mercoledì 20 maggio 2015

GRANDE SUCCESSO DELLA TRAVIATA ALLA ROYAL OPERA HOUSE DI LONDRA

                                IL FASCINO DI UN'OPERA SENZA TEMPO


Verdi, Puccini, Rossini e non solo, così come tutte le loro opere, continuano ad essere sempre molto apprezzati ed amati dal pubblico di tutto il mondo. Assistere ad un'opera come "Tosca" o "La Traviata" alla Royal Opera House a Londra  (a cui ho potuto assistere) è un'esperienza indimenticabile. È un'emozione molto forte entrare in questo teatro , che oltre alla particolare eleganza delle numerose sale, è in grado di ospitare circa 2300 spettatori.
Curiosa a tale riguardo la possibilità di acquistare biglietti per posti numerati in piedi. Ristoranti eleganti e  pieni prima dello spettacolo, così come il grande  bar affollatissimo prima e durante gli intervalli tra un atto e l'altro. Questa sera sul palco del Royal Opera House va in scena "La Traviata" di Giuseppe Verdi ed il ruolo di  Violetta Valery, per indisponibilità del soprano bulgaro Sonya Yoncheva,  è affidato al soprano Marina Rebeka, quello di Alfredo Germont al tenore Ismael Jordi e ad al baritono Franco Vassallo quello di Giorgio Germont. Marina Rebeka, si muove agevolmente nel ruolo di Violetta; sembra ritagliato per lei, per il suo timbro vocale, chiaro e ricco di coloritura.  Non sempre perfetta nella pronuncia italiana, come non lo è il coro, ma brillante nei due atti finali. A lei sono riservati gli applausi più calorosi.
Bravi i due Germont; più convincente Germont padre. Solida l'orchestra diretta con energia e sicurezza da Mark Minkowsky ed efficacissimo l'allestimento di Richard Eyre che ha raggiunto le 150 rappresentazioni. Particolarmente  suggestiva  la scenografia sia per costumi che per allestimento di scene. 

Gaetano Laudadio 




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