lunedì 29 giugno 2015

LA FONDAZIONE PETRUZZELLI VOLTA PAGINA

                   ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO AL PETRUZZELLI

Bari – La Fondazione Petruzzelli dal 1° gennaio 2016 assumerà a tempo indeterminato 81 artisti (47 orchestrali e 34 coristi), dando, così, il via ad una nuova era del politeama barese. L’insolito contratto triennale, voluto dall’ex sovrintendente Fuortes è in scadenza ormai col prossimo 31 dicembre. Era un progetto estremamente prudente e poco lungimirante, per un’orchestra di un teatro così importante, che allestita con elementi assunti a tempo determinato, si prestava ad un turn-over, che non avrebbe consentito il necessario affiatamento tra gli artisti ed una crescita reale della stessa. Ogni buona orchestra (ed il Petruzzelli vanta gloriose tradizioni) è  riconoscibile dal “suo suono” e solo lavorando insieme assiduamente, si può creare quella necessaria uniformità di suoni. Il consiglio d’indirizzo del Petruzzelli, riunitosi nei giorni scorsi, ha approvato il piano di attività e di iniziative
per il 2016, presentato dal nuovo sovrintendente Massimo Biscardi. Il piano prevede, oltre detta programmazione artistica, anche la ristrutturazione del cosiddetto organico funzionale-artistico comprendente orchestra e coro. Tutto ciò sarà fatto senza incidere sui numeri dei due assetti, che si rivolge ad una più razionale e armonica composizione dell’orchestra. Il nuovo organico del Teatro Petruzzelli dovrà essere costituito da 81 elementi (47 orchestrali e 34 coristi), in rispetto  al piano di risanamento previsto dalla legge Bray.  A breve  verrà pubblicato il relativo bando di concorso e le selezioni potrebbero avvenire in agosto-settembre. Certo, si pone un problema dopo le scelte fatte da Fuortes con i contestati contratti triennali che scadono a dicembre prossimo, visto che non è passata la richiesta sindacale di stabilizzare i vincitori del concorso triennale precedente; sarà, però, concesso ai maestri di passare direttamente ai test finali senza dover partecipare alle eliminatorie.  L’organico orchestrale sarà così costituito: 8 primi violini ed 8 secondi violini, 8 viole, 6 violoncelli, 4 contrabbassi, 1 timpano ed ancora 2 per questi strumenti: flauti, oboe, clarinetti, fagotti, corni e trombe. Vengono sacrificati: il trombone, il basso tuba, l’arpa, il clarinetto basso, l’ottavino, e le percussioni, per i quali saranno , comunque effettuate le selezioni, in vista di eventuali necessità e saranno retribuiti in base alle chiamate. Questa formazione potrà consentire l’esecuzione di un repertorio ampio e completo dal ‘700 fino alla letteratura dell’800.  Il vantaggio sarà non solo quello di poter avere un’orchestra più omogenea che si prefigge di poter lavorare almeno per 200 giornate all’anno  (ma non si esclude di poter superare tale limite) ma anche quello di razionalizzare con l’obiettivo di non sprecare stipendiando anche coloro che si esibiscono in poche occasioni. Confermata, inoltre, la produzione di opere per ragazzi, che tanto successo ha avuto lo scorso anno.
Ciò per quanto riguarda l’aspetto puramente tecnico, perché anche il Presidente Gianrico Carofiglio è molto attivo sul fronte degli sponsor. Pare, infatti, che nuovi soci privati possano sponsorizzare e sovvenzionare le attività della Fondazione Petruzzelli, versando nelle casse dell’Ente lirico barese una somma importante, pari a circa 400mila euro(il 5% del contributo ministeriale erogato al Petruzzelli), che permetterebbe loro di essere rappresentati nel Consiglio d’indirizzo.     

Gaetano Laudadio

        

mercoledì 24 giugno 2015

IN VISTA DEL 41° FESTIVAL DELLA VALLE D'ITRIA

Mettiamoci all'Opera

Incontri e conversazioni per il 41° Festival della Valle d'Itria


Al via dal 25 giugno 2015 la nona edizione di Mettiamoci all’Opera”, il ciclo di incontri e conversazioni sui temi e i protagonisti del Festival della Valle d'Itria.
La rassegna, sostenuta dall’Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia nell’ambito del progetto “I Saperi dello Spettacolo” della Fondazione Paolo Grassi, guarda alla preparazione del pubblico in vista degli spettacoli del Festival e vuole incentivarne la partecipazione non solo attraverso incontri di approfondimento, ma anche mediante formule promozionali. Come negli anni passati, infatti, la frequenza di almeno sei incontri tra gli otto in agenda, darà diritto a un biglietto omaggio per assistere a uno degli spettacoli del 41° Festival della Valle d’Itria.
Il calendario degli incontri prevede, come di consueto, le guide all'ascolto delle opere, affidate quest'anno alla musicologa Fiorella Sassanelli: il 25 giugno si parlerà de “L’incoronazione di Poppea” di Claudio Monteverdi, con la partecipazione del M° Antonio Greco, direttore dell’opera; il 2 luglio sarà presentata al pubblico l'opera "Le braci" di Marco Tutino; il 7 luglio il "Don Checco" di Nicola De Giosa, con la partecipazione del M° Lorenzo Fico, revisore dell’opera; infine il 9 luglio ci si preparerà all'ascolto della "Medea in Corinto" di Giovanni Simone Mayr.
Il 10 luglio Gianmaria Aliverta, regista dell'opera “L’incoronazione di Poppea”, e Giovanni Cipriani, latinista, Professore dell'Università degli Studi di Foggia, saranno protagonisti della conversazione dal titolo "Ottavia vs Poppea, dal mondo latino alle atmosfere barocche".
Il 13 luglio i ragazzi del Centrum Latinitatis Europae del Liceo "Tito Livio" di Martina Franca, assieme al Prof. Domenico Lassandro dell'Università degli Studi di Bari, parleranno delle donne protagoniste delle opere in programma, in una conversazione dal titolo "Amantis Amentia. L'amore - insania nella tradizione classica. A proposito di Medea, Poppea e le altre".
Due imperdibili interviste curate dal giornalista Francesco Mazzotta a Leo Muscato (regista de "Le braci") e Fabio Luisi (direttore dell'opera "Medea in Corinto"), completano il calendario degli inconti, che vanta, tra le altre cose, la mostra d'illustrazione di Francesca Cosanti, autrice dell’immagine del 41° Festival della Valle d’Itria, il cui vernissage è in programma il 9 luglio alle ore 20.30. Tutti gli altri incontri avranno inizio alle ore 19.30 e si terranno nell'Auditorium della Fondazione Paolo Grassi.
INGRESSO LIBERO
Ulteriori approfondimenti nel programma in allegato e sul sito:
www.fondazionepaolograssi.it

lunedì 15 giugno 2015

MUTI E BOLLE PER DUE GRANDI EVENTI IN PUGLIA

MUTI E BOLLE PER DUE SPETTACOLI ECCEZIONALI IN PUGLIA NEI PROSSIMI MESI

                                                                                          Riccardo Muti
Roberto Bolle

BARI - L’etoile della Scala di Milano, Roberto Bolle, per la prima volta sul palco del Petruzzelli in ottobre ed il Maestro Riccardo Muti, anch’egli per la prima volta alla direzione dell’Orchestra della Fondazione Petruzzelli.  L’appuntamento con la danza classica, che ha già visto negli anni scorsi sul palco barese l’altra stella siciliana Eleonora Abbagnato, si rinnova con un ballerino anch’egli di forte  impatto, Roberto Bolle.  L’ annuncio è stato dato nel corso di un incontro, tra il Presidente della Fondazione Petruzzelli Gianrico Carofiglio, il sovrintendente di Ravenna Festival Antonio De Rosa e il sovrintendente del Petruzzelli Massimo Biscardi, in seguito ad una collaborazione tra il Ravenna Festival e la Fondazione Petruzzelli. Il Maestro Riccardo Muti dirigerà, il 6 luglio nella Cattedrale di Otranto (Lecce), l’orchestra e il coro del Teatro Petruzzelli e l’orchestra giovanile Cherubini in un concerto in cui saranno eseguite musiche sacre di Arvo Part, Franz Joseph Haydn e Giuseppe Verdi e dal 3 al 5 ottobre l’etoile Roberto Bolle si esibirà al Petruzzelli  nello spettacolo 'Roberto Bolle and friends'.  Gianrico Carofiglio e Massimo Biscardi, presidente e sovrintendente della Fondazione Petruzzelli, avevano anticipato nei mesi scorsi, che nelle loro intenzioni  c’era quella ben precisa di rilanciare il teatro nella dimensione internazionale che merita e appartiene alla storia del politeama barese. “Il mutato rapporto con i privati che sosterranno il Petruzzelli”, ha aggiunto il Presidente, “fa ben sperare per il futuro. Esistono diversi nuovi progetti che si muovono sia nel terreno d'elezione della Fondazione, ovvero la lirica e la sinfonica, ma anche in altri ambiti”. Dopo la prima rappresentazione del 4 luglio sul palcoscenico di palazzo Mauro de André al Ravenna festival, il 6 luglio, sarà la cattedrale di Otranto ad ospitare per il concerto "Le vie dell'Amicizia", il progetto speciale nato nel 1997, su iniziativa di Muti, in una Sarajevo dilaniata dalla guerra. Ma perché è stata scelta Otranto come tappa di questo percorso? La scelta è stata determinata dal fatto che sul pavimento della Cattedrale di Otranto è raffigurato “L'albero della vita”, il mosaico che Pantaleone portò a termine nel 1165,  un anno dopo la nascita di Dante.  E proprio a Dante, è dedicato il Ravenna festival del 2015, ed è parso una naturale conseguenza scegliere Otranto, visto che tutti i temi rappresentati sull'Albero della vita si ritrovano poi nella Divina Commedia. Sarà un viaggio in musica, insomma, alle origini della nostra cultura. In programma Orient & Occident di Arvo Pärt, la terza parte della Creazione di Franz Joseph Haydn e il Te Deum di Verdi. Inoltre, il Sovrintendente Biscardi, ha voluto sottolineare la particolare  circostanza e l’importanza straordinaria che Muti possa dirigere per la prima volta l'orchestra e il coro del Petruzzelli. Organici di evidenti qualità, che per crescere e affermarsi ancora, hanno bisogno dell'incontro con grandi direttori. “Il fatto che Muti dirigerà la nostra orchestra”, ha aggiunto, “rappresenta un eloquente riconoscimento, con l’auspicio che possa essere l’inizio di una collaborazione futura”.  Un’ultima osservazione del sovrintendente Massimo Biscardi sulle difficoltà delle ICO pugliesi: “Tre istituzioni orchestrali in Puglia sono troppe, sarebbe il caso di pensare ad una più logica sinergia ed ad coordinamento costruttivo”.

Gaetano Laudadio



mercoledì 10 giugno 2015

OMAGGIO A GIOVANNI PAISIELLO

 Taranto omaggia Giovanni Paisiello

L’Associazione Musicale Choraliter,  in  collaborazione con la Fondazione Taranto Onlus, gli Amici della Musica Arcangelo Speranza, l’Istituto Superiore Studi Musicali Paisiello, proporrà sabato 13 p.v. alle 20.00 nella Cattedrale San Cataldo due significative composizioni di Giovanni Paisiello, per omaggiare il compositore tarantino all’approssimarsi dei 200 anni dalla morte. Nel 1791 Giovanni Paisiello, fu invitato dal re di Polonia Stanislao Augusto a scrivere una composizione solenne per celebrare il primo anniversario della costituzione polacca appena promulgata. Paisiello compose per il re polacco il “Te Deum laudamus” o “Inno ambrosiano” per doppio coro e grande orchestra, riscuotendo un successo straordinario. Paisiello, come è noto, fu musicista apprezzatissimo e richiesto dalle più importanti corti europee. Fu presso la corte di Caterina II di Russia, di Ferdinando IV, oltre che del re Stanislao di Polonia, dell’imperatore Giuseppe II, ed adorato da Napoleone Bonaparte, del quale fu ospite a Parigi fino al giorno della sua incoronazione.   Per l’occasione, compose anche una “ Messa Solenne” che eseguì insieme al “Te Deum”. Quelle note, in qualche modo evocano il Giudizio e la sentenza finale. Tra i canti sacri della tradizione cristiana, se ce n’è uno in grado di far tremare il cuore, anche a personaggi notoriamente anticlericali (come Napoleone e Garibaldi), è proprio il “Te Deum” o “Inno Ambrosiano”. Il “Te Deum”, musicato da Paisiello, fu eseguito per la prima volta a Varsavia il 3 maggio 1791, tuttora festa nazionale e fu riproposto ancora nel maggio del 2004, per celebrare un altro grande evento, quando la Polonia, tornata libera, entrò a far parte dell’Unione Europea con altri dieci paesi. Il concerto per l’occasione fu registrato (ed è l’unica registrazione esistente) grazie alla Fondazione Pro Musica Camerata di Varsavia. L’Associazione Musicale CHORALITER, allo scopo di valorizzare l’opera del compositore tarantino, nei mesi scorsi ha realizzato un CD di questa suggestiva opera con doppio coro e pianoforte, con la preziosa e
competente guida del maestro Pierluigi Lippolis. Il concerto in programma sabato sera alle 20.00 alla Cattedrale di San Cataldo, prevede l’esecuzione da parte del Coro Polifonico Choraliter, diretto dallo stesso maestro Pierluigi Lippolis prima dell’”Inno del Regno delle due Sicilie di Napoli”, composto in onore di Ferdinando IV ed a seguire il “Te Deum”. Fanno parte dell’organico musicale del coro tarantino, costituito da circa 40 elementi, i solisti Valeria La Grotta e Roberta Pagano (soprani), Fabio Perillo (tenore) e Luca Simonetti (baritono), accompagnati al pianoforte da Danilo Tarso. A fine concerto, sul terrazzo  dell’Arco Paisiello in Piazzetta Uliveto, il comitato organizzatore illustrerà il progetto “Taranto 2016, anno di Paisiello a 200 anni dalla morte”. Si accede per inviti, che possono essere ritirati presso la sede della Fondazione Taranto, degli Amici della Musica e Scuola Sant’Apollonia, telefonando ai seguenti numeri : 099-3702389 e 099-7390503. E’ inoltre, fissata per le 10.30 di sabato 13 giugno p.v. una conferenza stampa nella sede della Fondazione Taranto in Corso Umberto, 169 per illustrare il programma delle iniziative per i 200 anni dalla morte di Paisiello alla cittadinanza tutta.


 Gaetano Laudadio

giovedì 4 giugno 2015

STANISLAV KOCHANOVSKY E MICHELE CAMPANELLA AL PETRUZZELLI

Bari, 3 giugno 2015

Stagione Sinfonica 2015:
Stanislav Kochanovsky dirige l’Orchestra del Teatro Petruzzelli,
solista Michele Campanella (pianoforte)

Mercoledì 10 giugno alle 20.30 al Teatro Petruzzelli è in cartellone un nuovo appuntamento della Stagione Sinfonica 2015.
Sul podio dell’Orchestra del Teatro il maestro Stanislav Kochanovsky, solista Michele Campanella (pianoforte).
Il programma del concerto propone il Concerto n.2 in La maggiore per pianoforte e orchestra S. 125 e Totentanz in re minore per pianoforte e orchestra di Franz Liszt, la Sinfonia n.2 in si minore di Aleksandr Porfir’evič Borodin.
Dal 2010 Stanislav Kochanovsky è Direttore Principale dell’Orchestra Filarmonica di Kislovodsk con cui ha già diretto oltre 50 programmi sinfonici e 6 produzioni liriche fra cui Il Prometheus (Poem of fire) e la Sinfonia n.3 (Le Divin Poème) di Scriabin, l’integrale delle Sinfonie e l’Aleko di Rachmaninov, Das Lied von der Erde di Mahler. Come direttore ospite ha bruciato le tappe debuttando in tutte le più importanti orchestre e teatri del suo Paese e negli ultimi anni ha diretto le orchestre dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la hr-Sinfonieorchester di Francoforte, la Finnish Radio Symphony, gli Hamburger Symphoniker.

Pianista, direttore, solista e docente di spicco Michele Campanella ha curato la direzione artistica di importanti rassegne ed è autore del volume “Il mio Liszt” (Bompiani, 2011). Conosciuto in tutto il mondo come uno dei maggiori virtuosi e interpreti di Franz Liszt, spazia da Scarlatti a Poulenc, da Clementi a Ravel, passando per Beethoven, Mozart, e Brahms.


Biglietti in vendita al botteghino del Teatro Petruzzelli e on line su www.bookingshow.it

Informazioni: 080.975.28.10.