mercoledì 29 aprile 2015

IL DUO PIANISTICO FINAMORE - ANGIONE IN CONCERTO A S. GIORGIO JONICO






DUE GIOVANI PROMESSE DEL MONDO PIANISTICO


Il duo pianistico composto dai giovani pianisti pugliesi Biagio Finamore e Carlo Angione è un emergente gruppo da camera che, incoraggiato dai Maestri Emanuele Arciuli e Angela Montemurro, ha iniziato la sua intensa attività artistica nel 2013.





Nel giugno del 2013 il duo ha vinto il secondo premio al "Concorso Internazionale di Musica - Pietro Argento" (Gioia del Colle/Bari) e, nel luglio del 2013, il primo premio al "Concorso Pianistico Internazionale - Città di Rocchetta" (Rocchetta a Volturno/Isernia). Recentemente ha vinto il primo premio con menzione speciale d'onore al "Concorso Internazionale di Musica - Città di Treviso" (Treviso), ed è stato invitato ad esibirsi nell'ambito di un importante festival internazionale di giovani musicisti che si terrà a Treviso tra ottobre 2014 e marzo 2015, e in questa occasione registrerà un disco. Nel maggio 2014 il duo ha vinto il primo premio al "Concorso internazionale di musica - Euterpe" (Corato/Bari) e, nel giugno 2014, il secondo premio al "Concorso internazionale di musica - Pietro Argento" (Gioia del Colle/Bari). Il duo è stato anche selezionato per le finali del "T.I.M. - Torneo Internazionale di Musica", che si sono tenute a Parigi nel giugno 2014, e per le finali del "Concorso nazionale di musica - Società Umanitaria", che si sono tenute a Milano nell'ottobre 2014, classificandosi come semifinalista in entrambe le manifestazioni. Di recente il duo è stato invitato a collaborare con il Teatro Petruzzelli (Orchestra del Teatro Petruzzelli/Jonathan Stockhammer) per la produzione del poema sinfonico "City Life" del compositore americano Steve Reich, eseguito prima a Bari e poi a Venezia nel settembre 2014 nell'ambito della "Biennale d'arte", in occasione della cerimonia per la consegna al compositore del Leone d'oro alla carriera, e a esibirsi in un recital nell'ambito di Piano City – Napoli/2014.





Il duo quest'anno amplierà e approfondirà lo studio del repertorio con il M° Bruno Canino presso la Scuola di Musica di Fiesole. 


























PROGRAMMA (per due pianoforti)

J. BRAHMS
variazioni su un tema di Haydn op.56b

F. LISZT


























les preludes

D. SHOSTAKOVICH
concertino op.94

***

I. STRAVINSKY
la sagra della primavera

domenica 26 aprile 2015

ALBERTO TRIOLA E' IL NUOVO PRESIDENTE DEL CONSERVATORIO NINO ROTA DI MONOPOLI








Alberto Triola è il nuovo presidente del Conservatorio di Musica «Nino Rota» di Monopoli, su nomina del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini. Nel darne notizia, un comunicato ricorda che Triola, scelto in una terna di candidati proposti dal Consiglio Accademico del Conservatorio, succede a Vito Marinelli e ricoprirà l’incarico per il prossimo triennio.            

 CHI È' ALBERTO TRIOLA

Stabilmente impegnato in campo teatrale e musicale da oltre un ventennio, dal 2002 si distingue come direttore artistico alla guida di teatri e festival italiani, firmando stagioni di riconosciuti successi che vedono la consacrazione di nuovi talenti vocali, registici e direttoriali, nonché il debutto in Italia di alcuni registi di fama internazionale.
Nato a Milano nel 1965, terminato il percorso formativo (maturità scientifica, studi musicali e una laurea in ingegneria presso il Politecnico di Milano con il massimo dei voti), matura il proprio profilo professionale in quattordici stagioni passate al Teatro alla Scala di Milano, dove dal 1988 al 2002 ricopre diversi incarichi.
Cesare Mazzonis, nel 1990, è il primo a istradarlo alla carriera dell’organizzazione teatrale; dopo due anni come segretario di produzione, perfeziona la formazione professionale nella direzione artistica accanto ad Alberto Zedda, Roman Vlad, Paolo Arcà e Gianni Tangucci, dei quali è stretto collaboratore negli anni 1992/1995. È poi assistente organizzativo del direttore musicale del Teatro alla Scala dal 1995 al 2000. Passa quindi alla direzione degli allestimenti scenici, dove collabora nell’organizzazione del trasferimento temporaneo delle attività della Scala al Teatro degli Arcimboldi e nella riorganizzazione logistica e funzionale dei laboratori scenotecnici, trasferiti all’area ex-Ansaldo.
Nel febbraio 2002 il Maestro Giancarlo Menotti lo chiama al Festival dei Due Mondi di Spoleto, dove ricopre – per la XLV edizione del Festival – il ruolo di segretario artistico, collaborando a ideare e organizzare un cartellone con un Macbeth verdiano vincitore del Premio Abbiati della critica come miglior spettacolo dell’anno 2002.
Nel febbraio 2003 è chiamato al Teatro Carlo Felice di Genova, dapprima come segretario artistico, quindi come direttore artistico, incarico ricoperto fino al maggio 2007. Con la sua guida il massimo genovese conosce uno dei periodi artisticamente più fecondi della sua storia recente.
Ha rivestito per sei anni (dal 2003 al 2008) la carica di direttore artistico-musicale del Teatro Ponchielli di Cremona, promuovendo – tra gli altri progetti – l’integrale del teatro musicale monteverdiano in collaborazione con diversi teatri di tradizione italiani e proponendo diversi titoli nuovi per la storia teatrale della città, con capolavori del Barocco e del Novecento. Negli stessi anni firma il cartellone del Festival Claudio Monteverdi, rassegna internazionale dedicata alla musica barocca, sacra e profana.
Nel luglio 2007 è a Bologna in qualità di assistente del sovrintendente del Teatro Comunale di Bologna, quindi – dal 2008 al giugno 2011 – come direttore della Scuola dell’Opera Italiana, innovativo progetto di formazione artistica e professionale per giovani artisti promosso e attivato dal Teatro Comunale stesso, che ha scoperto e fatto conoscere diversi nuovi talenti vocali e direttoriali.
Nel 2010 è stato consulente artistico per le attività di formazione della Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi, e nel 2011 consulente artistico del Teatro Lirico di Cagliari.
Profondo conoscitore della “macchina” teatrale, sia in senso organizzativo-aziendale, sia sotto l’aspetto dei diversi profili professionali e artistici coinvolti nella produzione di spettacoli dal vivo in ambito musicale; attento e sensibile negli aspetti relazionali della gestione delle risorse umane; particolarmente incline alla ricerca e valorizzazione culturale di repertori poco esplorati o da riscoprire (il Barocco, il Moderno e Contemporaneo europeo e americano) è regolarmente presente nelle giurie di concorsi internazionali di canto, costantemente alla ricerca di nuovi talenti vocali, registici e direttoriali.
Dal 2010 è direttore artistico del Festival della Valle d’Itria e qui istituisce l’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti”, di cui è direttore, con lo scopo di individuare giovani cantanti da indirizzare nell’ambito specialistico del Belcanto, da sempre territorio privilegiato delle proposte artistiche del Festival pugliese.
È chiamato a tenere corsi all’interno di Master universitari (Università degli Studi di Genova, Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari) e workshop presso Accademie di perfezionamento e JungesEnsemble (Semperoper di Dresda). Ha al suo attivo come regista alcune felici produzioni operistiche all’estero (Wexford Opera Festival, Theater Lübeck, Theater an der Wien), e ha curato diverse pubblicazioni, tra le quali il volume Riccardo Muti alla Scala, edito da Rizzoli e la monografia Giulio Gatti Casazza, una vita per l’opera, per Zecchini Editore.
Dal 2013 è Direttore generale, poi Direttore amministrativo della Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino.
Fonte informazioni dell'artista è il  Maggio Musicale Fiorentino

venerdì 24 aprile 2015

DAL 15 MAGGIO MACBETH AL PETRUZZELLI

La Fondazione Petruzzelli presenta Macbeth di Giuseppe Verdi
Produzione Fondazione Teatro Comunale di Modena 

Venerdì 15 maggio alle 20.30 al Teatro Petruzzelli andrà in scena la prima di Macbeth di Giuseppe Verdi (1813-1901).

Lo spettacolo per la regia di Giancarlo Cobelli, ripresa da Lydia Biondi è una produzione  Fondazione Teatro Comunale di Modena.

Dirigerà l’Orchestra del Teatro il maestro Fabrizio Maria Carminati, maestro del Coro della Fondazione Petruzzelli Franco Sebastiani.
Le scene e i costumi sono di Carlo Maria Diappi, ripresi da Valentina Dellavia. A curare il disegno luci Giuseppe Ruggiero. Assistente alla regia Pia Di Bitonto.

A dar vita allo spettacolo: Luca Salsi (Macbeth), Ugo Guagliardo (Banco) Tamar Iveri (Lady Macbeth 15, 17, 21 maggio), Daria Masiero (Lady Macbeth 19 maggio), Margherita Rotondi (Dama di Lady Macbeth), Salvatore Cordella (Macduff ), Massimiliano Chiarolla (Malcolm), Antonio di Matteo (il Medico e l’Araldo), Gianluca Tumino (il Sicario e Prima apparizione), Martina Pepe (Seconda apparizione), Ivana D’Auria (Terza apparizione).

Nell’ambito della rappresentazione mercoledì 6 maggio alle 19.00 nel foyer del Teatro Petruzzelli avrà luogo un nuovo appuntamento della rassegna “Conversazioni sulla Musica” dedicata al Macbeth a cura del giornalista e critico musicale Angelo Foletto.
L’ingresso all’incontro sarà libero e consentito fino ad esaurimento posti.

Il melodramma in quattro parti di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave, tratto da William Shakespeare, fu rappresentato per la prima volta al Teatro della Pergola di Firenze, il 14 marzo 1847. Una seconda versione alla cui partitura lo stesso Verdi apportò alcune modifiche fu rappresentata al Théâtre Lyrique di Parigi il 19 aprile 1865.

In replica domenica 17 maggio alle 18.00 (turno C), martedì 19 maggio alle 20.30 (turno B), giovedì 21 maggio alle 20.30 (fuori abbonamento).
Biglietti in vendita al Botteghino del Teatro Petruzzelli e su www.bookingshow.it
Informazioni: 080.975.28.10.



PRIMA RASSEGNA MUSICALE DI PRIMAVERA



Fervono i preparativi per la Prima Rassegna Musicale di Primavera, nata da un’idea
dell’Amministrazione Comunale e organizzata da un team di giovani che hanno deciso di mettersi in gioco, collaborare e far rete. Portatori attivi di cultura e vitalità, la Pro Loco di Pulsano, con il suo Presidente Francesco Vergallo e l’Associazione Culturale Musicale Acta Fabula di Carosino, con la Presidente Silvia Grasso saranno presto impegnati nella realizzazione di tre esclusivi concerti che vedranno giovani artisti e musicisti esibirsi nel Convento e nel Castello, praticamente nel cuore del centro storico.

Il 25 Aprile 2015 sarà la volta di ARMONIENSEMBLE PIANO TRIO, presso il Convento dei Padri Riformati a partire dalle ore 19.30, si esibiranno in concerto Palma di Gaetano al flauto, Giordano Muolo al clarinetto e Danilo Panico al pianoforte. Il trio propone un programma composto da brani appartenenti al repertorio classico cameristico operistico originale e rielaborato per questa formazione, con particolare attenzione alla musica del ‘900.

Il 9 Maggio 2015, LA VALIGIA MAGICA - REAL DUO e LINO DE VENUTO, presso il Castello De Falconibus, ore 19.30, Luciano Damiani al mandolino, Michele Libraro alla chitarra e Lino De Venuto come voce recitante presenteranno il loro viaggio musicale che lambisce idealmente diverse aree geografiche del mondo, dall’Europa all’Argentina, dall’area partenopea a quella brasiliana.

A concludere la rassegna il concerto del 24 Maggio 2015: PARALLELO ‘900, presso il Convento dei Padri Riformati, sempre dalle ore 19.30 Silvia Grasso al violino, Angelo Gillo e Livio Grasso alla chitarra saluteranno questa prima rassegna di Primavera con Musica del ‘900 dal Cile all’Italia, passando per l’Argentina, Spagna e Austria.

 Per informazioni e prenotazioni:
Pro Loco Pulsano tel. 099 533 90 36

Acta Fabula Carosino tel. 320 0758894

lunedì 20 aprile 2015

PETRUZZELLI, LA SINFONICA PROSEGUE CON WHAYNE MARSHALL

Wayne Marshall dirige l’Orchestra del Teatro Petruzzelli,
solista Mario Caroli (flauto)

Giovedì 23 aprile alle 20.30 al Teatro Petruzzelli è in cartellone un nuovo appuntamento della Stagione Sinfonica 2015.
Sul podio dell’Orchestra del Teatro il maestro Wayne Marshall, solista Mario Caroli (flauto).
Il programma del concerto propone:
Ouverture de “Il principe Igor” (completata ed orchestrata da A. Glazunow) di Aleksandr Porfir’evič Borodin, Concerto per flauto e orchestra op.39 di Lowell Liebermann, Sinfonia n.5 in mi minore op.64 di Pëtr Il’ič Čajkovskij.
Direttore d’orchestra, pianista e organista, Wayne Marshall è uno dei musicisti più versatili ed estrosi del panorama contemporaneo. È stato nominato Direttore Principale della WDR Rundfunkorchester di Colonia e continua ad essere direttore principale ospite della Orchestra Sinfonica di Milano “Giuseppe Verdi”. Ha inciso per la Virgin/Emi, vincendo i maggiori premi europei.
Mario Caroli è considerato una figura unica nel panorama dei flautisti solisti, appartenendo alla ristretta cerchia dei musicisti capaci di interpretare la più classica delle composizioni e la più ardita opera contemporanea con la stessa vivida musicalità. Ha inciso più di 30 dischi lodati dalla critica (Diapason d’or, Grand Prix de l’Académie Charles-Cros) e diffusi dalle principali emittenti radiofoniche.

Biglietti in vendita al botteghino del Teatro Petruzzelli e on line su www.bookingshow.it
Informazioni: 080.975.28.10.





 


Wayne Marshall, direttore
Direttore d’orchestra, pianista e organista, Wayne Marshall è uno dei musicisti più versatili ed estrosi del panorama contemporaneo.È stato nominato Direttore Principale della WDR Rundfunkorchester di Colonia e continua ad essere direttore principale ospite della Orchestra Sinfonica di Milano “Giuseppe Verdi”.
Nato vicino a Manchester, dove ha iniziato i proprio studi per poi proseguirli a Londra e Vienna, si è fatto apprezzare all’inizio del suo percorso artistico soprattutto come organista, ed ha iniziato la carriera di direttore dopo aver collaborato ad un celebre allestimento di Porgy and Bess a Glyndebourne con Simon Rattle. Nel 2004 ha ricevuto una laurea honoris causa dall’Università di Bornemouth ed è recentemente stato nominato Membro Onorario del Royal College of Music di Londra.
Nel 1998 ha debuttato in Italia come direttore al Teatro La Fenice di Venezia ed in questi ultimi anni la sua presenza in Italia si è notevolmente intensificata, portandolo ad essere ospite regolare delle nostre principali orchestre: dalla Rai di Torino, al Maggio Musicale Fiorentino, Teatro di San Carlo di Napoli, Teatro Massimo di Palermo, l’Orchestra Cherubini, L’Accademia di Santa Cecilia di Roma, sino all’incarico di direttore ospite dell’Orchestra “Giuseppe Verdi” di Milano.
Nel 2001 ha debuttato al Teatro alla Scala di Milano.
Nelle ultime stagioni ha partecipato a nuovi allestimenti operistici di Porgy and Bess, Candide e Dear Man Walking mentre nel 2014 ha diretto una nuova produzione di Ascesa e caduta della città di Mahagonny alla Deutsche Staatsoper di Berlino.
Recentemente e nel prossimo futuro dirigerà celeberrime orchestre a Bruxelles, Londra, Strasburgo, Dresda, Lipsia, Stoccolma, Montecarlo, Dallas, Tolosa, Mosca.
Titolare dell’organo Marcussen della Bridgewater Hall a Manchester dal 1996, continua a esibirsi come organista e nel 2004 ha inaugurato lo strumento della nuova Disney Hall di Los Angeles con una nuova composizione di James MacMillan per organo e orchestra, A Scotch Bestiary, brano che ha suonato anche ai BBC Promenade Concerts del 2005.
Ha inciso per la Virgin/Emi, vincendo i maggiori premi europei.
Wayne Marshall vive a Malta con la moglie, la pianista Jennifer Micallef, ed i loro due figli.


Mario Caroli, flauto

“One man show!” (Le Monde de la Musique).
“Del suo suono si vorrebbe essere imbevuti” (The New York Times).

“Fulminante!” (Suddeutsche Zeitung).
“Doti praticamente sovrumane, abbinate ad un’intelligenza musicale fuori dal comune” (America Record Guide).
“I timbri ed i colori che questo straordinario solista riesce ad eseguire sono di una bellezza indimenticabile” (The Guardian).

Allievo di Annamaria Morini e Manuela Wiesler, ha iniziato lo studio del flauto a 14 anni. A 22 anni vince lo storico premio internazionale “Kranichstein” a Darmstadt ed inizia una folgorante carriera solistica, coronata di successi. Figura unica nel panorama dei flautisti solisti più richiesti di oggi, appartiene alla ristretta cerchia dei musicisti capaci di interpretare la più classica delle composizioni e la più ardita opera contemporanea con la stessa vivida musicalità, vibrante personalità e penetrante spirito analitico.
Interprete molto amato dalla critica e dal pubblico è regolarmente impegnato alla Philharmonie di Berlino, al Konzerthaus di Vienna, al Concertgebouw di Amsterdam, al Théâtre du Châtelet di Parigi, alla Royal Festival Hall di Londra, al Palais des Beaux Arts di Bruxelles, alla Cité de la Musique di Strasburgo, alla Suntory Hall di Tokyo, al Lincoln Center di New York. Ospite dei più grandi festival di tutto il mondo, è stato diretto da Pierre Boulez, Peter Eötvös, Heinz Holliger, Kazushi Ono, Cristian Badea, Baldur Bronnimann con la Philharmonia Orchestra, l’Orchestre National de France, Tokyo Philharmonic, l’Orchestre National de Belgique, Basel Sinfonietta, l’Orchestra Nazionale della RAI, le Orchestre delle Radio Tedesche SWR e della WDR, i Bayerische Rundfunk, l’Orchestra Nazionale d’Islanda, le Percussions de Strasbourg, l’Ensemble Contrechamps di Ginevra, i Neue Vocalsolisten.
Ha inciso più di 30 dischi lodati dalla critica (Diapason d’or, Grand Prix de l’Académie Charles-Cros) e diffusi dalle principali emittenti radiofoniche. I più grandi compositori viventi lo hanno scelto come interprete ed hanno scritto per lui splendide pagine solistiche. Pedagogo tra i più ricercati, insegna flauto, in Francia ed in Svizzera, nei conservatori superiori di Strasburgo, dove vive, e a Lugano. Laureato in Filosofia, poliglotta e cosmopolita, suona un flauto Miyazawa in platino.


giovedì 16 aprile 2015

SEMPRE ATTUALE “LA PRINCIPESSA DELLA CZARDA”

PER LA PRIMA VOLTA IN PUGLIA LA COMPAGNIA "TEATRO MUSICA NOVECENTO"

Taranto - Si è conclusa al Teatro Orfeo la 71ma stagione degli Amici della Musica con l’operetta:  “La Principessa della Czarda”, presentata dalla Compagnia “Teatro Musica Novecento” di Reggio Emilia in collaborazione con l’Associazione Musicale “Mario Costa” di Sabino Dioguradi. Scritta da Leo Stein e Bela Jenbach, con le musiche di Emmerich Kálmán, questa divertente operetta è andata per la prima volta in scena allo Johann Strauss-Theater di Vienna il 17 novembre 1915, proprio nei giorni dell’assassinio di Sarajevo e dello scoppio della prima guerra mondiale. E’ quindi giusto un secolo fa, che per una circostanza singolare è anche lo stesso anno in cui fu inaugurato il Teatro  Orfeo tarantino in cui esordisce la compagine romagnola. Dopo il concerto di musica classica per “intenditori e buone orecchie” della pianista Beatrice Rana svoltosi una settimana fa, ieri sera la divertente storia d’amore dei protagonisti, il principe Edvino Carlo di Lippert-Weylersheim e l’avvenente canzonettista Silva Varescu.  Il libretto si ispira ad un argomento popolare in quell’epoca di cambiamenti storici e sociali: quello dei matrimoni tra rampolli dell’aristocrazia e affascinanti primedonne dei teatri. Il principe Edvino, in una delle serate trascorse in un celebre locale notturno di Budapest, l’Orpheum, conosce e si innamora di Sylva, diva del momento, incantevole principessa della Czarda, la danza appassionata che con il suo sensuale turbinio sembra far dimenticare la dura realtà della guerra. Una festa d’addio per Sylva al cabaret Orpheum di Budapest  prima della sua partenza per l’America genera un corto circuito in Edvino che ama riamato la diva. Il Principe di Lippert-Weylersheim, determinato a far cessare il rapporto di suo figlio con la canzonettista, lo fa richiamare a Vienna. Un susseguirsi di equivoci nel consueto gioco dello scambio di coppie, si snoderà nel secondo atto, che  ha luogo a Vienna, presso la corte dei Lippert-Weylersheim, dove invece è in corso un altro festeggiamento: il fidanzamento di Edvino e Stasi, precedentemente promessi sposi. Dopo molteplici colpi di scena, Edvino finirà per prendere in sposa Sylva, mentre Stasi come suo compagno Boni. In esclusiva regionale in Puglia, a proporre questa divertente operetta è stata la Compagnia “Teatro Musica Novecento” di Reggio Emilia, diretta dal Maestro Stefano Giaroli, tra le compagini più attive del settore in Italia, forte di un ensemble musicale , l’Orchestra Cantieri d’Arte,  il Corpo di Ballo Accademia ed un gruppo di artisti già affermati in campo teatrale, lirico e operettistico. Nell’insieme una compagnia affiatata e guidata dalla regia snella ed attenta di Alessandro Brachetti, ma che ha manifestato alcune incertezze imbarazzanti e diffuse  imprecisioni. Interessanti i costumi e le scenografie  di ispirazione liberty  di Artemio Cabassi. I ruoli principali sono  stati ben interpretati  con la personalità ed anche con la bella presenza di Susie Giordanis in Silva Varescu, così pure  Silvia Felisetti,  distintasi per simpatia nel ruolo della Contessina Stasi  ed Alessandro Brachetti(anche regista) in quello del Conte Boni. Infine, nel ruolo del Principe Edvino, un artista tarantino:  il tenore Domingo Stasi, che a fine rappresentazione ha voluto dedicare al suo pubblico un bis ed al padre scomparso qualche anno fa, un commovente ricordo. Applausi generosi per tutti ed ovviamente in particolare per Domingo Stasi.

Gaetano Laudadio


sabato 11 aprile 2015

L'OPERETTA TORNA SUL PALCO DELL'ORFEO DI TARANTO

“LA PRINCIPESSA DELLA CZARDA”:
IL GRANDE RITORNO DELL’OPERETTA
PER GLI AMICI DELLA MUSICA



Anche quest’anno l’instancabile e meritoria attività di Sabino Dioguardi e della sua Associazione Musicale “Mario Costa”, in collaborazione con gli Amici della Musica, ha il merito di continuare a Taranto la lunga e frizzante tradizione dell’operetta.
La 71ª Stagione Concertistica accoglie uno dei “pilastri” del genere, “La Principessa della Czarda”, presentata dalla Compagnia “Teatro Musica Novecento” di Reggio Emilia presso il rinnovato Teatro Orfeo, il prossimo mercoledì 25 aprile, nell’anno del suo Centenario.
E compie esattamente un secolo anche questa brillante operetta, attraversata da una vena musicale che fu ammirata anche da Puccini e a cui assisteremo in esclusiva regionale, scritta da Leo Stein e Bela Jenbach, con le musiche di Emmerich Kálmán, è andata per la prima volta in scena allo Johann Strauß-Theater di Vienna il 17 novembre 1915.
A Taranto, “La Principessa della Czarda” è allestita per la prima volta nel marzo 1921 al Teatro Alhambra, ad opera della Compagnia “la Fesinea” di Alfredo Petroni, mentre l’ultima rappresentazione tarantina risale a sette anni fa, messa in scena dalla Compagnia di Corrado Abbati.


La vicenda, divertente, piena di equivoci e basata sul gioco dello scambio di coppie, si dipana tra Budapest e Vienna nel 1914 e narra dell’amore “impossibile” tra il principe Edvino Carlo di Lippert-Weylersheim e la bellissima canzonettista Silva Varescu, sentimento che il perbenismo degli ambienti asburgici non poteva assolutamente tollerare, fra un nobile e una “scandalosa” donna di spettacolo. È al ricevimento di fidanzamento ufficiale fra la contessa Stasi e lo stesso principe che Silva Varesca giocherà le sue carte, tra seduzione e gelosia “indotta”, nel principe Edvino, da un provvidenziale quanto finto fidanzato.
Si risolverà tutto a favore dei due innamorati? Lo scopriremo, prima della partenza per gli Stati Uniti della bella cantante e della sua compagnia in tournée, mentre a Sarajevo un attentato sconvolge gli equilibri politici europei, e una Grande Guerra si avvicina …

 Per la prima volta in Puglia, la Compagnia “Teatro Musica Novecento” di Reggio Emilia, diretta dal Maestro Stefano Giaroli, è una delle principali e più attive compagini del settore in Italia, creata da un gruppo di artisti affermati in campo teatrale, lirico e operettistico.

La ricerca, la valorizzazione e la modernizzazione dell’operetta è l’obiettivo principale della Compagnia “Teatro Musica Novecento”, forte di una ensemble musicale a servizio delle produzioni, l’Orchestra Cantieri d’Arte, e un corpo di ballo, Corpo di Ballo Accademia, attività che sfociano in produzioni teatrali di alto valore artistico e di grande successo come “La Vedova Allegra”, “Cin-ci-là”, “Il Paese dei Campanelli”, “Al Cavallino Bianco”, “Scugnizza” e, appunto, “La Principessa della Czarda”. Tutte le scenografie e i costumi sono firmati da Artemio Cabassi, nome noto in tutta Europa e che collabora con i maggiori teatri lirici. Il Direttore d’orchestra è Stefano Giaroli, Susie Giordanis interpreta Silva Varescu, la Soubrette è Silvia Felisetti, il Comico è Alessandro Brachetti. Un motivo aggiuntivo di interesse per gli spettatori del Teatro Orfeo sarà costituito dalla partecipazione, nel ruolo del Principe Edvino, del famoso tenore tarantino Domingo Stasi, un nome importante del teatro d’opera e d’operetta, attivo da ventitre anni sui palcoscenici di tutti i continenti, in Germania, Russia, Bielorussia, Armenia, Slovenia, Messico, Albania e Cina, oltre che nei migliori teatri italiani, un artista molto noto in Puglia per le partecipazioni a varie opere liriche, come Les Huguenottes di Meyerbeer, Siberia di Giordano e Salomé di Strauss.

giovedì 9 aprile 2015

INCANTEVOLE CONCERTO AL TATA’ DI BEATRICE RANA

INCANTEVOLE CONCERTO AL TATA’ DI BEATRICE RANA

Taranto – Sono passati 11 anni da quando nel mese di gennaio 2004 per la prima volta Beatrice Rana si  esibì al teatro Orfeo, con l’Orchestra Sinfonica del “Giovanni Paisiello Festival”, diretta da Paolo Lepore, per gli Amici della Musica. Beatrice è cresciuta molto artisticamente ed è ormai considerata una pianista di caratura mondiale. Nata 21 anni fa a Copertino (Le), da una famiglia di musicisti, Vincenzo Rana e Pina Sollazzo, (ma è musicista anche la sorella di Beatrice!!!), ormai è  una realtà consolidata in campo internazionale.  Ha iniziato lo studio del pianoforte in tenera età, ha studiato per otto anni sotto la guida del pianista Benedetto Lupo e si è diplomata con lode e menzione alConservatorio Nino Rota di Monopoli. A soli 18 anni ha conseguito il primo premio al Concorso Internazionale di Montréal, in Canada, diventando la prima italiana e la più giovane vincitrice della competizione americana; nel 2013, un altro risultato di importanza notevole,  il secondo premio al Concorso pianistico internazionale Van Cliburn di Fort Worth, che si svolge ogni quattro anni, dove ha anche ottenuto il premio del pubblico. Molto apprezzata da Martha Argerich, la più importante interprete contemporanea del pianoforte classico,  Beatrice Rana si esibisce poco in Italia, forse perché vive ad Hannover. Qui frequenta l’Hochschule für Musik, Theater und Medien nella classe del pianista israeliano Arie Vardi, cui ha avuto accesso con una borsa del Premio intitolato ad Arturo Benedetti Michelangeli, ma è conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo. E’ merito degli Amici della Musica se è stato possibile riascoltarla all’auditorium Tatà di Taranto nell’ambito della 71ª Stagione Concertistica. Il pubblico (non molto numeroso per la verità ma era quello di qualità), l’ha ascoltata con molta curiosità ed accolta con calore ed affetto. L’artista leccese ha mostrato tutto il suo talento, le sue doti virtuosistiche e l’ intensità delle sue interpretazioni, da Chopin a Debussy, al compositore russo Aleksandr Nikolaevic  Skrjabin, per concludere il programma, particolarmente impegnativo e interessante,  con Maurice Ravel. La sua performance è stata perfetta, ha mantenuto durante l’intera esecuzione una concentrazione e  tensione emotiva notevoli, mostrando la giusta dose di virtuosismo, sicurezza e tocco preciso, raggiungendo in ogni momento il giusto effetto. Del compositore romantico franco-polacco, la pianista ha eseguito la “Marcia Funebre Sonata n. 2 op. 35”, con una connotazione di natura quasi "spirituale", mettendo in particolare evidenza la bella musicalità ed una sonorità particolarmente limpida e precisa. Ad essa hanno fatto seguito, sempre di Fryderyk Chopin, la “Ballata N. 2 Op. 38”, con avvicendamento di note rilassanti e sensuali all’inizio e  dopo caratterizzata da note forti e tuonanti.  Ancora di Chopin  lo “Scherzo n. 3 op. 39” e ” Pour le piano” di Debussy. Differente ed  ampiamente innovativa e straordinariamente vitale, collocabile fra tardo romanticismo e sperimentazione la “Sonata N. 10 Op. 70” di Aleksandr Nikolaevič Skrjabin. Ha chiuso il concerto un altro caposaldo della musica francese per piano, la famosa e dolcissima “La Valse” di Maurice Ravel, un poème  chorégraphique la cui trascrizione per piano è molto raro ascoltare, a causa delle notevolissime difficoltà di esecuzione. Grandi e calorosi applausi per una pianista pugliese di cui essere orgogliosi.  



Gaetano Laudadio
Le foto sono di Carmine La Fratta



sabato 4 aprile 2015

BUONA PASQUA 2015



                                             



                                          AUGURI DI BUONA PASQUA  

PETRUZZELLI: IL MAESTRO ROMAN BROGLI-SACHER ED IL PIANISTA JAN LISIEKI PER LA STAGIONE SINFONICA


Stagione Sinfonica 2015:
Roman Brogli-Sacher dirige l’Orchestra del Teatro Petruzzelli,
 solista Jan Lisieki (pianoforte)


Giovedì 16 aprile alle 20.30 è in cartellone un nuovo appuntamento della Stagione Sinfonica 2015 della Fondazione Lirico sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari.

Sul podio dell’Orchestra del Teatro il maestro Roman Brogli-Sacher, solista Jan Lisieki (pianoforte).

In programma:
Le Ebridi “La grotta di Fingal” ouverture in si minore op.26 di Felix Mendelssohn, Concerto n.2 in fa minore per pianoforte e orchestra op.21 di Fryderyc Chopin, Sinfonia n.4 in fa minore op.36 di Pëtr Il’ič Čajkovskij.

Biglietti in vendita al botteghino del Teatro Petruzzelli e on line su www.bookingshow.it
Informazioni: 080.975.28.10.



Roman Brogli-Sacher, direttore
Nato nel 1966, è Direttore Musicale Generale del Teatro di Lubecca dal 2001 e Direttore Operistico dalla stagione 2007/08.
Dopo l’esperienza di primo trombone nell’Orchestra Sinfonica di St. Gallen, diventa assistente del direttore musicale generale John Neschling e contemporaneamente direttore musicale della compagnia teatrale “Stagione d’opera italiana”, con la quale attraversa in tour l’Europa occidentale. Dopo l’esperienza al St. Gallen, viene invitato all’Opera di Halle (Salle) come direttore principale e assistente del direttore musicale generale dal 1997 al 2001.
Dal 2003 al 2008 dirige regolarmente all’Opera di Stoccarda, nel 2008 Wozzeck al teatro di Berna, seguito da Tannhäuser al Festival di Eutin. L’anno seguente dirige la produzione del Rheingold di Wagner all’Opera di Dublino e si dedica alla Salome al teatro di Lubecca, occupandosi non solo dell’aspetto musicale ma anche della regia. Nel 2010 dirige la prima dell’ultima parte del nuovo allestimento del Ring des Nibelungen di Wagner, una produzione che suscita interesse internazionale e di cui è uscito di recente il dvd per Musicaphon. Il suo repertorio conta più di settanta opere.
Per quanto riguarda l’attività concertistica, ha diretto le più importanti orchestre internazionali tra cui Berliner Symphoniker, Bayerischer Rundfunk, Wiener Symphoniker, Hamburger Symphoniker, l’Orchestra del Teatro Massimo di Palermo, l’Orchestra Sinfonica di Roma, l’Orchestre de la Suisse Romande, le Staatsopernorchester di Stoccarda e Hannover, la China National Symphony Orchestra, la National Symphony Orchestra di Taipei, le Orchestre sinfoniche di Berna, Altenburg, Palma di Maiorca, Cagliari e São Paulo. Numerose anche le registrazioni, fra cui una serie di concerti live con la Filarmonica di Lubecca a partire dal 2007.
Nella stagione 2013/14 ha collaborato con le orchestre di Colonia, Parigi, Verona, I Pomeriggi Musicali, la Radio Svizzera Italiana e i Müncher Symphoniker.

Jan Lisiecki, pianoforte
All’età di quindici anni ha siglato un contratto di esclusiva con Deutsche Grammophon e il suo cd di debutto include i Concerti per pianoforte K.466 e K.467 di Mozart, registrati con l’Orchestra Sinfonica della Radio Bavarese, diretta da C. Zacharias.

Apprezzato per il suo pianismo ispirato vanta numerosi riconoscimenti. Nel 2013 ha vinto lo Young Artist Gramophone Award e il Premio Leonard Bernstein al Festival dello Schleswig-Holstein, nel 2011 il ‘Jeune Soliste des Radios Francophones’ e nel 2010 il ‘Révélations Radio-Canada Musique’.
Nel 2012 è stato nominato Ambasciatore Unicef per il Canada, dopo esserne stato ‘Giovane Rappresentante’.
Tra i suoi impegni nel 2013 spiccano il debutto con A. Pappano e l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia alla Royal Albert Hall di Londra per i BBC Proms e il debutto con la Philadelphia Orchestra diretta da Y. Nézet-Séguin al Bravo! Vail Festival. Il debutto con la Philadelphia Orchestra è avvenuto nel 2014: nell’occasione si è esibito in tre diversi concerti dedicati a Mozart in una sola settimana. La stagione 2013/14 ha visto il debutto con la Filarmonica della Scala di Milano diretta da D. Harding, oltre ad apparizioni con l’Orchestre de Paris, i debutti con l’Orchestra della Tonhalle di Zurigo e la Sinfonica NHK di Tokyo, i debutti in recital all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, a San Francisco e alla Wigmore Hall di Londra. A partire dalla stagione 2012/13 partecipa anche al progetto ‘Junge Wilde’ della Konzerthaus di Dortmund.
Dall’estate del 2011 si è esibito in numerosi festival, inclusi Verbier, Radio France, La Roque d’Anthéron e Chopin and his Europe.
Le sue esibizioni dal vivo nei due Concerti per pianoforte di Chopin con la Sinfonia Varsovia e ad Howard Shelley sono stati pubblicati dallo Chopin Institute di Varsavia. L’incisione ha ricevuto il Premio ‘Diapason Découverte’ nel 2010.
Ha partecipato alla serie CBC Next! come uno dei più promettenti giovani artisti canadesi e al documentario realizzato da J. Schlesinger sulla sua vita per CBC News: The Reluctant Prodigy. Nel 2013 la televisione tedesca ZDF lo ha ospitato nel notiziario Heute Journal.

Ai tempi del liceo avanzò di quattro classi e dal 2011 studia musica alla Glenn Gould School of Music di Toronto.