IL TRITTICO DI
PUCCINI FIRMATO RONCONI E DIRETTO DA CHAILLY IN PRIMA SERATA SU RAI5
Prosegue anche nella
settimana dall’11 al 15 maggio la straordinaria offerta musicale che Rai
Cultura propone sul suo canale Rai5 il pomeriggio e in prima serata. Grandi
concerti con l’Orchestra della Rai e quella di Santa Cecilia; la prima opera di
Verdi Oberto, Conte di San Bonifacio; la danza di Cristiana
Morganti; Orfeo ed Euridice secondo Karole Armitage; e due
grandi prime serate scaligere con il Trittico di Puccini
diretto da Chailly con la regia di Ronconi e il Don Carlo di
Verdi diretto da Gatti con la regia di Braunschweig.
L’ENFANT PRODIGE MALOFEEV DIRETTO DA CHUNG CON L’ORCHESTRA
RAI
Lunedì 11 maggio alle 18.45 su Rai5
Valery Gergiev
lo ha definito un talento destinato a entrare molto presto nel novero dei
grandi artisti della scuola pianistica russa. È l’enfant prodige Alexander
Malofeev: il protagonista del concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale
della Rai registrato nel maggio 2018, che Rai Cultura trasmette su Rai5 lunedì
11 maggio alle 18.45. Vincitore del Concorso Internazionale Čajkovski
per giovani musicisti nel 2014, a soli diciotto anni vanta già importanti
riconoscimenti e una folgorante carriera da solista, che dai concerti nei
teatri Bol’šoj e Mariinskij lo ha portato a suonare con direttori quali Kazuki
Yamada, Dmitry Liss e Vladimir Spivakov. Nel suo concerto di debutto con
l’Orchestra Rai propone la Rapsodia su un tema di Paganini op.
43 per pianoforte e orchestra di Sergej Rachmaninov, scritta di getto
nell’arco di un mese ed eseguita a Baltimora il 7 novembre 1934 dall’autore
stesso sotto la direzione di Leopold Stokowski. Brano brillantissimo del
Rachmaninov popolare e hollywoodiano degli ultimi anni, la Rapsodia elabora
in ventiquattro variazioni il celebre tema dell’ultimo Capriccio per
violino solo di Paganini, già prediletto da Liszt e Brahms. Con il suo
virtuosismo smagliante e ricco di suggestioni espressive contribuì a sancire la
fama del compositore presso un pubblico che, ormai alle soglie del secondo
conflitto mondiale, lo considerò l’ultimo grande romantico.
Sul
podio è impegnato il direttore coreano Myung-Whun Chung, bacchetta
tra le più apprezzate e richieste al mondo. Direttore Principale dell’Orchestra
dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 1997 al 2005, Direttore Musicale
dell’Orchestre Philharmonique de Radio France dal 2000 al 2015, ricopre dal
2011 il ruolo di Direttore Ospite Principale della Staatskapelle Dresden e di
Direttore Onorario della Tokyo Philharmonic Orchestra dal 2016. Abitualmente
alla guida delle migliori orchestre internazionali, ha ricevuto numerosi riconoscimenti,
tra cui il Premio Abbiati 2015 della critica musicale italiana per l’opera
verdiana Simon Boccanegra e per l’attività sinfonica con
l’Accademia di Santa Cecilia e la Filarmonica della Scala. Insignito nel corso
della carriera di prestigiose onorificenze (Legion d’Onore nel 1992, Uomo
dell’anno Unesco nel 1995, Cavalierato dell’Ordre des Arts et des Lettres nel
2011), è impegnato in iniziative umanitarie come ambasciatore per il Drug
Control Program alle Nazioni Unite e per il contributo a favore dell’infanzia
all’Unicef.
Nella
seconda parte della serata Chung propone la Sinfonia n. 3 in mi bemolle
maggiore op. 55 di Ludwig van Beethoven detta Eroica,
monumentale affresco celebrativo scritto per Napoleone Bonaparte, la cui
composizione tenne occupato il musicista per oltre un biennio (1802-1804).
Sintesi dell’aspirazione epica riscoperta fin dagli anni rivoluzionari e più in
generale dei valori universali esaltati dall’Illuminismo, fu la prima e più
potente espressione dell’impulso di Beethoven a vivere con la musica il suo
tempo.
LA PRIMA OPERA DI VERDI SU RAI5
Oberto, Conte di San Bonifacio martedì 12 maggio
alle 18.45
È la
prima opera composta da Giuseppe Verdi Oberto, Conte di San
Bonifacio, che Rai Cultura trasmette sul suo canale Rai5
martedì 12 maggio alle 18.45. Composta su libretto di Antonio Piazza
rielaborato da Temistocle Solera, Oberto fu rappresentato per
la prima volta alla Scala di Milano il 17 novembre del 1839, quando Verdi aveva
ventisei anni. L’edizione proposta da Rai5 è andata in scena al Teatro Lauro
Rossi di Macerata nel 1999, per il Macerata Opera Festival, con la direzione
di Daniele Callegari e la regia di Pier’Alli, che
cristallizza gli interpreti sulla scena in pose statiche arrivando a costruire
immagini di rara eleganza. Protagoniste le voci di Gabriella Colecchia, Fabio
Sartori, Antonella Dalla Pozza, Michele Pertusi e Giovanna
De Liso. La regia televisiva è di Paola Longobardo.
LO ZARATHUSTRA DI STRAUSS PER SANTA CECILIA
Mercoledì 13 maggio alle 18 su Rai5
È una
delle più sfolgoranti apparizioni del sole che siano mai state descritte in
musica; Stanley Kubrick l’ha utilizzata fin dai primi fotogrammi del suo 2001:
a Space Odyseey; si tratta dell’incipit di uno dei più celebri poemi
sinfonici di Richard Strauss: Also sprach Zarathustra (Così
parlò Zarathustra), eseguito per la prima volta nel 1896 a Francoforte, ispirato
all’omonimo poema filosofico di Nietzsche, e proposto nel concerto dell’Accademia
Nazionale di Santa Cecilia del 2017, che Rai Cultura
trasmette su Rai5 mercoledì 13 maggio alle 18.
A
interpretarlo è chiamato il direttore lettone Andris Poga, che
in apertura di concerto propone l’Idillio di Sigfrido, che Richard
Wagner scrisse nel 1870 come regalo di compleanno per la seconda moglie Cosima.
A seguire il Concerto per pianoforte n. 2 di Camille Saint
Saëns, interpretato dal pianista francese Bertrand Chamayou, specialista
del repertorio romantico e vincitore di tre prestigiosi Victoires de la
musique e di un Gramophone Choice, al suo debutto con
l’Accademia di Santa Cecilia.
IL TRITTICO DI
PUCCINI FIRMATO RONCONI E DIRETTO DA CHAILLY IN PRIMA SERATA SU RAI5
Mercoledì 13 maggio
alle 21.15
È diretta da Riccardo
Chailly e firmata da Luca Ronconi la versione
del Trittico di Giacomo Puccini che Rai Cultura
trasmette in prima serata su Rai5 mercoledì 13 maggio alle
21.15. Andato in scena al Teatro alla Scala di Milano nel 2008, lo
spettacolo vede al centro l’idea della morte, che domina in modo diverso tutti
e tre gli atti unici che compongono il capolavoro pucciniano, andato in scena
per la prima volta al Metropolitan di New York il 14 dicembre 1918. Nel Tabarro la
scena è dominata da una sinistra imbarcazione che sembra incagliata in un muro
di cemento. In Suor Angelica l’azione si svolge su una statua
della Madonna riversa al suolo, nella posizione che assumerà la protagonista al
momento di avvelenarsi. E in Gianni Schicchi è il cadavere di
Buoso Donati a tenere la scena, su un grande letto rosso, attorniato da parenti
di nero vestiti.
Protagonisti del primo
titolo, Il tabarro, sono Juan Pons nella parte di
Michele, Paoletta Marrocu in quella di Giorgetta e Miroslav
Dvorsky come Luigi. Il secondo dei tre atti unici, Suor
Angelica, vede protagonista Barbara Frittoli nel ruolo del
titolo, affiancata da Mariana Lipovsek nei panni della
terribile Zia Principessa. Infine il terzo titolo, Gianni Schicchi, vede
in scena Leo Nucci come protagonista, affiancato da Nino
Machaidze come Lauretta e Vittorio Grigolo come
Rinuccio. Le scene sono firmate da Margherita Palli e i
costumi da Silvia Aymonino. La regia televisiva è di Emanuele
Garofalo.
RAI: LA DANZA DI
CRISTIANA MORGANTI SU RAI5
Jessica and me dal Teatro Funaro
di Pistoia giovedì 14 maggio alle 18
È la danzatrice e
coreografa Cristiana Morganti, che ha fatto parte del Tanztheater
Wuppertal di Pina Bausch, la protagonista di Jessica and me,
lo spettacolo che Rai Cultura trasmette su Rai5 giovedì 14 maggio alle
18.
Andato in scena nel
2015 al Teatro Funaro di Pistoia, l’assolo della Morganti affronta il tema
della memoria nei legami più profondi e delle eredità artistiche. Sullo sfondo
aleggiano alcuni elementi autobiografici dell’artista, che ha rielaborato la
sua formazione di ballerina classica lavorando con Pina Bausch. La sua
riflessione si muove tra l’ironia e la suggestione poetica, che si realizzano
nelle forme più diverse e inaspettate. Una sorta di autoritratto costruito come
un’attenta osservazione di sé e del proprio percorso artistico e professionale.
La regia televisiva è curata da Felice Cappa.
RAI: IL DON
CARLO DI VERDI DIRETTO DA GATTI ALLA SCALA IN PRIMA SERATA SU RAI5
Giovedì 14 maggio alle
21.15
È lo spettacolo che ha
inaugurato la stagione del Teatro alla Scala il 7 dicembre 2008 il Don
Carlo di Verdi che Rai Cultura trasmette in prima serata sul
suo canale Rai5 giovedì 14 maggio alle 21.15. Sul podio è
impegnato Daniele Gatti, attuale Direttore musicale dell’Opera di
Roma, e la regia è di Stéphane Braunschweig, che cura anche le
scene. L’opera, eseguita nella versione in italiano in quattro atti, con
l’aggiunta del lamento alla morte di Posa preso dalla prima edizione, è messa
in scena in un bianco e nero quasi totale, con i personaggi principali doppiati
da controfigure che rappresentano loro stessi bambini, a evocare un passato
fortemente influente sul loro drammatico presente.
Protagonisti il
tenore Stuart Neill nel ruolo del titolo; il soprano Fiorenza
Cedolins nella parte di Elisabetta di Valois, Dolora Zajick in
quella della Principessa di Eboli, Dalibor Jenis come Rodrigo,
il Marchese di Posa, Ferruccio Furlanetto come Filippo II
e Anatolij Kotscherga nella parte del Grande Inquisitore. La regia
televisiva è curata da Patrizia Carmine.
RAI: ORFEO ED EURIDICE FIRMATO DA KAROLE ARMITAGE
DAL SAN CARLO DI NAPOLI
Venerdì 15 maggio alle 18.30 su Rai5
È la “punk
ballerina” Karole Armitage la protagonista dell’Orfeo ed
Euridice di Christoph Willibald Gluck che Rai Cultura trasmette su
Rai5 venerdì 15 maggio alle 18.30. La regina dell’avanguardia
newyorkese ripropone dunque il suo lavoro coreografico sospeso tra rigore
neoclassico e tensione astratta, in una purezza di linee che combacia perfettamente
con le scene minimali di Brice Marden e i costumi essenziali
di Peter Speliopoulos. Lo spettacolo è andato in scena al Teatro
San Carlo di Napoli nel 2015; sul podio, alla guida di orchestra e coro del
teatro è impegnato Francesco Ommassini. Importante il cast vocale
che vede impegnata nella parte di Orfeo la grande Daniela
Barcellona, mentre Euridice è interpretata da Cinzia
Forte e Amore è incarnato da Giuseppina Bridelli.
La doppia anima della
“monella punk” Armitage, allo stesso tempo anticonformista e ancorata alla
tradizione, confluisce appieno nell’allestimento del San Carlo, dove i
protagonisti Orfeo, Euridice e Amore agiscono assieme ai ballerini (che qui
diventano veri e propri doppi o anime danzanti), in un imponente flusso
coreografico capace di coinvolgere solisti e masse nell’adozione di movimenti
anti-naturalistici e stilizzati.
Azione teatrale in tre
atti di Christoph Willibald Gluck su libretto di Ranieri de’ Calzabigi, Orfeo
ed Euridice vide la sua prima assoluta il 5 ottobre 1762 al
Burgtheater di Vienna ed è considerata l’opera simbolo della “riforma
gluckiana”: quel tentativo di rinnovamento dell’opera seria da parte degli
intellettuali d’avanguardia del tempo che, uniti dal desiderio di dare nuova
vita alle arti drammatico-musicali, intendevano liberarle dalle convenzioni in
cui si erano impantanate. La regia televisiva è a cura di Annalisa
Buttò.
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