venerdì 30 settembre 2016

CONCERTO PER IL 25° ANNIVERSARIO DEL NUOVO TEATRO CARLO FELICE

Venerdì 7 ottobre  
Concerto inaugurale della Stagione Sinfonica 2016 – 2017
25°anniversario del Nuovo Teatro Carlo Felice
Direttore Andrea Battistoni

Venerdì 7 ottobre, alle ore 20.30, il Teatro Carlo Felice apre la Stagione Sinfonica con un concerto che festeggia la 25a Stagione dalla ricostruzione del nuovo Teatro Carlo Felice. Una serata che ci permette di ritrovare sul podio, a dirigere l’Orchestra e il Coro del Teatro Carlo Felice, Andrea Battistoni, recentemente applaudito al Teatro Verdi di Sestri Ponente in un concerto destinato alla raccolta fondi per la ricostruzione delle zone terremotate del centro Italia.
Considerato uno dei più talentuosi e coinvolgenti tra i giovani direttori del panorama internazionale, Battistoni dal 2013 è Primo Direttore Ospite del Teatro Carlo Felice e dal 2010 al 2013 ha ricoperto lo stesso incarico anche per il Teatro Regio di Parma.
Il programma è di grande impatto e raffinatezza: in  apertura di serata verrà eseguita la Sinfonia n. 2 in Si maggiore op. 14All’Ottobre” di Dmitrij Šostakovič, una sinfonia breve (venti minuti circa), ma di grande potenza e straordinaria novità di scrittura, composta nel 1927 quando il compositore aveva appena ventun anni ed era nel pieno della sua fase creativa più audace. Seguirà Music for Movies di Aaron Copland, una suite del 1942 in cui il padre della musica novecentesca americana ha raccolto alcuni brani tratti dalle colonne sonore composte per tre film di qualche anno prima. In chiusura, protagonista ancora il binomio musica-cinema: il concerto si conclude infatti con On the Waterfront, la suite sinfonica che  Leonard Bernstein ricavò dalla colonna sonora composta nel 1954 per Fronte del porto, film-cult di Elia Kazan con Marlon Brando. Una musica che alterna malinconie blues ad esplosioni ritmiche jazzistiche (ma anche stravinskiane) considerata tra la migliori colonne sonore nella storia di Hollywood.

Alle ore 19.30  presso la Sala Paganini, in collaborazione con l’Associazione Teatro Carlo Felice, il M° Andrea Battistoni terrà una breve conferenza introduttiva al concerto riservata a tutti i possessori di biglietto o di abbonamento.


Venerdì 7 ottobre 2016 alle ore 20.30
Primo concerto in abbonamento


Direttore
Andrea BATTISTONI

Dmitrij Šostakovič
Sinfonia n.2 in Si maggiore op. 14 “All’Ottobre”
Aaron Copland
Music for Movies
Leonard Bernstein
“On the Waterfront” Suite Sinfonica


Orchestra e Coro del Teatro Carlo Felice

Maestro del Coro Franco Sebastiani

LA NUOVA STAGIONE DI OPERA, DANZA E CONCERTI 2017 DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA

             LA NUOVA STAGIONE DI OPERA, DANZA E CONCERTI 2017
                         DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA

La Stagione 2017, già annunciata con alcune anteprime,si completa con una proposta sinfonica di grande qualità che vede un’ampia presenza del Direttore musicale Michele Mariotti e di altri importanti bacchette e solisti.
Si completa anche la Stagione di Opera e Danza con coproduzioni internazionali e attesi debutti sul palcoscenico bolognese - come il caso di Emma Dante - fra il grande repertorio romantico, il Novecento e la contemporaneità.
Grande attenzione della Rai che trasmetterà i titoli dell’intera stagione.



Play. La Stagione 2017 del Teatro Comunale di Bologna si presenta al pubblico completa in tutte le varie sezioni. Al già noto programma di opera e danza, di cui vengono presentati i cast definitivi, si affianca quello della sinfonica, che si snoda anche quest’anno fra il Comunale e il Manzoni e vede – accanto alla presenza fre­quente del Direttore musicale Michele Mariotti – alcuni altri nomi di rilievo come Nikolaj Znaider e Olli Mustonen, Viktoria Mullova, Enrico Bronzi e Beatrice Rana.
La Stagione 2017 è stata pensata “su misura” per Bologna, città sinonimo di co­smopolitismo, custode delle tradizioni e incubatrice delle novità. “Una Stagione di tutti – dice il sovrintendente Nicola Sani – per un pubblico nuovo e per gli ap­passionati della grande musica, da Mozart al Novecento storico di Benjamin Brit­ten. Un programma in cui i titoli più conosciuti del repertorio melodrammatico incontrano le tensioni, i ritmi e le visioni del mondo di oggi, con una serie di nuove produzioni tutte proposte da direttori e registi di assoluto rilievo ed importanti coproduzioni nazionali ed internazionali. La Stagione di concerti presenta i capo­lavori assoluti del grande repertorio sinfonico con i più interessanti solisti e diret­tori di oggi e, accanto ad essa, il festival “Bologna Modern” rivela gli orizzonti futuri delle nuove sonorità”.
“Il Teatro Comunale è vivo e attivo e cerca di rispondere con la qualità alle istanze di ogni giorno” – sottolinea il Direttore musicale Michele Mariotti. “La mia presen­za è legata a due nuove produzioni: Lucia di Lammermoor con il ritorno a Bologna di Lorenzo Mariani alla regia, e il dittico La voix humaine / Cavalleria rusticana che segna il debutto di Emma Dante nel nostro Teatro. Il capolavoro di Donizetti mi ha sempre emozionato per le sue tinte peculiari che conducono il dramma tra allu­cinazione e realtà; l’accoppiata Voix humaine / Cavalleria invece è rivelatrice di ele­menti comuni tra le due partiture, come l’intimismo con cui vengono tratteggiate le figure femminili protagoniste. Gli impegni sinfonici rafforzeranno il già intenso legame con l’Orchestra che avrà la sua massima esposizione con il ‘tutto Čajkov­skij’ con la pianista Beatrice Rana, il ‘tutto Sibelius’ con la violinista Viktoria Mullo­va e il concerto celebrativo per i 150 dalla nascita di Arturo Toscanini”.
Tredici concerti costituiscono l’offerta della Stagione Sinfonica che, grazie al so­stegno di Alfa Wassermann, dal 2016 è tornata a svolgersi anche al Teatro Co­munale, dotato di una camera acustica, ed è caratterizzata da sei appuntamenti affidati a Michele Mariotti, impegnato nel concerto inaugurale il 13 gennaio con la Messa n. 6 di Schubert e la Sinfonia n. 1 di Bruckner; proprio a Schubert, Mariotti dedicherà anche altri due concerti (22 aprile e 30 novembre), mentre il 25 marzo spazio a brani di Rossini, Verdi e Beethoven; il 28 aprile e il 28 maggio concerti mo­nografici dedicati rispettivamente a Sibelius e a Čajkovskij con due grandi soliste, la violinista Viktoria Mullova e la pianista Beatrice Rana. Sul podio si alterneranno quindi Nikolaj Znaider, con il pianista Denis Matsuev (28 gennaio), e impegnato una seconda volta con un programma con musiche di Messiaen e Mendelssohn (7 ottobre), Olli Mustonen nella tripla veste di direttore, pianista e compositore (3 febbraio), Ingo Metzmacher con pagine fra Stravinskij e Mozart (23 febbraio), Fréd­éric Chaslin con il violoncellista Enrico Bronzi per il celebre concerto di Dvořák; e due fra i più interessanti talenti del podio di questi anni: Stanislav Kochanovsky (12 ottobre) e Aziz Shokhakimov (25 novembre), quest’ultimo con il pianista Giu­seppe Albanese impegnato nel concerto di Ravel. Dal 17 al 29 ottobre si svolgerà la seconda edizione di Bologna Modern, Festival interamente dedicato alle musiche contemporanee, realizzato in collaborazione con Musica Insieme.
La Stagione di opere e danza si inaugura invece il 20 gennaio con Die Entführung aus dem Serail (“Il ratto dal serraglio”) di Wolfgang Amadeus Mozart (20-29 genna­io). Sul podio Nikolaj Znaider; nel ruolo di Konstanze brilla il nome di Maria Grazia Schiavo, mentre la regia è affidata a Martin Kušej, uno dei più interessanti e “radi­cali” registi teatrali del nostro tempo, per un allestimento prodotto con il Festival d’Aix-en-Provence e il Musikfest Bremen.
Dall’oriente di Mozart, riletto da Kušej attraverso l’attualità contemporanea, a quello di Rossini con Il turco in Italia (10-18 marzo) firmato dal regista e scenografo Davide Livermore con i costumi di Gianluca Falaschi che trae spunto dall’univer­so cinematografico di Federico Fellini, realizzato in collaborazione con il Rossini Opera Festival, dove ha debuttato lo scorso agosto. Sul podio Alberto Zedda e sul palco un cast di interpreti rossiniani doc, fra i quali Simone Alberghini, Paolo Bor­dogna, Hasmik Torosyan, Maxim Mironov e Aya Wakizono.
Nuova produzione del Teatro Comunale in prima assoluta per l’inedito dittico composto da La voix humaine di Francis Poulenc e Cavalleria rusticana di Pietro Ma­scagni (9-18 aprile), interpretati dal Direttore musicale Michele Mariotti, con Anna Caterina Antonacci protagonista dell’atto unico su testo di Jean Cocteau, Mentre Marco Berti, Dimitri Platanias e Carmen Topciu sono i protagonisti vocali del trian­golo verista. La regia è affidata a Emma Dante, che leggerà con l’intensità che le è tipica il dramma delle due protagoniste femminili, così distanti ma entrambe vittime dei loro sentimenti.
Capolavoro del Novecento, per la prima volta in scena a Bologna al Teatro Comu­nale, Peter Grimes di Benjamin Britten (18-24 maggio), protagonista Ian Storey e la direzione di Juraj Valčuha, esperto interprete del repertorio del XX secolo; la regia è di Cesare Lievi per una produzione del Teatro Comunale “Luciano Pavarotti” di Modena.
Ancora una nuova produzione del Comunale di Bologna per il secondo titolo affi­dato al Direttore musicale Michele Mariotti: Lucia di Lammermoor di Gaetano Do­nizetti (16-25 giugno) con la regia di Lorenzo Mariani, le scene di Maurizio Balò e i costumi di Silvia Aymonino. Protagonista il soprano Irina Lungu con, al suo fianco, due interpreti vocali di rilievo come Celso Albelo e Markus Werba.
Per il Progetto Opera Next torna in scena La traviata di Giuseppe Verdi (11-15 luglio) nella produzione del Comunale firmata da Alfonso Antoniozzi, diretta da Hirofumi Yoshida con gli Allievi della Scuola dell’Opera del Teatro Comunale di Bologna.
Nel quadro di Bologna Modern, nel 2017 l’atteso titolo di teatro musicale contem­poraneo è Medeamaterial, del francese Pascal Dusapin – uno dei compositori più importanti della scena musicale odierna –, su libretto del grande poeta, scrittore e drammaturgo tedesco Heiner Müller, abbinato a Medea di Georg Benda, atto unico del 1775. Sul podio Marco Angius, che in questi anni ha legato il suo nome alle pro­poste del Comunale dedicate al repertorio contemporaneo. La regia è di Pamela Hunter, per una nuova produzione realizzata con la Nimrod Opera Zurich (Arena del Sole, 28 e 29 ottobre).
Gli ultimi titoli della stagione 2017 sono due fra le opere più amate e rappresentate nel mondo: Aida di Giuseppe Verdi (12-22 novembre) e Tosca di Giacomo Puccini (15-23 dicembre). Il capolavoro verdiano – che manca da Bologna dal 2001 – va in scena in una produzione realizzata con il Macerata Opera Festival e firmata da Francesco Micheli, con le scene di Edoardo Sanchi e i costumi di Silvia Aymonino. La direzione è affidata a Frédéric Chaslin, mentre nei principali ruoli vocali Monica Zanettin, Veronica Simeoni, Carlos Ventre e Dario Solari. Tosca invece, è una co­produzione con il Teatro Regio di Torino, firmata da Daniele Abbado, con le scene e i costumi di Luigi Perego e la direzione di Aziz Shokhakimov; protagonisti Jolana Fogašova, Andeka Gorrotxategui e Gabor Bretz.
Due gli appuntamenti con la danza: El amor brujo di Manuel de Falla, firmato dalla Fura dels Baus (14-19 febbraio), e La Nona (dal caos, il corpo), con la coreografia e la regia di Roberto Zappalà (28-30 settembre). Il balletto di Manuel de Falla, su libretto di Gregorio Martínez Sierra, è realizzato in coproduzione con il Festival Internazionale di Musica e Danza di Granada e il Teatro Municipal di San Paolo del Brasile. Il secondo balletto, messo in scena dalla Compagnia Zappalà Danza, si è aggiudicato il primo premio Danza&Danza 2015 come produzione italiana dell’an­no, ed è realizzato sulle musiche della Sinfonia n. 9 di Ludwig van Beethoven nella trascrizione per due pianoforti di Franz Liszt.
Di particolare rilievo l’attenzione della Rai per la produzione del Comunale, mai verificatasi in una tale dimensione: Rai Radio3 trasmetterà infatti sei opere in diretta (una in più della scorsa stagione) e le altre in differita, così come l’intera Stagione Sinfonica. Le opere andranno anche sul web grazie a Rai Radio8 Opera. Il dittico Voix humaine / Cavalleria rusticana sarà ripreso da Rai Cultura che lo tra­smetterà su Rai5.
La Stagione 2017 è resa possibile, oltre che dal sostegno dei Soci Fondatori (Sta­to italiano, Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna), anche dall’intervento dei Soci Sostenitori come Alfa Wassermann, Automobili Lamborghini, IMA, Fon­dazione Carisbo, Unindustria Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Raven­na, UniCredit, Marino e Paola Golinelli, Associazione Amici del Teatro Comunale, Hera, GData, Carisbo-Cassa di Risparmio in Bologna, TPER, Finsalute, Camera di Commer­cio Industria Artigianato e Agricoltura di Bologna, G.D., Bologna Fiere, Cooperativa Edificatrice Ansaloni, Manifatture Sigaro Toscano - Gruppo Industriale Maccaferri, Infortunistica Tossani, Opera Bologna Friends, Interporto Bologna e con la media partnership di QN Il Resto del Carlino.
I nuovi abbonamenti alla Stagione di Opera e Danza 2017 saranno disponibili a partire dal 6 ottobre 2016. Al consueto abbonamento completo di tutti i titoli, quest’anno il Teatro Comunale affianca la nuova formula dei mini abbonamen­ti a data fissa. Il pacchetto mini consente di scegliere di abbonarsi solo a 5 titoli predefiniti, proposti in data fissa o in orario serale (ore 20:00) o nel weekend (ore 15:30). Chi acquisterà un mini abbonamento potrà usufruire dello sconto del 15% sull’acquisto di un biglietto fuori abbonamento del titolo Tosca, non compreso tra le 5 opere del pacchetto.
I carnet, che prevedono 4 titoli a scelta tra 4 gruppi di spettacoli con una riduzione del 15% sul prezzo intero dei biglietti, saranno in vendita dal 30 novembre 2016.
INFO ABBONAMENTI
Stagione Lirica e Danza 2017
Nuovi abbonamenti (completi e mini)
presso la biglietteria e online
dal 6 ottobre 2016
Formula a carnet
presso la biglietteria e online
dal 30 novembre 2016
Riduzione del 15% sul prezzo intero del biglietto
I prezzi degli abbonamenti completi per Opera e Danza vanno da un minimo di euro 90 ad un massimo di euro 900.
I prezzi degli abbonamenti mini per Opera e Danza vanno da un minimo di euro 125 ad un massimo di euro 300.
ORARI DELLA BIGLIETTERIA
Mar > Ven 14.00 – 18.00, Sab 11.00 – 15.00
Tel. (+39) 051.529019 / Fax (+39) 051.529995
boxoffice@comunalebologna.it
Nei giorni feriali di spettacolo: da 2 ore prima e fino a 15 minuti dopo l’inizio dello spettacolo; in quelli festivi da un’ora e mezza prima e fino a 15 minuti dopo l’inizio dello spettacolo.
INFOLINE
Tel (+39) 051.529958 / Mar > Ven 10.00 – 14.00

Largo Respighi, 1 - 40126 Bologna 

giovedì 29 settembre 2016

VENERDI 30 AL TEATRO MASSIMO DI PALERMO LA SINFONIA LENINGRADO DI SOSTAKOVIC


Alle 20.30 al Teatro Massimo la sinfonia Leningrado di Šostakovič
Quattro movimenti epici composti per la resistenza della città all’assedio nazista


PALERMO. Il 22 giugno 1941 Hitler ordinò l’attacco contro l’Unione Sovietica; l’8 settembre 1941 Leningrado era circondata dalle truppe naziste; era l’inizio di un assedio che si sarebbe prolungato per due anni e mezzo, fino al gennaio del 1944, uno degli eventi bellici più noti e seguiti nel corso della seconda guerra mondiale. A influenzare l’opinione pubblica europea e americana contribuì anche la sinfonia che Dmitrij Šostakovič, a Leningrado, iniziò a comporre fin da subito, nel luglio 1941. La sinfonia sarà eseguita al Teatro Massimo domani, venerdì 30 settembre alle 20.30. Sul podio Aziz Shokhakimov, 28 anni, nato in Uzbekistan, direttore principale ospite dell’Orchestra Sinfonica “Verdi” di Milano e vincitore del Nestlé and Salzburg Festival Young Conductors Award 2016.
La sinfonia fu composta in brevissimo tempo. Nonostante questo, i suoi quattro movimenti straripano fino a raggiungere dimensioni epiche, consone all’eroismo della resistenza della città. Proprio per questo fu definita una Blitzsymphonie (Sinfonia-lampo) che rispondeva alla Blitzkrieg (guerra-lampo) nazista. Ma diversamente dall’attacco nazista, che ben presto si impantanò nella resistenza russa, la Settima Sinfonia di Šostakovič conobbe un successo e una diffusione altrettanto rapidi: da Kujbysev il microfilm della partitura giunse in Inghilterra, dove la Sinfonia fu eseguita il 22 giugno 1942 sotto la bacchetta di Henry Wood; il 19 luglio ci fu la prima esecuzione negli Stati Uniti, affidata ad Arturo Toscanini con l’Orchestra della radio NBC, che trasmise il concerto in tutta la nazione; fu solo la prima di una sessantina di esecuzioni nel breve giro di un anno, affidate ai maggiori direttori dell’epoca.


 

Il Direttore Aziz Shokhakimov


venerdì 30 settembre 2016 ore 20.30

LENINGRADO

Dmitrij Šostakovič (1906-1975)
Sinfonia n. 7 in Do maggiore op. 60 “Leningrado”
            Allegretto
            Moderato (poco allegretto)
            Adagio
            Allegro non troppo

Direttore Aziz Shokhakimov

Orchestra del Teatro Massimo



I KINDERTOTENLIEDER E “IL TITANO” DI MAHLER SECONDO MICHELE MARIOTTI


Sul palco l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna e il baritono Markus Werba
Bologna, Teatro Comunale, domenica 2 ottobre 2016, ore 20:30
Differita radiofonica su Radio3
Michele Mariotti
"Ora il sole osa sorgere e splendere ancora, / come se una sciagura nella notte non fosse avvenuta": sono gli struggenti versi che introducono il primo dei cinque Kindertotenlieder di Gustav Mahler, che Michele Mariotti propone con l'Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, nell’appuntamento di domenica 2 ottobre alle ore 20:30 nella Sala Bibiena del Teatro Comunale che segna la ripresa autunnale della stagione sinfonica 2016 della Fondazione.

Sconcerto, mesta rassegnazione, nostalgia, risentimento, senso di vuoto, annullamento del tempo: sono una vera e propria disamina del dolore e della sua evoluzione “i canti per i fanciulli morti”, le cinque poesie del poeta tardoromantico Friedrich Rückert musicate da Mahler tra il 1901 e il 1904. Protagonista la voce del baritono austriaco Markus Werba, apprezzato liederista che ha recentemente interpretato i Lieder mahleriani con l'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa
Cecilia diretta da Temirkanov a Roma.
Il baritono Markus Werba
Completa il programma la Prima sinfonia di Mahler detta “Il Titano”. Le Sinfonie del compositore austriaco, con il loro immane organico, sono un banco di prova irrinunciabile per tutte le grandi orchestre. Fin dal suo primo approccio con il genere, a soli ventiquattro anni, Mahler si avvalse di una compagine di proporzioni sconfinate. Saranno dunque quasi un centinaio gli strumentisti dell'Orchestra del Teatro Comunale impegnati nell’esecuzione: 60 archi, 4 flauti, 4 oboi, 4 clarinetti, 3 fagotti, ben 7 corni, 5 trombe, 4 tromboni, una tuba, un'arpa, 2 timpanisti e uno stuolo di percussioni.
Il concerto bolognese sarà registrato e trasmesso in differita su Rai Radio3.
Prossimo appuntamento con l’Orchestra del TCBO il 7 ottobre, sempre al Teatro Comunale con un concerto diretto da Jonathan Stockhammer e musiche di Brahms, Haydn e Nielsen.

I biglietti del concerto (da 30 a 15 euro) sono in vendita presso la biglietteria del Teatro Comunale di Bologna. Informazioni su www.tcbo.it

AL VIA L'1 OTTOBRE A FIRENZE LA STAGIONE SINFONICA CON ANDREJ BOREJCO

Andrej Borejko inaugura la Stagione Sinfonica 2016/2017
all’Opera di Firenze il 1 ottobre 2016 alle ore 20:00




Firenze, 29 settembre – Sabato 1 ottobre, alle ore 20:00, si apre la Stagione Sinfonica 2016/2017 dell'Opera di Firenze: il primo appuntamento è con il direttore russo Andrej Borejko, dopo tanti anni di nuovo sul podio del Coro e dell'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino.
«L’ultima volta che sono stato a Firenze» ha dichiarato il M° Andrej Borejko «ho avuto occasione di lavorare con l’Orchestra e il Coro del Maggio Musicale Fiorentino ed è il bellissimo ricordo di quell’esperienza ad avermi dato l’idea di proporre un’ulteriore collaborazione: la versione integrale del poema sinfonico Psyché di César Franck, della durata di cinquanta minuti, che credo non sia mai stata eseguita prima a Firenze. Sono anche molto felice di condurre un programma che porta per la prima volta in Italia “Nu. Mu. Zu” del compositore georgiano Giya Kancheli, conosciuto in tutto il mondo e il quale lo scorso anno ha festeggiato ottanta anni».
Nel programma della serata, che indaga il rapporto tra contemporaneo e tradizione iniziando con la Tragische Ouvertüre di Johannes Brahms, è presente infatti anche la prima esecuzione italiana del brano Nu.Mu.Zu del grande compositore georgiano Giya Kancheli. Il brano, commissionato dall’Orchestre National de Belgique e dalla Seattle Symphony Orchestra, è stato eseguito per la prima volta a novembre 2015 per commemorare gli attentati terroristici di Parigi. Il titolo del brano, in sumero, significa “Io non lo so”, e il compositore georgiano ha motivato così la sua scelta «Quando ero giovane credevo di fare qualcosa che capivo» ha dichiarato Giya Kancheli «adesso che ho 80 anni mi rendo conto che non so nulla, che non riesco a capire cosa stia accadendo nel mondo, come mai ci siano eventi così inquietanti».
«Il cuore del programma» racconta Andrej Borejko «è da rintracciarsi in un’illustrazione musicale tratta dal famoso episodio delle Metamorfosi di Apuleio. I lavori per orchestra e coro di César Franck – ad eccezione forse della Sinfonia in re minore e delle Variazioni Sinfoniche per piano e orchestra - sono poco conosciuti oltre i confini di Francia e Belgio. L’esecuzione di Psyché vuole essere un passo in avanti per correggere questa ingiustizia».



BIOGRAFIA ANDREJ BOREJKO

Dal settembre 2012 Andrej Borejko è direttore dell’Orchestre National de Belgique, di cui ha considerevolmente esteso l’attività sia in Belgio che all’estero, ampliandone il repertorio tradizionale con opere contemporanee che includono anche commissioni espressamente date ad alcuni dei maggiori compositori di oggi. Nella stagione 2015/16 ha diretto nuove opere di Giya Kancheli, Fazıl Say, Frederik Neyrinck. Inoltre è Primo Direttore Ospite dell’Orquesta Sinfonica di Euskadi.
La stagione scorsa Borejko ha iniziato l’attività di direttore musicale della Naples Philharmonic in Florida. Frequente ospite delle maggiori orchestre americane, ha diretto la New York Philharmonic, la Los Angeles Philharmonic, le orchestre di Cleveland e Filadelfia e ancora di Toronto, Chicago, Boston, Pittsburgh e Montreal. Nel corso della stagione 2015/16 ha debuttato con l’Orchestra Sinfonica di San Francisco e dirigerà le Orchestre di Baltimora, Indianapolis e Toronto.
Intenso interprete del grande repertorio sinfonico e appassionato esecutore di opere meno conosciute, Borejko ha diretto con la Los Angeles Philharmonic una delle prime esecuzioni mondiali della Sinfonia n. 4 di Henryk Mikołaj Górecki.
In Europa Borejko ha diretto tutte le più importanti orchestre: da Berlino ad Amsterdam, da Zurigo a Dresda, da Lipsia alla Scala, Torino, Roma. È stato ospite, tra l’altro, della Konzeerthausorchester di Berlino, della WDR di Colonia, delle Orchestra della Radio Olandese e Finlandese e farà una lunga tournée in Germania con la sua orchestra di Bruxelles, con Fazıl Say come solista.
Notevoli, fra le incisioni discografiche con la Radio Sinfonieorchester di Stoccarda - di cui è stato primo direttore ospite – il Lamentate di Arvo Pärt e la Sinfonia n. 6 di Valentyn Syl'vestrov per ECM, la prima versione originale della Suite della Lady Macbeth di Minsk per la Haennsler. Ha inciso anche il Manfred di Čajkovskij e Chain 2 di Witold Lutosławski con l’Orchestra di Los Angeles. Con la sua orchestra belga ha in progetto la registrazione completa delle Sinfonie di Dmitrij Šostakovič, di cui ha già registrato le n. 1, 4, 6, 9 e 15 con l’Orchestra della Radio di Stoccarda.
Andrej Borejko è stato direttore musicale dei Duesseldorfer Symphoniker fra il 2009 ed il 2014, direttore stabile dell’Orchestra Filarmonica di Jena (di cui è ora Direttore onorario) e delle orchestre di Winnipeg e Berna. È stato premiato per la sua innovativa programmazione, per tre stagioni consecutive, dal Deutscher Musikverleger Verband, primo nella storia del premio.



PREZZI
Platea 1                     € 50
Platea 2                     € 40
Platea 3                     € 30
Palchi                         € 20
Galleria                      € 15
Visibilità limitata       € 10


PROGRAMMA
Johannes Brahms
Tragische Ouvertüre in re minore, op. 81

Giya Kancheli
Nu.Mu.Zu – prima esecuzione italiana

César Franck
Psyché, poema sinfonico per coro e orchestra FWV 47


ARTISTI
Direttore                    Andrej Borejko
Maestro del Coro     Lorenzo Fratini
Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino


GUIDA ALL’ASCOLTO

Opera di Firenze – 1 ottobre, ore 19.15

A MOLFETTA E PALO DEL COLLE IL FESTIVAL DI MUSICA ANTICA ANIMA MEA

Dialogue Between a Dancer and a Cellist
Venerdì 30 settembre, ore 20.30 - Molfetta (Auditorio Diocesano)
Sabato 1° ottobre, ore 20.30 - Palo del Colle (Chiesa di San Rocco)

Una conversazione tra corpo e suono, spaziando tra «Musiche, Mondi e Memorie». Al festival di musica antica Anima Mea, diretto da Gioacchino De Padova nella rete Orfeo Futuro, va in scena «Dialogue Between a Dancer and a Cellist», in programma venerdì 30 settembre (ore 20.30) nell’Auditorio Diocesano di Molfetta (visita guidata al Museo un’ora prima dello spettacolo) e sabato 1 ottobre (ore 20.30) nella Chiesa di San Rocco (e non più del Purgatorio) di Palo del Colle. Protagonisti il violoncellista di Rotterdam, Detmar Leertouwer, e la danzatrice Paola Ghidini, trasferitasi anni fa in Olanda.
Ai due artisti si affianca, in questa nuova versione del progetto, pensato come un vero e proprio work in progress ed eseguito molte volte in Europa, il pianista e compositore turco Selim Dogru. «Dialogue» germoglia, infatti, nel 2005 come realizzazione a due tra Leertouwer, musicista con una formazione giovanile da ballerino classico, e il danzatore Milou Nuyens, che quell’anno aveva vinto il primo premio all’Eurovision Dancers Competition.  Dall’idea embrionale, nata nell’isola di Foehr, nel nord della Germania, il progetto si è, quindi, sviluppato con coreografie più elaborate, un nuovo set di musiche, aperto e chiuso da una melodia mongola, e il recente innesto di Paola Ghidini.
La performance inizia mentre il pubblico entra in sala e prende posto in circolo attorno agli esecutori, ascoltando quel lamento mongolo che torna trasfigurato nel corso dello spettacolo. Il resto delle musiche ha provenienze molto varie: dall’Australia di Sculthorpe, con l’imitazione del didgeridoo affidata alla scordatura del violoncello, al lamento per Stuart Challender, il direttore d’orchestra scomparso nel 1991.

Ci sono poi brani più o meno noti del repertorio moderno per violoncello di vari autori, da Ligeti a Britten a Lombardi, e un altro brano danzato, Kuyu, scritto da Dogru sull’onda delle emozioni causate dal terribile terremoto dal quale la Turchia fu sconvolta nel 2000 ed aperto da suoni che evocano i segnali di chi invoca soccorso sepolto sotto le macerie.

mercoledì 28 settembre 2016

GIORNATA DI STUDI DEDICATA A VINCENZO RAFFAELE SEGRETO

ETICA E STRUMENTI NELL’INFORMAZIONE
E NELLA COMUNICAZIONE GIORNALISTICA E DELLO SPETTACOLO
Giornata di studi dedicata a Vincenzo Raffaele Segreto
valida per la formazione professionale continua dei Giornalisti iscritti all’Ordine
Ridotto del Teatro Regio di Parma
sabato 1 ottobre 2016, ore 9.00 - 13.00, ingresso libero

Il Festival Verdi si fa occasione di riflessione e approfondimento nella giornata di studi dal titolo Etica e strumenti nell’informazione e nella comunicazione giornalistica e dello spettacolo, in programma sabato 1 ottobre dalle ore 9.00 alle ore 13.00 al Ridotto del Teatro Regio di Parma, con ingresso libero, dedicata a Vincenzo Raffaele Segreto, cuore dell’ufficio stampa del Teatro Regio di Parma, poi della Casa della Musica e della Casa Natale Arturo Toscanini, recentemente scomparso.

Realizzata da Teatro Regio di Parma, Festival Verdi, Associazione Nazionale dei Critici Musicali in collaborazione con Ordine Giornalisti e Fondazione Giornalisti dell’Emilia-Romagna, la giornata di studi vedrà la partecipazione dei giornalisti Carlo Vitali, Mauro Balestrazzi, Susanna Franchi, Federico Capitoni, Andrea Estero e Gianluigi Mattietti, che, con il coordinamento di Angelo Foletto, approfondiremmo i temi legati alla deontologia dell’informazione e della critica dello spettacolo, alla storia del giornalismo e della critica musicale, alla comunicazione e linguaggio dello spettacolo sui i nuovi media e all’economia dello spettacolo in Italia.

La giornata di studi è valida per la formazione professionale continua dei Giornalisti iscritti all’Ordine, che dovranno iscriversi alla piattaforma SIGeF e che potranno accreditare la loro presenza dalle ore 8.30 alle ore 9.00.

Al termine, il Direttore generale del Teatro Regio di Parma Anna Maria Meo annuncerà in anteprima i titoli dei principali appuntamenti del Festival Verdi 2017.

Il Festival Verdi è realizzato grazie al contributo di Comune di Parma, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, ReggioParma Festival, Regione Emilia-Romagna. Main partner Cariparma Crédit Agricole. Major partner Fondazione Cariparma. Media partner Mediaset. In collaborazione con Comune di Busseto, Complesso Monumentale della Pilotta. Con il sostegno di Ascom, Camera di Commercio di Parma, Fondazione Monte di Parma. Main sponsor Iren. Partner Chiesi, Opem, Dallara, Barilla, Unione Parmense degli Industriali. Sponsor Parmalat, Mutti, Poliambulatorio Dalla Rosa Prati, Sicim, Morris, Dulevo, Ceci, Schiatti Class, Antica Gelateria del Corso, Classica Hd. Tour operator partner Parma Incoming. Sponsor tecnici IgpDecaux, MacroCoop, Milosped, Step. Il restauro delle poltrone della platea del Teatro Regio di Parma è realizzato anche grazie al contributo di Poliambulatorio Dalla Rosa Prati.

L’immagine esclusiva del Festival è il ritratto di Verdi realizzato a matita da Renato Guttuso negli anni ’60, donato al Teatro Regio di Parma dall’Archivio storico Bocchi e concesso da Fabio Carapezza Guttuso ©Renato Guttuso by SIAE 2016.


IL 30 E 31 DICEMBRE MIKA CON ORCHESTRA E CORO DEL MAGGIO MUSICALE FIORENTINO

Sinfonia pop
Mika all’Opera di Firenze in due concerti sinfonici
con l’Orchestra e il Coro del Maggio Musicale Fiorentino
il 30 e 31 dicembre 2016, alle ore 20


Firenze 28  settembre 2016 – Dopo la recente pubblicazione del DVD e CD Sinfonia Pop che documenta il concerto di Como e il successo originale dei concerti di Montreal, è la Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino  a ospitare, il 30 e 31 dicembre alle ore 20,  la terza occasione per ascoltare i grandi successi di Mika in veste sinfonica sotto la direzione del maestro Simon Leclerc.


Mika si è detto "grato dell'invito del Maggio Fiorentino: è per me un onore esibirmi in una città che amo molto e con un’orchestra e un coro prestigiosi come quelli dell’Opera di Firenze. Ho iniziato la mia carriera a 11 anni, cantando come corista alla Royal Opera House e sono cresciuto con una formazione classica, per cui presentare le mie canzoni in questo contesto cioè  in un teatro con una storia così importante in Italia e nel mondo,  è molto emozionante".

La celeberrima popstar arriverà all’Opera di Firenze avendo raccolto un  trionfale successo durante il tour estivo che ha toccato undici città italiane, vendendo oltre 70.000 biglietti. In attesa del suo arrivo a Firenze, Mika  sarà protagonista della stagione televisiva di Raidue con un varietà in quattro puntate trasmesso durante il prossimo mese di novembre.

Grandi hit internazionali come Grace Kelly, Stardust, Good Guys, Happy Ending, Boum Boum Boum verranno proposte in una nuova veste attraverso tutte le potenzialità strumentali e vocali dalla tradizione orchestrale classica alle suggestioni delle colonne sonore cinematografiche.

Mika è  un artista internazionale vicino alla musica classica sia per formazione che per sensibilità vocale” dichiara Francesco Bianchi, Sovrintendente della Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, che continua “l'Opera di Firenze, sempre all’insegna dell’eccellenza e della massima qualità artistica, prosegue il suo percorso di apertura anche a nuovi generi e pubblici, in un dialogo costante tra tradizione e innovazione. Il modo di far musica di Mika trova una liaison con le masse artistiche del Maggio Musicale Fiorentino prestandosi perfettamente all’orchestrazione sinfonica;  i due appuntamenti con lui a fine anno, oltre a rappresentare un evento culturale, saranno una grande festa per il nostro pubblico e anche per la città che torna a ospitarlo nella sua cornice più prestigiosa per la musica”.

La vendita dei biglietti è prevista a partire dal giorno 1 ottobre 2016 alle ore 10,  esclusivamente presso la biglietteria del teatro.
Biglietti disponibili on line dal 1 ottobre alle ore 10:    


Note biografiche:

Simon Leclerc è un affermato compositore di colonne sonore per la Paramount e direttore d’orchestra canadese a cui Mika ha affidato l’arrangiamento in chiave classica del suo repertorio.

Mika inizia la sua carriera discografica nel 2007 con il singolo “Grace Kelly”, che rimane per 5 settimane al 1° posto della classifica britannica. Con la celeberrima “Relax Take It Easy” e gli altri singoli del suo album d’esordio, “Life In Cartoon Motion”, Mika totalizza complessivamente 6 milioni di vendite e l’album stesso entra direttamente al 1° posto della classifica inglese e di altri 11 paesi, vendendo oltre 7 milioni di copie in tutto il mondo. Il suo secondo album “The Boy Who Knew Too Much” (2009) conferma il suo successo, entrando nella top ten di oltre 10 paesi, anche grazie alle hit “We Are Golden” e “Rain”.  Nel 2011 Mika pubblica “Elle Me Dit”, singolo in lingua francese che resta per 8 settimane al vertice della classifica in Francia. Il terzo album “The Origin of Love”, pubblicato nel 2012, contiene “Celebrate”, realizzata in collaborazione con Pharrell Williams, e le hit “Underwater” e “Popular Song”, quest’ultima cantata in duetto con Ariana Grande, il cui video ha raggiunto 125 milioni di visualizzazioni. Nel 2013 Mika diventa giudice di XFactor Italia e coach nell’edizione francese di The Voice; entrambe le esperienze televisive lo trasformano in una star ancora più popolare, tanto da essere confermato per le edizioni successive. Sempre nel 2013, Mika pubblica in esclusiva per l'Italia una raccolta di successi e brani rivisitati dal titolo ”Songbook Vol. 1”, che ottiene presto il doppio disco di platino. Il disco contiene la versione italiana della hit “Stardust”, il duetto con la vincitrice di X Factor Italia 2012 Chiara Galiazzo, in cima alle classifiche italiane per diversi mesi e quadruplo disco di platino per le vendite digitali. L’attività concertistica lo porta a esibirsi costantemente in tour in tutti e 5 i continenti. Nel 2015 esce il quarto album in studio, “No Place In Heaven”, apprezzato da critica e pubblico come una maturazione artistica verso una dimensione introspettiva e cantautorale espressa dalle celebri ballate “Good Guys” e “Last Party”, alternate alle hit radiofoniche e di YouTube “Boum Boum Boum”, “Talk About You” e “Staring At The Sun”. IL singolo “Beautiful Disaster” (con Fedez) ècertificato doppio platino. Nel maggio 2016 è uscito “Sinfonia Pop”, DVD e CD testimonianza del suo concerto a Como in cui reinterpreta il suo repertorio accompagnato da un’orchestra sinfonica di 81 elementi.  Durante la sua carriera Mika riceve numerosi premi e riconoscimenti come Brit Awards, Grammy, Ivor Novello, Capital Radio, Q magazine, NRJ, World Music, BT, Vodafone, Virgin Media e MTV Europe, Asia, Australia e Japan Awards. In Francia riceve inoltre il prestigioso riconoscimento "Cavaliere dell’ordine delle arti e delle lettere".

Mika ha venduto oltre 10 milioni di dischi in tutto il mondo aggiudicandosi dischi d’oro e platino in oltre 32 paesi.

GIOVANNA D’ARCO IN PRIMA CHE SI ALZI IL SIPARIO AL REGIO DI PARMA

SASKIA BODDEKE E PETER GREENAWAY
RACCONTANO GIOVANNA D’ARCO IN PRIMA CHE SI ALZI IL SIPARIO
I registi svelano il fascino della loro sfida nella conversazione con Giuseppe Martini,
con la partecipazione degli allievi del Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma
Ridotto del Teatro Regio di Parma
giovedì 29 settembre 2016, ore 17.00, ingresso libero


Giovanna d’Arco, opera inaugurale del progetto Maestri al Farnese per il Festival Verdi, sarà presentata al pubblico nell’incontro Prima che si alzi il sipario, giovedì 29 settembre alle ore 17.00 al Ridotto del Teatro Regio di Parma con ingresso libero, con la partecipazione straordinaria di Saskia Boddeke e Peter Greenaway, che firmano il nuovo allestimento al debutto domenica 2 ottobre 2016 alle ore 20.30 al Teatro Farnese.

Le idee, le riflessioni, le suggestioni che li hanno ispirati, il fascino della sfida legata alle difficoltà derivanti dalla doverosa tutela del monumento, le soluzioni adottate per superare e valorizzare i limiti che la conservazione di uno spazio come il Teatro Farnese impone saranno alcuni degli aspetti che i registi sveleranno al pubblico nella conversazione con lo storico della musica Giuseppe Martini. L’incontro sarà arricchito dalla partecipazione dei soprani Stella Dicusara e Sun Yi e del tenore Davide Urbani, allievi del Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma, accompagnati al pianoforte da Claudia Rondelli e coordinati da Donatella Saccardi, che interpreteranno alcuni dei brani più significativi dell’opera.

Giovanna d’Arco, diretto da Ramon Tebar alla guida dell’orchestra I Virtuosi Italiani e del Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani e del cast composto da Luciano Ganci (Carlo VII), Vittoria Yeo (Giovanna), Vittorio Vitelli (Giacomo), Gabriele Mangione (Delil), Luciano Leoni (Talbot), andrà in scena nel nuovo allestimento con le scene di Annette Mosk, i costumi di Cornelia Doornekamp, le luci di Floriaan Ganzevoort, le proiezioni a cura di Peter Wilms e Elmer Leupen, le coreografie di Lara Guidetti.

L’opera si svelerà in anteprima al pubblico delle scuole e delle associazioni in occasione della prova generale, venerdì 30 settembre alle ore 19.30. I biglietti per la prova saranno in vendita giovedì 29 settembre, a partire dalle ore 10.30, presso la Biglietteria del Teatro Regio di Parma.  


Il Festival Verdi è realizzato grazie al contributo di Comune di Parma, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, ReggioParma Festival, Regione Emilia-Romagna. Main partner Cariparma Crédit Agricole. Major partner Fondazione Cariparma. Media partner Mediaset. In collaborazione con Comune di Busseto, Complesso Monumentale della Pilotta. Con il sostegno di Ascom, Camera di Commercio di Parma, Fondazione Monte di Parma. Main sponsor Iren. Partner Chiesi, Opem, Dallara, Barilla, Unione Parmense degli Industriali. Sponsor Parmalat, Mutti, Poliambulatorio Dalla Rosa Prati, Sicim, Morris, Dulevo, Ceci, Schiatti Class, Antica Gelateria del Corso, Classica Hd. Tour operator partner Parma Incoming. Sponsor tecnici IgpDecaux, MacroCoop, Milosped, Step. Il restauro delle poltrone della platea del Teatro Regio di Parma è realizzato anche grazie al contributo di Poliambulatorio Dalla Rosa Prati.

martedì 27 settembre 2016

IL RATTO DEL SERRAGLIO IN SCENA PER I BAMBINI ALLA SCALA



Grandi Opere per i bambini
Dal 30 settembre 2016 al 21 maggio 2017
Solisti e Orchestra dell'Accademia Teatro alla Scala
In coproduzione con Festival di Salisburgo
Cantato in lingua italiana

A settembre ricomincia con la scuola il percorso di scoperte e crescita dei nostri ragazzi. Anche la Scala riprende il suo impegno per il pubblico del futuro con la nuova, brillante produzione del Ratto dal serraglio per i bambini di Wolfgang Amadeus Mozart, in scena da venerdì 30 settembre.

Dopo i successi di Cenerentola Flauto magico, ancora una volta la grande musica e l’aura del prestigioso Teatro si mettono al servizio della fantasia e dell’entusiasmo dei più piccoli per offrire loro la meraviglia di assistere ad un'opera, rielaborata con un linguaggio adatto a loro ma con tutti gli elementi di uno spettacolo già per grandi. Il fascino spontaneo e aggraziato della musica mozartiana e l’atmosfera dell’oriente magico rimangono intatti nella sapiente riduzione di un’ora con traduzione in italiano pensata apposta per i ragazzi.

Con Il ratto dal serraglio, siamo immersi in una favola dal sapore esotico, in cui l’amore e la comprensione trionfano sull’egoismo: uno sciagurato naufragio separa due coppie di innamorati. Le due ragazze finiscono così nell’harem del pascià Bassa Selim, che si invaghisce subito delle nuove arrivate. Ma i loro cuori sono tutti per i giovani fidanzati, che non tardano ad arrivare e a risolvere la situazione: alla vista di tanto affetto sincero, il magnanimo pascià rinuncerà alle sue ambizioni lasciando le coppie libere di vivere la propria felicità. Una storia semplice ma con tutti gli elementi per far volare la fantasia e veicolare allo stesso tempo un importante contenuto. Per i ragazzi un’occasione rara di incontro con la grande arte e con la meraviglia del teatro in musica.

Biglietti come sempre al prezzo simbolico di 1 euro per i minorenni e da 5 a 40 euro (più prevendita) per gli accompagnatori. Per informazioni e acquisto visita il nostro sito oppure recati in Biglietteria Centrale aperta tutti i giorni dalle 12 alle 18 presso la Galleria del Sagrato della stazione della metropolitana Duomo.

DIREZIONE

MusicaWolfgang Amadeus Mozart
Elaborazione musicale e arrangiamentoAlexander Krampe
DirettoreMichele Gamba
RegiaJohannes Schmid
SceneMarie Holzer
CostumiDorothea Nicolai
CoreografiaAnna Holter

CAST

BelmonteGiovanni Sala 
PedrilloFrancesco Castoro
Costanza 
Francesca Manzo (30, 8)
Ewa Tracz (1, 9)
BiondaCéline Mellon
OsminoMartin Summer
SelimDario Leone

PAISIELLO FESTIVAL, DOMANI 28 CONCERTO PER PIANOFORTE ED ORCHESTRA AL DUOMO DI SAN CATALDO

mercoledì 28 settembre ore 21.00 - Duomo di San Cataldo, Taranto 
I CONCERTI n. 1 e n. 3 PER PIANOFORTE E ORCHESTRA
di Giovanni Paisiello

ORCHESTRA DELL’ISTITUTO SUPERIORE DI STUDI MUSICALI “G. PAISIELLO” 

Deborah Tarantini, direttore
Giuseppe Greco - Mariagrazia Angelica Riannetta, pianoforte 

Ingresso gratuito




I CONCERTI PER PIANOFORTE
di Giovanni Paisiello
mercoledì 28 settembre, ore 21
Duomo di San Cataldo
Taranto

Giovanni Paisiello fu non solo un grande operista e autore di capolavori come «Nina, o sia La pazza per amore» e «Il barbiere di Siviglia». Fu anche creatore di splendida musica strumentale, sia pure in misura ridotta. E il festival a lui intitolato dagli Amici della Musica di Taranto con la direzione artistica di Lorenzo Mattei accende i riflettori su quattro degli otto Concerti per pianoforte e orchestra (1, 2, 3 e 5) composti nell’arco di quasi un decennio alle fine del Settecento. Concerti che, nel bicentenario della scomparsa del musicista, il Giovanni Paisiello Festival propone in due diversi appuntamenti nel Duomo di San Cataldo attraverso l’importante coinvolgimento dell’Orchestra dell’Istituto Superiore di Studi Musicali «Paisiello» e l’utilizzo della copia manoscritta napoletana appartenuta alla collezione musicale del Tenbury College e conservata oggi alla Bodleian Library.
Il primo appuntamento è in calendario mercoledì 28 settembre (ore 21) con il direttore Deborah Tarantini e i pianisti Giuseppe Greco e Mariagrazia Angelica Giannetta, impegnati nell’esecuzione del Concerto n. 1 in do maggiore e del Concerto n. 3 in la maggiore. La datazione non è esplicita sulle fonti giunte fino a noi, ma di sicuro gli otto Concerti furono composti da Paisiello tra il 1780, durante il soggiorno in Russia presso la  corte della zarina Caterina la Grande, e gli anni del ritorno a Napoli al servizio di Ferdinando IV (1788). In particolare, gli studiosi hanno collocato con una certa attendibilità fra il 1780-83 il Primo Concerto e fra il 1784 e il 1788 il Terzo Concerto, pagine che, come le altre dello stesso ciclo, rivelano l’interesse prevalentemente didattico di Paisiello per la musica strumentale, alla quale il compositore tarantino riservò un’attenzione solo marginale se si pensa alla coeva produzione di Mozart, suo grande estimatore.
D’altro canto Paisiello destinava le proprie composizioni strumentali quasi sempre a esponenti nobili della corte, nella maggior parte dei casi apprezzabili esecutori, ma non certo dei virtuosi. E, infatti, la scrittura dei Concerti, affascinante per la sua semplicità ed eleganza, rivela, insieme a una felice inventiva melodica, una parte solistica non solo nettamente contrapposta all’orchestra, con la quale non instaura mai un vero e proprio dialogo, ma anche l’utilizzo di un interprete non necessariamente dotato di uno straordinario bagaglio tecnico.  
Proprio partendo dallo spirito didattico di questi Concerti (il Secondo e il Quinto verranno eseguiti il 12 ottobre) è nata l’idea di rinnovare una sinergia tra il Festival e l’Istituto Paisiello, con il coinvolgimento dei suoi docenti ed allievi e l’augurio che il Conservatorio tarantino possa garantirsi presto un più sereno funzionamento attraverso l’auspicata statalizzazione.