BACCANALI DI AGOSTINO STEFFANI
Giunta al sesto
anno di attività e affidata alla direzione di Fabio Luisi, l'Accademia
del Belcanto “Rodolfo Celletti” consolida il suo intenso e fecondo
lavoro sul repertorio belcantistico, oltre a proseguire sul percorso di un
rigoroso approfondimento stilistico e tecnico del cosiddetto
"barocco". Due i titoli riservati quest’anno ai giovani cantanti dell’Accademia:
per l’ambito seicentesco si è scelto di continuare nella proposta del teatro
musicale di Agostino Steffani. Si inizia venerdì 15 luglio alle ore 21:00 nel
chiostro di San Domenico e successivamente in replica il 20, 22 e 29 luglio. I
baccanali sono delle festività romane dedicatela culto di Bacco; nato come
momento orgiastico, successivamente divenne un rito propiziatorio alla vigilia
della semina. Nel libretto di Mauro su cui si basa l’opera su Steffani, il
baccanale non ha nessun alcun significato orgiastico, è solo una festa in onore
del Carnevale, anno 1695, in cui l’opera fu composta per la corte di Hannover.
La presenza di ninfe e pastori quali protagonisti è conseguente all’importanza
che il dramma pastorale stava assumendo nella storia del teatro e, a differenza
di altre opere del periodo con lo stesso tema, qui i personaggi si limitano a
mettere in guardia dai rischi dell’amore, dal coinvolgimento umano delle passioni e dalle tentazioni. Ogni pensiero
è però dissipato con l’arrivo di Bacco che dà inizio alla festa. Costituita da
un atto unico suddiviso in 23 scene, l’orchestra composta da flauti, oboi,
archi e basso continuo che oltre a sostenere il canto, animano brevi interventi
musicali coreografici, i personaggi si alternano inevitabilmente baciati da
Bacco che li trasforma, scioglie le loro paure, sana ferite e cura solitudini:
attraverso i caratteri del mito l’opera parla con gli archetipi su cui si fonda
l’esistenza umana liberando i personaggi. Dopo la sorprendente messa in scena de
La lotta d'Ercole con Acheloo, che riscosse nel 2014 un travolgente
successo di critica e pubblico, viene proposto il secondo atto unico scritto da
Steffani, geniale autore il cui pregio musicale è oggetto di recente e vitale
riscoperta musicologica; alla giovane musicologa brasiliana Cinthia Alireti, già responsabile dell'edizione della Lotta, il Festival ha affidato l'edizione
critica di Baccanali,
altro titolo mai rappresentato in tempi moderni (l’ultima rappresentazione di
cui si ha memoria risale a più di trecento anni fa). La parte scenica dello
spettacolo è stata affidata a Cecilia
Logorio; le caratteristiche del Chiostro di San Domenico dovrebbero
garantire la dimensione ideale alla sua cifra registica, che per questo
Steffani punta a una lettura poetica, lucida e visionaria del libretto di
ispirazione classica. Alessia Colosso
e Manuel Pedretti firmano
rispettivamente scene e costumi di un allestimento che porterà suggestivi
elementi di natura all'interno del Chiostro.
Libretto di Ortensio Mauro
Edizione critica a cura di
Cinthia Pinheiro Alireti
Atlante Nicolò Donini
Bacco/Tirsi Riccardo Angelo
Strano*
Driade Barbara Massaro
Celia Vittoria Magnarello
Clori Paola Leoci
Aminta Elena Caccamo
Fileno Chiara Manese
Ergasto Yasushi Watanabe
Maestro concertatore al cembalo e
direttore d’orchestra Antonio Greco
Regia Cecilia Ligorio
Scene Alessia Colosso
Costumi Manuel Pedretti
Disegno luci Marco Giusti
Danzatori:
Joseba Yerro Izaguirre, Daisy
Ransom Phillips
Coreografie di Daisy Ransom
Phillips
Ensemble “Cremona Antiqua”:
Silvia Colli, violino I
Rossella Borsoni, violino
II
Lucia Colonna, viola
Nicola Brovelli,
violoncello
Carlo Nerini, violone
Chiara Granata, arpa
Sara Campobasso, flauto I
Julia Ponzio, flauto II
Arrigo Pietrobon, oboe I
Federica Inzoli, oboe II
Maestro di sala Giorgio
D’Alonzo
Direttore di scena Annarita
Semeraro
Maestro di palcoscenico Angela
Pascale
Assistente alla regia Giuliana
Rienzi
Scenografia Santinelli
Silvano, Montelabbate (Pu)
Costumi Atelier Brancato,
Milano
Attrezzeria Laboratori
Festival della Valle d’Itria
* Allievo Accademia del Belcanto
“Rodolfo Celletti” A.A. 2014
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