Successo trionfale per l’Aida diretta da Mariotti
con Anna Pirozzi e Anita Rachvelischvili
Tutto esaurito in piazza del Plebiscito per
“Regione Lirica” per Aida .
Presenti
1350 persone, numero massimo consentito secondo le regole anti-Covid.
Il Sovrintendente Stéphane Lissner ha accolto il
Prefetto Giuseppe Valentini e le massime
autorità civili e militari oltre ai
rappresentanti del mondo intellettuale, universitario e della società civile.
Molti i giovani presenti.
Dopo le accoglienze
trionfali delle tre recite di Tosca con il trio stellare Netrebko, Eyvazov e
Tézier, ieri sera 28 luglio un nuovo insieme di straordinarie voci tra le più
acclamate nel mondo ha scatenato l’entusiasmo del folto pubblico presente alla
rappresentazione di Aida in Piazza del Plebiscito.
L’attenzione era
concentrata naturalmente su Jonas Kaufmann, considerato il più grande tenore
del momento, al suo debutto in un’intera opera nelle stagioni del Teatro di San
Carlo.
E lui nel ruolo del
prode guerriero Radamès (non nei panni, essendo rigorosamente una esecuzione in
forma di concerto) ha accontentato le aspettative dei tanti fans giunti anche
da nazioni lontane immortalando le arie verdiane più celebri con il suo celebre
timbro duttile e squillante, capace di tagliare come una lama così come delle
più morbide e intime nuances.
Le due donne che si
contendono il suo amore, Aida e Amneris, sono impersonate da due voci non meno
entusiasmanti, certamente tra le migliori a livello europeo, Anna Pirozzi e
Anita Rachwelishvili: la purezza limpida e cristallina della voce del grande soprano,
tornato nella sua Napoli, che interpreta la schiava del titolo, opposta alla
spietata ma anche lei perdutamente innamorata principessa egizia, scolpita
dalla voce grave e perturbante della cantante
georgiana, lanciata a livello planetario anni fa proprio da Stéphane
Lissner quando era alla Scala.
Il direttore Michele Mariotti, uno dei più
acclamati tra i giovani direttori d’orchestra del mondo, ha mantenuto le
promesse della vigilia con una interpretazione di Aida rispettosa del vero
carattere che emana dalla partitura verdiana spesso fraintesa: intimistico e
basato sui sentimenti e contrasti umani più che sulla consueta cornice
sfavillante dell’epica da kolossal cinematografico, peraltro cancellata in
partenza dall’esecuzione non scenica.
Si è trattato dunque di una occasione davvero
unica per consentire al pubblico di concentrarsi sull’arte raffinata e perfetta
di strumentatore di Giuseppe Verdi ormai alle soglie dell’estrema maturità,
quando ripropose Aida a Napoli, solo un anno dopo la sua prima al Cairo e poi a
Milano.
Tanti applausi anche
per gli altri protagonisti vocali: Claudio Sgura (il padre di Aida Amonasro),
Roberto Tagliavini (il sacerdote Ramfis ma anche protagonista della Nona
Sinfonia di Beethoven in questi giorni), Fabrizio Beggi (il re d’Egitto), il
Messaggero (Gianluca Floris) e con una particolare attenzione per la
Sacerdotessa di Selene Zanetti, che sarà la protagonista di Bohème
nell’apertura della prossima stagione del San Carlo a fine anno.
Il Coro del San Carlo,
ben preparato da Gea Garatti Ansini, ha una lunga e difficile presenza in tutta
l’opera ed ha pienamente risposto meritando l’applauso del pubblico. Ancora una
volta l’Orchestra del San Carlo ha mostrato l’alto livello professionale
raggiunto in questi anni, mostrandosi duttile e impeccabile nella sfida imposta
dalla lettura innovativa e straordinariamente analitica del direttore Michele
Mariotti: una rivelazione per molti spettatori in genere distratti dai
movimenti delle masse e i colori scenografici, che sono stati trasportati
all’interno del meccanismo drammaturgico e sonoro della partitura verdiana.
In questa lettura,
perfino la celebre Marcia trionfale ha acquisito la sua giusta collocazione
all’interno di un percorso mozzafiato che ha gradualmente preso il pubblico
come in un vortice di emozioni, scatenando poi l’entusiasmo finale che ha
accomunato tutti i protagonisti della serata alla pari intorno a Jonas
Kaufmann, ancora più grande nella sua generosa disponibilità a mettersi in
gioco per la rinascita del Teatro di San Carlo, come un atto d’amore per
Napoli.
Dopo l’anteprima nel
Real sito di Carditello, giovedì 30 luglio dalle 20,15 in Piazza del Plebiscito
a Napoli sarà la notte della Nona Sinfonia di Ludwig van Beethoven, omaggio al
250° anniversario della nascita del grande compositore tedesco, ma anche alla
fratellanza europea nel difficile momento della rinascita dopo la pandemia,
poiché l’opera si conclude con il celebre “corale” sul testo di Schiller, “Inno
alla gioia”, divenuto inno ufficiale d’Europa. Orchestra e Coro del Teatro di
San Carlo diretti da Juraj Valčuha con le voci di Maria Agresta, Daniela
Barcellona, Antonio Poli e Roberto Tagliavini.
Infine l’ultima
replica di Aida diretta da Mariotti chiuderà venerdì 31 luglio, con identico
cast della prima, le proposte del Teatro di San Carlo a Napoli per la “Regione
Lirica” 2020 promossa dalla Regione Campania.