lunedì 11 gennaio 2021

LINDA DI CHAMOUNIX melodramma semiserio di Gaetano Donizetti al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.

 

Trasmissione in streaming il 15 gennaio alle ore 20 sul sito web del Teatro dove resterà disponibile per un mese.
Un grande cast per un opera che manca da Firenze da più di un secolo e che non è mai stata eseguita nelle stagioni del Maggio.

Nella foto Jessica Pratt

 


Il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino inaugura l’anno 2021 mettendo in scena e trasmettendo in streaming l’opera Linda di Chamounix di Gaetano Donizetti: venerdì 15 gennaio 2021 alle ore 20, sul sito del Maggio dove rimarrà disponibile per un mese. Sul podio torna, dopo la direzione delle recite de Il barbiere di Siviglia dello scorso ottobre, il maestro Michele Gamba; la regia è firmata da Cesare Lievi (che avrebbe dovuto inaugurare lo scorso Festival con Lo sposo di tre, e il marito di nessuna di Luigi Cherubini) e sul palco un grande cast con le voci di Jessica Pratt, Teresa Iervolino, Francesco Demuro, Vittorio Prato, Marina De Liso, Fabio Capitanucci, Michele Pertusi e Antonio Garés. L’opera sarà trasmessa sul sito del Maggio grazie alla collaborazione tra le etichette Dynamic, il sito Operabase e la piattaforma digitale Takt1 (la cui ripresa dell’opera verrà poi messa a disposizione anche agli abbonati della stessa).

 “La Linda di Chamounix è il nostro modo d'iniziare il nuovo anno – ha detto il sovrintendente Alexander Pereira – augurandoci che le cose presto migliorino. Abbiamo iniziato e proseguito con le prove quasi in parallelo con Otello di Giuseppe Verdi perché volevamo riportarla in scena appena possibile. Sono molto felice che la collaborazione con Dynamic, Operabase e Takt1 ci permetta di trasmettere in streaming la recita del 15 gennaio 2021 con un grande cast. Abbiamo dei meravigliosi artisti a cominciare dal maestro Michele Gamba e i cantanti Jessica Pratt, Teresa Iervolino, Francesco Demuro, Vittorio Prato, Marina De Liso, Fabio Capitanucci, Michele Pertusi e Antonio Garés. Ci è dispiaciuto molto che Cesare Lievi non abbia potuto inaugurare il Festival del Maggio scorso con “Lo sposo di tre, e il marito di nessuna”, quindi sono molto contento che possa essere ora a Firenze con il suo team e cioè Luigi Perego per le scene e i costumi e Luigi Saccomandi per le luci. Possiamo quasi considerare la Linda come una inaugurazione e un buon augurio per il nuovo anno. Uno dei nostri obiettivi, oltre a riportare l’opera in scena con il pubblico, comunque, resta sempre quello di garantire la sicurezza a tutti i collaboratori del teatro e di poter assicurare al Coro e all’Orchestra di lavorare in tranquillità”.

"Linda di Chamounix - il coraggio e la follia” dice Michele Gamba che torna al Maggio a dirigere dopo essere salito sul podio de Il barbiere di Siviglia lo scorso mese di ottobre . “Un'opera poco rappresentata del genio bergamasco: ci troviamo la forza e la dolente follia di una donna lacerata dall'allontanamento dalla famiglia e dall'amore per un uomo. Sullo sfondo, il dramma dei migranti, il riscatto sociale, la metropoli ricca e cosmopolita. Un grande successo alla prima viennese del 1842, in questa edizione fiorentina ritroviamo l'originaria scena della follia della protagonista nella sua interezza, con degli inserti donizettiani inediti. Una prima in tempi moderni. Alla musica ci pensa un Donizetti sopraffino, sofisticato ed engagé”. Continua Gamba: “La tavolozza orchestrale è ricercatissima, le linee melodiche nobili anche quando di origine popolare. La musica si fa Koinè che affonda le radici nello spirito europeo del suo tempo."

“È la prima volta che lavoro a Firenze e arrivo al Maggio con un’opera poco nota la Linda di Chamounix e che addirittura non è stata mai rappresentata nelle stagioni di questo teatro; è uno di quei titoli con una storia un po’ strana legata ad altri tempi e già per i tempi d’allora romanzata ” dice il regista Cesare Lievi “per affrontarla ho desiderato evidenziare il realismo e la modernità che essa contiene ambientandola comunque con costumi e scene - che sono di Luigi Perego – rigorosamente d’epoca e di renderla il più possibile godibile affinché il pubblico potesse in qualche modo rispecchiarsi nella trama. La situazione sanitaria contingente ci ha posto delle limitazioni che ho cercato di trasformare in opportunità e a questo proposito penso per esempio al Coro che non potendo svolgere azioni di scena è diventato un come personaggio a sé, il Narratore. Gli Artisti del Coro terranno lo spartito si posizioneranno distanziati e i movimenti che avrebbero dovuto fare sono stati affidati a dei figuranti.”

A interpretare il ruolo della protagonista, è il soprano Jessica Pratt: una grande artista del belcanto e ospite in molte produzioni del Maggio riguardanti le opere di Rossini, Bellini e Donizetti. Insieme a Lei, nel ruolo di Pierrotto (e con gli abiti di Pierrot), il mezzosoprano Teresa Iervolino, altra grande virtuosa della voce che, durante le celebrazioni dei 150 anni della morte di Gioachino Rossini al Maggio, è stata protagonista della Cenerentola e di un concerto alla Basilica di Santa Croce. Nel ruolo del protagonista maschile, il Visconte Carlo, Francesco Demuro, che quest’estate ha interpretato Alfredo in La traviata, eseguita in forma di concerto alla Cavea del Maggio. Con loro le importanti presenze di Vittorio Prato come Antonio, Marina De Liso come Maddalena, Fabio Capitanucci come il marchese di Boisfleury, Michele Pertusi - che torna al Maggio dopo i due Requiem di Giuseppe Verdi, diretti dal maestro Zubin Mehta, come il Prefetto e Antonio Garés formatosi in Accademia del Maggio, nel ruolo dell’Intendente.

 

Fin dal debutto al Kärntnertortheater di Vienna, 19 maggio 1842, Linda di Chamounix è stata considerata fin da subito un grande successo dalle origini gloriose – come cita un articolo della “Revue et Gazzette musicale” dell’epoca – poiché prende spunto da un dramma e una commedia molto popolari in Francia: “La grâce de Dieu” e “Fanchon la Vielleuse”. Si tratta della storia di Linda, casta e pura, scappa dal suo paese a Parigi in cerca di fortuna e per fuggire dai capricci del signorotto locale. Insieme a lei, l’amico Pierotto che diventerà, alla fine dell’opera, il personaggio che la farà tornare a casa. Nel mezzo, una storia d’amore complicata tra Linda e il Visconte Carlo che porterà la protagonista alla pazzia che verrà curata dal potere della musica. La partitura, infatti, ha un tema frequente molto importante: la ballata “Per sua madre” (presente anche nelle opere francesi prima citate)che viene suonata spesso da Pierotto non solo per ricordare a Linda la sua casa, ma che può identificarsi come un pioneristico esempio di musicoterapia poiché cura la pazzia della protagonista che, come in molte altre opere donizettiane, è legata a un’aria: “No, non è ver mentirono”.

 

A Firenze, l’opera fu presentata la prima volta nel 1843 solo un anno dopo dal debutto viennese, alla Pergola. Fu spesso messa in scena il più delle volte sempre alla Pergola, ma anche con rappresentazioni al Goldoni, al Niccolini, alle Logge e l’ultima volta fu eseguita ancora alla Pergola nel dicembre 1910 con Helvira De Hidalgo e Mattia Battistini. Da allora mai più e mai prima d’ora nelle stagioni del Maggio Fiorentino.

 

 

Molte altre sono le influenze dell’opera che ne aiutarono le origini: primo elemento fra tutti, la commissione di Bartolomeo Merelli (nome noto nel mondo lirico per il legame al Teatro alla Scala e all’origine del Nabucco di Giuseppe Verdi) per il Kärntnertortheater di Vienna di cui era impresario. Con questo incarico, Donizetti aveva finalmente l’occasione di poter consacrare il suo successo anche nella città della musica (dopo esser diventato padrone incontrastato della scena italiana e aver messo radici ben profonde a Parigi) e così fu. Sicuramente un altro spunto alla creazione dell’opera è riferito al suo modello narrativo semiserio e a come vengono raccontati i personaggi: non più i gioiosi contadini, ma i savoiardi che, schiacciati dai ghiacci del Monte Bianco, vengono mandati Parigi per fare qualsiasi tipo di lavoro. Non è un caso, infatti, che proprio in quell’anno I promessi sposi di Manzoni fosse alla sua edizione definitiva (1842).

 

LINDA DI CHAMOUNIX

Melodramma (semiserio) in tre atti di Gaetano Rossi

Musica di Gaetano Donizetti

Edizione critica a cura di Gabriele Dotto

Casa Ricordi srl, Milano con la collaborazione e il contributo del Comune di Bergamo e Fondazione Donizetti di Bergamo

Nuovo Allestimento

Maestro concertatore e direttore Michele Gamba

Regia Cesare Lievi

Scene e costumi Luigi Perego

Luci Luigi Saccomandi

Linda Jessica Pratt

Pierotto, giovane orfano savoiardo Teresa Iervolino

Carlo, Visconte di Sirval Francesco Demuro

Antonio, affittaiuolo, padre di Linda Vittorio Prato

Maddalena, madre di Linda Marina De Liso

Il Marchese di Boisfleury Fabio Capitanucci

Il Prefetto Michele Pertusi

L’Intendente del feudo Antonio Garés

Coro e Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino

Maestro del Coro Lorenzo Fratini

Assistenti regista Mirko Rizzi

Assistente scenografo Luca Filaci

Figuranti speciali Elena Barsotti, Maria Lucia Bianchi, Paolo Arcangeli, Andrea Bassi, Lorenzo Cencetti, Cristiano Colangelo, Giacomo Dominici, Francesco Grossi, Filippo Lai, Lorenzo Terenzi

Allestimento Teatro del Maggio Musicale Fiorentino

Scene e attrezzeria Teatro del Maggio Musicale Fiorentino

Costumi Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, forniti da Sartoria D’Inzillo, Roma

Calzature CTC, Milano

Parrucche Audello Teatro, Torino

La foto è di Michele Monasta

In lingua originale

Con sopratitoli in italiano e inglese a cura di Prescott Studio, Firenze

La ripresa dello spettacolo è realizzata da Dynamic – in collaborazione con Operabase - in collaborazione con Takt1

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