ARIANNA SAVALL e PETTER UDLAND JOHANSEN AL TATA' DI TARANTO NEL CONCERTO “HIRUNDO MARIS", CHANTS DU SUD ET DU NORD”
Venerdì 8 febbraio, presso l’auditorium Tatà di Taranto,
Arianna Savall e Petter Udland Johansen presenteranno in esclusiva nazionale il
concerto “Hirundo Maris”, per la 69° Stagione Concertistica degli Amici della
Musica, organizzata sotto l’egida del Ministero per i Beni e le Attività
Culturali, della Regione Puglia e del Comune di Taranto.
“Hirundo Maris: Chants du Sud et du Nord” è l’evocativo
titolo che i due artisti hanno scelto per il loro bellissimo disco, edito nel
2012 per la famosa etichetta ECM di Monaco di Baviera, di cui il concerto di
Taranto costituirà l’asse portante.
Il concerto di Savall e Johansen costituirà un’esperienza
unica, che ci trasporterà, come fossimo una rondine di mare in volo (“Hirundo
Maris”, in latino) in una dimensione fiabesca, sospesa nel tempo: quella del
grande mare che unisce genti diverse, stabilisce ponti fra le culture e
accomuna le esperienze, lasciando scorgere tratti comuni in espressioni
musicali lontane, anche quando il gelo e l’atmosfera estrema ma raccolta del
Grande Nord si confronta col calore del sole spagnolo (ebreo sefardita e
catalano): un’esperienza in cui risuoneranno echi dei grandi viaggi che i
vichinghi compivano per mare, risalendo poi i grandi fiumi europei per
incontrare il mondo del sud Europa.
In questo orizzonte, assume un grande valore artistico e
interculturale il progetto di Arianna Savall - cantante e arpista catalana nata
in Svizzera, figlia di due grandi della musica del nostro tempo come il
violista da gamba e direttore
d’orchestra Jordi e il compianto soprano Montserrat Figueras -, con Petter
Udland Johansen, cantante, violinista e mandolinista norvegese, a suo agio con
repertori tradizionali, di musica antica come con quello classico-romantico di
Mendelssohn, Schubert, Grieg, Wolf, Brahms, Mahler.
Il concerto si snoderà nell’incontro e nel confronto
tra le eteree atmosfere della folk music scandinava con quelle più “sanguigne”
della musica tradizionale iberica: brani di grande fascino e dalla antica
storia, come “El Mestre”, “Buenas Noches”, “El Mariner”, “Morena me llaman”,
“Ormen lange”, “Halling”, fino alla “Tarantela” di Lucas Ruiz de Ribayaz,
insieme con canzoni originali dei due musicisti. Un modo raffinato e originale
per avvicinarsi a repertori musicali
poco noti e frequentati, ma dalla grande suggestione e intensità
interpretativa, che coinvolgono intellettualmente ed emotivamente lo
spettatore.
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