mercoledì 5 agosto 2020

AL CIRCO MASSIMO L’ATTESISSIMO RITORNO DI DUE STAR INTERNAZIONALI: ANNA NETREBKO E YUSIF EYVAZOV IN “OMAGGIO A ROMA”.

Sul podio dell’Orchestra del Teatro dell’Opera

il maestro Jader Bignamini

 


 

Giovedì 6 e domenica 9 agosto l’attesissimo ritorno a Roma di due star internazionali: Anna Netrebko e Yusif Eyvazov in un concerto straordinario dall’emblematico titolo “Omaggio a Roma”. Diretti dal maestro Jader Bignamini e accompagnati dall’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma interpreteranno celeberrimi brani di Giuseppe Verdi, Francesco Cilea, Giacomo Puccini, Michail Glinka, Antonín Dvořák, Pietro Mascagni e Umberto Giordano. Coppia nell’arte e nella vita, i due divi ritornano a cantare insieme a Roma quasi sette anni dopo la Manon Lescaut diretta dal maestro Muti che li ha fatti incontrare.

 

Siamo davvero felici di ritornare nella città eterna – hanno dichiarato i due artisti alla vigilia del loro debutto al Circo Massimo –. È sempre così stimolante visitare luoghi come il Vaticano e il Pantheon. Puoi trascorrere delle ore passeggiando tra le strade di Roma. Per noi è particolarmente speciale. È qui che ci siamo conosciuti sei anni e mezzo fa ed è per questo che siamo particolarmente legati a questa città e al Teatro dell’Opera di Roma. Non vediamo l’ora di esibirci al Circo Massimo”.

 

È veramente un regalo straordinario l’‘Omaggio a Roma’ che due artisti come Anna Netrebko e Yusif Eyvazov offrono nella splendida cornice del Circo Massimo – ha dichiarato il sovrintendente Carlo Fuortes –. Dopo i grandi successi di Rigoletto e del balletto Le quattro stagioni, tutti sold out, e le repliche ancora in corso de Il barbiere di Siviglia e La vedova allegra, un nuovo appuntamento imperdibile con il meglio della lirica internazionale”.

 

Il programma musicale, che mette in risalto l’ampia potenzialità e vastità del loro repertorio che ogni volta stupisce pubblico e critica, prevede l’esecuzione del duetto “Già nella notte densa” tratto dal primo atto dell’Otello di Verdi, il recitativo e l’aria “Del sultano Amuratte… io son l’umile ancella” dal primo atto di Adriana Lecouvreur di Cilea, l’aria “È la solita storia del pastore” dal secondo atto de L’Arlesiana di Cilea, le arie “Vissi d’arte” ed “E lucevan le stelle” e il duetto “Mario! Mario!” da Tosca di Puccini, il “Canto alla Luna” dal primo atto di Rusalka di Dvořák, l’aria finale “Mamma, quel vino è generoso” da Cavalleria rusticana di Mascagni e il duetto “Vicino a te” da Andrea Chénier di Giordano.

 

L’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma interpreterà le ouverture del Nabucco di Verdi e di Ruslan i Ljudmila di Glinka, gli intermezzi sinfonici di Manon Lescaut e “La Tregenda” da Le villi di Puccini, oltre a quello di Cavalleria rusticana, atto unico di Mascagni che ha visto il suo debutto proprio al Costanzi nel 1890.

 

Dopo la prima di giovedì 6 agosto, si replica domenica 9, sempre alle ore 21.

 

I biglietti per la stagione estiva 2020 al Circo Massimo sono in vendita presso la biglietteria e sul sito del Teatro dell’Opera di Roma.

Per informazioni: operaroma.it

 

Il concerto fa parte del nuovo palinsesto di Roma Capitale Romarama.

 

 


 

 


WAGNER E VERDI ALL’ARENA DI VERONA IL 7 ED 8 AGOSTO.

Storico fine settimana con due serate dedicate ai massimi geni dell’Opera dell’Ottocento: in programma pagine celebri e rarità per la prima volta in Arena

Wagner in Arena - venerdì 7 agosto, ore 21.30

Verdi Gala - sabato 8 agosto, ore 21.30

L’edizione straordinaria del Festival d’estate 2020 prosegue con l’incontro musicale tra i due rivali dell’Opera: il potente sinfonismo di Richard Wagner torna all’Arena dopo decenni di assenza e si confronta con l’intensità drammatica dell’italianissimo Giuseppe Verdi. I due programmi, diversi e originali, sono affidati a grandi interpreti nei rispettivi repertori: Ricarda Merbeth, Eleonora Buratto, Francesco Meli e Luca Salsi, diretti dai grandi maestri Gustav Kuhn e Daniel Oren.

Nati entrambi nel 1813, diversissimi per indole e formazione, i geniali Wagner e Verdi condussero due vite parallele che li portarono spesso a guardarsi da lontano, capendosi poco, amandosi mai. Il Tedesco ambiva all’Opera d’arte totale e andava per la sua strada, creando dalla verde collina bavarese di Bayreuth una nuova forma di Teatro, il rito che ora tutti conosciamo, e ridisegnando l’epica germanica. L’Italiano “che pianse e amò per tutti” infuocò i cuori di una nuova nazione e portò ai suoi vertici la tradizione operistica, scavando nell’animo umano come nessun altro attraverso soggetti inediti, forti, all’epoca scandalosi. Entrambi alla fine del XIX secolo erano considerati le massime autorità musicali con cui in futuro si sarebbero dovuti confrontare tutti.

E se, a partire dalla prima Aida del 1913, i capolavori di Verdi sono entrati nell’anfiteatro veronese senza lasciarlo più, il caso di Wagner è più delicato: romantico e spettacolare, perfetto per le produzioni-kolossal degli anni Venti e Trenta (fu tra i primi autori ad essere rappresentati a Verona, persino prima di Puccini e Donizetti) ma molto amato anche nel Dopoguerra. Se si eccettuano pochissimi brani da concerto tra cui la serata del centenario nel 1983, il gigante tedesco manca in Arena dal Festival 1963.

«In un anno così difficile, il nostro Festival prosegue con successo, puntando dritto al futuro. – spiega il sindaco Federico Sboarina, presidente di Fondazione ArenaDopo l’emozione e la commozione delle prime due serate, in omaggio al personale sanitario impegnato durante l’emergenza e a ricordo di tutte le vittime del Coronavirus, l’Arena continua a dar voce alla tradizione dell’opera, coniugandola con la sperimentazione, in vista della prossima stagione. Data la straordinarietà del momento che stiamo vivendo, con le serate evento di quest’anno abbiamo voluto dar vita ad un percorso conoscitivo dei più grandi compositori di tutti i tempi. Occasioni uniche che il pubblico sta dimostrando di apprezzare, grazie anche alla presenza sul palcoscenico di artisti di indubbia qualità e reputazione, esattamente centrati sui repertori su cui sono più forti e convincenti. Un cartellone che ci proietta al 2021 e che avrà una sua continuità nel festival dell’anno prossimo».

L’imponente organico dell’Orchestra dell’Arena di Verona è guidato da Gustav Kuhn, maestro austriaco che ha diretto molte volte l’intero opus wagneriano, spesso curandone anche la messa in scena, e qui alle prese con le Ouverture più belle delle grandi opere L’Olandese volante, I Maestri cantori e Tannhäuser, senza dimenticare la celeberrima “Cavalcata” che apre il terzo atto de La Valchiria, su quel monte sacro dove le figlie di Odino conducono gli eroi e che sarà infine circondato dal fuoco. Al suo debutto areniano è il soprano Ricarda Merbeth, specialista nel repertorio di lingua tedesca, cui sono affidate la romantica ballata di Senta, che trasposta il pubblico nei tempestosi mari del Nord dell’Olandese volante, e soprattutto la trasfigurazione finale del Liebestod, cantato dalla protagonista femminile di Tristano e Isotta.

Quello di venerdì 7 agosto è quindi un ritorno attesissimo che anticipa un grande evento del 2021, come dichiara il Sovrintendente e Direttore Artistico Cecilia Gasdia: «Abbiamo iniziato a parlare di Wagner con Jonas Kaufmann già due anni fa e il primo a cantare in tedesco sul nostro palco avrebbe dovuto essere lui, se la pandemia non ci avesse costretti a ridisegnare la stagione. Lui debutterà finalmente nel 2021: mi piace sottolinearlo, perché voglio ricordare che nel mondo dell’Opera si deve sempre ragionare con grande anticipo e creare un percorso artistico impeccabile attraverso le stagioni. L’emergenza del 2020 è stata in fondo uno stimolo efficace ed ora abbiamo con noi artisti solidissimi nell’universo wagneriano, una serata davvero speciale che apre nuovi orizzonti, nel segno di musica e qualità. La serata verdiana subito seguente per gli amanti dell’opera è una chicca imperdibile, davvero da “Scala d’estate”, come si usava dire una volta. Accostare Verdi e Wagner continua anche uno dei giochi preferiti da tutti noi appassionati: la gara immaginaria, un po’ per scherzo, un po’ seriamente, tra i due colossi dell’opera ottocentesca».

Sabato 8 agosto, per il Verdi Gala, il maestro Daniel Oren incontra l’amato pubblico veronese dirigendo un programma che accosta pagine note del cigno di Busseto e capolavori poco o mai rappresentati all’Arena: Rigoletto, Otello, Un ballo in maschera, ma anche Don Carlo, Simon Boccanegra, Luisa Miller, Macbeth. Le voci scelte per salire sul grande palcoscenico centrale sono quelle di giovani italiani già affermati sui palcoscenici di tutto il mondo, interpreti eccezionali e richiestissimi proprio nel repertorio verdiano: il soprano mantovano Eleonora Buratto, il tenore genovese Francesco Meli, il baritono parmense Luca Salsi. Le tre voci, impegnate in arie e duetti, si uniranno nel finale I de Il Trovatore, titolo tra i più amati nelle ultime stagioni del Festival. Come vuole la tradizione spettacolare dell’Arena, accanto all’Orchestra avrà un ruolo fondamentale il Coro preparato da Vito Lombardi, che propone i brani più belli di Nabucco, Ernani, I Lombardi alla prima crociata, i cori che furono colonna sonora del Risorgimento italiano.

Il Festival d’estate 2020 prosegue con altre serate-evento uniche nell’assetto irripetibile di quest’anno: il weekend Wagner-Verdi ricopre un ruolo fondamentale, confermando l’impegno dell’Arena a presentare programmi accattivanti e coraggiosi con cast d’eccellenza, tra vocazione internazionale e orgoglio italiano.

 

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Fondazione Arena di Verona ha istituito speciali tariffe per il pubblico veronese e per gli operatori sanitari, valide per tutte le date del Festival d’estate 2020. Per scoprirle nel dettaglio basta consultare il sito web www.arena.it nella sezione dedicata: https://www.arena.it/arena/it/pages/mappa-posti-prezzi-biglietti-arena-verona.html

Il ritorno di Wagner in Arena vuole inoltre essere l’occasione per un omaggio verso tutti quei turisti tedeschi che anche quest’anno scelgono Verona, rinnovando il forte legame con l’Italia e l’Opera. Fondazione Arena ha riservato un ulteriore regalo speciale ai fan tedeschi che decideranno di passare qualche giorno in Italia viaggiando con i vettori degli sponsor DB BAHN ed AIR DOLOMITI: chi presenterà un biglietto ferroviario DB BAHN o un biglietto aereo AIR DOLOMITI che attesti un viaggio sulla tratta Germania-Italia nei mesi di luglio e agosto 2020, potrà usufruire di una speciale riduzione sul prezzo dei biglietti per il Festival d’Estate 2020 all’Arena di Verona e di una tariffa speciale per la serata del 7 agosto, WAGNER in Arena.


TCBO: LA STAGIONE 2020 RIPARTE AL PALADOZZA

Riapertura il 21 settembre con il concerto diretto da Juraj Valčuha; solista Valeriy Sokolov.

 

Gabriele Lavia mette in scena l’Otello di Verdi appositamente per il nuovo spazio, tenendo conto delle regole anti-Covid; sul podio Asher Fisch

 

L’elisir d'amore del progetto Opera Next in forma semi-scenica e Madama Butterfly in forma di concerto

 

7 concerti in cui si alternano l’Orchestra e la Filarmonica del Teatro bolognese

 

E al Comunale il balletto 4 stagioni di Giuliano Peparini con l’étoile Eleonora Abbagnato 

 

Dal prossimo autunno il Teatro Comunale di Bologna avrà un nuovo palcoscenico al PalaDozza e la Stagione 2020 potrà così ripartire in sicurezza con tutti e tre i suoi principali cartelloni: opera, sinfonica e danza. Sono confermati molti degli appuntamenti già programmati per la stagione autunnale, sono previsti numerosi recuperi di spettacoli sospesi negli scorsi mesi e non mancano nuove proposte.

 

«Dopo la positiva riapertura nel teatro ripensato con la rassegna “L’estate del Bibiena” – dice il Sovrintendente Fulvio Macciardi – il Comunale guarda al futuro organizzandosi in luoghi nuovi per superare le contingenti restrizioni. Abbiamo realizzato un importante lavoro tecnico-logistico per ottenere una qualità elevata dal punto di vista sonoro, inserendo una camera acustica virtuale, e per creare degli spazi adatti alle esigenze dei nostri spettacoli, nel rispetto delle norme anti-Covid».

 

«Ringrazio il Teatro Comunale di Bologna e Bologna Welcome per l'impegno nell'individuare questa soluzione innovativa volta a salvaguardare la stagione musicale 2020 – commenta l’Assessore alla Cultura del Comune di Bologna Matteo Lepore –. Come sempre Bologna risponde con professionalità e passione alle sfide, anche quelle più difficili. Sono convinto che questo progetto rappresenterà un nuovo paradigma per le stagioni di opera e concertistiche per le altre città italiane ed europee».

 

 

AL PALADOZZA

 

Sinfonica

 

Si riparte il 21 settembre con Juraj Valčuha sul podio dell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, concerto che recupera quello dello scorso 1° marzo, con un programma in parte rinnovato che vede protagonista anche il violinista Valeriy Sokolov. Segue il 28 settembre il concerto con la Filarmonica del TCBO diretta da Hirofumi Yoshida con il soprano Jessica Pratt, originariamente previsto lo scorso 26 aprile. Viene invece anticipato dal 16 novembre al 12 ottobre il concerto diretto da Roberto Abbado con il pianista Alexander Melnikov e la Filarmonica. Il 15 ottobre si recupera il concerto dello scorso 30 marzo; diversamente da quanto già annunciato, il direttore d’orchestra Yoel Levi salirà sul podio dell’Orchestra del Comunale e con lui ci sarà il pianista Michail Lifits. Confermati, come da cartellone, tre appuntamenti: il 19 ottobre con la Filarmonica e Stefano Bollani nella doppia veste di direttore d’orchestra e solista, il 22 novembre e il 27 novembre con l’Orchestra del Comunale diretta rispettivamente da Pinchas Steinberg, con il pianista Federico Colli, e dalla bacchetta di Oksana Lyniv, con il violinista Stefan Milenkovich.

 

Opera

 

Dal 29 settembre torna la lirica con L’elisir d'amore di Gaetano Donizetti (fino al 7 ottobre) per il progetto “Opera Next”, diretto da Jonathan Brandani e con la regia di Pablo Maritano, che sarebbe dovuto andare in scena lo scorso aprile, presentato in forma semi-scenica. Il cast rimane invariato. Come già annunciato negli scorsi mesi, il 18, 20 e 21 ottobre vengono recuperate le tre recite della Madama Butterfly di Giacomo Puccini saltate lo scorso febbraio che, per motivi logistici, sono però proposte in forma di concerto con la direzione di Pinchas Steinberg. Tra gli interpreti principali confermati figurano Karah Son e Svetlana Kasyan, Cristina Melis, Angelo Villari e Raffaele Abete, Dario Solari e Gustavo Castillo. Produzione di punta del Comunale per la programmazione autunnale è l’Otello di Giuseppe Verdi nella nuova lettura registica di Gabriele Lavia, ideata appositamente per gli spazi del PalaDozza e rispettando le regole di sicurezza, in scena dall’11 al 18 novembre. Sul podio Asher Fisch. Tra i protagonisti Gregory Kunde e Roberto Aronica, che si alternano nel ruolo del titolo, Franco Vassallo e Mariangela Sicilia.

 

AL COMUNALE

 

Danza

 

Il Teatro Comunale di Bologna non abbandona la sua “casa”: infatti nella Sala Bibiena il 9 e 10 ottobre viene proposto per la Stagione di Danza il balletto in un atto intitolato 4 stagioni, Là dove il cuore ti porta, scritto e diretto da Giuliano Peparini: protagonista l'étoile Eleonora Abbagnato. Lo spettacolo, ripensato appositamente per il Comunale, vede la partecipazione dell’Orchestra del Teatro che eseguirà pagine di Antonio Vivaldi e Domenico Scarlatti.

4 stagioni sostituirà il balletto Lucrezia Borgia, previsto per il 25 e 27 settembre, mentre Le Presbytère n’a rien perdu de son charme, ni le jardin de son éclat di Maurice Béjart, originariamente in programma nelle stesse date di ottobre, non avrà luogo.


I dettagli sugli spettacoli e sugli orari, che seguono i regolari turni di abbonamento a seconda delle date, sono disponibili sul sito del teatro www.tcbo.it. Per tutti gli eventi della Stagione 2020 che vengono recuperati restano validi i biglietti e gli abbonamenti già acquistati (così come restano validi i titoli d'ingresso del balletto Lucrezia Borgia per 4 stagioni). Le indicazioni sulle modalità di accesso e sul posizionamento nelle nuove sale verranno comunicate prossimamente.


Inoltre, sono ad oggi confermati gli appuntamenti già programmati per dicembre, come La bohème di Giacomo Puccini, i concerti diretti da James Conlon e da Ryan McAdams e il gala internazionale di danza Les Étoiles. Le informazioni su dove si terranno questi spettacoli ed altre notizie saranno comunicate non appena possibile, anche in conformità con l’evolversi della situazione sanitaria e con le prossime direttive nazionali e regionali.


Dal 3 al 30 settembre 2020 sarà attiva la procedura di rimborso tramite voucher dei biglietti e degli abbonamenti relativi agli spettacoli della Stagione in corso annullati fino al 30 settembre 2020, attraverso la pagina “VIVAforVoucher” di Vivaticket.


La biglietteria del Teatro Comunale di Bologna resterà chiusa fino al 2 settembre; a partire dal 3 settembre sarà attiva in via telefonica allo 051/529019 dal martedì al venerdì dalle 12.00 alle 18.00 e il sabato dalle 11.00 alle 15.00.

 


lunedì 3 agosto 2020

Dido and Aeneas, il capolavoro di Purcell, sul Belvedere di Villa Rufolo.

Gli echi barocchi di Dido and Aeneas, il capolavoro di Purcell, rivivono sul Belvedere di Villa Rufolo.

 

Il caldo asfissiante di questi ultimi giorni non ha risparmiato neanche il Dido and Aeneas di Purcell andato in scena sul Belvedere di Villa Rufolo: l’umidità asfissiante infatti, ha fatto slittare l’inizio del terzo appuntamento del cartellone della 68esima edizione del Ravello Festival di un quarto d’ora per permettere allo staff di asciugare il palco e la tribuna divenuti, nelle ultime ore del pomeriggio, un vero e proprio acquitrino. Viste le condizioni meteo, le performance della Cappella Neapolitana diretta dal maestro Antonio Florio e degli interpreti assumono un valore ancora maggiore. Dopo le due danze: Passacaille hot pipe e La Grande danse, tratte da King Arthur, altre pagine scritte da Henry Purcell, la messa in scena dell’opera vera e propria in un’atmosfera quasi onirica: una Véronique Gens (avvolta in uno sgargiante abito rosso fuoco) ha interpretato con sicurezza e trasporto la regina Didone. Presenza scenica di grande impatto alla quale non era facile tenere testa. Maria Grazia Schiavo, è una graziosa Belinda (in un sontuoso abito verde) che alterna freschezza di timbro e che riesce a tenere testa a Didone così come l’Enea sicuro e forte interpretato da Mauro Borgioni, e il sorprendete Raffaele Pe, nei “panni” della strega.

Completano il cast Valeria La Grotta, (I donna, I strega, Spirito), Leslie Visco, (II donna), Aurelio Schiavoni, (II strega), Roberto Zangari, (marinaio) e, soprattutto, il Coro Mysterium Vocis preparato con grande dedizione da Rosario Totaro che dà consistenza e valore alla rara proposta portata in scena con grande coesione e concisione drammaturgica

Il Quartetto di Cremona incanta il pubblico di Ravello.

Il Quartetto di Cremona incanta il pubblico di Ravello.

 

La 68esima edizione del Ravello Festival ha riservato un’altra serata di grande musica amplificata dalla scelta sicuramente coraggiosa del direttore artistico Alessio Vlad di spostare anche i concerti da camera sul palco del Belvedere di Villa Rufolo.

Un piacere per gli occhi oltre che per le orecchie il concerto di Cristiano Gualco, Paolo Andreoli (violini), Simone Gramaglia (viola) e Giovanni Scaglione (violoncello) in arte Quartetto di Cremona. Il grande palco a strapiombo sul mare non ha impaurito il quartetto d’archi più famoso d’Italia che ha interpretato con la consueta maestria due dei più famosi componimenti per questa formazione di Beethoven: il Quartetto per archi in fa minore op.95 “Serioso” e il Quartetto per archi in mi minore op.59 n.2 “Razumovsky”. 

Ciliegina sulla torta una luna piena meravigliosa e luminosissima che si è stagliata nella sera della Città della Musica ed ha regalato al folto pubblico della serata un’esperienza indimenticabile.

AL VIA, SABATO 8 AGOSTO, IL 41ESIMO ROSSINI OPERA FESTIVAL.


La serata inaugurale in diretta streaming gratuita

 

Prende il via sabato 8 agosto alle 20.30 al Teatro Rossini la 41esima edizione del Rossini Opera Festival. La serata inaugurale, con la prima della nuova produzione della Cambiale di matrimonio eseguita assieme alla cantata Giovanna d’Arco, sarà trasmessa in streaming gratuito sul sito web e sulle pagine social del festival, per dare l’opportunità ai tanti spettatori che quest’anno non potranno essere a Pesaro di mantenere il proprio legame con la manifestazione anche a migliaia di chilometri di distanza. Inoltre l’opera sarà trasmessa in diretta radiofonica su RaiRadio3.

 

La cambiale di matrimonio, in programma al Teatro Rossini l’8, 11, 13, 17 e 20 agosto, sarà diretta da Dmitry Korchak, al suo debutto come direttore d’orchestra al ROF, alla guida dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini e di un cast composto da Carlo Lepore (Tobia Mill), Giuliana Gianfaldoni (Fanny), Davide Giusti (Edoardo Milfort), Iurii Samoilov (Slook), Pablo Gálvez (Norton) e Martiniana Antonie (Clarina). La regia è curata da Laurence Dale, coadiuvato da Gary McCann per scene e costumi e da Ralph Kopp per le luci. L’opera è in coproduzione con la Royal Opera House di Mascate, dove sarà riproposta nel gennaio 2021. Assieme alla Cambiale di matrimonio, sarà eseguita anche la Cantata Giovanna d’Arco, interpretata da Marianna Pizzolato.

La seconda produzione lirica in programma è Il viaggio a Reims firmato da Emilio Sagi (costumi di Pepa Ojanguren) e ripreso da Elisabetta Courir nell’ambito dell’attività dell’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda”. A causa del rinvio dei corsi dell’Accademia ad ottobre, stavolta il cast sarà composto da ex-accademici che hanno già avviato una importante carriera: Maria Laura Iacobellis, Chiara Tirotta, Claudia Muschio, Claudia Urru, Matteo Roma, Pietro Adaini, Nicolò Donini, Diego Savini, Michael Borth, Jan Antem, Alejandro S
ánchez, Antonio Garés, Carmen Buendía, Valeria Girardello, Francesca Longari, Oscar Oré, Elcin Huseynov. L’Orchestra Sinfonica G. Rossini sarà diretta da Giancarlo Rizzi. Lo spettacolo andrà in scena il 12 e 15 agosto alle 20.30 in piazza del Popolo.

Sempre in piazza del Popolo si terranno sei concerti con orchestra tenuti da alcuni tra i principali interpreti rossiniani d’oggi: Olga Peretyatko (9 agosto), Nicola Alaimo (10 agosto), Jessica Pratt (14 agosto), Juan Diego Flórez (16 agosto), il trio di buffi Alfonso Antoniozzi, Paolo Bordogna ed Alessandro Corbelli (18 agosto), Karine Deshayes (19 agosto). L’orchestra sarà la Filarmonica Gioachino Rossini, diretta da giovani talenti della direzione d’orchestra quali Michele Spotti, Nikolas N
ägele ed Alessandro Bonato.

 

Altra novità del Festival 2020 sono i Concerti al Museo, tenuti all’interno del Museo Nazionale Rossini da alcuni tra gli ex-accademici presenti a Pesaro: si esibiranno, accompagnati al pianoforte da Giulio Zappa, Nicolò Donini (11 agosto), Manuel Amati (13 agosto), Claudia Muschio (14 agosto) e Maria Laura Iacobellis (16 agosto).

Quale anteprima del ROF 2020,
giovedì 6 agosto alle 20.30 piazza del Popolo ospiterà la Petite messe solennelle, ultimo capolavoro sacro di Gioachino Rossini, dedicato alla memoria delle vittime del Covid-19: una commossa celebrazione di un lutto che è stato al tempo stesso personale e collettivo. La Messa sarà proposta nella sua versione originale per due pianoforti ed harmonium. Alessandro Bonato dirigerà il Coro del Teatro della Fortuna (Maestro del coro Mirca Rosciani), e un cast composto da Mariangela Sicilia (soprano), Cecilia Molinari (mezzosoprano), Manuel Amati (tenore) e Mirco Palazzi (basso). Al pianoforte Giulio Zappa e Ludovico Bramanti, all’harmonium Luca Scandali.

 


Giuseppe Grazioli dirige l’Orchestra del Teatro Lirico, il 7-8 agosto, per classicalparco nell’Arena del Parco della Musica di Cagliari.

 


Lirica, Concerti, Danza - Estate 2020

Arena all’aperto del Parco della Musica, piazza Amedeo Nazzari, Cagliari

 

venerdì 7 agosto, ore 21

sabato 8 agosto, ore 21

 

Giuseppe Grazioli dirige l’Orchestra del Teatro Lirico, il 7-8 agosto, per classicalparco nell’Arena del Parco della Musica di Cagliari

 

Venerdì 7 e sabato 8 agosto alle 21, prosegue, con il quarto appuntamento, classicalparco, l’attività musicale estiva 2020 del Teatro Lirico di Cagliari che comprende lirica, concerti e danza e che, a sua volta, ha inaugurato, il 17-18 luglio scorsi, la nuovissima Arena all’aperto del Parco della Musica di Cagliari (piazza Amedeo Nazzari).

 

Finalmente il Teatro Lirico di Cagliari ha spalancato di nuovo le porte al suo pubblico e il sipario si è alzato su uno spettacolo dal vivo, dopo la chiusura forzata di oltre 4 mesi dell’intera struttura, a causa dell’emergenza sanitaria da COVID-19, che ha bruscamente interrotto, il 4 marzo, le stagioni musicali in corso.

 

classicalparco propone 12 serate di spettacolo (fino al 14 agosto), per 6 distinti programmi musicali tutti replicati il giorno successivo, con inizio sempre alle 21, e vede in primo piano l’Orchestra e il Coro del Teatro Lirico di Cagliari, quest’ultimo diretto da Donato Sivo ed impegnato in tre programmi di assoluta rilevanza.

 

L’Arena all’aperto del Parco della Musica è una nuova, importante struttura per spettacoli della città, situata nella piazza Amedeo Nazzari tra il Teatro Lirico e il Conservatorio di Musica, che viene inaugurata quest’anno in forma “ridotta”, a causa del rigoroso rispetto delle normative di sicurezza sanitaria anti COVID-19, come da dettagliato Protocollo aziendale in allegato.

L’Arena prevede una platea di 1250 sedute, utilizzabili solo per 490 posti numerati a causa del distanziamento interpersonale imposto.

Il palcoscenico coperto di 12,50x12,50 metri, è racchiuso in una scatola scenica nera alta circa 8 metri che contiene gli impianti illuminotecnici e fonici, presenti anche sulle 4 torri ai lati della platea e del “golfo mistico”. Quest’ultimo è di ampiezza maggiorata, sempre per il rispetto del distanziamento imposto dell’emergenza COVID-19, ed è la causa della riduzione delle sedute per il pubblico che, in normali condizioni, raggiungerebbero poco meno di 2000 posti.

Sono anche presenti 3 gazebo lungo il percorso d’ingresso del pubblico, utilizzati come postazioni di controllo temperatura, verifica biglietti ed igienizzazione obbligatoria delle mani.

I biglietti serali includono, oltre l’indicazione del posto numerato, anche l’orario d’ingresso all’Arena, in base ai tre settori della platea, in modo da contingentare il flusso del pubblico.

 

Questa settimana sale sul podio Giuseppe Grazioli, direttore specialista nel repertorio novecentesco, la cui collaborazione è stata sempre particolarmente apprezzata nel nostro teatro (ha inaugurato la Stagione lirica e di balletto 2020 con Palla de’ Mozzi  di Marinuzzi), e che, alla guida dell’Orchestra del Teatro Lirico, si esibisce in un programma colto e piacevole (vedi locandina in allegato) che propone le affascinanti sonorità e le preziose suggestioni della musica americana novecentesca di Aaron Copland e Samuel Barber, fino alla trascinante suite composta da John Williams come colonna sonora della celeberrima saga cinematografica “Star Wars” che il nostro complesso orchestrale ha già interpretato, nel giugno 2016, con la direzione di Alpesh Chauhan.

 

Lo spettacolo ha una durata complessiva di 60 minuti circa e non prevede l’intervallo.

 

Prezzi biglietti: posto unico numerato € 20 (intero), € 10 (abbonati e under 30).

 

Da mercoledì 8 luglio la Biglietteria del Teatro Lirico è aperta per la vendita dei biglietti per tutti gli spettacoli di classicalparco.

 

La Biglietteria del Teatro Lirico è aperta dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13 e, nei giorni di spettacolo, anche dalle 16 alle 18.

 

Per informazioni: Biglietteria del Teatro Lirico, via Sant’Alenixedda, 09128 Cagliari, telefono 0704082230 - 0704082249, biglietteria@teatroliricodicagliari.it, www.teatroliricodicagliari.it. Il Teatro Lirico di Cagliari si può seguire anche su Facebook, Twitter, YouTube, Instagram, Linkedin.

 

La Direzione si riserva di apportare al programma le modifiche che si rendessero necessarie per esigenze tecniche o per cause di forza maggiore. Eventuali modifiche al cartellone saranno indicate nel sito internet del teatro www.teatroliricodicagliari.it.


Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari

direttore Giuseppe Grazioli

 

Aaron Copland (New York, 1900-1990)

Appalachian Spring, suite per orchestra (1944)

 

Samuel Barber (West Chester, 1910 - New York, 1981)

First Essay for Orchestra op. 12 (1938)

 

John Williams (Floral Park, 1932)

Star Wars, suite per orchestra (1977)