mercoledì 20 marzo 2013

LA SETTIMANA SANTA CON I CHORALITER E LISZT


Il 23 marzo nella Chiesa di S. Domenico in preparazione della Santa Pasqua

UN SUGGESTIVO CONCERTO DEI CHORALITER PER I RITI DELLA SETTIMANA SANTA 


Taranto - Il coro polifonico  dell’Associazione Choraliter , diretto dal maestro Pierluigi Lippolis, ritorna in un concerto con composizioni tutte di Franz Liszt nella splendida Chiesa di S. Domenico Maggiore, dopo il successo raccolto nell’esecuzione in prima nazionale del “Te Deum” di Paisiello. Sabato prossimo 23 alle 19.30 saranno ,infatti, eseguite “La Via Crucis” e “La Missa Choralis” del compositore austriaco. Listz si affermò come il più grande pianista del suo tempo, grazie ad un virtuosismo senza confronti  ed anche come direttore d’orchestra, compositore ed organista. Viaggiò in tutta l'Europa tenendo concerti ovunque  e conobbe Salieri, Mendelssohn, Chopin e Wagner, del quale fu grande estimatore. Dopo una vita inquieta, che lo vide al centro del bel mondo europeo, a seguito anche di un grave lutto familiare  (la perdita della primogenita Blandine) nel 1865 ricevette in Vaticano la tonsura e gli ordini minori divenendo abate. La sua vena compositiva da quel momento si volse sempre più verso la musica sacra, in particolare spiccano la “Missa Choralis” e il “Christus”.  Nella prima parte del concerto sarà eseguita “La Via Crucis”, una composizione per coro ed organo, in cui sono previsti brevi interventi solistici, per lo più in forma di recitativo, affidati a singole voci del coro e che rappresenta una delle più alte realizzazioni della tarda estetica e religiosità di Liszt.  L’ispirazione risale ad un ciclo figurato di stazioni della Via Crucis realizzate dal pittore Galli; i testi delle parti cantate furono scelti dallo stesso Liszt e dalla Principessa Sayn Wittgenstein. La prima esecuzione avvenne nel 1929 a Budapest. Nella seconda parte sarà eseguita un’altra opera di Liszt “La Missa Choralis”. Prendendo spunto da Palestrina e dai grandi polifonisti del 500, Liszt pubblicò questa composizione  nel 1869, qualche anno dopo aver preso i voti in Vaticano. Essa rappresenta un chiaro emblema dell’intenzione di Liszt di riformare la musica sacra che, nel primo ottocento, aveva visto un significativo declino per via dell’interesse dei compositori colti a cimentarsi nell’opera. I tempi sono quelli dell’”Ordinarium Missae” e quindi sono i classici: Kyrye, Gloria, Credo, Sanctus, Benedictus, Agnus Dei. Sono fin troppo evidenti i continui richiami allo stile gregoriano con molti passaggi in chiaro linguaggio modale, inframezzati da elementi compositivi più romantici e con molte figurazioni manieristiche tipicamente lisztiane. In altri termini, anche nella musica sacra, Listz non rinunciò mai alla sua forte e prorompente musicalità. La poetica musicale di questa “Missa Choralis”  parla di una religiosità non solo frutto di ascesi e di meditazione, ma di dolore e sofferenza umana, proprio quella sofferenza che, elevata a sacrificio, diventa forma di espiazione dai propri peccati. Nella prima parte il maestro Pierluigi Lippolis, oltre a dirigere il Coro, sarà all’organo. Nella seconda all’organo sarà Danilo Tarso ed il maestro Lippolis sarà impegnato alla direzione dei Choraliter.


G.L.

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