lunedì 15 dicembre 2014

A MARTINA ED A TARANTO L’ESECUZIONE DELLA “MESSA IN PASTORALE” DI GIOVANNI PAISIELLO

L'ASSOCIAZIONE MUSICALE CHORALITER ED IL SUO IMPEGNO ALLA RISCOPERTA DELLE OPERE COMPOSITORE TARANTINO "GIOVANNI PAISIELLO"

LE ORIGINI DELLA MUSICA SACRA
La Musica Sacra nel Settecento napoletano trovò terreno fertile e assurse a modello per i musicisti di tutta Europa.  La presenza di centinaia di Chiese e Cappelle gentilizie, la formazione didattica dei musicisti e dei cantanti evirati che avveniva nei Conservatori di Sant’ Onofrio a Capuana, di Santa Maria della Pietà dei Turchini, dei Poveri di Gesù Cristo e di Santa Maria di Loreto, strettamente legati alla Chiesa e quindi all’ attività religiosa che in esse si svolgeva, insieme all’alto numero di compositori sacerdoti tra cui vanno ricordati, Padre Giuseppe da Napoli, Don Giuliano Perugino, l’Abate Bonifazio Petrone, Don Gennaro Manna, permisero nel Settecento un grande sviluppo della Musica Sacra a Napoli, dimostrato dalla copiosa produzione che nella maggioranza dei casi è di alta qualità. La capacità dei musicisti di Scuola napoletana di contribuire in modo caratteristico alla
letteratura musicale sacra settecentesca è da iscrivere nella grande ingegnosità nel trattare il testo liturgico, facendo tesoro sia della tradizione polifonica italiana, sia del gusto molto particolare di “drammatizzare” ed enfatizzare le funzioni metalinguistiche della forma trattata. Giovanni Paisiello fu tra i maggiori compositori di musica sacra.



GLI APPUNTAMENTI DEL CONCERTO

Taranto – Giovedi ,18 dicembre alle ore 19.00, nella Chiesa del Carmine di  Martina Franca e sabato, 20 alle 19.30 nella Chiesa di S. Antonio (non più all’interno dellAuditorium Tarentum), l’Orchestra dell’Istituto Musicale Giovanni Paisiello diretta dal Maestro Domenico Longo accompagnata dal Coro del Maestro  Pierluigi Lippolis dell’Associazione Musicale Choraliter eseguirà la rara “Messa in Pastorale per il Natale per la
cappella del Primo Console a S. Cloud” di G. Paisiello. Solisti, Maria De Biase (soprano),Valeria Lagrotta (soprano), Roberta Pagano (contralto), Gianluca Ferrarese (tenore) e Luca Simonetti (baritono). La pastorale per la Cappella del Primo Console  è un’opera particolare che riflette i ritmi e le sonorità delle messe pastorali di Natale.  I tempi sono quelli dell’”Ordinarium Missae”  con i classici: Kyrye, Gloria, Credo e l’originale Oratio pro Repubblicam et Consules; singolare l’inserimento nella parte finale del Credo delle note della conosciutissima  “Tu scendi dalle stelle”, di cui è autore Alfonso Maria dei Liguori. La messa si caratterizza per lo sdoppiamento delle voci dei soprani sia nel coro che tra i solisti , cosa questa piuttosto originale ed insolita che rende più complessa ed articolata la composizione. Inoltre il trattamento delle voci solistiche ha un respiro melodico piuttosto ampio come nello stile del notissimo operista che soleva riversare nel repertorio sacro la pregevolezza della vena melodica maturata in altri ambiti musicali. Giovanni Paisiello è stato tra i compositori di scuola napoletana che hanno lasciato una notevole quantità di lavori sacri. Basti pensare che Napoleone Bonaparte, per la musica della cerimonia della sua incoronazione a Imperatore, volle con sé il più grande compositore del tempo, Giovanni Paisiello. Il musicista
tarantino ricopri presso la corte francese tanti  diversi e prestigiosi incarichi, tra cui  anche quello di direttore musicale di corte. La poco eseguita Messa in Pastorale di Paisiello si inserisce in un contesto  storico di avvenimenti  importanti, come la  Rivoluzione Francese, con le implicazioni ideologiche ad essa connesse ma anche con la tradizione derivante dalla scuola napoletana del ‘700. Paisiello scrisse per Napoleone molta musica sacra, tra cui messe e brani dell'Ordinario. Solo pochi mesi fa, il Coro dell’Associazione Choraliter ha eseguito il “Te Deum Laudamus” , che il musicista tarantino compose per la Cerimonia di Incoronazione di Napoleone. Ogni domenica, alle Tuileries, il Primo Console assisteva a una Messa in musica ed era Paisiello a dirigere l’orchestra.  Come è noto, Paisiello è stato tra i musicisti più apprezzati  della sua epoca;  era chiamato a comporre  per le maggiori corti europee e tra i suoi estimatori annoverava anche Mozart, che andò anche ad ascoltarlo in teatro. Soggiornò  in Russia presso la corte della zarina Caterina II dal 1776 al 1783, poi fu al servizio di Ferdinando IV di Borbone a Napoli,  ed ancora per un paio d’anni a Parigi a partire dal 1802, prima di chiedere a Napoleone di poter rientrare a Napoli, per la salute cagionevole della moglie. Nella capitale partenopea Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat gli riaffidarono lo stesso ruolo  avuto in precedenza, ma col ritorno dei Borbone e  le vicissitudini derivanti dai cambiamenti politici e dinastici di quel periodo, iniziò una fase  di declino e la vena creativa di Paisiello sembrò non riuscire più a stare al tempo con le nuove richieste che gli pervenivano. Morì a Napoli il 5 giugno del 1816.


Gaetano Laudadio

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