venerdì 19 maggio 2023

Domenica 18 giugno alle ore 18.30, al Teatro Mazzacorati di Bologna: "Il paese del sorriso" di Lehár.

 

"TU CHE M'HAI PRESO IL CUOR"...OPERETTA CHE PASSIONE!

 

Domenica 18 giugno alle ore 18.30 è di scena "Il paese del sorriso" di Lehár al Teatro Mazzacorati 1763 di Bologna

 




A riprova del fatto che l'operetta non è solo sinonimo di leggerezza, Franz Lehár, tra il 1922 e il 1923, compone "Il paese del sorriso" - "Das Land des Lächelns", insolito per la piccola lirica perché tocca tematiche assai mature e storico-socio-antropologicamente rilevanti. Il principe cinese Sou-Chong (il tenore Paolo Gabellini, che avrà il compito di intonare anche il brano più famoso: "Tu che m'hai preso il cuor" - "Dein ist mein ganzes Herz") e Lisa (il soprano Giada Maria Zanzi), una nobildonna occidentale, si innamorano nonostante le perplessità delle rispettive famiglie: la convivenza tra i due farà alla lunga emergere svariati punti di divergenza tra i loro caratteri e le loro culture. Si prospetta pertanto una vicenda molto meno allegra di quanto ci si potrebbe aspettare da un'operetta. I due protagonisti difatti si separeranno e Sou-Chong celerà la sua tristezza dietro ad un sorriso di convenienza, poiché nel suo regno è importante "sempre sorridere e lieti APPARIRE". Ecco l'apparenza contrapporsi all'essere poiché le convenzioni vanno rispettate anche quando si ha il cuore infranto.

 

Decisamente "Il paese del sorriso" risulta essere tanto moderno quanto ricco di spunti di riflessione: il 18 giugno p.v. Sol Omnibus Lucet si cimenterà nella messa in scena di codesto titolo presso il Teatro Mazzacorati 1763 in via Toscana 19 a Bologna, unendo le forze con Modesta Compagnia dell'Arte APS e avvalendosi così dell'esperienza registica di Maurizio Tonelli (tra l'altro in scena nel duplice ruolo del padre di Lisa e di Fu-Li) per porgere una lettura della vicenda in chiave originale e anche comica, pur senza snaturare l'essenza del capolavoro di Lehár, così da rendere anche questa operetta sui generis adatta ad ogni tipologia di target, come da mission di Sol Omnibus.

 

La direzione musicale sarà affidata a Carlotta Marchesini, che a sorpresa sarà impegnata anche vocalmente nel ruolo di Mi, sorella del protagonista Sou-Chong. Infine la coordinazione delle scenografie e la realizzazione dei costumi saranno affidate a Mirta Zagonara.

 

Lo spettacolo inizierà alle ore 18.30 con ingresso ad offerta libera previa prenotazione: solomnibuslucet1@gmail.com - 051517215

lunedì 24 aprile 2023

DOMENICA, 28 MAGGIO, IN SCENA A BOLOGNA UNA SELEZIONE DA "UNA NOTTE A VENEZIA" DI STRAUSS II

 

DOMENICA, 28 MAGGIO, IN SCENA A BOLOGNA UNA SELEZIONE DA "UNA NOTTE A VENEZIA" DI STRAUSS II

 


Domenica 28 maggio 2023, alle ore 18.30, nello storico Teatro bolognese Mazzacorati, Sol Omnibus Lucet APS presenta una gustosa riduzione della celebre operetta

 

Un'ambientazione veneziana e carnascialesca, coinvolgenti walzer, scintillanti costumi: è questa la ricetta dello spettacolo che Sol Omnibus Lucet APS metterà in scena il 28 maggio alle 18.30 al Teatro Mazzacorati 1763 in via Toscana 19 a Bologna.

 

Protagonisti saranno il cuoco Pappacoda (interpretato da Maurizio Tonelli della Modesta Compagnia dell'Arte, Associazione della Valsamoggia che collabora alla messinscena), la pescivendola Annina (il soprano Giada Maria Zanzi) e Caramello (cui darà voce il tenore Domenico Peronace). La direzione musicale e la concertazione saranno affidate alla pianista Giovana Ceranto. I costumi e le scenografie saranno curati da Mirta Zagonara e Luca Bianconcini.

 

Il duca di Urbino, temuto dai nobiluomini di Venezia in quanto impenitente donnaiolo, creerà non poco scompiglio quando deciderà di organizzare una grande festa per il Carnevale con lo scopo di corteggiare la moglie di un Senatore...Pappacoda, Caramello e la sua amata Annina saranno loro malgrado coinvolti negli intrecci. Avrà così avvio una commedia degli equivoci che culminerà comunque in un lieto fine per tutti, ma proprio tutti.

 

Ingresso ad offerta libera, su prenotazione. Per ricevere ulteriori informazioni e per prenotare è necessario inviare una mail a solomnibuslucet1@gmail.com oppure telefonare allo 051517215.

 

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Dal 2017 Sol Omnibus Lucet APS si occupa della divulgazione del patrimonio lirico e operettistico, cercando di renderlo accessibile ad ogni tipologia di target e portando la musica classica vocale anche al di fuori dei convenzionali luoghi ad essa deputati.

 

http://solomnibuslucet.jimdofree.com - http://www.facebook.com/SolOmnibusLucetAPS

martedì 21 marzo 2023

CARACALLA FESTIVAL 2023: IL NUOVO CARTELLONE ESTIVO DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

IL NUOVO CARTELLONE ESTIVO DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA PER IL FESTIVAL CARACALLA 2023

Opera, danza, cinema, teatro, grande musica sinfonica, jazz e pop. Il cartellone estivo dell’Opera di Roma diventa un festival: il Caracalla Festival 2023, con 50 serate dal 30 maggio al 10 agosto. Si amplia l’offerta ma aumentano anche gli spazi: alla consueta arena da 4.500 posti, il Teatro Grande a ridosso delle antiche Terme, si aggiunge il Teatro del Portico, nell’area del cosiddetto tempio di Giove, adatto ad accogliere nuovi e differenti generi.
Molti i grandi artisti coinvolti: Myung-Whun Chung per la sinfonica; i registi Damiano Michieletto e Lorenzo Mariani per l’opera; Roberto Bolle e Jacopo Tissi per la danza, oltre naturalmente al Corpo di Ballo della Fondazione capitolina diretto da Eleonora Abbagnato; Moni Ovadia per il teatro; Stefano Di Battista, Giovanni e Matteo Cutello per il jazz; tra gli artisti del pop Antonello Venditti e Francesco De Gregori, Fiorella Mannoia con Danilo Rea, Andrea Bocelli e, per la prima volta a Caracalla, Zucchero, i Negramaro e Massimo Ranieri.
Caracalla Festival 2023 e tutte le attività della Fondazione sono rese possibili grazie alla collaborazione con i nostri Soci Privati Camera di Commercio di Roma e ACEA. Così come è fondamentale l’apporto di aziende che da anni – o anche più di recente – hanno scelto di sostenere le nostre attività in qualità di Mecenati e Sponsor: Banca del Fucino, Terna, BMW Roma e Aeroporti di Roma.
«Dopo l’eccezionale esperienza della scorsa estate, ricca di entusiasmo e di una straordinaria affluenza di pubblico con oltre 110mila spettatori, – dichiara Roberto Gualtieri, Sindaco di Roma e Presidente della Fondazione – il Teatro dell’Opera di Roma torna a proporre per l’Estate Romana un programma di spettacoli di altissima qualità, un cartellone ancora più ricco e variegato per un palcoscenico unico al mondo qual è Caracalla. Grazie alla continua ricerca che l’Opera di Roma prosegue con passione in ambito culturale nasce, d’intesa con la Soprintendenza Speciale di Roma, il Caracalla Festival 2023 un vero e proprio concentrato di arte e di emozioni, un contenitore di atmosfere e suggestioni per indimenticabili serate estive per migliaia di giovani e turisti, di romane e romani che con la loro numerosa presenza confermano quanto sia grande il desiderio di vivere momenti di assoluta bellezza e intensità. Un Festival che amplia la sua offerta e i suoi spazi per nuove esperienze e condivisioni culturali uniche. Il mio ringraziamento a tutta la Fondazione: dal Sovrintendente all’Orchestra e al Corpo di Ballo, dal Coro ai Tecnici. Un ringraziamento anche alla Soprintendente Speciale di Roma Daniela Porro per l’ospitalità».
«Il Teatro dell’Opera di Roma torna a Caracalla per la seconda volta dopo la pandemia e dopo lo straordinario successo della scorsa estate – dichiara Francesco Giambrone, Sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma – e quest’anno lo fa con l’obiettivo di realizzare un Festival interdisciplinare basato sull’accostamento di generi che vedrà impegnati tutti i complessi artistici della Fondazione, Orchestra, Coro, Corpo di Ballo e Tecnici in 50 serate con un programma che per tanti versi è dedicato a Giuseppe Verdi, interpretando così un sentimento che sta attraversando tutto il Paese grazie al progetto ‘VIVA Verdi’. Nell’ottica del Festival, la stretta e preziosa collaborazione con la Soprintendenza Speciale di Roma e la direzione delle Terme di Caracalla aggiunge uno spazio in più rispetto a quello tradizionale del Teatro Grande che permetterà a tantissime romane e romani e ai turisti di godere di un’area che da anni non era fruibile. In questo spazio, che abbiamo chiamato Teatro del Portico, presenteremo una sorta di rassegna off dedicata al cinema, al jazz, al teatro, ai nuovi talenti con le esibizioni degli artisti di “Fabbrica”, degli allievi della Scuola di Danza e della Scuola di Canto Corale e anche uno spazio dedicato ai bambini».
«Siamo felici di ospitare ancora una volta alle Terme di Caracalla una delle proposte estive di opera, balletto e altri generi musicali tra le più rinomate al mondo – dichiara Daniela Porro, Soprintendente Speciale di Roma –, dando anche un nostro contributo con un omaggio alla fotografa Letizia Battaglia, realizzato in collaborazione con Electa in due ambienti prossimi alla palestra occidentale che verranno aperti per la prima volta al pubblico. Al centro del programma per la prossima estate, organizzato dall’Opera di Roma d’intesa con la Soprintendenza, oltre ai concerti e alla danza, c’è la figura di Giuseppe Verdi con due opere accompagnate da diverse iniziative. Una nuova pagina del Festival che si terrà in un ulteriore spazio fuori dal circuito di visita da decenni: davanti al cosiddetto tempio di Giove, portico in prossimità del recinto delle Terme, dedicato in antico alle attività culturali, che sarà valorizzato per l’occasione con un’illuminazione ad hoc. La collaborazione con il Teatro dell’Opera accresce l’offerta culturale alla città, amplificando l’interesse per questo magnifico monumento della Roma imperiale».
INAUGURAZIONE
Al di là della proposta di musica pop, che prende il via il 30 maggio, il cartellone si inaugura con la prima proiezione mondiale della versione restaurata di The Great Dictator (Il grande dittatore) di Charlie Chaplin con le musiche eseguite dall’Orchestra del Teatro, venerdì 23 giugno alle 21.30. Ultimo capitolo del progetto nato nel 1999 che intende mettere in scena tutti i film di Chaplin con l’esecuzione dal vivo della colonna sonora, la pellicola del celebre capolavoro è stata oggetto di restauro da parte della Cineteca Nazionale di Bologna, mentre Timothy Brock, direttore musicale della “Association Chaplin”, ha restaurato la partitura originale con le musiche composte da Charlie Chaplin e Meredith Willson. Tra queste anche quelle per la celeberrima scena della danza con il mappamondo di Adenoid Hynkel su musiche dal Lohengrin di Wagner, e quelle che accompagnano l’episodio del barbiere ebreo sulle Danze ungheresi di Brahms. Sul podio dell’Orchestra dell’Opera di Roma è impegnato Timothy Brock, che ha curato tutte le ricostruzioni delle partiture dei suoi film, in collaborazione con l’Association Chaplin di Parigi. «La Cineteca di Bologna – dichiara Gianluca Farinelli, direttore della Cineteca e presidente del festival del cinema di Roma – lavora da quasi 25 anni sull’opera di Charlie Chaplin. Un progetto enorme, che non è solo sinonimo del lavoro di catalogazione e digitalizzazione dell’archivio o del restauro di una filmografia di soli capolavori: il Progetto Chaplin fa rivivere il suo cinema nel mondo contemporaneo e lo fa conoscere alle nuove generazioni. Occasioni particolarmente speciali sono naturalmente quelle in cui la musica – dello stesso Chaplin – accompagna le immagini, dando vita a uno spettacolo di coinvolgimento assoluto. Chaplin arriva quindi in quel luogo magico che sono le Terme di Caracalla, con Il grande dittatore, uno dei momenti più alti della sua Arte e della Storia del cinema, un film che è nella Storia, ma che parla anche a noi cittadini del XXI secolo».
OPERA
Nell’anno di ‘VIVA Verdi’, il progetto voluto dal Ministero della Cultura per la salvaguardia, promozione e valorizzazione di Villa Verdi, la casa-museo del compositore a Sant’Agata di Villanova sull’Arda, sono in programma due capolavori della cosiddetta trilogia popolare. E se il Caracalla Festival 2023 è incentrato su Verdi, l’edizione del 2024 sarà invece dedicata a Puccini, in omaggio al centenario della sua scomparsa.
Dal 21 luglio al 9 agosto torna in scena La traviata di Giuseppe Verdi nell’allestimento firmato nel 2018 da Lorenzo Mariani che ambienta la vicenda parigina, tratta da La dame aux camélias di Dumas figlio, negli anni Sessanta della Dolce vita, omaggiando la Roma di Federico Fellini. Sul podio sale Paolo Arrivabeni. In scena Francesca Dotto, già più volte interprete di Violetta all’Opera di Roma; Christopher Maltman e Marco Caria, nei panni di Giorgio Germont; Giovanni Sala e Alessandro Scotto di Luzio come Alfredo Germont.
Dalla Dolce vita alla malavita, con il secondo capolavoro verdiano, Rigoletto, proposto dal 3 al 10 agosto nell’allestimento firmato da Damiano Michieletto che lo ambienta in un immaginario mondo criminale. Creato per l’Opera di Roma, è andato in scena nell’estate del 2020 al Circo Massimo, dopo i mesi di chiusura dei teatri a causa della pandemia. Il regista veneto ripensa ora il suo progetto per un diverso spazio all’aperto, quello di Caracalla. Sul podio sale Riccardo Frizza, mentre interpreti principali sono Roberto Frontali, già Rigoletto nel 2020 al Circo Massimo, Nina Minasyan (Gilda), Piero Pretti (Duca di Mantova), oltre a Martina Belli e Riccardo Zanellato che tornano come nel 2020 rispettivamente nei panni di Maddalena e di Sparafucile.
Sia in Traviata sia in Rigoletto è protagonista anche il Coro del Teatro dell’Opera di Roma diretto da Ciro Visco.
Spazio anche i giovani talenti della Scuola di Canto Corale del Teatro dell’Opera di Roma e di “Fabbrica”, lo Young Artist Program del Teatro diretto da Lorenzo Amato. Due appuntamenti al Teatro del Portico: mercoledì 12 luglio alle 19 il Concerto del Coro Preparatorio e della Schola Cantorum, mentre lunedì 17 luglio alle 21 è in scena Ricostruzione 1.0: una fantasia onirica su musiche di Mozart, Rossini, Bellini e Puccini, serata completamente affidata a “Fabbrica”.
BALLETTO
La proposta di danza si apre con Strictly Gershwin, un musical gioioso e travolgente che vede protagonisti étoiles, primi ballerini, solisti e Corpo di Ballo dell’Opera di Roma, diretti da Eleonora Abbagnato. Lo spettacolo del coreografo e regista Derek Deane, diretto da Michael England e con il pianista Alessandro Taverna come solista, è un tributo a George Gershwin e alla sua musica, che ha saputo raccontare speranze e umori di un’intera generazione nei fantastici anni Trenta, con Ginger Rogers, Fred Astaire e il glamour della Golden Age. Tra frammenti della Rhapsody in Blue e altri da An American in Paris, passando per l’immortale Summertime, si alternano momenti di danza dall’impianto classico e moderno, con il tip tap e atmosfere da ballroom. Il tutto in un impianto scenico colossale, che vede danzatori, musicisti e cantanti riuniti sullo stesso palco. Impreziosisce la serata la collaborazione con l’azienda Laura Biagiotti per l’ideazione e la realizzazione dei costumi.
Ancora grande danza con le tradizionali serate di Roberto Bolle and Friends, in tutto tre dall’11 al 13 luglio, e con il Gran Gala che vede protagoniste le stelle ospiti Maia Makhateli e Jacopo Tissi accompagnati dalle étoiles Alessandra Amato, Rebecca Bianchi, Susanna Salvi, Alessio Rezza e i primi ballerini Claudio Cocino e Michele Satriano, solisti e Corpo di Ballo dell’Opera di Roma. Sul podio dell’Orchestra della Fondazione sale Alvise Casellati.
Il 23 luglio alle 19, al Teatro del Portico, la Scuola di Danza dell’Opera è protagonista con due titoli: una suite da Raymonda di Marius Petipa ripresa da Ofelia Gonzalez e Pablo Moret e Il carnevale degli animali di Davide Bombana.
SINFONICA
La proposta sinfonica è rappresentata da un capolavoro: la Sinfonia n. 9 di Beethoven. Domenica 9 luglio alle 21 lo dirige un sommo interprete come Myung-Whun Chung, alla sua prima volta a Caracalla con l’Orchestra e il Coro del Teatro, diretto da Ciro Visco, e le voci soliste di Olga Bezsmertna, Sara Mingardo, Giovanni Sala e Roberto Tagliavini.
TEATRO
Due gli spettacoli teatrali, anche questi ospitati nello spazio del Teatro del Portico: Gli occhiali di Šostakovič di Valerio Cappelli, che cura anche la regia, mercoledì 5 e giovedì 6 luglio alle 21, dedicato al grande compositore russo, interpretato da Moni Ovadia con proiezioni e musiche eseguite dal vivo. Martedì 18 e mercoledì 19 luglio alle 19 invece la lettura e il commento di Valerio Magrelli de Le metamorfosi di Ovidio.
CINEMA
A Giuseppe Verdi è dedicata anche la rassegna cinematografica che riporta alla luce film poco conosciuti ispirati alla figura e alle opere del grande compositore. Dal 26 giugno al 3 luglio al Teatro del Portico sono in programma tre serate con la proiezione di Giuseppe Verdi nella vita e nella gloria di Giuseppe De Liguoro, Macbeth Neo Film Opera di Daniele Campea, Sulle orme di Verdi e La terra del melodramma di Luciano Emmer, La traviata di Franco Enriquez, e Il trovatore di Carmine Gallone. Inizio proiezioni ore 21.15.
JAZZ
Per il jazz sono in cartellone lo Stefano Di Battista Quartet, lunedì 31 luglio alle 21, con “Morricone stories jazz”; tre concerti-aperitivo pensati per essere seguiti anche dagli spettatori dell’opera in scena la sera stessa, il 2, 4 e 6 agosto, con inizio alle 19; una serata con i Fratelli Cutello dal titolo “New generation”, lunedì 7 agosto alle 21. Tutti gli appuntamenti si terranno al Teatro del Portico.
POP
Gli immancabili appuntamenti con la musica pop iniziano già dal 30 maggio. Sul palcoscenico del Teatro Grande si esibiscono Zucchero il 30, 31 maggio, 2, 3 giugno, Fiorella Mannoia e Danilo Rea il 1° giugno, Venditti-De Gregori il 5, 7, 8 e 15 giugno, Andrea Bocelli il 10 giugno, i Negramaro il 13, 14 e 16 giugno e Massimo Ranieri il 24 luglio, sempre alle 21.
MOSTRA FOTOGRAFICA
Le Terme di Caracalla rendono omaggio alla grande fotografa Letizia Battaglia attraverso una mostra di scatti e documenti del suo lavoro coraggioso e caparbio, dagli albori della sua carriera tra Milano e Palermo fino all’ultima produzione, prima della sua scomparsa avvenuta il 13 aprile del 2022. Promossa dalla Soprintendenza Speciale per l’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio in collaborazione con Electa e con la partecipazione dell’Archivio Battaglia, la mostra si svolgerà tra maggio e ottobre negli ambienti appena restaurati adiacenti alla palestra occidentale, che verranno aperti al pubblico per la prima volta. Il prezioso omaggio, idealmente connesso all’anniversario dei trent’anni dell’attentato mafioso di San Giorgio al Velabro, sarà accompagnato da una serie di incontri nell’ambito del programma estivo promosso dal Teatro dell’Opera di Roma e dalla Soprintendenza.
COLLABORAZIONI ISTITUZIONALI
La creazione di un Festival comporta l’interazione di un ampio numero di forze, e per il Caracalla Festival 2023 si allarga ulteriormente la rete d’importanti collaborazioni istituzionali dell’Opera di Roma: prima fra tutte quella Soprintendenza Speciale di Roma e poi con Association Chaplin di Parigi, Cineteca Nazionale di Bologna, Centro Sperimentale di Cinematografia, Rai Com, Ravenna Festival, Festival Puccini di Torre del Lago, Teatro La Fenice di Venezia, Casa del Jazz, Friends & Partners.
Da giovedì 23 marzo presso il botteghino del Teatro dell’Opera di Roma e su Ticketone in vendita i biglietti per i seguenti spettacoli: The Great Dictator, Strictly Gershwin, Sinfonia n.9, Roberto Bolle and Friends, La traviata, Gran Gala di Danza, Rigoletto.
Per Informazioni: operaroma.it
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domenica 12 marzo 2023

BRIGNANO CON SGRADEVOLE SARCASMO SUL TEATRO VERDI VIENE BACCHETTATO DAL PRESIDENTE STEFANO MICELI

 

AL PRESIDENTE DEL VERDI NON PIACE IL SARCASMO DEL COMICO BRIGNANO


 

Il Maestro Miceli: «Sul palcoscenico si fa spettacolo, non si spettacolarizza».

Il maestro Stefano Miceli, presidente della Fondazione Nuovo Teatro Verdi, protagonista e conoscitore di scene prestigiose in tutto il mondo, non gradisce l’apertura della performance dell’attore comico Enrico Brignano, ospite del Verdi di Brindisi le scorse serate del 9 e 10 marzo. Il comico romano ha aperto lo spettacolo “Ma… diamoci del tu!” dedicando una prolungata sequela di battute pungenti all’architettura del teatro brindisino, al golfo mistico ritenuto troppo profondo e ancora alla prima galleria poco luminosa, quest’ultima destinata alla tecnica di regia e ai posti per diversamente abili. Battute altrettanto sarcastiche sulla scala di collegamento tra il palcoscenico e la platea, fatta di legno non pregiato. Brignano non risparmia neppure l’area archeologica preservata da opere di conservazione al di sotto del teatro, dallo stesso definita spregiatamente “pietre”. L’ironia, di cui il comico Brignano è grande maestro, non è bastata però a far sorridere tutta la platea, ancor meno il presidente della Fondazione del Teatro, che da New York è subito intervenuto sull’episodio. «Mi piacerebbe tanto sapere in quale teatro Brignano abbia trovato la scaletta in legno pregiato - ha detto il maestro Miceli - a meno che non si sia esibito alla casa dei Berliner Philharmoniker, così come mi chiedo a cosa gli sarebbe mai servito un golfo mistico per orchestra di migliore fattezza».

 

«Vorrei tanto incontrare quel genio di architetto che ha progettato questo teatro», ha appuntato con irrisione Brignano dal palcoscenico ad inizio spettacolo. Il comico non ha apprezzato l’architettura del politeama brindisino, progettato negli anni Sessanta secondo stili, tipi figurativi e canoni dell’epoca, quelli di un moderno stabile sospeso su un sito archeologico risalente a epoca romana, le cui tracce sono anche visibili dal foyer attraverso un pavimento di cristallo retroilluminato. «Fondazione e Amministrazione comunale - ha continuato il maestro Miceli - si prodigano ogni giorno per offrire una struttura teatrale efficiente al proprio pubblico, e naturalmente agli artisti, i quali non hanno mai mancato di ringraziare per l’ospitalità; tanti artisti non fanno mistero del fascino fra storia e contemporaneità da cui si sentono avvolti. Tra l’altro, proprio in questo periodo l’Amministrazione comunale sta lavorando a un progetto di riqualificazione della struttura perché a breve il Nuovo Teatro Verdi sia ancora più versatile e funzionale oltre che un punto di riferimento sociale e culturale sempre più in crescita».

 

«Auguro a Brignano di esibirsi al Sydney Opera House o alla Walt Disney Concert Hall di Los Angeles per provare nuove emozioni architettoniche - ha concluso Miceli -. Il Nuovo Teatro Verdi suscita gioia e meraviglia in grandi artisti ospiti di palcoscenico, molti dei quali esprimono la volontà di ritornare proprio per l’accoglienza e la bellezza del Teatro. Se a Brignano il Verdi fa ridere a noi invece emoziona, con tutte le sue imperfezioni. Ogni teatro ha pregi e difetti, ma a Brignano, come ad ogni altro artista ospite, abbiamo riservato soltanto i pregi. Al resto pensa la Fondazione, l’ospite non ne ha motivo».

 

Brindisi, sabato 11 marzo 2023

martedì 28 febbraio 2023

ALEXANDER PEREIRA ANNUNCIA LE SUE DIMISSIONI DA SOVRINTENDENTE DEL MAGGIO MUSICALE FIORENTINO.



 Caro Presidente Dario Nardella, cari membri del Consiglio d'Indirizzo,

mi dispiace di dover annunciare che mi dimetto come Sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino.

Quando Dario mi ha dato l'Incarico alla fine di 2019, io pensavo di fare il possibile da una situazione impossibile. Forse l'impossibile era di pensare che si può portare la Fondazione del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino a un livello artistico di fama internazionale con un debito di 57 milioni di euro con un orrendo problema di cassa e con una necessità di creare un utile intorno a 3,5 milioni di euro tramite programmazione artistica, biglietteria e ricerca sponsor in mezzo di una pandemia. Questa era la ragione, per cui mi ha scelto Dario Nardella e in ogni consiglio d'indirizzo questo impegno per la futura qualità del teatro era prioritario.

Valutando i risultati dell'ultimo anno e specialmente degli ultimi 6 mesi, posso constatare con orgoglio che siamo riusciti ad arrivare a questo livello artistico.

Abbiamo aperto la Sala Mehta con Fidelio con Zubin Mehta, abbiamo vinto il premio Abbiati con il Ritorno d'Ulisse in Patria nella regia di Robert Carsen, che il teatro non vinceva da 17 anni e anche l'apertura della Sala Grande con Don Carlo diretto da Daniele Gatti e la prima di Doktor Faust con la regia di Davide Livermore, visitata da più di 100 critici e giornalisti da tutto il mondo, Queste sono forti testimonianze di questo sviluppo artistico, che hanno messo Il Maggio Musicale Fiorentino tra i primi teatri d'Europa. E oltre a ció aggiungo anche tanti altri titoli d'opera e ovviamente i tanti concerti sinfonici con grandi direttori.

Sfortunatamente con l'inizio del mio mandato è cominciata la pandemia che non solo ha bloccato le presenze del pubblico ma ha anche reso la ricerca per gli sponsor molto difficile.

Ma nonostante questo sono comunque riuscito a portare 9,7 milioni di euro di sponsorizzazione. Finalmente anche la biglietteria dà segnali molto incoraggianti, perché rispetto all'anno 2022 nel primi 4 mesi del 2023 abbiamo aumentato la biglietteria a 1.200.000 € lordi.

 

L'anno 2022 è stato particolarmente difficile non solo a causa della pandemia ma anche per la guerra in Ucraina che ha portato un aumento delle bollette e ciò ha fortemente alzato i costi dell'Infrastruttura.

La vera ragione per la mia dimissione è un fatto personale. A parte di avere un compito molto difficile, di essere allo stesso momento sempre attaccato dall'interno del teatro e dall'esterno, specialmente dalla stampa. Cosi non ho avuto mai un momento di tranquillità, e questa situazione mi ha fatto perdere 20 chili e mi ha anche portato a un momento di crisi di salute all'inizio di dicembre.

Ho avuto grande armonia dalla parte del pubblico e dagli artisti che mi hanno sempre sopportato, ma le forze che hanno lavorato contro di me, non hanno mai voluto prendere in considerazione questa posizione del pubblico e degli artisti.

Mi dispiace che dopo aver lavorato tanti anni nei grandi teatri a Vienna, Zurigo, Salisburgo e Milano, questa esperienza a Firenze è diventata così triste, tanto che non mi sento più continuarla.

Voglio ringraziare a tutti che mi hanno dato Il loro amore e entusiasmo artistico per creare questo bellissimo teatro, che potrebbe essere uno dei migliori del mondo con il giusto supporto che merita.

Un cordiale saluto.

 Alexander Pereira

 

 

mercoledì 15 febbraio 2023

DOPO IL SOLD-OUT DELLA PRIMA DI "ORFEO ALL'INFERNO" SI PEPLICA IL 26 MARZO PROSSIMO.

 

SECONDA EDIZIONE DELLA RASSEGNA OPERETTISTICA DI S.O.L. IN MAZZACORATI: LA PRIMA DATA È GIÀ QUASI SOLD OUT.



Il 26 marzo p.v., con la partecipazione straordinaria del basso Luca Gallo, del Maestro Gian Paolo nonché del Coro "I Cantori della Primo Levi", l'Associazione Culturale bolognese Sol Omnibus Lucet APS metterà in scena la prima di quattro riduzioni di operette

 

L'appuntamento è per domenica 26 marzo alle ore 17 presso lo storico Teatro Mazzacorati 1763 di via Toscana 19 a Bologna ed è già quasi sold out: con una riduzione dello spassosissimo capolavoro che ha consacrato Offenbach al grande pubblico, ossia "Orfeo all'Inferno" ("Orphée aux Enfers"), Sol Omnibus Lucet APS, fregiandosi nuovamente della presenza del basso di fama internazionale Luca Gallo, inaugura un ciclo di quattro appuntamenti.

 

Il biglietto da visita di "Orfeo all'Inferno" è senza dubbio il suo indimenticabile Can-Can, ma grazie a questa particolare versione, adatta a tutti i target, il pubblico potrà apprezzare a tuttotondo un'operetta altri non è se non una versione comica, divertentissima ed anche satirica del classico mito di Orfeo ed Euridice. 

 

Gallo vestirà i panni di Giove, al quale il musico Orfeo (Maurizio Tonelli) si rivolge affinché la moglie Euridice (il soprano Giada Maria Zanzi), fuggita negl'Inferi col dio Plutone, si ricongiunga a lui, non tanto per amore quanto per evitare uno scandalo che potrebbe ledere la sua immagine. Giove dal canto suo aiuterà Orfeo...ma tentando a sua volta di sedurre la frivola Euridice, già tediata da Orfeo e stanca anche di Plutone!

 

Completano il cast "I Cantori della Primo Levi", inizialmente nel ruolo di antichi greci (fan di Orfeo intenti a chiedergli autografi e a scattarsi selfie insieme al loro beniamino o membri del suo staff artistico, simboleggianti l'"Opinione Pubblica" che ha enorme ascendente su Orfeo e gli è molto più cara della moglie), per poi calarsi nella parte di divinità olimpiche prima e abitanti dell'Ade poi.

 

Il coro è stato magistralmente preparato dal Maestro Gian Paolo Luppi (compositore, esecutore, docente e personalità di spicco); quest'ultimo sarà altresì impegnato nella concertazione dello spettacolo.

 

Gli artisti indosseranno i costumi di Mirta Zagonara. Le scenografie saranno curate da Luca Bianconcini. La messa in scena è frutto di una collaborazione tra Sol Omnibus Lucet APS, Modesta Compagnia dell'Arte e dell'Università "Primo Levi". Si ringraziano Succede solo a Bologna e Blooms.

 

Ulteriori informazioni sono presenti sulla pagina Facebook della Sol Omnibus (http://www.facebook.com/SolOmnibusLucetAPS), dove è già possibile reperire le date e alcune informazioni concernenti i successivi tre appartamenti operettistici che avranno luogo nella splendida cornice di Mazzacorati: il 23 aprile alle ore 17 sarà la volta della riduzione di "Porgy e Bess" di Gershwin nella quale Luca Gallo tornerà a esibirsi nel ruolo del protagonista maschile; il 28 maggio ed il 18 giugno, alle 18.30, toccherà rispettivamente alle divertentissime "Una notte a Venezia" di Strauss II e "Il paese del sorriso" di Lehár.

 

L'ingresso è sempre ad offerta libera, ma è necessario prenotare essendo i posti estremamente limitati. È possibile riservare il proprio posto con una mail a solomnibuslucet1@gmail.com oppure telefonando al numero 051517215. 

domenica 23 ottobre 2022

LA LIRICA E LA MUSICA CLASSICA DI CASA ALLA MEDIATECA DI SAN LAZZARO

 

ANCORA PER DUE DOMENICHE LA LIRICA E LA MUSICA CLASSICA SARANNO DI CASA ALLA MEDIATECA DI SAN LAZZARO

 



Il 16 ottobre 2022 alle ore 17 una riduzione della "Carmen" di Bizet ha inaugurato la quinta edizione della fortunata rassegna, promossa dall'Associazione bolognese Sol Omnibus Lucet APS col sostegno del Comune di San Lazzaro di Savena (BO), dal titolo "Un'ora all'Opera".

 

Come ogni anno, verranno presentate al pubblico tre opere o operette...in pillole, per consentire ad ogni tipologia di target di apprezzare il mondo dell'opera, avvicinandovisi sentendosi protagonista e assaporando i momenti musicali più salienti di grandi capolavori. Come si è detto, domenica 16 ottobre è stata la volta di "Carmen": il 30 ottobre ed il 13 novembre, sempre alle 17 in punto e come tutti gli anni presso la Sala Clorindo Grandi della Mediateca di San Lazzaro in via Caselle 22 (altra costante è che l'ingresso è rigorosamente libero), toccherà rispettivamente a "Porgy e Bess" di Gershwin e "Orfeo all'Inferno" di Offenbach.

 

Tutte le precedenti edizioni di "Un'ora all'Opera" avevano un tema, quello scelto per il 2022 è "Cavalli di battaglia: nella nostra quotidianità ci capita spessissimo di sentire brani tratti da opere liriche, magari inseriti in film oppure spot pubblicitari. Indubbiamente queste melodie tanto coinvolgenti stuzzicano la nostra curiosità e ci spingono a volerne sapere di più: questa edizione della rassegna sanlazzarese è incentrata su tre riduzioni di altrettante opere e operette rese particolarmente celebri da alcuni famosi motivi musicali. 

 

Giovana Ceranto sarà il pianista accompagnatore della riduzione del 30 ottobre 2022, dedicata a "Porgy e Bess" di G. Gershwin: Porgy (il baritono Alberto Giovannini), Bess (il soprano Caterina Tonini) e Clara (impersonata dal soprano leggero Giada Maria Zanzi) vivono in un quartiere malfamato, in cui l'amore sembra essere un modo per sopravvivere e sopportare le sofferenze. La travagliata vicenda sia apre e si conclude con un canto di speranza (unica fiamma che non si spegnerà mai soprattutto per chi ha desiderio di resilienza), una ninna nanna, la famosissima "Summertime". 

 

Il 13 novembre 2022 si chiuderà la rassegna in allegria con un'originale messa in scena di "Orphée aux Enfers" (ossia "Orfeo all'Inferno" di J. Offenbach): il musico Orfeo (Maurizio Tonelli) e la sua sposa Euridice (Giada Maria Zanzi) non si amano più. Lui è troppo preso dall'essere famoso in tutta la Grecia grazie alla sua arte, lei dapprima cede alle lusinghe di Plutone e lo segue negli Inferi per poi rendersi conto che anche quest'ultimo la trascura come il marito. Orfeo decide di andare a recuperare la moglie nell'oltretomba per paura che la sua immagine venga lesa dallo scandalo della fuga di Euridice. Ad "aiutare" Orfeo vi sarà il padre di tutti gli dèi in persona, Giove (Alberto Giovannini) che ha in realtà mire su Euridice. Un improbabile e spassoso lieto fine arriverà sulle note del festoso Can Can, il più famoso di tutti! Fabio Luppi sarà il Maestro concertatore. Prenderà parte allo spettacolo anche il Coro "I Cantori della Primo Levi" diretto dal M° Gian Paolo Luppi.

 

 

 

 

Ingresso libero sino ad esaurimento posti | Per ulteriori informazioni contattare la Mediateca di San Lazzaro di Savena: 051 622 8060 - cultura@comune.sanlazzaro.bo.it - mediateca@comune.sanlazzaro.bo.it

 

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