martedì 16 dicembre 2014

PETRUZZELLI, PUBBLICO ENTUSIASTA PER IL “FLAUTO MAGICO”

                                    SI CONCLUDE CON QUEST'OPERA LA STAGIONE 2014


Bari – Entusiasmante successo per la prima volta in assoluto del “Flauto Magico” di W.A. Mozart a Bari. Si tratta della penultima opera scritta dal grande musicista austriaco Mozart ed eseguita a Vienna  il 30 settembre del 1791, solo due-tre mesi prima della morte sopraggiunta il successivo 5 dicembre. Un’opera che fa sognare con grandi spunti poetici, un omaggio alla massoneria dell’epoca, con quella mistica aura di segretezza che la caratterizzava, anche se completamente differente dalle logge massoniche dei tempi nostri. Mozart, come tanti altri compositori dell’epoca da Haydn a
Beethoven allo stesso Piccinni, ne facevano parte e sono evidenti  le influenze massoniche in quest’opera in cui fratellanza, amore ed amicizia sono elementi fondamentali.  Una  storia d’amore intricata tra Tamino e Pamina, ma contrastata dalle oscure forze del male (la Regina della Notte,  madre di Pamina), che attraverso la benevolenza del presunto malvagio Sarastro,  avrà un lieto fine. Dopo il concerto esaltante di Riccardo Muti con la sua orchestra giovanile che ha festeggiato sabato scorso proprio a Bari l’anniversario dei primi dieci anni di attività, ecco un altro grande evento con repliche ancora  il 18, il 19 ed il 22 dicembre. La  produzione  di quest’opera è dei Teatri di Reggio Emilia ed ha la particolarità di essere stata la prima ed unica collaborazione del grande direttore d'orchestra Claudio Abbado col figlio Daniele, nel ruolo di  regista. Uno spettacolo esaltante tanto che a fine opera il pubblico numerosissimo (anche domenica il teatro è risultato pieno in ogni ordine di posti),  ha cominciato ad applaudire in modo entusiastico  ed a lungo, ancora prima  che l’orchestra finisse di suonare; un autentico imprevedibile successo nelle sue dimensioni. Pubblico quasi in delirio, per le due arie più note dell’opera, in particolare per l’esecuzione di “Der Holle Rache”, con acuti di una potenza e precisione incredibile. Solo pochi minuti Mozart ha riservato al ruolo della Regina della notte, ma in essi si racchiudono i momenti più esaltanti dell'opera; intonazione e suoni sublimi. Bellissimo l’allestimento di Daniele Abbado con le riuscitissime scene di Graziano Gregori ed i bei costumi di Carla Teti. Ottime le luci di Alessandro Carletti, che fa muovere all’inizio nei momenti critici i protagonisti in un’atmosfera buia e cupa, per poi riportarli in una luce forte e chiara.
 Accattivanti anche le coreografie  di Alessandra Sini e l’intero cast di cantanti.  Bravissimi tutti da Antonio Poli ( Tamino) a Jacquelyn Wagner ( una Pamina),  ad Alex Esposito ( un esilarante Papageno, con ottime qualità di attore comico). Ottima l’interpretazione  anche del  basso Dimitry Ivashenko nel  ruolo di Sarastro e della superlativa Christina Poulitsi, nel  ruolo della Regina della Notte. Florian Plock, Domenico Colaianni, Pervin Chakar, Giuseppina Bridelli, Francesco Castoro,Adriana Di Paola, Lavinia Bini, Kurt Azesberger  ed i piccoli geni: Ivana D'Auria,  Pierpaolo Gallone e Nicholas Bove hanno completato il cast. Ancora un bravo al Coro della Fondazione Petruzzelli  (preparato da Franco Sebastiani) e all’Orchestra della Fondazione Petruzzelli  diretta dal maestro  Roland Boer.    Le foto sono di Carlo Cofano


Gaetano Laudadio 

Nessun commento:

Posta un commento