LE NOTE DEL "TE DEUM" DI PAISIELLO RISUONANO VICINO LA CASA NATIVA
Taranto - Sabato 15 Dicembre 2012, mentre per le vie della città
scorreva il corteo di Taranto Libera per riaffermare ancora una
volta il diritto alla salute ed al lavoro, nella splendida cornice della
Chiesa di S.Domenico Maggiore, si è tenuta l'attesa anteprima nazionale del “Te
Deum” per doppio coro, soli e organo di Giovanni Paisiello a cura
dell'Associazione Choraliter.
Due volti di una stessa città, l'uno purtroppo tristemente
noto, balzato agli onori della cronaca nazionale e divenuto
"improvvisamente e stranamente" tema di interesse anche per le
istituzioni politiche: quello che
rappresenta le problematiche legate allo stabilimento ILVA, l’inquinamento, la
disoccupazione; l'altro, meno noto, ma sicuramente meritevole di altrettanta
attenzione e riflessione, quello che è espressione di una Taranto che vuole
farsi conoscere e ri-conoscere per le proprie radici culturali e per la ricchezza dei tesori nascosti magari tra
le pagine di un vecchio manoscritto.
Il Te Deum è una pagina di grande complessità per la
scrittura stessa e per l'organico messo in campo: sei solisti, doppio coro e
grande orchestra ridotta, quest’ultima, per l'esecuzione di Sabato, al solo
organo.
L'aspetto però che forse impressiona maggiormente è la
comunicatività e l’immediata presa
sugli ascoltatori del brano peraltro inedito e quindi mai ascoltato.
La musica di Paisiello tocca tutte le corde dell’animo
umano e ne risveglia i sentimenti divenendo a volte gioiosa, a volte meditativa,
a volte commovente, a volte entusiasmante, ma sempre molto coinvolgente.
L'esecuzione del coro Choraliter , con la direzione
precisa e vibrante di Pierluigi Lippolis, ha saputo interpretare al meglio
tutte queste sfumature riuscendo a trasmettere forti emozioni al pubblico
che non ha mancato di sottolineare il proprio apprezzamento con applausi
scroscianti anche nel corso
dell'esecuzione.
Particolarmente pregevoli le parti solistiche
interpretate da Diego Capriulo, Jang su Jang, Valeria La Grotta, Serena
Mastrangelo e Luca Simonetti. Di grande valore anche l'esecuzione all'organo di
Danilo Tarso.
Al termine del concerto, il folto pubblico attento e
qualificato ha dimostrato di aver molto gradito l'esecuzione con lunghi
applausi e la richiesta immediata di bis.
La serata è stata impreziosita dalla presenza del
presidente onorario dell'Associazione Choraliter, il Maestro Nicola Martinucci,
tenore tarantino celebre in tutto
il mondo, e della massima autorità della Chiesa tarantina, Mons. Filippo Santoro,
Arcivescovo di Taranto. Entrambi hanno espresso i sentimenti della loro
riconoscenza e gratitudine agli artisti impegnati nella non facile esecuzione.
In definitiva un successo. Innanzitutto un successo della musica del grande Giovanni
Paisiello, un autore finalmente riconosciuto dai tarantini quale musicista
meritevole di attenzione per le sue grandi capacità artistiche e compositive.
Un successo dell'Associazione Choraliter, che, pur nella totale assenza di
sovvenzioni economiche per le proprie attività culturali, ha
deciso, con tenacia e passione, di portare comunque avanti questa produzione
musicale ed offrirla alla città di Taranto.
Speriamo che questo
notevole sforzo profuso possa in un prossimo futuro trovare adeguati supporti
per diffondere la conoscenza di questa ed altre opere di Paisiello anche al di
fuori dei confini cittadini arrivando, magari, anche alla registrazione,
pubblicazione e diffusione di un CD!
I “Choraliter” sono testimoni di una città che non si
piange addosso, di una città che reagisce, di una città che vuole
fortissimamente rinascere anche attraverso fermenti di vita culturale.
Gabriella Costantino
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