domenica 31 maggio 2020

RAI: DALL'1 GIUGNO, UN NUOVO VIAGGIO MUSICALE TRA I TEATRI E FESTIVAL ITALIANI



Al via dal 1° giugno su Rai5 (canale 23) con l’Opera di Roma
I grandi teatri e i festival italiani riaprono, tutti, su Rai5. Da giugno a dicembre 2020 Rai Cultura propone un lungo viaggio musicale che tocca l’Opera di Roma, il San Carlo di Napoli, il Maggio Musicale Fiorentino, l’Arena di Verona, il Macerata Opera Festival, il Regio di Torino e molti altri. Tutti i giorni dal lunedì al venerdì alle 10 del mattino, e il mercoledì anche in prima serata alle 21.15, una scelta di spettacoli in molti casi storici, recuperati con un approfondito lavoro di ricerca negli archivi della Rai e dei teatri stessi, in altri casi messi in scena recentemente e proposti per la prima volta in TV. Il progetto è realizzato in collaborazione con l’Anfols - Associazione Nazionale Fondazioni Lirico Sinfoniche.
Il ciclo si apre con il Teatro dell’Opera di Roma, che sarà protagonista dal 1° al 12 giugno. Lunedì 1° giugno alle 10 va in onda La Cenerentola di Rossini, messa in scena nel 2016 con la regia di Emma Dante e la direzione musicale di Alejo Pérez. Protagonisti Serena Malfi, Juan Francisco Gatell, Vito Priante, Alessandro Corbelli, Damiana Mizzi, Annunziata Vestri e Ugo Guagliardo.

Martedì 2 giugno, sempre alle 10, è la volta del Barbiere di Siviglia di Rossini andato in scena nel febbraio 2016, con la regia di Davide Livermore e la direzione di Donato Renzetti. Protagonisti Chiara Amarù nella parte di Rosina, Edgardo Rocha in quella del Conte d’Almaviva, Florian Sempey come Figaro e Ildebrando D’Arcangelo come Basilio. 
Mercoledì 3 giugno l’appuntamento è doppio. Si parte la mattina alle 10 con uno spettacolo di danza: Don Chisciotte su musica di Aloisius Ludwig Minkus, con la coreografia di Laurent Hilaire e del grande Mikhail Baryshnikov. In prima serata alle 21.15 invece sono proposte Le nozze di Figaro di Mozart messe in scena nel 2018 da Graham Vick con la direzione di Stefano Montanari. Lo spettacolo è noto per la citazione scenografica del detto inglese “an elephant in the room”, un elefante nella stanza, con il quale ci si riferisce all’avere un problema. Infatti la scena è occupata da un grosso elefante, e ci sono anche diversi scheletri, ben nascosti negli armadi, a simboleggiare tutto ciò che i protagonisti sanno ma non vogliono vedere. Il Conte di Almaviva è Andrey Zhilikhovsky, la Contessa Federica Lombardi, Elena Sancho Pereg interpreta Susanna, Vito Priante Figaro, mentre Cherubino ha la voce di Miriam Albano. Completano il cast Daniela Cappiello come Barbarina, Patrizia Biccirè come Marcellina, Emanuele Cordaro nei panni Don Bartolo, Andrea Giovannini in quelli di Don Basilio, Graziano Dallavalle come Antonio e Murat Can Güvem come Don Curzio. Le scene e i costumi sono di Samal Blak, i movimenti coreografici di Ron Howell e le luci di Giuseppe Di Iorio.
Giovedì 4 giugno alle 10 è riproposto il capolavoro di Wagner Tristan und Isolde (Tristano e Isotta) che inaugurò la stagione del Teatro Costanzi nel novembre 2016, con la direzione di Daniele Gatti e la regia di Pierre Audi. I ruoli dei protagonisti del dramma wagneriano sono affidati ad Andreas Schager (Tristan), Rachel Nicholls (Isolde), John Relyea (Re Marke), Brett Polegato (Kurwenal), Michelle Breedt (Brangäne) e Andrew Rees (Melot).
La settimana si chiude venerdì 5 giugno alle 10 con The Bassarids (Le Bassaridi), la magistrale riscrittura musicale delle Baccanti di Euripide realizzata da Hans Werner Henze. Lo spettacolo, che si è aggiudicato il Premio Abbiati della Critica musicale italiana nel 2015, è firmato da Mario Martone con la direzione musicale di Stefan Soltesz. Considerata il capolavoro del compositore tedesco Hans Werner Henze (1926-2012), l’opera venne scritta nel 1965 su testo di uno dei maggiori poeti del secolo scorso, Wystan Hugh Auden, e del compagno Chester Kallman.
Nella settimana successiva troverà anche spazio, mercoledì 10 giugno alle 21.15, l’ultima produzione andata in scena al Teatro dell’Opera di Roma nel 2020, prima del lockdown causato dal Corona Virus: l’Evgenij Onegin di Čajkovskij con la regia di Robert Carsen e la direzione di James Conlon, proposta per la prima volta in tv.


DAL COSTANZI ALLE TERME DI CARACALLA CON LE TRE NUOVE OPERE IN STREAMING GRATUITO DAL 2 AL 7 GIUGNO PER IL “TEATRO DIGITALE”.

DAL COSTANZI ALLE TERME DI CARACALLA CON LE TRE NUOVE OPERE IN STREAMING GRATUITO DAL 2 AL 7 GIUGNO PER IL “TEATRO DIGITALE”.
Con l’arrivo di giugno il programma di “Teatro Digitale” dell’Opera di Roma si arricchisce di altri tre spettacoli, visibili dal 2 al 7 giugno in streaming gratuito: La Cenerentola di Rossini, Turandot di Puccini, Le nozze di Figaro di Mozart. Si tratta di tre nuovi allestimenti nati sui palcoscenici della Fondazione capitolina, al Costanzi La Cenerentola (2016) e Le nozze di Figaro (2018), firmate rispettivamente da Emma Dante e Graham Vick; a Caracalla, nello scenario unico delle antiche Terme, la Turandot (2015) con regia, scene, costumi e luci di Denis Krief. Completano la programmazione gli appuntamenti con il maestro Giovanni Bietti: con la “Lezione di Opera” per prepararsi alla visione de La Cenerentola già lunedì 1° giugno; con l’“Opera in pillole” ‘Le “melodie lunghe” di Bellini’ mercoledì 3 giugno e 'Verdi: Sinfonie e Preludi’ sabato 6.
Si parte con La Cenerentola di Gioachino Rossini, grazie alla collaborazione con Rai Play visibile da martedì 2 giugno, nel nuovo allestimento che nel 2016 ha segnato il debutto assoluto di Emma Dante al Teatro Costanzi, ripreso poi nel 2019. La regista palermitana, nel rileggere il dramma giocoso che ha visto la prima rappresentazione nel 1817, al Teatro Valle di Roma, regala al pubblico uno spettacolo anticonvenzionale e dirompente, firmando una fiaba sui generis ispirata al Pop Surrealism. Sul podio il maestro Alejo Pérez. Nel cast Juan Francisco Gatell (Don Ramiro), Serena Malfi (Angelina), Vito Priante (Dandini), Alessandro Corbelli (Don Magnifico), Damiana Mizzi (Clorinda), Annunziata Vestri (Tisbe) e Ugo Guagliardo (Alidoro). Le scene sono di Carmine Maringola, i costumi di Vanessa Sannino, le luci di Cristian Zucaro e i movimenti coreografici di Manuela Lo Sicco.
Giorni di programmazione: martedì 2 e venerdì 5 giugno.
Dalle 20.00 di mercoledì 3 giugno viene trasmessa in prima assoluta in streaming sul canale You Tube del Teatro la Turandot di Giacomo Puccini. Il nuovo allestimento andato in scena nel 2015 a Caracalla, vede tre importanti debutti: del maestro Juraj Valčuha alla direzione dell’Orchestra dell’Opera di Roma; di Denis Krief su quel palcoscenico: “è la mia sesta Turandot ma il mio debutto alle Terme di Caracalla. – dichiarava allora il regista - Ripensare questo spettacolo per uno spazio teatrale così particolare è stata per me una sfida imperdibile: l’incontro tra la poetica dei ruderi romani e il profumo d’oriente dell’opera di Puccini”; al debutto romano infine, anche il soprano svedese Iréne Theorin, tra le maggiori interpreti del ruolo di Turandot. Nel cast Jorge De Léon (Calaf), María Katzarava (Liù), Igor Gnidii (Ping), Massimiliano Chiarolla (Pong), Gianluca Floris (Pang), Marco Spotti (Timur), Gianfranco Montresor (Mandarino) e Max René Cosotti (Altoum). In scena, oltre al Coro diretto dal maestro Roberto Gabbiani, anche gli allievi della Scuola di Canto Corale del Teatro dell’Opera di Roma.
Giorni di programmazione: mercoledì 3 e sabato 6 giugno.
L’ultimo appuntamento della settimana è con una novità assoluta della stagione 2017/2018, Le nozze di Figaro di Wolfgang Amadeus Mozart, visibile, grazie alla collaborazione con Rai Play, da giovedì 4 giugno. Il nuovo allestimento era molto atteso perché proseguiva il lavoro sulla trilogia Mozart/da Ponte commissionato al regista britannico Graham Vick dal Teatro dell’Opera di Roma, iniziato con Così fan tutte (2016/2017) e concluso con Don Giovanni (2018/2019). Sul podio, e al fortepiano nei recitativi, il maestro Stefano Montanari. Insieme, direttore e regista sono riusciti a dare tutto il brio necessario alla “folle giornata” del più musicato dei barbieri! Nel cast Andrey Zhilikhovsky (Conte di Almaviva), Federica Lombardi (Contessa), Elena Sancho Pereg (Susanna), Vito Priante (Figaro), Miriam Albano (Cherubino), Daniela Cappiello (Barbarina), Patrizia Biccirè (Marcellina), Emanuele Cordaro (Don Bartolo), Andrea Giovannini (Don Basilio), Graziano Dallavalle (Antonio) e Murat Can Güvem (Don Curzio). Quest’ultimo è uno dei talenti emersi dal progetto “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma, allora alla sua seconda edizione. Lo spettacolo vede le scene e i costumi di Samal Blak, i movimenti coreografici di Ron Howell e le luci di Giuseppe Di Iorio.
Giorni di programmazione: giovedì 4 e domenica 7 giugno.
Sui profili social del Teatro sono disponibili interviste-video ai direttori, registi e interpreti, mentre da lunedì 1° giugno sul sito ufficiale è possibile riascoltare la "Lezione di Opera" di Giovanni Bietti per prepararsi alla visione de La Cenerentola.
Alla programmazione si aggiungono i due appuntamenti settimanali con l’“Opera in pillole”: mercoledì 3 giugno ‘Le “melodie lunghe” di Bellini’ e sabato 6 ‘Verdi: Sinfonie e Preludi’. La rubrica “Opera in pillole” nata l’8 aprile 2020, oltre a un pubblico fisso di appassionati, sta raccogliendo sempre nuovi ascoltatori di ogni età grazie alla maestria del musicologo Giovanni Bietti, uno dei più apprezzati divulgatori italiani e notissima voce radiofonica. In ogni “pillola” di poco più di dieci minuti, con un linguaggio semplice e accessibile, illustra i punti salienti di un viaggio nel meraviglioso mondo dell’opera. Per chi avesse perso gli appuntamenti precedenti, la rubrica “Opera in Pillole” completa è sempre disponibile online sul canale You Tube dell’Opera di Roma.

Macerata Opera Festival 2020 #biancocoraggio Gli appuntamenti per tre settimane di festival allo Sferisterio.



Accanto alle opere, gli appuntamenti di Palco Reverse, la danza e gli attesi crossover con Melozzi/Anastasio, Paoli/Rea, il Montelago Celtic Festival e Cristicchi in collaborazione con Musicultura Festival

“Bia. Un passo nuovo, una parola appropriata” di ToTEAM è il progetto vincitore del Concorso Macerata Opera 4.0 per progetti di teatro musicale contemporaneo under35

La Notte dell’Opera si trasforma al plurale e presenta i progetti selezionati grazie al sostegno di Banco Marchigiano Credito Cooperativo Italiano, Comune di Macerata e Confcommercio Marche Centrali
 

Procede speditamente la rimodulazione del Macerata Opera Festival 2020 #biancocoraggio che si svolgerà allo Sferisterio dal 18 luglio al 9 agosto. Completano il cartellone operistico alcuni attesi appuntamenti del festival come gli spettacoli della rassegna Palco Reverse, i concerti crossover e la danza. Il programma, approvato dal CdA, si svolgerà avendo per linee guida tre elementi insostituibili: la salute e la sicurezza di pubblico, artisti e maestranze, la sostenibilità e congruità economica dell’investimento e la qualità tecnico-artistica della proposta.
Per la serata inaugurale di sabato 18 luglio andrà in scena allo Sferisterio Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart diretto da Francesco Lanzillotta. Per questo, l’Associazione Arena Sferisterio desidera ringraziare José Miguel Pérez-Sierra – previsto originariamente alla guida dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana per Don Giovanni – che ha lasciato la bacchetta al direttore musicale del festival; Pérez-Sierra sarà a Macerata per l’edizione 2021. Lo spettacolo è firmato dal regista Davide Livermore che, dopo i successi al Teatro alla Scala e sui maggiori palcoscenici internazionali, debutta a Macerata con una coproduzione con il festival francese delle Chorégies d’Orange, dove il capolavoro mozartiano è andato in scena nell’estate del 2019 e che sarà ripensato e riorganizzato per gli spazi dello Sferisterio anche alla luce delle nuove normative di sicurezza. Nel ruolo del protagonista ci sarà Mattia Olivieri, Leporello sarà Tommaso Barea, Donna Anna Karen Gardeazabal, mentre Donna Elvira e Don Ottavio saranno rispettivamente Valentina Mastrangelo e Giovanni Sala, i due giovani cantanti “adottati” artisticamente dal festival maceratese e presenti in ogni edizione del triennio, che debutteranno i rispettivi personaggi. Completano il cast Alessandro Spina (Commendatore), Gaetano Triscari (Masetto) e Lavinia Bini (Zerlina). Alle già annunciate quattro recite di Don Giovanni, se ne aggiungono altre due; questo il calendario definitivo: 18, 24, 26 e 31 luglio, 2 e 8 agosto.

Il trovatore di Giuseppe Verdi (25 luglio e 1 agosto) sarà eseguito in forma di concerto e sul podio salirà Vincenzo Milletarì, giovanissimo talento, perfezionatosi con Riccardo Muti e Fabio Luisi. Protagonisti vocali alcuni fra i più interessanti interpreti del panorama internazionale: Luciano Ganci (Manrico), Roberta Mantegna (Leonora, al debutto dopo aver interpretato la versione in francese al festival Verdi di Parma), Sonia Ganassi (Azucena) e Massimo Cavalletti (Il conte di Luna) e ancora Davide Giangregorio (Ferrando) e Fiammetta Tofoni (Ines).
Con la FORM - Orchestra Filarmonica Marchigiana, nelle due produzioni ci sarà, come sempre, il Coro Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini” diretto da Martino Faggiani.

Accanto a questi titoli operistici, una serie di altri appuntamenti sempre allo Sferisterio che completano il programma #biancocoraggio 2020.

Nel 2019 è nata la rassegna Palco Reverse per vivere e conoscere lo Sferisterio da un nuovo punto di vista con artisti e pubblico, posizionati insieme sul palcoscenico e con i palchi e il cielo a fare da scenografia. Dopo il successo raccolto, il programma di Palco Reverse 2020 è ancora più ricco, con tre appuntamenti creati appositamente per lo spazio e il tema #biancocoraggio, legati a doppio filo con la programmazione operistica: l’autore e interprete Massimiliano Finazzer Flory (mercoledì 22 luglio), la regista e attrice Laura Morante (mercoledì 29 luglio) e la scrittrice e drammaturga Michela Murgia (mercoledì 5 agosto).
In Verdi legge Verdi Massimiliano Finazzer Flory (mercoledì 22 luglio) offre una chiave interpretativa originale, scegliendo di esplorare la biografia del compositore di Busseto dando voce allo stesso Verdi con una selezione di lettere dedicate all’Italia, alla musica, alla politica, all’arte e a tre “autori preferiti”, Dante, Manzoni e Shakespeare. Di Verdi è nota soprattutto la musica dietro alla quale c’è anche un assiduo lettore che comunica principalmente per lettera e che verrà evocato nella sua complessità di rapporto coi sentimenti e coi testi. In scena con lui alcuni cantanti del festival, accompagnati dal vivo al pianoforte.
Laura Morante in Madame Tosca (mercoledì 29 luglio) diventerà Sarah Bernhardt, l’attrice a cui Victorien Sardou dedicò il celebre dramma trasformato in libretto da Illica e Giacosa messo in musica da Puccini. Sarah Bernhardt è la voce narrante di Madame Tosca: l’attrice, ormai costretta su una sedia per via di un incidente in palcoscenico, rilegge il ruolo di Tosca e ricorda le vicende personali che hanno ispirato il dramma. La realtà e la finzione finiscono per mescolarsi in un gioco di specchi che rafforza la leggenda del personaggio con il respiro del cuore pulsante di una donna esistita per davvero, evocando anche una terza complessa e indimenticabile artista indissolubilmente legata al capolavoro pucciniano: Maria Callas. In scena con Laura Morante ci sarà Mimosa Campironi, attrice e musicista, coautrice del testo e impegnata al pianoforte nell’esecuzione dei brani da lei stessa composti per questo melologo. Madame Tosca è un progetto realizzato in collaborazione con la Casa Musicale Sonzogno.
Michela Murgia arriva allo Sferisterio da melomane e riscrive il Don Giovanni di Mozart (5 agosto) mantenendo inalterati i personaggi principali del libretto di Da Ponte: ritroviamo quindi, oltre al noto protagonista libertino e bugiardo, anche il suo incauto servo Leporello e il serioso Don Ottavio a ricalcare gli stereotipi, ancora presenti nel mondo contemporaneo, dell’“essere maschio”. L’universo femminile è invece incarnato da tre donne molto diverse tra loro, quasi a rappresentare tre archetipi comportamentali: Donna Anna, esempio di rigore morale e ossequio delle tradizioni; Donna Elvira, tradita e costantemente beffata da Don Giovanni ma illusoriamente convinta di poterlo redimere, e Zerlina, donna curiosa che armata di malizia che si affaccia al mondo con comportamenti frivoli e infantili. A coadiuvare il flusso di coscienza, la musica di Wolfgang Amadeus Mozart, eseguita da un solo strumento, legato alle Marche, la fisarmonica e affidata a Giancarlo Palena. Don Giovanni è un progetto realizzato in collaborazione con la Società dei Concerti di Parma.

Il palcoscenico dello Sferisterio ospiterà quindi alcuni appuntamenti crossover.
...MaC’eraTa...nta Voglia di Musica (domenica 19 luglio) con Enrico Melozzi che, dopo aver conquistato Macerata lo scorso anno con i 100 Cellos, torna con le sua Orchestra Clandestina e un ospite d’eccezione come il rapper Anastasio.
Gino Paoli e Danilo Rea (martedì 4 agosto) saranno protagonisti di una serata a base di voce e pianoforte, che vedrà duettare insieme uno fra i più grandi interpreti della canzone d’autore italiana e uno fra i più lirici e creativi pianisti di oggi. Uno spettacolo unico, in cui il repertorio varia di serata in serata, veleggiando nel mare dell’improvvisazione grazie alle esperte mani di Rea e al desiderio di sperimentazione che da sempre accompagna Paoli.
Per il weekend conclusivo due collaborazioni con altrettante manifestazioni marchigiane di fama nazionale: la prima col Montelago Celtic Festival (venerdì 7 agosto), la seconda con Musicultura Festival (domenica 9 agosto). Atmosfere e suoni folk caratterizzano Suonar Lontano, spettacolo pensato da Michele e Maurizio Serafini con Luciano Monceri, che porterà allo Sferisterio alcuni dei più importanti musicisti italiani dediti a questo repertorio, al termine di una giornata interamente dedicata in città agli appassionati del Montelago Celtic Festival. Per l’ultima serata allo Sferisterio, in collaborazione con Musicultura Festival, arriva Simone Cristicchi, cantautore, scrittore, attore, presentatore radiofonico, il cui spirito eclettico è caratterizzato da una raffinata ironia capace di cogliere i dettagli più piccoli di ogni storia e trasformarli in un racconto lirico. Simone Cristicchi – dopo 6 anni di successi teatrali, con oltre 300.000 spettatori, sold out ripetuti, e un Festival di Sanremo 2019 che lo ha visto protagonista pluripremiato – torna in concerto in concomitanza con la pubblicazione dell’album (Sony Music) “Abbi cura di me”, prima raccolta dei suoi più noti e amati brani.

Le disposizioni e normative di sicurezza attuali, oltre che il lungo periodo di quarantena, rendono purtroppo inattuabili le proposte di danza che erano state annunciate – il 21 luglio Don Juan (nuova creazione firmata da Johan Inger) e il 4 agosto il Gala con l’étoile Svetlana Zakharova – e che sono state riprogrammate nei prossimi festival, così come Tosca che andrà in scena nel 2022.
Il Macerata Opera Festival non rinuncia però a un tipo di spettacolo che ha il movimento corporeo e la musica in primo piano: per questo ha scelto Meraviglia di Alessandro Pietrolini (martedì 28 luglio), molto adatto ai grandi spazi dello Sferisterio e già acclamato dalle più grandi platee del mondo. Basato su acrobazie aeree, macchine sceniche ed elementi di “nouveau cirque”, Meraviglia propone un immaginifico e romantico itinerario fra luoghi fantastici e bizzarre creature sospese nell’aria.

Nei giorni scorsi la giuria – composta da Barbara Minghetti, Paolo Cantù, Fabrizio Grifasi, Francesco Lanzillotta, Emanuele Masi, Luciano Messi, Stefania Monteverde, Velia Papa, Marco Sinopoli – ha scelto, fra i quattro arrivati alla selezione finale, il progetto vincitore del concorso Macerata Opera 4.0 per progetti di teatro musicale contemporaneo ideati da artisti under35 (in totale erano sedici quelli pervenuti e ammessi): si tratta di Bia. Un passo nuovo, una parola appropriata, presentato da Antonio Smaldone di ToTeAM, con Davide Gasparro (regia e drammaturgia), Marco Benetti (musica), Stefano Zullo (scene e costumi), Riccardo Olivier (coreografia), Paolo Vitale (light designer). Lo spettacolo (24 luglio, luogo da definire) è stato così descritto dagli autori di ToTEAM: «Una sensibilità eco-sistemica, più forte nei più giovani, pretende responsabilità da ognuno. Si percepisce necessario un drastico cambio di rotta per altri ritmi di vita, un altro abitare il pianeta: la genesi di un’altra cultura dell’essere umano. L’incipit è l’istantanea di un pianeta prosciugato, alienato e distrutto da sé stesso, o meglio dalla propria componente antropomorfa: un pianeta di esseri che divora l’umano. Il diverso da sé, un sorriso, un pensiero critico, un’azione autonoma connessa agli altri, la spontaneità, il curarsi del futuro comune, possono essere definiti oggi esempi di Coraggio. Pertanto, il Coraggio è in chi, oggi, sceglie di segnare il passo e invitarci a seguirlo. Il ToTeam nasce dalla stretta di mano di artisti giovani per impegnarsi a dare forma a queste suggestioni. Intervisteremo i più giovani in merito e, come fratelli maggiori, daremo voce alla loro visione. Curiosi di segnare, insieme, “un passo nuovo” e “una parola propria”».

Quest’anno cambia fisionomia la Notte dell’Opera che per l’edizione 2020 si trasformerà al plurale dando vita alle Notti dell’Opera iniziativa che non rinuncia, considerata la situazione e le disposizioni di sicurezza attuali, al clima di festa ma lo distribuisce lungo tre serate in zone della città ben definite – giovedì 23 luglio in Corso Cairoli, giovedì 30 luglio in Corso Cavour e giovedì 6 agosto nel Centro storico – i cui dettagli saranno presentati nelle prossime settimane. Durante le tre serate saranno realizzati i progetti vincitori del bando sostenuto da Banco Marchigiano Credito Cooperativo Italiano che, con l’Associazione Arena Sferisterio, il Comune di Macerata e Confcommercio Marche Centrali, per il secondo anno sostiene l’iniziativa.

Il Macerata Opera Festival è realizzato dall’Associazione Arena Sferisterio con Comune di Macerata, Provincia di Macerata, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Regione Marche.
Un ringraziamento ai Cento Mecenati che sostengono attraverso Art Bonus l’attività del festival.