LA GRANDE TRADIZIONE FLAMENCA
AL TATÀ CON DIEGO AMADOR
Flamenco Jazz! è la nuova, sensazionale proposta degli Amici della
Musica per la 71ª Stagione Concertistica 2014-15.
Taranto - Diego Amador, erede della grande tradizione flamenca sivigliana,
sarà il protagonista assoluto di un concerto - in esclusiva regionale - che
si preannuncia straordinario, in programma domenica 30 novembre prossimo alle
ore 21 presso il confortevole Auditorium Tatà di Taranto.
Il grande pianista e
chitarrista andaluso, accompagnato alle percussioni dal figlio El Churri, ci
condurrà lungo la affascinante linea di confine tra il jazz afro-americano e la
passione ispanica espressa dal flamenco, con una musica senza frontiere che
guarda al futuro mantenendo ben saldo il senso profondo dell’antica tradizione
iberica.
Diego nasce in una famosa
famiglia gitana, alla quale appartengono celebri personalità del flamenco: fra le
più importanti, i suoi fratelli Raymundo e Rafael, fondatori del gruppo che ha
rivoluzionato il genere, fondendolo con il rock e il blues, i notissimi “Pata
Negra”.
In questo ambiente esaltante
e creativo, Diego trova la propria strada originale rivolgendo il suo interesse
verso il pianoforte, strumento che non appartiene alle musiche tradizionali ma
che il giovane avverte come il più consono alla propria sensibilità artistica e
umana.
Dall’appassionante connubio
fra flamenco e pianoforte nasce la sua personale via musicale, influenzata allo
stesso modo dalla tradizione spagnola e dal migliore pianismo jazz di grandi come
Bill Evans, Keith Jarrett, Chick Corea (non a caso, quest’ultimo, tra i massimi
esponenti del latin jazz), fino ad
arrivare al guru della ibridazione delle musiche afro-americane, il Miles Davis
di Sketches of Spain e delle
collaborazioni world.
Diego Amador suona in tutto
il mondo con artisti come Pat Metheny, Charlie Haden, lo stesso Corea, Luis
Salinas, El Potito, Larry Coryel, Alex Acuña, Bireli Lagrene, partecipando agli
spettacoli dei più importanti “bailaor” del flamenco, come Israél Gàlvan, Belén
Maya e il divo Joaquin Cortés.
Chiamato nel 2011 dal famoso
regista Carlos Saura a partecipare al film “Flamenco”, accanto a mostri sacri
come Paco De Lucia e Manolo Sanlucar, incide regolarmente per le etichette
Concord, Original Jazz Classic, ECM, Philips, Nuevos Medios.
Il libretto di sala della ''Bienal Flamenca'' di
Siviglia così descrive l’arte di Diego Amador:
«Il
pianoforte è diventato, per grazia della sontuosità romantica, uno strumento
barocco, elegante, magniloquente, colto e bianco, lindo, sdolcinato ed
eccessivo. E la musica flamenca è tutto il contrario di esso: popolare,
meticcia, di strada. Per fortuna ha una propria tradizione strumentale, del
pianoforte popolare, del caffé chantant, dal ragtime al cabaret, passando dalla
romanza al jazz... Ma il pianoforte di Diego Amador non potrebbe più suonare
per il salone borghese. Amador vive la Bulerìa, la Soleà ed il Tanguillo come
parte del suo palpitare: la base della sua forza è una certa rabbia incarnata
nei ritmi, la tensione è concentrata e
spinge la melodia in maniera continua. Diego Amador ci offre una dose positiva
di Flamenco attuale, la sua musica "libera e personale", non ammette
facilmente etichette, pertanto è destinata a rimanere immune al tempo».
Il concerto di Diego Amador si terrà la prossima
domenica 30 novembre, presso l’Auditorium Tatà di Taranto, con inizio alle ore
21 precise.
Per
informazioni: Amici della Musica in via Toscana n. 22/A - tel. 099.7303972
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