mercoledì 25 settembre 2013

PETRUZZELLI: CARTELLONE 2014 DI LIVELLO INTERNAZIONALE

 PETRUZZELLI  : UNA STAGIONE DI GRANDE SPESSORE

BARI – Teatro Petruzzelli:  in un affollato foyer il Commissario Carlo Fuortes, con il contributo del maestro Daniele Rustioni (direttore musicale dell’Orchestra del Petruzzelli),  ha presentato la nuova stagione lirico-sinfonica e di danza del Teatro Petruzzelli  e Teatri di Bari. “La stagione lirico-sifonica della Fondazione Petruzzelli del 2014 sarà nel segno della continuità della stagione precedente,  già ricca di opere di successo e di qualità”, ha esordito il Prof. Fuortes.  Prima di entrare in dettagli il Commissario ha annunciato,  con giusta soddisfazione, un importante riconoscimento pervenuto dal Ministero dei Beni Culturali che  assegna  il 2° posto, al pari col Regio di Torino e dietro solo al Teatro alla Scala di Milano, per la valutazione qualitativa della distribuzione del F.U.S. (il Fondo Unico per lo Spettacolo) per il 2013 ed inoltre, ha aggiunto,  la stagione in corso si chiude con il bilancio in pareggio. In sintesi ci saranno sette opere, una in più rispetto a quelle dello scorso anno, alcune delle quali impreziosite dalla presenza di grandi registi cinematografici ,come Gianni Amelio, Ferzan Ozpetek, Marco Bellocchio e William Kentridge; inoltre, 15 concerti sinfonici, due balletti, ed un concerto prestigioso, fuori abbonamento, con la partecipazione di Sir Antonio Pappano. Si comincia il 19 gennaio proprio con l’Orchestra nazionale di Santa Cecilia diretta da Antonio Pappano, e  Yja Wang, solista al pianoforte (musiche di Haydn, Prokofiev, e Brahms). Altra novità, l’esecuzione di una composizione di Fabio Vacchi ispirata a un libro dello scrittore barese Gianrico Carofiglio.


LIRICA

I titoli d’opera passano da 6 a 7 e  le recite passano, dalle 20 recite del 2011 alle 46 del 2014 (e potrebbero anche aumentare!!!!!) a parità di costi. Il prossimo cartellone prevede nuovi allestimenti  e coproduzioni, che vedranno come protagonisti la giovane, promettente orchestra barese ed il  Coro del maestro Franco Sebastiani. La stagione inizia il 31 gennaio con “Elektra”  in omaggio per i 150 dalla nascita di Richard Strauss con la direzione di Jonathan Nott e prosegue a marzo con la  “Traviata” di G. Verdi, regia di Ferzan Ozpetek  e direzione di Daniele Rustioni, a maggio con “Pagliacci” di R. Leoncavallo (regia di Marco Bellocchio, direzione di Paolo Carignani e Giuseppe La Malfa), a settembre con “Il cappello di paglia di Firenze” di Nino Rota (regia di Elena Barbalich, direzione Giuseppe La Malfa), il trittico “Il Tabarro/Suor Angelica/Gianni Schicchi” di Puccini (regia di Damiano Micheletto, direzione di Daniele Rustioni), a novembre la “Lucia di Lammermoor” di Donizetti (regia di Graham Vick, direzione di Roberto Abbado) e a dicembre “Il flauto magico” di Mozart (regia di William Kentridge, direzione di Roland Boer). Tutti capisaldi della cultura europea, alcuni dei quali non sono mai stati rappresentati a Bari (Elektra ed il Flauto Magico).

DANZA

Per  la stagione del balletto l’intramontabile  “Giselle” con la “National Academic Bolshoi Opera and Ballet Theatre of the Repubblic of Belarus” e “Carmina Burana” del coreografo cinese Shen Wei con il corpo di ballo del San Carlo di Napoli.

SINFONICA


Ricchissimo il programma della stagione sinfonica con 14 concerti tutti affidati all’Orchestra del Petruzzelli (ad esclusione del primo con Pappano fuori abbonamento). Ed ecco gli altri appuntamenti : il 12 marzo, con Giovanni Sollima e Andrea Waccher al violoncello, direttore Jader Bignamini. John Axelrod dirigerà il 17 aprile e Alexander Lonquich il 6 novembre. Ci sarà jazz in tre concerti: l’11 giugno con il concerto “Downtown Stories”  con musiche di Zappa e Reich e la direzione di  Jonathan Stockhammer, l’11 luglio con “Porgy & Bess”, direttore  Carlo Tenan con Paolo Fresu e Uri Caine, il 18 luglio “Rava on the road” diretto da Paolo Silvestri con il quintetto del trombettista Enrico Rava. Sul palco saliranno altri come Benedetto Lupo,  Paolo Fresu, Pacalin Pavaci, e direttori d’orchestra del calibro di Daniele Rustioni, Daniel Cohen, Alexander Lonquich, Gaetano d’Espinosa.  Parole di elogio per la qualità della stagione sono state rivolte dall’Assessore della Regione Puglia Silvia Godelli , che ha sottolineato  “il ritrovato fulgore artistico e culturale del Teatro Petruzzelli, punto di riferimento nazionale ed internazionale, per l’arte e la lirica”.

G. L. 


martedì 24 settembre 2013

PETRUZZELLI: UNA SONNAMBULA TRA FIABA E REALTA’

UNA SONNAMBULA TRA FIABA E REALTA’

Bari - Spettacolo delizioso per grazia, dolcezza e professionalità di tutti i protagonisti questa “Sonnambula” andata in scena al Petruzzelli per la regia di Giorgio Barberio Corsetti con un allestimento non tradizionale ma allegorico. Un’opera in due atti, su libretto di Felice Romani, tratta dal ballo pantomimo “La Sonnambule, ou l’arrivèe d’un nouveau seigneur” di Eugene Scribe e Jean Pierre Aumer e dalla comedie-vaudeville “La sonnambule” di E. Scribe e Germaine Delavigne. Parte della musica composta per “Ernani” viene riutilizzata per quest’opera. Il tema del sonnambulismo è presente già nel Seicento nella tragedia di Lady Macbeth di Shakespeare e due secoli dopo anche la musica se ne appropria. La storia di “Sonnambula” di Bellini è semplice nel suo sviluppo ed il compositore siciliano ha saputo descrivere al meglio i sentimenti di dolore, sofferenza intima e gioia dei suoi personaggi, con pagine di grande purezza musicale. Una storia d’amore a lieto fine tra Amina ed Elvino, che per un presunto tradimento di Amina rischia di trasformarsi in dramma, ma che nel finale si ricompone felicemente. La scenografia di Cristian Taraborrelli (autore anche dei costumi) ha inteso rappresentare il dualismo sogno/realtà ed il senso del dramma sotteso tra infanzia e maturità, anche in modo visibile, con mobili (letto, poltrona, cassettiere) in due tipologie, una gigante e l’altra in miniatura. Atmosfera da favola nella coreografia di Roberto Aldorasi, dove il coro ed i protagonisti appaiono come gnomi di un tempo remoto, quasi a voler prendere le distanze da un racconto idilliaco, una favola lontana dalla realtà. Efficaci i disegni animati di Gianluigi Toccafondo, il disegno luci di Marco Giusti. Quanto agli interpreti sul palco, il soprano Jessica Pratt ha confermato le sue qualità vocali ed interpretative, esaltandosi nel ruolo di Amina; possente la sua presenza scenica e la sua voce limpida e ricca di colorature (già apprezzate nel ruolo di Giovanna d’Arco al Festival della Valle d’Itria 2013).  Il pubblico le ha riservato calorosi applausi, per l’intensità di accenti, per gli acuti di perfetta intonazione ed il notevole coinvolgimento emotivo. Mirabile l’aria finale di Amina: “Ah, non credea mirarti si presto estinto, o forse passasti al par d’amore che un giorno sol durò”, che tra l’altro è l’epitaffio riportato sulla tomba del musicista siciliano.  Bravi anche tutti gli altri interpreti: il tenore Johan Osborne (Elvino), il basso Paolo Pecchioli (Conte Federico), il soprano Alessandra Marianelli (Lisa), il mezzosoprano Sara Allegretta (Teresa), Francesco Verna (Alessio) e Raffaele Pastore (Notaro). Applausi  per il bravo direttore Daniele Callegari, ben assecondato dalla giovane e promettente Orchestra e dal Coro della Fondazione Petruzzelli. Un plauso particolare va rivolto al coro diretto dal maestro Franco Sebastiani che riesce ad emergere sia sul piano vocale che su quello scenico, interpretando perfettamente l’opera di Bellini nei differenti momenti di drammaticità, alternati con altri meno intensi.

G. L.




LA STAGIONE 2013-14 AL TEATRO PERGOLESI DI JESI

Dal 27 settembre al 24 novembre 2013  la nuova stagione di Jesi è dedicata a Franco Corelli nel decennale della scomparsa  


mercoledì 25 settembre 2013, ore 16 – anteprima giovani*
venerdì 27 settembre 2013, ore 20.30
domenica 29 settembre 2013, ore 16
“L’ARLESIANA”
Dramma lirico in tre atti
Libretto di Leopoldo Marenco dal dramma L’Arlesiana di Alphonse Daudet.
musica di Francesco Cilea
*Spettacolo riservato ai partecipanti al progetto Ragazzi … all’Opera! 2013
Rosa Mamai Annunziata Vestri
Federico Dmitry Golovnin
Vivetta  Mariangela Sicilia
Baldassarre Stefano Antonucci
Metifio Valeriu Caradja
Marco Christian Saitta
L’Innocente Riccardo Angelo Strano
direttore Francesco Cilluffo
regia Rosetta Cucchi; scene Sarah Bacon; costumi Claudia Pernigotti
light designer Martin McLachlan
FORM – Orchestra Filarmonica Marchigiana. Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini”. Maestro del coro Carlo Morganti
Nuovo allestimenti in coproduzione con  Wexford Festival Opera
venerdì 4 ottobre 2013, ore 21
VIVA V.E.R.D.I.
Le grandi opere di Giuseppe Verdi, musica di Giuseppe Verdi
baritono Julian Kim
basso Luca Tittoto
direttore Giacomo Sagripanti
video scenografia Benito Leonori
mise en espace Matteo Mazzoniabiti Sartoria Arianna. FORM – Orchestra Filarmonica Marchigiana.
Nel duecentesimo anniversario della nascita del maestro di Busseto, la Fondazione Pergolesi Spontini gli rende omaggio con una rara mise en espace di duetti per baritono e basso tratti dalle opere verdiane Attila, Don Carlo, Simon Boccanegra e Falstaff.
mercoledì 20 novembre 2013, ore 16 – anteprima giovani*
venerdì 22 novembre 2013, ore 20.30
domenica 24 novembre 2013, ore 16
“FALSTAFF”
Commedia Lirica in tre atti. Libretto di Arrigo Boito da Le allegre Comari di Windsor e da scene di Enrico IV di William Shakespeare, musica di Giuseppe Verdi
*Spettacolo riservato ai partecipanti al progetto Ragazzi … all’Opera! 2013
Sir John Falstaff Ivan Inverardi
Ford Francesco Verna
Fenton Fabrizio Paesano
Dott. Cajus Andrea Giovannini
Bardolfo Roberto Jachini Virgili
Pistola Carmine Monaco
Mrs Alice Ford Silvia Dalla Benetta
Nannetta Barbara Bargnesi
Mrs Quickly Romina Boscolo
Mrs Meg Page Daniela Innamorati
direttore Giampaolo Maria Bisanti 
regia Marco Spada, scene Benito Leonori, costumi Alessandro Ciammarughi, light designer Fabio Rossi
FORM – Orchestra Filarmonica Marchigiana. Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini”. Maestro del coro Carlo Morganti
Nuovo allestimento in coproduzione con  Ente Concerti Marialisa De Carolis di Sassari
Tutti i dettagli nel sito della Fondazione Pergolesi Spontini

ORCHESTRA ICO MAGNA GRECIA: IL LAGO DEI CIGNI PER COMINCIARE...

“Il Lago dei Cigni” primo concerto dell’Orchestra Magna Grecia

In attesa di conoscere il cartellone della XXII Stagione Concertistica “Eventi Musicali” dell’Orchestra della Magna Grecia, già la settimana prossima sarà presentato al pubblico, intanto viene “svelato” il primo concerto di presentazione: “Il Lago dei Cigni”.
Il concerto “Il Lago dei Cigni” si terrà venerdì 4 ottobre al Teatro Orfeo di Taranto (sipario ore 21.00). Sarà il Direttore Artistico Piero Romano a dirigere l’Orchestra della Magna Grecia che, nell’occasione, vedrà sul palco come solista Luigi Piovano, il “primo violoncello” dell’Orchestra di Santa Cecilia di Roma.
Straordinario direttore a livello internazionale, Luigi Piovano ha un consolidato rapporto di collaborazione artistica con l’Orchestra della Magna Grecia di Taranto della quale dall’anno scorso è direttore musicale, ruolo che anche in questa stagione lo porterà a dirigere l’orchestra tarantina in tre concerti.
A partire da quest’anno, in particolare, Luigi Piovano dirigerà l’Orchestra della Magna Grecia in un progetto che prevede l’esecuzione, in più concerti, dell’integrale delle sinfonie di Johannes Brahms  e dei concerti di Pëtr Il'ič Čajkovskij.
Nel concerto “Il Lago dei Cigni” Luigi Piovano eseguirà come solista il Concerto per violoncello e orchestra in La minore op. 129 di Robert Schumann, un’opera in tre movimenti caratterizzata da splendide idee melodiche che, secondo il geniale stile schumanniano, si susseguono senza soluzione di continuità.
Tra l’altro, aborrendo gli applausi tra un movimento e l’altro, Robert Schumann previde l’esecuzione di tutto il concerto senza alcuna pausa tra i tre movimenti che lo compongono.
Schumann compose questo capolavoro in sole due settimane e, pur avendo studiato violoncello in gioventù, pare che si sia fatto “assistere” nella scrittura delle parti solistiche da un violoncellista virtuoso.
Nel concerto l’Orchestra della Magna Grecia, diretta da Piero Romano, dirigerà anche la Sinfonia dall’opera lirica “Luisa Miller” di Giuseppe Verdi, ultimo tributo al grande compositore in occasione del duecentesimo anniversario della nascita, nonché la Suite orchestrale op. 20 dal balletto “Il Lago dei Cigni”, il celeberrimo balletto musicato da Pëtr Il'ič Čajkovskij.
 Per informazioni 099.7304422 e www.orchestramagnagrecia.it.
L’Orchestra della Magna Grecia da 2003 è riconosciuta ICO (Istituzione Concertistica Orchestrale) dal MIBAC ed è sostenuta dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali, dalla Regione Puglia e dal Comune di Taranto. 


mercoledì 18 settembre 2013

AL PETRUZZELLI CON M.RANIERI, S.ORLANDO, M.PLACIDO, S.RUBINI, Toni e Peppe SERVILLO, G. FIORELLO

BARI - Ad un mese dall’avvio della stagione di prosa del Comune di Bari, che quest’anno , come annunciato, si svolgerà esclusivamente al Teatro Petruzzelli, sono già 725 gli abbonamenti sottoscritti, a fronte dei 698 della stagione 2012-2013.
Segno del gradimento del pubblico per una proposta artistica che ha saputo individuare spettacoli, temi e attori di grande interesse, e al tempo stesso di affezione per il più prestigioso contenitore culturale della città.
Una stagione consegnata al titolo “La vita è…un’altra cosa”, tratto da “Le voci di dentro”, di Eduardo De Filippo, tra gli spettacoli più attesi in cartellone, con i fratelli Servillo.

Sapevamo di Massimo RANIERI, Silvio ORLANDO, Michele PLACIDO, Sergio RUBINI, Toni e Peppe SERVILLO, Giuseppe FIORELLO.
Gli altri quattro spettacoli che entrano nella rosa di questa stagione 2
013-2014, concepita in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, andranno in scena tutti di lunedì.

Il 13 gennaio del nuovo anno sarà la volta del Teatro dell’Elfo con la nuova produzione “Alice underground”, da Lewis Carroll, con Elena Russo Arman, Ida Marinelli, Ferdinando BRUNI, Matteo De Mojana. Scritto, diretto e illustrato da Ferdinando Bruni - magnifico professore l’anno scorso di “The Hystory boys”, tra gli spettacoli più applauditi - e Francesco Frongia. Lunedì 20 gennaio un grande ritorno al Teatro Petruzzelli: Gabriele LAVIA con “Il sogno di un uomo ridicolo”, di Fëdor Dostoevskij. E poi il 17 marzo, Valter MALOSTI con “Maddalene (da Giotto a Bacon)” di Giovanni Testori. Ultima, nuova proposta, il 31 marzo (a chiudere la stagione), con lo scrittore di romanzi di successo diventato in breve tempo autore cult, il francese Daniel PENNAC in “Journal d’un corps – Storia di un corpo”, regia di Clara Bauer.

Spettacoli inseriti in un calendario che prevede per gli abbonati la possibilità di avere in blocco 6 spettacoli e di sceglierne altri 2 tra quelli con, in scena, Gabriele Lavia, Valter Malosti, Daniel Pennac, Ferdinando Bruni.
“Nel presentare il completamento di questa nuova stagione di prosa - dichiara il sindaco di Bari Michele Emiliano - vorrei ringraziare Paolo Ponzio e il Tpp per il lavoro prezioso svolto negli ultimi anni al fianco dell’amministrazione comunale, in una congiuntura economica quanto mai delicata. Credo che il cartellone di quest’anno risponda pienamente alle aspettative del pubblico barese, con grandi nomi del teatro di tradizione e contemporaneo a testimoniare la ricerca di una proposta di qualità sempre attenta alle migliori esperienze del nostro tempo”.

Si inaugura il 16 e 17 ottobre 2013 con una proposta unica e imperdibile: “Iliade” del Teatro del Carretto, nell’adattamento e regia memorabile di Maria Grazia Cipriani, abile firma dello strepitoso Amleto in scena a Bari nel 2012. Una proposta di repertorio datata 1988 portata nello stesso anno al Petruzzelli con le scene di Graziano Gregori. Sulla scena attori veri e attori meccanici, armature, pupazzi semoventi, scudi scolpiti, destrieri e marchingegni a vista che si aprono, si trasformano, moltiplicano gli spazi e i giochi di luce.

Il 25 e 26 ottobre Massimo Ranieri omaggia il teatro napoletano con “Viviani varietà”, poesie, parole e musiche del teatro di Raffaele Viviani. Lo spettacolo ricompone idealmente il viaggio che nel 1929 Viviani e la sua compagnia affrontarono da Napoli a Buenos Aires sul piroscafo Duilio per una lunga tournée nel Sud America. Lungo viaggio la compagnia eseguiva le prove del varietà davanti a un pubblico di emigranti italiani che con loro attraversavano l’oceano per un avvenire incerto da costruire.
Il 6 e 7 dicembre in scena “Il mercante di Venezia” con Silvio Orlando, capolavoro shakespeariano per la regia di Valerio Binasco. Opera complessa che il regista mette in scena con Silvio Orlando nel ruolo di Shylock e con la PSK (Popular Shakespeare Kompany), compagnia nata l’anno scorso proprio a Verona. Binasco, considerato fra i registi più interessanti e apprezzati del momento, dirige “uno spettacolo di qualità destinato non alle nicchie, ma al pubblico più ampio, per ricreare quel legame originario tra parole recitate e ascoltatori che di suo ha forza abbastanza senza altre mediazioni”.
Il 16 e 17 dicembre, ecco uno dei capolavori assoluti del teatro cechoviano “Zio Vanja” con Sergio Rubini e Michele Placido e la regia di Marco Bellocchio, uno dei registi più anticonformisti del cinema italiano. La ricostruzione minuziosa di atmosfere sospese e vagamente inquietanti, l'indifferenza abulica dei personaggi intorno agli eventi, l'indefinito senso di attesa di una catastrofe incombente rendono il testo una geniale anticipazione della drammaturgia novecentesca. Zio Vanja è interpretato da Sergio Rubini e il professor Serebrjakov da Michele Placido. Dopo la pausa natalizia, il 13 gennaio l’Alice di Bruni e Frongia, poi Gabriele Lavia il 20 gennaio.

Si riprenderà il 22 e 23 febbraio con Giuseppe Fiorello; reduce dal successo della fiction televisiva sul pugliese Domenico Modugno ne riassume i tratti principali nello spettacolo “Penso che un sogno così”, per la regia di Giampiero Solari. “Sarà un semplice omaggio personale e affettuoso ad un ragazzo del Sud che come me ha inseguito sogni e passioni, il cinema e la musica, ma non sarà soltanto un viaggio nella vita di Mimì (Modugno), sarà anche l'occasione per raccontare fatti, storie e personaggi di un tempo passato felice…”.

Il 25 e 26 febbraio - in abbonamento - e il 27 - fuori abbonamento - il meraviglioso testo di Eduardo De Filippo “Le voci di dentro” nella regia del bravissimo Toni Servillo che sarà in scena insieme al fratello Peppe. Questo testo di De Filippo è stato scritto 65 anni fa in pochissimi giorni, sembra neanche una settimana. Una commedia sulle macerie della seconda guerra mondiale, che ritrae con acutezza una caduta di valori che avrebbe contraddistinto la società per i decenni a venire. Una folta compagnia di attori napoletani di diverse generazioni affiancherà in scena Toni Servillo.
A marzo chiudono Valter Malosti con “MADDALENE (da Giotto a Bacon)” di Giovanni Testori, il 17, mentre il 31 marzo andrà in scena lo scrittore di romanzi di successo diventato in breve tempo autore cult, il francese Daniel PENNAC.

Agli appuntamenti si affiancheranno come sempre gli approfondimenti e le conversazioni con attori e registi prima e dopo gli spettacoli, i workshop e le lectio magistralis nelle scuole della città e all’Università degli studi di Bari.

Info: 080 5212484

lunedì 16 settembre 2013

IL GIOVANNI PAISIELLO FESTIVAL SI CONCLUDE CON GRANDI CONSENSI

IL 18 SETTEMBRE SI CONCLUDE L'11ma EDIZIONE DEL PAISIELLO FESTIVAL

Si avvia verso la conclusione la straordinaria edizione 2013 del “Giovanni Paisiello festival”. Mercoledì 18 settembre, nell’affascinante chiostro del Museo Diocesano (MUDI) del cuore del Borgo antico di Taranto, in vico Seminario I, si svolgerà l’ultima giornata del festival, articolata in due momenti importanti perché il direttore artistico Lorenzo Mattei e l’Associazione Amici della Musica, che organizza il festival, considerano da sempre la musica barocca come un propellente dinamico proiettato al futuro e non, citando Mahler, “un culto delle ceneri”.

              In questa prospettiva, la direzione del festival assegna annualmente il prestigioso Premio “Giovanni Paisiello festival” a una personalità o istituzione culturale che abbiano contribuito alla riscoperta e valorizzazione del patrimonio musicale paisielliano. Nell’albo d’oro sono presenti nomi decisivi della cultura nazionale, della musicologia o dell’arte esecutiva barocca, “premiati” eccellenti come il baritono Bruno Praticò, i musicologi Dino Foresio, Pierfranco Moliterni (ospite anche del Giovanni Paisiello festival 2013), Roberto De Simone e Dinko Fabris, il Festival della Valle d’Itria, Pietro Spada e, nella scorsa edizione, lo studioso Alessandro Lattanzi.

              L’ambito riconoscimento, quindi, verrà consegnato nelle mani del vincitore alle ore 21 e, subito dopo, alle 21,15 nella stessa magica “location”, sarà presentato lo spettacolo di danza-teatro “L’abito nudo” di Alberto Cacopardi, compagnia Manonuda teatro, con lo stesso straordinario performer alla danza e una colonna sonora eseguita dal vivo da Mirko Lodedo al pianoforte con il soprano Maria Laura Iacobellis.
              
               Si tratta di un appassionante e innovativo spettacolo multidisciplinare di danza teatralizzata, una creazione di Alberto Cacopardi che è uno dei maggiori sperimentatori contemporanei, le cui esperienze formative vanno dall’arte circense alla danza giapponese butoh, vincitore di molti premi internazionali e finalista, del Festival “Voci dell’Anima” 2011. Le musiche che si ascolteranno sono di Mirko Lodedo e di Giovanni Paisiello, nel quadro di tradizione/innovazione che da sempre identifica le scelte artistiche del festival tarantino. Luci di Walter Mirabile.

               Cosa è “l’abito nudo”? Un abito ricopre pelle, corpo, ossa, capelli, multiforme e cangiante espressione delle differenti anime del danzatore. Queste anime si manifestano e danzano la loro essenza nel fecondo incontro tra persone che la vita ci regala. Nell’esplorazione di queste presenze, maschile e femminile si incontrano e il ballerino li incarna entrambi, vestendosi e spogliandosi prima di uno e poi dell’altro, condividendo e “partecipando” col pubblico la sua trasformazione.

               Il “Giovanni Paisiello festival” - Premio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano - è organizzato dagli Amici della Musica “Arcangelo Speranza” con il sostegno della Direzione dello spettacolo dal Vivo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Puglia e del Comune di Taranto, oltre all’intervento dell’ANCE Taranto, della BCC di San Marzano di San Giuseppe, della Vittoria Assicurazioni, del GAL Colline Joniche e della Valdo Spumanti.

               Il “Giovanni Paisiello festival” è membro di ReMAOP - Rete dei Festival di Musica Antica e Operistica di Puglia promossa da Puglia Sounds, il programma della Regione Puglia per l’incentivazione del “sistema musica”.

              


               Per tutte le informazioni www.giovannipaisiellofestival.it o al Numero Verde 800 960137, ed anche ai numeri 099.7303972 - 335.6253305.

giovedì 12 settembre 2013

AL PAISIELLO FESTIVAL IL QUARTETTO D'ARCHI "IL PARTIMENTO"

Doppio appuntamento domani con l’undicesima edizione del “Giovanni Paisiello festival” in programma nell’affascinante chiostro del Museo Diocesano (MUDI), nel cuore del Borgo antico di Taranto.

Alle ore 18,30 con ingresso gratuito, il musicologo Lorenzo Mattei (direttore artistico del “Giovanni Paisiello festival”) presenterà al pubblico tarantino il suo volume “Musica e dramma nel dramma per musica, aspetti dell’opera seria” (Progedit editore), una stimolante conversazione sui temi della musica operistica seria del ‘700 .

Mattei propone nel suo studio, un’analisi dell’azione di alcuni compositori, come Pergolesi, Jommelli, Giordani, Piccinni, Paisiello e lo stesso Mozart, nel loro riuscito tentativo di superare gli stilemi dell’opera barocca, orientati in particolare all’esaltazione dei virtuosismi di castrati e primedonne, per far approdare il melodramma serio ad un più emozionante e “concreto” realismo musicale. All’incontro parteciperà il prof. Pierfranco Moliterni dell’Università “Aldo Moro” di Bari.
 
Nella stessa serata, con inizio alle ore 21, si terrà il concerto del Quartetto d’Archi “Il Partimento”, con un affascinante programma in cui saranno presentati al pubblico i primi quattro magnifici quartetti per archi di Giovanni Paisiello, nella prospettiva della riscoperta del repertorio, in parte poco conosciuto ma artisticamente sublime, del compositore tarantino. Ad eseguirli Fabio Cafaro e Flavia Truppa al violino,Paolo Battista alla viola e Giuseppe Grassi al violoncello.

Oltre ai Quartetti, il violinista Fabio Cafaro eseguirà in veste di solista un’importante pagina del compositore tedesco Matthias Pintscher (classe 1971) in omaggio al nostro grande musicista: “Omaggio a Giovanni Paisiello: due fantasie sopra frammenti tematici dei quartetti d’archi per violino” (1991), a testimonianza del grande rilievo in cui oggi, a livello internazionale, si colloca Paisiello nell’ambito della storia della musica colta europea.

Il “Giovanni Paisiello festival” - Premio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano - è organizzato dagli Amici della Musica “Arcangelo Speranza” con il sostegno della Direzione dello spettacolo dal Vivo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Puglia e del Comune di Taranto, oltre all’intervento dell’ANCE Taranto, della BCC di San Marzano di San Giuseppe, della Vittoria Assicurazioni, del GAL Colline Joniche e della Valdo Spumanti.

Il “Giovanni Paisiello festival” è membro di ReMAOP - Rete dei Festival di Musica Antica e Operistica di Puglia promossa da Puglia Sounds, il programma della Regione Puglia per l’incentivazione del “sistema musica”.


Per tutte le informazioni www.giovannipaisiellofestival.it o al Numero Verde 800 960137, ed anche ai numeri 099.7303972 - 335.6253305.



mercoledì 11 settembre 2013

LA CANTATA DI SAN GENNARO CON L'ENSEMBLE BAROCCO DEL SAN CARLO

SERATA MAGICA AL PAISIELLO FESTIVAL CON LA CANTATA DI SAN GENNARO

Taranto – Il Paisiello Festival è giunto alla terza giornata  di questa undicesima, indovinata edizione ed al secondo appuntamento del ciclo “Viaggio nelle cantate napoletane di Paisiello” con la “Cantata di San Gennaro”, su libretto del Marchese di Galatone, scritta in occasione della translazione del sangue di San Gennaro nella circoscrizione del Nilo. Ancora un “sold out” dopo la prestigiosa esibizione di Ton Koopman sull’organo del ‘500 nella chiesa Madre di Grottaglie e la splendida perfomance in occasione della presentazione del dramma giocoso “La Musica e la Grotta”, in forma di romanzo del giovanissimo Attilio Cantore, diplomatosi in pianoforte presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali Giovanni Paisiello di Taranto.   Ed ancora altri giovani promesse di questo istituto musicale, Valeria La Grotta(soprano), Serena Mastrangelo (soprano), Diego Capriulo(contraltista), Fabio Perillo (tenore), Luca Simonetti (baritono) con gli altri solisti del Coro Choraliter Dora Marangi(contralto),  Nicola Luzzi (baritono), Roberto Tarso(tenore), ottimamente preparati dal maestro Pierluigi Lippolis, direttore dei Choraliter, sono stati i coprotagonisti della Cantata di San Gennaro. Ovviamente particolarmente preziosa dell’Ensemble barocco dell’Orchestra del San Carlo di Napoli, costituita da artisti di  grande bravura, Giuseppe Carotenuto(primo violino), Roberto Roggia(secondo violino), Filippo Dell’Arciprete(viola), Manuela Albano(violoncello), Alessandro Mariani (contrabbasso), Fabio D’Onofrio(oboe), Tommaso Rossi(flauto),  che hanno suonato strumenti barocchi con corde di budello; maestro concertatore al fortepiano Dario Candela e coordinatore artistico Giuseppe Carotenuto. L’opera si articolava su tre personaggi  appartenenti  a rappresentazioni simbolico-religiose: la Fede (soprano), la Gloria (soprano), la Religione (tenore) interpretate da artisti venuti anche essi da Napoli: Roberta Andalò(soprano), Sabrina Santoro(soprano)e Leopoldo Punziano(tenore). Sofisticata la scrittura dei fiati e del coro che ha impegnato non poco gli artisti per le numerose difficoltà esecutive e canore. Grandi applausi, provenienti da un pubblico numeroso e competente, a conclusione del concerto, hanno convinto il maestro Dario Candela a concedere la replica della parte finale dell’opera.

G.L.

sabato 7 settembre 2013

LA CANTATA DI SAN GENNARO AL PAISIELLO FESTIVAL





L’ORCHESTRA BAROCCA DEL TEATRO DI SAN CARLO
A TARANTO PER LA CANTATA DI SAN GENNARO

Taranto - 9 settembre, MUSEO DIOCESANO DI ARTE SACRA – ore 21



L’affascinante viaggio nella musica di Giovanni Paisiello (Taranto, 1740 – Napoli, 1816) e del Settecento prosegue nella programmazione del “Giovanni Paisiello festival” con la 
cantata originale di Giovanni Paisiello scritta in occasione della Translazione del Sangue di San Gennaro nel sedile di Nilo.
                                3 voci: Gloria, soprano; Fede,tenore; Religione, contralto.
Sempre nell’elegante chiostro del Museo Diocesano d’Arte Sacra (MUDI), in vico Seminario I nel Borgo Antico di Taranto, nella serata del 9 settembre prossimo (ore 21) sarà la volta di un altro imperdibile concerto dedicato al Maestro tarantino: in prima assoluta in tempi moderni sarà, infatti, presentata la “Cantata per la transalazione del Sangue di San Gennaro”, una importante commissione che Paisiello ricevette da una delle circoscrizioni napoletane, quella del “Nido”, in occasione della trasalazione (il temporaneo trasferimento) delle ampolle con le famose reliquie, il 5 maggio 1787, dalla Cappella del Duomo al “Sedile” della circoscrizione.

Molti altri maestri attivi nella città partenopea hanno scritto cantate per questa occasione della prima domenica di maggio, una delle tre grandi feste annuali dedicate a san Gennaro: da Cristofaro Caresana a Domenico Cimarosa, per fare solo due nomi importanti.

La magnifica “Cantata” paisielliana del 1787 è una estesa azione drammaturgica per tre voci, coro e orchestra, la cui elegante e raffinata partitura, revisionata per l’occasione da Marco Palombo, sarà suonata dall’Ensemble Barocco del Teatro San Carlo di Napoli, diretto da Dario Candela, compagine nata in seno all’Orchestra del Teatro partenopeo e dedicata in particolare all’immenso repertorio del ‘600 e ‘700 del Meridione  italiano.
Con l’Ensemble, canteranno i solisti del coro Choraliter, preparati da Pierluigi Lippolis, insieme con il soprano Roberta Andalò, il contralto Sabrina Santoro e il tenore Leopoldo Punziano. Una splendida occasione per ascoltare, in prima assoluta in tempi moderni, uno dei monumenti musicali del grande maestro tarantino. 
La prestigiosa carica di maestro di cappella della Real Casa napoletana obbligava Giovanni Paisiello a produrre musica anche in occasioni che non possono essere definite profane, ma nemmeno sacre, perché non strettamente correlate alla liturgia cattolica.
Un grande musicista di corte come lui poteva essere chiamato a comporre opere di occasione devozionale solo dalle élite nobiliari, tanto più che l’impegno del compositore in queste occasioni diventava essenziale per motivi afferenti i rapporti, sempre strettissimi, tra nobili e clero, estrinsecati in ambiti extra-liturgici quali le esigenze delle influenti confraternite o delle cappelle private.
Quando Paisiello, nel 1787, fu chiamato a comporre la Cantata a tre per la transalazione del Sangue di San Gennaro, il genere, declinante, stava per essere sostituito da quello della “serenata” teatrale. L’opportunità fu fornita da una della circoscrizione cittadina del Nido (o Nilo).
Scrive Michael F. Robinson (1994): “Prima della Rivoluzione del 1799 la città di Napoli era governata da un consiglio costituito dai ministri della Corona e da altri sei gentiluomini, cinque dei quali eletti dalla nobiltà ed il sesto […] eletto direttamente dal popolo. Le cinque circoscrizioni
della nobiltà venivano contrassegnate con i nomi Capuana, Montagna, Nido (o Nilo), Porto e Portanova.
Durante il primo sabato di maggio era costume trasportare il reliquiario contenente il sangue di San Gennaro […] in processione sino alla sede amministrativa (Sedile) di una delle sedi elettorali.
A turno, ogni circoscrizione doveva ospitare il reliquiario del
Santo patrono”.
L’occasione consentiva ai nobili di consolidare, attraverso commissioni ai musicisti più stimati e “alla moda”, le posizioni di potere rivestite nell’ambito cittadino.
Si instaurava senz’altro, fra le circoscrizioni, una sorta di competizione che si trasferiva anche sui compositori chiamati al compito, con esplicite preferenze e polarizzazioni che legavano musicisti e istituzioni amministrative.
Cito, a titolo di ulteriore esempio, la commissione del “componimento drammatico” Il trionfo della fede affidata a Domenico Cimarosa da parte del Sedile di “Porto”, sempre per la traslazione
della reliquia, nel maggio 1794.
Un profilo più preciso dei rapporti fra occasioni calendariali para-liturgiche e i correlati aspetti musicali è offerto da Eugenio Faustini-Fasini (1940): "Nelle feste e processioni, particolarmente in quelle di S. Gennaro e del Corpus Domini […], figuravano i rappresentanti dei Sedili; e gli edifici delle loro adunanze si adornavano di drappi e splendevano di luminarie. Nel ‘700 si soleva anche darvi piccole rappresentazioni musicali o Cantate. Per queste ricorrenze, la prassi compositiva prevedeva l’allestimento di una azione drammaturgica a più voci, con estesa orchestrazione.
Nella cantata per la traslazione del 5 maggio 1787 si rileva una sofisticata scrittura dei fiati e dei cori, sebbene essa sia articolata in modo ancillare rispetto a quella del canto come, d’altra parte, in tutta la produzione di Paisiello. I personaggi sono tre e appartengono a topoi simbolico-religiosi: la Fede (soprano), la Gloria (soprano), la Religione (tenore), con il Coro di Virtù e il Coro di Genij Celesti (soprano, contralto, tenore e basso)".
Il libretto, scritto dal “Marchese di Galatone” (Faustini-Fasini), risulta perduto in versione autonoma a stampa. L’ampia partitura manoscritta originale, appartenente alla Biblioteca del Conservatorio di San Sebastiano, poi confluita in quella del San Pietro a Majella, costituita da ben 294 pagine, è stata revisionata e approntata per l’occasione del Paisiello Festival 2013 da Marco Palumbo.

                                     CANTATADI SAN GENNARO (1787)
                   VIAGGIO NELLE CANTATE NAPOLETANE DI PAISIELLO

Ensemble Barocco del Teatro di San Carlo
Giuseppe Carotenuto, primo violino
Roberto Roggia, secondo violino
Filippo Dell’Arciprete, viola
Manuela Albano, violoncello
Alessandro Mariani, contrabbasso
Fabio D’Onofrio, oboe
Tommaso Rossi, flauto
(strumenti barocchi con corde di budello)
Roberta Andalò, soprano
Leopoldo Punziano, tenore
Sabrina Santoro, contralto
coordinatore artistico Giuseppe Carotenuto
maestro concertatore e fortepiano Dario Candela
con i solisti del coro Choraliter
Valeria La Grotta, soprano
Serena Mastrangelo, soprano
Diego Capriulo, contraltista
Dora Marangi, contralto
Fabio Perillo, tenore
Roberto Tarso, tenore
Luca Simonetti, baritono
Nicola Luzzi, baritono
Direttore del coro Pierluigi Lippolis.
Revisione dagli spartiti autografi a cura di Marco Palumbo
in collaborazione con il Centro Italiano di Musica da Camera di Napoli.

G.L.


AL PETRUZZELLI IN SCENA LA SONNAMBULA

"La Sonnambula" di Vincenzo Bellini, Teatro Petruzzelli Bari

    CON LA SONNAMBULA DI BELLINI RIPRENDE L'ATTIVITA' LIRICA DEL TEATRO PETRUZZELLI

Con Il melodramma in due atti di Vincenzo Bellini "LA SONNAMBULA" da un libretto di Felice Romani e tratto dal ballo  pantomimo "La somnambule, ou L’arrivée d’un nouveau seigneur" di Eugène Scribe e Jean Pierre  Aumer , riprende la stagione lirica del politeama barese.

La prima rappresentazione dell’opera ebbe luogo a Milano al Teatro Carcano il 6 marzo del 1831. Dirigerà l’Orchestra e Coro del Teatro Petruzzelli il maestro Daniele Callegari,.A curare i costumi e le scene Cristian Taraborrelli, i video Gianluigi Toccafondo, il disegno luci  Marco Giusti, le coreografie Roberto Aldorasi. 
I protagonisti:  Paolo Pecchioli (Il Conte Rodolfo), Sara Allegretta (Teresa), Jessica Pratt (Amina), John Osborn (Elvino), Alessandra Marianelli (Lisa), Francesco Verna (Alessio), Raffaele Pastore (Notaro). 
 La prima avrà luogo il 14 p.v. alle 20.30 ed ad essa seguiranno altre 4 repliche.Telecom Italia trasmetterà  la prima del 14 in streaming.
 Le altre repliche martedì 17 settembre alle 20.30 , giovedì 19 settembre alle 20.30, domenica 22 settembre alle 18.00 , martedì 24 settembre..

Domenica 8 settembre alle 11.00, nel foyer del Teatro Petruzzelli, per la  rassegna “Lezioni d’Opera” il musicologo Giovanni Bietti terrà una conversazione dedicata al tema  La sonnambula e le “melodie lunghe” di Bellini. 
Biglietti in vendita al Botteghino del Teatro Petruzzelli e on line su www.bookingshow.it
Per informazioni: 080.975.28.40

mercoledì 4 settembre 2013

G. PAISIELLO FESTIVAL : TON KOOPMAN CONQUISTA IL PUBBLICO TARANTINO

   TON KOOPMAN INCANTA IL PUBBLICO 


Grottaglie (TA) - Un preziosissimo organo a canne, gioiello dell’arte organara e della produzione musicale della metà del ‘500, recentemente restaurato con il ripristino della magnifica cassa lignea e la cantoria e con le antiche canne originali ( alcune di esse risalgono addirittura alla fine del ‘400) ed il più importante organista, esecutore e studioso al mondo della musica di Johann Sebastian Bach e dei repertori musicali del Sei e Settecento europeo, sono state le due gemme che hanno impreziosito l’edizione 2013 del “Giovanni Paisiello festival”. L’organo, si trova a Grottaglie, presso la Collegiata Maria Ss. Annunziata (Chiesa Madre), è uno degli organi più antichi d’Italia e domina l’altare principale;  l’organista d’eccezione che ne ha fatto rivivere il suo prezioso suono è il maestro Ton Koopman, direttore e fondatore di prestigiose istituzioni musicali, come l’Amsterdam Baroque Orchestra & Choir, Musica da Camera, Musica Antiqua. Ton Koopman suona con le più importanti orchestre al mondo e per le sue attività ha collezionato premi delle più prestigiose istituzioni musicali, come il tedesco ”Echo Klassik”, l’inglese “BBC Award 2008”, il francese “Prix Hector Berlioz”, la “Bach-Medaille” della città di Lipsia. Ha ricevuto nomination per il “Grammy Award” statunitense e per il “Gramophone Award” inglese. Svolge una intensa attività accademica ed è membro onorario della Royal Academy of Music di Londra. E’ iniziato con questo concerto  il “Giovanni Paisiello festival”, giunto alla XI edizione, ogni anno più ricco di novità ed artisti importanti.  Il Giovanni Paisiello Festival, Premio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, è organizzato dagli Amici della Musica “Arcangelo Speranza” con il sostegno della Direzione dello spettacolo dal Vivo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Puglia e del Comune di Taranto e con l’intervento della Città di Grottaglie. La cronaca riferisce di una precisa volontà del maestro Koopman, che quando ha appreso dell’esistenza di questo eccezionale strumento, ha voluto regalare a Taranto questo concerto, che rimarrà unico per il connubio inedito tra l’arte del grande musicista olandese e il particolarissimo timbro acustico di questo eccezionale organo a registri separati. Su un grande schermo  sono state proiettate le immagini di Ton Koopman durante l’esecuzione dei brani ed il folto pubblico presente ha potuto apprezzare l’estrema abilità del musicista olandese e la versatilità nel passare dall’esecuzione di brani di uno dei massimi organisti e maestri di musica del ‘600 come l’olandese Sweelinck, a Frescobaldi e Froberger, all’organista spagnolo Bruna ed al tedesco Buxtehude, per arrivare al ‘700 con la Sonata in si bemolle del nostro Paisiello ed un altro grande come Sebastian Bach. Applausi scroscianti provenienti da un pubblico competente ed un ‘pumo’, simbolo di Grottaglie, donato all’artista dal Presidente degli Amici della Musica Paolo Ruta, hanno salutato la fine di questo raro, graditissimo concerto.

G.L.