Trasmissione in
streaming il 15 gennaio alle ore 20 sul sito web del Teatro dove resterà
disponibile per un mese.
Un grande cast per un opera che manca da Firenze da più di un secolo e che non
è mai stata eseguita nelle stagioni del Maggio.
Nella foto Jessica Pratt
Il Teatro del Maggio Musicale
Fiorentino inaugura l’anno 2021 mettendo in scena e trasmettendo in streaming
l’opera Linda di Chamounix di Gaetano
Donizetti: venerdì 15 gennaio 2021 alle ore 20, sul sito del Maggio dove
rimarrà disponibile per un mese. Sul podio torna, dopo la direzione delle
recite de Il barbiere di Siviglia
dello scorso ottobre, il maestro Michele
Gamba; la regia è firmata da Cesare
Lievi (che avrebbe dovuto inaugurare lo scorso Festival con Lo sposo di tre, e il marito di nessuna
di Luigi Cherubini) e sul palco un grande cast con le voci di Jessica Pratt, Teresa Iervolino, Francesco
Demuro, Vittorio Prato, Marina De Liso, Fabio Capitanucci, Michele
Pertusi e Antonio Garés. L’opera
sarà trasmessa sul sito del Maggio grazie alla collaborazione tra le etichette
Dynamic, il sito Operabase e la piattaforma digitale Takt1 (la cui ripresa
dell’opera verrà poi messa a disposizione anche agli abbonati della stessa).
“La Linda
di Chamounix è il nostro modo d'iniziare il nuovo anno – ha detto il
sovrintendente Alexander Pereira –
augurandoci che le cose presto migliorino. Abbiamo iniziato e proseguito con le
prove quasi in parallelo con Otello
di Giuseppe Verdi perché volevamo riportarla in scena appena possibile. Sono
molto felice che la collaborazione con Dynamic, Operabase e Takt1 ci permetta
di trasmettere in streaming la recita del 15 gennaio 2021 con un grande cast.
Abbiamo dei meravigliosi artisti a cominciare dal maestro Michele Gamba e i
cantanti Jessica Pratt, Teresa Iervolino, Francesco Demuro, Vittorio Prato,
Marina De Liso, Fabio Capitanucci, Michele Pertusi e Antonio Garés. Ci è
dispiaciuto molto che Cesare Lievi non abbia potuto inaugurare il Festival del
Maggio scorso con “Lo sposo di tre, e il marito di nessuna”, quindi sono molto
contento che possa essere ora a Firenze con il suo team e cioè Luigi Perego per le scene e i costumi e Luigi
Saccomandi per le luci. Possiamo quasi considerare la Linda come una inaugurazione e un buon augurio per il nuovo anno.
Uno dei nostri obiettivi, oltre a riportare l’opera in scena con il pubblico,
comunque, resta sempre quello di garantire la sicurezza a tutti i collaboratori
del teatro e di poter assicurare al Coro e all’Orchestra di lavorare in
tranquillità”.
"Linda di Chamounix - il coraggio e la
follia” dice Michele Gamba che torna
al Maggio a dirigere dopo essere salito sul podio de Il barbiere di Siviglia lo scorso mese di ottobre . “Un'opera poco
rappresentata del genio bergamasco: ci troviamo la forza e la dolente follia di
una donna lacerata dall'allontanamento dalla famiglia e dall'amore per un uomo.
Sullo sfondo, il dramma dei migranti, il riscatto sociale, la metropoli ricca e
cosmopolita. Un grande successo alla prima viennese del 1842, in questa
edizione fiorentina ritroviamo l'originaria scena della follia della
protagonista nella sua interezza, con degli inserti donizettiani inediti. Una
prima in tempi moderni. Alla musica ci pensa un Donizetti sopraffino,
sofisticato ed engagé”. Continua
Gamba: “La tavolozza orchestrale è ricercatissima, le linee melodiche nobili
anche quando di origine popolare. La musica si fa Koinè che affonda le radici
nello spirito europeo del suo tempo."
“È la prima
volta che lavoro a Firenze e arrivo al Maggio con un’opera poco nota la Linda di Chamounix e che addirittura non è stata mai rappresentata nelle
stagioni di questo teatro; è uno di quei titoli con una storia un po’ strana legata
ad altri tempi e già per i tempi d’allora romanzata ” dice il regista Cesare Lievi “per affrontarla ho
desiderato evidenziare il realismo e la modernità che essa contiene
ambientandola comunque con costumi e scene - che sono di Luigi Perego – rigorosamente d’epoca e di renderla il più possibile
godibile affinché il pubblico potesse in qualche modo rispecchiarsi nella
trama. La situazione sanitaria contingente ci ha posto delle limitazioni che ho
cercato di trasformare in opportunità e a questo proposito penso per esempio al
Coro che non potendo svolgere azioni di scena è diventato un come personaggio a
sé, il Narratore. Gli Artisti del Coro terranno lo spartito si posizioneranno
distanziati e i movimenti che avrebbero dovuto fare sono stati affidati a dei
figuranti.”
A
interpretare il ruolo della protagonista, è il soprano Jessica Pratt: una grande artista del belcanto e ospite in molte
produzioni del Maggio riguardanti le opere di Rossini, Bellini e Donizetti.
Insieme a Lei, nel ruolo di Pierrotto (e con gli abiti di Pierrot), il
mezzosoprano Teresa Iervolino, altra
grande virtuosa della voce che, durante le celebrazioni dei 150 anni della
morte di Gioachino Rossini al Maggio, è stata protagonista della Cenerentola e di un concerto alla
Basilica di Santa Croce. Nel ruolo del protagonista maschile, il Visconte
Carlo, Francesco Demuro, che
quest’estate ha interpretato Alfredo in La
traviata, eseguita in forma di concerto alla Cavea del Maggio. Con loro le
importanti presenze di Vittorio Prato
come Antonio, Marina De Liso come
Maddalena, Fabio Capitanucci come il
marchese di Boisfleury, Michele Pertusi
- che torna al Maggio dopo i due Requiem di Giuseppe Verdi, diretti dal maestro
Zubin Mehta, come il Prefetto e Antonio
Garés formatosi in Accademia del Maggio, nel ruolo dell’Intendente.
Fin dal
debutto al Kärntnertortheater di Vienna, 19 maggio 1842, Linda di Chamounix è stata considerata fin da subito un grande
successo dalle origini gloriose – come cita un articolo della “Revue et
Gazzette musicale” dell’epoca – poiché prende spunto da un dramma e una
commedia molto popolari in Francia: “La grâce de Dieu” e “Fanchon la
Vielleuse”. Si tratta della storia di Linda, casta e pura, scappa dal suo paese
a Parigi in cerca di fortuna e per fuggire dai capricci del signorotto locale.
Insieme a lei, l’amico Pierotto che diventerà, alla fine dell’opera, il
personaggio che la farà tornare a casa. Nel mezzo, una storia d’amore
complicata tra Linda e il Visconte Carlo che porterà la protagonista alla
pazzia che verrà curata dal potere della musica. La partitura, infatti, ha un
tema frequente molto importante: la ballata “Per sua madre” (presente anche
nelle opere francesi prima citate)che viene suonata spesso da Pierotto non solo
per ricordare a Linda la sua casa, ma che può identificarsi come un
pioneristico esempio di musicoterapia poiché cura la pazzia della protagonista
che, come in molte altre opere donizettiane, è legata a un’aria: “No, non è ver
mentirono”.
A Firenze,
l’opera fu presentata la prima volta nel 1843 solo un anno dopo dal debutto
viennese, alla Pergola. Fu spesso messa in scena il più delle volte sempre alla
Pergola, ma anche con rappresentazioni al Goldoni, al Niccolini, alle Logge e
l’ultima volta fu eseguita ancora alla Pergola nel dicembre 1910 con Helvira De
Hidalgo e Mattia Battistini. Da allora mai più e mai prima d’ora nelle stagioni
del Maggio Fiorentino.
Molte altre
sono le influenze dell’opera che ne aiutarono le origini: primo elemento fra
tutti, la commissione di Bartolomeo Merelli (nome noto nel mondo lirico per il
legame al Teatro alla Scala e all’origine del Nabucco di Giuseppe Verdi) per il
Kärntnertortheater di Vienna di cui era impresario. Con questo incarico,
Donizetti aveva finalmente l’occasione di poter consacrare il suo successo anche
nella città della musica (dopo esser diventato padrone incontrastato della
scena italiana e aver messo radici ben profonde a Parigi) e così fu.
Sicuramente un altro spunto alla creazione dell’opera è riferito al suo modello
narrativo semiserio e a come vengono raccontati i personaggi: non più i gioiosi
contadini, ma i savoiardi che, schiacciati dai ghiacci del Monte Bianco,
vengono mandati Parigi per fare qualsiasi tipo di lavoro. Non è un caso,
infatti, che proprio in quell’anno I promessi sposi di Manzoni fosse alla sua
edizione definitiva (1842).
LINDA DI CHAMOUNIX
Melodramma (semiserio) in tre atti di Gaetano
Rossi
Musica di Gaetano
Donizetti
Edizione critica a cura di Gabriele
Dotto
Casa Ricordi
srl, Milano con la collaborazione e il contributo del Comune di Bergamo e
Fondazione Donizetti di Bergamo
Nuovo Allestimento
—
Maestro concertatore e direttore Michele
Gamba
Regia Cesare
Lievi
Scene e costumi Luigi
Perego
Luci Luigi Saccomandi
—
Linda Jessica
Pratt
Pierotto, giovane orfano savoiardo Teresa Iervolino
Carlo, Visconte di Sirval Francesco Demuro
Antonio, affittaiuolo, padre di Linda Vittorio Prato
Maddalena, madre di Linda Marina De Liso
Il Marchese di Boisfleury Fabio
Capitanucci
Il Prefetto Michele
Pertusi
L’Intendente del feudo Antonio
Garés
—
Coro e Orchestra del Maggio Musicale
Fiorentino
Maestro del Coro Lorenzo
Fratini
Assistenti regista Mirko
Rizzi
Assistente scenografo Luca
Filaci
Figuranti speciali Elena
Barsotti, Maria Lucia Bianchi, Paolo Arcangeli, Andrea Bassi, Lorenzo Cencetti,
Cristiano Colangelo, Giacomo Dominici, Francesco Grossi, Filippo Lai, Lorenzo
Terenzi
Allestimento Teatro
del Maggio Musicale Fiorentino
Scene e attrezzeria Teatro
del Maggio Musicale Fiorentino
Costumi Teatro
del Maggio Musicale Fiorentino,
forniti da Sartoria D’Inzillo, Roma
Calzature CTC,
Milano
Parrucche Audello Teatro, Torino
La foto è di Michele Monasta
In lingua
originale
Con
sopratitoli in italiano e inglese a cura di Prescott Studio, Firenze
La ripresa
dello spettacolo è realizzata da Dynamic
– in collaborazione con Operabase -
in collaborazione con Takt1
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