mercoledì 2 marzo 2016

SERGEY KRYLOV,AL TEATRO CARLO FELICE


Venerdì 4 marzo Concerto sinfonico corale al Teatro Carlo Felice
Direttore Daniel Smith
Violino Sergej Krylov

La Stagione Sinfonica 2016 del Teatro Carlo Felice prosegue venerdì 4 marzo alle ore 20.30 con il nono concerto sinfonico corale.
Sul podio, Daniel Smith, giovane e promettente direttore australiano che sulla scia della vittoria dei più importanti concorsi internazionali di direzione d’orchestra, accompagnato dalle entusiastiche critiche della stampa internazionale, debutterà a Genova dirigendo l’Orchestra ed il Coro del Teatro Carlo Felice.
Al violino, all’apice della sua fortunatissima carriera, Sergej Krylov, attualmente considerato uno dei più alti rappresentanti della grande tradizione violinistica russa, eseguirà nella prima parte della serata il Concerto n. 2 per violino e orchestra in si minore op. 7  M.S. 48 di Niccolò Paganini,  considerato  forse il concerto più ricco di inventiva melodica e innovazione tecnica tra quelli mai composti dall’autore.
Nella seconda parte potremo ascoltare una delle più ipnotizzanti partiture concepite per orchestra e coro, le Suite n. 1 e n. 2 dal balletto Daphnis et Chloé di Maurice Ravel, composta nel 1911 per i “Ballets Russes”, ispirato al racconto mitologico greco sull’amore contrastato tra Daphnis e Chloé.
Alle ore 19.30, presso la Sala Paganini del Teatro Carlo Felice, in collaborazione con l’Associazione Teatro Carlo Felice, si terrà una breve conferenza introduttiva con il M°Daniel Smith.



Venerdì 4 marzo 2016 ore 20.30
nono concerto in abbonamento

Direttore
Daniel Smith

Violino 
Sergej Krylov

Niccolò Paganini
Concerto n. 2 per violino e orchestra in si minore op. 7  M.S. 48

Maurice Ravel
Suite n. 1 e n. 2  dal balletto Daphnis et Chloé

Orchestra e Coro del Teatro Carlo Felice
Maestro del Coro Pablo Assante



IL TALENTO DELLA TASTIERA, VINCENZO LENTINI IN TOUR NEGLI USA

Tournée americana per il pianista tarantino Vincenzo Lentini, promettente talento della musica classica. 

Si esibirà in alcuni concerti promossi dal Grumo Festival negli USA: il 29 febbraio a Grand Rapids presso il centro ‘Wook Valley Estates, in Michigan, nella zona dei grandi laghi, mentre il 4 e il 5 marzo sarà a New York City nel teatro del National Opera Center - precisamente a Manhattan nella 7^ Strada -  e presso la sala concerti del Westchester Italian Cultural Center di Tuckahoe - una città dellarea metropolitana della Grande Mela. A New York e Tuckahoe gli eventi sono molto attesi specialmente dalla comunità di pugliesi organizzati nella 'United Pugliesi Federation' che ha curato la manifestazione culturale.

I concerti di New York vogliono rappresentare una vetrina del ‘Grumo Festival, che è un festival itinerante di musica classica organizzato dal M° Giuseppe Lupis, pianista di fama internazionale, con incarichi di lavoro presso importanti istituzioni accademiche americane, con diverse tappe in tutta Italia con un suo clou finale a Grumo Appula (Bari) cittadina originaria della sua famiglia e per la quale il Maestro conserva un legame affettivo molto forte. 

Vincenzo Lentini, nato a Taranto nel 1990, si accosta al mondo della propedeutica musicale all’età di 3 anni per poi intraprendere nel 2000 il percorso formativo di pianoforte presso l'Istituto di alta formazione musicale "Giovanni Paisiello" di Taranto terminato con il massimo dei voti, lode e menzione d'onore sotto la guida del M° Giusy Francavilla nel Marzo 2013.
Nel corso degli anni ha frequentato vari masterclass e corsi di perfezionamento con diversi maestri tra i quali: Benedetto Lupo, Roberto Cappello, Pierluigi Camicia, Roberto Corlianò, Bruno Canino e Michele Marvulli. Ha preso parte in qualità non solo di solista a numerosi festival e rassegne musicali riscuotendo ampi consensi di pubblico e critica, tra i più recenti: "Omaggio a Chopin" (Bari), "I concerti del Conservatorio Tito Schipa" (Lecce), Amici della Musica (Taranto), "Grumo Festival & Opera Tour 2014" (Tesero, Roma, Bologna, Perugia, Bari), San Giacomo Festival 2015 (Bologna).
Attualmente è iscritto al Conservatorio di Lecce “Tito Schipa”, dove frequenta il biennio di specialistica sotto la guida del M° Pierluigi Camicia.
CONCORSI
posto al concorso ''Festival Nazionale Giovani Promesse'' (Taranto, 1998)
posto al concorso Nazionale Europeo ''Don Matteo Colucci'' (Fasano, 2003)
posto al concorso Regionale ''Giovanna Albano Sottomano'' (Taranto, 2003)
posto al concorso Internazionale "Città di Barletta" (Barletta, 2012)
posto al concorso Internazionale "Mendelssohn Cup" (Taurisano, 2013)
posto al concorso Internazionale "Provincia Regionale di Palermo" (Palermo, 2013)
posto al concorso Internazionale “Dinu Lipatti” (Roma, 2015)
posto al concorso Internazionale “Città di Matera” (Matera)

martedì 1 marzo 2016

UN NABUCCO DA RICORDARE AL TEATRO PETRUZZELLI

                     SUPERBA RAPPRESENTAZIONE DEL NABUCCO DI VERDI
Bari – Con una superba rappresentazione di Nabucco di Giuseppe Verdi, è andata in scena la seconda opera della stagione lirica 2016 della Fondazione Petruzzelli. Nabucodonosor è una delle prime composizioni di Verdi, composta prima di raggiungere la maturità piena, cui seguirono altri
capolavori come Traviata, Trovatore, Rigoletto, Otello, Falstaff, ecc. Opera fondamentale per il musicista di Busseto, non solo perchè lo traghetterà verso traguardi artisticamente elevati e la grandezza vera, ma anche perché segnò la sua vita per l’incontro con la soprano Giuseppina Strepponi. Nel 1842, infatti, in occasione della prima messa in scena  di Nabucco alla Scala di Milano, ad interpretare il ruolo di Abigaille fu proprio la Strepponi, soprano già famosa all’epoca in tutta Italia, mentre Verdi (che tra l’altro lasciava un periodo sfortunato in cui aveva perso prematuramente moglie e figli) non era ancora conosciuto. Un’opera che descrive oppressione e libertà, distruzione di templi e di ideologie ed in ogni caso opera meno complessa nella caratterizzazione umana dei personaggi rispetto agli altri capolavori che arriveranno dopo. Erano gli anni del Risorgimento ed il noto momento corale del 3° atto, il “Va pensiero”,  infiammò allora i cuori dei patrioti del tempo ed ancora ora esalta gli animi per la sua  liricità ed emozione. La vicenda del Nabucco è tratta dal biblico episodio dell’invasione del Regno di Giuda da parte del re babilonese Nabucodonosor nel 586 a.C. Al  saccheggio del Tempio di Gerusalemme seguì la deportazione dei vinti a Babilonia, e molti anni dopo,  la loro liberazione. Intorno a questa vicenda si sviluppa l’intreccio dell’opera con le controverse vicende d’amore di Fenena ed Abigaille per Ismaele. L’allestimento barese è stato di tutto rispetto. Semplici e datati gli scenari cartonati recuperati da Joseph Franconi Lee su bozzetti di Peter Hall. Efficaci la scenografia di Marta Ferri ed il disegno luci di Claudio Schmid e ricchi i costumi di Pasquale Grossi. Protagonista essenziale di quest’opera è stato il nuovo Coro della Fondazione Petruzzelli, splendido ed illuminato per tutta l’opera ed in
particolare nell’esecuzione del “Va pensiero”.  Molto ben preparato, come sempre, dal bravissimo
maestro Franco Sebastiani che evidenzia sempre intuizioni felici.  Eccezionalmente e dopo calorosi ed insistenti applausi del pubblico, Coro ed orchestra hanno rieseguito il “Va pensiero”. Perfetta, insieme al Coro anche l’orchestra, entrambi di recente formazione ma già con evidente compattezza ed esperienza. Giudizio decisamente positivo anche quello riguardante il cast dei cantanti;  hanno tutti mostrato grandi qualità vocali ed attitudini sceniche. Convincente il Nabucco di Giovanni Meoni, di intensa espressività, per il fraseggio e la presenza scenica.  Bravissima Susanna Branchini nel ruolo di Abigaille, per il taglio drammatico sia nella voce che nell’aspetto attoriale. A suo agio nella parte in cui mostra temperamento e foga, la soprano è stata ancora più convincente nella seconda parte della recita. Anche il basso greco Christophoros Stamboglis, nel ruolo di Zaccaria ha mostrato grande capacità vocale ed interpretativa. Voce matura, calibrata e sicura quella di Antonio Corianò in Ismaele ed infine ottima Daniela Innamorati di Fenena. Tutti, in ogni caso ed anche per gli altri ruoli,  hanno mostrato buone capacità vocali. Il direttore Roland Boer, attento agli strumentisti quanto agli artisti sul palco, è riuscito ad ottenere bellissimi colori, intensificando chiaroscuri e passaggi eleganti e puliti. Alla fine grandi applausi per tutti da un foltissimo pubblico che ha riempito il Teatro, mostrando di aver gradito pienamente la rappresentazione.


Gaetano Laudadio
Le foto sono di Carlo Cofano


DMITRI LISS SUL PALCO DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA

Dmitri Liss torna sul podio dell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna

Bologna, Teatro Auditorium Manzoni, venerdì 4 marzo 2016 ore 20:30


Dopo il successo del concerto del 4 dicembre scorso - dedicato a Tarnopolsky, Mendelssohn e Prokof'ev - Dmitri Liss, Direttore musicale dell'Orchestra Filarmonica degli Urali, torna sul podio dell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, con un concerto in programma venerdì 4 marzo 2016 alle ore 20:30 al Teatro Manzoni. La prima parte della serata prevede Holoubek (La colomba selvatica) Op. 110, il quarto poema sinfonico di Antonín Dvořák, eseguito per la prima volta il 20 marzo del 1898 a Brno sotto la direzione di uno allievo del compositore destinato a diventare celebre: Leoš Janáček.
Le quattro scene musicali di Holoubek tratteggiano la storia di una donna tormentata dal mesto canto di una colomba, che la fa sprofondare nel senso di colpa per l’omicidio del marito, spingendola al togliersi la vita.
Si prosegue quindi con Don Juan Op. 20, primo folgorante poema sinfonico composto nel 1888 da un Richard Strauss appena ventiquattrenne, e considerato da Carl Dahlhaus l’emblema musicale del “modernismo fin-de-siècle”. Il programma è completato dalla Suite n. 3 Op. 55 in sol minore di Čaikovsky, eseguita per la prima volta a San Pietroburgo nel 1884 sotto la direzione di Hans von Bülow.
Il concerto è registrato e sarà trasmesso in differita su Rai Radio3.

Prossimo appuntamento sempre al Teatro Manzoni il 1° aprile 2016 con l’Orchestra del Teatro Comunale e il pianista Roman Zaslavsky diretti da Mario Venzago. Musiche da Beethoven e Bruckner.

Nato nel 1960, Dmitri Liss ha conseguito il diploma al Conservatorio di Mosca dove ha studiato con Dmitry Kitayenko, Direttore musicale dell’Orchestra filarmonica di Mosca – istituzione musicale con cui Liss ha iniziato a lavorare come assistente dello stesso Kitayenko – Nel 1995 Liss ha vinto il concorso internazionale per giovani direttori «Lovro Matacic» (Zagreb). Da allora è Direttore artistico e Direttore principale dell’Orchestra filarmonica degli Urali. Tra il 1997 e il 1999 è stato Principale direttore russo dell’Orchestra giovanile russa in America e Direttore associato della Orchestra nazionale russa (1999 – 2003).
Dmitri Liss è riconosciuto come uno dei migliori direttori della sua generazione e ha lavorato con istituzioni come l’Orchestra nazionale russa, l’Orchestra filarmonica di Mosca, l’Orchestra filarmonica di San Pietroburgo, la Grande Orchestra sinfonica di Stato “Tchaïkovski”, l’Orchestra filarmonica di Bergen, l’Orchestra sinfonica di Trondheim, l’Orchestra sinfonica della radio olandese, la Residentieorkest, l’Orchestra dei Paesi Bassi del Nord, l’Orchestra filarmonica di Osaka, l’Orchestra sinfonica Pacific, l’Orchestre national de France, l’Orchestra filarmonica di Budapest, l’Orchestra nazionale estone, l’Orchestra sinfonica lituana.
Liss ha lavorato con artisti del calibro di M. Rostropovich, G. Kremer, M. Pletniev,  A. Gavrilov, B. Berezovsky, W. Marsalis, Y. Bashmet, V. Tretyakov, V. Repin, S. Mintz, G. Apap, A. Suwanai, N. Gutman, C. Carr, S. Gabetta, A. Kniazev, B. Belkin, P. Donohoe, C. Katsaris, D. Bashkirov. Ha preso parte a numerosi festival, tra i quali: La Folle Journée de Nantes, il Festival Radio France de Montpellier, il Festival de Piano de La Roque d’Anthéron, l’Europalia in Belgio e il “Festival delle orchestra sinfoniche del mondo” a Mosca.
Nella stagione 2005 – 2006 Liss ha registrato 6 CD per Warner Classics: la Sinfonia N. 6 e la Sinfona N. 10 di Miaskovsky; il Concerto per pianoforte N. 1 di Tchaikovsky; il Concerto per pianoforte di Khachaturian con Boris Berezovsky. Per Mirare Harmonia Mundi ha inciso tutti i concerti per pianoforte di Rachmaninov con Boris Berezovsky; la Sinfonia N. 6 e Francesca da Rimini di Tchaikovsky; Sheherazade e La grande Pasqua russa di Rimsky Korsakov. Sempre per Mirare ha recentemente inciso il Concerto per pianoforte N. 2 di Brahms con Boris Berezovsky e con l’Orchestra filarmonica degli Urali.
Dmitri Liss è stato nominato Direttore principale della Filarmonica di Zuidnederland per tre anni, a partire dalla stagione 2016- 2017.
I biglietti del concerto (da 30 a 15 euro) sono in vendita presso la biglietteria del Teatro Comunale di Bologna. Informazioni su www.tcbo.it
.

TEATRO PETRUZZELLI, IL 6 MARZO NUOVO APPUNTAMENTO CON I CONCERTI DEL MATTINO

Fondazione Petruzzelli:
I Concerti del Mattino,
secondo appuntamento della rassegna di musica da camera 2016


Domenica 6 marzo alle 11.30, al Teatro Petruzzelli è in cartellone il secondo appuntamento della rassegna di musica da camera I Concerti del Mattino.

A dar vita al concerto Giulio Francesconi (flauto), Marco Bardi (oboe), Michele Naglieri (clarinetto), Matteo Morfini (fagotto) e Michele Canori (corno).

In programma la Sinfonia da “Die Zauberflöte” KV 620 di Wolfgang Amadeus Mozart (arrangiamento di Joachim Linckelmann), Divertimento in si bemolle maggiore Hob.I:46 di Franz Joseph Haydn, Antiche danze ungheresi del XVII secolo di Ferenc Farkas, Trois pièces brèves per quintetto di fiati di Jacques Ibert, Five easy pieces di Denes Agay.

Dopo il successo riscosso nella scorsa stagione, la rassegna dei Concerti del Mattino propone anche nel 2016 appuntamenti di qualità con la grande musica da camera, interpretata da solisti d’eccezione. I concerti avranno luogo al Teatro Petruzzelli la domenica mattina e sono un invito a concludere la settimana in musica rivolto ad un pubblico di tutte le età.

Biglietti in vendita al botteghino del Teatro Petruzzelli e on line su www.bookingshow.it, Informazioni: 080.975.28.10.


Giulio Francesconi, flauto
Tra i più apprezzati flautisti della sua generazione, negli anni ha cercato di sviluppare la sua attività musicale differenziandola il più possibile. Suona regolarmente in diversi ensemble di musica da camera francesi, italiane e tedesche, tra cui: Accroche Note, Algoritmo, Ensemble Prometeo, Ensemble Stravinsky, affrontando un vasto  repertorio fino alle creazioni dei nostri giorni. Dal 2014 è stato incaricato del ruolo di direttore artistico del Fantasia Ensemble, con il quale si è esibito in diversi paesi d’Europa. Il suo talento e i suoi progetti sono sostenuti da differenti organismi, tra cui la Drac Alsace, Printemps e l’atelier Flautissimo di Ginevra che gli ha donato un flauto in legno granidilla che utilizza nel repertorio del periodo barocco e classico. Ha suonato da solista con l’Orchestre Philharmonique de Strasbourg e con l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano. È stato per diversi anni primo flauto della World Youth Orchestra e ha collaborato con molte orchestre, prima di ricoprire, da gennaio 2016, il ruolo di primo flauto della Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari. In cinque anni ha registrato tre cd per l’etichetta discografica Stradivarius, contenenti opere di Schoenberg, Sciarrino, Traversa. Ricercato didatta, insegna inoltre nei corsi del Gubbio Summer Festival.
A coronamento dei suoi studi accademici c’è un Master in Interpretazione e Musicologia ottenuto all’Haute école des arts du Rhin e all’Université de Strasbourg.

Marco Bardi, oboe
Ha studiato oboe alla Scuola Comunale di Musica “G. Verdi” di Prato con la guida del maestro G. Castaldo. Successivamente si è perfezionato al Conservatorio Superiore di Ginevra con il maestro M. Bourgue ottenendo il Diploma De Concert. È stato primo Oboe dell’Orchestra Giovanile Italiana e dell’Accademia della Gustav Mahler. È risultato vincitore e idoneo di numerose audizioni per Oboe e Corno Inglese in varie Orchestre. Ha collaborato e collabora regolarmente con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro Regio di Torino, l’Orchestra Regionale Toscana, Teatro Verdi di Trieste, l’Orchestra Haydn di Bolzano, il Teatro Lirico di Cagliari e il Teatro dell’Opera di Roma, il Teatro La Fenice di Venezia, il Teatro di San Carlo di Napoli, l’Orchestra “A. Toscanini” di Parma, I Solisti di Pavia, l’Orchestra da Camera di Mantova.  È  stato diretto da direttori quali Y. Temirkanov, R. Muti, G. Noseda, A. Pappano, M. Chung, D. Gatti, J. Tate, J Conlon, G. Kuhn, S. Accardo. Attualmente è primo Oboe del Teatro Petruzzelli di Bari.

Michele Naglieri, clarinetto
Si è laureato in clarinetto con il massimo dei voti al conservatorio “G. Verdi” di Milano e al CSI di Lugano ed è diplomando in composizione.
È vincitore di vari concorsi internazionali sia in veste di solista, sia di camerista.
In ambito orchestrale è risultato idoneo alle audizioni all’Arena di Verona, Orchestra Regionale della Toscana e Teatro alla Scala di Milano.
È Primo Clarinetto e Solista del Teatro Petruzzelli di Bari e ha suonato nelle più importanti orchestre da camera, sinfoniche e operistiche d’Italia in qualità di solista e primo clarinetto: in particolare, Orchestra Internazionale d’Italia, Milano Classica, I Pomeriggi musicali, Orchestra da Camera di Mantova, I Solisti di Pavia (di E. Dindo), Orchestra Maderna di Forlì, Orchestra Regionale della Toscana, Orchestra dell’Università di Milano, Philarmonie der Nationen di Salisburgo. Infine, è stato invitato recentemente dall’Orchestra Accademia Nazionale Santa Cecilia in Roma nel ruolo di Primo clarinetto.
Molto attivo come solista e camerista, ha suonato in Germania (Gewandhaus di Lipsia), Spagna, Belgio, Russia, Austria, Canada, Cina, Thailandia, Korea, India e Malesia con i più importanti fra i direttori e solisti del panorama mondiale.
Ha al suo attivo registrazioni edite da Stradivarius, Bayer Records, Dynamic, OnClassique, WideClassique. È stato docente di clarinetto alla Ricordi Music school e dell’orchestra Under 13 di Milano per la quale compone, trascrive e arrangia.

Matteo Morfini, fagotto
Si diploma in fagotto con il massimo dei voti e la lode nel 2003 con il maestro Paolo Carlini, studiando poi anche con F. Bossone e V. Zucchiatti.
Ha conseguito il secondo premio (primo non assegnato) al Concorso Nazionale di fagotto “G. Rossini” di Pesaro (2006).
Fa parte dell’Ensemble Nuovo Contrappunto diretto da Mario Ancillotti, con cui ha registrato un cd con musiche di De Falla per la rivista Amadeus. Collabora con numerose formazioni da camera quali: Harmoniemusik – I fiati dell’ORT, il Quintetto Fiorentino, i Fiati di Parma, i Solisti della GOG di Genova diretti da Pietro Borgonovo, il Contempoartensemble e con il Nextime Ensemble suonando per: Società del Quartetto di Milano, Associazione Alessandro Scarlatti di Napoli, IUC de “La Sapienza” di Roma.
Fa parte del Mascagni Bassoon Quartet, unico quartetto di fagotti stabile del panorama musicale italiano.
Ha collaborato come primo fagotto con seguenti orchestre: ORT - Orchestra della Toscana, Orchestra del Teatro Regio di Parma, Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, Orchestra dei Pomeriggi Musicali, ORL - Orchestra di Roma e del Lazio, collabora regolarmente con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Ha suonato con: L. Maazel, R. Muti, G. Pretre, W. Sawallish, M. W. Chung, J. Tate, D. Rustioni, R. Abbado, D. Oren, A. Pappano, R. Palumbo, G. Neuhold, S. A. Reck, G. Gelmetti, G. Ferro, I. Karabtchevsky, L. Jia, M. Plasson, P. Inkinen, B. Bartoletti, W. Humburg, Y. Levi, J. Webb.
Dal 2010 è primo fagotto dell’Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari.

Michele Canori, corno
Nato a Quadrelli si laurea in corno con il massimo dei voti e lode al conservatorio di Cesena con la guida del maestro L. Benucci. Si perfeziona altresì con i maestri Clevenger, Dohr, De Leval Jezierski, Vlatkovic, Baumann, Corti.
È vincitore di diverse audizioni tra le quali: Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra La Fenice di Venezia, Orchestra di San Carlo di Napoli, Orchestra del Petruzzelli di Bari.

Collabora inoltre con importanti orchestre: Orchestra della Svizzera Italiana, Maggio Musicale Fiorentino, Accademia di Santa Cecilia di Roma, Filarmonica della Scala di Milano, di San Carlo di Napoli, La Fenice di Venezia, Teatro Regio di Torino suonando con la direzione di grandi maestri tra i quali Mehta, Luisi, Bychkov, Ashkenazi, Gergiev, Gatti, Noseda. È vincitore nel 2015 del concorso per il posto di II corno al Teatro Petruzzelli di Bari.

L’INCANTO DELLA MUSICA BAROCCA CON LA VAGA HARMONIA

LA VAGA HARMONIA
L’INCANTO DELLA MUSICA BAROCCA
NELLA CHIESA DEL CARMINE DI TARANTO




Dopo l’enorme successo raccolto con il recital di Giovanni Bellucci con la guest star Giancarlo Giannini, la Stagione 2015-16 degli AMICI DELLA MUSICA rilancia ora con la grande musica classica: l’Ensemble LA VAGA HARMONIA DI VOCI ED ISTROMENTI sarà in concerto mercoledì prossimo 2 marzo, presso la Chiesa di Maria Santissima del Monte Carmelo (Chiesa del Carmine) sita nel Borgo Nuovo di Taranto, ore 21,00.

La Vaga Harmonia, ensemble barocco diretto dal  M° Fabio Anti ed espressione di alcuni importanti talenti dell’area jonica, propone un intenso concerto di musiche del Seicento italiano, nella bellissima cornice della Chiesa del Carmine, con strumenti d’epoca o perfette copie del periodo.

L’Ensemble nasce nel 2010 dal comune entusiasmo per una musica colta e ricercata, quella del periodo compreso tra il XVI e il XVIII secolo, nel tentativo di trasmettere la passione per le molte meravigliose composizioni che caratterizzano la cultura musicale europea, e italiana in particolare, di quel momento storico.

La Vaga Harmonia si è impegnata in molti concerti e partecipazioni a festival, anche all’estero (ad es., Kastoria - Grecia 2013) oltre a pubblicare due preziosi CD: “A modo Jonico” e “Ite omai aspri guai”, interamente prodotti dallo stesso gruppo.
I componenti de La Vaga Harmonia sono: MIMMO FORNARO, flauti a becco e traversa; DOMENICO NISI, violino; CARMINE FANIGLIULO, viola; VINCENZO VITTI, violoncello e viola da gamba; GABRIELLA RUSSO, arpa; FABIO ANTI, spinetta, canto e direzione.

Il programma è di grande interesse e ricercatezza, in costante confronto dialogico fra due grandi compositori della musica barocca, Andrea Falconiero e Claudio Monteverdi, le cui opere si alterneranno nell’esecuzione del gruppo.

Andrea Falconiero (o Falconieri), è uno dei più fulgidi rappresentanti della musica di corte del Seicento, un artista che intese ibridare lo stile italiano con esperienze musicali di derivazione iberica. Cantante, musicista e compositore raffinatissimo, fu attivo presso le corti di Modena, Parma, Genova, Napoli, Firenze e in Spagna e Francia. Morì a Napoli, sua città natale, nel 1656, probabilmente per l’epidemia di peste.
Fra i temi più interessanti trattati nelle sue composizioni, di cui mirabilmente La Vaga Harmonia proporrà vari affascinanti esempi, uno dei più interessanti è quello della “Follia”, che ha percorso con fecondità la cultura e le espressioni artistiche europee, a cominciare dal famoso “Elogio” di Erasmo da Rotterdam.
Claudio Monteverdi è uno dei giganti della musica colta occidentale, il compositore che ha stabilito i nuovi canoni musicali dell’epoca, rompendo la compatta monoliticità della polifonia medievale, all’insegna di una più libera e intensa espressività. Nato a Cremona nel 1567, scomparso a Venezia nel 1643, viaggiò in Ungheria e, soprattutto, nelle Fiandre, assorbendone i fermenti culturali e aggiornando, così, la musica italiana a cavallo fra il XVI e il XVII secolo. Oltre le sue innovative esperienze nel campo del melodramma, con titoli come Orfeo, Arianna, e L’incoronazione di Poppea, sono fondamentali per la storia della musica occidentale i suoi nove libri di Madrigali. Di grande rilievo anche la produzione monteverdiana di genere sacro, di cui ascolteremo alcuni bellissimi esempi durante il concerto dell’Ensemble La Vaga Harmonia.

Il costo dei biglietti per LA VAGA HARMONIA: POSTO UNICO € 10.
Prevendita a Taranto presso la sede degli Amici della Musica in via Toscana n. 22/A - tel. 099.7303972; Basile Strumenti Musicali in via Matteotti n. 14 - tel. 099.4526853; Box Office in via Nitti n. 106/a - tel. 099.4540763.


Info: 099.7303972 e www.amicidellamusicataranto.it

PAOLA GOFFI, NEO PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE RODOLFO VALENTINO

Premio Rodolfo Valentino 2016 Italian Excellence
Paola Goffi è il neo presidente della Fondazione Rodolfo Valentino



Castellaneta – Rinnovato il consiglio d’amministrazione della Fondazione Rodolfo Valentino di Castellaneta di cui è presidente Paola Goffi, vice presidente Giuseppe Nigro, tesoriere Luciana Calabrese, segretaria Dora Cassano, consiglieri Anna Rita D’Ettorre (assessore alla cultura del Comune di Castellaneta), Antonio Ludovico (responsabile del Centro Studi Rodolfo Valentino), Enzo Cassano e Luigi Policarpo; il consiglio d’amministrazione ha confermato Carmelo Perrone alla direzione del Museo Rodolfo Valentino e Carmela Fiorentino all’Accademia di Tango Rodolfo Valentino.

Il primo atto del nuovo consiglio d’amministrazione è stato quello di ufficializzare la data del Premio Rodolfo Valentino Italian Excellence che sarà domenica 15 maggio 2016, e di annunciare una grande novità, dopo aver osato il primo anno e sognato il secondo con l’organizzazione diretta della Fondazione Rodolfo Valentino.
Il Premio Rodolfo Valentino Italian Excellence incarna l’anima stessa del mito: tanti volti, tante vite, ma la medesima passione; la fondazione che porta il nome dell’attore nato a Castellaneta nel 1895 e morto a New York 90 anni fa, ha deciso, coraggiosamente, di cambiare, di rilanciare ancora per tornare alle sue origini: il cinema.
L’eccellenza resterà il faro del Premio Rodolfo Valentino 2016, ma sarà declinata soprattutto attraverso il mestiere dell’attore e delle attrici che esprimono il loro talento sul grande schermo, premiando il miglior professionista dell’anno, quindi, uno per ognuna delle tre categorie individuate di attore, attrice e giovane promessa, affidandosi ad una giuria di esperti.
Si torna al cinema, a questa grande passione, senza abbandonare ciò che in questi due ultimi anni ha fornito soddisfazione e forza per proseguire il cammino intrapreso.
Le eccellenze italiane saranno parte fondamentale del Premio Rodolfo Valentino 2016 perchè gli forniranno la struttura portante per sostenerlo nella novità di quest’anno, rischiando tutto. Si poteva godere della rendita accumulata con i risultati ottenuti in soli due anni, ma già strepitosi, invece è stato deciso di essere “pazzi” e ancora “affamati”, di osare ancora, di sognare ancora, di offrire al pubblico uno spettacolo capace di proiettare definitivamente il Premio Rodolfo Valentino nel firmamento degli eventi nazionali.
Osare, sognare, rischiare: la Fondazione Rodolfo Valentino, come il grande mito, non vuole porsi limiti.

______________________________________________________________________