IL FASCINO DI UN'OPERA SENZA TEMPO
Verdi, Puccini, Rossini e non solo, così come tutte le loro opere, continuano ad essere sempre molto apprezzati ed amati dal pubblico di tutto il mondo. Assistere ad un'opera come "Tosca" o "La Traviata" alla Royal Opera House a Londra (a cui ho potuto assistere) è un'esperienza indimenticabile. È un'emozione molto forte entrare in questo teatro , che oltre alla particolare eleganza delle numerose sale, è in grado di ospitare circa 2300 spettatori.
Curiosa a tale riguardo la possibilità di acquistare biglietti per posti numerati in piedi. Ristoranti eleganti e pieni prima dello spettacolo, così come il grande bar affollatissimo prima e durante gli intervalli tra un atto e l'altro. Questa sera sul palco del Royal Opera House va in scena "La Traviata" di Giuseppe Verdi ed il ruolo di Violetta Valery, per indisponibilità del soprano bulgaro Sonya Yoncheva, è affidato al soprano Marina Rebeka, quello di Alfredo Germont al tenore Ismael Jordi e ad al baritono Franco Vassallo quello di Giorgio Germont. Marina Rebeka, si muove agevolmente nel ruolo di Violetta; sembra ritagliato per lei, per il suo timbro vocale, chiaro e ricco di coloritura. Non sempre perfetta nella pronuncia italiana, come non lo è il coro, ma brillante nei due atti finali. A lei sono riservati gli applausi più calorosi.
Bravi i due Germont; più convincente Germont padre. Solida l'orchestra diretta con energia e sicurezza da Mark Minkowsky ed efficacissimo l'allestimento di Richard Eyre che ha raggiunto le 150 rappresentazioni. Particolarmente suggestiva la scenografia sia per costumi che per allestimento di scene.
Verdi, Puccini, Rossini e non solo, così come tutte le loro opere, continuano ad essere sempre molto apprezzati ed amati dal pubblico di tutto il mondo. Assistere ad un'opera come "Tosca" o "La Traviata" alla Royal Opera House a Londra (a cui ho potuto assistere) è un'esperienza indimenticabile. È un'emozione molto forte entrare in questo teatro , che oltre alla particolare eleganza delle numerose sale, è in grado di ospitare circa 2300 spettatori.
Curiosa a tale riguardo la possibilità di acquistare biglietti per posti numerati in piedi. Ristoranti eleganti e pieni prima dello spettacolo, così come il grande bar affollatissimo prima e durante gli intervalli tra un atto e l'altro. Questa sera sul palco del Royal Opera House va in scena "La Traviata" di Giuseppe Verdi ed il ruolo di Violetta Valery, per indisponibilità del soprano bulgaro Sonya Yoncheva, è affidato al soprano Marina Rebeka, quello di Alfredo Germont al tenore Ismael Jordi e ad al baritono Franco Vassallo quello di Giorgio Germont. Marina Rebeka, si muove agevolmente nel ruolo di Violetta; sembra ritagliato per lei, per il suo timbro vocale, chiaro e ricco di coloritura. Non sempre perfetta nella pronuncia italiana, come non lo è il coro, ma brillante nei due atti finali. A lei sono riservati gli applausi più calorosi.
Bravi i due Germont; più convincente Germont padre. Solida l'orchestra diretta con energia e sicurezza da Mark Minkowsky ed efficacissimo l'allestimento di Richard Eyre che ha raggiunto le 150 rappresentazioni. Particolarmente suggestiva la scenografia sia per costumi che per allestimento di scene.
Gaetano Laudadio
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