lunedì 3 ottobre 2016

NEL DUOMO DI SAN CATALDO LA MISSA DEFUNCTORUM DI G. PASIELLO

L'OMAGGIO DEL PAISIELLO FESTIVAL AL SUO CONCITTADINO PIU' CONOSCIUTO NEL MONDO


Taranto - Chi vive a Taranto o vi è passato da turista durante la settimana dei riti pasquali, non può non scoprire il ricordo delle processioni tarantine nella sinfonia iniziale della “Missa Defuntorum” di Giovanni Paisiello. Lo sottolinea anche Riccardo Muti, dicendo: “ L’attacco dell’orchestra è improvviso e solenne. E’ chiaramente il movimento iniziale di una banda che accompagna una processione nei paesi dell’Italia del Sud. Ed allora eccomi anch’io  lì, la sera del venerdì Santo, quando si spengono le luci sul porto di Molfetta e i piedi di Cristo Morto spuntano dalla porta della Chiesa d S. Antonio illuminati da due candelabri….. Vedo i piedi bucati dai chiodi, la banda che attacca a suonare lentamente, quasi nell’oscurità. In questa Messa …di Paisiello, riscopro me stesso, avendo due secoli dopo le stesse radici culturali di Paisiello e non essendo cambiate le cose nel popolo in termini di abitudini, tradizioni, manifestazione del dolore attraverso la musica. Tutto è rimasto pressoché intatto, come lo vivevo da bambino. La banda per le strade dall’alba a mezzogiorno ed io svegliato la mattina da questo suono lugubre e lento, esattamente come succedeva al giovane Paisiello (nativo di Taranto). Di questa Missa Defunctorum si potrebbe benissimo suonare l’introduzione il Venerdi o il Sabato Santo in una delle processioni pugliesi……..Sembra di vedere quei quadri del Settecento napoletano in cui la Madonna con estrema tenerezza guarda al Cristo Morto”. Ma questa è solo la Sinfonia iniziale. La Missa, infatti, è una partitura ampia e imponente, e conferma come Paisiello fosse uno dei protagonisti più originali di una fase storica in cui anche a Napoli la tradizione gloriosa dell’opera e della musica liturgica si apriva a una classicità severa e vigorosa. La drammaticità della composizione risulta evidente laddove ogni parola corrisponde perfettamente alla nota e ciò fa apprezzare ancora di più la liricità della stessa, caratterizzata da luci e ombre ,  speranze e paure della morte. 

Quest’opera , rappresentata a Taranto  100 anni fa al Teatro Alhambra, alla presenza dell’intera amministrazione locale, sarà eseguita questa sera alle 21.00 nel Duomo di San Cataldo con l’Orchetra del Festival Paisiello , il Coro Choraliter ed i solisti Valeria La Grotta (soprano), Roberta Pagano (contralto), Luca Simonetti (baritono) e Fabio Perillo (tenore), diretti dal maestro Pierluigi Lippolis nell’ambito del Paisiello Festival.

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