Il Pipistrello,
famosissima operetta del 1874 su libretto di Carl Haffner e Richard Genée e
musica di Johann Strauss Jr., è stata presentata in un’eccellente riduzione
dall’Associazione Culturale Bolognese “Sol Omnibus Lucet”.
Lo spettacolo ha
avuto luogo il 15 maggio scorso nel teatrino settecentesco di Villa Mazzacorati,
ottimamente restaurato, ed ha visto nuovamente come protagonisti Maurizio
Tonelli e Giada Maria Zanzi che hanno vestito i panni, rispettivamente, di
Gabriel von Eisenstein e di Adele. Nel ruolo della primadonna Rosalinde c’è
stata la speciale partecipazione della soprana texana Kelly McClendon, mentre i
ruoli del notaio Falke sono stati interpretati dal basso di chiara fama Luca
Gallo e quello del principe Orlofsky -“en travesti” - dal mezzosoprano Lisa
Huiying Zhao.
La concertazione
è stata affidata alla giovanissima pianista Alessia Pavani che ha curato anche
la Direzione Musicale. I costumi di Mirta Zagonara hanno impreziosito la
rappresentazione, mentre le scenografie sono state curate ottimamente da Luca
Bianconcini.
Il cast (tutti
bravissimi) è sembrato molto navigato nel governare l’equilibrio fra farsa e
eleganza così caro agli amanti del genere, recitando in italiano ma cantando in
tedesco i brani più significativi.
Anche i più
tetragoni al fascino dell’operetta viennese hanno dovuto “inchinarsi” di fronte
ad una vetta di questo genere in questo moderno connubio che Sol Omnibus Lucet ha
messo in scena e che può rivivere ancora oggi, come allora, nella filosofia
mondana dei personaggi del Pipistrello.
E’ rimasto integro quindi lo spirito della trama di inganni, travestimenti
ed equivoci, con invenzioni briose e ben organizzate.
Un andare e venire, un rovesciato gioco dell'evasione dove la spigliatezza
diventa vigore inventivo, dove ognuno è un altro, dove vecchio e nuovo,
apparenza e realtà, sembrano confondersi in un’elegante festa in maschera dove
potremo riconoscere, riconoscerci e, ovviamente, divertirci.
Tempi comici
perfetti, tresche sentimentali ed equivoche che hanno generato, nella
riduzione, uno spettacolo comunque coeso e genuinamente divertente.
In questa
riduzione de Il Pipistrello abbiamo ritroviato quindi tutti i personaggi
salienti dell’operetta di Strauss: Rosalinde e il suo capriccio sentimentale;
Adele, la carnale, astuta, leggiadra e ammiccante cameriera Adele; nonché il
dottor Falke e la sua elaborata vendetta
TRAMA
Gabriel von Eisenstein, ricco gentiluomo di campagna, è stato
condannato, per diffamazione, a qualche giorno di prigione.
E’ ormai pronto per recarsi in carcere quando il suo amico dottor Falke gli
porta un invito per la festa che il principe Orlofsky darà la sera stessa.
Eisenstein non ha dubbi: prima la festa e poi a costituirsi. Rosalinde, sua
moglie, rimasta sola, riceve la visita del suo spasimante Alfred che però viene
scambiato per il padrone di casa e quindi portato in carcere al suo posto.
Ma questo non sarà l’unico scambio di persona, poiché la festa a casa Orlofsky
sarà ricca di qui pro quo preparati ad arte dal dottor Falke, che vuole così
vendicarsi di una burla fattagli da Eisenstein quando lo lasciò in strada a
passare la notte solo, ubriaco e vestito da Pipistrello. Alla festa arrivano
così Adele, la cameriera di Eisenstein, e naturalmente Rosalinde, la moglie di
Eisenstein.
Eisenstein, sotto falso nome, e Rosalinde, mascherata da contessa ungherese, si
incontrano. Lui non la riconosce e comincia a corteggiarla. Eisenstein cerca di
capire e quando apprende della “visita” di Alfred a sua moglie si infuria, ma
Rosalinde ha buon gioco e la notte per loro si concluderà con una “piccante”
riconciliazione. Quindi una serata in cui le cose si sono complicano ma sarà
“il pipistrello”, cioè il dottor Falke, a dare una spiegazione a tutto…
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