giovedì 28 febbraio 2013

MICHELE RIONDINO IN "THE FOOL ON THE HILL"





Le canzoni dei Beatles eseguite, in inediti arrangiamenti sinfonici, dell’Orchestra della Magna Grecia diretta da Roberto Molinelli



Michele Riondino recita accompagnato sul palco dal chitarrista Giampaolo Bandini 

Mercoledì 6 marzo al Teatro Orfeo di Taranto per la Stagione Concertistica XXI “Eventi Musicali” dell’Orchestra della Magna Grecia, un evento originale.
“The fool on the Hill” (Il matto sulla collina) è la famosa canzone dei Beatles del 1967 che dà il titolo a questo atto unico per attore, chitarra e orchestra, con soggetto e testo di Stefano Valanzuolo e regia di Marco Andreoli, che sarà recitato da Michele Riondino.
Sul palco il popolarissimo attore, accompagnato dal chitarrista Giampaolo Bandini, interpreterà David Chapman, l’ex tossicodipendente con disturbi mentali che l’8 dicembre del 1980 assassinò John Lennon a New York.
David Chapman era un grandissimo fan dei Beatles, e di Lennon in particolare, tanto che, nella sua crescente ossessione, arrivò persino a sposare una donna americana di origine giapponese che assomigliava a Yoko Ono; negli anni arrivò a convincersi che Lennon avesse tradito gli ideali della sua generazione, tanto da sentirsi investito della missione di punirlo…
“Lo sai che cosa hai fatto?” gli chiesero. “Sì, ho appena sparato a John Lennon!” rispose freddamente David Chapman dopo aver assassinato uno degli artisti più amati del secolo scorso.
La passione per il proprio idolo musicale può trasformarsi in ossessione, per poi crescere nel tempo fino a diventare furia omicida? È l’ipotesi suggestiva alla quale darà voce l’attore Michele Riondino in “The fool on the Hill”, l’atto unico per attore, chitarra e orchestra sinfonica in cui si alterneranno momenti di recitazione e l’esecuzione di canzoni del gruppo di Liverpool.
Sul palco Michele Riondino sarà David Chapman nelle ore trascorse ad attendere John Lennon davanti all’ingresso del Dakota Hotel di New York, e ripercorrerà - come in un flashback estremo - quel sogno condiviso con milioni di ragazzi di tutto il mondo, ritrovando le canzoni, le frasi ed i gesti che hanno segnato un’epoca.
L’attore si alternerà sul palco con l’Orchestra della Magna Grecia, diretta da Roberto Molinelli, che eseguirà alcune delle più famose canzoni del gruppo di Liverpool in inediti arrangiamenti sinfonici curati dallo stesso Molinelli.
Le note di Help, Come togheter, Yesterday, Ticket to ride, The fool on the hill, Lucy in the sky with diamonds, Eleanor rigby e di tanti altri successi dei Beatles risuoneranno in versione sinfonica in questo concerto-evento dedicato a un gruppo che ha segnato indelebilmente la storia della musica.

G.L

martedì 26 febbraio 2013

LA MUETTE DE PORTICI AL PETRUZZELLI




Produzione dell’Opéra Comique di Parigi
in coproduzione con il Théâtre Royal de la Monnaie di Bruxelles
ed in coproduzione associata con il Palazzetto Bru Zane,
Centre de musique romantique française di Venezia



La Fondazione Petruzzelli di Bari presenta il secondo titolo della Stagione d’Opera 2013, nel segno delle grandi cooperazioni internazionali che caratterizzano il primo cartellone firmato dal commissario straordinario Carlo Fuortes.

Venerdì 8 marzo alle 20.30 (turno A) al Teatro Petruzzelli andrà in scena la prima de “La muette de Portici”, grand-opéra in cinque atti di Daniel-François-Esprit Auber, su libretto di Eugène Scribe e Germaine Delavigne, rappresentata per la prima volta all’Opéra di Parigi il 29 febbraio 1828.

Emma Dante, grande nome del panorama teatrale italiano, firmerà la regia dello spettacolo, produzione dell’Opéra Comique di Parigi, in coproduzione con il Théâtre Royal de la Monnaie di Bruxelles ed in coproduzione associata con il Palazzetto Bru Zane, Centre de musique romantique française di Venezia.

Sul podio dell’Orchestra del Teatro Petruzzelli Alain Guingal. Maestro del Coro del Teatro Petruzzelli, Franco Sebastiani.
A firmare le scene Carmine Maringola, i costumi Vanessa Sannino, le coreografie Sandro Maria Campagna, il disegno luci Cristian Zucaro.

A dar vita all’opera Elena Borgogni (mimo) nel ruolo di Fenella, Maxim Mironov (Alphonse), Maria Alejandres (Elvire), Michael Spyres (Masaniello), Christian Helmer (Pietro), Domenico Colaianni (Borella), Miguel Ángel Lobato (Lorenzo), Mikhail Korobeinikov (Selva), Caterina Daniele (Coryphèe), Gianfranco Cappelluti (Pescatore).

In replica lunedì 11 marzo ore 20.30 (turno B), mercoledì 13 marzo ore 20.30 (fuori abbonamento), venerdì 15 marzo ore 18.00 (turno C).

Biglietti in vendita al botteghino del Teatro Petruzzelli e on line su www.bookingshow.it Informazioni: 080.975.28.40.

In occasione della rappresentazione, domenica 3 marzo alle 11.00, nel foyer del Teatro Petruzzelli,  avrà luogo un nuovo appuntamento della rassegna “Lezioni d’Opera” a cura del musicologo Giovanni Bietti che proporrà una conversazione dedicata al tema “Opéra Comique: La muette de Portici di Auber”.  

domenica 24 febbraio 2013

PRIMA ESECUZIONE ASSOLUTA DI MARE FUTURO



Il Futuro di Taranto in musica con l’Orchestra Magna Grecia

È il grandioso concerto “Mare futuro” il prossimo appuntamento della XXI Stagione Concertistica “Eventi Musicali” della Orchestra Magna Grecia di Taranto.
Il concerto si aprirà con l’esecuzione del Concerto per violino e orchestra di Benjamin Britten, opera giovanile del compositore inglese caratterizzata da un tormentoso lirismo e da mutevoli atmosfere, che sarà eseguita dalla grande violinista Livia Sohn, solista di cui la prestigiosa rivista inglese Strad dice “possiede un tono molto agile e trasparente di purezza eccezionale”.
Un programma caleidoscopico: un grande concerto per violino con la straordinaria violinista Livia Sohn, il futuro di Taranto trasposto in musica in una ouverture in prima esecuzione assoluta, e due tra i più famosi brani del repertorio sinfonico di tutti i tempi.
Il tutto affidato alla “bacchetta” di Luigi Piovano, direttore di fama internazionale e primo violoncello dell’Orchestra di Santa Cecilia, da quest’anno Direttore musicale dell’Orchestra ICO della Magna Grecia.
Tutto orchestrale il secondo tempo del concerto, con protagonista assoluta l’Orchestra della Magna Grecia diretta da Luigi Piovano, che inizierà con la prima esecuzione assoluta di “Mare futuro”, la terza e ultima di tre ouverture che l’Orchestra della Magna Grecia ha commissionato quest’anno ad altrettanti compositori.
Tre opere inedite – eseguite i tre concerti diversi in questa stagione concertistica ­– che compongono “La Trilogia del Mare”, un contributo alla riflessione sulla situazione della Città dei due Mari: partendo dal mare, l’elemento che caratterizza Taranto, sono stati così trasposti in musica il presente (“Mare Metallico” di Giovanni Tamborrino), la storia (“Mare Leggendario” di Maurizio Lomartire) e l’avvenire (“Mare Futuro” di Nicola Locritani).
È una visione di ciò che la città potrà essere. Nicola Locritani, con i suoni, assapora i risultati di una progettualità virtuosa, trasfigura e rimodula le complesse suggestioni del proprio tempo slanciandole nel domani. È la proposta, mai utopica, di un futuro in cui le diversità possono trovare forza nel riconoscimento e nel rispetto delle tradizioni che accomunano, ma, soprattutto, trovano l’interpretazione nella tecnica di progettazione di ingegneri, architetti e geometri. Per la prima volta la musica darà la parola anche a questi straordinari professionisti che con il cemento, il ferro, il vetro, il verde e tanto altro riescono a creare delle opere d’arte urbanistiche di cui tanto Taranto ha bisogno.
Il concerto prosegue con un brano popolarissimo: la “Cavalcata delle Valchirie” dall’opera La Valchiria di Richard Wagner, reso celebre dalla famosa sequenza del film Apocalypse Now in cui viene usato come sottofondo musicale da uno squadrone di elicotteri USA durante l’attacco a un villaggio vietnamita.
Gran finale con l’Ouverture 1812 di Piotr Ciaikovskij, grandioso brano orchestrale composto per commemorare la tentata invasione napoleonica della Russia e la conseguente ritirata dell'armata francese sconfitta dal “Generale Inverno”,  vero punto di svolta nelle guerre napoleoniche. La partitura originale prevede anche tre colpi di cannone che vengono sparati solo in alcune esecuzioni all’aperto…

G.L.

venerdì 22 febbraio 2013

CORRADO AUGIAS OSPITE DEGLI AMICI DELLA MUSICA


LA VERA STORIA DI TRAVIATA
di e con
CORRADO AUGIAS - voce narrante
GIUSEPPE F. MODUGNO - pianoforte e voce


Taranto - Giovedì 28 febbraio, l’auditorium Tatà sarà virtualmente trasformato in un “salotto” raffinato ed elegante da Corrado Augias, giornalista, scrittore e saggista, ideatore-presentatore di alcune fra le migliori trasmissioni culturali di Rai 3 come “Babele”, “Telefono giallo”, “Enigma”, “Le Storie-Diario italiano”, il quale narrerà “La vera storia di Traviata”.
Qual è il mistero che si cela dietro la storia de “La Traviata”? Quale relazione intercorre tra la giovane Alphonsine Plessis, la vedette Marie Duplessis e la protagonista de “La signora della camelie” di Alexandre Dumas figlio? E in quale occasione il compositore Giuseppe Verdi rimane affascinato da questa complessa vicenda?
Nell’ambito della 69° Stagione Concertistica degli Amici della Musica, organizzata sotto l’egida del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Puglia e del Comune di Taranto, Augias condurrà il pubblico in un viaggio avventuroso, tra realtà e sublimi ideazioni artistiche, attraverso la storia, la letteratura e la musica di una delle più famose e popolari opere del teatro musicale, scritta da Giuseppe Verdi (partitura) e da Giuseppe Maria Piave (libretto) e rappresentata per la prima volta a Venezia nel 1853.
Ad accompagnare Corrado Augias nella risoluzione dei misteri della “Traviata”, come già in precedenti spettacoli dedicati a Beethoven e Mozart, il bravissimo pianista Giuseppe Fausto Modugno, noto e apprezzato concertista in Italia e all’estero, divulgatore specializzato in conferenze-concerto (per le quali ha collaborato, fra gli altri, col filosofo Massimo Cacciari), il quale illustrerà i meccanismi musicali e le arie più famose ideate da Verdi per narrare, anche e soprattutto con la musica, la tragica vicenda di Violetta Valery. La regia è di Stefano Mazzonis di Pralafera.

I biglietti sono disponibili presso gli abituali punti vendita: Amici della Musica “Arcangelo Speranza” - via Toscana n° 24/d - tel. 099.7303972; Basile Strumenti Musicali - via Matteotti n° 14 - tel. 099.4526853; Box-Office - via Nitti n° 106/a - tel. 099.4540763. 

venerdì 15 febbraio 2013

LA PATETICA DI CAJKOVSKIJ DIRETTA DA ASHER FISCH


Secondo appuntamento al Petruzzelli con la Stagione Sinfonica


IL CALORE ESPRESSIVO DI ASHER FISCH NELLA DIREZIONE DELLA PATETICA DI CAJKOVSKIJ

Bari – Qualche vuoto sia in platea e soprattutto nei palchi ha caratterizzato il secondo appuntamento della Stagione Sinfonica del Petruzzelli; la presenza in sala di gruppi di studenti delle scuole primarie della provincia barese ha colmato alcuni spazi. Il programma suddiviso in due fasi ha previsto nella prima parte pagine musicali romantiche di Hector  Berlioz con “Les nuits d’été e nella seconda quelle indimenticabili della Sinfonia n. 6 in si minore “Patetica” di Petr Cajkovskij. La direzione della nuova Orchestra della Fondazione Petruzzelli è stata affidata ad un ottimo interprete del repertorio tedesco ed italiano, Asher Fisch  regolarmente ospite della Staatsoper di Vienna e di Berlino, della Royal Danish Opera, della Bayerische Staatsoper, della Hamburgische Staatsoper, della Covent Garden di Londra, della Los Angeles Opera, dell Met di New York e dell’Opéra National di Parigi, ritenuto dalla critica uno dei più raffinati interpreti dei nostri tempi. Per il direttore israeliano si è trattato di un ritorno al Teatro Petruzzelli, alla direzione questa volta di un’orchestra costituita da tanti giovani certamente vogliosi e bravi, ma che hanno bisogno di suonare insieme per trovare una maggiore coesione ed una maggiore personalità. Certamente direzioni come quella di Asher Fisch e soprattutto quella del nuovo direttore musicale Daniele Rustioni, appena trentenne ma con un’esperienza già consolidata nel panorama internazionale, avendo già debuttato al Teatro alla Scala, al Royal Opera House ed al Covent Garden di Londra con Aida, costituiscono una garanzia per il futuro. Atmosfere notturne e melanconiche nella prima parte del concerto con “Les nuits d’été”, una raccolta di melodie per voce e orchestra con l’interpretazione del mezzosoprano Stefanie Iranyi, sono considerate l’espressione più significativa della sensibilità romantica del compositore francese.  In tutto sei melodie, tratte dalla raccolta “La Comedie de la mort” di Gautier senza un filo conduttore dal punto di vista narrativo ma unite dal punto di vista musicale.  Nella seconda parte della serata è stata eseguita la Sinfonia n. 6 in si minore, op.7, “Patetica” di Petr Cajkovskij, ritenuta il testamento artistico dell’autore. Quest’opera fu composta in soli sette mesi e fu eseguita dallo stesso compositore nel 1893 solo pochi giorni prima della sua morte avvenuta in circostanze misteriose. La Patetica resta il grande capolavoro sinfonico di Caikovsky che esprime un preciso intento programmatico, rappresentando la vita con tutte le sue contraddizioni: passione, tenerezza, amore, forze del male e  morte come conseguenza del male. L’ultimo movimento di quest’opera fu definito da Toscanini “non solo bello ma profondamente ispirato”. A fine concerto il pubblico ha tributato grandi applausi soprattutto al maestro israeliano Asher Fisch , che ha diretto con slancio melodico e il calore espressivo . Questa sera, fuori abbonamento, un evento speciale della Fondazione Petruzzelli con Ludovico Einaudi. E’  la dodicesima tappa di un tour che, dal primo febbraio, sta attraversano il territorio nazionale per proseguire successivamente in Europa, in America e in Asia, in cui il pianista presenterà il suo ultimo album “In a Time Lapse” con un ensemble di undici musicisti.

G.L.


mercoledì 13 febbraio 2013

PETRUZZELLI, ARRIVA LUDOVICO EINAUDI IN TOUR


Ludovico Einaudi sarà al Teatro Petruzzelli con “In a Time Lapse Tour”


Evento speciale e fuori abbonamento della Fondazione Petruzzelli, lunedì 18 febbraio 2013 alle 21.00, con Ludovico Einaudi ed un ensemble di undici musicisti. Bari è la dodicesima tappa di un tour che, dal primo febbraio, sta attraversano il territorio nazionale per proseguire successivamente in Europa, in America e in Asia.  Ludovico Einaudi presenta il suo ultimo album “In a Time Lapse” con un ensemble  di bravi musicisti: Alice Costamagna (violino), Svetlana Fomina (violino), Federico Mecozzi (violino), Caterina Boldrini (violino), Antonio Leofreddi (viola), Laura Riccardi (viola), Marco Decimo (violoncello), Redi Hasa (violoncello), Riccardo Laganà (percussioni), Alberto Fabris (live electronics), Francesco Arcuri (multistrumentista).“Quando diventi cosciente che il nostro tempo ha un limite, è il momento in cui cerchi di riempire quello spazio vuoto con tutta la tua energia e ricominci a vivere ogni istante della tua vita in modo pieno come quando eri bambino”. Così Ludovico Einaudi presenta il suo album  “In a Time Lapse”. L’album è composto da quattordici brani e si sviluppa come una suite, con un’idea che rimanda alla forma di un romanzo diviso in vari capitoli. Ogni brano ha la sua identità singola ma fa parte di un insieme, come un albero genealogico in cui ogni ramo ha una relazione con il corpo centrale. Epico e trascinante, sperimentale e avventuroso come alcuni dei suoi precedenti lavori, “In a time Lapse” si spinge oltre, esplorando nuove trame sonore e arrangiamenti che fondono mondi musicali diversi in un linguaggio stratificato, coerente e preciso.Nel classico mondo di Einaudi e del suo pianoforte, si possono percepire anche echi di musica barocca e pulsazioni di pizzica salentina, tessiture tardo romantiche negli archi ed ampie sfumature di suoni, che vanno dalle percussioni all’elettronica. Un viaggio che trasporta l’ascoltatore in una profonda riflessione sull’idea del tempo.
Ludovico Einaudi, è un compositore e pianista italiano conosciuto e apprezzato nel mondo per i suoi concerti, le celebri colonne sonore e la sua carriera discografica. Diplomasi in composizione al Conservatorio Verdi e si è perfezionato sotto la guida del compositore Luciano Berio, suo indimenticato maestro a cui ha di recente reso omaggio con l’opera-tributo The Elements, prodotto dalla Fondazione Musica per Roma per la stagione di Contemporanea 2012 dell’Auditorium della Musica. Musicista curioso e aperto a nuovi incontri e sperimentazioni, incrocia le avanguardie musicali e i suoni ancestrali alle melodie jazz, al rock e alla musica contemporanea non tralasciando particolari e inaspettate incursioni nell’elettronica e sperimentazioni anche nella musica etnica e nel pop. Nel corso della sua carriera collabora con artisti provenienti da diverse estrazioni musicali tra cui: Ballakè Sissoko, Djivan Gasparijan, Mercan Dede, Robert e Donald Lippok. Le sue composizioni sono esempio di musica trasversale, rappresentano un ponte tra le melodie classiche e il pop; ne è un esempio il fatto che è stato l’unico artista di musica classica ad aver partecipato alla prima edizione dell’ITunes Festival (nel 2007) accanto ai più popolari artisti e gruppi rock del mondo (tra i tanti Oasis, Placebo e Franz Ferdinand). Alcuni brani tratti da Divenire e da Una Mattina sono ancora in classifica tra gli album più venduti dell’ITunes Music Store.
I biglietti sono in vendita al Botteghino del Teatro Petruzzelli e on line su www.bookingshow.it.
Informazioni: 080.975.28.40 – www.fondazionepetruzzelli.it











lunedì 11 febbraio 2013

JOSEMI CARMONA ALL'AUDITORIUM TATA' DI TARANTO



JOSEMI CARMONA E IL SUO FLAMENCO GROUP IN
“LAS PEQUEÑAS COSAS”
IN CONCERTO A TARANTO

Venerdì 15 febbraio, sul palco dell’auditorium Tatà di Taranto, gli Amici della Musica in collaborazione con l’Accademia Tàrrega presentano in esclusiva nazionale uno dei maggiori virtuosi della chitarra spagnola Josemi Carmona. Con il suo Flamenco Group, Carmona presenterà il suo nuovo spettacolo di musica e ballo flamenco nell’ambito della 69° Stagione Concertistica, organizzata sotto l’egida del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Puglia e del Comune di Taranto. Josemi Carmona, nato nel 1971 a Madrid, appartiene all’antica e ininterrotta tradizione del flamenco, trasferitagli dal padre, il grande chitarrista Pepe Habichuela e dalla madre, la bailaora (danzatrice flamenca) Amparo Bengala. Inizia a suonare giovanissimo partecipando al worldtour del padre con lo spettacolo “Flamenco Puro”. Nei primi anni ’90, forma a Madrid il gruppo di flamenco pop La Barberia del Sur e poi la leggendaria band di famiglia Ketama con la quale registra 14 dischi che vendono milioni di copie e vincono numerosi Grammy Awards. Il grande virtuosismo di Josemi Carmona alla chitarra incanta da anni i pubblici di tutto il mondo e la sua incredibile creatività, nonché la sua storia personale e famigliare, gli hanno consentito di non rimanere semplicemente uno dei più importanti artisti del flamenco contemporaneo, ma di riconsiderare il suo ruolo di musicista “a tutto tondo”, per affrontare - e vincere - la sfida di ricollocare il flamenco all’interno del crogiolo della “world music” globale. Nascono i suoi progetti con musiche diverse da quelle iberiche, grazie anche alle sue molteplici collaborazioni con grandi artisti, come Alejandro Sanz, Nina Pastori, Miguel Bosé, il grande chitarrista Paco De Lucia, Jorge Pardo, l’eccezionale bassista jazz Dave Holland, Carles Benavent, Rosario Flores, Chick Corea (uno dei pianisti più fecondi del jazz mondiale), Diego “El Cigala”, Jorge Pardo, Tomatito ecc.. I suoi progetti si generano spontaneamente senza “steccati” o preconcetti culturali, tra tradizione musicale spagnola, pop e hip hop, arrivando a comporre, produrre e suonare la colonna sonora della nuova campagna pubblicitaria di MacDonald’s in Spagna, o a realizzare la versione flamenca dell’aria “Nessun dorma” di Puccini. A Taranto, il musicista madrileno presenterà il suo nuovo e “sanguigno” spettacolo di flamenco, con il grande bailaor (ballerino di flamenco) Davide Panagua, costruito sull’ultimo disco del suo Flamenco Group intitolato LAS PEQUEÑAS COSA - Come le piccole cose che rendono bella la vita - nominato ai Latin Grammy® 2011 nella categoria Best Flamenco Record e rimasto ai vertici delle classifiche spagnole per diverse settimane.
Info sul sito : www.amicidellamusicataranto.it .

domenica 10 febbraio 2013

ILIA KIM SUL PARCO DELL'ORFEO DI TARANTO


Ilia Kim con “Impeto e charme” con l’Orchestra Magna Grecia



Ilia Kim torna ad esibirsi a Taranto con l’Orchestra della Magna Grecia, diretta nell’occasione dal messicano Jesus Medina, nel concerto “Impeto e charme” nel quale la grande pianista affronta due capolavori del repertorio pianistico.
La pianista coreana inizierà il concerto, accompagnata dall’Orchestra della Magna Grecia diretta da Jesus Medina, eseguendo la trascrizione per pianoforte e orchestra delle ”Danze sacre e profane per arpa” di Claude Debussy, un brano caratterizzato da sonorità soffuse e un certo gusto per l'esotico. In effetti si tratta di un dittico composto, senza soluzione di continuità, dalla Danse sacrée, il cui titolo fa riferimento a una religiosità arcaica carica di sensualità, e dalla Danse profane più mossa e armonicamente cangiante. La prima esecuzione di questa opera, nel novembre del 1904, suggerì a un critico il termine di "impressionismo in musica" e il paragone con la pittura di Édouard Carrière.
Ilia Kim eseguirà poi la impegnativa “Malédiction” per pianoforte e orchestra di Franz Liszt, opera giovanile incompleta che poi fu riesumata e completata in età matura dal geniale compositore-pianista romantico. Come ogni opera di Liszt richiede una tecnica assoluta, necessaria per interpretare i passaggi virtuosistici; ma Malédiction non indulge solo ad un pianismo pirotecnico fine a se stesso. In questo brano si apprezza anche la capacità di Liszt di bilanciare e fondere, in un equilibrio miniato, smanie del virtuosismo e istanze della sostanza musicale.
Il programma del concerto sarà completato dall’Orchestra della Magna Grecia con l’esecuzione di due brani del compositore messicano Eduardo Angulo, connazionale di Jesus Medina che la dirige in questo concerto: il “Divertimento”, genere di composizione agile e briosa, e la Suite Mexicana n.16 in cui vengono rielaborati temi della musica popolare messicana.
Il concerto si terrà mercoledì 20 febbraio, al Teatro Orfeo di Taranto (ore 21.00) per la Stagione Concertistica XXI “Eventi Musicali” dell’Orchestra della Magna Grecia; per info 099.7304422 e 099.4526853.
  

venerdì 8 febbraio 2013

ASHER FISCH DIRIGE AL PETRUZZELLI PER LA STAGIONE SINFONICA



Secondo appuntamento della Stagione Sinfonica 2013, dirige Asher Fisch

Mercoledì 13 febbraio alle 21.00, il maestro Asher Fisch (Gerusalemme, 1958) torna a dirigere la rinnovata Orchestra del Teatro Petruzzelli nell’esecuzione di indimenticabili pagine musicali.
In programma: di Hector Berlioz Les nuits d’été, raccolta di sei melodie per voce e orchestra, op. 7. Mezzosoprano: Stefanie Iranyi. Per le atmosfere notturne, melanconiche, Les nuits d’été sono considerate il sublime risultato della sensibilità romantica del compositore francese.
Di Pëtr Il'ič Čajkovskij è in cartellone la Sinfonia n. 6 in si minore “Patetica”, ritenuta il testamento artistico dell’autore.
I biglietti sono in vendita al Botteghino del Teatro Petruzzelli e on line su www.bookingshow.it. Informazioni: 080.975.28.40 – www.fondazionepetruzzelli.it

martedì 5 febbraio 2013

ALL'ORFEO DI TARANTO Géza Hosszu-Legocky


Il violino tzigano di Géza Hosszu-Legocky suona all’Orfeo con l’Orchestra Magna Grecia


Géza Hosszu-Legochy sarà il protagonista di “Ispirazione Tzigana”, del prossimo appuntamento della Stagione Concertistica XXI “Eventi Musicali” dell’Orchestra della Magna Grecia al Teatro Orfeo di Taranto fissato alle ore 21.00 del 7 febbraio p.v. La grande pianista Martha Argerich ha espresso un giudizio lusinghiero, sottolineando come   violinista di origine tzigana riveli un altro modo di vivere la musica. È un vulcano in perenne eruzione: che si esibisca nella musica tzigana o nel repertorio classico, egli affascina sempre il pubblico.
In questo straordinario concerto l’orchestra sarà affidata alla “bacchetta” di Luigi Piovano, direttore di fama internazionale e primo violoncello dell’Orchestra di Santa Cecilia, da quest’anno Direttore musicale dell’Orchestra ICO della Magna Grecia, con cui in passato si era già esibito come direttore e come solista. Il programma del concerto è dedicato alla musica tzigana e al repertorio classico che ne trae ispirazione.

Ma prima di addentrarsi nelle atmosfere tzigane il concerto vivrà un prologo particolare.
In prima mondiale assoluta, infatti, verrà eseguita “Mare leggendario” la seconda di tre ouverture che l’Orchestra della Magna Grecia ha commissionato quest’anno ad altrettanti compositori. Opere inedite,  eseguite in tre concerti diversi in questa stagione concertistica, ­che compongono “La Trilogia del Mare”, un contributo alla riflessione sulla situazione della Città dei due Mari: partendo dal mare, l’elemento che caratterizza Taranto, sono stati così trasposti in musica il presente (“Mare Metallico” di Giovanni Tamborrino), la storia (“Mare Leggendario” di Maurizio Lomartire) e l’avvenire (“Mare Futuro” di Nicola Locritani).
“Mare Leggendario”, o “Etra’s tears (Le lacrime di Etra) è il passato, è la storia che si confonde misteriosamente con il mito. Maurizio Lomartire trae ispirazione dai simboli della leggenda raccontata da Strabone - Falanto, Etra, Saturo - per raccontare sinfonicamente la favolosa storia della fondazione di una città e raffigurarne l'inimmaginabile grandezza. E il mare, l'acqua, sono lo sfondo di ogni racconto e la citazione delle più belle frasi di filosofi e poeti fatte rivivere all’interno di una partitura che si arricchisce delle voci dei nostri intellettuali contemporanei.

Sul palco con l’Orchestra della Magna Grecia, diretta da Luigi Piovano, saliranno poi il violinista Géza Hosszu-Legocky e Jiulius Csik che suonerà il “cimbalon”, uno strumento tradizionale della musica popolare ungherese.
Sarà eseguita la “Tzigane” per violino e orchestra di Maurice Ravel: il compositore francese, che definì il brano come "un pezzo virtuosistico nello stile di una rapsodia ungherese", assimila l'elemento esotico della tradizione tzigana all'interno della musica occidentale componendo un brano dichiaratamente virtuosistico.
Il primo tempo del concerto si concluderà con l’esecuzione di “Hora staccato” di Gregorias Dinicu, un celeberrimo brano che da oltre un secolo rappresenta un autentico banco di prova per i virtuosi di tutto il mondo.
Il secondo tempo si aprirà con un brano in cui, secondo lo stile tzigano, Géza Hosszu-Legocky al violino e Jiulius Csik al cimbalon daranno vita a pirotecniche improvvisazioni sui temi della musica popolare magiara.
In tema sarà anche l’ultimo brano che eseguirà Géza Hosszu-Legocky: la  “Zigeunerweisen” per violino e orchestra dello spagnolo Pablo de Sarasate, considerato nella fine dell’Ottocento come il violinista più virtuoso al mondo. In questa composizione de Sarasate rivisita i temi della musica popolare tzigana, in particolare della Csárdás, una danza popolare ungherese a cui “attinsero” molti compositori europei, tra cui Brahms, Strauss e Liszt.
E il concerto si concluderà proprio con un celeberrimo brano di Franz Liszt di ispirazione magiara: la “Rapsodia ungherese” n. 2, originariamente composta per pianoforte e orchestra, ma proposta in questo concerto in un riadattamento per solo orchestra dello stesso Liszt. Questo brano è diventato popolarissimo per il celeberrimo tema che viene sviluppato in modo incredibilmente giocoso e brioso.




sabato 2 febbraio 2013

OMAGGIO A DUE AMICI TARANTINI A NAPOLI: PAISIELLO E S.EGIDIO


Il “TE DEUM” di Paisiello sarà eseguito dai CHORALITER nella Chiesa di S.Pasquale di Taranto

Taranto - Il “Te Deum”  è un’ opera  scritta nel 1791 da Paisiello originariamente per doppio coro ed orchestra su richiesta del re di Polonia Stanislao Augusto, che intendeva celebrare con essa il primo anniversario della Costituzione polacca appena promulgata.  In dicembre del 1804, presente lo stesso Paisiello, l’opera venne eseguita a Parigi in occasione dell’ incoronazione di Napoleone ed in tempi più recenti  (2004)  a Varsavia per celebrare l’ingresso della Polonia, insieme ad altri dieci paesi nell’Unione Europea. Per merito dell’Associazione Musicale Choraliter di Taranto nel mese di dicembre 2012  nell’antica Chiesa di San Domenico Maggiore alla presenza di Monsignor Filippo Santoro Arcivescovo di Taranto  e del noto tenore tarantino, Nicola Martinucci, Presidente Onorario dell’Associazione Choraliter, il “Te Deum” è stato finalmente eseguito integramente per doppio coro, soli ed organo;  precedentemente non era stata mai eseguita. Il nuovo concerto del 3 febbraio si ripropone di ricordare questi due grandi tarantini  che si conobbero e si frequentarono durante la loro contemporanea permanenza a Napoli.  S.Egidio, in quell’epoca frate laico degli Alcantarini, era questuante per il convento di S.Pasquale a Chiaia, mentre Giovanni Paisiello, era maestro di cappella e compositore presso la corte partenopea.  Si racconta  di come Frate Egidio si recasse spesso in casa Paisiello, ben accolto dal maestro e da donna Cecilia e che da qui andasse via sempre con provviste per il convento ed a sua volta  il musicista tarantino, molto religioso (era iscritto al terz’Ordine di San Francesco) si recasse spesso da lui nel Convento di S. Pasquale a Chiaia a Napoli. E’ noto il singolare episodio nel quale Paisiello soccorse Frate Egidio mentre era attorniato da ragazzini che gli chiedevano figurine di santi, medagliette e coroncine tanto da impedirgli di svincolarsi dall’assedio. Paisiello, osservata la scena dal balcone, scese subito in suo aiuto per dargli protezione e dopo averlo fatto entrare nel portone di casa Paisiello si accorse che la tunica del frate era stata ritagliata di un buon pezzo nella parte inferiore; il frate fu poi condotto dal maestro in calesse al suo convento. La scelta di eseguire questa opera di Paisiello nella  Chiesa di San Pasquale in Taranto (che Frate Egidio frequentò da ragazzo prima del noviziato a Napoli), intende ricordare l’amicizia  di questi due personaggi tarantini a Napoli, quasi a volerli far rincontrare idealmente nella loro terra d’origine. Il coro polifonico Choraliter sarà diretto dal maestro Pierluigi Lippolis con  Danilo Tarso all’organo; solisti Valeria La Grotta(soprano),Serena Mastrangelo (soprano), Diego Capriulo (Contraltista), Luca Simonetti (baritono), Fabio Perillo(tenore), Nicola Luzzi (basso).

G. L.

venerdì 1 febbraio 2013

IL TRIO AYESHA CON L’ICO MAGNA GRECIA




Una domenica con il Trio Ayesha all’Hotel Delfino di Taranto

Serata ricca di suggestioni quella del “Trio Ayesha”, il terzo concerto domenicale della stagione XXI “Eventi Musicali” dell’Orchestra della Magna Grecia: l’evento, si terrà domenica prossima, 3 febbraio, alle ore 19.00 presso la Sala Italia dell’Hotel Delfino di Taranto. Questo trio  da sempre propone, grazie a un attento lavoro di ricerca, brani che vanno dalla grande tradizione classica al repertorio popolare di mondi lontani.
Il Trio Ayesha è composto da Marco Messa al clarinetto, Michele Vagnini alla viola e Ramzi Hakim al pianoforte. Nasce nel 2009 dalla collaborazione di questi tre musicisti, cresciuti musicalmente al Conservatorio di Pesaro, che da subito dimostrano una spiccata sensibilità verso la musica popolare europea e non, dando così origine ad un doppio repertorio che unisce trasversalmente la tradizione classica occidentale con quella etnico-folklorica, evidenziandone contaminazioni e possibili interazioni.
Soprattutto sul fronte folkloristico il Trio esplora generi e patrimoni musicali eterogenei creando un percorso originale e unico attraverso luoghi, culture e tempi diversi, con particolare attenzione alla rivisitazione dei balletti tratti dalle più disparate tradizioni.
Sarà la “voce narrante” di Noris Borgogelli, che insieme a Ramzi Hakim ha curato gli arrangiamenti dei brani, ad “affabulare” il pubblico guidandolo nel particolare  programma di questo concerto, un viaggio suggestivo nella musica folkloristica di diversi paesi, scritti da compositori contemporanei che si sono ispirati alle più disparate tradizioni musicali.
Dalle “Folk songs” di Luciano Berio saranno eseguite "A la femminisca", “Azerbaijan love song” e  “Loosin yelav”. Di Massimo Valentini sarà eseguito “Greek”, dell’armeno Aram Il’ič Khačaturjan l’Adagio dal balletto “Spartacus”.
Il Trio Ayesha proporrà poi “in the village” di Mikhail Ippolitov-Ivanov e, dalla Suite del balletto “Arabian nights” di Fikret Amirov, eseguirà “Orgy”, “Baghdad market” e “Sheherazade’s feast”. Del pesarese Paolo Marzocchi, infine, saranno proposti due brani da “Albanian Folk Song n. 5”: “Encore” e “Moj e vogel si floriri”.

ALLA FONDAZIONE PAOLO GRASSI torna Bambini..all'Opera!



Torna il laboratorio di propedeutica e formazione musicale per bambini

promosso dalla Fondazione Paolo Grassi

Riparte il 5 febbraio 2013 il laboratorio di propedeutica e formazione musicale per bambini, promosso dalla Fondazione Paolo Grassi con il fine di avvicinare i più piccoli al mondo della musica e dell’opera lirica.

Il progetto 2013 (sostenuto dalla Regione Puglia nell'ambito del progetto "I saperi dello Spettacolo") sarà, rispetto alle edizioni passate, ancor più ricco di contenuti: il recupero integrale dell'antico Convento di San Domenico (i cui lavori di restauro sono stati ultimati a giugno 2012), ha reso infatti possibile la creazione di una vera e propria "scuola" dotata di numerose aule attrezzate con pianoforti a coda, gentilmente offerti da Marangi-Strumenti Musicali, sponsor tecnico del progetto "Bambini...all'Opera".

Oltre alla pratica degli strumenti ad arco (violino e violoncello), i bambini potranno sperimentare la pratica dello strumentario Orff - indispensabile per un primo approccio alla musica, esercizi di coreutica musicale, giochi legati alla cognizione del ritmo e del suono, e apprendere così nozioni basilari per la comprensione della musica. In tal senso, è stato molto utile per i docenti il seminario sulla propedeutica musicale a cura del M.Gianna Fratta, ugualmente organizzato dalla Fondazione Paolo Grassi, che si concluderà lunedì 4 febbraio con l'ultimo dei due incontri previsti: dalle ore 17.00 alle ore 20.00 ad ingresso libero presso l'Auditorium della Fondazione.

A guidare i bambini nel percorso ludico-formativo previsto dal piano formativo 2013 del progetto "Bambini...all'Opera", giovani musicisti professionisti, molti dei quali collaboratori del Festival della Valle d'Itria, già impegnati nel progetto in qualità di docenti  durante gli anni scorsi: Donatella Dimarco, Angela Lacarbonara, Annarita Semeraro, Silvia Grasso, Raffaella Rinaldi, Francesca Lombardi e Antonia Chillà.

L'edizione 2013 prevede due lezioni settimanali, a partire dal 5 febbraio: il martedì e il giovedì, dalle ore 15.30 alle ore 17.00.

Per ulteriori informazioni e iscrizioni:
telefono: 0804306763 - 3319021191
e-mail: produzione@fondazionepaolograssi.it , sito : www.fondazionepaolograssi.it


ARIANNA SAVALL e PETTER UDLAND JOHANSEN A TARANTO



ARIANNA SAVALL e PETTER UDLAND JOHANSEN AL TATA' DI TARANTO NEL CONCERTO “HIRUNDO MARIS", CHANTS DU SUD ET DU NORD” 


Venerdì 8 febbraio, presso l’auditorium Tatà di Taranto, Arianna Savall e Petter Udland Johansen presenteranno in esclusiva nazionale il concerto “Hirundo Maris”, per la 69° Stagione Concertistica degli Amici della Musica, organizzata sotto l’egida del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Puglia e del Comune di Taranto.
“Hirundo Maris: Chants du Sud et du Nord” è l’evocativo titolo che i due artisti hanno scelto per il loro bellissimo disco, edito nel 2012 per la famosa etichetta ECM di Monaco di Baviera, di cui il concerto di Taranto costituirà l’asse portante.
Il concerto di Savall e Johansen costituirà un’esperienza unica, che ci trasporterà, come fossimo una rondine di mare in volo (“Hirundo Maris”, in latino) in una dimensione fiabesca, sospesa nel tempo: quella del grande mare che unisce genti diverse, stabilisce ponti fra le culture e accomuna le esperienze, lasciando scorgere tratti comuni in espressioni musicali lontane, anche quando il gelo e l’atmosfera estrema ma raccolta del Grande Nord si confronta col calore del sole spagnolo (ebreo sefardita e catalano): un’esperienza in cui risuoneranno echi dei grandi viaggi che i vichinghi compivano per mare, risalendo poi i grandi fiumi europei per incontrare il mondo del sud Europa.
In questo orizzonte, assume un grande valore artistico e interculturale il progetto di Arianna Savall - cantante e arpista catalana nata in Svizzera, figlia di due grandi della musica del nostro tempo come il violista da  gamba e direttore d’orchestra Jordi e il compianto soprano Montserrat Figueras -, con Petter Udland Johansen, cantante, violinista e mandolinista norvegese, a suo agio con repertori tradizionali, di musica antica come con quello classico-romantico di Mendelssohn, Schubert, Grieg, Wolf, Brahms, Mahler.
Il concerto si snoderà nell’incontro e nel confronto tra le eteree atmosfere della folk music scandinava con quelle più “sanguigne” della musica tradizionale iberica: brani di grande fascino e dalla antica storia, come “El Mestre”, “Buenas Noches”, “El Mariner”, “Morena me llaman”, “Ormen lange”, “Halling”, fino alla “Tarantela” di Lucas Ruiz de Ribayaz, insieme con canzoni originali dei due musicisti. Un modo raffinato e originale per avvicinarsi a repertori  musicali poco noti e frequentati, ma dalla grande suggestione e intensità interpretativa, che coinvolgono intellettualmente ed emotivamente lo spettatore.