Con il mio blog di informazione e critica musicale La Nota Azzurra, spero di aprire le menti e i cuori dei miei lettori all’emozionante mondo della musica. Gaetano Laudadio
martedì 30 dicembre 2014
martedì 23 dicembre 2014
UNA NUOVA ORCHESTRA A TARANTO: L'ENSEMBLE TARAS DI NADIR GAROFALO
Nadir Garofalo: être ensemble per Taranto
Il solito stordente ritornello porterebbe tutti noi
a dire che nella nostra terra le cose preziose occupano poco spazio; eppure non
è così: sempre più spesso, fortunatamente, si ha l’occasione di entrare in rapporto
sintonico con nuovi spiriti artistici del nostro territorio, come il poliedrico
Nadir Garofalo - fotografo, pianista, compositore e direttore - che,
recentemente, ha fondato l’ “Orchestra Taras”; un’orchestra d’archi nata dal
bisogno profondo di trasmettere concetti forti attraverso la musica; e
primieramente, in un’epoca di stranieri e di alienazione come la nostra, quello
di être ensemble. Sotto la puntuale
direzione di Nadir Garofalo, la “Taras” ha debuttato con un interessante
concerto tenutosi lo scorso 21 dicembre presso la chiesa di San Domenico, nell’ambito
della manifestazione Natale nell’Isola.
Ben calibrato il programma: l’Allegro della serenata Eine kleine Nachtmusik K. 525, eseguito con morbidezza cristallina
e piglio deciso, tipico del Mozart più scanzonato; l’Elegia della Serenata per orchestra d’archi op. 48 di
Čiajkovskij, a buon diritto edulcorata dalle esuberanti angosce introspettive
che non le si addicono, ma troppo eterea in taluni punti; nel Canone in Re maggiore di Pachelbel, gli
artisti, tralignando dal puro spirito barocco, hanno preferito indulgere in
atmosfere marcatamente pastose, sapendo comunque sapientemente trasformare
l’incontro di umili e reiterati accordi in sapida libagione sacrale; da
segnalare indubbiamente la scelta mirabile e intelligente dell’Andante festivo di Jean Sibelius, nel
“bel Paese” un compositore quasi del tutto sconosciuto: l’interpretazione ha
reso degnamente giustizia al carattere umbratile, contemplativo ma vigoroso del
brano; a seguire, due Bagatelle per archi
composte dallo stesso Nadir Garofalo, Spatium/Tempus,
composizioni che hanno ricordato vagamente Holst, o certi brani di Pizzetti o
Malipiero: due brani forti e nudi nel loro inoltrarsi nelle fibre viventi del
cosmo; prossimali, se non proprio identici, agli elementi della Natura per la
loro franchezza aurorale. La seconda parte del concerto è stata, invece, incentrata
sulla tradizione musicale natalizia: i brani, nella veste di un gustoso
arrangiamento di Garofalo, sono stati interpretati dalla cantante Virginia
Pavone.
Il vibrante entusiasmo, profuso da tutti
gli artisti e gli organizzatori (accanto a Nadir, anche la sassofonista Laura
Donatone), mi auguro che sia riuscito trasmettere un messaggio potente a tutti
i presenti: la nostra epoca, dominata solo da indifferenza, aridità e
fallimenti (epoca che sempre ci ringhia contro “non ti è lecito!”), può essere
cambiata soltanto da chi osa sognare, solamente da chi sa, senza sosta, andare
in cerca del punto luminoso del centro della propria anima; un punto che, se ricercato
con l’ausilio della Musica, di certo può divenire luogo di armonizzazione di
ogni contraddittorietà: un punto dal quale non si potrà mai più errare.
Attilio Cantore
Taranto è una città dalle mille contraddizioni: culla della
civiltà della Magna Grecia e luogo prescelto dai romani per le loro vacanze, vive,
purtroppo, un nuovo periodo di decadenza, dalla quale, per fortuna, cercano di
sottrarsi alcune forze giovani. Luogo di nascita di Giovanni Paisiello, tanto
osannato e richiesto a fine ‘700 da tutte le più importanti corti europee,
dalla Corte di San Pietroburgo in Russia invitato da Caterína II, grande
protettrice delle arti e amante dell'opera italiana, a quella di Re Stanislao
in Polonia, a quella parigina di
Napoleone Bonaparte. In quasi tutte le città che hanno dato i natali ad uomini
illustri e ne conservano una abitazione in cui vissero, sono stati realizzati
dei musei, spesso mete di turismo culturale. Ci si aspetterebbe che la dimora
di questo illustre musicista tarantino fosse diventato non dico un museo ma
almeno una casa da considerare preziosa. Ma a Taranto, al contrario di quanto sarebbe avvenuto in qualsiasi altra
città civile, niente di tutto ciò:
disinteresse completo. La casa di Paisiello nel centro storico di Taranto versa
da tempo in uno stato di abbandono e di fatiscenza, occupata fino a pochi mesi
fa da una famiglia senza dimora. Nel mese di settembre un gruppo di volontari
coordinati dal comitato di piazza di S. Andrea degli Armeni, aveva cercato di
restituire decoro alla storica dimora del compositore ripulendo dalle incrostazioni
la targa commemorativa. Ora l’rreparabile è avvenuto nel più completo silenzio
: nella serata di venerdi, 19 dicembre, si è sviluppato un incendio all’interno
della casa di Giovanni Paisiello, nella città vecchia di Taranto. In fiamme vecchi materassi e quei pochi mobili presenti. I vigili del
fuoco allertati dai vicini spaventati dal fumo che proveniva dallo stabile, hanno spento l'incendio ed ora stanno indagando sulle cause. Si teme che si tratti di un incendio doloso. Immaginate se fosse
accaduto a Pesaro nella casa di Rossini o nella casa di Mozart a Salisburgo
o in qualsiasi altra città europea, nella casa di un illustre musicista.
A Taranto in pochi hanno manifestato il proprio disappunto. In contrapposizione a tanto buio, è ammirevole l'impegno di questi giovani studenti provenienti dall’Istituto Superiore di Musica G.Paisiello, che hanno
voluto formare questa compagine musicale ed anche
per ricordare Giovanni Paisiello. AUGURI GIOVANI ARTISTI !!!!
Gaetano Laudadio
martedì 16 dicembre 2014
IL CONCERTO DI NATALE AL PETRUZZELLI CON MUSICHE DI MOZART E SCHUBERT
Il
Concerto di Natale chiude la Stagione
Sinfonica 2014
Rinaldo
Alessandrini dirigerà l’Orchestra del Teatro Petruzzelli,
maestro del Coro Franco Sebastiani
Domenica 21
dicembre alle 18.00 al
Teatro Petruzzelli avrà luogo il Concerto di Natale, ultimo
appuntamento della Stagione Sinfonica
2014.
Dirigerà
l’Orchestra del Teatro Petruzzelli il maestro Rinaldo Alessandrini, maestro del Coro del Teatro Petruzzelli Franco Sebastiani.
Solisti:
Lavinia Bini (soprano), Romina Boscolo (contralto), Robin Tritschler (tenore), Christian Senn (basso).
In
programma: Missa brevis in si bemolle
maggiore K 275/272b per soli coro ed orchestra ed Exultate jubilate K 165/158a per soprano ed orchestra di Wolfgang Amadeus Mozart e Messa in sol maggiore D. 167 per soli,
coro ed orchestra e Magnificat in do
maggiore D. 486 per soli, coro ed orchestra di Franz Schubert.
Biglietti
in vendita al botteghino del Teatro Petruzzelli e on line su www.bookingshow.it, Informazioni: 080.975.28.10.
Rinaldo
Alessandrini, direttore
Impegnato
sulla scena della musica antica, privilegia nelle scelte del suo repertorio la
produzione italiana, valorizzando nelle esecuzioni la cantabilità e la mobile
espressività proprie dello stile italiano dei secoli XVII e XVIII.
Direttore
d’orchestra, clavicembalista, organista e fortepianista, fondatore e direttore
di Concerto
Italiano del quale cura l’attività, conduce un’intensa attività
solistica, ospite dei principali teatri e festival in Europa, Stati Uniti, Canada
e Giappone.
Dopo essersi dedicato ai
capisaldi della letteratura barocca (Monteverdi, per il quale gli viene
riconosciuta una particolare eccellenza, Vivaldi e Bach), ha rivolto la propria
attenzione al repertorio del tardo settecento (in particolare con il teatro
musicale e la musica orchestrale di Mozart e Haydn). Nei suoi programmi
sinfonici sono costantemente presenti composizioni di Mendelssohn, Schubert,
Brahms e Prokofiev.
Nel
2003 è stato nominato “Chevalier dans l’ordre des Artes et des Lettres” dal
Ministro francese della Cultura ed ha ricevuto con Concerto Italiano il Premio
Abbiati.
È
membro dell’Accademia Filarmonica Romana.
Nel
2005 ha firmato la direzione musicale e la regia di un nuovo allestimento de L’incoronazione
di Poppea al Teatro Liceo di Salamanca.
La
sua discografia, di oltre 50 registrazioni, comprende opere di compositori di
scuola italiana e tedesca, fra cui I Vespri della Beata Vergine di
Monteverdi, i Concerti
Brandeburghesi di Bach, Le quattro stagioni di Vivaldi.
Numerosi
i riconoscimenti ricevuti dalla critica discografica, tra i quali un Grand Prix
du Disque, un premio della Critica Discografica Tedesca e ben tre Gramophone
Awards con Concerto Italiano.
Attualmente registra in
esclusiva per Naive.
Tra i suoi impegni recenti e
futuri: i concerti a São Paulo, Toulouse, Don
Giovanni a Bergen, Giulio Cesare
a Toulon e infine al Teatro alla Scala la Trilogia Monteverdiana con la regia di Bob Wilson.
Franco Sebastiani, maestro del
coro
Nato
a Trento, ha studiato Ingegneria all’Università di Bologna e contemporaneamente
composizione, musica corale, strumentazione e direzione d’orchestra al
Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna.
Dall’80
all’84 ha insegnato al Conservatorio bolognese e dal ’98 al 2007 al
Conservatorio di Adria.
Dall’82
al 2001 è stato maestro suggeritore e altro maestro del coro del Teatro
Comunale di Bologna, partecipando alle stagioni liriche ed alle tournée in
Giappone del ’93 e del ’98.
È
stato maestro del coro al Teatro Valli di Reggio Emilia, al Comunale di
Bologna, al Teatro Alighieri di Ravenna, al Teatro Verdi di Salerno, al Teatro
dell’Opera di Roma, alla Maison Radio France di Parigi e a Fort Worth negli
Stati Uniti.
Ha
diretto concerti e allestimenti di opere liriche in Italia e in Europa, ha collaborato
più volte con Peter Maag, Gianluigi Gelmetti e Riccardo Muti.
In
qualità di direttore ha preso parte a diverse edizioni delle Feste Musicali del
Comunale di Bologna e del Ravenna Festival. È stato più volte presidente di
commissione nei concorsi per strumenti dell’orchestra al Teatro Carlo Felice di
Genova. È autore di revisioni e trascrizioni di partiture di opere inserite
nella programmazione del Comunale di Bologna.
Dal 2001 al 2003 ha ricoperto la carica di segretario
artistico del Teatro Verdi di Trieste.
Lavinia Bini, soprano
Diplomata con il massimo dei
voti al Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze, con la guida di Benedetta
Pecchioli, ha frequentato poi la Scuola dell’Opera Italiana del Teatro Comunale
di Bologna, dove ha cantato Serpina ne La
serva padrona e Livietta in Livietta
e Tracollo di Giovanni Battista Pergolesi, eseguita anche al Festival della
Valle d’Itria di Martina Franca.
Ha debuttato nel ruolo di
Zerbine nella prima rappresentazione italiana della La servante maîtresse di Pergolesi per la X edizione del Festival
Pergolesi Spontini di Jesi.
È stata invitata al Maggio
Musicale Fiorentino per interpretare Elena ne Il cappello di paglia di Firenze.
Ha cantato ne L’elisir d’amore a Sassari, in Rinaldo di Haendel a Ravenna, a Reggio
Emilia e a Ferrara, con la direzione di Ottavio Dantone e per la regia di Pier
Luigi Pizzi. È stata Elvira ne L’italiana
in Algeri al Teatro Petruzzelli e Lauretta in Gianni Schicchi al Maggio Musicale Fiorentino.
Ha vinto il Premio Speciale
nel II Concorso Internazionale “Benvenuto Franci” di Pienza nel 2010 e il
Concorso As.Li.Co per il ruolo di Adina ne L’elisir
d’amore nel 2013.
Fra gli impegni della
stagione 2013/14: Adina ne L’elisir
d’amore a Padova, nel Circuito As.Li.Co. e a Wiesbaden (tournée del Teatro
Regio), La serva padrona al Maggio
Musicale Fiorentino, Carolina ne Il
matrimonio segreto a Lucca e Ravenna, Valencienne ne La vedova allegra al Teatro Filarmonico di Verona, Ines ne La favorita a San Gallen, Zerlina in Don Giovanni a Pisa e a Torino e Lisette
ne La rondine a Lucca e in circuito.
Prossimamente sarà
protagonista de La sonnambula al
Landestheater di Salisburgo.
Romina Boscolo, contralto
Nata
a Pavia, affianca agli studi di Pedagogia quello del canto con la guida di Franca Mattiucci a
Torino e Sherman Lowe a Venezia.
Si
perfeziona in seguito al Mozarteum di Salisburgo, all’Accademia Chigiana di Siena
con Bernadette Manca di Nissa, all’Accademia Rossiniana
di Pesaro con Alberto Zedda. A Salisburgo, Christa
Ludwig la guida nel mondo mahleriano,
contribuendo al suo successo con il debutto nei Kindertotenlieder.
Debutta
in scena a 20 anni nel ruolo di Ramiro ne La
finta giardiniera di Mozart al Teatro
“Gustavo Modena” di Genova. Nel 2003 canta Isabella ne L’italiana in Algeri al Teatro Carignano di Torino.
Nel
2005 ottiene il primo importante riconoscimento internazionale con il “Premio
per la Migliore Giovane Promessa” al Primo Concorso “Renata Tebaldi”
a San Marino.
Attiva
in ambito concertistico ha cantato il Requiem
di Dvořák a Istanbul, Jocasta in Oedipus Rex di Stravinsky a Torino, Elia di Mendelssohn
alla RAI a Torino, Stabat Mater di Pergolesi in Piemonte.
Collabora con orchestre come i Pomeriggi Musicali, l’Orchestra Guido Cantelli, l’Orchestra Filarmonica di Praga, l’Orchestra Filarmonica di Istanbul e ensemble barocchi come Il Falcone e l’Accademia Bizantina.
Ha
cantato Adalgisa in Norma,
Maddalena in Rigoletto,
Ottavia
ne L’incorononazione di Poppea a
Colonia, Donna Peppenella in Napoli
Milionaria di Nino Rota e Dritte Dame in Das geheime Königreich di E. Krenek al Festival di Martina
Franca.
Nel
gennaio 2012 ha debuttato al Konzerthaus di Vienna nell’intermezzo Dorimena e Tuberone di F. B. Conti con
la Cappella della Pietà de’ Turchini diretta dal maestro Antonio Florio ed ha
interpretato il ruolo del titolo in Carmen
in Piemonte.
Robin
Tritschler,
tenore
Acclamato
per il brillante timbro lirico. Si è esibito con la London
Philharmonic Orchestra (con Yannick Nézet-Séguin e Vladimir Jurowski),
l’Orchestre National de Lyon (con Yutaka Sado), la Gulbenkian Foundation di
Lisbona, la Hong Kong Philharmonic Orchestra (con Edo de Waart), la Rotterdam
Philharmonic Orchestra (con Philippe Herreweghe), I virtuosi di Mosca (con
Vladimir Spivakov) e la BBC Philharmonic (con Juanjo Mena). Con la RTE Concert
Orchestra ha cantato il Messiah, alla
presenza di Papa Benedetto XVI, in occasione dell’80° anniversario dello Stato
del Vaticano.
Con la Welsh National Opera ha interpretato il Conte d’Almaviva ne Il barbiere di Siviglia, Nemorino ne L’elisir d’amore, Narraboth in Salomè, Ferrando in Così fan tutte, Don Ottavio in Don
Giovanni e Belmonte in Die Entführung aus dem Serail.
Ha partecipato alla prima esecuzione in Inghilterra
de La passione secondo San Giovanni di C.P.E. Bach con la Bournemouth
Symphony Orchestra diretta da Kirill Karabits.
Ha
cantato in recital alla Wigmore Hall di Londra accompagnato da Graham
Johnson, Malcolm Martineau e Julius Drake. Si è esibito alla Köln Philharmonie,
alla Het Concertgebouw, al Kennedy Centre, ai festival di Aldeburgh,
Aix-en-Provence, KlavierfestRuhr e West Cork Chamber Music Festival.
Nel 2012 è stato nominato BBC New Generation Artist
per i suoi impegni in radio e televisione con la BBC Orchestra.
Radio France e la Danish Radio hanno trasmesso il
suo recital per il centenario di Britten.
La
sua discografia comprende una registrazione di Winter
Words di Britten con Malcolm
Martineau (Onyx), l’integrale delle liriche di Poulenc con Graham Johnson
(Hyperion) e le canzoni della prima guerra mondiale con Malcolm Martineau.
Christian Senn, basso
Cileno
d’origine e italiano di adozione. Dopo la laurea in Biochimica, si perfeziona
all’Accademia per solisti del Teatro alla Scala con i maestri Gencer, Alva e
Manno.
Ha
cantato con i direttori Chailly, Benini, Rizzi, Severini, Carminati, Rovaris,
Muti, Barbacini, Dantone, Biondi. Ha cantato al Teatro alla Scala, al Théâtre
du Châtelet di Parigi, alla Konzerthaus di Vienna, alla Stefaniensaal di Graz,
al Palau de la Música di Valencia e alla Kanagawa Hall di Yokohama.
Il
suo repertorio comprende il bel canto,
il periodo classico e barocco. Ha collaborato con l’Europa Galante di F.
Biondi, l’Accademia Bizantina di O. Dantone, Il Giardino Armonico di G.
Antonini, la Cappella della Pietà de’ Turchini di A. Florio e l’Ensemble
Matheus di J. C. Spinosi.
Ha
cantato il ruolo del titolo ne Il furioso
all’isola di San Domingo a Bergamo, Modena, Ravenna e Rovigo. Tra gli ultimi impegni: Astolfo in Orlando
furioso a Parigi e a Nizza; Guglielmo in Così fan tutte
a Bergamo; Conte ne Le nozze di Figaro a Potsdam; il
ruolo del titolo in Don Giovanni in Cile; Pallante in Agrippina
a Berlino.
Ha
cantato Figaro nel Barbiere
di Siviglia alla Scala,
al Regio di Torino, alla Fenice e al Petruzzelli, al Massimo di Palermo, alla
Deutsche Oper Berlin, al Theater an der Wien; Malatesta in Don Pasquale di
Donizetti alla Scala, Il Conte ne Le
nozze di Figaro alla Scala, Taddeo
nell’Italiana in Algeri al Regio di
Torino, Papageno nel Flauto magico a
Montpellier.
È
considerato uno specialista del repertorio barocco di cui ha cantato molti dei
ruoli più significativi in tutta Europa.
Appassionato
di Bach e del repertorio tedesco, ha eseguito Matthäus e Johannes Passion, Oratorio
di Natale, Magnificat, Actus Tragicus.
Collabora
con l’Orchestra Verdi e La Barocca di Milano, dirette da R. Jais.
Tra
le sue registrazioni recenti: il Tito
Manlio con l’Accademia Bizantina e il dvd della Pietra del paragone registrato al Théâtre du Châtelet di Parigi.
PETRUZZELLI, PUBBLICO ENTUSIASTA PER IL “FLAUTO MAGICO”
SI CONCLUDE CON QUEST'OPERA LA STAGIONE 2014
Bari – Entusiasmante successo per la prima volta in assoluto
del “Flauto Magico” di W.A. Mozart a Bari. Si tratta della penultima opera
scritta dal grande musicista austriaco Mozart ed eseguita a Vienna il 30 settembre del 1791, solo due-tre mesi
prima della morte sopraggiunta il successivo 5 dicembre. Un’opera che fa
sognare con grandi spunti poetici, un omaggio alla massoneria dell’epoca, con
quella mistica aura di segretezza che la caratterizzava, anche se completamente
differente dalle logge massoniche dei tempi nostri. Mozart, come tanti altri
compositori dell’epoca da Haydn a
Beethoven allo stesso Piccinni, ne facevano
parte e sono evidenti le influenze massoniche
in quest’opera in cui fratellanza, amore ed amicizia sono elementi
fondamentali. Una storia d’amore intricata tra Tamino e Pamina,
ma contrastata dalle oscure forze del male (la Regina della Notte, madre di Pamina), che attraverso la
benevolenza del presunto malvagio Sarastro, avrà un lieto fine. Dopo il concerto esaltante
di Riccardo Muti con la sua orchestra giovanile che ha festeggiato sabato
scorso proprio a Bari l’anniversario dei primi dieci anni di attività, ecco un
altro grande evento con repliche ancora
il 18, il 19 ed il 22 dicembre. La
produzione di quest’opera è dei Teatri
di Reggio Emilia ed ha la particolarità di essere stata la prima ed unica collaborazione
del grande direttore d'orchestra Claudio Abbado col figlio Daniele, nel ruolo
di regista. Uno spettacolo esaltante
tanto che a fine opera il pubblico numerosissimo (anche domenica il teatro è
risultato pieno in ogni ordine di posti),
ha cominciato ad applaudire in modo entusiastico ed a lungo, ancora prima che l’orchestra finisse di suonare; un
autentico imprevedibile successo nelle sue dimensioni. Pubblico quasi in
delirio, per le due arie più note dell’opera, in particolare per l’esecuzione
di “Der Holle Rache”, con acuti di una potenza e precisione incredibile. Solo pochi minuti Mozart ha riservato al ruolo della Regina della notte, ma in essi si racchiudono i momenti più esaltanti dell'opera; intonazione e suoni sublimi. Bellissimo l’allestimento di Daniele Abbado con le riuscitissime scene di
Graziano Gregori ed i bei costumi di Carla Teti. Ottime le luci di Alessandro
Carletti, che fa muovere all’inizio nei momenti critici i protagonisti in
un’atmosfera buia e cupa, per poi riportarli in una luce forte e chiara. Accattivanti anche le coreografie di Alessandra Sini e l’intero cast di cantanti. Bravissimi tutti da Antonio Poli ( Tamino) a Jacquelyn Wagner ( una Pamina), ad Alex Esposito ( un esilarante Papageno, con ottime qualità di attore comico). Ottima l’interpretazione anche del basso Dimitry Ivashenko nel ruolo di Sarastro e della superlativa Christina Poulitsi, nel ruolo della Regina della Notte. Florian Plock, Domenico Colaianni, Pervin Chakar, Giuseppina Bridelli, Francesco Castoro,Adriana Di Paola, Lavinia Bini, Kurt Azesberger ed i piccoli geni: Ivana D'Auria, Pierpaolo Gallone e Nicholas Bove hanno completato il cast. Ancora un bravo al Coro della Fondazione Petruzzelli (preparato da Franco Sebastiani) e all’Orchestra della Fondazione Petruzzelli diretta dal maestro Roland Boer. Le foto sono di Carlo Cofano
Gaetano Laudadio
lunedì 15 dicembre 2014
A MARTINA ED A TARANTO L’ESECUZIONE DELLA “MESSA IN PASTORALE” DI GIOVANNI PAISIELLO
LE ORIGINI DELLA MUSICA SACRA
La Musica Sacra nel Settecento napoletano trovò terreno
fertile e assurse a modello per i musicisti di tutta Europa. La presenza di centinaia di Chiese e Cappelle
gentilizie, la formazione didattica dei musicisti e dei cantanti evirati che
avveniva nei Conservatori di Sant’ Onofrio a Capuana, di Santa Maria della
Pietà dei Turchini, dei Poveri di Gesù Cristo e di Santa Maria di Loreto, strettamente
legati alla Chiesa e quindi all’ attività religiosa che in esse si svolgeva, insieme
all’alto numero di compositori sacerdoti tra cui vanno ricordati, Padre
Giuseppe da Napoli, Don Giuliano Perugino, l’Abate Bonifazio Petrone, Don
Gennaro Manna, permisero nel Settecento un grande sviluppo della Musica Sacra a
Napoli, dimostrato dalla copiosa produzione che nella maggioranza dei casi è di
alta qualità. La capacità dei musicisti di Scuola napoletana di contribuire in
modo caratteristico alla
letteratura musicale sacra settecentesca è da
iscrivere nella grande ingegnosità nel trattare il testo liturgico, facendo
tesoro sia della tradizione polifonica italiana, sia del gusto molto
particolare di “drammatizzare” ed enfatizzare le funzioni metalinguistiche
della forma trattata. Giovanni Paisiello fu tra i maggiori compositori di musica sacra.
GLI APPUNTAMENTI DEL CONCERTO
Taranto – Giovedi ,18 dicembre alle ore 19.00, nella Chiesa
del Carmine di Martina Franca e sabato,
20 alle 19.30 nella Chiesa di S. Antonio (non più all’interno dellAuditorium Tarentum), l’Orchestra dell’Istituto Musicale
Giovanni Paisiello diretta dal Maestro Domenico Longo accompagnata dal Coro del
Maestro Pierluigi Lippolis
dell’Associazione Musicale Choraliter eseguirà la rara “Messa in Pastorale per
il Natale per la
cappella del Primo Console a S. Cloud” di G. Paisiello. Solisti,
Maria De Biase (soprano),Valeria Lagrotta (soprano), Roberta Pagano
(contralto), Gianluca Ferrarese (tenore) e Luca Simonetti (baritono). La
pastorale per la Cappella del Primo Console
è un’opera particolare che riflette i ritmi e le sonorità delle messe
pastorali di Natale. I tempi sono quelli
dell’”Ordinarium Missae” con i classici:
Kyrye, Gloria, Credo e l’originale Oratio pro Repubblicam et Consules;
singolare l’inserimento nella parte finale del Credo delle note della
conosciutissima “Tu scendi dalle
stelle”, di cui è autore Alfonso Maria dei Liguori. La messa si caratterizza
per lo sdoppiamento delle voci dei soprani sia nel coro che tra i solisti ,
cosa questa piuttosto originale ed insolita che rende più complessa ed
articolata la composizione. Inoltre il trattamento delle voci solistiche ha un
respiro melodico piuttosto ampio come nello stile del notissimo operista che
soleva riversare nel repertorio sacro la pregevolezza della vena melodica
maturata in altri ambiti musicali. Giovanni Paisiello è stato tra i compositori
di scuola napoletana che hanno lasciato una notevole quantità di lavori sacri.
Basti pensare che Napoleone Bonaparte, per la musica della cerimonia della sua
incoronazione a Imperatore, volle con sé il più grande compositore del tempo,
Giovanni Paisiello. Il musicista tarantino ricopri presso la corte francese tanti diversi e prestigiosi incarichi, tra cui anche quello di direttore musicale di corte. La poco eseguita Messa in Pastorale di Paisiello si inserisce in un contesto storico di avvenimenti importanti, come la Rivoluzione Francese, con le implicazioni ideologiche ad essa connesse ma anche con la tradizione derivante dalla scuola napoletana del ‘700. Paisiello scrisse per Napoleone molta musica sacra, tra cui messe e brani dell'Ordinario. Solo pochi mesi fa, il Coro dell’Associazione Choraliter ha eseguito il “Te Deum Laudamus” , che il musicista tarantino compose per la Cerimonia di Incoronazione di Napoleone. Ogni domenica, alle Tuileries, il Primo Console assisteva a una Messa in musica ed era Paisiello a dirigere l’orchestra. Come è noto, Paisiello è stato tra i musicisti più apprezzati della sua epoca; era chiamato a comporre per le maggiori corti europee e tra i suoi estimatori annoverava anche Mozart, che andò anche ad ascoltarlo in teatro. Soggiornò in Russia presso la corte della zarina Caterina II dal 1776 al 1783, poi fu al servizio di Ferdinando IV di Borbone a Napoli, ed ancora per un paio d’anni a Parigi a partire dal 1802, prima di chiedere a Napoleone di poter rientrare a Napoli, per la salute cagionevole della moglie. Nella capitale partenopea Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat gli riaffidarono lo stesso ruolo avuto in precedenza, ma col ritorno dei Borbone e le vicissitudini derivanti dai cambiamenti politici e dinastici di quel periodo, iniziò una fase di declino e la vena creativa di Paisiello sembrò non riuscire più a stare al tempo con le nuove richieste che gli pervenivano. Morì a Napoli il 5 giugno del 1816.
Gaetano Laudadio
SOLD OUT PER UN INDIMENTICABILE CONCERTO DI MUTI AL PETRUZZELLI
Bari – Mai visto il Petruzzelli
così pieno per un concerto sinfonico e col pubblico puntuale per l’inizio dello
spettacolo e così entusiasta a fine serata. A meno di quelle 3-4 poltrone rimaste libere ma solo nella prima
parte del concerto da chi è arrivato in teatro dopo le 20.30 e che ha dovuto
attendere l’intervallo, non c’erano altri posti
liberi per questo memorabile concerto di Riccardo Muti. Il concerto al politeama
barese è stato un evento “fuori programma” della Fondazione
Petruzzelli , ultima delle tre tappe pugliesi (dopo quella al teatro Giordano
di Foggia e al teatro Mercadante di Altamura). Il pubblico barese ha accolto
Muti e la sua giovane orchestra Cherubini
con grande calore e con applausi prolungati. Riccardo Muti era già stato al
Petruzzelli nel 2009 con l’orchestra dei
talenti da lui creata dieci anni fa, subito dopo la riconsegna ai baresi
del Teatro, che lo stesso Muti ha definito tra i più belli al mondo. E’ stata eseguita la Sinfonia numero 4 in do
minore D417 “La Tragica” di Franz Schubert
e la Sinfonia n. 5 di Ciaikovskij. Due brani che il pubblico ha apprezzato molto riservando
applausi prolungati e scroscianti per il direttore e per l’orchestra che ha
presentato ottimamente le due sinfonie,
assecondando perfettamente il gesto straordinariamente preciso ed ispirato del
direttore. Fraseggi eleganti e scorrevoli nella prima parte e note forti e prorompenti nella seconda. Lo stesso Muti, stringendo la
mano al primo violino ha mostrato il proprio compiacimento per l’esecuzione
fatta dai giovani artisti. Prima dell’unico bis concesso, l’Ouvertoure della
Giovanna D’Arco, il direttore ha ricordato le sue prime presenze nei teatri
baresi e la sua formazione musicale ai tempi del suo mentore Nino Rota. Singolare la sua presenza all’età di soli 3 anni in ultima fila al Petruzzelli (“dicono che rimasi sveglio”, ha
sottolineati il maestro) e dopo al Teatro Piccinni, all’età di 12-13 anni con
suo padre, che lo ha introdotto nel mondo della lirica e gli ha fatto nascere l'amore per l'opera. Parlando della
sua giovane orchestra, Muti ha aggiunto "Faccio
questo non solo per dare ai giovani una possibilità di lavoro, anche se nel
nostro Paese non si vive di questo mestiere, ma soprattutto per trasmettere
loro, attraverso la musica, il valore della cultura che da noi sta man mano
svanendo".
Gaetano Laudadio
venerdì 12 dicembre 2014
LA STAGIONE DI PROSA 2014-15 DELLA FONDAZIONE DEL TEATRO VERDI DI BRINDISI
Già in corso al TEATRO VERDI DI BRINDISI gli spettacoli della stagione di prosa 2014/15
Balletto del Sud
IL LAGO DEI CIGNI
musiche Piotr Il’ic Cajkovskij
coreografia Fredy Franzutti
Rocco Papaleo
UNA PICCOLA IMPRESA MERIDIONALE
di Rocco Papaleo e Valter Lupo
regia Valter Lupo
Teatro Stabile di Napoli, Teatro Stabile di Genova
IL SINDACO DEL RIONE SANITÀ
di Eduardo De Filippo
regia Marco Sciaccaluga
Federico Marignetti, Arianna Battilana,
Flavio Gismondi e Tania Tuccinardi
SPRING AWAKENING
di Duncan Sheik e Steven Sater
regia Emanuele Gamba
Laura Marinoni, Enzo Vetrano e Stefano Randisi
L'ONOREVOLE
di Leonardo Sciascia
regia Enzo Vetrano e Stefano Randisi
Michele Placido
RE LEAR
di William Shakespeare
con Gigi Angelillo, Francesco Bonomo,
Federica Vincenti e Francesco Biscione
regia Michele Placido e Francesco Manetti
Pierfrancesco Favino e il Gruppo Danny Rose
SERVO PER DUE
di Richard Bean
da "Il servitore di due padroni" di Carlo Goldoni
traduzione e adattamento Pierfrancesco Favino,
Paolo Sassanelli, Marit Nissen e Simonetta Solder
regia Pierfrancesco Favino e Paolo Sassanelli
Antonio Albanese
PERSONAGGI
di Antonio Albanese e Michele Serra
regia Giampiero Solari
Silvia Anglani, Stefania Di Pierro, Fabio Lepore
e Cinzia Eramo
Chorus Jazz Studio Orchestra
WE ALL LOVE ENNIO MORRICONE
concerto tributo a Ennio Morricone
direzione d’orchestra M° Paolo Lepore
Sabato 28 Marzo 2015
Aire Aire (Barcellona)
CIRCUS KLEZMER
di Irma Borges
ideazione e regia Adriàn Schvarzstein
ORLANDO PAZZO PER AMORE
dall’«Orlando furioso»
di Ludovico Ariosto
regia Flavio Albanese e Marinella Anaclerio
Giovedì 30 Aprile 2015
CARMEN
adattamento Enzo Moscato e Mario Martone
direzione musicale Mario Tronco
regia Mario Martone
THE NEW YORK GOSPEL SPIRIT PER IL CONCERTO DI NATALE DEGLI AMICI DELLA MUSICA
ARRIVA DA NEW YORK IL GOSPEL
Taranto - Anche quest’anno gli Amici
della Musica hanno invitato, per le festività natalizie, una straordinaria
formazione fra le più rappresentative della musica devozionale afro-americana, i
NEW YORK GOSPEL SPIRIT, che si esibiranno il 22 ottobre 2014,
presso il rinnovato e accogliente Teatro Orfeo, alle ore 21,00,
nell’ambito della 71ª
Stagione Concertistica.
Non si tratterà di un semplice concerto, ma di un vero
e proprio viaggio nella forza e nello spirito del Gospel, cioè nella “parola
del Signore” fatta musica e danza. I NEW
YORK GOSPEL SPIRIT, gruppo gospel DOC proveniente da New York, sono famosi in
tutto il mondo per l’attenzione anche agli aspetti coreografici e teatrali, per
un coinvolgimento integrale, a 360 gradi, nel più puro e profondo spirito
natalizio, grazie alla grande espressività e intensità che contraddistinguono
questo repertorio delle comunità battiste statunitensi.
Si tratterà di un coinvolgente e irresistibile mix di
musica, recitazione e improvvisazione, dai gospel e spiritual tradizionali fino
alle sonorità più incalzanti del rythm'n'blues, e che consentirà al pubblico di
vivere in prima persona il magica
periodo dell’Avvento della comunità afro-americana newyorkese, le cui musiche
corali sono state celebrate in tanti film culto, fra i quali non si può non
citare The Blues Brother, in cui un
invasato James Brown teneva un famoso sermone cantando con un entusiasmante
coro gospel.
Questa è l’atmosfera, il
coinvolgimento, l’humus religioso-musicale che si scatenerà durante il concerto
dei NEW YORK GOSPEL SPIRIT, un gruppo che sul palco si sviluppa in cinque
musicisti (l’immancabile organo hammond, pianoforte, basso, batteria e
chitarra) e sette cantanti: ben dodici elementi di enorme talento (ognuno ha
avuto esperienze nei più importanti cori gospel del mondo), per oltre due ore
di un concerto il cui sound moderno ed elettrizzante trascinerà il pubblico in
un turbine di divertimento e di pathos.
I prezzi del concerto dei NEW YORK GOSPEL SPIRIT sono i seguenti: Platea e Prima Galleria € 25,00;
Seconda Galleria € 20,00; Terza Galleria € 15,00. I Bambini fino a 13 anni
pagano € 10,00. Diritto di prevendita € 2.
Prevendite a Taranto presso la nuova sede degli Amici
della Musica in via Toscana n. 22/a - tel. 099.7303972; Basile Strumenti
Musicali in via Matteotti n° 14 - tel. 099.4526853
Per
informazioni: Amici della Musica in via Toscana n. 22/A - tel. 099.7303972
www.amicidellamusicataranto.it Ulteriori
info sul concerto e sull’intera stagione sono disponibili sul sito www.amicidellamusicataranto.it.
COMUNICATO STAMPA PER IL CONCERTO DI MUTI AL PETRUZZELLI
Concerto
straordinario di Riccardo Muti: orario di inizio alle 20.30 in punto.
Sabato 13
dicembre il
maestro Riccardo Muti con l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini sarà
protagonista di un evento
straordinario al Teatro
Petruzzelli di Bari.
Il concerto
comincerà alle 20.30 in punto.
Gli
spettatori che non dovessero arrivare in orario potranno accomodarsi al loro
posto nell’intervallo tra il primo ed il secondo tempo.
In
programma la
Sinfonia n. 4 in do minore “Tragica” di Franz Schubert e la Sinfonia n. 5 in mi minore op. 64 di Pëtr
Il'ič
Čajkovskij.
Il
concerto rientra in una tournée che ha toccato alcune delle
realtà musicali e dei teatri più
significativi d'Italia, nel segno di un sempre più intenso rapporto fra il
maestro Muti e l’orchestra che lui stesso ha fondato.
La
tournée dell’Orchestra Cherubini arriva a Bari dopo altre due tappe pugliesi:
il Teatro Umberto Giordano di Foggia
ed il Teatro Saverio Mercadante di
Altamura, tornati alla luce dopo i progetti architettonici di restauro, dove il maestro Muti ha riscosso un enorme successo di pubblico.
mercoledì 10 dicembre 2014
AL PETRUZZELLI SI CONCLUDE IL TOUR DEGLI AFFETTI DI RICCARDO MUTI IN PUGLIA
UNA "FULL IMMERSION" DI RICORDI NELLA TERRA
PUGLIESE
Dopo i concerti di Napoli, Foggia ed Altamura, Riccardo Muti e l’Orchestra Giovanile Cherubini saranno
sabato, 13 , sul palco prestigioso del Teatro Petruzzelli. Il giorno
precedente, il Maestro sarà al Teatro Traetta di Bitonto per la cerimonia di
premiazione
dell’Associazione “Pugliesi nel mondo”, dal momento che rappresenta
in modo straordinario la Puglia. Chissà se gli verrà in mente l’incontro con
Nino Rota, quando diciassettenne svolse gli esami da privatista per l'ammissione
al Liceo musicale Piccinni (non ancora Conservatorio), ed il professor Rota,
rivolgendosi al giovane Muti, pronunciò queste parole quanto mai premonitrici :
"Ti diamo il massimo dei voti soprattutto per quello che farai in
futuro". Ora il Maestro Muti, dopo aver rinunciato ai suoi impegni con
l’Opera di Roma, ha deciso di dedicarsi esclusivamente ai giovani
dell’Orchestra Cherubini. Proprio alcuni di quelli che si sono esibiti al
Petruzzelli nel 2009, hanno deciso di entrare nell’Orchestra della Fondazione
Petruzzelli, come Saveria Mastromatteo (secondo violino), Francesca Bonazzoli
(corno), Antonio Buono (viola), Mazza Maria Cristina (violoncello), Alessandra
Aniello (violino). A Bari Muti festeggerà i dieci anni dalla fondazione della
sua orchestra giovanile, avvenuta proprio il 13 dicembre del 2004. Il programma
del concerto barese è di forte richiamo ed è incentrato su due capolavori del
sinfonismo ottocentesco: la “Quarta” di Schubert, straordinaria testimonianza
dei dolori e degli slanci di un giovane romantico e la “Quinta” di Caikovskij,
tra le composizioni più amate di sempre.
Gaetano Laudadio
DOPO NAPOLI E FOGGIA, MUTI OGGI INAUGURA IL MERCADANTE AD ALTAMURA
I TEATRI SAVERIO MERCADANTE E UMBERTO GIORDANO RESTITUITI
A NUOVA VITA
In Puglia si vive un momento di particolare fervore musicale: dopo l’inaugurazione del Giordano a Foggia, i
festeggiamenti per la riapertura del teatro si spostano ad Altamura. Il Teatro Saverio
Mercadante, intitolato ad uno
degli esponenti di spicco della “scuola napoletana”, nato ad Altamura, ritorna
alla luce dopo oltre 20 anni di oblio. La capienza complessiva di questo
contenitore culturale costruito nel 1899 è di 500 posti a sedere tra platea,
palchi (livelli di primo, secondo e terzo ordine) e loggione. L’inaugurazione
del Teatro Mercadante avverrà l'11
dicembre quando si esibirà l'orchestra giovanile Cherubini diretta dal maestro
Riccardo Muti. Il programma del concerto prevede la Sinfonia tratta dall’opera
“I due Figaro” di Saverio Mercadante”, eseguita da Muti a Salisburgo nel corso
del progetto triennale che il maestro aveva dedicato alla “scuola napoletana”,
poi al “Ravenna Festival”, ed infine a Madrid, la “Sinfonia numero 32 in Re
maggiore K385”, conosciuta come Haffner di Wolfgang Amadeus Mozart, la
“Sinfonia numero 4 in Do minore D417” cioè “La Tragica” di Franz Schubert. Per
far fronte alle richieste, che superano di gran lunga il numero dei posti in
teatro (502), la società Teatro Mercadante, ha predisposto a sue spese
l'installazione di maxischermi grazie ai quali si potrà seguire liberamente e
gratuitamente il concerto in diretta da diversi luoghi di Altamura. La diretta
dal teatro partirà alle 18:30, il concerto inizierà alle 20:30. Riccardo Muti
ha chiesto per l’occasione, anche se è già buona l’acustica del teatro, una
speciale camera acustica per esaltare ancora meglio la resa artistica. Alcuni
giorni fa c’era stata la conferenza stampa nel foyer del Teatro Mercadante,
restaurato dalle maestranze locali di Vito Barozzi (Cobar) e Corrado Santoro
(Santoro), titolari di due delle tre ditte che si sono occupate del restauro e
del recupero del teatro, con la terza che è la Gedi, e saranno loro a gestire il teatro in comodato gratuito. Presenti all’incontro i predetti imprenditori, l’Amministratore del Teatro Mercadante
s.r.l., Vito Barozzi ed il Sovrintendente della Fondazione Petruzzelli e Teatri
di Bari Massimo Biscardi che ha curato il cartellone della stagione 2015. Tra
l’Amministrazione del Teatro Mercadante
e la Fondazione barese è nato un sodalizio che intende dare vita ad una
nuova primavera culturale che animerà il teatro di Altamura. E’ nato così un cartellone di alta qualità,
sofisticato ma senza esagerare, che si ispira alla storia della letteratura
musicale a cavallo tra '700,'800 e '900, con nove concerti di musica da camera
e due di sinfonica (la lirica e la danza, è stato detto, hanno costi elevati). Primo
appuntamento il 13 gennaio con musiche di Brahms e Beethoven affidate a Paola
Manzionna (violino), Michele Naglieri (clarinetto), Andrea Waccher
(violoncello) e Luigi Ceci (pianoforte); secondo concerto il 20 gennaio,
Schumann e Schubert, con Gabriele Ceci (violino), Maria Mastromatteo (violino),
Jonathan Cutrona (viola), Andrea Waccher (violoncello) e Pierluigi Camicia
(pianoforte). I due concerti di musica sinfonica sono eseguiti proprio
dall’Orchestra del Teatro Petruzzelli. Uno si terrà il 21 febbraio, con
direzione di Jader Bignamini e con la violinista Isabella Faust, uno dei nomi
di spicco. Un altro è Michele Campanella, pianista listziano tra i più
apprezzati sulla scena internazionale, che sarà sotto i riflettori l’11 giugno
nel secondo concerto sinfonico, diretto da Stanislav Kochanovsky. Passando per
altri concerti (sestetto d’archi o i pianisti solisti Michele Libetta ed il
giovane altamurano di grande talento Leonardo Colafelice), si arriverà al 28
novembre con l’ultimo appuntamento in programma del Coro del Petruzzelli,
diretto da Franco Sebastiani.
Gaetano Laudadio
FOGGIA, INAUGURAZIONE DEL TEATRO UMBERTO GIORDANO CON RICCARDO MUTI
INIZIANO DA FOGGIA QUATTRO INTENSE GIORNATE PUGLIESI DI
RICCARDO MUTI
10.12.2014 – Prima del concerto inaugurale del Teatro
Umberto Giordano che il Maestro Muti farà a Foggia, due parole su quanto è
successo ieri a Napoli. L’affluenza enorme di pubblico per assistere già alla
prova generale del concerto dell’Orchestra Giovanile Cherubini diretta da
Riccardo Muti ha generato una situazione
di ressa e spintoni all’ingresso della Sala Scarlatti del Conservatorio San
Pietro a Majella. Questo è il segno della grande attesa che si vive anche a
Foggia ed ad Altamura per l’inaugurazione rispettivamente del Teatro Umberto
Giordano e del Teatro Mercadante.
Il
Teatro foggiano riapre le porte dopo otto anni di chiusura e lo fa con uno
straordinario concerto diretto dal Maestro Muti con l’Orchestra Giovanile
Cherubini. Il Giordano è il più antico
Teatro pugliese ed ha una capienza di 475 spettatori. Il programma della serata
inaugurale prevede l’esecuzione del “Notturno n.° 1” di Martucci, nel cui nome
nei giorni scorsi Muti ha ricevuto a Capua la cittadinanza onoraria, la
“Sinfonia n° 35 in re maggiore K385” di Mozart, detta “Haffner” e la “Sinfonia n° 4 in do minore di Schubert
conosciuta come la “Tragica”. E’ questo l’appetitoso antipasto che precede
la stagione di prosa, organizzata per lo
stesso teatro dal direttore artistico Michele Placido.
Gaetano Laudadio
L’attività del Teatro Umberto Giordano proseguirà con
attività musicali e di prosa.
MUSICA
Il Teatro comunale ospiterà anche la 45^ stagione
dell’Associazione Amici della Musica di Foggia, allestita con la collaborazione
del Comune di Foggia, che comprende 18 appuntamenti tra concerti di grandi
strumentisti, balletti, musical, performance di jazz e di gospel. Un cartellone
di grande qualità che partirà il 12 gennaio 2015. Si sta già lavorando per
ampliare l’offerta del “Giordano”, articolarla in iniziative di promozione del
Teatro e della grande Musica nelle quali verranno coinvolte anche le realtà
artistiche locali. Si è anche accennato alla possibilità di allestimenti di
opere liriche, con un omaggio al grande compositore foggiano Umberto Giordano
forse già nella corrente stagione di attività del teatro.
PROGRAMMA DI PROSA
Per quanto riguarda la prosa la direzione artistica è stata
affidata a Michele Placido. La stagione
teatrale parte il 13 dicembre con artisti famosi e con lo stesso Michele
Placido in uno spettacolo fuori abbonamento. Dieci appuntamenti «di quelli che
si possono trovare nei cartelloni dei più prestigiosi teatri italiani», ha
sottolineato il direttore artistico Placido, e che vanno incontro ai gusti di
un pubblico vario e competente. Dai grandi classici come “Il fu Mattia Pascal”
diretto e interpretato da Tato Russo, e “Re Lear”, messo in scena dallo stesso
Placido, alla rivisitazione di “Romeo e Giulietta” della Compagnia Factory,
alle pièce di grandi nomi del Teatro, del Cinema e della fiction italiani come
Luca De Filippo, Pamela Villoresi, Pierfrancesco Favino, Antonio Albanese,
Giuseppe Fiorello, Filippo Timi, Ambra Angiolini e Claudio Casadio. Durante
l’incontro con la Stampa, è stata anche presentata l’audizione pubblica indetta
dal Comune, in collaborazione con l’Associazione “Mondoltre” e l’Associazione
“Coro Lirico Umberto Giordano” finalizzata all’ampliamento di un organico
stabile per le prossime produzioni del Teatro “Umberto Giordano” per la Stagione
2015.
Sono previsti dieci spettacoli di prosa con 21 repliche.
- sabato
13 e domenica 14 dicembre 2014 – Tato Russo, “Il fu Mattia Pascal”, regia Tato
Russo
- mercoledì
7 e giovedì 8 gennaio 2015 – Pamela Villoresi, Claudio Casadio, “Il mondo non
mi deve nulla”, regia Francesco Zecca
- martedì
13 e mercoledì 14 gennaio 2015 – Giuseppe Fiorello, “Penso che un sogno così…”,
regia Giampiero Solari
- sabato
31 gennaio e domenica 1 febbraio 2015 – Luca De Filippo, “Sogno di una notte di
mezza sbornia”, regia Armando Pugliese
- martedì
10 e mercoledì 11 febbraio 2015 giovedì 12 febbraio FUORI ABBONAMENTO – Michele
Placido, “Re Lear”, regia Michele Placido e Francesco Manetti
- martedì
17 e mercoledì 18 febbraio 2015 – Compagnia Factory, “Romeo e Giulietta”, regia
Tonio De Nitto
- sabato
28 febbraio e domenica 1 marzo 2015 – Pierfrancesco Favino, “Servo per due. One
man, two guvnors” – regia Pierfrancesco Favino e Paolo Sassanelli
- sabato
14 e domenica 15 marzo 2015 – Antonio Albanese, “Personaggi”, regia Giampiero
Solari
- venerdì
27 e sabato 28 marzo 2015 – Ambra Angiolini, “La misteriosa scomparsa di W”,
regia Giorgio Gallione
- martedì
14 e mercoledì 15 aprile 2015 – Filippo Timi, “Favola. “C’era una volta una
bambina, e dico c’era perché ora non c’è più”, regia Filippo Timi
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