lunedì 20 aprile 2015

PETRUZZELLI, LA SINFONICA PROSEGUE CON WHAYNE MARSHALL

Wayne Marshall dirige l’Orchestra del Teatro Petruzzelli,
solista Mario Caroli (flauto)

Giovedì 23 aprile alle 20.30 al Teatro Petruzzelli è in cartellone un nuovo appuntamento della Stagione Sinfonica 2015.
Sul podio dell’Orchestra del Teatro il maestro Wayne Marshall, solista Mario Caroli (flauto).
Il programma del concerto propone:
Ouverture de “Il principe Igor” (completata ed orchestrata da A. Glazunow) di Aleksandr Porfir’evič Borodin, Concerto per flauto e orchestra op.39 di Lowell Liebermann, Sinfonia n.5 in mi minore op.64 di Pëtr Il’ič Čajkovskij.
Direttore d’orchestra, pianista e organista, Wayne Marshall è uno dei musicisti più versatili ed estrosi del panorama contemporaneo. È stato nominato Direttore Principale della WDR Rundfunkorchester di Colonia e continua ad essere direttore principale ospite della Orchestra Sinfonica di Milano “Giuseppe Verdi”. Ha inciso per la Virgin/Emi, vincendo i maggiori premi europei.
Mario Caroli è considerato una figura unica nel panorama dei flautisti solisti, appartenendo alla ristretta cerchia dei musicisti capaci di interpretare la più classica delle composizioni e la più ardita opera contemporanea con la stessa vivida musicalità. Ha inciso più di 30 dischi lodati dalla critica (Diapason d’or, Grand Prix de l’Académie Charles-Cros) e diffusi dalle principali emittenti radiofoniche.

Biglietti in vendita al botteghino del Teatro Petruzzelli e on line su www.bookingshow.it
Informazioni: 080.975.28.10.





 


Wayne Marshall, direttore
Direttore d’orchestra, pianista e organista, Wayne Marshall è uno dei musicisti più versatili ed estrosi del panorama contemporaneo.È stato nominato Direttore Principale della WDR Rundfunkorchester di Colonia e continua ad essere direttore principale ospite della Orchestra Sinfonica di Milano “Giuseppe Verdi”.
Nato vicino a Manchester, dove ha iniziato i proprio studi per poi proseguirli a Londra e Vienna, si è fatto apprezzare all’inizio del suo percorso artistico soprattutto come organista, ed ha iniziato la carriera di direttore dopo aver collaborato ad un celebre allestimento di Porgy and Bess a Glyndebourne con Simon Rattle. Nel 2004 ha ricevuto una laurea honoris causa dall’Università di Bornemouth ed è recentemente stato nominato Membro Onorario del Royal College of Music di Londra.
Nel 1998 ha debuttato in Italia come direttore al Teatro La Fenice di Venezia ed in questi ultimi anni la sua presenza in Italia si è notevolmente intensificata, portandolo ad essere ospite regolare delle nostre principali orchestre: dalla Rai di Torino, al Maggio Musicale Fiorentino, Teatro di San Carlo di Napoli, Teatro Massimo di Palermo, l’Orchestra Cherubini, L’Accademia di Santa Cecilia di Roma, sino all’incarico di direttore ospite dell’Orchestra “Giuseppe Verdi” di Milano.
Nel 2001 ha debuttato al Teatro alla Scala di Milano.
Nelle ultime stagioni ha partecipato a nuovi allestimenti operistici di Porgy and Bess, Candide e Dear Man Walking mentre nel 2014 ha diretto una nuova produzione di Ascesa e caduta della città di Mahagonny alla Deutsche Staatsoper di Berlino.
Recentemente e nel prossimo futuro dirigerà celeberrime orchestre a Bruxelles, Londra, Strasburgo, Dresda, Lipsia, Stoccolma, Montecarlo, Dallas, Tolosa, Mosca.
Titolare dell’organo Marcussen della Bridgewater Hall a Manchester dal 1996, continua a esibirsi come organista e nel 2004 ha inaugurato lo strumento della nuova Disney Hall di Los Angeles con una nuova composizione di James MacMillan per organo e orchestra, A Scotch Bestiary, brano che ha suonato anche ai BBC Promenade Concerts del 2005.
Ha inciso per la Virgin/Emi, vincendo i maggiori premi europei.
Wayne Marshall vive a Malta con la moglie, la pianista Jennifer Micallef, ed i loro due figli.


Mario Caroli, flauto

“One man show!” (Le Monde de la Musique).
“Del suo suono si vorrebbe essere imbevuti” (The New York Times).

“Fulminante!” (Suddeutsche Zeitung).
“Doti praticamente sovrumane, abbinate ad un’intelligenza musicale fuori dal comune” (America Record Guide).
“I timbri ed i colori che questo straordinario solista riesce ad eseguire sono di una bellezza indimenticabile” (The Guardian).

Allievo di Annamaria Morini e Manuela Wiesler, ha iniziato lo studio del flauto a 14 anni. A 22 anni vince lo storico premio internazionale “Kranichstein” a Darmstadt ed inizia una folgorante carriera solistica, coronata di successi. Figura unica nel panorama dei flautisti solisti più richiesti di oggi, appartiene alla ristretta cerchia dei musicisti capaci di interpretare la più classica delle composizioni e la più ardita opera contemporanea con la stessa vivida musicalità, vibrante personalità e penetrante spirito analitico.
Interprete molto amato dalla critica e dal pubblico è regolarmente impegnato alla Philharmonie di Berlino, al Konzerthaus di Vienna, al Concertgebouw di Amsterdam, al Théâtre du Châtelet di Parigi, alla Royal Festival Hall di Londra, al Palais des Beaux Arts di Bruxelles, alla Cité de la Musique di Strasburgo, alla Suntory Hall di Tokyo, al Lincoln Center di New York. Ospite dei più grandi festival di tutto il mondo, è stato diretto da Pierre Boulez, Peter Eötvös, Heinz Holliger, Kazushi Ono, Cristian Badea, Baldur Bronnimann con la Philharmonia Orchestra, l’Orchestre National de France, Tokyo Philharmonic, l’Orchestre National de Belgique, Basel Sinfonietta, l’Orchestra Nazionale della RAI, le Orchestre delle Radio Tedesche SWR e della WDR, i Bayerische Rundfunk, l’Orchestra Nazionale d’Islanda, le Percussions de Strasbourg, l’Ensemble Contrechamps di Ginevra, i Neue Vocalsolisten.
Ha inciso più di 30 dischi lodati dalla critica (Diapason d’or, Grand Prix de l’Académie Charles-Cros) e diffusi dalle principali emittenti radiofoniche. I più grandi compositori viventi lo hanno scelto come interprete ed hanno scritto per lui splendide pagine solistiche. Pedagogo tra i più ricercati, insegna flauto, in Francia ed in Svizzera, nei conservatori superiori di Strasburgo, dove vive, e a Lugano. Laureato in Filosofia, poliglotta e cosmopolita, suona un flauto Miyazawa in platino.


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