sabato 30 maggio 2015

A MADDALENA GIACOPUZZI IL PRIMO PREMIO DEL 53° INTERNATIONAL PIANO COMPETITION "A. SPERANZA"

DOPO 11 ANNI, UNA GIOVANE PIANISTA VINCE
IL 53° INTERNATIONAL PIANO COMPETITION “ARCANGELO SPERANZA”

L’intensa “tre giorni” di prove eliminatorie del 53° INTERNATIONAL PIANO COMPETITION “ARCANGELO SPERANZA”, Concorso internazionale fiore all’occhiello di Taranto e della Puglia, ha visto progressivamente emergere dai quarantaquattro partecipanti al concorso, provenienti da quattordici paesi diversi, quattro finalisti ufficiali.
Nella serata del conclusiva del 29 maggio, allestita presso il Salone di Rappresentanza della Provincia di Taranto e condotta brillantemente da Paolo Ruta, Presidente degli Amici della Musica, si sono quindi svolte le Prove Finali e la proclamazione dei vincitori
La Giuria Internazionale, presieduta dal M° HECTOR MORENO (Argentina) e composta dai M° VOVKA ASHKENAZY (Islanda), WONMI KIM (Corea), LORENZO FICO (Italia) e MARCO VINCENZI (Italia), in un lavoro di selezione che si è rivelato molto complesso e delicato, visto l’alto livello artistico e tecnico dei concorrenti, dopo un laborioso “conclave”, ha deliberato di assegnare i seguenti tre Premi ufficiali del concorso:

-    Primo Premio assoluto a Maddalena GIACOPUZZI (Verona-Italia), con premio in denaro di € 4.000, un concerto inserito nella prossima Stagione Concertistica degli Amici della Musica e una tournée italiana di dodici concerti, sempre nella stagione 2015-16;




Maddalena GIACOPUZZI












- Secondo premio ex aequo a Istvan Janos VASS (Pecs-Ungheria) e a Alberto FERRO (Gela-Italia), con premio in denaro di complessivi € 2.000;

ALBERTO FERRO con il PRESIDENTE PAOLO RUTA e sotto Istvan Janos VASS








-         Terzo Premio a Anna BULKINA (Russia), con premio in denaro di € 1.000.

Sono stati altresì assegnati tre Premi Speciali:

-         Premio Speciale “Giovanna e Riccardo Albano”, con premio in denaro di € 500, al più giovane finalista italiano del Concorso, assegnato a Alberto FERRO (19 anni);
-         Premio Speciale “Elsa e Peppino Orlando”, con premio in denaro di € 500, al più giovane finalista straniero, assegnato a Istvan Janos VASS (28 anni);
-         Premio del Pubblico “Rosa Lo Grieco”, con premio in denaro di € 300, assegnato al concorrente risultato più gradito al pubblico (con votazione effettuata dai presenti alla serata finale) a Alberto FERRO.  

Sia il Presidente della Giuria, Hector MORENO, che il Direttore Artistico del Festival, Marco VINCENZI, hanno sottolineato come alle più volte annunciate difficoltà di finanziamento del Concorso la comunità tarantina abbia saputo rispondere con entusiasmo, pur nella difficile situazione economica generale, consentendo di organizzare ancora una volta un competizione i cui concorrenti erano tutti di ottimo livello, tanto da rendere più intenso e complesso il lavoro della Giuria.

Applausi e soddisfazione per le scelte operate, che hanno visto finalmente arrivare sul gradino più alto del podio una pianista donna, fatto che non succedeva dal 2004, sono giunti dal folto pubblico presente alla Serata finale,cui vanno aggiunti gli spettatori che hanno seguito tutte le fasi del Concorso in diretta streaming sul sito http://www.livestream.com/amicimusicataranto, raggiungibile anche dal sito web del quotidiano TarantoBuonaSera.

Gli Amici della Musica, organizzatori dell’evento, per il 53° International Piano Competition sono stati quest’anno sostenuti da: Provincia di Taranto, Camera di Commercio, C.S.V. - Centro Servizi Volontariato di Taranto, Interfidi Taranto e Confindustria Taranto, ai quali si è aggiunto il sostegno di alcune aziende e personalità di spicco del territorio: Una menzione di merito va a Farina Pianoforti di Ostuni che ha fornito i “grancoda” necessari per ottimizzare le performance dei candidati, al già citato quotidiano TarantoBuonaSera e a Oro6 che offerto il terzo premio.

Gli Amici della Musica segnalano che è sempre possibile sostenere il Concorso Internazionale, destinando in modo del tutto gratuito la quota del cinque per mille della propria dichiarazione dei redditi all’Associazione, indicando nello spazio apposito il Codice Fiscale n. 80008950737.

Il Concorso Pianistico Internazionale “Arcangelo Speranza” è affiliato alla Fondazione Alink-Argerich, centro servizi e informativo che opera su scala mondiale per musicisti e concorsi.

venerdì 29 maggio 2015

IL 7 GIUGNO, ULTIMO APPUNTAMENTO CON L'ORCHESTRA TARAS

Taranto - Si avvicina la data dell’ultimo appuntamento primaverile de La Musica Spiegata, rassegna di concerti promossa dal Comune di Taranto e a cura della Associazione Musicale Orchestra Taras.
Domenica 07 giugno si terrà con ingresso libero alle ore 18:00 presso il Salone degli Specchi del Palazzo di Città di Taranto il concerto Rêverie… danze d’arpa e d’amore, che vedrà protagonisti l’arpista tarantino Fabrizio Aiello e l’Orchestra Taras, diretta dal M° Nadir Garofalo.
La presentazione dell’après-midi concert sarà a cura di Attilio Cantore.








I QUATTRO FINALISTI AL PIANO COMPETITION "ARCANGELO SPERANZA"




LA GIURIA INTERNAZIONALE HA SCELTO I QUATTTRO FINALISTI DEL 53° INTERNATIONAL PIANO COMPETITION “ARCANGELO SPERANZA”

          Taranto - 53° INTERNATIONAL PIANO COMPETITION “ARCANGELO SPERANZA”, il Concorso internazionale che da oltre mezzo secolo si svolge a Taranto, raccogliendo l’interesse di giovani concertisti provenienti da tutto il mondo, il lavoro della Giuria Internazionale, presieduta dal M° HECTOR MORENO (Argentina) e composta dai M° VOVKA ASHKENAZY (Islanda), WONMI KIM (Corea), LORENZO FICO (Italia) e MARCO VINCENZI (Italia), si è rivelato molto complesso e delicato, visto l’alto livello interpretativo e tecnico dei concorrenti ammessi alla stessa Seconda prova (undici su quarantaquattro partecipanti).
  Al termine della impegnativa Seconda Prova eliminatoria (svoltasi durante l’intera giornata del 28 maggio) del
Solo in serata, la Giuria Internazionale ha infine deliberato l’elenco di coloro che hanno superato la Seconda prova e che, quindi, sono a tutti gli effetti i finalisti del 53° Concorso Pianistico Internazionale. Questi i nomi dei giovani concertisti giunti in finale:

BULKINA Anna (Russia), FERRO Alberto (Italia), GIACOPUZZI Maddalena (Italia), VASS Istvan Janos (Ungheria).

La Prova Finale e le premiazioni sono previste venerdì 29 maggio, sempre presso il Salone di Rappresentanza della Provincia, con inizio delle prove alle ore 19,30 precise.
Il pubblico è invitato ad assistere, gratuitamente, anche alla fase finale del concorso, che inoltre sarà trasmessa in diretta streaming sul sito http://www.livestream.com/amicimusicataranto, raggiungibile anche dal sito web del quotidiano TarantoBuonaSera.

Oltre ai Premi ufficiali, sono riconfermati i tre premi speciali, ovvero il Premio “Riccardo e Giovanna Albano”, offerto al più giovane finalista italiano dalla Famiglia Albano; il Premio Speciale “Elsa e Peppino Orlando”, assegnato al più giovane finalista straniero; il Premio del Pubblico “Rosa Logrieco”, al concorrente che risulterà il più gradito al pubblico, individuato attraverso una votazione che sarà effettuata durante la serata finale.

Gli Amici della Musica segnalano che è ancora possibile sostenere il Concorso Internazionale, destinando in modo del tutto gratuito la quota del cinque per mille della propria dichiarazione dei redditi all’Associazione, indicando nello spazio apposito il Codice Fiscale n. 80008950737.


Il Concorso Pianistico Internazionale “Arcangelo Speranza” è affiliato alla Fondazione Alink-Argerich, centro servizi e informativo che opera su scala mondiale per musicisti e concorsi.
Per informazioni: Amici della Musica in via Toscana n. 22/a - tel.: 099.7303972 - 335.6253305;


giovedì 28 maggio 2015

TERMINATA LA PRIMA FASE DEL PIANO COMPETITION "ARCANGELO SPERANZA"

DOPO LA PRIMA PROVA ELIMINATORIA, SI PASSA ALLA SECONDA PROVA DEL 53° INTERNATIONAL PIANO COMPETITION “ARCANGELO SPERANZA”

            La prima, intensa e impegnativa Prova eliminatoria del 53° INTERNATIONAL PIANO COMPETITION “ARCANGELO SPERANZA”, il Concorso internazionale che da oltre mezzo secolo da lustro alla città di Taranto e alla nostra regione, e che raccoglie l’interesse di giovani concertisti provenienti quest’anno da Europa, America e Asia, si è svolta senza intoppi nella giornata di mercoledì 27 maggio, come sempre presso il Salone di Rappresentanza della Provincia di Taranto.
I concertisti presentatisi e regolarmente iscritti, provenienti da tutto il mondo, sono risultati essere quarantaquattro, come riferito già ieri e, dopo le prove di esecuzione della durata di quindici minuti a testa, protrattesi dalle 9,30 del mattino fino alle 22,30, la Giuria Internazionale, presieduta dal HECTOR MORENO (Argentina) e composta da VOVKA ASHKENAZY (Islanda), WONMI KIM (Corea), LORENZO FICO (Italia) e MARCO VINCENZI (Italia), si è riunita per deliberare l’elenco di coloro che hanno superato la prova e che potranno misurarsi nella Seconda Prova Eliminatoria, giovedì 28 maggio.


La Giuria ha ufficialmente deliberato che potranno accedere alla Seconda prova eliminatoria:
BEREZOVSKY Evelyne, (Russia), BULKINA Anna (Russia), FERRO Alberto (Italia), GIACOPUZZI Maddalena (Italia), HENKHAUS Solvejg (Germania), KOTYS Vasyl (Ucraina), LOPATYNSKYI Roman (Ucraina), MONZO Salvatore (Italia), RUSSO Antonio (Italia), SUNG Yena Jenna (Corea), VASS Istvan Janos (Ungheria).

La successiva Prova Finale e le premiazioni si terranno venerdì 29 maggio prossimo, sempre presso il Salone di Rappresentanza della Provincia ma a partire dalle ore 19,30. Il pubblico può assistere gratuitamente a tutte le fasi del concorso, che inoltre sarà trasmesso in diretta streaming sul sito http://www.livestream.com/amicimusicataranto, raggiungibile anche dal sito web del quotidiano TarantoBuonaSera.

Gli Amici della Musica segnalano che è ancora possibile sostenere il Concorso Internazionale, destinando in modo del tutto gratuito la quota del cinque per mille della propria dichiarazione dei redditi all’Associazione, indicando nello spazio apposito il Codice Fiscale n. 80008950737.

Il Concorso Pianistico Internazionale “Arcangelo Speranza” è affiliato alla Fondazione Alink-Argerich, centro servizi e informativo che opera su scala mondiale per musicisti e concorsi.
Per informazioni: Amici della Musica in via Toscana n. 22/a - tel.: 099.7303972 - 335.6253305; - www.amicidellamusicataranto.it/concorso.
Nelle foto di Carmine Lafratta, la giuria ed i concorrenti. 


martedì 26 maggio 2015

FABIO LUISI SARA' IL DIRETTORE MUSICALE DEL FESTIVAL DELLA VALLE D'ITRIA

Per il Festival della Valle d'Itria la presenza del noto direttore a Martina costituisce un ulteriore successo



In occasione della conferenza stampa al Piccolo Teatro di Milano, è stata ufficializzata la nomina di direttore musicale a Fabio Luisi, per il quale Martina Franca diventa il terzo palcoscenico privilegiato, insieme a Zurigo e New York. Davvero un grande onore per il Festival della Valle d'Itria, da oggi ancor più legittimato a proiettare la propria tradizione di valori verso ambiziosi traguardi internazionali.
Nato a Genova nel 1959, Fabio Luisi ha iniziato a studiare pianoforte all’età di quattro anni, diplomandosi al Conservatorio Niccolò Paganini nel 1978. In seguito ha compiuto studi di direzione orchestrale con Milan Horvat presso il Conservatorio di Graz.
Fabio Luisi è Direttore Musicale all’Opera di Zurigo e Direttore Principale al Metropolitan Opera di New York, ed è stato nominato Direttore Principale dell’Orchestra Nazionale Sinfonica Danese a partire dalla stagione 2017-2018. Recentemente ha terminato il suo mandato di Direttore Principale dei Wiener Symphoniker, dove è stato onorato con la Golden Bruckner Medal e il Golden Bruckner Ring, ed è stato nominato Direttore Musicale del Festival della Valle d’Itria a partire dalla 41° edizione da luglio 2015.
In passato ha ricoperto diversi ruoli quale Direttore Musicale della Staatskapelle di Dresda e della Sächsischen Staatsoper (2007-2010), Direttore Artistico del Lipsia Mitteldeutscher Rundfunk (1999-2007), General Music Director dell’Orchestre de la Suisse Romande (1997-2002), Principal Conductor della Tonkünstler Orchester di Vienna (1995-2000) e Direttore Artistico della Graz Symphony (1990-1996).
Raffinato interprete sia di opere che di concerti, ha una fitta rete di collaborazioni con orchestre internazionali e compagnie d’opera come Bayerischer Rundfunk, Wiener Philharmoniker, Chicago Symphony, Boston Symphony, Philadelphia Orchestra, San Francisco Symphony, Royal Concertgebouw, Orchestre de Paris, Philharmonia di Londra, NHK Symphony di Tokyo, Filarmonica di Monaco, Orchestra Santa Cecilia di Roma e Mahler Chamber Orchestra. È ospite abituale della Staatsoper di Vienna, della Bayerische Staatsoper, della Deutsche Oper e della Staatsoper di Berlino.
Ha impressionato il New York Times con la sua “emozionante, perspicace e affermata” direzione di tre cicli del visionario Ring di Robert Lepage, per la quale ha anche ricevuto la nomination di Best Opera Recording of 2012 dalla Deutsche Grammophon e il Grammy Award per la direzione delle ultime due opere della Tetralogia nel 2013.

La sua vasta discografia comprende, oltre ai titoli di repertorio, anche opere di rara esecuzione come Jérusalem, Alzira e Aroldo di Verdi e La locandiera di Salieri, una registrazione per Deutsche Grammophon de I Capuleti e i Montecchi di Bellini e il repertorio sinfonico di Honegger, Respighi e Liszt. Ha inciso tutte le sinfonie e l’oratorio Das Buch mit sieben Siegeln del trascurato compositore austriaco Franz Schmidt e diverse opere di Richard Strauss per Sony Classical; è stato inoltre premiato per la Nona Sinfonia di Bruckner eseguita con la Staatskapelle di Dresda.

PRESENTATO A MILANO IL FESTIVAL DELLA VALLE D'ITRIA 2015 FIRMATO ALBERTO TRIOLA



In occasione della conferenza stampa al Piccolo Teatro di Milano, Il Direttore artistico Alberto Triola illustra il programma della 41ª edizione, in programma dal 15 luglio al 4 agosto 2015.
Per la prima volta nella quarantennale storia del Festival, la serata inaugurale sarà dedicata a una prima rappresentazione assoluta di una nuova opera.
Una delle più qualificanti direzioni programmatiche intraprese dal Festival negli ultimi anni, prevede infatti una presenza organica e significativa della creatività musicale contemporanea. Dopo il sorprendente successo di Nûr, prima opera commissionata dal Festival ed eseguita nel 2012, ecco la seconda, prestigiosa prima mondiale, nata questa volta con la Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino: si tratta dell'ultima opera di Marco Tutino, uno degli autori italiani di oggi più rappresentati al mondo.
Da uno maggiori successi editoriali degli ultimi anni, - lo splendido romanzo di Sándor Márai, Le braci - Tutino ha tratto anche il libretto dell’opera, che scava nelle pieghe intime del sentimento e degli affetti, scandagliandone gli aspetti più aggrovigliati e complessi. È la storia di un’amicizia tra due uomini, che si intreccia con la febbrile passione per una donna, ma parla anche di molto altro. I due vecchi amici, ritrovandosi dopo una lunga separazione, tornano a riflettere e discorrere su fatti occorsi moltissimi anni prima, quando erano giovani entrambi, e molto diversi; con un distacco che non raffredda il fuoco del sentire, ma piuttosto lo proietta nella dimensione vertiginosa dell’atemporalità, i continui flash back previsti dalla drammaturgia del libretto, in parte ripresi dall’originale, caricano la vicenda di ulteriore mistero e tensione catartica. Fino a rivelare un grande finale a sorpresa, questo del tutto originale.
La musica di Tutino, che trova sovente ispirazione in soggetti drammatici di forte valenza emozionale, si incarica di evocare ciò che per sua natura non è facile, se non addirittura possibile, spiegare. E questo senza mai perdere il gusto e il valore del racconto, che nei suoi lavori prende spunto da vicende solo apparentemente intime e private, per parlare di storie e accadimenti di ben più ampia portata: in questo caso, sullo sfondo del finis Austriae, quello del crepuscolo della cultura occidentale.
Lo spettacolo, realizzato con le scene di Tiziano Santi - artista di pregnante talento visionario, già noto al pubblico del Festival per spettacoli di grande successo del recente passato - sarà affidato a uno dei nomi più brillanti tra quelli del teatro italiano contemporaneo, talento figlio di Martina Franca e del suo Festival: Leo Muscato, dal quale è lecito attendersi un taglio interpretativo basato sullo scavo degli snodi drammaturgici e delle relazioni drammatiche tra i protagonisti, sorretto da un lucido istinto narrativo.
Nel 2007 l’Associazione Nazionale dei Critici Teatrali gli assegna il Premio della Critica come miglior regista di prosa, mentre nel 2013 l'Associazione Nazionale dei Critici Musicali gli assegna il Premio Abbiati come miglior regista d'opera della stagione 2012.
La direzione d'orchestra vedrà sul podio il giovane e già apprezzato Francesco Cilluffo, mentre il cast potrà contare sull'esperienza e il prestigio di artisti del calibro di Alfonso Antoniozzi e Roberto Scandiuzzi, affiancati da giovani talenti del teatro musicale quali Romina Tomasoni, Angela Nisi, Pavol Kuban e Davide Giusti.

Il secondo titolo del cartellone è ancora una coproduzione con una Fondazione lirico-sinfonica italiana, in questo caso quella del Teatro di San Carlo di Napoli, con la quale il Festival ha già siglato un secondo progetto coproduttivo per l'opera inaugurale dell'edizione 2016, nel nome di Giovanni Paisiello. Il recente intensificarsi delle occasioni di collaborazione con prestigiose e blasonate fondazioni liriche è il segno della considerazione che il Festival della Valle d'Itria ha raggiunto nel mondo produttivo nazionale e della ferma volontà di condividere progetti culturali qualificanti con i teatri che sono stati protagonisti di tre secoli di storia del melodramma: Firenze, Napoli, Venezia (oltre al Teatro Regio di Torino e al Teatro Petruzzelli di Bari).
Nel solco delle opere comiche di metà Ottocento, tanto popolari un tempo, quanto dimenticate nel corso degli ultimi cento anni, dopo il felice repêchage di Crispino e la Comare dei fratelli Ricci, ecco il Don Checco di Nicola De Giosa, opera che il compositore barese scrisse nel 1850 per il palcoscenico del Teatro Nuovo di Napoli, passata alla storia anche come l'opera comica preferita da Re Ferdinando II di Borbone: ne richiedeva l'esecuzione a corte ogni volta che l'umore necessitava di una dose massiccia di giocondità.
La regia di Lorenzo Amato, le scene di Nicola Rubertelli e i costumi di Giusi Giustino rimandano a un mondo realistico e familiare, tipico di molte commedie di Totò; la vena malinconica che ne deriva dona un insolito spessore al sorriso che la vicenda dello squattrinato protagonista - complice un meccanismo comico di consumato mestiere teatrale - riesce a strappare anche al pubblico smaliziato di oggi.
La parte del titolo - non solo teatralmente centrale ma vocalmente assai impegnativa - sarà affidata all'estro e alla sensibilità di Domenico Colaianni, affiancato da un gruppo di giovani affermati artisti, già noti al pubblico di Martina Franca, a partire dalla coppia degli immancabili innamorati: il giovanissimo tenore Francesco Castoro e il soprano Carolina Lippo, a cui si affiancheranno il baritono Rocco Cavalluzzi (tutti e tre pugliesi e usciti dai corsi dell'Accademia del Belcanto "Rodolfo Celletti") e Carmine Monaco, dall'irresistibile carisma temperamentale. Dal podio li guiderà Matteo Beltrami, uno dei giovani italiani emergenti con più esperienza internazionale, al suo atteso debutto al Festival. I movimenti coreografici saranno invece affidati a Giancarlo Stiscia.
La terza opera segna il grande ritorno del belcanto a Palazzo Ducale, con uno dei titoli più rappresentativi del genere drammatico di punta nella prima metà dell'Ottocento, quello della tragedia di derivazione classica, ambientazione mitologica e argomento fantastico, con l'immancabile e spettacolare scena "d'ombre", tra magie, rituali e incantesimi.
Giovanni Simone Mayr, non solo per essere stato il maestro di Donizetti, occupa un posto di rilievo nella storia dell'opera, proprio grazie alla sua Medea in Corinto, unanimemente considerata il suo capolavoro. Sulla scia dei successi ottenuti nelle stagioni 1810/11/12 di un teatro minore di Napoli, Mayr ottenne una commissione dal più prestigioso teatro cittadino, il San Carlo, in quegli anni vero tempio mondiale dell'opera. Per il libretto il compositore si rivolse a un giovane, promettente poeta: Felice Romani scelse il soggetto reso popolare da Cherubini con la sua Médée e scrisse così il suo primo libretto completamente originale.
In tutta la partitura eminente è il ruolo dell’orchestra, in cui riecheggiano sia i classici viennesi che gli echi delle musiche rivoluzionarie francesi, arricchita dall’apporto – in Italia all’epoca decisamente insolito – di singoli strumenti capaci di conferire un colore specifico alla scena (le percussioni, l’arpa, i tromboni). I recitativi secchi previsti da Mayr vennero poi, probabilmente su richiesta della direzione del San Carlo, drasticamente ridotti e trasformati in articolati recitativi accompagnati. Dopo aver riscosso grande successo alla prima napoletana del novembre 1813, negli anni seguenti l'opera fu rappresentata in numerosi teatri italiani ed europei, ma in seguito scomparve dai cartelloni, eclissata dalla pressoché omonima opera di Luigi Cherubini. Per una riscoperta in tempi moderni, si deve attendere fino al 1977, con Leyla Gencer straordinaria protagonista, nuovamente a Napoli.
Quella del Festival della Valle d'Itria è la prima ripresa italiana da allora, preziosa occasione per gettare uno sguardo sul compositore tedesco, naturalizzato italiano, fino ad oggi insolitamente trascurato dalle stagioni del Valle d'Itria, nonostante la sua importanza nell'ambito del belcantismo, riconosciutagli dallo stesso Celletti.
Da rilevare che l'esecuzione martinese potrà avvalersi della nuovissima e inedita edizione critica dell'opera, curata da Paolo Rossini per Ricordi.
A guidare l'Orchestra Internazionale d'Italia - un altro prezioso punto di forza del Festival, rinnovatasi in molte file e cresciuta in questi ultimi anni per apprezzabile tenuta e ammirata duttilità - e il Coro della Filarmonica Di Stato “Transilvania” di Cluj-Napoca sarà Fabio Luisi, che - accettando la nomina a direttore musicale del Festival - sancisce anche ufficialmente il rapporto familiare e affettivo con Martina Franca, che diventa il suo terzo palcoscenico privilegiato, insieme a Zurigo e New York. Davvero un grande onore per il Valle d'Itria, da oggi ancor più legittimato a proiettare la propria tradizione di valori verso ambiziosi traguardi internazionali.
Lo spettacolo è affidato al talento registico di Benedetto Sicca, rivelazione dell'edizione 2014 del Festival con l'ammiratissima messa in scena de La lotta d’Ercole con Acheloo. Un importante contributo allo spettacolo sarà quello dei danzatori di Fattoria Vittadini, che tornano a Martina Franca dopo il sensazionale e sorprendente debutto dello scorso anno, che è valso alla compagnia il Premio Abbiati della Critica. Le scene, in prezioso equilibrio tra delicata poesia e potenza drammatica, sono firmate dalla giovane e ispirata Maria Paola Di Francesco, mentre alla fantasia ed eleganza di Tommaso Lagattolla, fresco vincitore dell'Oscar della Lirica come miglior costumista, sono dovuti i figurini dell'opera.
Nel cast si misureranno con i ruoli principali, decisamente impervi, quattro campioni del virtuosismo internazionale: Davinia Rodriguez, Michael Spyres, Enea Scala e Mihaela Marcu, in grado anche di offrire allo spettacoli volti e figure di assoluta credibilità drammaturgica.
Dopo quattro anni di intenso e fecondo lavoro sul repertorio belcantistico, e di approfondimento stilistico e tecnico nel campo del cosiddetto "barocco", i giovani cantanti del dipartimento barocco dell'Accademia “Rodolfo Celletti” possono ora affrontare, ancorché in forma laboratoriale, una delle pagine monumentali del repertorio seicentesco, tra i massimi capolavori della storia del teatro musicale di tutti i tempi: L’incoronazione di Poppea di Claudio Monteverdi. Antonio Greco, coordinatore musicale e docente di riferimento del repertorio antico a Martina Franca, guiderà dal cembalo un piccolo ensemble di strumenti originali, Cremona Antiqua, per la prima volta al Festival in formazione rigorosamente filologica.
Il capolavoro di Monteverdi verrà eseguito nella cornice del Chiostro di San Domenico, ormai il secondo palcoscenico del Festival, in forma semiscenica, curata - e opportunamente ridotta drammaturgicamente - da Gianmaria Aliverta, giovane enfant terrible dell'opera italiana, dal quale è lecito attendersi una lettura non banale e certamente lontana da sterili estetismi. Raffaele Montesano, da lunghi anni anima della direzione tecnica del Festival, curerà le scene, mentre all’estro e alla tecnica di Alessio Rosati è affidato il progetto costumi, sul quale si misureranno anche le preziose risorse della sartoria di casa.

Festival Junior impegnerà anche quest'anno decine di bambini nell'esecuzione di un titolo pensato appositamente per loro; torna a Martina Franca lo straordinario talento musicale di Daniela Terranova con C'era una volta...Re Tuono, opera vincitrice del concorso Kinderszenen 2010, un Singspiel destinato ai bambini dai cinque agli undici anni. Sul fantasioso e divertente libretto di Fabio Ceresa - un altro giovane frutto del Festival martinese - ispirato a una fiaba di Luigi Capuana, la Terranova - che di fatto è composer in residence del Festival - ha disteso una partitura “per ensemble e voci animate”, in cui i cantanti e il quartetto d’archi - affidati alla contagiosa passione e dedizione di Angela Lacarbonara - intessono trame trasparenti di prezioso contrappunto. Generosa d’echi di melodie riconoscibili, colte e popolari, la musica della giovane compositrice friulana non rinuncia mai ad una raffinata ed evidente eleganza di stile.
Completano il cartellone della quarantunesima edizione del Festival della Valle d'Itria i tradizionali appuntamenti molto attesi dal pubblico: il concerto del belcanto a Palazzo Ducale, in occasione del quale verrà assegnato il Premio Celletti 2015, con la straordinaria presenza di due prestigiosi belcantisti, Carmela Remigio e Michael Spyres, diretti dalla signorile ed esperta bacchetta di Giuseppe Grazioli, sul podio dell'Orchestra ICO della Magna Grecia di Taranto, che “debutta” nel cortile di Palazzo Ducale: tutti impegnati in un programma di eccezionale attrattiva, sia per il grande pubblico che per gli appassionati del genere virtuosistico, con pagine composite di Rossini, Bellini e Donizetti; il concerto sinfonico, diretto quest'anno dal giovanissimo Min Chung - figlio del grande Myung-Whun - con la partecipazione di un altro figlio d'arte, il violinista Pavel Berman, impegnati in un programma popolare di ispirazione classico-romantica; il sempre affollatissimo concerto per lo spirito nella Basilica di San Martino, con l'Orchestra ICO della Magna Grecia di Taranto e il Coro della Filarmonica di Stato “Transilvania” di Cluj-Napoca diretti dal giovane ed estroso Sesto Quatrini; il ciclo Novecento e oltre e quello dei concerti Fuori orario...
Lo scorso anno ha debuttato a Martina Franca, con un eccezionale riscontro di pubblico, Opera in giardino. La formula, del tutto inedita e senza precedenti in Italia, prevede l'esecuzione di un'opera popolare, eseguita in forma ridotta e semiscenica, sfruttando le caratteristiche naturali di preziosi contesti architettonici e paesaggistici, con lo scopo di coniugare musica e canto con il pregio ambientale e i valori enogastronomici del territorio della Valle d'Itria. Quest'anno sono state previste due serate di Opera in masseria, con Il barbiere di Siviglia di Rossini, affidato alla giovane e promettente regista Cecilia Ligorio e alle cure musicali di Ettore Papadia, esperto e autorevole preparatore dell'Accademia del Belcanto (che dallo scorso anno forma anche giovani maestri collaboratori, assieme alla preziosa guida della coordinatrice Carmela Santoro e di Vincenzo Rana), che annovera nel cast di questo Barbiere alcuni tra i giovani cantanti dell’Accademia.

L’immagine del manifesto di questa edizione è stata curata, come lo scorso anno, da un altro giovane talento creativo di Martina Franca, Francesca Cosanti. Raffigura un vortice di archetipi teatrali. Rosso viscerale per Medea, bianco e oro per Poppea. Una notte senza fondo, il lato oscuro e potente del femminile, nell’intreccio indecifrabile della foresta/cervo di Márai. 

lunedì 25 maggio 2015

GRAN SUCCESSO DEL PREMIO RODOLFO VALENTINO EXCELLENCE 2015




“Un parata di stelle”. Così ha sintetizzato la conduttrice e perfetta padrona di casa Nathalie Caldonazzo il Premio Rodolfo Valentino Italian Excellence 2015 svoltosi domenica 24 maggio presso uno strapieno teatro Valentino di Castellaneta davanti ad un pubblico di grandi occasioni.
“Siamo riusciti a portare a Castellaneta illustri italiani individuati dall’academy del premio presieduta dalla giornalista Emilia Costantini – ha sottolineato Annamaria Galgano, presidente della Fondazione Rodolfo Valentino che ha organizzato l’evento dell’anno – Queste eccellenze italiane hanno onorato Castellaneta per la loro presenza, personalità in cui rivivono il talento, la passione e lo spirito pioneristico che fecero di Rodolfo Valentino il primo mito mondiale del cinema”.
Il regista Giuseppe Marco Albano è stato il primo ad essere stato premiato per aver raccontato il dramma di Taranto con il cortometraggio “Thriller“ vincitore del David di Donatello 2015 sintetizzando un mondo che, dal lavoro alla salute, non risparmia sofferenze a nessuno.
“Ho voluto raccontare Taranto attraverso i sogni di un giovane ballerino emulo di Michael Jackson – ha detto il regista – L’Ilva ha dato lavoro a molti ma ha anche tolto tanto, e non sto qui a dire cosa”.
Giuliana Lojodice ha ricevuto il Premio Rodolfo Valentino Italian Excellence 2015 per il teatro per la forza con cui ha vissuto il palcoscenico per 60 anni.
“Ho vissuto questi anni con intensità e commozione – ha ammesso – Non ce la faccio più e ora ho voglia di stare tranquilla: potrei tornare a fare televisione o cinema ma senza tanta fatica. Dedico questo premio a Marcello Mastroianni con cui sono stata a fianco in “Ciao Rudy”, l’amore della mia vita e mio marito Aroldo Tieri me lo perdonerà, perchè avevo voglia di fare musical”.
Gigi Mastrangelo, asso della pallavolo, ha ricevuto il Premio Rodolfo Valentino Italian Excellence per lo sport, e anche uomo di spettacolo avendo partecipato all’edizione 2013 di “Ballando con le stelle” su Rai 1 con Milly Carlucci.
“In futuro vorrei fare l’attore anche se mi vergogno a dirlo davanti a tante celebrità – ha annunciato – Mi hanno già detto sono troppo alto per farlo, ma farei questo mestiere anche seduto, se questo è il problema”.
La Cia Confederazione Italiana Agricoltori ha ricevuto il Premio Rodolfo Valentino per il poderoso contributo offerto alla tutela del made in Italy agroalimentare ed enogastronomico.
“Contribuiamo al bello e al buono che c’è in Italia – ha sostenuto Dino Scanavino, presidente nazionale della confederazione – L’agricoltura è alla base per nutrire il pianeta ma la contraffazione va combattuta per l’italiano vero è meglio di quello finto. Dedico questo riconoscimento a Franco Catapano che è venuto a mancare un mese fa e che era un nostro dirigente di Laterza".
Il sindaco di Castellaneta, Giovanni Gugliotti ha aggiunto: “Riappropriarci del mito per promuovere il nostro territorio, non solo in Italia ma anche all’estero; Castellaneta ha vocazione agricola, non solo turistica”.
La cerimonia è stata interrotta da un momento musicale dedicato a Charly Chaplin per i 100 anni di Charlot con i cantanti Graziano Gigante e Silvia Saracino in “Smile” accompagnati dal chitarrista Marino De Cesare.
L’attore Luca Barbareschi, ha ritirato l’iconica statuetta del Premio Rodolfo Valentino Italian Excellence come responsabile della casa di produzione Casanova Multimedia per la fiction “La freccia del Sud” su Pietro Mennea trasmessa da Rai 1 per la regia di Ricky Tognazzi.
“Mi permetto di dire che la fiction “Rodolfo Valentino” di Canale 5 poteva essere fatta un po’ meglio – ha confessato – La vostra regione che ha tanti talenti ed è un valore aggiunto produrre in Puglia. Anni fa proposero di fare Valentino prima a me poi a Fiorello ma non se ne fece nulla: ora sono nell’età della restituzione della mia esperienza”.
Mariella Milani è stata premiata per aver contribuito a definire la centralità della moda come caporedattore del Tg2 Rai.
“Negli ultimi anni abbiamo assistito al passaggio dei nostri marchi più prestigiosi a stranieri – ha riflettuto – Ora dobbiamo difenderci perchè la crisi comincia ad essere alle spalle, anche se all’estero il mercato tira”.
I campioni del mondo di tango argentino Yanina Quinones & Neri Piliu sono stati premiati per incarnare in chiave moderna il mito del tango, restituendo le stesse sensazioni evocate da Valentino.
“L’Italia è la patria adottiva del tango ed è se ne balla più che in Argentina”, hanno sottolineato prima di esibirsi in un tango struggente.
Nathalie Caldonazzo ha omaggiato il cinema italiano con il corpo di ballo Alda Russo, confermandosi una show-girl di grande talento, nel giorno del suo compleanno, vestita dallo stilista Michele Gaudiomonte.
È stato il momento di Silvia Fumarola per il giornalismo, firma della pagina nazionale degli spettacoli del quotidiano La Repubblica.
“Oggi domanderei a Valentino se parteciperebbe a un talent, dove le strade sono più rapide”, ha confessato.
Premiata la fiction “Braccialetti Rossi“ per la commovente forza della storia girata in Puglia ; la statuetta è stata ritirata da alcuni dei potagonisti Tony (Pio Luigi Piscicelli), Davide (Mirko Trovato) e Nina (Denise Tantucci).
“Una ventata di speranza entrando nelle case dei malati – hanno accennato i giovani attori – È stato importante portare un sorriso, portare una speranza con la recitazione, attraverso la televisione”.
Mariano Rigillo ha ritirato la statuetta per il teatro.
“Sono stato anche il padre di Rodolfo Valentino in radio una decina di anni fa dove mio figlio era Raoul Bova – ha rammentato – È stata una esperienza che non dimenticherò mai”.
Sebastiano Somma, attore e regista, è stato premiato per il cortometraggio “Chi sa chi sarò”, in parte girato a Castellaneta.
“Ho avuto la fortuna di presentare 20 anni fa il Premio Valentino – ha rivelato – Questo andato in onda su Rai 1 fa parte di 4 corti musicali sui minori, sull’infanzia negata ai bambini e le mancate attenzioni: in uno sono Francesco Baccini”.
Graziano Galatone ha poi fatto un omaggio a Caruso interpretato l’omonimo brano di Lucio Dalla con Giovanna Lisi.
Premio per la televisione e per il cinema a Emilio Solfrizzi.
“Mancava la comunione – ha scherzosamente aggiunto dopo la lettura della sua biografia – Chi me lo doveva dire che diventassi attore: ci ho creduto e ho provato anche ad essere sul palco”.
Premio per essere stata protagonista di una era televisiva a Carmen Russo.
“Vengo dalla recente esperienza di una fiction in lingua spagnola che è stata una sfida per me, dopo aver avuto la piccola Maria – ha fatto notare – La danza mi ha aiutato sempre, mi ha aperto i confini, entrando nel cuore della gente. Valentino è stato un mito per la danza. Sono onorata di questo premio perchè mi sento un po’ pugliese essendomi sposata a Cassano Murge 28 anni fa”.

Graziano Galatone è stata una vera rivelazione come regista, lui che è stato interprete di Febo nel musical “Notre Dame De Paris” di Riccardo Cocciante, il protagonista Cavaradossi di “Tosca Amore Disperato” di Lucio Dalla ed è Renzo nel musical “I promessi sposi” su testi di Michele Guardì.

sabato 23 maggio 2015

AL VIA IL PREMIO RODOLFO VALENTINO

Al via il Premio Rodolfo Valentino Italian Excellence 2015

Castellaneta (TA) - Si svolgerà domenica 24 maggio 2015, con inizio alle ore 20,30 al teatro Valentino di Castellaneta (TA), il Premio Rodolfo Valentino Italian Excellence.
Una grande occasione per restituire dignità a tutti quegli italiani che hanno fatto grande l'Italia lontano da casa. Durante la serata saranno raccontate piccole e grandi storie nelle quali rivive il talento e la passione che furono del “mito” e premiati personaggi del mondo del cinema, del teatro, della televisione, dello spettacolo, della moda, della letteratura, dello sport, del giornalismo che, con il loro operato, hanno reso l'Italia il luogo dell'eccellenza.
Durante la serata del gala verranno premiati gli attori Francesca Neri (musa ispiratrice di molti registi, volto internazionale del cinema italiano), Emilio Solfrizzi (interprete di fiction e film di successo), Sebastiano Somma(attore, regista del cortometraggio “Chi sa chi sarò”, in parte girato a Castellaneta), Michele Riondino (Pietro Mennea nella fiction “La freccia del Sud” su Rai 1 per la regia di Ricky Tognazzi) e Luca Barbareschi (attore e responsabile della Casanova Multimedia che ha prodotto “La freccia del Sud”) che riceveranno la statuetta per il cinema, Giuliana Lojodice (una vita intera spesa per il palcoscenico) e Mariano Rigillo (attore della tradizione teatrale napoletana) per il teatro, Gigi Mastrangelo (asso della pallavolo e colonna della nazionale) per lo sport, Silvia Fumarola (firma della pagina nazionale degli spettacoli del quotidiano La Repubblica) e Mariella Milani(volto del Tg2 settore moda) per il giornalismo, Yanina Quinones & Neri  Piliu (campioni mondiali di tango argentino) per la danza,la fiction Braccialetti Rossi (due serie di successo girate in Puglia che hanno raccontato il tema della sofferenza) per la fiction, Carmen Russo (attrice, passione per la danza, soubrette e protagonista indiscussa nella commedia brillante italiana) per lo spettacolo Franco Scaglia (scrittore, giornalista, autore Rai) per la letteratura, Carlo Capasa (presidente della Camera Nazionale della Moda) per la moda,; un riconoscimento verrà dato alla Cia Confederazione Italiana Agricoltori per il poderoso contributo offerto alla tutela del made in Italy agroalimentare ed enogastronomico in tutto il mondo, e al giovane regista Giuseppe Marco Albano  che con ilcortometraggio “Thriller“ ha vinto il David di Donatello 2015.
La statuetta che sarà consegnata ai premiati riproduce in piccolo la statua intitolata Aspirazione, realizzata in memoria di Rodolfo Valentino con i contributi di fans e ammiratori americani; l’opera in bronzo fu progettata dallo scultore americano Roger Noble Burnham e inaugurata nella notte tra il 5 e il 6 maggio del 1930 dall’attrice Dolores Del Rio; la statua, collocata in un’aiuola del De Longrpre Park, è a tutt’oggi l’unico monumento eretto a Hollywood per onorare un attore.
La serata verrà condotta da Nathalie Caldonazzo, per la regia di Graziano Galatone, con Michele Gaudiomonteche ha curato la scenografia, e il Corpo di ballo di Alda Russo.
Hanno sponsorizzato la manifestazione Green Castellaneta spa gruppo Bkw, Casa Isabella Esclusive Hotel, Baume & Mercier, Gbs gruppo Gigante, Musica & Parole, Endless Jewelry, media partner Studio 100 TV, patrocinio di Comune di Castellaneta, Puglia Promozione e Apulia Film Commission, partner sociale Fondazione Ant.

venerdì 22 maggio 2015

IL PAISIELLO FESTIVAL 2015 PRESENTATO A ROTTERDAM

TREDICESIMA EDIZIONE – 2015



Ledizione 2015 del GIOVANNI PAISIELLO FESTIVAL è stata presentata in anteprima dagli Amici della Musica venerdì 22 maggio, Rotterdam (Olanda), presso lo stand di PugliaSounds nella prestigiosa cornice di “Classical: NEXT”, la fiera internazionale dedicata alla musica classica, operistica e contemporanea che si svolge tutti gli anni in una prestigiosa città europea (l’anno scorso è stata allestita a Vienna).

Rotterdam, PugliaSounds è presente con uno grande stand istituzionale dedicato alla promozione della filiera musicale pugliese, dove gli Amici della Musica di Tarantohanno illustrato il programma e le novità del Giovanni Paisiello festival 2015il cui direttore artistico è, come per gli anni precedenti, il musicologo Lorenzo Mattei.

Il Festival si inaugurerà il 4 settembre con il concerto dell’Ensemble Dunyin cui una particolare e attenta selezione di brani di Paisiello, Johann Christian Bach e Georg Philipp Telemann saranno suonati da Natalia Lucia Bonello (flauto), Claudia Di Lorenzo (clavicembalo) e Leonardo Massa (violoncello barocco).
Il Festival continua il 7 settembre con l’intenso pianismo di Dario Candela il quale, da buon napoletano, presenterà alcune sonate per strumento dei “partenopei” Giovanni Paisiello e Domenico Cimarosa.
L’11 settembre è la volta del conferimento del Premio “Giovanni Paisiello Festival 2015”, l’ambito riconoscimento annuale ad un personaggio o ad una istituzione che abbia contribuito alla riscoperta e valorizzazione del patrimonio musicale di Paisiello.Nella stessa serata sarà presentata, in prima esecuzione assoluta in tempi moderni, la Cantata paisielliana per soli, coro e orchestra “Amor Vendicato”, con l’Orchestra da camera del “Giovanni Paisiello Festival e il Coro Choraliter.
Il 17 settembre è previsto “Giovanni & Amadé”il tradizionale recital per soprano che, in questa edizione, è la famosa Francesca Ruospo, con Davide Dellisantial pianoforte (musiche di Giovanni Paisiello e Wolfgang Amadeus Mozart).
Il 18 settembre, presso “Arco Paisiello” (ore 19,30), la bellissima struttura ricettiva situata nel Borgo Antico di Taranto, sarà presentato l’importante (e improcrastinabile) Progetto di Recupero della casa natale di Giovanni Paisiello.
Grande conclusione il 20 settembre, giornata in cui, in piazzetta Monte Uliveto e via Paisiello, nel Borgo Antico di Taranto, alle ore 19,30si svolgerà “Corpo d’ascolto”, seminario di TeatroDanza urbano ispirato e performato nei luoghi di origine di Paisiello, a cura di Alberto Cacopardi, che utilizzerà il metodo “Tessuto Corporeo”.
Il programma potrà arricchirsi di nuovi appuntamenti in via di definizione.

Tutti gli appuntamenti del Giovanni Paisiello festival 2015, dal 4 al 20 settembre, si terranno nella suggestiva cornice del MUDI-Museo diocesano d’Arte Sacra, nel Borgo Antico di Tarantoalle ore 21,00 (ove non diversamente indicato), tranne “Corpo d’Ascolto) di Alberto Cacopardi e i convegni (come la presentazione del Progetto di recupero di Casa Paisiello e presentazioni dei concerti che saranno definiti e divulgati successivamente).

Il Giovanni Paisiello festival è organizzato dall’Associazione onlus Amici della Musica “Arcangelo Speranza” di Taranto, con il sostegno della Direzione dello spettacolo dal Vivo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Regione Puglia oltre alla partecipazione della Fondazione Taranto.


Info: 099.7303972 - 335.6253305; www.giovannipaisiellofestival.itUlteriori info sul concerto e sull’intera stagione sono disponibili sul sito www.amicidellamusicataranto.it.

Con gli Amici della Musica, da novantatre anni la più entusiasmante musica a Taranto.