ORIGINALE WORKSHOP DEGLI ALLIEVI DELL’ACCADEMIA R. CELLETTI
di Gaetano Laudadio
Martina Franca – Continua il percorso tematico di questa illuminata edizione del Festival della
Valle d’Itria ispirato a “I giochi e gli abissi di Eros”. Ieri sera è andata in scena la prima del
dramma giocoso in due atti di W. A.
Mozart “Così fan tutte” di Mozart ovvero “La scuola degli amanti”. Certamente
un grosso successo di pubblico (molti spettatori hanno inutilmente cercato un
biglietto all’ultimo momento…) ma anche di critica. L’opera scritta da Lorenzo Da
Ponte in un connubio perfetto con Mozart, è l’ultima delle opere del ciclo
della trilogia dell’amore: “Le nozze di Figaro”, “Don Giovanni” e “Così fan
tutte”. Da Ponte probabilmente per questo libretto si è rifatto ad un episodio
realmente accaduto nell’aristocrazia viennese dell’epoca ed ha tratto alcuni
spunti dalle opere di Boccaccio, Ariosto ed Ovidio ma anche dalla Grotta di
Trofonio di Salieri e di Paisiello. In Così fan tutte, definita anche opera
della tentazione, si alternano momenti tipici
della comicità della commedia dell’arte con altri di saggezza, gioco e
malinconia. Considerata moralmente ipocrita
e scandalosa da Beethoven e Wagner, l’opera, dopo la prima rappresentazione, non
ebbe altre repliche per la sopraggiunta morte dell’imperatore Giuseppe II. Dal
punto di vista musicale si assiste ad un continuo alternarsi di duetti,
terzetti, arie, concertati vivaci e spensierati. Ma il punto focale di questa
recita martinese è il risultato di un attento workshop dell’Accademia del
Belcanto Rodolfo Celletti, eseguito in forma semiscenica. I protagonisti, tutti
giovani e bravi, si sono mossi sul palcoscenico dell’atrio del Palazzo Ducale
con disinvoltura e spontaneità sotto la guida attenta del Maestro concertatore
e direttore d’Orchestra Fabio Luisi. Il progetto dell'Accademia del Belcanto R. Celletti è il risultato di un progetto curato e seguito dal maestro Fabio Luisi impegnato a seguire i suoi allievi per l'intero anno. E’ un esempio di quanto queste realtà
musicali siano utili per avviare allo spettacolo giovani di talento che vivono
soprattutto nelle regioni del Sud e da questo punto di vista è auspicabile che
anche l’Istituto di alta formazione musicale Giovanni Paisiello di Taranto, che
crea numerosi artisti, possa avere uno sbocco positivo e non chiudere come
paventato. Ma ecco i protagonisti di ieri sera:
Shaked Bar in Fiordiligi, Nozomi Kato in Dorabella, Laurence
Meikle in Guglielmo, Bryan Lopez Gonzalez in Ferrando, Nao Yokomae in Despina e
Daniele Antonangeli in Don Alfonso su progetto scenico di Juliette Deschamps. Tutti
da elogiare indistamente, chi più chi meno, ma tutti bravi. L’orchestra Internazionale d'Italia diretta in modo impeccabile da Fabio Luisi si dimostra sempre pronta e
preparata per questa rassegna cresciuta in modo esponenziale nel mondo della
musica lirico-sinfonica e degli spettacoli dal vivo.Il pubblico ha applaudito calorosamente ed indistintamente tutti i bravi protagonisti. La replica è prevista per il primo agosto.
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