Le sorelle Labèque tra Debussy, Schubert e Philip Glass.
In programma anche la Suite per pianoforte a quattro mani da Les enfants terribles,
l’opera del
1996 ispirata al romanzo di Cocteau sulla fine dell’adolescenza.
La serie dedicata ai pianisti prosegue il
30 aprile con il concerto di Katia e Marielle Labèque, aprendosi al prezioso
repertorio per pianoforte a quattro mani. Il programma si apre con le Six
Épigraphes antiques composte
nel 1914, sono un adattamento delle musiche per due flauti, due arpe e celesta
scritte per accompagnare una lettura delle "Chansons de Bilitis" di
Pierre Louÿs
alla Salle des Fètes del "Journal" il 7 febbraio 1901. La
composizione, che impegna gli esecutori o esecutrici in una serie di complessi
passaggi tecnici, è stata trascritta per orchestra nel 1932 da Ernest Ansermet.
Di ascolto decisamente più frequente la Fantasia in fa min. D 940, autentico
caposaldo del repertorio per pianoforte a quattro mani, dedicata da Schubert
all’ex allieva e amica Caroline Esterházy de
Galántha negli ultimi
mesi di vita, nel 1828, e pubblicata postuma da Diabelli nel 1829. Schubert
torna alla forma della Fantasia, ricorrente nella sua produzione, con una
pagina che suona come una confessione piena di affettuoso lirismo.
Nel corso della loro carriera Katia e Marielle Labèque hanno sviluppato
rapporti privilegiati con molti tra i maggiori compositori del nostro tempo,
appartenenti a tendenze divergenti e talvolta opposte del panorama musicale
contemporaneo. Tra loro anche Philip Glass, che di loro ha detto: "Le
sorelle Labèque sono fantastiche. Sono grandi esecutrici e grandi interpreti. E
sono meravigliose sostenitrici della musica, non solo della musica moderna, ma
semplicemente della musica. È fantastico lavorare con loro". Nell’aprile
2020 Glass ha chiesto al suo storico collaboratore Michael Riesman di trarre
dalla sua opera Les enfants terribles
una suite per due pianoforti per loro. Entusiasta ammiratore dell’opera
letteraria e filmica di Jean Cocteau, Glass gli dedica una trilogia che dopo Orphée (1993) e La belle et la bête (1994) si conclude nel 1996 con quest’opera
(con una rilevante parte danzata) ispirata all’omonimo romanzo del 1929 sulle
esaltazioni e la fine dell’adolescenza. Il lavoro, realizzato in collaborazione
con la coreografa Susan Marshall, è andato in scena al festival “Steps” di Zug
e ha visto numerose riprese tra cui va ricordata quella del Barbican nel 2017
con elementi del Royal Ballet.
Katia
e Marielle Labèque sono celebri per la loro sincronia ed energia. Le loro
ambizioni musicali sono iniziate in tenera età e sono salite alla fama
internazionale con la loro interpretazione della Rapsodia in blu di Gershwin (uno dei primi dischi d’oro nella
musica classica) e da allora hanno sviluppato una carriera straordinaria con
esibizioni in tutto il mondo. Hanno suonato con le orchestre più prestigiose
come i Berliner e i Wiener Philharmoniker, il Bayerischer Rundfunk, le Boston e
Chicago Symphony, la Cleveland Orchestra, la Staatskapelle di Dresda, il
Gewandhaus, la London Symphony e la London Philharmonic, e la Los Angeles
Philharmonic e la New York Philharmonic, l’Orchestre de Paris, la Philadelphia
Orchestra, il Koninklijk Concertgebouw di Amsterdam, Santa Cecilia e la Filarmonica
della Scala, sotto la direzione di John Adams, Semyon Bychkov, Sir Colin Davis,
Gustavo Dudamel, Zubin Mehta, Andres Orozco-Estrada, Seiji Ozawa, Antonio
Pappano, Georges Prêtre, Sir Simon Rattle, Santtu Matias Rouvali, Esa-Pekka
Salonen, Michael Tilson Thomas e Jaap van Zweden.
Katia
e Marielle hanno avuto il privilegio di lavorare con molti compositori tra cui
Thomas Adès, Louis Andriessen, Luciano Berio, Pierre Boulez, Bryce Dessner,
Philip Glass, Osvaldo Golijov, György Ligeti, Nico Muhly e Olivier Messiaen.
Alla Walt Disney Concert Hall di Los Angeles hanno presentato la prima mondiale
del nuovo Concerto di Philip Glass con la Los Angeles Philharmonic Orchestra
sotto la direzione di Gustavo Dudamel, la prima mondiale del concerto di Bryce
Dessner alla Royal Festival Hall con la London Philharmonic Orchestra e John
Storgards e il nuovo concerto scritto da Nico Muhly "in Certain
Circles" è stato presentato dall’Orchestre de Paris alla Phiharmonie sotto
la direzione di Maxim Emelyanychev.
Al
Piermarini nel 1994 le due artiste hanno partecipato al Festival Berio
eseguendo il Concerto per due pianoforti del compositore con la Filarmonica
della Scala diretta da Manfred Honeck.
Sabato 30 aprile 2022 - ore 20
Grandi Pianisti alla Scala
KATIA E MARIELLE LABÈQUE
Claude Debussy
Six épigraphes antiques
per due pianoforti
Franz
Schubert
Fantasia in fa min. D 940
per pianoforte a quattro mani
Philip Glass
da Les Enfants Terribles
(arr. per due pianoforti di Michael Riesman)
Ouverture
Paul is dying
The somnambulist
She slapped me
They lived their dream
Terrible interlude
Cocoon of shawls
Lost
Are you in love, Agathe?
She took the path
Paul’s end
Prezzi:
da 95 a 10 euro più prevendita
Infotel
02 72 00 37 44
www.teatroallascala.org
Nessun commento:
Posta un commento