giovedì 28 aprile 2016

NUOVO APPUNTAMENTO AL TEATRO PETRUZZELLI CON LA SINFONICA

Stagione Sinfonica 2016:
Günter Neuhold dirige l’Orchestra del Teatro, solista Benedetto Lupo (pianoforte)

Mercoledì 4 maggio alle 20.30 al Teatro Petruzzelli è in cartellone un nuovo appuntamento della Stagione Sinfonica 2016.
Sul podio dell’Orchestra del Teatro il maestro Günter Neuhold, al pianoforte Benedetto Lupo.

In programma Le creature di Ade, Ouverture da concerto (2004) di Matteo D’Amico, il Concerto in la minore per pianoforte e orchestra op. 54 e la Sinfonia n. 4 in re minore op. 120 di Robert Schumann.

Biglietti in vendita al botteghino del Teatro Petruzzelli e on line su www.bookingshow.it, Informazioni: 080.975.28.10.


Günter Neuhold, direttore
Ha diretto con successo il concerto di apertura della Stagione Sinfonica 2016 della Fondazione Petruzzelli.
Nato a Graz nel 1947, ha studiato direzione d’orchestra alla Hochschule della sua città ed ha poi seguito corsi di perfezionamento con F. Ferrara a Roma e con H. Swarowsky a Vienna. Dal 1972 al 1980 ha ricevuto numerose scritture nella Repubblica Federale Tedesca e l’incarico di primo Kapellmeister a Hannover e a Dortmund.
Ha vinto numerosi concorsi: a Firenze Primo Premio, 1972; San Remo “Marinuzzi” Primo Premio, 1976; Vienna “Swarowsky” Secondo Premio 1977; Salisburgo “Böhm” Primo Premio 1977;Milano “Cantelli” Terzo Premio 1977; ciò gli ha aperto una vasta carriera e l’invito da parte dei Wiener Philarmoniker, dei Wiener Symphoniker, della Scala di Milano, delle Orchestre della RAI di Roma, Torino e Milano.
Dal 1981 al 1986 è stato Direttore Musicale dell’Orchestra Sinfonica “A. Toscanini” ed al Regio di Parma. Dal 1986 al 1990 è stato Primo Direttore e Direttore Artistico della Filarmonica Reale delle Fiandre ad Anversa, con cui ha condotto tournée in Italia, Germania, Gran Bretagna, Francia (Festival di Radio France), al Concertgebouw di Amsterdam, al Musikverein di Vienna.
È stato Generalmusikdirektor al Badisches Staatstheater di Karlsuhe, Generalmusikdirektor e Direttore Artistico del Teatro di Brema, Direttore Musicale e Direttore Artistico all’Orchestra Sinfonica di Bilbao.
Ha diretto numerose orchestre fra le più note ed apprezzate del panorama mondiale.
In Italia, ha diretto nei più importanti teatri d’opera: alla Scala, Opera di Roma, di San Carlo, Massimo di Palermo e Catania, La Fenice, Comunale di Bologna, Carlo Felice di Genova.
Ha partecipato a prestigiosi festival: Salzburger Festspiele (1978, ‘80, ‘83, ‘86), Festival Radio France Montpellier, Festival di Granada, Flanders Festival, Festival “R. Strauss” Dresden, Festival Enescu Bukarest, Festival di Santander, La Biennale di Venezia, Santander 2007, Mozart La Coruña 2008, Busan MARU.
Della sua discografia ricordiamo Il castello di Barbablù di Bartók, La damnation de Faust di Berlioz, Der vampyr di Marschner, Madama Butterfly nella versione del 1904 di Puccini, Orphée d’or nel 2003, e la Tetralogia di Wagner; La passione secondo Matteo di Bach, Gurre-Lieder di Schönberg, le Sinfonie di Mahler (Sinfonia n.1, n.2, n.3, n.5), il Requiem di Verdi, il Concerto per orchestra di Bartók, La sagra della Primavera di Stravinskij, la Sinfonia n. 1 di Brahms, la Sinfonia n. 4 di Bruckner, opere di J. Strauß, Kodály, Wolf-Ferrari, Schreker, Schnittke, Schulhoff, Liebermann e Rihm.
Ha ricevuto la “Medaglia d’onore in argento al merito della Repubblica Austriaca”.

Benedetto Lupo, pianoforte
Considerato dalla critica internazionale come uno dei talenti più interessanti e completi della sua generazione, Benedetto Lupo è nato a Bari, dove ha iniziato gli studi musicali con la guida di Michele Marvulli -dopo un’audizione con N. Rota- al Conservatorio “N. Piccinni”, concludendoli con Pierluigi Camicia e diplomandosi con il massimo dei voti, la lode e la menzione speciale. Ha studiato successivamente con M. Somma, S. Perticaroli, A. Ciccolini e frequentato le masterclass di C. Zecchi, N. Magaloff, J. Bolet e M. Perahia. Ha debuttato a tredici anni con il Concerto n.1 di Beethoven al Teatro Petruzzelli, imponendosi subito in numerosi concorsi internazionali, tra i quali il “Cortot” ed il “Ciudad de Jaén” in Europa, il “Robert Casadesus”, “Gina Bachauer” e “Van Cliburn” negli Stati Uniti. Nel 1992, quando la sua intensa attività concertistica lo vedeva già impegnato nelle Americhe, in Giappone ed in Europa, ha vinto a Londra il Premio “Terence Judd”. Dall’anno accademico 2013/14 è titolare della cattedra di pianoforte nell’ambito dei corsi di perfezionamento dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma e, dal dicembre 2015, ne è accademico effettivo.
Ospite delle più prestigiose istituzioni internazionali fra cui il Lincoln Center a New York, Salle Pleyel a Parigi, Wigmore Hall a Londra, Philharmonie a Berlino, ha suonato con la Chicago Symphony, Philadelphia Orchestra, Boston Symphony, Los Angeles Philharmonic, Baltimore Symphony, Montreal Symphony, London Philharmonic, Gewandhaus Orchester di Lipsia, Rotterdam Philharmonic, Hallé Orchestra, Deutsches Symphonie-Orchester di Berlino, Orquesta Nacional de España.
In Italia ha collaborato con il Teatro alla Scala, l’Accademia di S. Cecilia, l’Orchestra Nazionale della Rai e l’Orchestra “Verdi” di Milano, l’Orchestra Regionale Toscana, il di San Carlo di Napoli, la Fenice di Venezia, i Teatri Comunali di Bologna e di Firenze, il Carlo Felice di Genova, il Regio di Torino, il Verdi di Trieste ed il Massimo di Palermo.
Tra i direttori con cui ha collaborato ci sono Abel, Axelrod, Benedetti Michelangeli, Biondi, Ceccato, Jurowski, Labadie, Langrée, Letonja, Lombard, McGegan, Mena, Nagano, Oren, Pehlivanian, Zoltan Pesko, Plasson, Rovaris, Rustioni, Skrowaczewski, Vedernikov, Wit.
Ha inciso per Teldec, Bmg, Vai, Nuova Era e, per la Arts, l’integrale delle composizioni per pianoforte e orchestra di Schumann. Nel 2005 la sua nuova incisione del Concerto Soirée di N. Rota per Harmonia Mundi ha ottenuto ben cinque premi internazionali, tra cui il “Diapason d’Or”.



mercoledì 27 aprile 2016

MUSICHE DI BRAHMS E SCHUMANN NEL FOYER DEL MASSIMO DI PALERMO

Il Coro del Teatro Massimo in concerto domani alle 18
Esibizione nel foyer, musiche di Brahms e Schumann





PALERMO. Il coro del Teatro Massimo in concerto domani, giovedì 28 aprile alle 18, nel foyer del Teatro. Il concerto si intitola “Il triangolo amoroso” e ha in programma musiche di Brahms e Schumann. Direttore Piero Monti, mezzosoprano Damiana Li Vecchi, baritono Antonio Barbagallo, arpa Francesca Luppino, corni Piero Anzalone e Francesco Modica, pianoforti Salvatore Punturo e Piero Monti. In programma Vier Gesänge op.17, per coro femminile, arpa e corni di Johannes Brahms; due dei 6 Lieder op.13 per mezzosoprano e pianoforte di Clara Wieck Schumann; Liebeslieder Waltzes op. 52, per coro misto e pianoforte a quattro mani di Johannes Brahms; due pezzi dal Dichterliebe op. 48 per baritono e pianoforte di Robert Schumann; Tafellied op. 93b, per coro misto e pianoforte di Johannes Brahms.

martedì 26 aprile 2016

UN TRITTICO COREOGRAFICO AL TEATRO REGIO DI PARMA

ATERBALLETTO A PARMADANZA
CON TRE CREAZIONI DI GIUSEPPE SPOTA, JIŘÍ KYLIAN, JOHAN INGER
Teatro Regio di Parma
giovedì 28 aprile 2016, ore 20.30

Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto torna a ParmaDanza, giovedì 28 aprile alle ore 20.30 al Teatro Regio di Parma, protagonista di un trittico coreografico che affianca creazioni di Giuseppe Spota, Jiří Kylián e Johan Inger.

Ad aprire la serata Lego, su musiche di Ezio Bosso, A Filetta, Jóhann Jóhannsson, Ólafur Arnalds e Nils Frahm, sulle quali Giuseppe Spota ricrea, con le luci di Carlo Cerri e il video e sound design di OOOPStudio, l’intricato andirivieni cittadino, fra strade e dedali che si intersecano, si incontrano e si scontrano, che indicano la direzione ed il movimento, che creano relazioni casuali o volontarie.

Prende il titolo dalla sua durata, 14’20’’, la coreografia di Jiří Kylián tratta dall’opera 27'52''. Proprio il tempo, sfuggente e impalpabile, è al centro della creazione del coreografo ceco sulla nuova composizione di Dirk Haubrich che rielabora due temi di Gustav Mahler, con i costumi di Joke Visser e le luci di Kees Tjebbes. Tutto è legato al tempo e tutto è esiste tra due momenti estremi: la nascita e la morte. “Tutto è molto semplice - riconosce il coreografo - ma anche incredibilmente complicato e, di sicuro, totalmente inspiegabile”.

Nasce dalla musica di Keith Jarrett, pianista e compositore statunitense, Bliss, la nuova creazione di Johan Inger, e in particolare dalla celebre improvvisazione solista eseguita all’Opera di Colonia nel 1975 e immortalata nel disco The Köln Concert. “Il mio compito, insieme a quello dei danzatori - racconta Johan Inger - è quello di raccontare le emozioni che questa musica iconica continua a suscitare in milioni di persone. Nel modo in cui la incontriamo con gli occhi di oggi è presente una sfida compositiva ed emotiva, davanti alla quale io e la compagnia ci poniamo come “principianti” l’uno nei confronti dell’altro e nei confronti della musica che dà voce a questo nuovo incontro”.

Biglietti da €10,00 a €40,00. Under 30 e Scuole di danza da €8,00 a €32,00.

Per informazioni Biglietteria del Teatro Regio di Parma tel. 0521 203999 biglietteria@teatroregioparma.it www.teatroregioparma.it

La Stagione 2015/2016 del Teatro Regio di Parma è realizzata con il sostegno di Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Regione Emilia-Romagna, Comune di Parma. Major partner Fondazione Cariparma. Main Partnter Cariparma Crédit Agricole. Con il contributo di Camera di Commercio di Parma, Fondazione Monte Parma. Partner Cedacri Group. Sponsor Pinko. Advisor AGFM. Sponsor tecnici Grafiche Step, Macrocoop, APCOA, Gespar. Si ringraziano Ursula Riccio, Presidente dell’Associazione Viva Verdi, e suo marito Toni Riccio per il restauro degli stucchi della sala del Teatro Regio di Parma. ParmaDanza è realizzato in collaborazione con ATER.



Teatro Regio di Parma
Giovedì 28  aprile 2016, ore 20.30 Abb. ParmaDanza B

FONDAZIONE NAZIONALE
DELLA DANZA / ATERBALLETTO

Direttore artistico CRISTINA BOZZOLINI

LEGO

Coreografia, allestimento e costumi GIUSEPPE SPOTA
Musiche EZIO BOSSO, A FILETTA, JÓHANN JÓHANNSSON, OLAFUR ARNALDS/N. FRAHM
Luci CARLO CERRI
Video e sound design OOOPStudio
Realizzazione costumi Francesca Messori – Sartoria Aterballetto

14’20’’

estratto/duo dall’opera 27'52''

Coreografia JIRÍ KYLIÁN
Musica DIRK HAUBRICH su temi di GUSTAV MAHLER
Scene JIRÍ KYLIÁN
Costumi JOKE VISSER
Luci KEES TJEBBES

Bliss

Coreografia JOHAN INGER
Musica KEITH JARRETT
Scene e costumi JOHAN INGER
Luci  PETER LUNDIN
Assistente alla coreografia YVAN DUBREUIL


DECIMO CONCERTO DI SINFONICA AL TEATRO RISTORI DI VERONA

SCHUBERT, MOZART E BEETHOVEN
PER IL DECIMO CONCERTO
DELLA STAGIONE SINFONICA 2015-2016
AL TEATRO RISTORI DI VERONA

VENERDÌ 29 APRILE 2016 ORE 20.30
SABATO 30 APRILE 2016 ORE 17.00

Con la bacchetta di Roman Brogli-Sacher, venerdì 29 alle 20.30 in replica sabato 30 aprile alle 17.00, terminano gli appuntamenti della Stagione Sinfonica 2015-2016 al Teatro Ristori.
In programma l’Ouverture D. 591 op. 170 in do maggiore “In stile italiano” di Schubert e la Sinfonia concertante per violino, viola e orchestra in mi bemolle maggiore K 364 di Wolfgang Amadeus Mozart, in cui troviamo Vincenzo Quaranta al violino e Giuseppe Mari alla viola. Conclude il Concerto l’esecuzione della Sinfonia n. 1 op. 21 in do maggiore di Beethoven.
Anche Schubert, come tanti suoi contemporanei, subisce il fascino dell’opera di Gioachino Rossini che aveva conquistato i teatri viennesi nel clima della restaurazione post-napoleonica e sebbene non mancassero tra i maggiori compositori tedeschi del tempo aspre critiche sul valore della musica rossiniana, Schubert studia con entusiasmo il linguaggio musicale caratteristico e brillante del compositore pesarese. Ed è proprio in omaggio a Rossini che Schubert scrive nel novembre del 1817 due Ouverture per orchestra, una in re maggiore e l’altra in do maggiore, che il fratello del compositore soprannomina “nello stile italiano”, poiché racchiudevano quella freschezza melodica tipica della musica rossiniana. L’Ouverture D. 591 op. 170 in do maggiore “In stile italiano” proposta in apertura del Concerto diretto dal M° Roman Brogli-Sacher si compone quindi di un tema grave elaborato con numerose modulazioni a cui segue un tempo vivacemente ritmico che rimanda allo stile rossiniano per lo spirito e la vitalità che la pervade con una marcata, anche se garbata, ironia.
Il secondo brano proposto è la Sinfonia concertante per violino, viola e orchestra in mi bemolle maggiore K 364 di Wolfgang Amadeus Mozart, in cui troviamo impegnati Vincenzo Quaranta al violino e Giuseppe Mari alla viola. La partitura viene composta da Mozart a Salisburgo nel 1779 al ritorno dal viaggio che lo aveva portato a Mannheim e a Parigi. Il genere concertante era di gran moda in quelle città che potevano vantare un vero e proprio primato in Europa, con orchestre di prima qualità sia per la presenza di virtuosi eccelsi che per ampiezza e affiatamento dell'organico. Lo sviluppo della composizione riflette pienamente la crescente competenza tecnica propria dell'orchestra europea in quel periodo, tuttavia Mozart costruisce una struttura nella quale i due solisti, violino e viola, non si dilungano in esercizi di puro virtuosismo, ma creano un dialogo equilibrato sia tra di loro che con l’orchestra stessa.
L’esecuzione della Sinfonia n. 1 op. 21 in do maggiore chiude il programma di quest’ultimo Concerto Sinfonico al Teatro Ristori. Beethoven compie il suo ingresso nel mondo della sinfonia in continuità con il passato e la gestazione della partitura è di circa un anno. Il carattere conservativo della Prima Sinfonia, eseguita per la prima volta il 2 aprile 1800, viene considerato una precisa scelta da parte del compositore; prima di cimentarsi nel radicale rinnovamento della sinfonia, Beethoven doveva dimostrare di essere perfettamente in grado di rispettare i modelli dell'età del Classicismo. Tuttavia, pur riallacciandosi alla tradizione di Mozart e Haydn, Beethoven evidenzia fin dall’inizio una certa l'intemperanza verso le regole che anticipa l'evasione verso altre e più ambiziose prospettive.


Informazioni
Ufficio Stampa Fondazione Arena di Verona – Via Roma 7/D, 37121 Verona
tel. (+39) 045 805.1861-1905-1891-1939 - fax (+39) 045 803.1443

LE STREGHE DI VENEZIA DEBUTTA AL MASSIMO DI PALERMO

Video ed effetti speciali per “Le Streghe di Venezia” diretta da Barberio Corsetti
Oggi alle 13 presentazione alla stampa in Sala Grande e prove aperte


PALERMO. Video ed effetti speciali per “Le Streghe di Venezia”, l’opera di Philip Glass che debutta al Teatro Massimo di Palermo venerdì 29 aprile alle 20.30. Un nuovo allestimento dell’opera che Glass, l’autore contemporaneo più suonato e richiesto nel mondo, scrisse nel 1995 ispirandosi a un libro per bambini di Beni Montresor. Una fiaba popolata da fate, streghe, maghi, fantasmi, affidata alla regia di Giorgio Barberio Corsetti, uno dei registi più affermati della scena attuale, reduce dal successo di “Cenerentola”.  Direttore Francesco Lanzillotta, testo di Vincenzo Cerami.




Oggi, martedì 26 aprile
alle 13
nella Sala Grande
del Teatro Massimo
la presentazione alla stampa
a prove aperte
con Giorgio Barberio Corsetti
e Francesco Lanzillotta


sabato 23 aprile 2016

DUE VIOLINI PER SOGNARE...AL CONCERTO APERITIVO NEL FOYER DEL CARLO FELICE

Concerto aperitivo
domenica 24 aprile 2016
nel Foyer del Teatro Carlo Felice

Domenica 24 aprile alle ore 11.00, il ventisettesimo appuntamento della domenica mattina con i consueti Concerti Aperitivo, sarà realizzato nel foyer del Teatro con l’esibizione del duo “DUE VIOLINI PER SOGNARE” ovvero Angelo Loris Cosso e Manrico Cosso entrambi facenti parte dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice.
Il programma prevede l’alternanza di brani di Wolfgang Amadeus Mozart, Franz Joseph Haydn, Ennio Morricone, Johann Strauss, Nino Rota, Franz Lehar, Riz Ortolani e Vittorio Monti.
L’iniziativa dei concerti aperitivo, da  quest’anno con la partecipazione di CARISPEZIA quale main sponsor della rassegna, conferma l’attenzione di un pubblico genovese sempre più attento e desideroso di novità culturali, abbinate anche alla possibilità di ascoltare della buona musica sorseggiando un aperitivo nel primo foyer, ambiente suggestivo e raffinato a cura di Mentelocale.



Domenica 24 aprile 2016 ore 11.00
Foyer Teatro Carlo Felice

DUE VIOLINI PER SOGNARE

Angelo Loris COSSO violino
Manrico COSSO  violino

Musica di W.A. Mozart, F. J. Haydn, E. Morricone, J. Strauss,  N. Rota,  F. Lehar, Riz Ortolani, V.Monti






venerdì 22 aprile 2016

RIGOLETTO AL TEATRO VERDI DI BUSSETO DAL 23 APRILE ALL'8 MAGGIO

RIGOLETTO
Teatro Giuseppe Verdi di Busseto
23, 24, 29, 30 aprile, 7, 8 maggio 2016

Rigoletto, nel nuovo allestimento creato da Alessio Pizzech per il Festival Verdi 2015, con le scene e i costumi di Davide Amadei e le luci di Claudio Schmid, dopo il successo del debutto con sei recite sold out, torna in scena in primavera al Teatro Giuseppe Verdi di Busseto nell’ambito della Stagione Lirica del Teatro Regio di Parma.
Sabato 23, domenica 24, venerdì 29, sabato 30 aprile, sabato 7, domenica 8 maggio 2016 il capolavoro verdiano sarà in scena con un cast di giovani artisti, diretti da Fabrizio Cassi sul podio dell’Orchestra dell’Opera Italiana e del Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani. Protagonisti Carlos Cardoso e Raffaele Abete (24, 30 aprile, 7 maggio) (Il duca), Stefano Meo e Luis Choi (24, 30 aprile, 7 maggio) (Rigoletto), Daniela Cappiello e Veronica Marini (Gilda), Cristian Saitta (Sparafucile), Lara Rotili (Maddalena), Carlotta Vichi (Giovanna), Rocco Cavalluzzi (Il conte di Monterone), Michele Patti (Marullo), Manuel Amati (Matteo Borsa); Nicolò Donini (Il Conte di Ceprano), Marianna Mennitti (La contessa di Ceprano; Un paggio), Gianluca Monti (Un usciere di corte).
L’opera è una produzione del Teatro Regio di Parma originariamente realizzata in coproduzione con il Teatro Comunale di Bologna, in collaborazione con Comune di Busseto, 53° Concorso Internazionale Voci Verdiane “Città di Busseto”, Teatro Giuseppe Verdi di Busseto, Scuola dell’Opera del Teatro Comunale di Bologna.

Rigoletto - scrive Alessio Pizzech nelle note di regia - è un punto di snodo in quel tema senza fine che è il rapporto fra la tradizione e la contemporaneità nel sistema di rappresentazione del Teatro d’opera e rappresenta un banco di prova per la messa in scena e per l’interpretazione. Far rivivere uno dei capolavori di Verdi a Busseto significa per me rievocare un rito che nasce e affonda la sua storia in un’Italia contadina e che perciò per sua natura è capace di toccare il cuore di tutti. Questo mio spettacolo ha salde le radici nel passato, ma si muove verso il futuro, così il mio lavoro di didatta e regista sarà volto proprio a definire questi due momenti, passato e futuro, non come categorie antitetiche ma come mondi dialoganti, e far sì che tutto avvenga nella dimensione del presente, che tutto accada nell’istante della scena”.

Rappresentato per la prima volta al Teatro La Fenice di Venezia l’11 marzo 1851, prima opera della cosiddetta “trilogia popolare”, Rigoletto giunse sulla scena dopo un lungo travaglio, colpito dai divieti della censura, come già il dramma di Hugo Le roi s’amuse a cui s’ispira il libretto di Francesco Maria Piave. Verdi vide subito nell’opera di Hugo “il più gran soggetto e forse il più gran dramma de’ tempi moderni” e, al fine di aggirare i divieti della censura, acconsentì a numerosi aggiustamenti, trasponendo l’azione nella cinquecentesca corte di Mantova e facendo divenire il re Francesco I di Francia del dramma di Hugo un più anonimo Duca di Mantova. Venuta finalmente alla luce, l’opera incontrò subito il favore del pubblico che ancora oggi non può resistere alla forza dirompente di quella che lo stesso Verdi definì la sua “opera migliore”, perfetto connubio di ricchezza melodica e potenza d’azione. Attorno al tema dell’amore paterno e alla figura del gobbo buffone, ma triste e rancoroso, descritto in tutto lo spessore tragico della sua condizione umana, Verdi costruisce un progetto musicale e drammaturgico di inarrivabile potenza che rompe gli schemi delle convenzioni operistiche e pone le premesse per l’evoluzione del melodramma nella seconda metà dell’Ottocento.

La Stagione 2015/2016 del Teatro Regio di Parma è realizzata con il sostegno di Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Regione Emilia-Romagna, Comune di Parma. Major partner Fondazione Cariparma. Main Partnter Cariparma Crédit Agricole. Con il contributo di Camera di Commercio di Parma, Fondazione Monte Parma. Partner Cedacri Group. Sponsor Pinko. Advisor AGFM. Sponsor tecnici Grafiche Step, Macrocoop, APCOA, Gespar. Si ringraziano Ursula Riccio, Presidente dell’Associazione Viva Verdi, e suo marito Toni Riccio per il restauro degli stucchi della sala del Teatro Regio di Parma. Rigoletto è realizzato in collaborazione con Comune di Busseto, Teatro Giuseppe Verdi di Busseto, Concorso Internazionale Voci Verdiane “Città di Busseto”

Per informazioni: Biglietteria del Teatro Regio di Parma tel. 0521 203999 biglietteria@teatroregioparma.it

Immagini disponibili su www.pinterest.com/regioparma