Il
Ravello Festival ai piedi di Martha Argerich
Sold
out per il suo ritorno sul Belvedere di Villa Rufolo
È sold out la platea del Belvedere di Villa
Rufolo che attende impaziente il ritorno a Ravello, domenica 11 luglio,
di Martha Argerich.
L’inizio del concerto, per consentire di assistere
alla finale del Campionato Europeo di calcio, è anticipato alle ore 19.45. Il pubblico
uscendo da Villa Rufolo avrà, inoltre, la possibilità di seguire l’attesissimo
match in Piazza Duomo dove sarà allestito un maxischermo a cura del Comune di
Ravello.
“Genio del pianoforte”, “miracolo della natura”,
“ciclone argentino”, o ancora “leonessa della tastiera”: non mancano certo le
definizioni per evocare la dirompente personalità della Argerich. Allieva di
Friedrich Gulda e Arturo Benedetti Michelangeli, per arrivare alle affermazioni
del Premio Busoni, del Concorso di Ginevra e all’apoteosi dello “Chopin”, fino
agli anni più recenti con una miriade di progetti per lanciare giovani talenti,
il curriculum della pianista argentina è sterminato.
Nel concerto, uno dei più attesi di questa 69esima
edizione ideata da Alessio Vlad, la Argerich inserirà la sua esibizione
nell’omaggio a Igor Stravinskij che, nel cinquantenario della scomparsa, sarà
tributato da Charles Dutoit, Direttore d’orchestra principale e
consulente musicale della Philadelphia Orchestra, nonché Direttore artistico e
principale della Royal Philharmonic Orchestra, alla testa della Slovenian
Philharmonic Orchestra.
Il programma sarà inaugurato da “Jeu de cartes”,
l’ironico balletto che Stravinskij creò nel 1936 all’apice del suo periodo
neoclassico per l’American Ballet, una vera e propria partita a poker,
suddivisa in tre mani, in cui le carte tentano di sconfiggere il diabolico
Jolly.
Marta Argerich donerà al pubblico del Ravello
Festival “il più bel concerto moderno per pianoforte”, come il Daily Herald
definì l’op.26 di Prokofiev, alla sua premiere a Chicago nel 1921. Finale
ancora stravinskiano, con la seconda suite da “L'oiseau de feu” del 1919. Si
narra, nell'Uccello di fuoco, dello zarevic Ivan, il quale, con l'aiuto di una
sua penna d'oro si industria di strappare dalle grinfie del mago Katscei,
l'amata principessa. Da qui a qualche anno, Stravinskij avrebbe definitivamente
integrato il “brutto”, nella rosa dei grandi valori estetici; e anche questa
fiaba del principe Ivan passa attraverso una scrittura sperimentale, in cui il
ritmo scomposto e la durezza sonora sono, le strutture portanti dell’intera
partitura.
Domenica 11 luglio, Villa Rufolo sarà visitabile
dalle ore 9 alle ore 18.30 (ultimo ingresso ore 18).
www.ravellofestival.com. Per info 089 858 422 - boxoffice@ravellofestival.com.
Domenica 11 luglio
Belvedere di Villa Rufolo,
ore 19.45
Slovenian Philharmonic
Orchestra
Direttore Charles Dutoit
Martha Argerich, pianoforte
Musiche di Stravinsky, Prokofiev
Posto unico € 50
Programma
Igor Stravinsky
Jeu
de cartes
Sergej Prokofiev
Concerto
n. 3 in do maggiore per pianoforte e orchestra, op. 26
Igor Stravinsky
L'oiseau de feu
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