sabato 30 marzo 2013

INEDITO DUETTO SERGEI NAKARIAKOV - GABRIELE CASSONE



                          DAL BAROCCO AL JAZZ CON DUE ECCEZIONALI TROMBETTISTI



 Taranto - “Dal barocco al jazz in duet” sarà il prossimo appuntamento della XXI Stagione Concertistica “Eventi Musicali” della Orchestra Magna Grecia di Taranto.  L’Orchestra tarantina proporrà venerdi 5 aprile al Teatro Orfeo un inedito duetto tra due trombettisti di fama mondiale: Sergei Nakariakov, universalmente riconosciuto come il più virtuoso trombettista classico del mondo, e Gabriele Cassone. In questo straordinario concerto,  questi due trombettisti di livello internazionale,  suoneranno insieme per la prima volta in assoluto, con l’Orchestra della Magna Grecia diretta da Stefano Fonzi.  Un nuovo inedito progetto ideato da Piero Romano, direttore artistico dell’Orchestra della Magna Grecia suoneranno Gabriele Cassone e Fabrizio Bosso.  Un concerto straordinario nel quale i due trombettisti interpreteranno insieme i brani di un programma che va dal barocco fino al jazz, suonando ognuno la tromba nel proprio stile. Sarà Un viaggio musicale che da Beethoven e Paisiello arriverà ai tanghi di Astor Piazzolla passando per le colonne sonore di Ennio Morricone, fino a suonare insieme “Estate” di Bruno Martino. Sul palco, insieme al maestro Stefano Fonzi , che nell’occasione dirigerà l’Orchestra della Magna Grecia, ci sarà anche il  pianista jazz Julian Oliver Mazzariello.  I brani in programma, nei quali il “sinfonico” lascerà spesso spazio al “jazz ballad” per consentire a Fabrizio Bosso di improvvisare da par suo,  saranno arrangiamenti sinfonici inediti curati dallo stesso  Stefano Fonzi.  L’Orchestra della Magna Grecia, avrà anche dei “suoi” momenti eseguendo composizioni orchestrali, come una suite sinfonica con i più popolari tango di Astor Piazzola. Saranno eseguite le sei variazioni composte da Ludwig van Beethoven sull’aria “Nel cor più non mi sento” da “La Molinara” di Giovanni Paisiello. Si passerà poi all’esecuzione delle “Variazioni sul Carnevale di Venezia” di Jean-Baptiste Arban, da sempre considerato uno dei brani per la tromba di più difficile esecuzione di tutti i tempi. Sarà eseguita anche una lunga suite jazz-sinfonica sui temi delle più belle colonne sonore di Ennio Morricone, per poi passare alle atmosfere argentine di Oblivion, uno dei più famosi tango di Astor Piazzolla. Dulcis in fundo “Estate”, il brano composto da Bruno Martino negli anni Sessanta e diventato ormai uno standard jazz internazionale.

G.L.

N.B Originariamente, il concerto prevedeva la presenza del trombettista Nakariakov, sostituito all'ultimo momento da Gabriele Cassone

mercoledì 27 marzo 2013

AL TATA’ IL PIANISTA GIANLUCA LUISI


Gianluca Luisi suona Franz Liszt 

Taranto - Nell’ambito della 69° Stagione Concertistica dell’Associazione “Amici della Musica”, organizzata sotto l’egida del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Puglia, della Provincia e del Comune di Taranto, torna la grande musica classica all’auditorium Tatà di Taranto con il pianista Gianluca Luisi. Dopo una eccellente e variegata serie di concerti e di spettacoli dal vivo (danza contemporanea, flamenco, recital, musica tradizionale catalana), la nota istituzione musicale tarantina invita tutti gli Amici della Musica al concerto solistico di uno dei più noti e interessanti strumentisti contemporanei. Gianluca Luisi ha studiato e si è perfezionato con alcuni fra i maggiori pianisti contemporanei, come Piero Rattalino  Riccardo Risaliti, Boris Petrushansky, Lazar Berman, Sergio Perticaroli, Aldo Ciccolini. Ha suonato in alcuni dei più prestigiosi templi della musica colta, come Carnegie Hall (New York), Royal Albert Hall (Londra), Bach Festival (Lipsia), Bach Tage (Potsdam), Liederhalle (Stoccarda), Concert Hall Nagoya (Giappone). Dopo aver vinto numerosi concorsi (T.I.M, Concorso Internazionale di Caltanissetta,Premio Rendano, Concorso di Cesenatico, Concorso Internazionale Casella, Concorso Internazionale Bellini, Concorso Internazionale di Sulmona, ed altri) nel marzo 2001 vince il primo premio del 4°concorso Internazionale J.S. Bach di Saarbrucken, concorrendo con altri 54 pianisti provenienti da 26 paesi diversi, e viene acclamato dalla critica tedesca come un nuovo, straordinario interprete della musica di Johann Sebastian Bach. Al Tatà, Gianluca Luisi presenterà un programma tutto dedicato a Franz Liszt, nei suoi rapporti con altri fondamentali musicisti della tradizione colta occidentale, come Wagner, Verdi (nell’anno del loro centenario dalla nascita), Gounod e Paganini, dal cui famoso brano “La Campanella” Liszt realizzò un entusiasmante “studio” che Luisi suonerà in questa occasione. I biglietti sono disponibili presso gli abituali punti vendita: Amici della Musica “Arcangelo Speranza” - via Toscana n° 24/d - tel. 099.7303972; Basile Strumenti Musicali - via Matteotti n° 14 - tel. 099.4526853.

G.L.

sabato 23 marzo 2013

PETRUZZELLI, ARRIVA IL IL BALLETTO DEL TEATRO MARIINSKIJ DI S. PIETROBURGO


 AL PETRUZZELLI IL "DON CHISCIOTTE" DI LUDWIG MINKUS



La Fondazione Petruzzelli propone il primo appuntamento del cartellone 2013 nel segno della grande danza con “Don Chisciotte” di Ludwig Minkus, su libretto di Marius Petipa basato sul famoso romanzo di Miguel De Cervantes. Lo spettacolo  in programma al Teatro Petruzzelli a partire da giovedì 4 aprile ore 20.30, si articola in tre atti (sei scene) ed un prologo, per una durata di 2 ore e 55 minuti (due intervalli). Direttore del Balletto del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo è Jurij Fateev, sul podio dell’orchestra del Teatro Petruzzelli il maestro Aleksej Repnikov. La coreografia di Aleksander Gorskij (1902) è ripresa da Marius Petipa, le danze gitane ed orientali sono di Nina Anisimova, la coreografia Fandango di Fëdor Lopuhov. Le scene originali di Aleksander Golovin e Konstantin Korovin, sono riprese da Mihail Šišljannikov.Lo spettacolo è stato realizzato in collaborazione con ATER, Associazione Teatrale Emilia Romagna. Nel ruolo di Don Chisciotte danzerà Vadim Beljaev, in quello di Sancho Panza Stanislav Burov (4, 5, 7 aprile matinée) e Aleksander Fëdorov (6, 7 aprile serale), di Lorenzo Dmitrij Pyhačov, di Gamache Soslan Kulaev. Kitri sarà interpretata da Elena Evseeva (4, 7 serale), Valerija Martinjuk (5, 7 matinée), Ekaterina Osmolkina (6 aprile), Basilio da Vladimir Škljarov (4, 7 serale), Kimin Kim (5, 7 matinée), Filipp Stepin (6 aprile). Nel ruolo di Espada Konstantin Zverev (4, 6, 7 serale) e Karen Loanissjan (5, 7 matinée), della Ballerina di strada Dar’ja Pavlenko (4, 6, 7 serale) e Sof’ja Gumerova (5, 7 matinée), di Mercedes Ljubov’ Kožarskaja (4, 6, 7 serale) e Elena Baženova (5, 7 matinée). La Danza gitana rivivrà sui passi di Ol’ga Belik e Karen Loanissjan (4, 6, 7 serale), Marija Lebedeva e Mihail Berdičevskij (5, 7 matinée). Le Fioraie saranno Marija Širinkina e Nadežda Gončar. A dar vita alla Regina delle Driadi Dar’ja Vasnecova (4, 7 serale), Keenan Kampa (5, 7 matinée), Julija Stepanova (6 aprile). Interpreti di Variazione Keenan Kampa (4, 6, 7 serale) e Julia Stepanova (5, 7 matinée), di Amore Svetlana Ivanova (4, 7 matinée), Elena Čmil (5, 7 serale), Elena Firsova (6 aprile), della Danza orientale Marija Ševjakova (4, 6, 7 serale), Ekaterina Mihajlovceva (5, 7 matinée). Il Fandango sarà di Elena Baženova e Kamil Jangurazov (4, 6, 7 serale), di Ljubov’ Kožarskaja e Boris Zhurilov (5, 7 matinée), Ekaterina Mihajlovceva e Kamil’ Jangurazov (6 aprile). In scena anche due animali provenienti da un allevamento di Matera: il cavallo frisone Helke e l’asinello Ciro, selezionati dall’Associazione Musico Culturale “I Battitori” di Bari, Carbonara. In replica: venerdì 5 aprile ore 20.30 (turno B), sabato 6 aprile ore 17.00 (fuori abbonamento), domenica 7 aprile ore 15 .30 (turno C) e ore 21.00 (fuori abbonamento).
Jurij Fateev, è il direttore del Balletto del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo dal 2008. Dal 2003 è maître de ballet del Balletto del Teatro Mariinskij; in questa veste ha curato la messa in scena delle coreografie di George Balanchine, Roland Petit, John Neumeier, Alekseij Ratmanskij e William Forsythe. Ha lavorato con i ballerini principali della compagnia, tra cui Svetlana Zakharova, Igor Zelenskij, andrian Fadeev e Vladimir Skljarov. È insegnante ospite presso il Royal Ballet di Londra (Covent Garden) e il Balletto del Teatro Bol’šoj di Mosca. Ha partecipato ai progetti: Kings of Dance in Russia e negli Stati Uniti e Stieffel and Stars negli Stati Uniti. Dal 2001 il Teatro Mariinskij si è fatto promotore dell’annuale Festival Internazionale di Balletto Mariinskij. È l’unico Festival di danza classica attualmente presente in Russia, vi partecipano i solisti delle maggiori compagnie di danza di tutto il mondo. 
Dirigerà l'Orchestra della Fondazione Petruzzelli Boris Gruzin. Dal 1993 egli è direttore d’orchestra del Teatro Mariinskij e dal 1996 è professore del Conservatorio di Stato “Rimsky-Korsakov” di San Pietroburgo. Il suo repertorio al Teatro Mariinskij include oltre ottanta opere e balletti.

Ha diretto le produzioni del Teatro Mariinskij nel Regno Unito, negli Stati Uniti, in Canada, in Germania, in Austria, nei Paesi Bassi, in Finlandia, in Francia, in Svizzera, nella Corea del Sud, in Giappone, in Italia, in Spagna e in Australia. 

G.L.

mercoledì 20 marzo 2013

LA SETTIMANA SANTA CON I CHORALITER E LISZT


Il 23 marzo nella Chiesa di S. Domenico in preparazione della Santa Pasqua

UN SUGGESTIVO CONCERTO DEI CHORALITER PER I RITI DELLA SETTIMANA SANTA 


Taranto - Il coro polifonico  dell’Associazione Choraliter , diretto dal maestro Pierluigi Lippolis, ritorna in un concerto con composizioni tutte di Franz Liszt nella splendida Chiesa di S. Domenico Maggiore, dopo il successo raccolto nell’esecuzione in prima nazionale del “Te Deum” di Paisiello. Sabato prossimo 23 alle 19.30 saranno ,infatti, eseguite “La Via Crucis” e “La Missa Choralis” del compositore austriaco. Listz si affermò come il più grande pianista del suo tempo, grazie ad un virtuosismo senza confronti  ed anche come direttore d’orchestra, compositore ed organista. Viaggiò in tutta l'Europa tenendo concerti ovunque  e conobbe Salieri, Mendelssohn, Chopin e Wagner, del quale fu grande estimatore. Dopo una vita inquieta, che lo vide al centro del bel mondo europeo, a seguito anche di un grave lutto familiare  (la perdita della primogenita Blandine) nel 1865 ricevette in Vaticano la tonsura e gli ordini minori divenendo abate. La sua vena compositiva da quel momento si volse sempre più verso la musica sacra, in particolare spiccano la “Missa Choralis” e il “Christus”.  Nella prima parte del concerto sarà eseguita “La Via Crucis”, una composizione per coro ed organo, in cui sono previsti brevi interventi solistici, per lo più in forma di recitativo, affidati a singole voci del coro e che rappresenta una delle più alte realizzazioni della tarda estetica e religiosità di Liszt.  L’ispirazione risale ad un ciclo figurato di stazioni della Via Crucis realizzate dal pittore Galli; i testi delle parti cantate furono scelti dallo stesso Liszt e dalla Principessa Sayn Wittgenstein. La prima esecuzione avvenne nel 1929 a Budapest. Nella seconda parte sarà eseguita un’altra opera di Liszt “La Missa Choralis”. Prendendo spunto da Palestrina e dai grandi polifonisti del 500, Liszt pubblicò questa composizione  nel 1869, qualche anno dopo aver preso i voti in Vaticano. Essa rappresenta un chiaro emblema dell’intenzione di Liszt di riformare la musica sacra che, nel primo ottocento, aveva visto un significativo declino per via dell’interesse dei compositori colti a cimentarsi nell’opera. I tempi sono quelli dell’”Ordinarium Missae” e quindi sono i classici: Kyrye, Gloria, Credo, Sanctus, Benedictus, Agnus Dei. Sono fin troppo evidenti i continui richiami allo stile gregoriano con molti passaggi in chiaro linguaggio modale, inframezzati da elementi compositivi più romantici e con molte figurazioni manieristiche tipicamente lisztiane. In altri termini, anche nella musica sacra, Listz non rinunciò mai alla sua forte e prorompente musicalità. La poetica musicale di questa “Missa Choralis”  parla di una religiosità non solo frutto di ascesi e di meditazione, ma di dolore e sofferenza umana, proprio quella sofferenza che, elevata a sacrificio, diventa forma di espiazione dai propri peccati. Nella prima parte il maestro Pierluigi Lippolis, oltre a dirigere il Coro, sarà all’organo. Nella seconda all’organo sarà Danilo Tarso ed il maestro Lippolis sarà impegnato alla direzione dei Choraliter.


G.L.

domenica 17 marzo 2013

“GIULIETTA E ROMEO. L’AMORE CONTINUA…” SUGGESTIVO ALLESTIMENTO


                                                     LA  RBR DANCE COMPANY



in  “GIULIETTA E ROMEO. L’AMORE CONTINUA…”  TRA INNOVAZIONE E TRADIZIONE


Taranto - Quando si parla di Romeo e Giulietta si pensa ovviamente alla tragica storia  di un “Grande Amore”, ostacolato dalla rivalità delle rispettive famiglie d’origine dei  Montecchi e dei  Capuleti. La RBR Dancecompany di Cristiano Fagioli e Cristina Ledri, ispirandosi alla immortale opera di William Shakespeare,  ha realizzato uno spettacolo innovativo immaginando Romeo e Giulietta  in un mondo ultraterreno,  visto come un giardino fiorito, in cui si sono rinnovati e perpetuati  con modalità totalmente ideali ed imprevedibili i sentimenti dell’ eterno  amore dei due amanti. Frutto di una felice intuizione  di Fagioli, che ne è stato anche il regista, la RBR Dance company ha proposto  lo spettacolo in un allestimento originale ed accattivante al confine tra balletto classico e danza contemporanea  ed  ha confermato  ancora una volta la felice scelta di Paolo Ruta,  Presidente dell’Associazione degli  Amici della Musica.  Non è stata la riproposizione della storia conosciuta dei Montecchi  e Capuleti, ma  la continuazione idealizzata di ciò che l’immaginazione fervida di Cristiano Fagioli ha realizzato; una trasfigurazione ed una trasformazione dei protagonisti  in un mondo spirituale successivo al  momento della  loro tragica morte. A ciò si deve , il titolo dato allo spettacolo :  “GIULIETTA E ROMEO. L’AMORE CONTINUA…” .  Uno spettacolo che ha potuto servirsi  dell’ausilio di  soluzioni innovative di proiezione digitale  e  della performance di due violinisti Monica Cordaz e David Mazzacan,  che hanno letteralmente seguito  sul palco il corpo di ballo, come delle ombre,  enfatizzando così i profondi sentimenti che esprimevano attraverso la danza. Molto bravi i ballerini tutti, affiatati e molto professionali nella loro apprezzatissima  esibizione, con le coreografie di Cristina Ledri, Cristiano Fagioli, Alessandra Odoardi, Gelsomina Di Lorenzo e Giorgio Azzone. Tutti  indistintamente hanno, certamente, meritato i lunghi e calorosi applausi del pubblico (anche a scena aperta). Bella la scelta delle musiche di Diego Tedesco e Virginio Zoccatelli, a cui si deve anche l’elaborazione drammaturgica;  molto originali ed efficaci i costumi dei ballerini realizzati da Renato Gastaldelli e Cristina Ledri e le luci di Luca Modesti. Lo spettacolo si è svolto nell’ambito della 69° Stagione Concertistica dell’Associazione “Amici della Musica”, organizzata sotto l’egida del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Puglia, della Provincia e del Comune di Taranto.

G.L. 

"LA SCUGNIZZA" , UN GRANDE SUCCESSO


UN BEL SUCCESSO PER  “LA SCUGNIZZA” DI MARIO COSTA

La Compagnia Italiana di Operette è tornata  ad incantare gli spettatori di Taranto con una composizione  del musicista tarantino Mario Pasquale Costa. Dopo circa 90 anni dalla prima messa in scena al Teatro Alfieri di Torino del 1922, anche anno di fondazione dell’Associazione degli Amici della Musica Arcangelo Speranza, Taranto riaccoglie il suo grande compositore Mario Costa al Teatro Orfeo con la divertente operetta “Scugnizza”.  La prima rappresentazione a Taranto avvenne pochi anni dopo, nel 1925 in un teatro simbolo dell’attività culturale tarantina dell’epoca, il Politeama Alhambra.  “Scugnizza” , su libretto di Carlo Lombardo, fu musicata da Mario Costa e rappresenta  tuttora uno dei titoli più importanti in questo genere musicale.  L’operetta  descrive una Napoli degli anni ’20 in cui l’amore della bella Salomè verso lo scugnizzo Totò deve combattere con l’interesse essenziale di un matrimonio con il ricco americano Mr. Toby che risolverebbe tanti problemi economici.  E’ una tenera commedia degli equivoci che alla fine si risolve nel modo più prevedibile.  Gli attori, cantanti e ballerini della Compagnia Italiana di Operette, hanno  incantato gli spettatori  con uno spettacolo delicato e d’altri tempi: quelli dell’operetta e del “cafè chantant”.  Il risultato è stato quello di un teatro costruito sulla comicità, sul doppio senso garbato e mai volgare, e su alcuni momenti di danze, in cui le belle ballerine della Compagnia Italiana di Operette hanno mostrato tutte le loro doti artistiche.  Il numeroso pubblico presente all’Orfeo ha mostrato di gradire molto l’allestimento messo in scena dalla compagnia delle Operette di Umberto Scida ed Elena D’Angelo  con calorosi applausi alla fine e durante lo svolgimento dell’operetta. Tutti i protagonisti hanno mostrato ottime qualità interpretative ed anche canore, con spiccate caratterizzazioni dei vari personaggi, dai due già citati Elena D’Angelo nel ruolo di Salomè e di Umberto Scida in quello di Chic all’interpretazione di Gianfranco Teodoro in Mr Toby Gutter e quella di Francesco Tuppo in Totò (apprezzabile la sua performance canora).  La regia era  dello stesso Umberto Scida, con la direzione musicale di Maurizio Bogliolo e le coreografie di Monica Emmi. Nell’insieme un gruppo affiatato che ha tra i suoi prossimi impegni  anche altre esibizioni  con “Cin ci là” e “La vedova allegra” (che è stata già programmata ed annunciata anche per la prossima stagione degli Amici della Musica). Si è così concretizzato, grazie all’Associazione Musicale “Mario Costa” di Taranto insieme agli Amici della Musica “Arcangelo Speranza”,  il giusto riconoscimento alla figura del grande musicista tarantino conosciuto in tutto il mondo. 

G.L.

martedì 5 marzo 2013

A TARANTO IN SCENA "SCUGNIZZA" DI MARIO COSTA




La Compagnia Italiana di Operette di Umberto Scida e Elena D’Angelo al Teatro Orfeo di Taranto in                      “SCUGNIZZA”
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Taranto - L’Associazione Musicale “Mario Costa” di Taranto insieme agli Amici della Musica “Arcangelo Speranza”, nell’ambito della 69° Stagione Concertistica organizzata sotto l’egida del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Puglia, della Provincia e del Comune di Taranto, realizzano finalmente un sogno, legato alla figura del grande musicista tarantino M.Costa,conosciuto in tutto il mondo. Lunedì 11 marzo, presso il Teatro Orfeo di Taranto, alle ore 21,00 sarà rappresentata, nell’ottantesimo anniversario della “prima tarantina” che si tenne al Teatro Alhambra (prima messa in scena a Torino, 1922), l’operetta “Scugnizza”, musica di Mario Costa, libretto di Carlo Lombardo, nell’allestimento della Compagnia Italiana di Operette di Umberto Scida e Elena D’Angelo. L’operetta è stata definita un “contrasto amoroso in salsa partenopea” e descrive, come in una cartolina, una Napoli degli anni ’20 del Novecento in cui si fronteggiano due sentimenti: l’amore della bella Salomè verso lo scugnizzo Totò e il riscatto dai drammatici problemi economici familiari che la ragazza raggiungerebbe attraverso il matrimonio con il ricco americano Mr. Toby, in una tenera commedia degli equivoci che alla fine si risolvono immancabilmente nel migliore e più giusto dei modi. Gli attori, cantanti e ballerini della Compagnia Italiana di Operette, che rinnovano ogni anno il loro amore per Taranto, torneranno ad incantare gli spettatori più esigenti con uno spettacolo delicato e d’altri tempi: quelli dell’operetta e del “cafè chantant”, di un teatro costruito sulla comicità, sul doppio senso garbato e mai volgare, e sui “numeri” di danza in cui le belle ballerine della Compagnia Italiana di Operette mostreranno tutte le loro doti artistiche. La regia è dello stesso Umberto Scida, la direzione musicale di Maurizio Bogliolo, le coreografie sono di Monica Emmi. I biglietti sono disponibili presso gli abituali punti vendita: Amici della Musica “Arcangelo Speranza” - via Toscana n° 24/d - tel. 099.7303972; Basile Strumenti Musicali - via Matteotti n° 14 - tel. 099.4526853; Box-Office - via Nitti n° 106/a - tel. 099.4540763.  Tutte le info sul sito www.amicidellamusicataranto.it  .
 G.L.

domenica 3 marzo 2013

LA TRAVIATA VISTA DA CORRADO AUGIAS


                MARIE DE DUPLESSIS, MARGHERITA GAUTIER , VIOLETTA VALERY



Taranto - Ancora una volta uno spettacolo DOC nell'ambito della 69ma Stagione Concertistica Amici della Musica Arcangelo Speranza, sotto l'egida del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Puglia e del Comune di Taranto.  Uno spettacolo interessante, col titolo “La vera storia di Traviata” con la regia di Stefano Mazzonis di Pralafera ovvero  la tragica vicenda di Violetta Valery, protagonista principale del capolavoro di Verdi.  Corrado Augias ha condotto  il pubblico in un viaggio, tra realtà e creazioni artistiche, attraverso la storia, la letteratura e la musica di una delle più famose e popolari opere del teatro musicale, musicata da Giuseppe Verdi su libretto di Giuseppe Maria Piave.  Trovandosi a Parigi nel 1852, Verdi ebbe modo di assistere all’opera teatrale di Alexandre Dumas figlio,  “La signora delle camelie” e ne rimase folgorato. Nel giro di pochi mesi, ispirandosi  a questo spettacolo teatrale cui aveva assistito, compose l’opera lirica “La Traviata”; la prima rappresentazione avvenne a Venezia nel 1853. Molto curiosità ed attesa per la preziosa presenza di Corrado Augias in una conversazione critico-musicale sull’opera. A sottolinearne gli aspetti formali della tecnica compositiva adoperata da Giuseppe Verdi , ci ha pensato il  musicista Giuseppe Fausto Modugno, noto e apprezzato concertista in Italia e all'estero, divulgatore specializzato in conferenze-concerto e già conosciuto in altre occasioni  per spettacoli dedicati a Beethoven e Mozart .  Dopo qualche inconveniente tecnico, la serata condotta con la consueta eleganza dal bravo Augias, si è ben avviata, riscuotendo alla fine calorosi applausi dal folto pubblico presente. Il noto giornalista romano ha sviluppato il tema dell’opera risalendo alle origini di questa drammatica storia, arricchendo la sua critica con particolari inediti e curiosità, come quello relativo alle lacrime di Lenin durante la visione dell’opera. Il percorso critico di Augias è stato sostenuto da immagini tratte dal film di Zeffirelli  e dal commento musicale di G.F. Modugno che ha messo in rilievo l’andamento delle note verdiane sin dall’inizio presaghe della tormentata vicenda. Augias ha raccontato la “vera storia di Traviata” , cioè quella di  Violetta Valery. La protagonista dell’opera di Verdi, altro non era che la giovane Alphonsine Plessis, che dalla Bassa Normandia si allontanò giovanissima dalla famiglia estremamente povera e da un padre violento ed alcolizzato a Parigi. Qui cominciò a mantenersi prima con lavori umili per iniziare dopo una vita da “cocotte”, diventando la mantenuta di un gruppo di benestanti parigini. Dopo i primi tempi la giovane cambiò nome da  Marie Duplessis a Marie de Duplessis, giusto per darsi un tocco di nobiltà.  Il racconto di Augias è proseguito ancora con altri particolari come quello che  la giovane  Marie fosse stata l’amante di Alexandre Dumas figlio e che morì a soli 23 anni di tisi. Lo scrittore francese si ispirò alla sua vita personale  ed ai mesi vissuti con lei e creò l’indimenticabile personaggio di Margherita Gautier, noto nei momenti migliori come la dama che frequentava ogni rappresentazione teatrale e gli Champs-Elysèes, portandosi dietro l'occhialino, un sacchetto di dolci ed un mazzo di camelie, che per 25 giorni al mese erano bianche e per i rimanenti rosse.