venerdì 28 agosto 2020

DIDo AND ÆNEAS AL TEATRO LA FENICE IL 4-5 E 6 SETTEMBRE.

 Teatro La Fenice

venerdì 4 settembre 2020 ore 19.00
sabato 5 settembre 2020 ore 19.00
domenica 6 settembre 2020 ore 19.00

 

Lirica e Balletto Stagione 2019-2020

 

DIDo
AND ÆNEAS


opera in tre atti

libretto di
Nahum Tate
dal quarto libro dell’Eneide di Virgilio
 

musica di  Henry Purcell
 

personaggi e interpreti

Dido, regina di Cartagine Giuseppina Bridelli
Belinda, sua confidente Michela Antenucci
Un’ancella Martina Licari
La maga Valeria Girardello
Prima strega Lara Lagni
Seconda strega Chiara Brunello
Mercurio / Un marinaio Matteo Roma
Enea Antonio Poli

 

maestro concertatore e direttore  Tito Ceccherini

regista e coreografo   Giovanni Di Cicco
 

scene Massimo Checchetto
costumi Carlos Tieppo
light designer Fabio Barettin

Orchestra e Coro del Teatro La Fenice

maestro del Coro Claudio Marino Moretti

danzatori

 Associazione Deos Danse Ensemble Opera Studio
 

in lingua originale con sopratitoli in italiano e in inglese
 

nuovo allestimento Fondazione Teatro La Fenice

domenica 16 agosto 2020

RAVELLO, SALISBURGO, LUCERNA: PARTE DALLA CITTÀ DELLA MUSICA IL TOUR ESTIVO DI CECILIA BARTOLI.

Nel cartellone della 68esima edizione del Ravello Festival ideato da Alessio Vlad, l’appuntamento di martedì 18 agosto (ore 20.30) è uno di quelli che sicuramente resterà nella storia del secondo festival più antico d’Italia.

Questo non solo per il debutto nella Città della Musica di Cecilia Bartoli, la più famosa cantante italiana d’oggi, ma anche perché “What passion cannot music raise” il nuovo progetto della Bartoli e de Les Musiciens du Prince-Monaco, prodotto in collaborazione con i festival di Lucerna e di Salisburgo, avrà la sua origine a Ravello, nella sala dell’Auditorium Oscar Niemeyer. L’ensemble diretto da Gianluca Capuano sarà in città dal 15 di agosto per le prove di quello che è di fatto il primo impegno della Bartoli e dell’orchestra dopo il lockdown.

Nel doppio ruolo di interprete e direttrice artistica, Cecilia Bartoli, ha riunito attorno a sé i migliori musicisti internazionali che suonano strumenti antichi per formare un'orchestra che rilanciasse la tradizione della musica di corte delle grandi dinastie principesche, reali e imperiali europee del XVII e XVIII secolo. L’ensemble Les Musiciens du Prince-Monaco è nato nella primavera 2016 all'Opera di Monte-Carlo, grazie anche all’impegno di Jean-Louis Grinda, direttore dell'Opera, anche lui a Ravello per l’occasione.
La visione artistica di Cecilia Bartoli si concentra soprattutto sui più grandi compositori del periodo barocco, come Händel e Vivaldi, ma anche sul repertorio rossiniano. La sua ricerca ha privilegiato partiture inedite o eseguite molto di rado. Questo per suscitare la curiosità del pubblico, affidandosi a un’orchestra che, con duttilità e ricchezza di colori, proponga un universo sonoro molto diverso da quello di un'orchestra moderna.
Anche a Ravello il programma avrà questo leitmotiv spaziando da Händel e Vivaldi appunto, a Nicola Porpora, Johann Adolph Hasse e Georg Philipp Telemann.
Boxoffice: tel. 089 858422 – boxoffice@ravellofestival.com
Martedì 18 agosto
Auditorium Oscar Niemeyer, ore 20.30
Cecilia Bartoli
Les Musiciens du Prince-Monaco
Direttore Gianluca Capuano
“What passion cannot music raise”
Musiche di Händel e altri
Posto unico € 50

Programma

Georg Friedrich Händel
"Sinfonia"
da Rinaldo (1715)

Nicola Porpora
"Vaghi amori" Aria of Imeneo
da La festa d'Imeneo (1736)

"Lontan dal solo e caro... Lusingato dalla speme" Aria of Aci
da Polifemo (1735)

Georg Friedrich Händel
"Entrée des songes funestes"
da Ariodante (1735)

"Lascia la spina cogli la rosa" Aria of Piacere
da Il Trionfo del Tempo e del Disinganno (1757)

Johann Adolph Hasse
"Sinfonia"
da Marc'Antonio e Cleopatra (1725)

Georg Friedrich Händel
Sinfonia "Il Parnasso"
da act II, sc. 2 of “Giulio Cesare” HWV 17

"V'adoro pupille"
Aria of Cleopatra from Giulio Cesare in Egitto

Georg Philipp Telemann
Concerto per tromba in Re maggiore TWV 51:D7
Adagio (I)
Allegro (IV)

Georg Friedrich Händel
"Mi deride ... Desterò dall'empia dite"
da "Amadigi di Gaula"

Antonio Vivaldi
Concerto per Flauto traverso in e minor - RV 432

"Sol da te mio dolce amore"
da Orlando furioso RV 728

Georg Friedrich Händel
"Suite di danze"
da Ariodante

"Augelletti, che cantate" Aria of Almirena
da Rinaldo

"What passion cannot Music raise and quell"
da Ode for St Cecilia's day, HWV76 (1739)


BIOGRAFIE

Cecilia Bartoli
Cecilia Bartoli, artista e cantante straordinaria, è diventata un modello per un’intera generazione di giovani musicisti. Non sono unicamente la sua straordinaria tecnica vocale, la sua grande musicalità e la sua carismatica presenza sul palcoscenico a renderla il prototipo di una cantante lirica moderna, ma la sua capacità di combinare arte e pensiero, creatività e ricerca scientifica, passione e professionalità.
Nata a Roma, Cecilia è figlia dell’insegnante di canto Silvana Bazzoni. Nel 1987 ha debuttato nella sua città natale come Rosina ne Il Barbiere di Siviglia di Rossini. È stato l’inizio di una spettacolare carriera internazionale: in beve tempo Daniel Barenboim, Herbert von Karajan e Nikolaus Harnoncourt sono stati incantati dalla giovane artista, che subito ha ricevuto inviti da Festival di Salisburgo, Metropolitan Opera di New York, Royal Opera House di Londra, sale da concerto e festival di Europa, Stati Uniti, Asia e Australia. Per trent’anni si è esibita regolarmente al Teatro dell’Opera di Zurigo. Il Concertgebouw di Amsterdam, la Philharmonie di Parigi, il Musikverein di Vienna, l’Elbphilharmonie di Amburgo e la Berlin Philharmonic Hall sono alcune delle tappe regolari delle sue tournée annuali.
Nel 1988 Cecilia ha firmato un contratto discografico esclusivo con Decca. The Vivaldi Album, pubblicato nel 1999, è il risultato di un’affascinante ricerca tra partiture praticamente sconosciute delle opere di Vivaldi, operazione che le è valsa la reputazione di Indiana Jones della storia della musica. The Vivaldi Album è stato il primo di una serie di elaborati concept album, in cui Cecilia ha dato una nuova luce a vari temi del periodo barocco e del belcanto. Fra i titoli di maggior successo si segnalano Opera proibita, Maria, Sacrificium, Mission e St Petersburg. Il 2019 ha visto l’uscita del suo ultimo album di questa serie: Farinelli. Più di 12 milioni di prodotti audio e video venduti, rendono Cecilia Bartoli l’artista classica di maggior successo dei nostri tempi.
Dal 2012 Cecilia è direttrice artistica del Festival di Pentecoste di Salisburgo, con un contratto recentemente prorogato fino al 2026. Salisburgo è diventata lo sbocco creativo perfetto per il suo talento, che coniuga eccellenza artistica e creatività concettuale. Inoltre, si è trasformato in un luogo chiave per il suo lavoro teatrale: il debutto di Cecilia nel ruolo di Norma nel 2013 è stata una pietra miliare nella sua carriera. Nel 2014, ha interpretato il ruolo principale nell’opera Alcina di Handel in una produzione descritta dai critici come una “manna dal cielo per il teatro musicale”.
Da molti anni Cecilia è attivamente concentrata su performance filologiche. Dal 2016 lavora regolarmente con Les Musiciens du Prince – Monaco, orchestra costituita grazie ad una sua iniziativa, alla quale è stato concesso il generoso patrocinio della famiglia regnante monegasca. Sin dalla loro fondazione, Les Musiciens du Prince e la direttrice artistica Cecilia Bartoli sono stati acclamati ed accolti con grande entusiasmo dal pubblico e dalla stampa internazionale.
Nel 2018 la Cecilia Bartoli – Music Foundation ha creato una nuova etichetta discografica, “Mentored by Bartoli”. La prima pubblicazione, intitolata Contrabandista, è stata l’album solistico di debutto del tenore messicano Javier Camarena. L’etichetta mira a portare la musica classica ad un pubblico più vasto e a collaborare con giovani musicisti di talento.
Cecilia Bartoli dal gennaio 2023 sarà direttrice dell’Opera di Montecarlo; prima donna nella storia del Teatro ad assumere questo incarico.
Cinque Premi Grammy, più di una dozzina di Echo e Brit Awards, il Polar Music Prize, il Léonie-Sonning-Music Prize, l’Herbert von Karajan Prize e molti altri riconoscimenti evidenziano l’importante ruolo di Cecilia Bartoli nella storia della musica. In considerazione della sua inesauribile curiosità e creatività, possiamo aspettarci per i prossimi anni molte altre idee brillanti e innovative.

Gianluca Capuano
Nato a Milano, si è diplomato in organo, composizione e direzione d’orchestra presso il Conservatorio della sua città. Ha approfondito gli aspetti relativi all’esecuzione della musica antica presso la Scuola Civica di Milano, dove ha affrontato i problemi inerenti la notazione, lo studio delle fonti e la prassi esecutiva. Agli studi musicali, ha affiancato quelli classici: laureato con lode in filosofia teoretica presso l’Università Statale di Milano, si dedica alla ricerca, occupandosi in particolare di problemi di estetica musicale, pubblicando nel 2002 il saggio “I segni della voce infinita” (Jaca Book). Nel 2014 è stata pubblicata la sua edizione critica del Diluvium universale di Carissimi per l'Istituto Italiano di Storia della Musica. Dalla sua fondazione, è direttore artistico del festival “Musica negli horti”, che si svolge ogni anno a settembre in Val d’Orcia.
Ha svolto un’intensa attività come direttore, organista e continuista in tutta Europa, Stati Uniti, Russia e Giappone. Ha collaborato con artisti quali: Michael Chance, Emma Kirkby, Cecilia Bartoli, Max Emanuel Cencic, Philippe Jaroussky, Diego Fasolis, Lorenzo e Vittorio Ghielmi. Nel 2006 ha fondato il gruppo vocale e strumentale “Il canto di Orfeo”, con il quale si dedica ai capolavori del barocco musicale europeo, in stretta collaborazione con alcuni dei migliori specialisti su strumenti originali. Con l'ensemble vocale ha preso parte anche alle opere Cuore di cane di Raskatov e Die Soldaten di Zimmermann al Teatro alla Scala di Milano.
Nelle passate stagioni ha diretto Artaserse di Vinci con Concerto Köln all’Opera di Colonia, venendo poi reinviato per Leucippo di Hasse. Ha debuttato alla Semperoper a Dresda con l’Orlando di Händel; Orfeo ed Euridice di Gluck ad Hohenems; Orlando Paladino di Haydn con l'Opera di Zurigo e La Scintilla a Winterthur; il Vespro della Beata Vergine di Monteverdi a Cremona con “Il canto d’Orfeo” per il Festival Monteverdi.
Nell'agosto 2016 si è imposto all'attenzione internazionale dirigendo in emergenza la Norma di Bellini con Cecilia Bartoli per l'apertura del Festival di Edimburgo: l'enorme successo ottenuto l'ha portato poi a dirigere Norma, sempre con Cecilia Bartoli, anche a Parigi (Théâtre des Champs Elysées) e a Baden Baden e ad essere invitato a dirigere il tour europeo di Cenerentola che Cecilia Bartoli ha portato a Montecarlo, Dortmund, Amburgo, Amsterdam, Versailles e Lussemburgo. Altri recenti impegni includono: Catone in Utica di Vivaldi con Concerto Köln all’Opera di Colonia; Così fan tutte (nuova produzione) con OperaLombardia a Como, Brescia e Cremona; Idomeneo al Maggio Musicale Fiorentino; La clemenza di Tito (nuova produzione) a Karlsruhe; L'incoronazione di Poppea (nuova produzione) a Nantes.
Nell'estate 2017 ha fatto il suo debutto al Festival di Salisburgo dirigendo una nuova produzione di Ariodante e de La donna del lago, entrambe con Cecilia Bartoli e Les musiciens du prince. Sono seguite le produzioni di: Cenerentola con Cecilia Bartoli e Les musiciens du prince a Montecarlo e la ripresa de La clemenza di Tito a Karlsruhe; il dittico Pigmalione di Donizetti / Che originali! di Mayr al Festival Donizetti di Bergamo; Le metamorfosi di Pasquale di Spontini alla Fenice di Venezia (prima in tempi moderni); Gli uccellatori di Gassmann a Colonia; la Finta giardiniera a Winterthur, all'Opera di Zurigo e alla Dutch National Opera ad Amsterdam. Altre recenti produzioni, includono: Il matrimonio segreto di Cimarosa e Il Trionfo del Tempo e del Disinganno di Handel a Colonia; Weinachtsoratorium ad Amburgo; Orfeo ed Euridice di Gluck all’Opera di Roma; il suo ritorno a Salisburgo per Alcina di Handel e l’oratorio La morte di Abel di Caldara; Guillaume Tell alla Choregies d'Orange; Il Matrimonio Segreto ad Amsterdam; l barbiere di Siviglia al Teatro Massimo di Palermo; il Requiem di Mozart a Bari; Cenerentola, Iphigénie en Tauride alla Zurich Opernhaus.
Attivo anche in ambito concertistico, ha recentemente diretto concerti sinfonici con l'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, I Pomeriggi Musicali di Milano, l'Orchestra Haydn di Trento e Bolzano, Philharmonische Orchester Kiel, Orchestre national de Montpellier, Concerto Köln. Con "Il Canto d'Orfeo" ha inaugurato il Festival Milano Arte Musica 2017 con musiche a due o più cori del Seicento Italiano.
La sua discografia include: un CD dedicato agli oratori di Giacomo Carissimi (Amadeus); un CD dedicato alle arie di Galuppi con Catherine King (Avie), “Editor’s choice” su “Gramophone” nel gennaio 2007.
I suoi progetti futuri includono: una serie di concerti sinfonici a Milano con l'Orchestra dei Pomeriggi Musicali e al Festival Festival di Salisburgo; Le Comte Ory a Rimini; Cenerentola e L'Elisir d'Amore alla Wiener Staatsoper e Così fan tutte ad Amburgo ed importanti produzioni al Festival di Salisburgo, Montecarlo, Monaco di Baviera

mercoledì 12 agosto 2020

VIVALDI E IL GENIO PIROTECNICO DI ROSSINI: BRIO E PRIME VOLTE ALL’ARENA DI VERONA.

Perle inedite, stelle del belcanto ed effetti speciali straordinari per il Rossini Gala mentre è già quasi sold-out il debutto areniano delle Quattro stagioni

Vivaldi e la Musica veneta - giovedì 13 agosto, ore 21.30

Rossini Gala - venerdì 14 agosto, ore 21.30

Fine settimana scoppiettante al Festival d’estate 2020: giovedì 13 agosto debuttano le Quattro stagioni e la musica veneta del ‘700 dirette da Alvise Casellati e Giovanni Andrea Zanon al violino mentre venerdì 14 l’anfiteatro si accende di luci e fuochi d’artificio per l’inedito Rossini Gala, con le pagine più belle tra capolavori buffi e grand-opéra; il giovane maestro Jader Bignamini dirige Orchestra e Coro dell’Arena e un cast internazionale di giovani stelle guidato da Lisette Oropesa.

L’edizione straordinaria del Festival areniano offre nel 2020 altre due serate memorabili che ampliano l’offerta artistica della Fondazione Arena e catturano la curiosità del pubblico. È stato il caso del commosso Requiem mozartiano, eseguito lo scorso 31 luglio, e lo sarà per il concerto del 13 agosto, quando per la prima volta risuoneranno nell’anfiteatro veronese le note dei grandi compositori veneti del ‘700, dirette dal padovano Alvise Casellati che debutta sul podio estivo dell’Arena.

Apre la serata Il Mondo alla rovescia del legnaghese Antonio Salieri, compositore di corte a Vienna negli anni d’oro dell’Impero asburgico e, nell’immaginario collettivo, storico “rivale” di Mozart. Al veneziano Tomaso Albinoni è stato lungamente attribuito l’intenso e celeberrimo Adagio orchestrale mentre l’opera più nota di Giuseppe Tartini è la virtuosistica sonata Il Trillo del diavolo. Con questo brano, le cui astrali difficoltà tecniche sono palesi sin dal titolo, si cimenta il giovanissimo violinista Giovanni Andrea Zanon, che per l’occasione suona il suo Antonio Stradivari del 1706. Il violino è protagonista assoluto anche dei concerti con orchestra provenienti dal Cimento dell’armonia e dell’inventione del più grande e prolifico musicista di Venezia, Antonio Vivaldi: contemporaneo di Bach e Händel, il “Prete rosso” (così chiamato all’epoca per la chioma fulva e la carriera ecclesiastica mai esercitata) scrisse circa mille opere in tutti i generi musicali, spesso rinnovandoli radicalmente. Tra queste spiccano i quattro concerti intitolati alle Quattro stagioni, da sempre eseguiti insieme e veri riferimenti del repertorio solistico.

Venerdì 14 agosto al grande organico dell’Orchestra dell’Arena e si aggiunge il numeroso Coro preparato da Vito Lombardi in un programma originale interamente dedicato alla musica di Gioachino Rossini, che mescola sorrisi, scherzi e spettacolo colossal. Il geniale compositore di Pesaro (1792-1868) è noto al pubblico veronese principalmente per Il Barbiere di Siviglia, capolavoro dell’opera buffa, di cui sono proposte le arie principali e il finale del primo atto, spassoso e movimentato. Dello stesso genere è La Cenerentola, altra opera-simbolo del Pesarese, favola godibilissima e frizzante finora mai rappresentata all’Arena di Verona. La serata offre spazio anche al Rossini più serio e monumentale, la musica che gli valse il prestigioso invito e quindi la consacrazione all’Opéra di Parigi: le sinfonie di apertura e le arie più celebri di Semiramide (1823) e Guglielmo Tell (1829).

Il cast del Gala unisce sapientemente giovani talentuosi al loro debutto areniano, come il tenore Levy Sekgapane e il mezzosoprano Marina Viotti, ad artisti già affermati come i baritoni Mario Cassi e Alessandro Corbelli, il basso Roberto Tagliavini e la stella del belcanto Lisette Oropesa, reduce da veri e propri trionfi personali come protagonista de La Traviata al Metropolitan di New York e al Real di Madrid. Sul podio torna Jader Bignamini, direttore già più volte acclamato a Verona. Per la conclusione, Coro Orchestra e solisti eseguono il maestoso finale di Guglielmo Tell, familiare al grande pubblico per essere stato sigla d’apertura delle trasmissioni RAI per trent’anni, ma soprattutto crescendo imponente ed emozionante che raffigura il sorgere del sole dopo la tempesta, metafora luminosa e universale di libertà, speranza e ripartenza.

 


«Questo fine settimana vogliamo fare un grande regalo al pubblico dell’Arena, con due programmi veramente inediti. – spiega il Sovrintendente e Direttore Artistico Cecilia Gasdia – La novità assoluta di Vivaldi ha già portato risultati interessanti al botteghino, segno che gli spettatori apprezzano anche questi azzardi, felici incursioni in nuovi repertori. Per Rossini non è una prima volta ma quasi: a parte il famosissimo Barbiere, offriamo delle autentiche chicche. Personalmente devo molto della mia storia a Rossini, compositore in cui c’è tutto il genio italiano: nelle opere buffe sprigiona brio e leggerezza universali mentre nelle opere serie unisce la migliore tradizione del Belcanto e le anticipazioni dei grandi melodrammi romantici e verdiani. Sottolineeremo tutto queste emozioni con luci speciali, effetti originali e una conclusione davvero pirotecnica, grazie al nostro light designer Paolo Mazzon e a grandiosi fuochi d’artificio: nella migliore tradizione dell’Arena, sarà uno spettacolo per le orecchie ma anche per gli occhi».

Il Festival d’estate 2020 prosegue con altre serate-evento uniche nell’assetto irripetibile di quest’anno: il weekend Vivaldi-Rossini porta gemme inedite all’Arena di Verona, confermando l’impegno a presentare programmi accattivanti e coraggiosi con cast d’eccellenza, tra vocazione internazionale e orgoglio italiano.

Fondazione Arena di Verona ha istituito speciali tariffe per il pubblico veronese e per gli operatori sanitari, valide per tutte le date del Festival d’estate 2020. Per scoprirle nel dettaglio basta consultare il sito web www.arena.it nella sezione dedicata: https://www.arena.it/arena/it/pages/mappa-posti-prezzi-biglietti-arena-verona.html


L’OPERA DI ROMA RIAPRE A SETTEMBRE CON LA LIRICA, IL BALLETTO ED I CONCERTI.

IN AUTUNNO OPERA, BALLETTO E CONCERTI. UNA NUOVA PRODUZIONE DI ZAIDE DI MOZART DIRETTA DAL MAESTRO GATTI PER LA REGIA DI GRAHAM VICK.

Dal 28 agosto una serie di concerti con Orchestra e Coro

 

 

 

A settembre, a causa del perdurare dello stato di emergenza, sono annullati gli spettacoli Notre-Dame de Paris di Roland Petit in cartellone dal 24 settembre al 1 ottobre, The Rake’s Progess e l’oratorio Oedipus Rex di Igor’ Stravinskij, rispettivamente in scena dal 18 al 29 ottobre e il 23 e 24 ottobre.

 

A ottobre, in sostituzione delle produzioni annullate, continua la sfida del Teatro dell’Opera con la terza produzione pensata in chiave anti-Covid, dopo Rigoletto e il balletto Le quattro stagioni: per la prima volta al Costanzi Zaide di Mozart con la direzione del maestro Daniele Gatti per la regia di Graham Vick. A settembre è prevista anche la ripresa del balletto Le quattro stagioni, mentre rimane confermata a novembre La traviata con la regia di Sofia Coppola e i costumi di Valentino.

 

Il programma si arricchisce, già da agosto, di una serie di concerti con l’Orchestra e il Coro del Teatro dell’Opera di Roma, e la partecipazione dei cantanti di “Fabbrica" Young Artist Program, a un prezzo speciale di 10 euro.

 

Gli ingressi del pubblico al Teatro Costanzi saranno contingentati con una assegnazione dei posti studiata appositamente per assicurare il rispetto della distanza di sicurezza all’interno dei luoghi di aggregazione, in attuazione delle disposizioni per contenere la diffusione della COVID-19.

 

“L’attuale situazione non ci consente di rispettare la stagione che avevamo pensato – ha dichiarato il sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma Carlo Fuortes –. Abbiamo ridefinito un programma di opera e balletto in forma scenica, che tenga conto delle regole anti-covid-19 per garantire la sicurezza di artisti, tecnici e spettatori. I risultati di critica e pubblico raggiunti nella stagione estiva al Circo Massimo ci spingono a lavorare su nuove produzioni in forma scenica e nel rispetto dei vincoli attuali. Inoltre a settembre abbiamo previsto una serie di concerti straordinari con Orchestra e Coro che non erano presenti in cartellone. I posti a disposizione del pubblico saranno da un minimo di 500 fino a un massimo di 800, in relazione al numero dei congiunti che occuperanno i palchi del Teatro. Ci scusiamo per il disagio con gli abbonati e gli spettatori che dovranno recarsi in biglietteria per cambiare i biglietti in loro possesso”.

 

Venerdì 28 agosto il primo appuntamento con i concerti è dedicato ad Antonio Vivaldi con Le quattro stagioni, solista Vincenzo Bolognese, e il Gloria, diretto dal maestro Roberto Gabbiani. Ne sono protagonisti il Coro e l’Orchestra, con la partecipazione di tre giovani provenienti dalla terza edizione di “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera: Agnieszka Jadwiga Grochala, Marianna Mappa e Irene Savignano.

Giovedì 3 e sabato 5 settembre l’Orchestra e il Coro del Teatro dell’Opera, diretti dal maestro Paolo Arrivabeni, protagonisti di Tutto Verdi, un programma dedicato ad alcune delle pagine più popolari del compositore di Busseto: da “Si ridesti il Leon di Castiglia” fino al “Va pensiero”.

Giovedì 1 ottobre, la Petite messe solennelle di Rossini verrà eseguita dall’Orchestra e dal Coro del Teatro dell’Opera di Roma. Con loro protagonisti i talenti di “Fabbrica”: nei ruoli solisti canteranno Agnieszka Jadwiga Grochala (soprano), Irene Savignano (mezzosoprano), Rodrigo Ortiz (tenore) e Alessandro Della Morte (baritono). Dirige il maestro Jader Bignamini.

 

Da martedì 22 settembre, ancora fresco del successo ottenuto al Circo Massimo che ha fatto registrare il tutto esaurito, sarà in scena al Teatro Costanzi il balletto Le quattro stagioni. Nella sua creazione Giuliano Peparini, che firma coreografia, regia e video, racconta le naturali “stagioni” della coppia: dai primi sguardi che si incrociano con pudore (Rebecca Bianchi e Claudio Cocino: la Primavera), ai fuochi della passione (Marianna Suriano e Giacomo Castellana: l’Estate) e al loro progressivo spegnimento (Susanna Salvi e Michele Satriano: l’Autunno), fino ad arrivare al gelo dei rapporti (Sara Loro e Alessio Rezza: l’Inverno). La voce recitante registrata di Alessandro Preziosi farà da intermezzo tra una stagione e l’altra. In scena il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma. Le celebri Quattro stagioni di Antonio Vivaldi, su base registrata, sono eseguite dall’Orchestra della Fondazione capitolina con Vincenzo Bolognese, violino solista. Tra i brani musicali registrati anche la Sonata in fa minore K. 466 di Domenico Scarlatti, eseguita al pianoforte da Antonio Maria Pergolizzi.

Scene e costumi, improntati ad un’essenziale linearità, sono rispettivamente firmati da Andrea Miglio e Anna Biagiotti. Fondamentale l’apporto delle luci di Marco Vignanelli e dei video di Edmondo Angelelli e Giuliano Peparini.

Dopo la prima del 22 settembre alle 20, sono programmate cinque repliche: mercoledì 23, giovedì 24, venerdì 25 sempre alle 20, sabato 26 alle 18 e domenica 27 alle 16.30.

Domenica 20, alle 19, è prevista l’Anteprima Giovani, riservata a spettatori con meno di 26 anni.

 

Domenica 18 ottobre, debutta al Teatro Costanzi Zaide di Mozart, in un nuovo allestimento firmato da Graham Vick. Sul podio dell’Orchestra del Teatro dell’Opera il suo direttore musicale, Daniele Gatti. Iniziato nel 1779 e mai eseguito all’epoca di Mozart, il singspiel ha avuto la prima rappresentazione postuma a Francoforte il 27 gennaio 1866. Il libretto, scritto da Johann Andreas Schachter, è andato perduto. Nell’agosto del 1981 Italo Calvino ha proposto una sua ricostruzione del libretto, ma piuttosto che ricreare l’illusione di un’opera compiuta, lo scrittore ha preferito “mettere in valore quello stato d’animo di sospensione che ogni opera incompiuta comunica”.

Sarà Chen Reiss a dar voce a Zaide, la preferita del Sultano Soliman interpretato da Paul Nilon. Juan Francisco Gatell sarà lo schiavo cristiano Gomatz, mentre Markus Werba sarà Allazim e Stephen Richardson Osmin.

Italo Grassi firma scene e costumi, Giuseppe Di Iorio le luci, mentre i movimenti mimici sono di Ron Howell.

Riprendono anche le “Lezioni di Opera” di Giovanni Bietti. L’appuntamento di lunedì 12 ottobre sarà dedicato ad approfondire il singspiel che Mozart compose a Salisburgo prima dell’Idomeneo e lasciò incompiuto al secondo atto.

Dopo la prima del 18 ottobre alle 20, si replica martedì 20 e giovedì 22 alle 20, sabato 24 alle 18, domenica 25 alle 16.30 e martedì 27 alle 20. Venerdì 16 alle 19 è in programma l’Anteprima Giovani.

 

Da mercoledì 4 novembre sarà possibile ammirare, in una versione adattata alle restrizioni anti-Covid che saranno in vigore a novembre, La traviata nata da un’idea di Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti e che ha segnato il debutto di Sofia Coppola alla regia lirica. Dal 2016 questa straordinaria produzione è andata in scena in ogni stagione del Teatro Costanzi, registrando il sold out in ogni recita in cartellone. Tutti vogliono vedere l’opera che ha messo d’accordo la grande tradizione italiana del melodramma e il mondo patinato della moda e del cinema con la regia glamour di Sofia Coppola, le scene hollywoodiane di Nathan Crowley e soprattutto i costumi meravigliosi della Maison Valentino che lasciano sognare il pubblico. La dimostrazione che la cultura può arrivare al cuore della gente quando sceglie linguaggi popolari come la moda o il cinema. Diretto dal maestro Paolo Arrivabeni, il capolavoro di Giuseppe Verdi vanta un cast internazionale: Zuzana Marková e Claudia Pavone si alterneranno nel ruolo di Violetta Valery, Sergey Romanovsky, Iván Ayón Rivas e Alessandro Scotto Di Luzio in quello di Alfredo Germont, mentre Marco Caria e Simone Del Savio saranno Giorgio Germont.

Il Coro dell’Opera è diretto dal maestro Roberto Gabbiani, mentre il Corpo di Ballo, diretto da Eleonora Abbagnato, è impegnato nelle coreografie di Stéphane Phavorin.

Dopo la prima del 4 novembre alle ore 20, si replica giovedì 5, venerdì 6 sempre alle 20, sabato 7 alle 18, domenica 8 alle 16.30 e martedì 10 alle 20.

 

In seguito del Decreto Rilancio art.187 quater, sono cambiate le procedure per i biglietti acquistati per spettacoli sospesi o annullati. Nel rispetto del decreto anche il Teatro dell’Opera di Roma rilascia i voucher.

 

Chi ha acquistato alla biglietteria dell’Opera di Roma potrà ottenere il voucher consegnando i biglietti al botteghino del Teatro entro il 30 settembre 2020.

Il voucher di importo pari al valore dei biglietti consegnati potrà essere utilizzato nei diciotto mesi successivi all’emissione e sarà valido per tutti gli spettacoli della Fondazione.

Chi ha acquistato i biglietti on line su Ticketone può richiedere il voucher di rimborso seguendo le procedure indicate sul loro sito https://www.ticketone.it/campaign/covid-19/.

 

I biglietti saranno in vendita da mercoledì 12 agosto presso la biglietteria e sul sito del Teatro dell’Opera di Roma.

La biglietteria sarà chiusa dal 14 al 25 agosto.

 

Per informazioni: operaroma.it