UN TRIONFO PER MARIELLA
DEVIA AL PETRUZZELLI
Dopo anni di assenza da
Bari è tornata a cantare sul palco del Petruzzelli Mariella Devia, un soprano
che nella sua lunga e fortunata carriera ha saputo farsi apprezzare come una delle
più brave interpreti del repertorio Belcantistico. Mariella Devia ha raccolto
successi nei più grandi teatri di tutto il mondo, dal Metropolitan alla Scala,
dal San Carlo di Napoli al Regio di Torino, dal Covent Garden di Londra
all'Opera di Parigi, cantando con i più autorevoli direttori d’orchestra come
Riccardo Muti, Zubin Metha, Claudio Abbado, Riccardo Chailly, Georges Pretre.
Sul palco del politeama barese, che sta ritornando decisamente a
riconquistare il ruolo internazionale che gli compete, grandi consensi anche per
la giovane e promettentissima Orchestra della Fondazione Petruzzelli, diretta
questa volta dal francese Alain Guingal (per lui un ritorno dopo la direzione
della “Muette de Portici” in marzo di quest’anno). Il recital era imperniato su arie d'opera celeberrime
che si alternavano a preludi ed ouverture passando da Rossini, a Verdi, a
Bellini ed ancora da Massenet a Gounod. Il concerto è iniziato con la splendida
sinfonia da “L'Italiana in Algeri” di Rossini; dopo sul palco è entrata, applauditissima, con passo lento ma
sicuro Mariella Devia.
L’artista ligure è apparsa
subito concentrata ed attenta e lo è stata durante tutta la serata, mantenendo
un perfetto controllo della voce limpida e fresca, nei cambi di registro, passando con
naturalezza dalle note più basse a quelle più acute; solo alla fine del recital si è rilassata lasciandosi andare a
qualche sorriso. Bella la linea melodica
in ”Eccomi in lieta veste…” da “I Capuleti e i Montecchi” di Bellini così come
magica l’interpretazione di “Piangete voi..” da “Anna Bolena” di Donizetti che il pubblico ha molto apprezzato
sottolineando la prestazione con scroscianti applausi. Prima dell’intervallo si
è esibita in "Casta diva" dalla Norma di Bellini, che incute sempre
un certo timore nei baresi e nei cantanti, che ,in ogni caso, non è apparsa
la migliore interpretazione dell'artista ligure. La seconda parte del
concerto si è aperta con la bellissima sinfonia de “La forza del destino”, e
poi le arie “Egli no riede ancor..” dal
Corsaro e “Qual prodigio!..” da “I lombardi alla prima crociata”, tutti di
Verdi, entrambe molto applaudite. La conclusione è stata affidata all’incantevole
“Meditation” da Thais di Massenet, questa volta con il bravissimo violino
solista Pacalin Pavaci ed ancora con Mariella Devia, in “Allons! Il le faut..”
dalla Manon di Massenet e l’aria "Je veaux
vivre" davvero emozionante, tratto dal "Romeo e Giulietta" di
Gounod, che è valso alla cantante una
vera ovazione. Alla richiesta di bis, altri due fuori programma con l'aria di Musetta,dalla Bohème di Puccini e
lo struggente "Addio del passato" dalla Traviata, con un “grazie”
rivolto dal pubblico alla Devia.
G.L.
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