lunedì 15 dicembre 2014

SOLD OUT PER UN INDIMENTICABILE CONCERTO DI MUTI AL PETRUZZELLI

       

GIORNI EMOZIONANTI ANCHE PER IL DIRETTORE "APPULO-CAMPANO"

Bari – Mai visto il Petruzzelli così pieno per un concerto sinfonico e col pubblico puntuale per l’inizio dello spettacolo e così entusiasta a fine serata. A meno di quelle 3-4 poltrone rimaste libere ma solo nella prima parte del concerto da chi è arrivato in teatro dopo le 20.30 e che ha dovuto attendere l’intervallo, non c’erano altri posti  liberi per questo memorabile concerto  di Riccardo Muti. Il concerto al politeama barese è stato  un evento “fuori programma” della Fondazione Petruzzelli , ultima delle tre tappe pugliesi (dopo quella al teatro Giordano di Foggia e al teatro Mercadante di Altamura). Il pubblico barese ha accolto Muti  e la sua giovane orchestra Cherubini con grande calore e con applausi prolungati. Riccardo Muti era già stato al Petruzzelli  nel 2009 con l’orchestra dei talenti da lui creata dieci anni fa, subito dopo la riconsegna  ai baresi  del Teatro, che lo stesso Muti ha definito tra i più belli al mondo.  E’ stata eseguita la Sinfonia numero 4 in do minore D417 “La Tragica” di Franz Schubert  e la Sinfonia n. 5 di Ciaikovskij. Due brani  che il pubblico ha apprezzato molto riservando applausi prolungati e scroscianti per il direttore e per l’orchestra che ha presentato ottimamente le  due sinfonie, assecondando perfettamente il gesto straordinariamente preciso ed ispirato del direttore. Fraseggi eleganti e scorrevoli nella prima parte e note forti e prorompenti nella seconda. Lo stesso Muti, stringendo la mano al primo violino ha mostrato il proprio compiacimento per l’esecuzione fatta dai giovani artisti. Prima dell’unico bis concesso, l’Ouvertoure della Giovanna D’Arco, il direttore ha ricordato le sue prime presenze nei teatri baresi e la sua formazione musicale ai tempi del suo mentore Nino Rota. Singolare la sua presenza all’età di soli 3 anni in ultima fila al Petruzzelli (“dicono che rimasi sveglio”, ha sottolineati il maestro) e dopo al Teatro Piccinni, all’età di 12-13 anni con suo padre, che lo ha introdotto nel mondo della lirica e gli ha fatto nascere l'amore per l'opera. Parlando della sua giovane orchestra, Muti ha aggiunto "Faccio questo non solo per dare ai giovani una possibilità di lavoro, anche se nel nostro Paese non si vive di questo mestiere, ma soprattutto per trasmettere loro, attraverso la musica, il valore della cultura che da noi sta man mano svanendo".

Questi  giovani musicisti seguono un percorso di formazione triennale sotto la sua guida e dopo intraprendono il loro cammino artistico in modo autonomo. Alcuni  di questi  hanno vinto il concorso e fanno attualmente parte dell’Orchestra del Petruzzelli,  come Saveria Mastromatteo, Francesca Bonazzoli , Antonio Buono, Mazza Maria Cristina, Alessandra Aniello,  altri, invece, svolgono la loro attività come prime parti nell’Opera di Monaco, nelle Filarmoniche di Zurigo, di Oviedo, di Losanna. A fine concerto lo stesso direttore d'orchestra "appulo-campano", come ama definirsi ,  ha voluto ricordare che il primo concerto dell’orchestra Cherubini avvenne esattamente il 13 dicembre di dieci anni fa, lo stesso giorno di questa  serata barese. In quattro giorni Muti è stato in quattro città pugliesi inaugurando a Foggia il Teatro Umberto Giordano ed ad Altamura il teatro "Mercadante"; in questa occasione ha speso parole di solidarietà  per  l’ICO “Tito Schipa” della Provincia di Lecce, di cui ha sentito parlare molto bene.  Certamente la decisione di Muti di rinunciare a dirigere l’Aida per l’inaugurazione della nuova stagione lirica romana ha riconsegnato il direttore alla sua orchestra giovanile per ridare slancio ad un processo di ampio respiro con la formazione dei giovani musicisti che si alternano nella sua orchestra. Sono in molti a sperare e a credere che il concerto di sabato non rimanga unico e che si apriranno le porte per nuove collaborazioni col teatro barese. Il primo a ritenere  possibili progetti futuri di collaborazione di Muti con il Petruzzelli è proprio il Sovrintendente Massimo Biscardi. "E' importante che il Maestro, ormai erede della grande tradizione musicale italiana, dedichi tempo ai piccoli teatri della Puglia".   Le foto sono di C.Cofano

Gaetano Laudadio

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