giovedì 10 luglio 2014

PETRUZZELLI: CARMEN E SHEHERASADE, DUE DONNE LIBERE MA VOTATE ALLA MORTE !



Bari – Due i titoli in programma per la stagione lirica e di balletto del Petruzzelli  prima della pausa estiva: Carmen suite e Sheherasade. Il tema, però, è lo stesso: la passione  ed il desiderio di libertà espresso dalle due protagoniste Carmen e Zobeide. In entrambi i casi le donne, però, soccombono per mano propria o dell’amante.  Ad interpretare Carmen Suite, la brava Julija Kulik. Le coreografie ed il libretto sono di Alberto Alonso; il tema è tratto dalla novella “Carmen” di Prosper Mérimée, musiche di Georges Bizet e Rodion Scedrin e scene di Boris Messerer. Nel ruolo di Don José c’è Dmitro Cebotar, ed ancora il torero è Sergij Krivokon, Zuniga  è Jan Vanja, Destino è Elizaveta Gogidze, le sigaraie sono  Raisa Betancourt e Varvara Mikevic. Ed è subito magia con ritmi e musiche flamenche, in cui i protagonisti mostrano ottima abilità fisica oltre a una buona dose di trasporto e tutte le suggestioni  emotive che il tema comporta. Il desiderio di libertà di Carmen finirà con la sua morte, per mano dello stesso Josè. Calorosi e sentiti gli applausi di un pubblico non particolarmente numeroso ma che una serata così suggestiva avrebbe richiesto  (probabilmente ha inciso la contemporaneità di eventi sportivi che si svolgevano in contemporanea).
Dall’arena insanguinata di Carmen, nella seconda parte del programma, e dopo un prologo abbastanza lungo ma suggestivo, il sipario si apre sull'harem del Sultano Shahryar. E’ un altro dramma che questa volta riguarderà Zobeide, favorita del Sultano, che, dopo il tradimento, al disonore preferirà il suicidio utilizzando il pugnale dello stesso Sultano. Shéhérazade, su libretto di Léon Bakst e Michail Fokin, è tratto da "Le mille e una notte", con coreografia di Michail Fokin, musica di Nikolaj Rimskij-Korsakov, e scene e costumi di Marija Levicka e Daniil Taranin. Nel ruolo di Zobeide è Katerina Kozacenko, in quello dello Schiavo d’Oro  Jan Vanja, Shahryar è interpretato da Sergij Litvinenko, Zeman da Vladislav Ivascenko, a danzare l’Eunuco Vitalij Netrunenko, le Odalische sono Elizaveta Gogidze, Varvara Mikevic e Anastasija Sevcenko. La scenografia è imponente e presenta uno scenario coloratissimo e ricco di elementi decorativi. In questo secondo balletto, i protagonisti, pur mostrando grandi doti di ballerini, hanno, forse, dato poco spazio ai sentimenti. In ogni caso il pubblico ha concesso loro applausi e consensi . Sempre all’altezza l’orchestra della Fondazione Petruzzelli diretta magistralmente nell’occasione dal M° Mikula Diadiura. L’evento è stato realizzato in collaborazione con Ater, Associazione Teatrale Emilia Romagna. La stagione lirica e di balletto riprenderà a settembre con “Il cappello di paglia di Firenze” di Nino Rota.
Gaetano Laudadio



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