giovedì 22 maggio 2014

CONSENSI ALLA PRIMA DI "PAGLIACCI" AL PETRUZZELLI

La produzione di quest'opera è stata interamente realizzata dalla Fondazione Petruzzelli


Bari - "Pagliacci" ,di Ruggero Leoncavallo,  un classico del teatro verista, si rappresenta da oltre un secolo su  tutti i principali palcoscenici del mondo e raccoglie consensi per le emozioni che riesce a suscitare nel pubblico. L'opera  normalmente, viene proposta in coppia con la "Cavalleria Rusticana" di Mascagni,  ed insieme rappresentano il dittico verista per eccellenza. Condivisibile la scelta del Petruzzelli di proporla da sola per apprezzarla  maggiormente nella sua specificità. Numerosi sono gli  elementi patetici e perfino grotteschi che la caratterizzano, ricca com'è di sentimenti contraddittori e forti, in un'alternanza di finzione scenica e di vita reale.  Ad Arlecchino e Colombina della finzione scenica dei saltimbanchi si sovrappongono e si sostituiscono i protagonisti veri Canio e Nedda, con le loro vicende amorose di tradimenti e gelosie. L'opera trae spunto da un tragico evento realmente accaduto in un paese del cosentino, a Montalto Uffugo; in quel periodo il compositore era bambino e suo padre,magistrato in Calabria, si occupò personalmente del fatto delittuoso. I "Pagliacci" è stata rappresentata per la prima volta al teatro dal Verme di Milano nel 1892 con  Arturo Toscanini, direttore d'orchestra. Contribuì al successo popolare dell'opera anche la prima registrazione discografica realizzata da Enrico Caruso.
 La regia di Bellocchio, non si rifà alla descrizione paesaggistica del compositore napoletano, ma ad una precedente sua idea di fare un film su Pagliacci (che non è stato però mai realizzato) ambientandolo all'interno di in un carcere, ed è una sorta di teatro nel teatro. La scenografia, proietta inizialmente le immagini dei carcerati nelle loro celle sullo sfondo del palcoscenico, in attesa dell'arrivo dei teatranti che dovranno presentare uno spettacolo.
Il protagonista, Canio, è un personaggio dai connotati psicologici violenti, interpretato magistralmente dalla voce e dalla presenza scenica  di Stuart Neill. Molto bravi anche  Maria Katzarava, nel ruolo di Nedda e  Alberto Gazale, nel ruolo di Tonio e Dario Solari in quello di Silvio. Oltre gli aspetti drammatici non sono mancati quelli lirico-romantici ai quali il bravo direttore d'orchestra  Paolo Carignani ha saputo dare il giusto risalto. Perfetta la giovane orchestra della Fondazione Petruzzelli molto puntuale ed attenta al gesto del direttore. Sempre bravi il Coro della Fondazione Petruzzelli diretto dal maestro del Coro  Franco Sebastiani, e quello delle Voci Bianche all’Ottava di Emanuela Aymone. Molto efficace la scenografia e ben curate le scene ed il disegno luci Gianni Carluccio ed  i costumi di Daria Calvelli. Video editor Tommaso Todisco.Il  pubblico  ha seguito con partecipazione le dolorose vicende umane dei protagonisti ed ha tributato  al cast della prima serata applausi e consensi. Si  replica ancora giovedi 22 alle 20.30, venerdì 23 maggio alle 20.30 (turno B), sabato 24 maggio alle 17.00, domenica 25 maggio alle 17.00 (turno C), martedì 27 maggio alle 20.30, mercoledì 28 maggio alle 20.30, giovedì 29 maggio alle 20.30. Le foto sono di C. Cofano

GAETANO LAUDADIO

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