giovedì 16 aprile 2015

SEMPRE ATTUALE “LA PRINCIPESSA DELLA CZARDA”

PER LA PRIMA VOLTA IN PUGLIA LA COMPAGNIA "TEATRO MUSICA NOVECENTO"

Taranto - Si è conclusa al Teatro Orfeo la 71ma stagione degli Amici della Musica con l’operetta:  “La Principessa della Czarda”, presentata dalla Compagnia “Teatro Musica Novecento” di Reggio Emilia in collaborazione con l’Associazione Musicale “Mario Costa” di Sabino Dioguradi. Scritta da Leo Stein e Bela Jenbach, con le musiche di Emmerich Kálmán, questa divertente operetta è andata per la prima volta in scena allo Johann Strauss-Theater di Vienna il 17 novembre 1915, proprio nei giorni dell’assassinio di Sarajevo e dello scoppio della prima guerra mondiale. E’ quindi giusto un secolo fa, che per una circostanza singolare è anche lo stesso anno in cui fu inaugurato il Teatro  Orfeo tarantino in cui esordisce la compagine romagnola. Dopo il concerto di musica classica per “intenditori e buone orecchie” della pianista Beatrice Rana svoltosi una settimana fa, ieri sera la divertente storia d’amore dei protagonisti, il principe Edvino Carlo di Lippert-Weylersheim e l’avvenente canzonettista Silva Varescu.  Il libretto si ispira ad un argomento popolare in quell’epoca di cambiamenti storici e sociali: quello dei matrimoni tra rampolli dell’aristocrazia e affascinanti primedonne dei teatri. Il principe Edvino, in una delle serate trascorse in un celebre locale notturno di Budapest, l’Orpheum, conosce e si innamora di Sylva, diva del momento, incantevole principessa della Czarda, la danza appassionata che con il suo sensuale turbinio sembra far dimenticare la dura realtà della guerra. Una festa d’addio per Sylva al cabaret Orpheum di Budapest  prima della sua partenza per l’America genera un corto circuito in Edvino che ama riamato la diva. Il Principe di Lippert-Weylersheim, determinato a far cessare il rapporto di suo figlio con la canzonettista, lo fa richiamare a Vienna. Un susseguirsi di equivoci nel consueto gioco dello scambio di coppie, si snoderà nel secondo atto, che  ha luogo a Vienna, presso la corte dei Lippert-Weylersheim, dove invece è in corso un altro festeggiamento: il fidanzamento di Edvino e Stasi, precedentemente promessi sposi. Dopo molteplici colpi di scena, Edvino finirà per prendere in sposa Sylva, mentre Stasi come suo compagno Boni. In esclusiva regionale in Puglia, a proporre questa divertente operetta è stata la Compagnia “Teatro Musica Novecento” di Reggio Emilia, diretta dal Maestro Stefano Giaroli, tra le compagini più attive del settore in Italia, forte di un ensemble musicale , l’Orchestra Cantieri d’Arte,  il Corpo di Ballo Accademia ed un gruppo di artisti già affermati in campo teatrale, lirico e operettistico. Nell’insieme una compagnia affiatata e guidata dalla regia snella ed attenta di Alessandro Brachetti, ma che ha manifestato alcune incertezze imbarazzanti e diffuse  imprecisioni. Interessanti i costumi e le scenografie  di ispirazione liberty  di Artemio Cabassi. I ruoli principali sono  stati ben interpretati  con la personalità ed anche con la bella presenza di Susie Giordanis in Silva Varescu, così pure  Silvia Felisetti,  distintasi per simpatia nel ruolo della Contessina Stasi  ed Alessandro Brachetti(anche regista) in quello del Conte Boni. Infine, nel ruolo del Principe Edvino, un artista tarantino:  il tenore Domingo Stasi, che a fine rappresentazione ha voluto dedicare al suo pubblico un bis ed al padre scomparso qualche anno fa, un commovente ricordo. Applausi generosi per tutti ed ovviamente in particolare per Domingo Stasi.

Gaetano Laudadio


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