Kurt Azesberger  ed i piccoli geni: Ivana D'Auria,  Pierpaolo Gallone e Nicholas Bove hanno completato il cast. Ancora un bravo al Coro della Fondazione Petruzzelli  (preparato da Franco Sebastiani) e all’Orchestra della Fondazione Petruzzelli  diretta dal maestro  Roland Boer.    Le foto sono di Carlo Cofano


Gaetano Laudadio 

lunedì 15 dicembre 2014

A MARTINA ED A TARANTO L’ESECUZIONE DELLA “MESSA IN PASTORALE” DI GIOVANNI PAISIELLO

L'ASSOCIAZIONE MUSICALE CHORALITER ED IL SUO IMPEGNO ALLA RISCOPERTA DELLE OPERE COMPOSITORE TARANTINO "GIOVANNI PAISIELLO"

LE ORIGINI DELLA MUSICA SACRA
La Musica Sacra nel Settecento napoletano trovò terreno fertile e assurse a modello per i musicisti di tutta Europa.  La presenza di centinaia di Chiese e Cappelle gentilizie, la formazione didattica dei musicisti e dei cantanti evirati che avveniva nei Conservatori di Sant’ Onofrio a Capuana, di Santa Maria della Pietà dei Turchini, dei Poveri di Gesù Cristo e di Santa Maria di Loreto, strettamente legati alla Chiesa e quindi all’ attività religiosa che in esse si svolgeva, insieme all’alto numero di compositori sacerdoti tra cui vanno ricordati, Padre Giuseppe da Napoli, Don Giuliano Perugino, l’Abate Bonifazio Petrone, Don Gennaro Manna, permisero nel Settecento un grande sviluppo della Musica Sacra a Napoli, dimostrato dalla copiosa produzione che nella maggioranza dei casi è di alta qualità. La capacità dei musicisti di Scuola napoletana di contribuire in modo caratteristico alla
letteratura musicale sacra settecentesca è da iscrivere nella grande ingegnosità nel trattare il testo liturgico, facendo tesoro sia della tradizione polifonica italiana, sia del gusto molto particolare di “drammatizzare” ed enfatizzare le funzioni metalinguistiche della forma trattata. Giovanni Paisiello fu tra i maggiori compositori di musica sacra.



GLI APPUNTAMENTI DEL CONCERTO

Taranto – Giovedi ,18 dicembre alle ore 19.00, nella Chiesa del Carmine di  Martina Franca e sabato, 20 alle 19.30 nella Chiesa di S. Antonio (non più all’interno dellAuditorium Tarentum), l’Orchestra dell’Istituto Musicale Giovanni Paisiello diretta dal Maestro Domenico Longo accompagnata dal Coro del Maestro  Pierluigi Lippolis dell’Associazione Musicale Choraliter eseguirà la rara “Messa in Pastorale per il Natale per la
cappella del Primo Console a S. Cloud” di G. Paisiello. Solisti, Maria De Biase (soprano),Valeria Lagrotta (soprano), Roberta Pagano (contralto), Gianluca Ferrarese (tenore) e Luca Simonetti (baritono). La pastorale per la Cappella del Primo Console  è un’opera particolare che riflette i ritmi e le sonorità delle messe pastorali di Natale.  I tempi sono quelli dell’”Ordinarium Missae”  con i classici: Kyrye, Gloria, Credo e l’originale Oratio pro Repubblicam et Consules; singolare l’inserimento nella parte finale del Credo delle note della conosciutissima  “Tu scendi dalle stelle”, di cui è autore Alfonso Maria dei Liguori. La messa si caratterizza per lo sdoppiamento delle voci dei soprani sia nel coro che tra i solisti , cosa questa piuttosto originale ed insolita che rende più complessa ed articolata la composizione. Inoltre il trattamento delle voci solistiche ha un respiro melodico piuttosto ampio come nello stile del notissimo operista che soleva riversare nel repertorio sacro la pregevolezza della vena melodica maturata in altri ambiti musicali. Giovanni Paisiello è stato tra i compositori di scuola napoletana che hanno lasciato una notevole quantità di lavori sacri. Basti pensare che Napoleone Bonaparte, per la musica della cerimonia della sua incoronazione a Imperatore, volle con sé il più grande compositore del tempo, Giovanni Paisiello. Il musicista
tarantino ricopri presso la corte francese tanti  diversi e prestigiosi incarichi, tra cui  anche quello di direttore musicale di corte. La poco eseguita Messa in Pastorale di Paisiello si inserisce in un contesto  storico di avvenimenti  importanti, come la  Rivoluzione Francese, con le implicazioni ideologiche ad essa connesse ma anche con la tradizione derivante dalla scuola napoletana del ‘700. Paisiello scrisse per Napoleone molta musica sacra, tra cui messe e brani dell'Ordinario. Solo pochi mesi fa, il Coro dell’Associazione Choraliter ha eseguito il “Te Deum Laudamus” , che il musicista tarantino compose per la Cerimonia di Incoronazione di Napoleone. Ogni domenica, alle Tuileries, il Primo Console assisteva a una Messa in musica ed era Paisiello a dirigere l’orchestra.  Come è noto, Paisiello è stato tra i musicisti più apprezzati  della sua epoca;  era chiamato a comporre  per le maggiori corti europee e tra i suoi estimatori annoverava anche Mozart, che andò anche ad ascoltarlo in teatro. Soggiornò  in Russia presso la corte della zarina Caterina II dal 1776 al 1783, poi fu al servizio di Ferdinando IV di Borbone a Napoli,  ed ancora per un paio d’anni a Parigi a partire dal 1802, prima di chiedere a Napoleone di poter rientrare a Napoli, per la salute cagionevole della moglie. Nella capitale partenopea Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat gli riaffidarono lo stesso ruolo  avuto in precedenza, ma col ritorno dei Borbone e  le vicissitudini derivanti dai cambiamenti politici e dinastici di quel periodo, iniziò una fase  di declino e la vena creativa di Paisiello sembrò non riuscire più a stare al tempo con le nuove richieste che gli pervenivano. Morì a Napoli il 5 giugno del 1816.


Gaetano Laudadio

SOLD OUT PER UN INDIMENTICABILE CONCERTO DI MUTI AL PETRUZZELLI

       

GIORNI EMOZIONANTI ANCHE PER IL DIRETTORE "APPULO-CAMPANO"

Bari – Mai visto il Petruzzelli così pieno per un concerto sinfonico e col pubblico puntuale per l’inizio dello spettacolo e così entusiasta a fine serata. A meno di quelle 3-4 poltrone rimaste libere ma solo nella prima parte del concerto da chi è arrivato in teatro dopo le 20.30 e che ha dovuto attendere l’intervallo, non c’erano altri posti  liberi per questo memorabile concerto  di Riccardo Muti. Il concerto al politeama barese è stato  un evento “fuori programma” della Fondazione Petruzzelli , ultima delle tre tappe pugliesi (dopo quella al teatro Giordano di Foggia e al teatro Mercadante di Altamura). Il pubblico barese ha accolto Muti  e la sua giovane orchestra Cherubini con grande calore e con applausi prolungati. Riccardo Muti era già stato al Petruzzelli  nel 2009 con l’orchestra dei talenti da lui creata dieci anni fa, subito dopo la riconsegna  ai baresi  del Teatro, che lo stesso Muti ha definito tra i più belli al mondo.  E’ stata eseguita la Sinfonia numero 4 in do minore D417 “La Tragica” di Franz Schubert  e la Sinfonia n. 5 di Ciaikovskij. Due brani  che il pubblico ha apprezzato molto riservando applausi prolungati e scroscianti per il direttore e per l’orchestra che ha presentato ottimamente le  due sinfonie, assecondando perfettamente il gesto straordinariamente preciso ed ispirato del direttore. Fraseggi eleganti e scorrevoli nella prima parte e note forti e prorompenti nella seconda. Lo stesso Muti, stringendo la mano al primo violino ha mostrato il proprio compiacimento per l’esecuzione fatta dai giovani artisti. Prima dell’unico bis concesso, l’Ouvertoure della Giovanna D’Arco, il direttore ha ricordato le sue prime presenze nei teatri baresi e la sua formazione musicale ai tempi del suo mentore Nino Rota. Singolare la sua presenza all’età di soli 3 anni in ultima fila al Petruzzelli (“dicono che rimasi sveglio”, ha sottolineati il maestro) e dopo al Teatro Piccinni, all’età di 12-13 anni con suo padre, che lo ha introdotto nel mondo della lirica e gli ha fatto nascere l'amore per l'opera. Parlando della sua giovane orchestra, Muti ha aggiunto "Faccio questo non solo per dare ai giovani una possibilità di lavoro, anche se nel nostro Paese non si vive di questo mestiere, ma soprattutto per trasmettere loro, attraverso la musica, il valore della cultura che da noi sta man mano svanendo".

Questi  giovani musicisti seguono un percorso di formazione triennale sotto la sua guida e dopo intraprendono il loro cammino artistico in modo autonomo. Alcuni  di questi  hanno vinto il concorso e fanno attualmente parte dell’Orchestra del Petruzzelli,  come Saveria Mastromatteo, Francesca Bonazzoli , Antonio Buono, Mazza Maria Cristina, Alessandra Aniello,  altri, invece, svolgono la loro attività come prime parti nell’Opera di Monaco, nelle Filarmoniche di Zurigo, di Oviedo, di Losanna. A fine concerto lo stesso direttore d'orchestra "appulo-campano", come ama definirsi ,  ha voluto ricordare che il primo concerto dell’orchestra Cherubini avvenne esattamente il 13 dicembre di dieci anni fa, lo stesso giorno di questa  serata barese. In quattro giorni Muti è stato in quattro città pugliesi inaugurando a Foggia il Teatro Umberto Giordano ed ad Altamura il teatro "Mercadante"; in questa occasione ha speso parole di solidarietà  per  l’ICO “Tito Schipa” della Provincia di Lecce, di cui ha sentito parlare molto bene.  Certamente la decisione di Muti di rinunciare a dirigere l’Aida per l’inaugurazione della nuova stagione lirica romana ha riconsegnato il direttore alla sua orchestra giovanile per ridare slancio ad un processo di ampio respiro con la formazione dei giovani musicisti che si alternano nella sua orchestra. Sono in molti a sperare e a credere che il concerto di sabato non rimanga unico e che si apriranno le porte per nuove collaborazioni col teatro barese. Il primo a ritenere  possibili progetti futuri di collaborazione di Muti con il Petruzzelli è proprio il Sovrintendente Massimo Biscardi. "E' importante che il Maestro, ormai erede della grande tradizione musicale italiana, dedichi tempo ai piccoli teatri della Puglia".   Le foto sono di C.Cofano

Gaetano Laudadio

venerdì 12 dicembre 2014

LA STAGIONE DI PROSA 2014-15 DELLA FONDAZIONE DEL TEATRO VERDI DI BRINDISI



Già in corso al TEATRO VERDI DI BRINDISI gli spettacoli della stagione di prosa 2014/15


















Lunedì 29 Dicembre 2014
Balletto del Sud
IL LAGO DEI CIGNI
musiche Piotr Il’ic Cajkovskij
coreografia Fredy Franzutti

















Giovedì 8 e Venerdì 9 Gennaio 2015
Rocco Papaleo
UNA PICCOLA IMPRESA MERIDIONALE
di Rocco Papaleo e Valter Lupo
regia Valter Lupo
















Venerdì 16 e Sabato 17 Gennaio 2015
Teatro Stabile di Napoli, Teatro Stabile di Genova
IL SINDACO DEL RIONE SANITÀ
di Eduardo De Filippo
regia Marco Sciaccaluga












Giovedì 22 Gennaio 2015
Federico Marignetti, Arianna Battilana,
Flavio Gismondi e Tania Tuccinardi
SPRING AWAKENING
di Duncan Sheik e Steven Sater
regia Emanuele Gamba









Martedì 10 Febbraio 2015
Laura Marinoni, Enzo Vetrano e Stefano Randisi
L'ONOREVOLE
di Leonardo Sciascia
regia Enzo Vetrano e Stefano Randisi











Mercoledì 18 e Giovedì 19 Febbraio 2015
Michele Placido
RE LEAR
di William Shakespeare
con Gigi Angelillo, Francesco Bonomo,
Federica Vincenti e Francesco Biscione
regia Michele Placido e Francesco Manetti











Giovedì 26 e Venerdì 27 Febbraio 2015
Pierfrancesco Favino e il Gruppo Danny Rose
SERVO PER DUE
di Richard Bean
da "Il servitore di due padroni" di Carlo Goldoni
traduzione e adattamento Pierfrancesco Favino,
Paolo Sassanelli, Marit Nissen e Simonetta Solder
regia Pierfrancesco Favino e Paolo Sassanelli






Martedì 10 e Mercoledì 11 Marzo 2015
Antonio Albanese
PERSONAGGI
di Antonio Albanese e Michele Serra
regia Giampiero Solari















Mercoledì 18 Marzo 2015
Silvia Anglani, Stefania Di Pierro, Fabio Lepore
e Cinzia Eramo
Chorus Jazz Studio Orchestra
WE ALL LOVE ENNIO MORRICONE
concerto tributo a Ennio Morricone
direzione d’orchestra M° Paolo Lepore

Sabato 28 Marzo 2015
Aire Aire (Barcellona) 
CIRCUS KLEZMER
di Irma Borges
ideazione e regia Adriàn Schvarzstein










Martedì 14 Aprile 2015
ORLANDO PAZZO PER AMORE
dall’«Orlando furioso»
di Ludovico Ariosto
regia Flavio Albanese e Marinella Anaclerio











Giovedì 30 Aprile 2015
Iaia Forte, Roberto De Francesco ed Enzo Moscato Orchestra di Piazza Vittorio
CARMEN
adattamento Enzo Moscato e Mario Martone
direzione musicale Mario Tronco
regia Mario Martone




THE NEW YORK GOSPEL SPIRIT PER IL CONCERTO DI NATALE DEGLI AMICI DELLA MUSICA

ARRIVA DA NEW YORK IL GOSPEL

Taranto - Anche quest’anno gli Amici della Musica hanno invitato, per le festività natalizie, una straordinaria formazione fra le più rappresentative della musica devozionale afro-americana, i NEW YORK GOSPEL SPIRIT, che si esibiranno il 22 ottobre 2014, presso il rinnovato e accogliente Teatro Orfeo, alle ore 21,00, nell’ambito della 71ª Stagione Concertistica.



Non si tratterà di un semplice concerto, ma di un vero e proprio viaggio nella forza e nello spirito del Gospel, cioè nella “parola del Signore” fatta musica e danza. I NEW YORK GOSPEL SPIRIT, gruppo gospel DOC proveniente da New York, sono famosi in tutto il mondo per l’attenzione anche agli aspetti coreografici e teatrali, per un coinvolgimento integrale, a 360 gradi, nel più puro e profondo spirito natalizio, grazie alla grande espressività e intensità che contraddistinguono questo repertorio delle comunità battiste statunitensi.

Si tratterà di un coinvolgente e irresistibile mix di musica, recitazione e improvvisazione, dai gospel e spiritual tradizionali fino alle sonorità più incalzanti del rythm'n'blues, e che consentirà al pubblico di vivere in prima persona il magica periodo dell’Avvento della comunità afro-americana newyorkese, le cui musiche corali sono state celebrate in tanti film culto, fra i quali non si può non citare The Blues Brother, in cui un invasato James Brown teneva un famoso sermone cantando con un entusiasmante coro gospel.

Questa è l’atmosfera, il coinvolgimento, l’humus religioso-musicale che si scatenerà durante il concerto dei NEW YORK GOSPEL SPIRIT, un gruppo che sul palco si sviluppa in cinque musicisti (l’immancabile organo hammond, pianoforte, basso, batteria e chitarra) e sette cantanti: ben dodici elementi di enorme talento (ognuno ha avuto esperienze nei più importanti cori gospel del mondo), per oltre due ore di un concerto il cui sound moderno ed elettrizzante trascinerà il pubblico in un turbine di divertimento e di pathos.

I prezzi del concerto dei NEW YORK GOSPEL SPIRIT sono i seguenti: Platea e Prima Galleria € 25,00; Seconda Galleria € 20,00; Terza Galleria € 15,00. I Bambini fino a 13 anni pagano € 10,00. Diritto di prevendita € 2.

Prevendite a Taranto presso la nuova sede degli Amici della Musica in via Toscana n. 22/a - tel. 099.7303972; Basile Strumenti Musicali in via Matteotti n° 14 - tel. 099.4526853

Per informazioni: Amici della Musica in via Toscana n. 22/A - tel. 099.7303972

www.amicidellamusicataranto.it Ulteriori info sul concerto e sull’intera stagione sono disponibili sul sito www.amicidellamusicataranto.it.

COMUNICATO STAMPA PER IL CONCERTO DI MUTI AL PETRUZZELLI

Concerto straordinario di Riccardo Muti: orario di inizio alle 20.30 in punto.

Sabato 13 dicembre il maestro Riccardo Muti con l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini sarà protagonista di un evento straordinario al Teatro Petruzzelli di Bari.
Il concerto comincerà alle 20.30 in punto.
Gli spettatori che non dovessero arrivare in orario potranno accomodarsi al loro posto nell’intervallo tra il primo ed il secondo tempo.
In programma la Sinfonia n. 4 in do minore “Tragica” di Franz Schubert e la Sinfonia n. 5  in mi minore op. 64 di Pëtr Il'ič Čajkovskij.
Il concerto rientra in una tournée che ha toccato alcune delle realtà musicali e dei teatri più significativi d'Italia, nel segno di un sempre più intenso rapporto fra il maestro Muti e l’orchestra che lui stesso ha fondato.

La  tournée dell’Orchestra Cherubini arriva a Bari dopo altre due tappe pugliesi: il Teatro Umberto Giordano di Foggia ed il Teatro Saverio Mercadante di Altamura, tornati alla luce dopo i progetti architettonici di restauro, dove il maestro Muti ha riscosso un enorme successo di pubblico.

mercoledì 10 dicembre 2014

AL PETRUZZELLI SI CONCLUDE IL TOUR DEGLI AFFETTI DI RICCARDO MUTI IN PUGLIA


UNA "FULL IMMERSION" DI RICORDI NELLA TERRA PUGLIESE

Dopo i concerti di Napoli, Foggia ed Altamura, Riccardo Muti e l’Orchestra Giovanile Cherubini saranno sabato, 13 , sul palco prestigioso del Teatro Petruzzelli. Il giorno precedente, il Maestro sarà al Teatro Traetta di Bitonto per la cerimonia di premiazione
dell’Associazione “Pugliesi nel mondo”, dal momento che rappresenta in modo straordinario la Puglia. Chissà se gli verrà in mente l’incontro con Nino Rota, quando diciassettenne svolse gli esami da privatista per l'ammissione al Liceo musicale Piccinni (non ancora Conservatorio), ed il professor Rota, rivolgendosi al giovane Muti, pronunciò queste parole quanto mai premonitrici : "Ti diamo il massimo dei voti soprattutto per quello che farai in futuro". Ora il Maestro Muti, dopo aver rinunciato ai suoi impegni con l’Opera di Roma, ha deciso di dedicarsi esclusivamente ai giovani dell’Orchestra Cherubini. Proprio alcuni di quelli che si sono esibiti al Petruzzelli nel 2009, hanno deciso di entrare nell’Orchestra della Fondazione Petruzzelli, come Saveria Mastromatteo (secondo violino), Francesca Bonazzoli (corno), Antonio Buono (viola), Mazza Maria Cristina (violoncello), Alessandra Aniello (violino). A Bari Muti festeggerà i dieci anni dalla fondazione della sua orchestra giovanile, avvenuta proprio il 13 dicembre del 2004. Il programma del concerto barese è di forte richiamo ed è incentrato su due capolavori del sinfonismo ottocentesco: la “Quarta” di Schubert, straordinaria testimonianza dei dolori e degli slanci di un giovane romantico e la “Quinta” di Caikovskij, tra le composizioni più amate di sempre.


Gaetano Laudadio

DOPO NAPOLI E FOGGIA, MUTI OGGI INAUGURA IL MERCADANTE AD ALTAMURA


I TEATRI SAVERIO MERCADANTE E UMBERTO GIORDANO RESTITUITI A NUOVA VITA

In Puglia si vive un momento di particolare fervore musicale:  dopo l’inaugurazione del Giordano a Foggia, i festeggiamenti per la riapertura del teatro si spostano ad Altamura.  Il Teatro Saverio
Mercadante, intitolato ad uno degli esponenti di spicco della “scuola napoletana”, nato ad Altamura, ritorna alla luce dopo oltre 20 anni di oblio. La capienza complessiva di questo contenitore culturale costruito nel 1899 è di 500 posti a sedere tra platea, palchi (livelli di primo, secondo e terzo ordine) e loggione. L’inaugurazione del Teatro Mercadante  avverrà l'11 dicembre quando si esibirà l'orchestra giovanile Cherubini diretta dal maestro Riccardo Muti. Il programma del concerto prevede la Sinfonia tratta dall’opera “I due Figaro” di Saverio Mercadante”, eseguita da Muti a Salisburgo nel corso del progetto triennale che il maestro aveva dedicato alla “scuola napoletana”, poi al “Ravenna Festival”, ed infine a Madrid, la “Sinfonia numero 32 in Re maggiore K385”, conosciuta come Haffner di Wolfgang Amadeus Mozart, la “Sinfonia numero 4 in Do minore D417” cioè “La Tragica” di Franz Schubert. Per far fronte alle richieste, che superano di gran lunga il numero dei posti in teatro (502), la società Teatro Mercadante, ha predisposto a sue spese l'installazione di maxischermi grazie ai quali si potrà seguire liberamente e gratuitamente il concerto in diretta da diversi luoghi di Altamura. La diretta dal teatro partirà alle 18:30, il concerto inizierà alle 20:30. Riccardo Muti ha chiesto per l’occasione, anche se è già buona l’acustica del teatro, una speciale camera acustica per esaltare ancora meglio la resa artistica. Alcuni giorni fa c’era stata la conferenza stampa nel foyer del Teatro Mercadante, restaurato dalle maestranze locali di Vito Barozzi (Cobar) e Corrado Santoro (Santoro), titolari di due delle tre ditte che si sono occupate del restauro e del recupero del teatro, con la terza che è la Gedi, e saranno loro a  gestire il teatro in comodato gratuito.  Presenti all’incontro i predetti imprenditori,  l’Amministratore del Teatro Mercadante s.r.l., Vito Barozzi ed il Sovrintendente della Fondazione Petruzzelli e Teatri di Bari Massimo Biscardi che ha curato il cartellone della stagione 2015. Tra l’Amministrazione del Teatro Mercadante  e la Fondazione barese è nato un sodalizio che intende dare vita ad una nuova primavera culturale che animerà il teatro di Altamura.  E’ nato così un cartellone di alta qualità, sofisticato ma senza esagerare, che si ispira alla storia della letteratura musicale a cavallo tra '700,'800 e '900, con nove concerti di musica da camera e due di sinfonica (la lirica e la danza, è stato detto, hanno costi elevati). Primo appuntamento il 13 gennaio con musiche di Brahms e Beethoven affidate a Paola Manzionna (violino), Michele Naglieri (clarinetto), Andrea Waccher (violoncello) e Luigi Ceci (pianoforte); secondo concerto il 20 gennaio, Schumann e Schubert, con Gabriele Ceci (violino), Maria Mastromatteo (violino), Jonathan Cutrona (viola), Andrea Waccher (violoncello) e Pierluigi Camicia (pianoforte). I due concerti di musica sinfonica sono eseguiti proprio dall’Orchestra del Teatro Petruzzelli. Uno si terrà il 21 febbraio, con direzione di Jader Bignamini e con la violinista Isabella Faust, uno dei nomi di spicco. Un altro è Michele Campanella, pianista listziano tra i più apprezzati sulla scena internazionale, che sarà sotto i riflettori l’11 giugno nel secondo concerto sinfonico, diretto da Stanislav Kochanovsky. Passando per altri concerti (sestetto d’archi o i pianisti solisti Michele Libetta ed il giovane altamurano di grande talento Leonardo Colafelice), si arriverà al 28 novembre con l’ultimo appuntamento in programma del Coro del Petruzzelli, diretto da Franco Sebastiani.


Gaetano Laudadio

FOGGIA, INAUGURAZIONE DEL TEATRO UMBERTO GIORDANO CON RICCARDO MUTI



INIZIANO DA FOGGIA QUATTRO INTENSE GIORNATE PUGLIESI DI RICCARDO MUTI

10.12.2014 – Prima del concerto inaugurale del Teatro Umberto Giordano che il Maestro Muti farà a Foggia, due parole su quanto è successo ieri a Napoli. L’affluenza enorme di pubblico per assistere già alla prova generale del concerto dell’Orchestra Giovanile Cherubini diretta da Riccardo Muti  ha generato una situazione di ressa e spintoni all’ingresso della Sala Scarlatti del Conservatorio San Pietro a Majella. Questo è il segno della grande attesa che si vive anche a Foggia ed ad Altamura per l’inaugurazione rispettivamente del Teatro Umberto Giordano e del Teatro Mercadante.
  Il Teatro foggiano riapre le porte dopo otto anni di chiusura e lo fa con uno straordinario concerto diretto dal Maestro Muti con l’Orchestra Giovanile Cherubini.  Il Giordano è il più antico Teatro pugliese ed ha una capienza di 475 spettatori. Il programma della serata inaugurale prevede l’esecuzione del “Notturno n.° 1” di Martucci, nel cui nome nei giorni scorsi Muti ha ricevuto a Capua la cittadinanza onoraria, la “Sinfonia n° 35 in re maggiore K385” di Mozart, detta “Haffner”  e la “Sinfonia n° 4 in do minore di Schubert conosciuta come la “Tragica”. E’ questo l’appetitoso antipasto che precede la  stagione di prosa, organizzata per lo stesso teatro dal direttore artistico Michele Placido.

Gaetano Laudadio


L’attività del Teatro Umberto Giordano proseguirà con attività musicali e di prosa.

MUSICA

Il Teatro comunale ospiterà anche la 45^ stagione dell’Associazione Amici della Musica di Foggia, allestita con la collaborazione del Comune di Foggia, che comprende 18 appuntamenti tra concerti di grandi strumentisti, balletti, musical, performance di jazz e di gospel. Un cartellone di grande qualità che partirà il 12 gennaio 2015. Si sta già lavorando per ampliare l’offerta del “Giordano”, articolarla in iniziative di promozione del Teatro e della grande Musica nelle quali verranno coinvolte anche le realtà artistiche locali. Si è anche accennato alla possibilità di allestimenti di opere liriche, con un omaggio al grande compositore foggiano Umberto Giordano forse già nella corrente stagione di attività del teatro.

PROGRAMMA DI PROSA

Per quanto riguarda la prosa la direzione artistica è stata affidata a Michele Placido.  La stagione teatrale parte il 13 dicembre con artisti famosi e con lo stesso Michele Placido in uno spettacolo fuori abbonamento. Dieci appuntamenti «di quelli che si possono trovare nei cartelloni dei più prestigiosi teatri italiani», ha sottolineato il direttore artistico Placido, e che vanno incontro ai gusti di un pubblico vario e competente. Dai grandi classici come “Il fu Mattia Pascal” diretto e interpretato da Tato Russo, e “Re Lear”, messo in scena dallo stesso Placido, alla rivisitazione di “Romeo e Giulietta” della Compagnia Factory, alle pièce di grandi nomi del Teatro, del Cinema e della fiction italiani come Luca De Filippo, Pamela Villoresi, Pierfrancesco Favino, Antonio Albanese, Giuseppe Fiorello, Filippo Timi, Ambra Angiolini e Claudio Casadio. Durante l’incontro con la Stampa, è stata anche presentata l’audizione pubblica indetta dal Comune, in collaborazione con l’Associazione “Mondoltre” e l’Associazione “Coro Lirico Umberto Giordano” finalizzata all’ampliamento di un organico stabile per le prossime produzioni del Teatro “Umberto Giordano” per la Stagione 2015.
Sono previsti dieci spettacoli di prosa con 21 repliche.

-              sabato 13 e domenica 14 dicembre 2014 – Tato Russo, “Il fu Mattia Pascal”, regia Tato Russo

-              mercoledì 7 e giovedì 8 gennaio 2015 – Pamela Villoresi, Claudio Casadio, “Il mondo non mi deve nulla”, regia Francesco Zecca

-              martedì 13 e mercoledì 14 gennaio 2015 – Giuseppe Fiorello, “Penso che un sogno così…”, regia Giampiero Solari

-              sabato 31 gennaio e domenica 1 febbraio 2015 – Luca De Filippo, “Sogno di una notte di mezza sbornia”, regia Armando Pugliese

-              martedì 10 e mercoledì 11 febbraio 2015 giovedì 12 febbraio FUORI ABBONAMENTO – Michele Placido, “Re Lear”, regia Michele Placido e Francesco Manetti

-              martedì 17 e mercoledì 18 febbraio 2015 – Compagnia Factory, “Romeo e Giulietta”, regia Tonio De Nitto

-              sabato 28 febbraio e domenica 1 marzo 2015 – Pierfrancesco Favino, “Servo per due. One man, two guvnors” – regia Pierfrancesco Favino e Paolo Sassanelli

-              sabato 14 e domenica 15 marzo 2015 – Antonio Albanese, “Personaggi”, regia Giampiero Solari

-              venerdì 27 e sabato 28 marzo 2015 – Ambra Angiolini, “La misteriosa scomparsa di W”, regia Giorgio Gallione


-              martedì 14 e mercoledì 15 aprile 2015 – Filippo Timi, “Favola. “C’era una volta una bambina, e dico c’era perché ora non c’è più”, regia Filippo Timi