GRANDE APPUNTAMENTO CON LA DANZA: CARMEN | BOLERO DELLA
MM CONTEMPORARY DANCE COMPANY
Con il prossimo spettacolo,
nell’ambito della 71ª
Stagione Concertistica, si rinnova un appuntamento irrinunciabile per ogni ballerino e per tutti
gli appassionato della grande danza: lunedì 9 febbraio 2015, sul
palcoscenico dello storico Teatro Orfeo di Taranto, alle ore 21,
si esibirà la straordinaria MM Contemporary Dance Company in CARMEN |
BOLERO.
La MM Contemporary Dance
Company è una compagnia di danza contemporanea diretta dal coreografo Michele
Merola e sostenuta dall’Associazione Progetto Danza di Reggio Emilia.
Formata attualmente da sette
danzatori solisti, è nata stabilmente nel 1999 come centro di produzione di
eventi, spettacoli, workshop e promotrice di rassegne, con l’obiettivo di
favorire scambi e alleanze fra artisti italiani ed internazionali, testimoni e
portavoce della cultura contemporanea.
Il repertorio della Compagnia,
che ha sede a Reggio Emilia, è estremamente ricco e articolato, grazie ai
lavori di Merola e a creazioni firmate dai noti coreografi Mats Ek, Karl Alfred
Schreiner, Emanuele Soavi, Enrico Morelli.
Nel 2010 MM Contemporary
Dance Company ha vinto il prestigioso Premio Danza&Danza come migliore
compagnia emergente. Oggi è una realtà di eccellenza della danza italiana, con
una consolidata attività di spettacoli su tutto il territorio nazionale.
La nuovissima produzione
della MM Contemporary Dance Company porta in scena a Taranto, subito dopo la
prima nazionale dello scorso 31 gennaio, due grandi titoli del repertorio
musicale nell’interpretazione di due eccezionali coreografi italiani: Michele
Merola, direttore artistico della compagnia, ed Emanuele Soavi, da
anni attivo in Germania presso prestigiose compagnie: con questo spettacolo la
MM Contemporary Dance Company vuole offrire la sua rivisitazione di due
celeberrime opere musicali, che sono state oggetto di rappresentazione da parte
di grandi artisti contemporanei, fra i quali i famosissimi Mats Ek per Carmen e Maurice Bejart per Bolero.
BOLERO, musica di Maurice Ravel
e coreografia di Michele Merola, è un meccanismo ad orologeria dalla rigorosa
precisione. La composizione (1928) è ancora oggi tra i brani più noti e
ascoltati della storia della musica: una delle ragioni della fortuna del pezzo
sembra essere fortemente legata all’evocazione di immagini di sensualità che
questo suscita, spesso contrassegnate da una sostanziale ambiguità. L’ispirazione
del coreografo si è focalizzata sul ventaglio inesauribile dei rapporti umani,
in particolare quelli di coppia, dentro ai quali, spesso, registriamo le
reciproche e inconciliabili distanze tra uomini e donne, quel “muro
trasparente” che li divide. Così, nelle diverse sfumature assunte dalla danza,
la coreografia declina la varietà di umori che circolano intorno e dentro al
rapporto di coppia proiettando, dall’interno verso l’esterno, paure, desideri
rimossi, traumi esistenziali che rivelano interi universi, legami segreti che
esistono tra le persone, fra crescendo e diminuendo, come l’immortale musica
del Bolero che diventa metafora della
nostra esistenza, stretta nei doppi binari che ciascuno sperimenta nel corso
della propria vita, fra contrasto e dialogo, seduzione e disinganno, sorpresa e
sconcerto.
CARMEN Sweet, musiche di Georges
Bizet e del famoso Trio Los Panchos (Messico), è coreografato in
esclusiva da Emanuele Soavi, è pensata tenendo conto dell’originale intenzione
del compositore di creare un’opera-comique.
In questo lavoro, traendo
spunto e rivisitando le tracce del leggendario canovaccio, l’azione,
volutamente permeata di ironia e sarcasmo, ha inizio nell’arena in cui Carmen,
Micaela, Frasquita, Mercédès, Don José, Zuniga, Escamillo danno libero sfogo
alle loro emozioni.
Dando così spazio al forte
virtuosismo tecnico e teatrale degli interpreti in scena, Soavi ci immerge
drammaturgicamente in una trama fatta di sottili relazioni, di equilibri e di
ricami, fra tensione e sospensione, dove movimenti e gesti vanno letti oltre
l’apparente eleganza che sta sopra le righe. Il tutto accompagnato dalle
celeberrime note di Bizet, a volte interrotte dalle canzoni del gruppo canoro
Los Panchos, nei cui testi antagonismo, gelosia e desiderio sono i soggetti
onnipresenti.
Nella famosa storia narrata
dall’opera di Bizet, quasi una fiction in movimento, si svela al pubblico un
racconto che può essere vero e non solo immaginario, fatto di bellezza fisica
espressa dai corpi dei danzatori, dove la narrazione delle scene è scandita
dalle relazioni tra i sensi, che ripetutamente infiammano di passione i
protagonisti in scena.
Per
informazioni: Amici della Musica in via Toscana n. 22/a - tel.: 099.7303972 - 335.6253305
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