lunedì 24 novembre 2014

DIEGO AMADOR AL TATA' DI TARANTO

LA GRANDE TRADIZIONE FLAMENCA
AL TATÀ CON DIEGO AMADOR



Flamenco Jazz! è la nuova, sensazionale proposta degli Amici della Musica per la 71ª Stagione Concertistica 2014-15.

Taranto - Diego Amador, erede della grande tradizione flamenca sivigliana, sarà il protagonista assoluto di un concerto - in esclusiva regionale - che si preannuncia straordinario, in programma domenica 30 novembre prossimo alle ore 21 presso il confortevole Auditorium Tatà di Taranto.

Il grande pianista e chitarrista andaluso, accompagnato alle percussioni dal figlio El Churri, ci condurrà lungo la affascinante linea di confine tra il jazz afro-americano e la passione ispanica espressa dal flamenco, con una musica senza frontiere che guarda al futuro mantenendo ben saldo il senso profondo dell’antica tradizione iberica.

Diego nasce in una famosa famiglia gitana, alla quale appartengono celebri personalità del flamenco: fra le più importanti, i suoi fratelli Raymundo e Rafael, fondatori del gruppo che ha rivoluzionato il genere, fondendolo con il rock e il blues, i notissimi “Pata Negra”.

In questo ambiente esaltante e creativo, Diego trova la propria strada originale rivolgendo il suo interesse verso il pianoforte, strumento che non appartiene alle musiche tradizionali ma che il giovane avverte come il più consono alla propria sensibilità artistica e umana.

Dall’appassionante connubio fra flamenco e pianoforte nasce la sua personale via musicale, influenzata allo stesso modo dalla tradizione spagnola e dal migliore pianismo jazz di grandi come Bill Evans, Keith Jarrett, Chick Corea (non a caso, quest’ultimo, tra i massimi esponenti del latin jazz), fino ad arrivare al guru della ibridazione delle musiche afro-americane, il Miles Davis di Sketches of Spain e delle collaborazioni world.

Diego Amador suona in tutto il mondo con artisti come Pat Metheny, Charlie Haden, lo stesso Corea, Luis Salinas, El Potito, Larry Coryel, Alex Acuña, Bireli Lagrene, partecipando agli spettacoli dei più importanti “bailaor” del flamenco, come Israél Gàlvan, Belén Maya e il divo Joaquin Cortés.

Chiamato nel 2011 dal famoso regista Carlos Saura a partecipare al film “Flamenco”, accanto a mostri sacri come Paco De Lucia e Manolo Sanlucar, incide regolarmente per le etichette Concord, Original Jazz Classic, ECM, Philips, Nuevos Medios.

Il libretto di sala della ''Bienal Flamenca'' di Siviglia così descrive l’arte di Diego Amador:

«Il pianoforte è diventato, per grazia della sontuosità romantica, uno strumento barocco, elegante, magniloquente, colto e bianco, lindo, sdolcinato ed eccessivo. E la musica flamenca è tutto il contrario di esso: popolare, meticcia, di strada. Per fortuna ha una propria tradizione strumentale, del pianoforte popolare, del caffé chantant, dal ragtime al cabaret, passando dalla romanza al jazz... Ma il pianoforte di Diego Amador non potrebbe più suonare per il salone borghese. Amador vive la Bulerìa, la Soleà ed il Tanguillo come parte del suo palpitare: la base della sua forza è una certa rabbia incarnata nei ritmi, la tensione è concentrata  e spinge la melodia in maniera continua. Diego Amador ci offre una dose positiva di Flamenco attuale, la sua musica "libera e personale", non ammette facilmente etichette, pertanto è destinata a rimanere immune al tempo».

Il concerto di Diego Amador si terrà la prossima domenica 30 novembre, presso l’Auditorium Tatà di Taranto, con inizio alle ore 21 precise.


Per informazioni: Amici della Musica in via Toscana n. 22/A - tel. 099.7303972

 Ulteriori info sul concerto e sull’intera stagione sono disponibili sul sito www.amicidellamusicataranto.it.

lunedì 17 novembre 2014

LA NUOVA COMPAGNIA DI CANTO POPOLARE OSPITE DEGLI AMICI DELLA MUSICA

DOPO 20 ANNI ANCORA UN SUCCESSO NEL CONCERTO DI INAUGURAZIONE DELLA STAGIONE 2014-15


Taranto - Un salto nel passato, ricordi di vent’anni fa, per rivedere sul palco dell’Orfeo, ancora una volta ospiti degli Amici della Musica Arcangelo Speranza, lo storico gruppo napoletano della Nuova Compagnia Popolare. Il progetto musicale di questa compagnia si deve all’iniziativa di Roberto de Simone, che fu essenziale  come musicista e musicologo, e che proprio in virtù di ciò, con il contributo di altri importanti protagonisti come Eugenio Bennato e Peppe Barra, ebbe il merito di riportare alla luce capolavori della musica tradizionale campana. Rispetto alla formazione storica molti musicisti si sono avvicendati e  volti nuovi, anche giovani, sono ora presenti. Sempre in prima linea Fausta Vetere (voce) e Corrado Sfogli (chitarra e mandola), ma accanto a loro ci sono: Gianni Lamagna (chitarra e voce), Carmine Bruno (percussioni), Marino Sorrentino (strumenti a fiato), Michele Signore (violino e mandoloncello), Anastasia Cecere (flauti), Pasquale Ziccardi (voce) e Marco Sfogli (chitarra acustica e mandolino). Con questi avvicendamenti, anche per non riproporre sempre gli stessi successi del ’70, è cambiato anche il tipo di proposta musicale. Infatti, dopo un’intensa attività di ricerca musicologica spintasi perfino in Germania,  nuove espressioni artistiche popolari in voga alla fine del ‘500 nel sud ma anche in Europa, sono state recuperate e rivitalizzate  espressioni musicali come le “Villanelle alla napoletana” . Ricche di contenuti positivi che raccontano la vita di ogni giorno, il lavoro ed i sentimenti popolari, esse hanno rappresentato l’antefatto fondamentale per lo sviluppo della canzone napoletana dell’800, ben accolta, pur essendo una produzione di ispirazione popolare, dalla classe colta, proprio in virtù della sua connotazione scherzosa, sostenuta a volte dall’accompagnamento strumentale di una sola voce a volte anche da quello polifonico. Ed è stata proprio con questa nuova proposta musicale che la compagine napoletana si è presentata sul palco dell’Orfeo,  attraverso la qualità delle voci dell’intramontabile Fausta Vetere, di Gianni Lamagna e di Pasquale Ziccardi ed il virtuosismo musicale di tutti i componenti il gruppo.  Hanno saputo rappresentare ed esaltare tammurriate, moresche, tarantelle e pizziche  coinvolgendo il folto pubblico presente che ha applaudito calorosamente ed anche a scena aperta.  A chiusura dello spettacolo, una vera ovazione per tutti i protagonisti, e dopo  l’esecuzione della “Tammurriata nera” come bis, una calorosa  “standing ovation” finale.

Gaetano Laudadio 

Le foto sono di Carmine Lafratta

martedì 11 novembre 2014

ENORME SUCCESSO PER L'INIZIATIVA DEL PETRUZZELLI APERTO AI GIOVANISSIMI STUDENTI PUGLIESI



Sabato 15 novembre la prima de Il Giovane Artù,  tra storia e leggenda la conquista del trono

Sabato 15 novembre alle 10.00 al Teatro Petruzzelli andrà in scena la prima de Il Giovane Artù, tra storia e leggenda la conquista del trono, per la regia di Marinella Anaclerio.

La nuova opera per ragazzi è un progetto a cura dell’Ufficio Scuola della Fondazione Petruzzelli ed è stata commissionata al compositore Nicola Scardicchio che ne ha curato versi e musiche ed alla scrittrice Teresa Petruzzelli per i dialoghi ed il racconto.

L’iniziativa, fortemente voluta dal sovrintendente Massimo Biscardi, è sostenuta dall’Ufficio Scolastico Regionale, dall’assessorato al Diritto allo Studio della Regione Puglia e dall’assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Bari.

Ammontano a oltre 14.000 le prenotazioni provenienti dagli istituti scolastici di tutta la Puglia.

Dirigerà l’Orchestra del Teatro Petruzzelli Nicola Scardicchio, maestro del coro Franco Sebastiani.
A curare scene e costumi Tommaso Lagattolla.

Ad interpretare lo spettacolo: Totò Onnis (Merlino – Arcivescovo di Brice), Carlo Callea (Il giovane Artù), Tony Marzolla (Narratore – Caio), Loris Leoci (Sir Ettore), Antonella Carone (Morgana).



                                                                                  La foto con il cast de "Il giovane Artù" è di Carlo Cofano. 
Per gli spettacoli de Il Giovane Artù, la Fondazione Petruzzelli propone un nuovo strumento di dialogo e condivisione con i giovani spettatori: nel foyer sarà predisposta la “lavagna delle emozioni”, uno spazio dedicato a tutti i ragazzi che vorranno lasciare un commento “a caldo” sulle loro sensazioni ed impressioni e sul Petruzzelli come “teatro vissuto”.

Nello spettacolo si racconta dell’infanzia e dell’adolescenza di re Artù, del rapporto conflittuale con la sorellastra Morgana e della sua condizione di figlio adottivo di sir Ettore, un genitore preoccupato a cui il destino ha riservato il delicato compito di allevare un futuro re.

Nel momento in cui nella vita di Artù appare Merlino, maestro, mago, ma anche mentore, si crea tra i due personaggi il rapporto maieutico che genera la crescita morale, culturale ed affettiva. Artù si forma alla luce di valori universali: il coraggio, la generosità, la determinazione, la magnanimità.
Tematiche, dunque, estremamente attuali, spunti per una continua riflessione delle istituzioni a cui è affidato il compito di relazionarsi con i giovani.


Lo spettacolo sarà in replica sabato 15, lunedì 17, martedì 18, mercoledì 19, venerdì 21, martedì 25, mercoledì 26, giovedì 27 novembre alle 10.00 ed alle 12.00.
Info scuole: 080.9752835, Botteghino Teatro Petruzzelli: 080.9752810.

A partire dalla prima recita i biglietti saranno disponibili anche per il pubblico al prezzo di 5 euro.

giovedì 6 novembre 2014

IL FLAUTO MAGICO CONCLUDERA’ LA STAGIONE 2014 DEL PETRUZZELLI

 "IL FLAUTO MAGICO" del compositore salisburghese in scena a Bari partire dal 14 dicembre; è stata anticipata al 19 la recita prevista per il 20




Bari - Domenica 14 dicembre alle 17.00 (turno C) andrà in scena la prima de Die Zauberflöte (Il flauto magico), per la regia di Daniele Abbado. Il singspiel  in due atti su libretto di Emanuel Schikaneder (1751–1812) e Karl Ludwig Giesecke (1761–1833) fu rappresentato per la prima volta a Vienna, al Freihaustheater auf der Wieden, il 30 settembre del 1791 e va in scena per la prima volta a Bari. Roland Böer salirà  sul podio a dirigere l’Orchestra del Teatro Petruzzelli , mentre Franco Sebastiani sarà il maestro del Coro della Fondazione ed Emanuela Aymone guiderà il Coro di voci bianche “all’Ottava” . A firmare le scene dell’opera di Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) sarà Graziano Gregori, i costumi Carla Teti, le luci Alessandro Carletti.  A dar vita allo spettacolo: Dimitry Ivashchenko (Sarastro), Antonio Poli (Tamino), Florian Plock (Oratore, Primo Sacerdote), Francesco Castoro (Secondo Sacerdote, Primo Armigero), Christina Poulitsi (Regina della notte), Jacquelyn Wagner (Pamina), Pervin Chakar (Prima dama), Giuseppina Bridelli (Seconda dama), Adriana Di Paola (Terza dama), Lavinia Bini (Papagena), Alex Esposito (Papageno 14, 16, 18 dicembre),  Philip Smith (Papageno 19, 22 dicembre), Kurt Azesberger (Monostato), Domenico Colaianni (Secondo Armigero, Una voce). Nell’ambito della rappresentazione domenica 14 dicembre alle 11.00, nel foyer del Teatro Petruzzelli, il musicologo Giovanni Bietti terrà la Lezione d’Opera: Il flauto magico tra innocenza e verità.

La recita de Die Zauberflöte (Il flauto magico) in programma sabato 20 dicembre alle 19.30 è stata anticipata a venerdì 19 dicembre alle 19.30. I titoli di ingresso acquistati resteranno validi per la nuova data. Ecco il programma delle repliche: martedì 16 dicembre alle 19.30 (turno A), giovedì 18 dicembre alle 19.30 (turno B), venerdì 19 dicembre alle 19.30 (fuori abbonamento), lunedì 22 dicembre alle 19.30 (fuori abbonamento). Biglietti in vendita al Botteghino del Teatro Petruzzelli e su www.bookingshow.it Informazioni: 080.975.28.10.

LA NUOVA COMPAGNIA DI CANTO POPOLARE TORNA A TARANTO


GRANDE ATTESA PER LA NCCP




A venti anni esatti dalla loro precedente esibizione per gli Amici della Musica, avvenuta al Teatro Orfeo, il 17 novembre 1994, per il Concerto inaugurale della 71ª Stagione della storica associazione tarantina, , “LA NUOVA COMPAGNIA DI CANTO POPOLARE”, uno dei gruppi storici del folk revival italiano, terrà un suo nuovo ed entusiasmante spettacolo il 14 novembre 2014, sempre al Teatro Orfeo. Fondata alla fine degli anni ’60, la NCCP ottenne un successo enorme a partire dagli anni ’70, grazie ad una eccezionale espressività artistica che, unita al virtuosismo strumentale e vocale, permette a questa orchestra “popolare” di interpretare lo spirito più profondo della musica partenopea e campana, grazie anche alla parallela attività di ricerca etnomusicologica dei fondatori Eugenio Bennato, Carlo D’Angiò e, soprattutto, Roberto De Simone, deus ex machina del bellissimo spettacolo La Gatta Cenerentola, un’opera musico-teatrale ispirata all’omonima novella del seicentesco Lo Cunto de li Cunti di Giambattista Basile, presentata al Festival dei Due Mondi di Spoleto nel 1976, che portò la Nuova Compagnia al successo internazionale.
Molta acqua è passata sotto i ponti e la NCCP ha saputo sempre rinnovarsi, mantenendo però inalterata l’attenzione rigorosa per i repertori della tradizione orale, estendendo l’attenzione dalla Campania al Meridione italiano e ai Sud del mondo, con dischi di grande rilievo come Incanto Acustico, Pesce d’‘o Mare, La Voce del Grano e Candelora, fino al recente, straordinario Live in Münich, in cui la dimensione dal vivo esalta tutte le potenzialità di una formazione strumentale e vocale che vede, accanto ai “vecchi” leader Fausta Vetere e Corrado Sfogli, l’innesto di nuove energie, come quelle rappresentate dalle voci di Gianni Lamagna e Marcello Colasurdo (ex componente dei ‘E Zezi Gruppo Operaio di Pomigliano D’Arco), Michele Signore, Carmine Bruno, Pasquale Ziccardi e tanti ospiti illustri, fra i quali Angelo Branduardi, Daniele Sepe, Mimmo Ciaramella (Avion Travel). Dalla musica di tradizione orale del sud alla “World Music” internazionale, al rap. La NCCP continua a rappresentare una delle più importanti espressioni della musicalità italiana e meridionale, unendo tradizione e innovazione in una miscela che da oltre quaranta anni non cessa di stupire ed entusiasmare il pubblico di tutto il mondo. Il concerto della Nuova Compagnia di Canto Popolare si terrà il 14 novembre prossimo, presso il Teatro Orfeo di Taranto, con inizio alle ore 21,00. Le prevendite a Taranto si svolgono presso la nuova sede degli Amici della Musica in via Toscana n. 22/a - tel. 099.7303972; Basile Strumenti Musicali in via Matteotti n° 14 - tel. 099.4526853; Box Office in via Nitti n° 106/a - tel. 099.4540763. Per informazioni: Amici della Musica in via Toscana n. 22/A - tel. 099.7303972, www.amicidellamusicataranto.it.

mercoledì 5 novembre 2014

ALEXANDER LONQUICH AL PETRUZZELLI

Stagione Sinfonica: Alexander Lonquich dirige l’Orchestra del Teatro Petruzzelli
Solisti Raffaele Bifulco (flauto), Enea Cavallo (arpa), Alexander Lonquich (pianoforte)

Giovedì 6 novembre alle 21.00 il maestro Alexander Lonquich, impegnato nella doppia veste di direttore e solista, condurrà l’Orchestra del Teatro Petruzzelli.


Il programma del concerto tutto dedicato a musiche di Wolfgang Amadeus Mozart prevede: il Concerto per flauto, arpa e orchestra in do maggiore K. 299, la Sinfonia n. 38 in re maggiore K. 504 “Praga”, Concerto n. 22  per pianoforte e orchestra in mi bemolle maggiore K. 482.

Solisti Raffaele Bifulco (flauto), Enea Cavallo (arpa), Alexander Lonquich (pianoforte).

I biglietti sono disponibili al Botteghino del Teatro Petruzzell e on line su www.bookingshow.it. Informazioni: 080.975.28.10


domenica 2 novembre 2014

PETRUZZELLI, STAGIONE 2015 RICCA E DI QUALITA'

PETRUZZELLI, STAGIONE 2015 INAUGURAZIONE IL 30 GENNAIO CON POULENC

Bari – Era molto attesa questa conferenza stampa di presentazione della stagione 2015 della Fondazione Petruzzelli, anche per tutto ciò che era accaduto di recente; dal bilancio in passivo lasciato dalla precedente gestione Fuortes, come accertato dal CDA, alle  passività riguardanti il patrimonio sociale della Fondazione e conseguente copertura, al taglio delle due opere previste in ottobre e novembre, il “Trittico” pucciniano e “Lucia di Lamermoor” di Donizetti, vista l’impossibilità di coprirne i costi, ed infine, le dimissioni del direttore musicale Daniele Rustioni (non comprensibili, a detta di Biscardi,  a soli due mesi dalla fine dell’incarico!!!).

LA SITUAZIONE FINANZIARIA ED INTERNA

Prima di entrare nel merito del nuovo cartellone, il sovrintendente ha voluto fare chiarezza sulla dolorosa decisione di tagliare le due opere già programmate e rivolgendosi ai giornalisti ed al pubblico presente, ha esordito determinato e con parole chiare ed oneste : “E’ stato un anno molto difficile e non ero sicuro che saremmo sopravvissuti e ci saremmo incontrati nuovamente a parlare del futuro. Non mi era capitato di entrare in casa di altri per dire, questo si può fare e questo no. Ma da uomo delle istituzioni, quale sono, ho preferito assumermi in pieno le mie responsabilità e fare scelte impopolari, come il taglio di due opere nella stagione in corso. Il problema è che facendo la scelta opposta, avremmo lasciato la Fondazione in grave pericolo con lo spettro della liquidazione certa. Pertanto, fare una programmazione senza certezze ed entrate sicure, è una cosa che non dovrà più ripetersi in futuro”. Ha inoltre, espresso, apprezzamento per il CDA della Fondazione definendolo “eroico” per aver fatto ciò che serviva per salvare il teatro, lasciato sull’orlo del fallimento dalla gestione Fuortes. “Il bilancio, al contrario di quanto avvenuto in precedenza,  deve essere basato su entrate certe, cui potranno anche aggiungersi privati e non si può escludere che il cartellone possa anche essere successivamente arricchito. Il bilancio di spesa del 2015 sarà complessivamente di 14 milioni di Euro, così suddivisi : 2 milioni a testa Comune, 2 dalla Regione (anche se altre Regioni stanziano il doppio del Comune!!!!), 7 provenienti dal Ministero dei Beni Culturali, mentre gli altri 3 arriveranno dal botteghino e dal fitto del teatro per manifestazioni varie”. Ma gli strali del sovrintendente non sono finiti qui;  ha riservato  un’altra frecciata contro il malaffare diffuso, dentro e attorno alla Fondazione, che contribuisce a portare il Petruzzelli sull’orlo del fallimento. “A fine anno, in virtù della nuova legge Bray, decadranno tutti i CDA delle Fondazioni ed i sovrintendenti e sarà il costituendo nuovo consiglio di indirizzo a scegliere il prossimo sovrintendente. Per questo motivo, ha aggiunto Biscardi, non ho ritenuto di nominare un nuovo direttore musicale. Il teatro è stato messo in crisi da alcuni clan interni ed attorno al teatro che hanno creduto che il Petruzzelli fosse una cosa loro. Io  intendo (se sarò confermato nell’incarico) estirpare questi clan che fanno solo il male del teatro. Il Petruzzelli deve tornare ad occuparsi solo di musica”.  Un’altra novità annunciata da Biscardi è quella di voler rifare il sipario originale andato in fiamme con l’incendio. 



Nella foto di Carlo Cofano il quadro che lo riproduce.



IL CARTELLONE DELLA LIRICA

La stagione lirico-sinfonica e di danza partirà a gennaio del prossimo anno e sarà una stagione di qualità, attento alla qualità ma anche ai costi. Cinque le sezioni in cui si articolerà la nuova stagione: Opera, Musica Sinfonica, Danza, Concerti da Camera e Conferenze sulla Musica. La stagione lirica inizierà venerdì 30 gennaio 2015 alle 20.30, col capolavoro novecentesco “Les dialogues des carmélites” del compositore francese Francis Poulenc, composto durante la rivoluzione francese, "la migliore opera del Novecento" secondo il sovrintendente, con la regia di Leo Moscato e la direzione musicale di Daniel Kawka; sarà  una prima assoluta per Bari. Seguirà la “Madama Butterfly” di Puccini, l’11 marzo, con la direzione di Giuseppe Finzi e la regia di Fabio Ceresa ed il Macbeth di Verdi (15 maggio) con la direzione di Fabrizio Carminati e la regia di Giancarlo Cobelli.  Il 6 novembre, la “Bohème” di Puccini, con la regia di Ivan Stefanutti e la direzione musicale di Giampaolo Bisanti; infine, ”Elisir d'amore” di Donizetti, diretto da Giuseppe La Malfa, con la regia di Michele Mirabella (11 dicembre). Come si nota un cartellone che guarda ad alcuni dei più amati autori italiani ma è anche rivolto a gusti più raffinati.   Di ampio respiro la Stagione Sinfonica, tra tradizione e innovazione con un’apertura alla  musica contemporanea caratterizzata  da nuovi linguaggi espressivi e repertori ricercati.

LA SINFONICA

Saranno 12  gli appuntamenti del cartellone sinfonico,  che avrà per protagonisti grandi artisti di fama internazionale come la violinista Isabelle Faust, il pianista prodigio Jan Lisiecki, il direttore Wayne Marshall, l’amato interprete lisztiano Michele Campanella, il violoncellista Enrico Dindo o il virtuoso popolare Roman Kim.  Ci saranno il direttore Roberto Abbado, che potrà recuperare la “Lucia di Lamermoor” che avrebbe diretto nel 2014, con un concerto  che proporrà la “Messa dell'Incoronazione" di Mozart, il giovane direttore Jader Bignamini ed Alexander Vedernikov, i pianisti Emanuele Arciuli e Francesco Libetta e tanti altri ancora. Attenzione anche alla musica italiana contemporanea, presente in diversi concerti, con le composizioni di autori italiani viventi quali Fedele, Colasanti, Battistelli e Dall’Ongaro si inseriscono nei programmi di repertorio con innovative soluzioni formali e timbriche.

LA DANZA

Il cartellone di balletto privilegerà, invece, la danza moderna, puntando su abili coreografi del circuito internazionale. "Oggi fare danza classica costa moltissimo, se pensiamo ai corpi di ballo che possono vantare alcune realtà come San Pietroburgo e Tokyo, dotate di ottanta e più danzatori cadauna.", ha puntualizzato Biscardi. Due gli spettacoli moderni e contemporanei che l'Ater dell'Emila Romagna propone con due importanti compagnie di danza: la Ailey II e la Compañía Nacional De Danza.

MUSICA DA CAMERA

Ci sarà anche una stagione cameristica mattutina ( e questa è una novità), con formazioni costituite da solisti dell'Orchestra del Petruzzelli per dare alla domenica dei baresi l’opportunità di  ascoltare musica prima di andare a pranzo.

INCONTRI E CONVERSAZIONI

Previste anche conferenze e conversazioni con protagonisti di alto profilo del mondo della cultura e dello spettacolo e dell'arte.  Il programma prevede per venerdì 23 gennaio una conversazione su “Les dialogues des carmélites” di Francis Poulenc a cura di Claudio Strinati, venerdì 6 marzo su “Madama Butterfly” di Giacomo Puccini a cura di Sabino Lenoci, mercoledì 6 maggio su  “Macbeth” di Giuseppe Verdi a cura di Angelo Foletto, mercoledì 7 ottobre su “La musica italiana oggi”, a cura di Pierfranco Moliterni, venerdì 30 ottobre su “La Bohéme” di Giacomo Puccini a cura di Dinko Fabris, venerdì 4 dicembre “L’elisir d’amore” di Gaetano Donizetti a cura di Giovanni Bietti. Il 4 febbraio 2015 sarà il noto critico d’arte, giornalista e conduttore televisivo Philippe Daverio a condurre un incontro su “Save the Opera, Save Italy”. Tutti gli incontri si terranno  nel foyer del teatro Petruzzelli.

OPERE PER I PIU’ PICCOLI


Non mancheranno anche gli spettacoli rivolti ai più giovani che tanto successo stanno ricevendo. Col Giovane Re Artù sono già 12.000 i biglietti venduti agli studenti.

Gaetano Laudadio