Teatro di San Carlo
Festival Pianistico
del Teatro di San Carlo
con grandi interpreti
del panorama internazionale:
Arcadi Volodos.
Beatrice Rana,
Bertrand Chamayou,
Rafal Blechacz,
Benjamin Grosvenor
e
Debutto al San Carlo
della quindicenne russa Alexandra Dovgan
dal 22 aprile al 5
maggio
Per la prima volta il Teatro
di San Carlo lancia un Festival Pianistico internazionale in
programma da venerdì 22 aprile a giovedì 5 maggio.
Per sette giorni si alterneranno
al pianoforte sei grandi interpreti di diverse generazioni.
Ad aprire il Festival sarà Arcadi Volodos che
venerdì 22 aprile alle 20.00 eseguirà la Sonata
per pianoforte n. 17 in re maggiore D850
di Franz Schubert, le Scene infantili op.
15 e la Fantasia in do maggiore op. 17, di Robert
Schumann.
Sabato 23 aprile alle 17 sarà la volta
della giovanissima Alexandra Dovgan che eseguirà la Sonata per
pianoforte in re minore n. 17, op.31 n°2 “La tempesta” di Ludwig van
Beethoven, Il carnevale di Vienna, op. 26 di Robert Schumann,
e Quattro Ballate di Fryderyk Chopin.
Classe 2007, la Dovgan nasce da una
famiglia di musicisti e inizia i suoi studi di pianoforte all’età di quattro
anni e mezzo. Il suo straordinario talento viene subito notato e a cinque anni
entra nella rinomata Scuola Centrale del Conservatorio di Mosca dove
attualmente studia sotto la guida di Mira Marchenko. Alexandra Dovgan è
vincitrice di cinque concorsi internazionali, tra questi il Concorso
Internazionale Vladimir Krainev a Mosca, il Concorso Internazionale “Astana
Piano Passion” e il Concorso internazionale Televisivo per Giovani Musicisti
“Nutcracker”. Nel maggio del 2018, non ancora undicenne vince il Grand Prix del
II° Concorso Internazionale per Giovani Pianisti "Grand Piano
Competition" di Mosca (direttore artistico Denis Matsuev). Le immagini del
suo concerto fanno il giro del mondo sui canali emozionando musicisti e amanti
del pianoforte.
Ha
detto di lei Grigory Sokolov: «È un caso raro: la definizione di “bambina
prodigio” non è adatto alla pianista Alexandra Dovgan, perché questo
miracolo non ha nulla di infantile. Ascoltandola sentirete suonare un adulto,
una personalità. Mi fa piacere notare la maestria della sua formidabile
insegnante, Mira Marchenko, ma ci sono cose che non si possono insegnare. Il
talento di Alexandra Dovgan è armonioso in modo raro, la sua maniera di suonare
è autentica e concentrata. Prevedo un grande futuro per lei».
Domenica 24 aprile Beatrice Rana, la pianista italiana più richiesta in
tutto il mondo, suonerà Quattro Scherzi di Fryderyk
Chopin, Études – Livre I di Claude Debussy e Tre movimenti da Petrouchka di Igor
Stravinskij in quello che sarà il suo debutto al Massimo napoletano.
Un debutto al San Carlo è anche
quello, venerdì 29 aprile, del pianista francese Betrand Chamayou,
impegnato in un programma quasi interamente dedicato a Franz Listz, di
cui eseguirà Feierlicher Marsch zum heiligen Gral aus Parsifal - Trascrizione
dall’opera di Wagner, Tre pezzi da Années de
pèlerinage, Sonetto 123 del Petrarca e Après une lecture du Dante.
In locandina anche Regard de l'Esprit de joie e Première
Communion de la Vierge di Olivier Messiaen.
Sabato 30 aprile il polacco Rafal Blechaz
propone un programma che include la Partita n. 2 in do minore
BWV 826 di Johann Sebastian Bach, la Sonata n. 5 in do
minore, op. 10 N° 1 e le 32 Variazioni in do minore WoO 80 di Ludwig
van Beethoven, Prelude, fugue et variation in si minore, op. 18 di César
Franck, e la Sonata n 3 in si minore, op. 58 di Fryderyk Chopin.
Il concerto di chiusura del
festival pianistico è fissato per giovedì 5 maggio con il britannico Benjamin
Grosvenor che si esibisce per la prima volta al Teatro di San Carlo in Preludio,
Corale e Fuga in si minore di César Franck, Fantasia in do
maggiore per pianoforte, op. 17 di Robert Schumann, Iberia -
Libro I di Isaac Albéniz. Ultimi brani in programma, Jeux d'eau, op. 30
e La Valse, poema coreografico per orchestra, op. 72 versione per
pianoforte solista di Maurice Ravel.
Un appuntamento molto atteso in
una città come Napoli da sempre legata ad una grande tradizione pianistica e
che conferma la grande attenzione del Teatro di San carlo a tutti gli aspetti della produzione musicale di oggi,
ai più significativi talenti di ogni età e di ogni provenienza per una
fruizione globale dell’arte dei suoni.
Guida
all’ascolto del concerto
di Arcadi Volods
di
Fiorenza Sassanelli
Franz Schubert - Sonata in re maggiore, D. 850
Le Sonate restano i brani meno noti ed eseguiti della
vasta produzione pianistica di Franz Schubert (1797-1828), unico tra i
romantici ad aver firmato un corpus di Sonate (ben ventitré) paragonabili per
numero e importanza a quello dei predecessori (Haydn e Mozart oltreché Beethoven). Eppure mettersi in ascolto delle Sonate schubertiane è un viaggio non poco affascinante,
rivelatore di luci e colori inediti, capaci di trasportare l’uditorio in una
dimensione in cui il tempo, dilatato, diventa complice del suo vagare. È come
se la dimensione temporale sposasse il ritmo degli elementi (la tonalità tende
a smaterializzarsi sfiorando l’atonalità) più che degli uomini, e trasformando gli
ascoltatori in viandanti contemplativi. La bellezza dei paesaggi delle Alpi
salisburghesi suggeriscono a Schubert pensieri freschi e gioiosi, ed è da
questi che nasce la Sonata in re maggiore, diciannovesima del corpus, composta nell’agosto 1825.
Il carattere brillante e virtuosistico dice abbastanza del dedicatario e amico
- il giovane pianista Carl-Maria Bocklet – ma non pregiudica momenti di
autentica e suprema bellezza, offerti dal secondo movimento (Con moto),
una delle pagine più intime mai scritte da Schubert.
Robert
Schumann Kinderszenen
op. 15
Composte nel 1838, le Scene infantili
sono tredici schegge di poesia, semplici, ma solo all’apparenza, chiuse
dall’incanto sospeso del breve quanto archetipico Der Dichter spricht (Parla il poeta). Nella raccolta si ascolta il celebre Träumerei
(Visione), miniatura preziosa di disarmante semplicità, per questo tra le prime
conquiste di ogni pianista in erba.
Fantasia in do maggiore op. 17
Nell’intera produzione di Schumann (1810-1856) la Fantasia in do maggiore op. 17
rappresenta l’esito più alto e più riuscito nell’ambito della grande forma,
alla quale il compositore pure dedicò tre lavori dal titolo esplicito di Sonata;
la Fantasia avrebbe infatti dovuto recare lo stesso titolo. Essa
nacque nel 1836 come pezzo d’occasione per raccogliere fondi a sostegno di un
monumento a Beethoven e in virtù della sua possanza fu dedicata dallo stesso
autore a Franz Liszt che la giudicò «meravigliosa» e «magnifica». Sul piano
personale per Schumann il 1836 fu l’anno di una profonda crisi, a causa
dell’allontanamento da Clara in seguito ai contrasti col padre di lei. I molti
richiami filosofici disseminati nei tre movimenti della Fantasia,
alternati a momenti di intensa passionalità ad altri di malinconico intimismo,
hanno un unico punto sorgente: «Per comprendere la Fantasia –
avrebbe scritto Schumann due anni dopo all’amata – occorre che tu torni col
pensiero a quella disgraziata estate del 1836 in cui avevo dovuto rinunciare a
te […] La prima parte è senza alcun dubbio ciò che ho scritto di più
appassionato, un lamento straziante indirizzato a te.»
Guida all’ascolto del concerto
di Alexandra Dovgan
di
Fiorenza Sassanelli
Ludwig van Beethoven
Sonata n. 17, op. 31 n. 2
Il re minore della Sonata n.
17, op. 31 n. 2, detta “La tempesta” è una tonalità che Beethoven
impiega raramente: vi tornerà infatti oltre vent’anni dopo nella Nona
Sinfonia. La Sonata nasce tra il 1801 e il 1802, gli anni del disperato
“Testamento di Heilingenstadt” che per Beethoven furono – tuttavia – anni molto
fervidi. Nacquero infatti allora, tra le altre cose, il Concerto
n. 3 per pianoforte e orchestra, quattro Sonate
per violino e pianoforte (a partire dalla n. 5, “La Primavera”), le
due Romanze per violino e orchestra e
sette Sonate per pianoforte (nn. 12-18). Eppure il
compositore, inquieto e sempre critico, scriveva allora all’allievo Carl
Czerny: «Non sono soddisfatto dei lavori che ho scritto fino ad oggi; d’ora in
poi voglio incamminarmi per un’altra via». Quella via avrebbe portato alla Sinfonia
n. 3. Intanto, non meno innovativa appare questa Sonata
detta “La tempesta” per la risposta che lo stesso Beethoven diede all’amico e
biografo Anton Schindler quando questi, nel 1823, gli chiese di indicare una
chiave di lettura per l’accesso a un lavoro impostosi, da subito, tra i più
amati ed eseguiti del compositore tedesco. «Leggete la Tempesta di Shakespeare»
avrebbe risposto Beethoven. Tutta la Sonata è
infatti è animata da un moto in avanti, come un’ansia affannosa che nel terzo
movimento trasforma il galoppo di un cavallo (visto passare – si dice – sotto
la sua finestra della casa ad Heiligenstadt) in un moto perpetuo.
Robert Schumann
Faschingsschwank aus Wien, op. 26 (Il carnevale di
Vienna)
«Al galoppo: creato, scritto, stampato; ecco ciò che mi piace»,
scrisse Schumann nel 1840 al termine di un processo creativo febbrile e intenso
che vide nascere questo lavoro durante gli ultimi mesi del suo (deludente) soggiorno
viennese. A differenza del Carnaval composto cinque anni
prima come successione di miniature, Schumann sceglie questa volta un piano di
più ampie dimensioni; Il carnevale di Vienna (da Fasching che
significa carnevale e Schwank farsa) appartiene infatti all’ultima fase
pianistica pura prima dell’attrazione per il Lied e poi per la musica sinfonica
e da camera. Sebbene Schumann scrisse all’amico Simon de Sire di aver concepito
questo lavoro come grande sonata romantica, il lavoro offre un caleidoscopio
risultante dalla successione di cinque pezzi di ampie dimensioni (senza alcun
titolo descrittivo): un Allegro in forma di rondò, una breve Romanza, uno
Scherzino, l’intenso Intermezzo
(pubblicato separatamente e composto sullo slancio amoroso per Clara) e il Finale,
l’unico movimento in forma di sonata.
Fryderyk Chopin
Quattro Ballate
Si deve a Chopin (1810-1849) la nascita del termine “ballata”,
inteso in senso strumentale e pianistico, diverso dunque dal componimento
poetico di origine medievale. Ed è con Chopin che la ballata raggiunge le più
alte vette: le Quattro Ballate (composte tra il 1831 e
il 1842) sono tra le realizzazioni più compiute del compositore polacco del
quale egli
andava fiero. Il tono è narrativo, tra leggenda e mondo
cavalleresco, ispirato forse dalle Ballate lituane di
Adam Mickiewicz (pubblicate nel 1822), poeta polacco emigrato a Parigi come il
musicista. Toni ora eroici, ora appassionati, ora lirici, ora drammatici
infervorano una narrazione sempre fascinosa e fanno di queste pagine
una pietra miliare del repertorio pianistico di tutti i tempi. Concepite come
brani singoli, costruiti ciascuno su due temi, e in un metro binario composto
(con suddivisione in 6), le Ballate sono così articolate: Ballata
n. 1 (op. 23), in sol minore; Ballata n. 2
(op. 38) nella dolce tonalità di fa maggiore, dedicata a Robert Schumann; Ballata
n. 3 (op. 47) in la bemolle maggiore; Ballata
n. 4 (op. 52) in fa minore.
/ Festival Pianistico
Teatro di San Carlo
venerdì 22 aprile 2022, ore 20:00
ARCADI VOLODOS
Pianoforte | Arcadi Volodos
Programma
Franz Schubert, Sonata per
pianoforte n.17 in re maggiore, D. 850
Robert Schumann, Scene
Infantili, Op. 15
Fantasia
in do maggiore, Op. 17
**
Teatro di San Carlo
sabato 23 aprile 2022, ore
17:00
ALEXANDRA DOVGAN
Pianoforte | Alexandra Dovgan♭
Programma
Ludwig van Beethoven, Sonata n. 17, op.31 in re minore per pianoforte in re minore n.2
- “La tempesta”
Robert Schumann, "Faschingsschwank aus Wien", op.
26 (Il carnevale di Vienna)
Fryderyk Chopin, Quattro Ballate
♭debutto al Teatro di San Carlo
**
Teatro di San Carlo
domenica 24 aprile 2022,
ore 18:00
BEATRICE RANA
Pianoforte | Beatrice Rana♭
Programma
Fryderyk Chopin, Quattro Scherzi
Claude Debussy, Études – Livre I
Igor Stravinskij, Trois mouvements de Petrouchka
♭debutto al Teatro di San Carlo
**
Teatro di San Carlo
venerdì 29 aprile 2022, ore
20:00
BERTRAND CHAMAYOU
Pianoforte | Betrand Chamayou♭
Programma
Franz Liszt, Feierlicher Marsch zum heiligen Gral aus
Parsifal - Trascrizione dall’opera di Wagner
Franz Liszt, Tre pezzi da Années de pèlerinage -
Première année: Suisse:
Au bord d'une source, in la bemolle
maggiore
Orage, in do minore
Vallée d'Obermann, in mi minore
Olivier Messiaen, Regard de l'Esprit de joie
Première
Communion de la Vierge
Franz Liszt, Sonetto 123 del Petrarca
Après une lecture du Dante
♭debutto al Teatro di San Carlo
**
Teatro di San Carlo
sabato 30 aprile 2022, ore
17:00
RAFAL BLECHACZ
Pianoforte | Rafal Blechacz
Programma
Johann Sebastian Bach, Partita n. 2 in do minore (BWV 826)
Ludwig van Beethoven, Sonata n. 5 in do minore, op. 10 N° 1
32 Variazioni in do minore WoO 80
César Franck, Prelude,
fugue et variation in
si minore, op. 18
Fryderyk Chopin, Sonata n. 3 in si bemolle minore, op. 58
**
Teatro di San Carlo
giovedì 5 maggio 2022, ore
20:00
BENJAMIN GROSVENOR
Pianoforte | Benjamin Grosvenor♭
Programma
César Franck, Preludio, Corale e Fuga in si minore
Robert Schumann, Kreisleriana op.16
Isaac Albéniz, Iberia - Libro I
Maurice Ravel, Jeux d'eau, op. 30
La Valse, poema
coreografico per orchestra, op. 72 - versione per pianoforte
♭debutto al Teatro di San Carlo
Nessun commento:
Posta un commento