sabato 30 gennaio 2021

IL 31 GENNAIO, IN DIRETTA STREAMING DAL TEATRO MASSIMO DI PALERMO: CONCERTO PROKOFIEV-STRAVINSKY

 


SOTTO UNA NUOVA LUCE Aperti, nonostante tutto
NON VI LASCIAMO SENZA MUSICA
Il Teatro Massimo per il progetto ANFOLS

CONCERTO PROKOFIEV-STRAVINSKY, 31 gennaio 2021 ore 20.00 - in diretta streaming

In occasione dei 50 anni dalla morte di Igor Stravinsky


Nuovo appuntamento in diretta streaming con la webTv del Teatro Massimo, domenica 31 gennaio alle 20.00, con un concerto diretto dal direttore musicale onorario Gabriele Ferro. Musiche di Stravinsky, in occasione dei 50 anni dalla morte, di Prokofiev, e una dedica speciale al violista Piero Farulli in occasione dei 100 anni dalla nascita.

Si comincia con una delle composizioni più note e amate di Sergej Prokofiev, la Sinfonia n.1 in re maggiore op. 25, nota come Sinfonia Classica, eseguita per la prima volta con grande successo a Leningrado nell'aprile del 1918, poco prima della partenza del giovane compositore per gli Stati Uniti. Prokofiev mette a frutto lo stile classico assorbito durante gli studi in conservatorio e compone la sua prima sinfonia, ispirandosi ad Haydn, in un linguaggio che concilia modernità e tradizione, ricreando forme antiche con spirito e mezzi moderni. Il tutto in poco più di quindici minuti di musica bellissima.

Il programma prosegue con l’esecuzione di Pulcinella, in omaggio al grande compositore russo Igor Stravinsky, di cui ricorrono i cinquant'anni dalla morte. Con questa composizione, creata a Parigi per i Ballets russes di Diaghilev nel 1920, Stravinsky inizia il suo periodo neoclassico, con un omaggio all'opera napoletana del primo Settecento e a Giovan Battista Pergolesi. I tre cantanti Vasilisa Berzhanskaya, mezzosoprano, Giulio Pelligra, tenore e Alexandros Stavrakakis, basso e l'Orchestra, anch'essa in formazione "d'epoca", riprendono le pagine di Pergolesi e dei suoi contemporanei ma i colori che sentiamo sono innegabilmente, inconfondibilmente stravinskyani.

Il concerto è dedicato al grande violista Piero Farulli di cui ricorrono i 100 anni dalla nascita: “Voglio dedicare questo concerto a Piero Farulli - dice Gabriele Ferro - grande interprete e anima, con la sua viola, del leggendario Quartetto Italiano conosciuto in tutto il mondo. Fondatore della “Scuola di Musica di Fiesole”, che negli anni è divenuta un modello formativo europeo privilegiando il far musica insieme come via regia nella formazione musicale e sociale. Sento per il suo generoso, instancabile impegno per portare la musica a tutti, un profondo debito di riconoscenza”.

Il concerto sarà trasmesso in diretta streaming sulla WebTv del Teatro Massimo, diretta da Gery Palazzotto, con la regia televisiva di Antonio Di Giovanni e sul canale YouTube della Fondazione.
 


SOTTO UNA NUOVA LUCE Aperti, nonostante tutto
NON VI LASCIAMO SENZA MUSICA
Il Teatro Massimo per il progetto ANFOLS

31 gennaio 2021 ore 20.00 - in diretta streaming

CONCERTO PROKOFIEV-STRAVINSKY
In occasione dei 50 anni dalla morte di Igor Stravinsky
Concerto dedicato a Piero Farulli in occasione dei 100 anni dalla nascita

Direttore Gabriele Ferro
Mezzosoprano Vasilisa Berzhanskaya
Tenore Giulio Pelligra
Basso Alexandros Stavrakakis

Sergej Prokofiev
Sinfonia n.1 in re maggiore op. 25 Classica Igor Stravinsky
Pulcinella

Orchestra del Teatro Massimo

Autore del progetto televisivo Gery Palazzotto
Regia televisiva Antonio Di Giovanni
Regia sonora Manfredi Clemente

venerdì 29 gennaio 2021

Zubin Mehta torna alla Scala con Beethoven, Mozart e Schubert, aspettando Salome

 

Zubin Mehta torna alla Scala

con Beethoven, Mozart e Schubert, aspettando Salome.

 


Il concerto con la partecipazione del soprano Chen Reiss sarà trasmesso in diretta streaming sabato 6 febbraio alle ore 20 sul sito www.teatroallascala.org e sulle pagine FB e YouTube

del Teatro, dove resterà visibile per una settimana

 

Il mese di febbraio vede il ritorno alla Scala del Maestro Zubin Mehta, a conferma della forte amicizia che lo lega al nostro Teatro, protagonista del terzo concerto sinfonico in streaming del 2021 dopo quelli diretti con eccellenti ascolti da Lorenzo Viotti e Carlo Boccadoro. Lo scorso autunno il Maestro Mehta ha collaborato con affettuosa partecipazione alla ripresa dell’attività del Teatro dopo il lockdown, eseguendo La traviata in forma di concerto e due serie di concerti sinfonici. Ora il Maestro prepara con l’Orchestra della Scala un concerto sinfonico che sabato 6 febbraio sarà trasmesso in streaming in diretta dalle ore 20 sul sito www.teatroallascala.org e sulle pagine Facebook e YouTube del Teatro. Nei giorni successivi sarà impegnato nelle prove della Salome di Richard Strauss per la regia di Damiano Michieletto, opera che sarà trasmessa in diretta su Rai 5 sabato 20 febbraio alle ore 20. Salome è la prima nuova produzione scaligera dopo il lockdown e la seconda opera rappresentata in forma scenica dopo la ripresa del mozartiano Così fan tutte.

 

Per il concerto del 6 febbraio Mehta ha scelto un percorso d’impronta classico-romantica con pagine di Beethoven, Mozart e Schubert. Apre il programma l’Ouverture Coriolan (1807), uno dei brani più esemplari del sinfonismo epico ed eroico di Beethoven. Seguono le arie per soprano e orchestra “Voi avete un cor fedele” (1775) e “Chi sa, chi sa, qual sia” (1789) di Wolfgang Amadeus Mozart, in cui esibirà le sue doti virtuosistiche il soprano Chen Reiss. Nella seconda parte del programma la Sinfonia in do magg. D 944 “La grande” (1825-28), ultimo lavoro sinfonico di Franz Schubert, che rispetta la tradizione e i modelli classici ma li supera esprimendo tensioni e poetiche di segno romantico.

 

 

Zubin Mehta

La cronologia della collaborazione tra Zubin Mehta e la Scala comprende, oltre ai numerosi concerti con i complessi scaligeri, la Los Angeles e la Israel Philharmonic, un vasto repertorio operistico, a cominciare proprio da Salome nel 1974. Come interprete verdiano, Mehta dirige Il trovatore nel 1978 nell’allestimento di Luchino Visconti, Jérusalem per l’anno verdiano 2001, ospiti i complessi della Wiener Staatsoper con il memorabile spettacolo di Robert Carsen, Aida nell’allestimento di Peter Stein e Falstaff con Ambrogio Maestri e la regia di Damiano Michieletto ambientata a Casa Verdi.  Ricordiamo inoltre un titolo pucciniano, Turandot nel 1976 con l’allestimento di Margherita Wallmann, uno wagneriano, Tannhäuser con la Fura dels Baus, e uno mozartiano, Die Entführung aus dem Serail eseguito nel 2017 per ricordare il ventennale della scomparsa di Giorgio Strehler e il decennale di quella di Luciano Damiani riprendendo lo storico spettacolo che proprio Mehta aveva battezzato al Festival di Salisburgo. Nei mesi scorsi il Maestro è stato tra i protagonisti della ripresa dell’attività del nostro Teatro dopo il lockdown dirigendo quattro recite de La traviata in forma di concerto con Marina Rebeka in settembre e due concerti sinfonici dedicati a Richard Strauss e Gustav Mahler in ottobre.

 

Chen Reiss

Soprano di origini israeliane, ha già cantato per la Scala nel 2003 presso il Teatro degli Arcimboldi come Maria in West Side Story di Bernstein. Questo concerto segna dunque il suo debutto al Piermarini. Si è affermata a livello internazionale in un ampio repertorio sia operistico che concertistico che - come testimoniano diverse sue incisioni - spazia dal barocco al romanticismo tedesco, dal belcanto italiano al Novecento di Weill e Berg. Ha collaborato in modo stabile con la Bayerische Staatsoper e con la Wiener Staatsoper ed è ora regolarmente ospite dei maggiori teatri e sale da concerto del mondo, con maestri come Barenboim, Eschenbach, Fischer, Harding, Honeck, Janowski, Järvi, Mehta, Thielemann, Welser-Möst.


 

 

 

Sabato 6 febbraio 2021 ~ ore 20

Diretta streaming

 

 

 

Orchestra del Teatro alla Scala

 

 

Direttore

Zubin Mehta

 

 

Soprano

Chen Reiss

 

 

 

 

Ludwig van Beethoven

Coriolan

ouverture in do min. op. 42

                                                                                                                                                         

 

Wolfgang Amadeus Mozart

Voi avete un cor fedele, K 217

Aria in sol magg. per soprano e orchestra

Chen Reiss, soprano

 

 

Wolfgang Amadeus Mozart

Chi sa, chi sa, qual sia, K 582

Aria in do magg. per soprano e orchestra

Chen Reiss, soprano

       

 

Franz Schubert

Sinfonia in do magg. D 944 “Die Grosse”

 

DAL 9 AL 21 AGOSTO 2021 RITORNA IL ROSSINI FESTIVAL

 Quattro nuove produzioni (Moïse et Pharaon, Elisabetta regina d’Inghilterra, Il signor Bruschino e Stabat Mater), Il viaggio a Reims dell’Accademia Rossiniana, otto concerti e il Gala inaugurale dell’Auditorium Scavolini per i 25 anni di Flórez al ROF.

La 42esima edizione del Rossini Opera Festival si terrà a Pesaro dal 9 al 22 agosto 2021. Il programma, mai così ricco, prevede quattro nuove produzioni (Moïse et Pharaon, Elisabetta regina d’Inghilterra, Il signor Bruschino e Stabat Mater), Il viaggio a Reims dell’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda”, otto concerti e il Gala Rossinifinale, per un totale di 25 spettacoli.
Il Festival sarà inaugurato lunedì 9 agosto alla Vitrifrigo Arena da Moïse et Pharaon, con Giacomo Sagripanti sul podio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e del Coro del Teatro Ventidio Basso, e la regia di Pier Luigi Pizzi, con la collaborazione di Massimo Gasparon e le coreografie di Gheorghe Iancu. Nel cast, Roberto Tagliavini, Erwin Schrott, Andrew Owens, Eleonora Buratto, Vasilisa Berzhanskaya, Alexey Tatarintsev, Matteo Roma, Monica Bacelli e Nicolò Donini. Le tre repliche si terranno il 12, 16 e 19 agosto.

Seguirà il 10 agosto al Teatro Rossini la prima del Signor Bruschino, con Michele Spotti a dirigere la Filarmonica Gioachino Rossini in uno spettacolo ideato da Barbe & Doucet, con le luci di Guy Simard. Nella compagnia di canto figurano Marina Monzò, Pietro Spagnoli, Giorgio Caoduro, Jack Swanson, Gianluca Margheri, Chiara Tirotta, Manuel Amati ed Enrico Iviglia. Repliche il 13, 15 e 18 agosto. Lo spettacolo è coprodotto con la Royal Opera House Muscat (Oman).
Si torna alla Vitrifrigo Arena l’11 agosto con Elisabetta regina d’Inghilterra, diretta da Evelino Pidò, alla guida dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e del Coro del Teatro Ventidio Basso, e messa in scena da Davide Livermore, con le scene di Giò Forma, i costumi di Gianluca Falaschi, le luci di Nicolas Bovey e il videodesign di D-Wok. Nel cast, Karine Deshayes, Sergey Romanovsky, Salome Jicia, Sonia Prina, Barry Banks e Valentino Buzza. Repliche il 14, 17 e 21 agosto. Lo spettacolo è coprodotto con la Fondazione Teatro Massimo di Palermo.
Ultima nuova produzione è lo Stabat Mater in forma scenica, proposto il 20 agosto alla Vitrifrigo Arena, con la direzione di Jader Bignamini alla testa della Filarmonica Gioachino Rossini e del Coro del Teatro Ventidio Basso, con regia, scene e costumi di Massimo Gasparon. Le parti soliste sono affidate a Giuliana Gianfaldoni, Vasilisa Berzhanskaya, Ruzil Gatin e Riccardo Fassi.

Il ROF 2021 si chiuderà domenica 22 agosto con Gala Rossini, che inaugurerà il nuovo Auditorium Scavolini, sala polivalente in grado di ospitare sino a un migliaio di posti per opere e concerti e duemila per eventi sportivi. L’Auditorium è frutto dei lavori di restauro di quel PalaFestival che sino al 2005 ha ospitato alcuni degli spettacoli più importanti della storia del Festival: tra essi anche quella Matilde di Shabran che, nel 1996, vide il debutto pesarese di Juan Diego Flórez del quale il concerto celebra il 25esimo anniversario. Michele Spotti dirigerà l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e il Coro del Teatro Ventidio Basso. Al fianco di Juan Diego Flórez si esibiranno Eleonora Buratto, Salome Jicia, Marina Monzò, Sonia Prina, Pietro Spagnoli, Sergey Romanovsky, Giorgio Caoduro, Jack Swanson, Matteo Roma, Manuel Amati, Nicolò Donini.
La 33esima Accademia Rossiniana “Alberto Zedda”, al via il 5 luglio, si chiuderà il 19 luglio al Teatro Sperimentale con il consueto Concerto finale. Gli allievi saranno inoltre protagonisti, il 15 e 18 agosto al Teatro Rossini, del Viaggio a Reims ideato da Emilio Sagi e ripreso da Matteo Anselmi. L’Orchestra Sinfonica G. Rossini, al ventesimo anno di presenza al ROF, sarà diretta da Luca Ballabio.

Fittissimo il programma concertistico, con otto appuntamenti tutti in programma al Teatro Rossini. Il 12 agosto i Solisti Veneti eseguiranno le Sei sonate a quattro sotto la direzione di Giuliano Carella. Seguiranno tre Concerti lirico-sinfonici eseguiti dall’Orchestra Sinfonica G. Rossini: il 13 agosto ne sarà protagonista Annick Massis, con la direzione di Yuval Zorn; il 16 agosto si esibirà Maxim Mironov, diretto da George Petrou; il 21 agosto sarà la volta di Erwin Schrott, sotto la direzione di Iván López-Reynoso. Saranno quattro i Concerti di Belcanto: protagonisti Alexey Tatarintsev (14 agosto), Roberto Tagliavini (17 agosto), Anna Bonitatibus (19 agosto) e Nino Machaidze (20 agosto).
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giovedì 28 gennaio 2021

TCBO: IL PIANISTA ALESSANDRO TAVERNA SUONA IL TERZO E IL QUARTO CONCERTO DI BEETHOVEN.

 

TCBO: IL PIANISTA ALESSANDRO TAVERNA SUONA IL TERZO E IL QUARTO CONCERTO DI BEETHOVEN

Sul podio Asher Fisch, domenica 31 gennaio alle 17.30 su YouTube

Di seguito il link all’evento online di domenica 31 gennaio: http://www.tcbo.it/eventi/10-comunale-in-streaming-fisch-taverna/

Prosegue sul canale YouTube del Teatro Comunale di Bologna la trasmissione in streaming dei cinque concerti per pianoforte e orchestra di Ludwig van Beethoven interpretati da Alessandro Taverna e diretti da Asher Fisch. Dopo il Primo e il Secondo, proposti la scorsa domenica, il 31 gennaio alle 17.30 sarà la volta del Terzo e del Quarto Concerto.

Scritto tra il 1800 e il 1802, ed eseguito per la prima volta al Theater an der Wien di Vienna il 5 aprile 1803 con Beethoven come interprete, il Concerto n. 3 per pianoforte e orchestra in do minore op. 37 rappresenta una svolta stilistica nella scrittura del compositore, alla scoperta delle molteplici possibilità timbriche ed espressive dello strumento. Ma è il Concerto n. 4 per pianoforte e orchestra in sol maggiore op. 58, con quell’incipit che spiazza perché affidato insolitamente alla tastiera, ad affermare l’innovazione del linguaggio beethoveniano in questo genere. Composto tra il 1805 e il 1806, il Quarto Concerto fu accolto dal pubblico il 22 dicembre 1808, ancora al Theater an der Wien e con il compositore come solista.

Il pianista veneziano Alessandro Taverna si è imposto sulle scene internazionali al Concorso Pianistico di Leeds nel 2009 e si è esibito con compagini quali la Filarmonica della Scala, i Münchner Philharmoniker e la Royal Philharmonic Orchestra. 

Grande specialista del repertorio romantico tedesco, l'israeliano Asher Fisch è il Direttore principale della West Australian Symphony Orchestra di Perth e ha collaborato con orchestre come la London Symphony, la Chicago Symphony e i Berliner Philharmoniker, e teatri come la Wiener Staatsoper e la Bayerische Staatsoper.

L’appuntamento è offerto nell’ambito dell’iniziativa “Aperti, nonostante tutto” lanciata e promossa dall’ANFOLS, l’Associazione che riunisce le 12 Fondazioni Lirico-Sinfoniche italiane. 

Il concerto è registrato a porte chiuse, senza pubblico in sala, con i musicisti disposti nella platea della Sala Bibiena svuotata dalle poltrone. Info: www.tcbo.it.

LA DANZA TORNA “LIVE” AL TEATRO COSTANZI IL 29 GENNAIO CON PANDORA, NUOVA CREAZIONE DI SIMONE VALASTRO PER IL CORPO DI BALLO DELL’OPERA DI ROMA

 

PER IL TEATRO DIGITALE IL BALLETTO IN DIRETTA, LA DANZA TORNA “LIVE” AL TEATRO COSTANZI CON PANDORA, NUOVA CREAZIONE DI SIMONE VALASTRO PER IL CORPO DI BALLO DELL’OPERA DI ROMA

Domani alle 20 in live streaming gratuito sul canale You Tube dell’Opera di Roma


 Al Teatro dell’Opera di Roma lo spettacolo torna “live” con lo streaming gratuito di domani sera, venerdì 29 gennaio. Il pubblico che si connetterà alle ore 20.00 al canale You Tube ufficiale del Teatro dell’Opera di Roma, potrà assistere in diretta al balletto in scena al Teatro Costanzi: la prima assoluta della nuova creazione del coreografo Simone Valastro, Pandora. Il Corpo di Ballo diretto da Eleonora Abbagnato sarà interprete del balletto sulla musica di John Adams The Grand Pianola Music eseguita dall’Orchestra dell’Opera di Roma sotto la bacchetta del maestro Carlo Donadio. Nei ruoli principali danzano le étoile Alessandra Amato (Vedova) e Rebecca Bianchi (Pandora), e il primo ballerino Claudio Cocino (Epimeteo). Le parti vocali sono affidate ai talenti di “Fabbrica” Young Artist Program Agnieszka Jadwiga Grochala (soprano), Marianna Mappa (soprano) e Angela Schisano (mezzosoprano).

Simone Valastro, già ballerino dell’Opéra di Parigi dove ha salutato le scene lo scorso anno, ha intrapreso la carriera coreografica nel 2008. Il 2020 lo ha visto debuttare in questa veste al Bol’šoj e ora arriva per la prima volta all’Opera di Roma con una nuova creazione. “Come accade spesso, il mio punto di partenza non è il soggetto – spiega il coreografo –. La mia fonte di ispirazione è quasi sempre la musica, e trovo che il compositore John Adams, nonostante lo stile minimalista, riesca a dare al suo lavoro una componente fortemente suggestiva. The Grand Pianola Music è un capolavoro dell’inizio degli anni Ottanta. Trovo che la costante pulsazione ritmica del brano sia particolarmente adeguata alla scrittura coreografica. La musica dal carattere drammatico dipinge un’atmosfera quasi fantascientifica, come se raccontasse un evento soprannaturale. Da lì è scaturita l’idea del Mito di Pandora, personaggio femminile della mitologia greca, creato da Zeus per vendicarsi degli umani. Tuttavia, il mio lavoro non è prettamente narrativo. Il mito originale (dal carattere alquanto misogino) è solo un punto di partenza. La “mia” Pandora non ha nessun vaso, e assomiglia ben poco al personaggio del racconto”.

L’Orchestra dell’Opera di Roma, dopo I Was Looking at the Ceiling and Then I Saw the Sky nel 2015, torna sulle note di uno dei più ammirati ed eseguiti compositori dei nostri giorni e affronta per la prima volta The Grand Pianola Music. John Adams, dopo la prima assoluta quasi quarant’anni fa, nel febbraio del 1982, si domandava “Come potrei dire ai critici che in fin dei conti amo Grand Pianola Music e che sono fiero della sua originalità e ispirazione?”.

 

Pandora, nuovo allestimento del Teatro dell’Opera di Roma in live streaming gratuito venerdì 29 gennaio alle ore 20.00, vede le scene di Andrea Miglio, i costumi di Anna Biagiotti, le luci di Fabrizio Marinelli.

 

Per assistere allo streaming gratuito, basta collegarsi al canale You Tube ufficiale del Teatro dell’Opera (https://www.youtube.com/user/operaroma). Per chi volesse contribuire con un ‘biglietto virtuale’ può fare una donazione alla Fondazione. È attiva la campagna di fundraising “I love Roma Opera aperta”: tutti gli amanti dell’opera e del balletto possono sostenere il Teatro dell’Opera a superare questo difficile momento. È possibile donare direttamente sul sito ufficiale del Teatro e godere delle agevolazioni fiscali “ART BONUS”: https://www.operaroma.it/news/i-love-roma-opera-aperta/

 

In ottemperanza al Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 3 novembre, lo spettacolo sarà realizzato a porte chiuse, in assenza di pubblico ma con gli artisti in presenza.

mercoledì 27 gennaio 2021

Oltre 28.000 spettatori on line per “Il crepuscolo dei sogni”, l’opera originale ideata dal regista Johannes Erath e da Omer Meir Wellber che ha inaugurato la nuova Stagione del Teatro Massimo di Palermo.

 Un debutto emozionante e coinvolgente, con oltre 28.000 spettatori on line per “Il crepuscolo dei sogni”, l’opera originale ideata dal regista Johannes Erath e da Omer Meir Wellber che ha inaugurato la nuova Stagione del Teatro Massimo di Palermo.

 
Lo spettacolo, presentato ieri in diretta streaming e da oggi disponibile on line sulla WebTv del Teatro Massimo, conta sull’interpretazione del soprano Carmen Giannattasio, del baritono Markus Werba e del basso Alexandros Stavrakakis. Con loro in scena l’Orchestra del Teatro Massimo, il Coro, diretto da Ciro Visco, il Coro di voci bianche, diretto da Salvatore Punturo, e il Corpo di ballo diretto da Davide Bombana, che hanno letteralmente invaso il teatro, la platea, il palcoscenico e tutti gli ordini dei palchi fino al loggione.
 
“Il Teatro Massimo ha raccolto e rilancia la sfida del digitale con “Il crepuscolo dei sogni” – dichiara il Presidente della Fondazione Teatro Massimo Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo -un’opera splendida che conferma la scelta di attendere - con ansia e finalmente - la possibilità di spettacoli in presenza di altissima qualità come in passato, e nel contempo avviare una programmazione che in maniera innovativa utilizza non come scelta residuale ma come scelta in parallelo il ricorso alle potenzialità web. Ancora una volta la qualità artistica e la diffusione delle produzioni sono elementi qualificanti del nostro Teatro lirico.
 
Tanti i commenti positivi sui social network e su Youtube, anche da parte del pubblico più tradizionale che ha apprezzato il coraggio delle scelte drammaturgiche innovative, l’originalità e la contemporaneità dei contenuti dell’opera e l’insolito allestimento scenico che ha trasformato il teatro in un set cinematografico.
 
Il Sovrintendente Francesco Giambrone esprime grande soddisfazione per gli ascolti on line: i dati sulle visualizzazioni vedono un riscontro su YouTube di 6.921 spettatori collegati da Italia, Austria, Germania, Spagna, Francia, UK, Grecia, Giappone, Irlanda, Svizzera e 339 messaggi sulla chat durante il live streaming. Mentre Facebook registra un totale di 21.910 visualizzazioni e 3.405 interazioni, sotto forma di commenti, “mi piace” e condivisioni da Italia, Germania, Francia, USA, Spagna, UK, Ucraina, Polonia, Svizzera, Danimarca. Aggregando i dati le visualizzazioni totali sono 28.831.  E aggiunge il Sovrintendente: “Il teatro ha l’obbligo di mantenere vivo il rapporto di fiducia con il suo pubblico. Questo ci ha spinto a guardare avanti, cercando nuovi modi per interpretare il presente, pur in un momento difficile come questo in cui tutto è sovvertito dall’emergenza sanitaria. La musica resta una delle espressioni più alte di resistenza e in questa situazione difficile, regolata da distanze e limitazioni che rendono impossibile suonare, danzare, cantare insieme, tutte le compagini artistiche del Teatro hanno dato prova di grande versatilità e passione.”.
“Il crepuscolo dei sogni” resterà disponibile online sulla webtv del Teatro Massimo www.teatromassimo.it.
 



Lahav Shani, dirige l’Orchestra del Maggio nel primo concerto sinfonico del 2021 del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.

 

Lahav Shani, dirige l’Orchestra del Maggio nel primo concerto sinfonico del 2021 del Teatro del  Maggio Musicale Fiorentino.

 


Il concerto sarà trasmesso in streaming gratuito l’1 febbraio alle ore 20 sul sito web del Teatro e rimarrà disponibile per un mese.

La registrazione in collaborazione con Dynamic e con la piattaforma digitale Takt1

 

Il maestro Lahav Shani al suo debutto fiorentino, dirige l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino nel primo concerto sinfonico del 2021 della stagione del Maggio. Il concerto era inizialmente previsto per il 26 gennaio in abbonamento alla stagione sinfonica 20/21 ma in seguito alla pubblicazione del DPCM del 14/01/2021 e in ottemperanza alle limitazioni indicate, il Teatro del Maggio ha deciso di eseguire comunque il concerto “a porte chiuse” per registrarlo il 29 gennaio e trasmetterlo gratuitamente in streaming l’1 febbraio 2021 alle ore 20. Al contempo il Teatro del Maggio rimborserà chi aveva acquistato i biglietti relativi. Sarà possibile richiedere il rimborso fino a giovedì 4 febbraio 2021. Il concerto rimarrà disponibile sul sito web del maggio per un mese. La registrazione è in collaborazione con Dynamic e con la piattaforma digitale Takt1 che lo trasmetterà ai propri abbonati dal 5 febbraio.

 

Direttore d’orchestra e pianista, nato a Tel Aviv nel 1989, Lahav Shani è attualmente il direttore musicale della Israel Philharmonic Orchestra, succedendo a Zubin Mehta che ha mantenuto questa carica per 50 anni. Riconosciuto come uno dei più talentuosi  direttori d’orchestra, Shani che si è via via affermato grazie al suo naturale istinto musicale e  - nonostante la giovane età - a una maturità artistica riconosciutagli concordamente dalla critica, è al suo debutto fiorentino e solo al suo secondo concerto italiano dopo aver diretto nel gennaio del 2017 l’Orchestra sinfonica della Rai a Torino. Al Maggio affronta sia il podio che il pianoforte con un programma che include l’Ouverture di Oberon di Carl Maria von Weber, il Concerto in si bemolle maggiore K595 per pianoforte e orchestra Wolfgang Amadeus Mozart  - dove per l’appunto si siederà al pianoforte – e la  Sinfonia n.1 in si bemolle maggiore op. 38, La primavera di  Robert Schumann.

 

“Mi dispiace, ovviamente, di suonare senza il pubblico in sala soprattutto in questa occasione del concerto fiorentino, occasione alla quale tenevo e tengo moltissimo – dice Lahav Shani – sono però contento e onorato che nella platea vuota si siederà il maestro Zubin Mehta, che è qui in teatro per provare il suo concerto del 2 febbraio, quasi un mentore per me; sarà lui che possiamo definire comunque un toscano e un fiorentino, legatissimo alla città e al Maggio, a rappresentare tutte le persone che non saranno presenti e a trasmettere a me e alla “sua” orchestra la loro emozione e il loro calore;  mi auguro tuttavia che in tanti decideranno ascoltare e vedere  il concerto in streaming. Lo streaming non è una soluzione  - continua Shani - ma ci permette di mantenere un contatto fondamentale con il pubblico e a noi musicisti di suonare assieme; questo lo ritengo comunque importantissimo”.