AL PRESIDENTE DEL VERDI
NON PIACE IL SARCASMO DEL COMICO BRIGNANO
Il maestro Stefano Miceli, presidente
della Fondazione Nuovo Teatro Verdi, protagonista e conoscitore di scene
prestigiose in tutto il mondo, non gradisce l’apertura della performance
dell’attore comico Enrico Brignano, ospite del Verdi di Brindisi
le scorse serate del 9 e 10 marzo. Il comico romano ha aperto lo
spettacolo “Ma… diamoci del tu!” dedicando una prolungata sequela di
battute pungenti all’architettura del teatro brindisino, al golfo mistico
ritenuto troppo profondo e ancora alla prima galleria poco luminosa,
quest’ultima destinata alla tecnica di regia e ai posti per diversamente abili.
Battute altrettanto sarcastiche sulla scala di collegamento tra il palcoscenico
e la platea, fatta di legno non pregiato. Brignano non risparmia neppure
l’area archeologica preservata da opere di conservazione al di sotto del
teatro, dallo stesso definita spregiatamente “pietre”. L’ironia, di cui il
comico Brignano è grande maestro, non è bastata però a far sorridere
tutta la platea, ancor meno il presidente della Fondazione del Teatro,
che da New York è subito intervenuto sull’episodio. «Mi piacerebbe tanto
sapere in quale teatro Brignano abbia trovato la scaletta in legno pregiato
- ha detto il maestro Miceli - a meno che non si sia esibito alla
casa dei Berliner Philharmoniker, così come mi chiedo a cosa gli sarebbe mai
servito un golfo mistico per orchestra di migliore fattezza».
«Vorrei tanto incontrare quel genio di
architetto che ha progettato questo teatro», ha appuntato con irrisione Brignano
dal palcoscenico ad inizio spettacolo. Il comico non ha apprezzato
l’architettura del politeama brindisino, progettato negli anni Sessanta secondo
stili, tipi figurativi e canoni dell’epoca, quelli di un moderno stabile
sospeso su un sito archeologico risalente a epoca romana, le cui tracce sono
anche visibili dal foyer attraverso un pavimento di cristallo retroilluminato.
«Fondazione e Amministrazione comunale - ha continuato il maestro Miceli
- si prodigano ogni giorno per offrire una struttura teatrale efficiente al
proprio pubblico, e naturalmente agli artisti, i quali non hanno mai mancato di
ringraziare per l’ospitalità; tanti artisti non fanno mistero del fascino fra
storia e contemporaneità da cui si sentono avvolti. Tra l’altro, proprio in
questo periodo l’Amministrazione comunale sta lavorando a un progetto di
riqualificazione della struttura perché a breve il Nuovo Teatro Verdi sia
ancora più versatile e funzionale oltre che un punto di riferimento sociale e
culturale sempre più in crescita».
«Auguro a Brignano di esibirsi al Sydney
Opera House o alla Walt Disney Concert Hall di Los Angeles per provare nuove
emozioni architettoniche - ha concluso Miceli -. Il Nuovo Teatro
Verdi suscita gioia e meraviglia in grandi artisti ospiti di palcoscenico,
molti dei quali esprimono la volontà di ritornare proprio per l’accoglienza e
la bellezza del Teatro. Se a Brignano il Verdi fa ridere a noi invece emoziona,
con tutte le sue imperfezioni. Ogni teatro ha pregi e difetti, ma a Brignano,
come ad ogni altro artista ospite, abbiamo riservato soltanto i pregi. Al resto
pensa la Fondazione, l’ospite non ne ha motivo».
Brindisi,
sabato 11 marzo 2023
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