Perle inedite, stelle del belcanto ed
effetti speciali straordinari per il Rossini Gala mentre è già quasi
sold-out il debutto areniano delle Quattro stagioni
Vivaldi e la Musica
veneta - giovedì 13 agosto, ore 21.30
Rossini Gala - venerdì 14 agosto, ore 21.30
Fine settimana
scoppiettante al Festival d’estate 2020: giovedì 13 agosto debuttano le Quattro
stagioni e la musica veneta del ‘700 dirette da Alvise Casellati e Giovanni
Andrea Zanon al violino mentre venerdì 14 l’anfiteatro si accende di luci e fuochi
d’artificio per l’inedito Rossini Gala, con le pagine più belle tra
capolavori buffi e grand-opéra; il giovane maestro Jader Bignamini dirige
Orchestra e Coro dell’Arena e un cast internazionale di giovani stelle guidato
da Lisette Oropesa.
L’edizione
straordinaria del Festival areniano offre nel 2020 altre due serate memorabili
che ampliano l’offerta artistica della Fondazione Arena e catturano la
curiosità del pubblico. È stato il caso del commosso Requiem mozartiano,
eseguito lo scorso 31 luglio, e lo sarà per il concerto del 13 agosto, quando
per la prima volta risuoneranno nell’anfiteatro veronese le note dei grandi
compositori veneti del ‘700, dirette dal padovano Alvise Casellati che debutta sul
podio estivo dell’Arena.
Apre la serata Il Mondo alla
rovescia del legnaghese Antonio Salieri, compositore di corte a Vienna
negli anni d’oro dell’Impero asburgico e, nell’immaginario collettivo, storico
“rivale” di Mozart. Al veneziano Tomaso Albinoni è stato lungamente attribuito
l’intenso e celeberrimo Adagio orchestrale mentre l’opera più nota di
Giuseppe Tartini è la virtuosistica sonata Il Trillo del diavolo. Con
questo brano, le cui astrali difficoltà tecniche sono palesi sin dal titolo, si
cimenta il giovanissimo violinista Giovanni Andrea Zanon, che per l’occasione suona
il suo Antonio Stradivari del 1706. Il violino è protagonista assoluto anche
dei concerti con orchestra provenienti dal Cimento dell’armonia e
dell’inventione del più grande e prolifico musicista di Venezia, Antonio Vivaldi:
contemporaneo di Bach e Händel, il “Prete rosso” (così chiamato all’epoca per la
chioma fulva e la carriera ecclesiastica mai esercitata) scrisse circa mille
opere in tutti i generi musicali, spesso rinnovandoli radicalmente. Tra queste
spiccano i quattro concerti intitolati alle Quattro stagioni, da sempre
eseguiti insieme e veri riferimenti del repertorio solistico.
Venerdì
14 agosto al grande organico dell’Orchestra dell’Arena e si aggiunge il
numeroso Coro preparato da Vito Lombardi in un programma originale interamente dedicato alla
musica di Gioachino Rossini, che mescola sorrisi, scherzi e spettacolo colossal.
Il geniale compositore di Pesaro (1792-1868) è noto al pubblico veronese principalmente
per Il
Barbiere di Siviglia, capolavoro dell’opera buffa, di cui sono proposte le arie
principali e il finale del primo atto, spassoso e movimentato. Dello stesso
genere è La Cenerentola, altra opera-simbolo del Pesarese, favola
godibilissima e frizzante finora mai rappresentata all’Arena di Verona. La
serata offre spazio anche al Rossini più serio e monumentale, la musica che gli
valse il prestigioso invito e quindi la consacrazione all’Opéra di Parigi: le
sinfonie di apertura e le arie più celebri di Semiramide (1823) e Guglielmo
Tell (1829).
Il cast del Gala unisce
sapientemente giovani talentuosi al loro debutto areniano, come il
tenore Levy Sekgapane e il mezzosoprano Marina Viotti, ad artisti già affermati
come i baritoni Mario Cassi e Alessandro Corbelli, il basso Roberto Tagliavini
e la stella del belcanto Lisette Oropesa, reduce da veri e propri trionfi personali come
protagonista de La Traviata al Metropolitan di New York e al Real di
Madrid. Sul podio torna Jader Bignamini, direttore già più volte acclamato a
Verona. Per la conclusione, Coro Orchestra e solisti eseguono il maestoso finale di Guglielmo
Tell,
familiare al grande pubblico per essere stato sigla d’apertura delle
trasmissioni RAI per trent’anni, ma soprattutto crescendo imponente ed
emozionante che raffigura il sorgere del sole dopo la tempesta, metafora
luminosa e universale di libertà, speranza e ripartenza.
«Questo fine
settimana vogliamo fare un grande regalo al pubblico dell’Arena, con due
programmi veramente inediti. – spiega il Sovrintendente e
Direttore Artistico Cecilia Gasdia – La novità assoluta di Vivaldi ha
già portato risultati interessanti al botteghino, segno che gli spettatori
apprezzano anche questi azzardi, felici incursioni in nuovi repertori. Per
Rossini non è una prima volta ma quasi: a parte il famosissimo Barbiere,
offriamo delle autentiche chicche. Personalmente devo molto della mia storia a
Rossini, compositore in cui c’è tutto il genio italiano: nelle opere buffe sprigiona
brio e leggerezza universali mentre nelle opere serie unisce la migliore
tradizione del Belcanto e le anticipazioni dei grandi melodrammi romantici e
verdiani. Sottolineeremo tutto queste emozioni con luci speciali, effetti
originali e una conclusione davvero pirotecnica, grazie al nostro light
designer Paolo Mazzon e a grandiosi fuochi d’artificio: nella migliore
tradizione dell’Arena, sarà uno spettacolo per le orecchie ma anche per gli
occhi».
Il Festival d’estate 2020 prosegue con altre
serate-evento uniche nell’assetto irripetibile di quest’anno: il weekend Vivaldi-Rossini porta gemme
inedite all’Arena di Verona, confermando l’impegno a presentare programmi accattivanti
e coraggiosi con cast d’eccellenza, tra vocazione internazionale e orgoglio
italiano.
Fondazione Arena di Verona
ha istituito speciali tariffe per il pubblico veronese e per gli operatori
sanitari, valide per tutte le date del Festival d’estate 2020. Per scoprirle nel dettaglio basta consultare il
sito web www.arena.it nella sezione dedicata:
https://www.arena.it/arena/it/pages/mappa-posti-prezzi-biglietti-arena-verona.html
Nessun commento:
Posta un commento