sabato 21 maggio 2022

Nel teatro settecentesco di Villa Mazzacoratia Bologna ancora un bel successo per l’Associazione Culturale Bolognese “Sol Omnibus Lucet”.

 

Il Pipistrello, famosissima operetta del 1874 su libretto di Carl Haffner e Richard Genée e musica di Johann Strauss Jr., è stata presentata in un’eccellente riduzione dall’Associazione Culturale Bolognese “Sol Omnibus Lucet”.



Lo spettacolo ha avuto luogo il 15 maggio scorso nel teatrino settecentesco di Villa Mazzacorati, ottimamente restaurato, ed ha visto nuovamente come protagonisti Maurizio Tonelli e Giada Maria Zanzi che hanno vestito i panni, rispettivamente, di Gabriel von Eisenstein e di Adele. Nel ruolo della primadonna Rosalinde c’è stata la speciale partecipazione della soprana texana Kelly McClendon, mentre i ruoli del notaio Falke sono stati interpretati dal basso di chiara fama Luca Gallo e quello del principe Orlofsky -“en travesti” - dal mezzosoprano Lisa Huiying Zhao.

La concertazione è stata affidata alla giovanissima pianista Alessia Pavani che ha curato anche la Direzione Musicale. I costumi di Mirta Zagonara hanno impreziosito la rappresentazione, mentre le scenografie sono state curate ottimamente da Luca Bianconcini.

Il cast (tutti bravissimi) è sembrato molto navigato nel governare l’equilibrio fra farsa e eleganza così caro agli amanti del genere, recitando in italiano ma cantando in tedesco i brani più significativi.

Anche i più tetragoni al fascino dell’operetta viennese hanno dovuto “inchinarsi” di fronte ad una vetta di questo genere in questo moderno connubio che Sol Omnibus Lucet ha messo in scena e che può rivivere ancora oggi, come allora, nella filosofia mondana dei personaggi del Pipistrello.

E’ rimasto integro quindi lo spirito della trama di inganni, travestimenti ed equivoci, con invenzioni briose e ben organizzate.
Un andare e venire, un rovesciato gioco dell'evasione dove la spigliatezza diventa vigore inventivo, dove ognuno è un altro, dove vecchio e nuovo, apparenza e realtà, sembrano confondersi in un’elegante festa in maschera dove potremo riconoscere, riconoscerci e, ovviamente, divertirci.

Tempi comici perfetti, tresche sentimentali ed equivoche che hanno generato, nella riduzione, uno spettacolo comunque coeso e genuinamente divertente.

In questa riduzione de Il Pipistrello abbiamo ritroviato quindi tutti i personaggi salienti dell’operetta di Strauss: Rosalinde e il suo capriccio sentimentale; Adele, la carnale, astuta, leggiadra e ammiccante cameriera Adele; nonché il dottor Falke e la sua elaborata vendetta

 

TRAMA
Gabriel von Eisenstein, ricco gentiluomo di campagna, è stato condannato, per diffamazione, a qualche giorno di prigione.
E’ ormai pronto per recarsi in carcere quando il suo amico dottor Falke gli porta un invito per la festa che il principe Orlofsky darà la sera stessa.
Eisenstein non ha dubbi: prima la festa e poi a costituirsi. Rosalinde, sua moglie, rimasta sola, riceve la visita del suo spasimante Alfred che però viene scambiato per il padrone di casa e quindi portato in carcere al suo posto.
Ma questo non sarà l’unico scambio di persona, poiché la festa a casa Orlofsky sarà ricca di qui pro quo preparati ad arte dal dottor Falke, che vuole così vendicarsi di una burla fattagli da Eisenstein quando lo lasciò in strada a passare la notte solo, ubriaco e vestito da Pipistrello. Alla festa arrivano così Adele, la cameriera di Eisenstein, e naturalmente Rosalinde, la moglie di Eisenstein.
Eisenstein, sotto falso nome, e Rosalinde, mascherata da contessa ungherese, si incontrano. Lui non la riconosce e comincia a corteggiarla. Eisenstein cerca di capire e quando apprende della “visita” di Alfred a sua moglie si infuria, ma Rosalinde ha buon gioco e la notte per loro si concluderà con una “piccante” riconciliazione. Quindi una serata in cui le cose si sono complicano ma sarà “il pipistrello”, cioè il dottor Falke, a dare una spiegazione a tutto…

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