mercoledì 11 settembre 2013

LA CANTATA DI SAN GENNARO CON L'ENSEMBLE BAROCCO DEL SAN CARLO

SERATA MAGICA AL PAISIELLO FESTIVAL CON LA CANTATA DI SAN GENNARO

Taranto – Il Paisiello Festival è giunto alla terza giornata  di questa undicesima, indovinata edizione ed al secondo appuntamento del ciclo “Viaggio nelle cantate napoletane di Paisiello” con la “Cantata di San Gennaro”, su libretto del Marchese di Galatone, scritta in occasione della translazione del sangue di San Gennaro nella circoscrizione del Nilo. Ancora un “sold out” dopo la prestigiosa esibizione di Ton Koopman sull’organo del ‘500 nella chiesa Madre di Grottaglie e la splendida perfomance in occasione della presentazione del dramma giocoso “La Musica e la Grotta”, in forma di romanzo del giovanissimo Attilio Cantore, diplomatosi in pianoforte presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali Giovanni Paisiello di Taranto.   Ed ancora altri giovani promesse di questo istituto musicale, Valeria La Grotta(soprano), Serena Mastrangelo (soprano), Diego Capriulo(contraltista), Fabio Perillo (tenore), Luca Simonetti (baritono) con gli altri solisti del Coro Choraliter Dora Marangi(contralto),  Nicola Luzzi (baritono), Roberto Tarso(tenore), ottimamente preparati dal maestro Pierluigi Lippolis, direttore dei Choraliter, sono stati i coprotagonisti della Cantata di San Gennaro. Ovviamente particolarmente preziosa dell’Ensemble barocco dell’Orchestra del San Carlo di Napoli, costituita da artisti di  grande bravura, Giuseppe Carotenuto(primo violino), Roberto Roggia(secondo violino), Filippo Dell’Arciprete(viola), Manuela Albano(violoncello), Alessandro Mariani (contrabbasso), Fabio D’Onofrio(oboe), Tommaso Rossi(flauto),  che hanno suonato strumenti barocchi con corde di budello; maestro concertatore al fortepiano Dario Candela e coordinatore artistico Giuseppe Carotenuto. L’opera si articolava su tre personaggi  appartenenti  a rappresentazioni simbolico-religiose: la Fede (soprano), la Gloria (soprano), la Religione (tenore) interpretate da artisti venuti anche essi da Napoli: Roberta Andalò(soprano), Sabrina Santoro(soprano)e Leopoldo Punziano(tenore). Sofisticata la scrittura dei fiati e del coro che ha impegnato non poco gli artisti per le numerose difficoltà esecutive e canore. Grandi applausi, provenienti da un pubblico numeroso e competente, a conclusione del concerto, hanno convinto il maestro Dario Candela a concedere la replica della parte finale dell’opera.

G.L.

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