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Con il mio blog di informazione e critica musicale La Nota Azzurra, spero di aprire le menti e i cuori dei miei lettori all’emozionante mondo della musica. Gaetano Laudadio
mercoledì 5 agosto 2020
AL CIRCO MASSIMO L’ATTESISSIMO RITORNO DI DUE STAR INTERNAZIONALI: ANNA NETREBKO E YUSIF EYVAZOV IN “OMAGGIO A ROMA”.
WAGNER E VERDI ALL’ARENA DI VERONA IL 7 ED 8 AGOSTO.
Storico fine settimana con due serate dedicate ai massimi geni dell’Opera dell’Ottocento: in programma pagine celebri e rarità per la prima volta in Arena
Wagner
in Arena - venerdì 7 agosto, ore 21.30
Verdi Gala - sabato 8 agosto, ore 21.30
L’edizione straordinaria del Festival d’estate 2020 prosegue con l’incontro musicale tra i due rivali dell’Opera: il potente sinfonismo di Richard Wagner torna all’Arena dopo decenni di assenza e si confronta con l’intensità drammatica dell’italianissimo Giuseppe Verdi. I due programmi, diversi e originali, sono affidati a grandi interpreti nei rispettivi repertori: Ricarda Merbeth, Eleonora Buratto, Francesco Meli e Luca Salsi, diretti dai grandi maestri Gustav Kuhn e Daniel Oren.
Nati
entrambi nel 1813, diversissimi per indole e formazione, i geniali Wagner e
Verdi condussero due vite parallele che li portarono spesso a guardarsi da
lontano, capendosi poco, amandosi mai. Il Tedesco ambiva all’Opera d’arte
totale e andava per la sua strada, creando dalla verde collina bavarese di
Bayreuth una nuova forma di Teatro, il rito che ora tutti conosciamo, e
ridisegnando l’epica germanica. L’Italiano “che pianse e amò per tutti” infuocò
i cuori di una nuova nazione e portò ai suoi vertici la tradizione operistica,
scavando nell’animo umano come nessun altro attraverso soggetti inediti, forti,
all’epoca scandalosi. Entrambi alla fine del XIX secolo erano considerati le
massime autorità musicali con cui in futuro si sarebbero dovuti confrontare
tutti.
E
se, a partire dalla prima Aida del 1913, i capolavori di Verdi sono
entrati nell’anfiteatro veronese senza lasciarlo più, il caso di Wagner è più
delicato: romantico e spettacolare, perfetto per le produzioni-kolossal degli
anni Venti e Trenta (fu tra i primi autori ad essere rappresentati a Verona,
persino prima di Puccini e Donizetti) ma molto amato anche nel Dopoguerra. Se
si eccettuano pochissimi brani da concerto tra cui la serata del centenario nel
1983, il gigante tedesco manca in Arena dal Festival 1963.
«In
un anno così difficile, il nostro Festival prosegue con successo, puntando
dritto al futuro. – spiega il sindaco Federico Sboarina,
presidente di Fondazione Arena – Dopo l’emozione e la commozione delle
prime due serate, in omaggio al personale sanitario impegnato durante
l’emergenza e a ricordo di tutte le vittime del Coronavirus, l’Arena continua a
dar voce alla tradizione dell’opera, coniugandola con la sperimentazione, in
vista della prossima stagione. Data la straordinarietà del momento che stiamo
vivendo, con le serate evento di quest’anno abbiamo voluto dar vita ad un
percorso conoscitivo dei più grandi compositori di tutti i tempi. Occasioni
uniche che il pubblico sta dimostrando di apprezzare, grazie anche alla
presenza sul palcoscenico di artisti di indubbia qualità e reputazione,
esattamente centrati sui repertori su cui sono più forti e convincenti. Un
cartellone che ci proietta al 2021 e che avrà una sua continuità nel festival
dell’anno prossimo».
L’imponente
organico dell’Orchestra dell’Arena di Verona è guidato da Gustav Kuhn, maestro
austriaco che ha diretto molte volte l’intero opus wagneriano, spesso curandone
anche la messa in scena, e qui alle prese con le Ouverture più belle delle
grandi opere L’Olandese volante, I Maestri cantori e Tannhäuser,
senza dimenticare la celeberrima “Cavalcata” che apre il terzo atto de La
Valchiria, su quel monte sacro dove le figlie di Odino conducono gli
eroi e che sarà infine circondato dal fuoco. Al suo debutto areniano è il
soprano Ricarda Merbeth, specialista nel repertorio di lingua tedesca, cui sono
affidate la romantica ballata di Senta, che trasposta il pubblico nei
tempestosi mari del Nord dell’Olandese volante, e soprattutto la
trasfigurazione finale del Liebestod, cantato dalla protagonista
femminile di Tristano e Isotta.
Quello
di venerdì 7 agosto è quindi un ritorno attesissimo che anticipa un grande
evento del 2021, come dichiara il Sovrintendente e Direttore Artistico
Cecilia Gasdia: «Abbiamo iniziato a parlare di Wagner con Jonas Kaufmann
già due anni fa e il primo a cantare in tedesco sul nostro palco avrebbe dovuto
essere lui, se la pandemia non ci avesse costretti a ridisegnare la stagione.
Lui debutterà finalmente nel 2021: mi piace sottolinearlo, perché voglio
ricordare che nel mondo dell’Opera si deve sempre ragionare con grande anticipo
e creare un percorso artistico impeccabile attraverso le stagioni. L’emergenza
del 2020 è stata in fondo uno stimolo efficace ed ora abbiamo con noi artisti
solidissimi nell’universo wagneriano, una serata davvero speciale che apre
nuovi orizzonti, nel segno di musica e qualità. La serata verdiana
subito seguente per gli amanti dell’opera è una chicca imperdibile, davvero da
“Scala d’estate”, come si usava dire una volta. Accostare Verdi e Wagner
continua anche uno dei giochi preferiti da tutti noi appassionati: la gara
immaginaria, un po’ per scherzo, un po’ seriamente, tra i due colossi
dell’opera ottocentesca».
Sabato
8 agosto, per il Verdi Gala, il maestro Daniel Oren incontra l’amato pubblico
veronese dirigendo un programma che accosta pagine note del cigno di Busseto e
capolavori poco o mai rappresentati all’Arena: Rigoletto, Otello, Un ballo
in maschera, ma anche Don Carlo, Simon Boccanegra, Luisa Miller,
Macbeth. Le voci scelte per salire sul grande palcoscenico centrale sono
quelle di giovani italiani già affermati sui palcoscenici di tutto il mondo,
interpreti eccezionali e richiestissimi proprio nel repertorio verdiano: il
soprano mantovano Eleonora Buratto, il tenore genovese Francesco Meli, il
baritono parmense Luca Salsi. Le tre voci, impegnate in arie e duetti, si
uniranno nel finale I de Il Trovatore, titolo tra i più amati nelle
ultime stagioni del Festival. Come vuole la tradizione spettacolare dell’Arena,
accanto all’Orchestra avrà un ruolo fondamentale il Coro preparato da Vito
Lombardi, che propone i brani più belli di Nabucco, Ernani, I Lombardi alla
prima crociata, i cori che furono colonna sonora del Risorgimento italiano.
Il
Festival d’estate 2020 prosegue con altre serate-evento uniche nell’assetto
irripetibile di quest’anno: il weekend Wagner-Verdi ricopre un ruolo
fondamentale, confermando l’impegno dell’Arena a presentare programmi
accattivanti e coraggiosi con cast d’eccellenza, tra vocazione internazionale e
orgoglio italiano.
Fondazione
Arena di Verona ha istituito speciali tariffe per il pubblico veronese e per
gli operatori sanitari, valide per tutte le date del Festival d’estate 2020. Per
scoprirle nel dettaglio basta consultare il sito web www.arena.it nella sezione dedicata: https://www.arena.it/arena/it/pages/mappa-posti-prezzi-biglietti-arena-verona.html
Il ritorno di Wagner
in Arena vuole inoltre essere l’occasione per un omaggio verso tutti quei
turisti tedeschi che anche quest’anno scelgono Verona, rinnovando il forte
legame con l’Italia e l’Opera. Fondazione Arena ha riservato un ulteriore regalo
speciale ai fan tedeschi che decideranno
di passare qualche giorno in Italia viaggiando con i vettori degli sponsor DB BAHN ed AIR DOLOMITI:
chi presenterà
un biglietto ferroviario DB BAHN o un biglietto aereo AIR
DOLOMITI che attesti un viaggio sulla tratta Germania-Italia nei mesi di
luglio e agosto 2020, potrà usufruire di una speciale riduzione sul prezzo dei biglietti
per il Festival d’Estate 2020 all’Arena di Verona e di
una tariffa speciale per la serata del 7 agosto, WAGNER in Arena.
TCBO: LA STAGIONE 2020 RIPARTE AL PALADOZZA
Riapertura il 21 settembre con il concerto diretto da Juraj Valčuha; solista Valeriy Sokolov.
Gabriele Lavia mette in scena l’Otello di
Verdi appositamente per il nuovo spazio, tenendo conto delle regole anti-Covid;
sul podio Asher Fisch
L’elisir d'amore del progetto
Opera Next in forma semi-scenica e Madama Butterfly in forma
di concerto
7 concerti in cui si alternano
l’Orchestra e la Filarmonica del Teatro bolognese
E al Comunale il balletto 4 stagioni di
Giuliano Peparini con l’étoile Eleonora Abbagnato
Dal
prossimo autunno il Teatro Comunale di Bologna avrà un nuovo
palcoscenico al PalaDozza e la Stagione 2020 potrà
così ripartire in sicurezza con tutti e tre i suoi principali cartelloni:
opera, sinfonica e danza. Sono confermati molti degli appuntamenti già
programmati per la stagione autunnale, sono previsti numerosi recuperi di
spettacoli sospesi negli scorsi mesi e non mancano nuove proposte.
«Dopo
la positiva riapertura nel teatro ripensato con la rassegna “L’estate del
Bibiena” – dice il Sovrintendente Fulvio Macciardi – il
Comunale guarda al futuro organizzandosi in luoghi nuovi per superare le
contingenti restrizioni. Abbiamo realizzato un importante lavoro
tecnico-logistico per ottenere una qualità elevata dal punto di vista sonoro,
inserendo una camera acustica virtuale, e per creare degli spazi adatti alle
esigenze dei nostri spettacoli, nel rispetto delle norme anti-Covid».
«Ringrazio il
Teatro Comunale di Bologna e Bologna Welcome per l'impegno nell'individuare
questa soluzione innovativa volta a salvaguardare la stagione musicale 2020 –
commenta l’Assessore alla Cultura del Comune di Bologna Matteo Lepore –.
Come sempre Bologna risponde con professionalità e passione alle sfide, anche quelle
più difficili. Sono convinto che questo progetto rappresenterà un nuovo
paradigma per le stagioni di opera e concertistiche per le altre città italiane
ed europee».
AL PALADOZZA
Sinfonica
Si
riparte il 21 settembre con Juraj Valčuha sul
podio dell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, concerto che recupera
quello dello scorso 1° marzo, con un programma in parte rinnovato che vede
protagonista anche il violinista Valeriy Sokolov.
Segue il 28 settembre il concerto con la Filarmonica del TCBO
diretta da Hirofumi Yoshida con il soprano Jessica
Pratt, originariamente previsto lo scorso 26 aprile. Viene invece
anticipato dal 16 novembre al 12 ottobre il concerto diretto
da Roberto Abbado con il pianista Alexander Melnikov e
la Filarmonica. Il 15 ottobre si recupera il concerto
dello scorso 30 marzo; diversamente da quanto già annunciato, il direttore
d’orchestra Yoel Levi salirà sul podio dell’Orchestra del
Comunale e con lui ci sarà il pianista Michail Lifits. Confermati,
come da cartellone, tre appuntamenti: il 19 ottobre con la
Filarmonica e Stefano Bollani nella doppia veste di direttore
d’orchestra e solista, il 22 novembre e il 27 novembre con
l’Orchestra del Comunale diretta rispettivamente da Pinchas Steinberg,
con il pianista Federico Colli, e dalla bacchetta di Oksana
Lyniv, con il violinista Stefan Milenkovich.
Opera
Dal 29
settembre torna
la lirica con L’elisir d'amore di Gaetano Donizetti (fino
al 7 ottobre) per il progetto “Opera Next”, diretto da Jonathan Brandani e
con la regia di Pablo Maritano, che sarebbe dovuto andare in scena lo scorso
aprile, presentato in forma semi-scenica. Il cast rimane invariato. Come già
annunciato negli scorsi mesi, il 18, 20 e 21 ottobre vengono
recuperate le tre recite della Madama Butterfly di
Giacomo Puccini saltate lo scorso febbraio che, per motivi logistici, sono però
proposte in forma di concerto con la direzione di Pinchas Steinberg. Tra gli
interpreti principali confermati figurano Karah Son e Svetlana Kasyan, Cristina
Melis, Angelo Villari e Raffaele Abete, Dario Solari e Gustavo Castillo.
Produzione di punta del Comunale per la programmazione autunnale è l’Otello di
Giuseppe Verdi nella nuova lettura registica di Gabriele Lavia, ideata
appositamente per gli spazi del PalaDozza e rispettando le regole di sicurezza,
in scena dall’11 al 18 novembre. Sul podio Asher Fisch. Tra i
protagonisti Gregory Kunde e Roberto Aronica, che si alternano nel ruolo
del titolo, Franco Vassallo e Mariangela Sicilia.
AL COMUNALE
Danza
Il Teatro Comunale di Bologna non
abbandona la sua “casa”: infatti nella Sala Bibiena il 9 e 10 ottobre viene
proposto per la Stagione di Danza il balletto in un atto intitolato 4 stagioni, Là
dove il cuore ti porta, scritto e diretto da Giuliano Peparini:
protagonista l'étoile Eleonora Abbagnato. Lo spettacolo, ripensato
appositamente per il Comunale, vede la partecipazione dell’Orchestra del Teatro
che eseguirà pagine di Antonio Vivaldi e Domenico Scarlatti.
4 stagioni sostituirà
il balletto Lucrezia Borgia, previsto per il 25 e 27 settembre,
mentre Le Presbytère n’a rien perdu de son charme, ni le jardin de son
éclat di Maurice Béjart, originariamente in programma nelle stesse
date di ottobre, non avrà luogo.
I dettagli sugli spettacoli e sugli orari, che seguono i regolari turni di
abbonamento a seconda delle date, sono disponibili sul sito del teatro www.tcbo.it. Per tutti gli eventi della Stagione
2020 che vengono recuperati restano validi i biglietti e gli abbonamenti già
acquistati (così come restano validi i titoli d'ingresso del balletto Lucrezia
Borgia per 4 stagioni). Le indicazioni sulle modalità di
accesso e sul posizionamento nelle nuove sale verranno comunicate
prossimamente.
Inoltre, sono ad oggi confermati gli appuntamenti già programmati per dicembre,
come La bohème di Giacomo Puccini, i concerti diretti
da James Conlon e da Ryan McAdams e
il gala internazionale di danza Les Étoiles. Le
informazioni su dove si terranno questi spettacoli ed altre notizie saranno
comunicate non appena possibile, anche in conformità con l’evolversi della
situazione sanitaria e con le prossime direttive nazionali e regionali.
Dal 3 al 30 settembre 2020 sarà
attiva la procedura di rimborso tramite voucher dei biglietti e degli
abbonamenti relativi agli spettacoli della Stagione in corso annullati
fino al 30 settembre 2020, attraverso la pagina “VIVAforVoucher” di
Vivaticket.
La biglietteria del Teatro Comunale di Bologna resterà chiusa
fino al 2 settembre; a partire dal 3 settembre sarà attiva in via
telefonica allo 051/529019 dal martedì al venerdì dalle 12.00 alle
18.00 e il sabato dalle 11.00 alle 15.00.
lunedì 3 agosto 2020
Dido and Aeneas, il capolavoro di Purcell, sul Belvedere di Villa Rufolo.
Gli echi barocchi di Dido and Aeneas, il
capolavoro di Purcell, rivivono sul Belvedere di Villa Rufolo.
Il caldo asfissiante di questi
ultimi giorni non ha risparmiato neanche il Dido and Aeneas di Purcell
andato in scena sul Belvedere di Villa Rufolo: l’umidità asfissiante infatti,
ha fatto slittare l’inizio del terzo appuntamento del cartellone della 68esima
edizione del Ravello Festival di un quarto d’ora per permettere allo staff di
asciugare il palco e la tribuna divenuti, nelle ultime ore del pomeriggio, un
vero e proprio acquitrino. Viste le condizioni meteo, le performance della Cappella
Neapolitana diretta dal maestro Antonio Florio e degli interpreti
assumono un valore ancora maggiore. Dopo le due danze: Passacaille hot pipe
e La Grande danse, tratte da King Arthur, altre pagine scritte da Henry
Purcell, la messa in scena dell’opera vera e propria in un’atmosfera quasi
onirica: una Véronique Gens (avvolta in uno sgargiante abito rosso
fuoco) ha interpretato con sicurezza e trasporto la regina Didone. Presenza
scenica di grande impatto alla quale non era facile tenere testa. Maria
Grazia Schiavo, è una graziosa Belinda (in un sontuoso abito verde) che
alterna freschezza di timbro e che riesce a tenere testa a Didone così come
l’Enea sicuro e forte interpretato da Mauro Borgioni, e il sorprendete Raffaele
Pe, nei “panni” della strega.
Completano il cast Valeria La Grotta, (I donna, I
strega, Spirito), Leslie Visco, (II donna), Aurelio
Schiavoni, (II strega), Roberto Zangari, (marinaio)
e,
soprattutto, il Coro Mysterium Vocis preparato con grande dedizione da Rosario
Totaro che
dà consistenza e valore alla rara proposta portata in scena con grande coesione
e concisione drammaturgica.
Il Quartetto di Cremona incanta il pubblico di Ravello.
Il
Quartetto di Cremona incanta il pubblico di Ravello.
La 68esima edizione del Ravello Festival ha
riservato un’altra serata di grande musica amplificata dalla scelta sicuramente
coraggiosa del direttore artistico Alessio Vlad di spostare anche i
concerti da camera sul palco del Belvedere di Villa Rufolo.
Un piacere per gli occhi oltre che per le orecchie
il concerto di Cristiano Gualco, Paolo Andreoli (violini), Simone Gramaglia (viola) e Giovanni
Scaglione (violoncello) in arte Quartetto di Cremona. Il grande
palco a strapiombo sul mare non ha impaurito il quartetto d’archi più
famoso d’Italia che ha interpretato con la consueta maestria due dei più famosi
componimenti per questa formazione di Beethoven: il Quartetto per archi
in fa minore op.95 “Serioso” e il Quartetto per archi in mi minore op.59 n.2 “Razumovsky”.
Ciliegina sulla torta una luna piena meravigliosa e
luminosissima che si è stagliata nella sera della Città della Musica ed ha
regalato al folto pubblico della serata un’esperienza indimenticabile.
AL VIA, SABATO 8 AGOSTO, IL 41ESIMO ROSSINI OPERA FESTIVAL.
La serata inaugurale in diretta
streaming gratuita
Prende il via sabato 8 agosto alle 20.30 al Teatro Rossini la 41esima edizione del Rossini Opera Festival. La serata inaugurale, con la prima della nuova produzione della Cambiale di matrimonio eseguita assieme alla cantata Giovanna d’Arco, sarà trasmessa in streaming gratuito sul sito web e sulle pagine social del festival, per dare l’opportunità ai tanti spettatori che quest’anno non potranno essere a Pesaro di mantenere il proprio legame con la manifestazione anche a migliaia di chilometri di distanza. Inoltre l’opera sarà trasmessa in diretta radiofonica su RaiRadio3.
La cambiale di matrimonio, in programma al Teatro Rossini l’8, 11, 13,
17 e 20 agosto, sarà diretta da Dmitry Korchak, al suo debutto come direttore
d’orchestra al ROF, alla guida dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini e di un cast
composto da Carlo Lepore (Tobia Mill), Giuliana Gianfaldoni (Fanny), Davide
Giusti (Edoardo Milfort), Iurii Samoilov (Slook), Pablo Gálvez (Norton) e Martiniana Antonie (Clarina). La regia è curata da
Laurence Dale, coadiuvato da Gary McCann per scene e costumi e da Ralph Kopp
per le luci. L’opera è in coproduzione con la Royal Opera House di Mascate,
dove sarà riproposta nel gennaio 2021. Assieme alla Cambiale di matrimonio,
sarà eseguita anche la Cantata Giovanna d’Arco, interpretata da Marianna
Pizzolato.
La seconda produzione lirica in programma è Il
viaggio a Reims firmato da
Emilio Sagi (costumi di Pepa Ojanguren) e ripreso da Elisabetta Courir nell’ambito
dell’attività dell’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda”. A causa del rinvio dei
corsi dell’Accademia ad ottobre, stavolta il cast sarà composto da
ex-accademici che hanno già avviato una importante carriera: Maria Laura
Iacobellis, Chiara Tirotta, Claudia Muschio, Claudia Urru, Matteo Roma, Pietro
Adaini, Nicolò Donini, Diego Savini, Michael Borth, Jan Antem, Alejandro Sánchez, Antonio Garés, Carmen Buendía, Valeria Girardello,
Francesca Longari, Oscar Oré, Elcin Huseynov. L’Orchestra Sinfonica G. Rossini
sarà diretta da Giancarlo Rizzi. Lo spettacolo andrà in scena il 12 e 15 agosto
alle 20.30 in piazza del Popolo.
Sempre in piazza del Popolo si terranno sei concerti con orchestra tenuti da
alcuni tra i principali interpreti rossiniani d’oggi: Olga Peretyatko (9
agosto), Nicola Alaimo (10 agosto), Jessica Pratt (14 agosto), Juan Diego
Flórez (16 agosto), il trio di buffi Alfonso Antoniozzi, Paolo Bordogna ed
Alessandro Corbelli (18 agosto), Karine Deshayes (19 agosto). L’orchestra sarà
la Filarmonica Gioachino Rossini, diretta da giovani talenti della direzione
d’orchestra quali Michele Spotti, Nikolas Nägele ed Alessandro
Bonato.
Altra novità del Festival 2020 sono i Concerti al Museo, tenuti all’interno
del Museo Nazionale Rossini da alcuni tra gli ex-accademici presenti a Pesaro:
si esibiranno, accompagnati al pianoforte da Giulio Zappa, Nicolò Donini (11
agosto), Manuel Amati (13 agosto), Claudia Muschio (14 agosto) e Maria Laura
Iacobellis (16 agosto).
Quale anteprima del ROF 2020, giovedì 6 agosto alle 20.30 piazza del Popolo ospiterà la Petite
messe solennelle, ultimo capolavoro sacro di Gioachino Rossini, dedicato
alla memoria delle vittime del Covid-19: una commossa celebrazione di un lutto
che è stato al tempo stesso personale e collettivo. La Messa sarà proposta
nella sua versione originale per due pianoforti ed harmonium. Alessandro Bonato
dirigerà il Coro del Teatro della Fortuna (Maestro del coro Mirca Rosciani), e
un cast composto da Mariangela Sicilia (soprano), Cecilia Molinari
(mezzosoprano), Manuel Amati (tenore) e Mirco Palazzi (basso). Al pianoforte
Giulio Zappa e Ludovico Bramanti, all’harmonium Luca Scandali.
Giuseppe Grazioli dirige l’Orchestra del Teatro Lirico, il 7-8 agosto, per classicalparco nell’Arena del Parco della Musica di Cagliari.
Lirica, Concerti, Danza - Estate 2020
Arena all’aperto del Parco della Musica, piazza Amedeo
Nazzari, Cagliari
venerdì 7 agosto, ore 21
sabato 8 agosto, ore 21
Giuseppe Grazioli dirige l’Orchestra del Teatro
Lirico, il 7-8 agosto, per classicalparco
nell’Arena del Parco della Musica di Cagliari
Venerdì 7 e sabato 8 agosto alle 21, prosegue, con il quarto
appuntamento, classicalparco, l’attività musicale estiva 2020 del Teatro
Lirico di Cagliari che comprende lirica, concerti e danza e che, a sua volta, ha
inaugurato, il 17-18 luglio scorsi, la nuovissima Arena all’aperto del Parco della Musica di Cagliari (piazza Amedeo
Nazzari).
Finalmente il Teatro Lirico di Cagliari ha spalancato di nuovo le porte al
suo pubblico e il sipario si è alzato su uno spettacolo dal vivo, dopo la
chiusura forzata di oltre 4 mesi dell’intera struttura, a causa dell’emergenza sanitaria da COVID-19, che ha bruscamente
interrotto, il 4 marzo, le stagioni musicali in corso.
classicalparco propone 12
serate di spettacolo (fino al 14 agosto), per 6 distinti programmi musicali
tutti replicati il giorno successivo, con inizio
sempre alle 21, e vede in primo piano l’Orchestra e il Coro del
Teatro Lirico di Cagliari, quest’ultimo diretto da Donato Sivo ed impegnato in tre programmi di assoluta rilevanza.
L’Arena all’aperto del Parco della Musica è una nuova, importante
struttura per spettacoli della città, situata nella piazza Amedeo Nazzari tra
il Teatro Lirico e il Conservatorio di Musica, che viene inaugurata quest’anno
in forma “ridotta”, a causa del rigoroso rispetto delle normative di sicurezza
sanitaria anti COVID-19, come da dettagliato Protocollo aziendale in allegato.
L’Arena prevede una platea di 1250
sedute, utilizzabili solo per 490 posti numerati a causa del distanziamento
interpersonale imposto.
Il palcoscenico coperto di 12,50x12,50
metri, è racchiuso in una scatola scenica nera alta circa 8 metri che contiene gli
impianti illuminotecnici e fonici, presenti anche sulle 4 torri ai lati della
platea e del “golfo mistico”. Quest’ultimo è di ampiezza maggiorata, sempre per
il rispetto del distanziamento imposto dell’emergenza COVID-19, ed è la causa
della riduzione delle sedute per il pubblico che, in normali condizioni,
raggiungerebbero poco meno di 2000 posti.
Sono anche presenti 3 gazebo
lungo il percorso d’ingresso del pubblico, utilizzati come postazioni di
controllo temperatura, verifica biglietti ed igienizzazione obbligatoria delle
mani.
I biglietti serali includono,
oltre l’indicazione del posto numerato, anche l’orario d’ingresso all’Arena, in
base ai tre settori della platea, in modo da contingentare il flusso del
pubblico.
Questa settimana sale sul
podio Giuseppe Grazioli, direttore
specialista nel repertorio novecentesco, la cui collaborazione è stata sempre
particolarmente apprezzata nel nostro teatro (ha inaugurato la Stagione lirica
e di balletto 2020 con Palla de’ Mozzi di Marinuzzi), e che, alla guida dell’Orchestra del Teatro Lirico, si
esibisce in un programma colto e piacevole (vedi locandina in allegato) che propone le affascinanti sonorità e le preziose suggestioni della musica
americana novecentesca di Aaron Copland
e Samuel Barber, fino alla trascinante
suite composta da John Williams come colonna sonora della
celeberrima saga cinematografica “Star Wars” che il nostro complesso
orchestrale ha già interpretato, nel giugno 2016, con la direzione di Alpesh
Chauhan.
Lo spettacolo ha una durata complessiva
di 60 minuti circa e non prevede l’intervallo.
Prezzi biglietti: posto unico numerato € 20 (intero), € 10
(abbonati e under 30).
Da mercoledì 8 luglio la Biglietteria del Teatro Lirico è aperta per
la vendita dei biglietti per tutti
gli spettacoli di classicalparco.
La Biglietteria del Teatro Lirico è aperta dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13 e, nei giorni di spettacolo,
anche dalle 16 alle 18.
Per informazioni: Biglietteria del Teatro Lirico, via Sant’Alenixedda, 09128 Cagliari, telefono 0704082230 - 0704082249, biglietteria@teatroliricodicagliari.it, www.teatroliricodicagliari.it.
La Direzione si riserva di
apportare al programma le modifiche che si rendessero necessarie per esigenze
tecniche o per cause di forza maggiore. Eventuali modifiche al cartellone
saranno indicate nel sito internet del teatro www.teatroliricodicagliari.it.
Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari
direttore Giuseppe Grazioli
Aaron Copland (New York, 1900-1990)
Appalachian Spring, suite per orchestra (1944)
Samuel Barber (West Chester, 1910 - New York, 1981)
First Essay for Orchestra op. 12 (1938)
John Williams (Floral Park, 1932)
Star Wars, suite per orchestra (1977)