martedì 4 ottobre 2016

I MASNADIERI PER IL FESTIVAL VERDI AL TEATRO GIUSEPPE VERDI DI BUSSETO


Nell’allestimento di Leo Muscato, Simon Krečič dirige
l’Orchestra dell’Opera Italiana e il Coro del Teatro Regio di Parma.
In scena gli Artisti del Concorso Internazionale Voci Verdiane “Città di Busseto”
in collaborazione con la Scuola dell’Opera del Teatro Comunale di Bologna
Teatro Giuseppe Verdi di Busseto
7, 10, 14, 16, 21, 23, 28, 29 ottobre 2016

I masnadieri, terzo titolo in cartellone al Festival Verdi 2016, debutta venerdì 7 ottobre alle ore 20.30 al Teatro Giuseppe Verdi di Busseto (repliche il 10, 14, 16, 21, 23, 28, 29). L’opera, realizzata in coproduzione con il Teatro Comunale di Bologna, andrà in scena nell’allestimento creato da Leo Muscato per il Teatro Regio di Parma e adattato per il Teatro Giuseppe Verdi, con le scene di Federica Parolini, i costumi di Silvia Aymonino e le luci di Alessandro Verazzi. Sul podio dell’Orchestra dell’Opera Italiana e del Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani, Simon Krečič dirige gli Artisti del Concorso Internazionale Voci Verdiane “Città di Busseto”, in collaborazione con la Scuola dell’Opera del Teatro Comunale di Bologna. In scena George Andguladze (7, 14, 23, 29) e Victor Sporyshev (10, 16, 21, 28) (Massimiliano), Giovanni Maria Palmia (7, 14, 23, 29) e Rosolino Claudio Cardile (10, 16, 21, 28) (Carlo), Leon Kim 7, 14, 23, 29) / Sahap Cuneyt Unsal (10, 16, 21, 28) (Francesco), Marta Torbidoni (7, 23, 29), Adriana Iozzia (10, 14, 21), Federica Vitali (16, 28)(Amalia), Manuel Rodriguez Remiro (Arminio), Pietro Toscano (7, 14, 23, 29)/ Wellington De Santana Moura (10, 16, 21, 28) (Moser), Jangmin Kong (Rolla). L’opera è realizzata con il Comune di Busseto, il Teatro Giuseppe Verdi di Busseto, il Concorso Internazionale Voci Verdiane “Città di Busseto”.

“La ricerca della felicità e l’incapacità di trovarla nelle piccole cose: sembra essere questo il motore che dà il via alla nostra storia – racconta Leo Muscato nelle sue note di regia. All’inizio de I masnadieri tutti i personaggi sono in bilico sulla corda tesa della vita. Tutti scontenti, ma ancora tutti fortemente speranzosi di ottenere quanto prima ciò che ritengono sia la chiave della loro felicità”.

Primo lavoro composto per un teatro straniero, I masnadieri si ispira a Die Räuber, capolavoro d’esordio di Friedrich Schiller. Il libretto fu affidato ad Andrea Maffei, traduttore del poeta e drammaturgo tedesco, e l’opera andò in scena il 22 luglio 1847 allo Her Majesty’s Theatre, diretta dallo stesso Verdi e alla presenza della Regina Vittoria.

L’opera sarà presentata a Busseto e a Parma negli incontri a ingresso libero Prima che si alzi il sipario, a cura di Dino Rizzo (mercoledì 5 ottobre, alle ore 17.30, al Museo Casa Barezzi di Busseto) e Giuseppe Martini (giovedì 6 ottobre, alle ore 17.00, al Ridotto del Teatro Regio di Parma), con la partecipazione del soprano Maria Sbogova e dal baritono Lee Hasuk, allievi del Conservatorio Arrigo Boito di Parma, che ne interpreteranno i brani più significativi, accompagnati al pianoforte da Riccardo Mascia e coordinati da Donatella Saccardi.




I masnadieri si svelerà al pubblico di Busseto in occasione della prova generale, mercoledì 5 ottobre alle ore 14.00. I biglietti, al costo di € 20.00, saranno in vendita presso lo IAT di Busseto (Piazza Giuseppe Verdi, 10) martedì 4 ottobre dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 18,00 e mercoledì 5 ottobre dalle 10,00 alle 14,00. 

AL TEATRO ALLA SCALA IL REQUIEM DI VERDI CON LA DIREZIONE DI RICCARDO CHAILLY

Krassimira Stoyanova, Daniela Barcellona, Francesco Meli, Dmitry Belosselskiy completano il cast

Il prossimo 8 ottobre alle ore 20 per una grande ricorrenza del Teatro alla Scala: l’esecuzione del Requiem di Verdi, pagina simbolo del nostro Teatro e dei suoi Direttori.

Riccardo Chailly, nel solco della tradizione di Toscanini, De Sabata, von Karajan, Abbado, Muti e Barenboim, dirige Coro e Orchestra del Teatro alla Scala in una delle partiture più intense ed amate della storia della musica. Con lui, ancora una volta, un cast d’eccezione: Krassimira Stoyanova, Daniela Barcellona, Francesco Meli, Dmitry Belosselskiy.

Biglietti da 11 a 150 euro più prevendita in vendita online e presso la Biglietteria Centrale.

IL TEATRO CARLO FELICE RIVEDE IN PARTE LA STAGIONE LIRICA 2016-17

UNA DECISIONE DOVUTA ALLA MANCANZA DEI CONTRIBUTI DELLA LEGGE BRAY

Da mesi il Teatro segnala come il mancato percepimento dei fondi previsti dalla “Legge Bray” abbia compromesso il processo di risanamento e progressivamente messo in difficoltà la gestione ordinaria. Già durante la conferenza stampa di presentazione della Stagione Artistica 2016/2017 il Sovrintendente Maurizio Roi denunciava come il protrarsi del ritardo avesse costretto il Teatro a far fronte con proprie risorse a debiti e oneri che nel piano approvato dal Commissario Straordinario, nella Primavera 2015, era previsto fossero coperti con le risorse messe a disposizione dalla Legge Bray.

In questa difficile e paradossale situazione il Teatro ha continuato a lavorare seriamente sul progetto di fare del Carlo Felice la “Fabbrica della musica della Liguria”. Testimonianza ne sono  i concerti in Regione, il Festival della Danza, le tante manifestazioni musicali o di vita cittadina che vi trovano sede, l’attività internazionale che ne rafforza il prestigio, l’aumento del pubblico e gli apprezzamenti della critica, lo sforzo di essere al centro degli avvenimenti della comunità, come è accaduto durante il XXVI Congresso Nazionale Eucaristico lo scorso settembre.

Proprio la volontà di cercare di garantire lo sviluppo di questo progetto e assicurare un futuro al Carlo Felice rende talvolta necessario, oltre all’impegno di tutti, assumere decisioni molto dolorose.

Nella programmazione della Stagione 2016/2017 è stata prevista la presenza di due grandi opere che rappresentano due diverse angolazioni della stessa vicenda vista da due grandi geni della musica italiana: Puccini e Verdi. Una raffinata proposta culturale legata a questi due maestri così vicini a Genova. Le condizioni economiche sopra descritte rendono necessario rivedere la proposta artistica, costringendo il Teatro alla difficile scelta di rinviare alla prossima Stagione la messa in scena dell’opera “La Rondine “ di Giacomo Puccini inaugurando così la Stagione Lirica il 15 dicembre con “La traviata” di Giuseppe Verdi. Con questo gesto la Fondazione non intende rinunciare ad un’idea culturale, ma semplicemente rimodularla.

Si ricorda che ad inaugurare le celebrazioni per il 25° anniversario della ricostruzione del Carlo Felice sarà Andrea Battistoni (Direttore Ospite Principale), recentemente nominato Direttore della Tokyo Philarmonic Orchestra, con un concerto che segnerà anche l’inizio della Stagione Sinfonica.

Si sottolinea l’importanza di un forte impegno comune perché le celebrazioni per il 25° anniversario dell’inaugurazione  del nuovo Teatro Carlo Felice  (18 ottobre 1991), che ci porteranno al trentennale dalla posa della prima pietra (4 aprile 1987), possano essere simbolo del risanamento e della riscossa del Teatro.

Corre l’obbligo al Teatro scusarsi con tutti i suoi abbonati per i quali ovviamente si provvederà al rimborso del rateo comunicandone quanto prima le modalità.

La campagna abbonamenti prosegue comunque secondo la nuova formulazione. Nei prossimi giorni la Fondazione comunicherà la rimodulazione della Stagione Artistica conseguente al rinvio dell’opera “La rondine”.

lunedì 3 ottobre 2016

IL DIRETTORE ANDREA BATTISTONI ASSUMERA' L'INCARICO DI CHIEF CONDUCTOR DELLA TOKYO PHILARMONIC

La Tokyo Philharmonic Orchestra (situata a Shinjuku, Tokyo, con Hiroshi Mikitani, presidente) è lieta di dare il benvenuto al Maestro Andrea Battistoni come Direttore Principale da oggi, primo ottobre 2016.

Il Maestro Battistoni è nato a Verona, Italia nel 1987. Dal 2006 ha intrapreso una rapida carriera direttoriale che lo ha portato a esibirsi, con le rispettive compagini orchestrali, in importanti teatri quali Deutsche Oper di Berlino, Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, Semperoper di Dresda, Royal Opera di Stoccolma, Teatro La Fenice di Venezia, ecc. Nel 2012 diventa, a soli 24 anni, il più giovane direttore mai salito sul podio del Teatro alla Scala. È uno dei giovani emergenti del panorama musicale internazionale di questa epoca. 

La prima collaborazione fra il maestro e la Tokyo Philharmonic Orchestra, risale al 2012, con l'esecuzione del "Nabucco" di Verdi, una produzione della Tokyo Nikikai. Da allora, la frequenza delle sue esibizioni ha reso la nostra relazione sempre più profonda, e nell'aprile del 2015 il maestro è stato nominato Direttore Principale Ospite. Per celebrare questo appuntamento abbiamo scelto "Turandot" (in forma di concerto) che è stata accolta con calore dal pubblico e dai critici musicali, e grazie alla quale il maestro ha ottenuto un ruolo di primo piano come guida nel mondo musicale. 

La registrazione discografica della "Trilogia Romana" di Respighi eseguita nel 2013 ha ottenuto il secondo premio nella classifica annuale 2015 fatta dalla rivista musicale "L'arte dei dischi". La sua eccezionale direzione della "Prima Sinfonia di Mahler", che il maestro ha diretto come sostituzione improvvisa, ottenendo un grande successo nel gennaio 2014, seguita da "Turandot" (in forma di concerto) e da "Quadri di un'esposizione" ecc. ci ha mostrato la sua sensibilità musicale, l'energia, la drammaticità e l'intelligenza profonda che ci affascinano sempre di più. Sia i concerti che i dischi fatti insieme sono stati accettati sempre con grande entusiasmo dal pubblico. 

Siamo sicuri che, d'ora in poi, approfondendo questo legame fra noi e il maestro potremo entusiasmare il pubblico giapponese ed internazionale, eseguendo una musica sempre più affascinante. 

Siamo sicuri che potete aspettarvi un nuovo mondo musicale che nascerà dalla collaborazione tra il giovane talento italiano e la tradizione dell'orchestra giapponese.

AL TEATRO MASSIMO DI PALERMO UN OMAGGIO AI GRANDI COMPOSITORI DI MUSICA CONTEMPORANEA

Scelsi, Stockhausen, Feldman e Kancheli: al Teatro Massimo la rassegna Nuove musiche
Da domani, 4 ottobre, omaggio ai grandi compositori del nostro tempo


PALERMO. Un omaggio ai grandi compositori di musica contemporanea, una sperimentazione con un robot che intercetta le emozioni del pubblico e le comunica all’Orchestra, una tre giorni dedicata a Giacinto Scelsi. Il Teatro Massimo, in collaborazione con le principali istituzioni musicali della città, lancia la terza edizione del Festival Nuove Musiche, che si riconnette idealmente a quelle Settimane Internazionali Nuova Musica che videro Palermo all’avanguardia negli anni Sessanta.
Una rassegna che partirà domani, martedì 4 ottobre, per concludersi il 22 ottobre con una coda  l’11 dicembre, due mesi che vedranno come parte fondamentale gli omaggi ai grandissimi nomi della musica del secondo Novecento: Pierre Boulez e John Cage, accostati in un unico concerto; Morton Feldman, Francesco Pennisi, Karlheinz Stockhausen; Giacinto Scelsi, al quale sono dedicati tre concerti e una giornata di studi. L’austriaco Georg Friedrich Haas e il georgiano Giya Kancheli vengono presentati al pubblico palermitano ognuno con un lavoro di grandi dimensioni.
La manifestazione è organizzata dal Teatro Massimo in collaborazione con l’Orchestra Sinfonica Siciliana, il Conservatorio “Bellini” di Palermo, il Conservatorio “Scontrino” di Trapani, l’Accademia di Belle Arti di Palermo, l’Università di Palermo, il Festival delle Letterature Migranti, l’Ambasciata di Francia in Italia, l’Institut Français, il Dipartimento dell’Innovazione industriale e digitale dell’Università di Palermo.
“Con questo Festival – dice il sovrintendente Francesco Giambrone – confermiamo l’attenzione del Teatro Massimo nei confronti dei linguaggi del contemporaneo. Un teatro che ha scelto la chiave dell’innovazione e della curiosità per il nuovo, senza barriere”. “La maggior parte di questi progetti – aggiunge il direttore artistico, Oscar Pizzo – sono omaggi a grandi compositori. Boulez, scomparso qualche mese fa, Incardona di cui ricorrono i dieci anni dalla morte".
Si parte martedì 4 ottobre, alle 20.30 (Sala Onu) con Notations, omaggio a Pierre Boulez e John Cage, due musicisti che si presentano come figure diametralmente opposte  che però, tra il 1954 e il 1959 sono protagonisti di una intensa corrispondenza. Le composizioni in programma precedono di qualche anno l’epistolario. Sono la Sonatina per flauto e pianoforte di Boulez, del 1946; Fads and Fancies in the Academy di John Cage per pianoforte e percussioni; e poi Notations di Boulez, dodici brani per pianoforte che si presentano come variazioni su un tema. E infine Credo in Us di Cage, il primo caso in cui Cage include l'uso della radio e del grammofono nelle sue composizioni.
Si prosegue mercoledì 5 ottobre alle 20.30, nel foyer, con Crippled Symmetry, omaggio al compositore statunitense minimale Morton Feldman. Un concerto in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti che ne ha curato l'allestimento.
Venerdì 7 ottobre un altro omaggio, e questa volta al compositore siciliano Francesco Pennisi, scomparso nel 2000, un concerto che si svolgerà al Politeama (alle 21,15) a cura dell’Orchestra sinfonica siciliana. In programma Capricci e cadenze, Andante sostenuto, Palermo, aprile per 18 strumenti di Pennisi, Pax Virginis di Virginia Guastella, Notturno a Fedora di Orazio Sciortino; Io so di Lucio Garau.
Si prosegue con gli omaggi: sabato 8 ottobre alle 18.30 in Sala Onu è la volta del grande Stockhausen, di cui sarà eseguito Kathinkas Gesang,  in collaborazione con il Conservatorio Scontrino di Trapani, coinvolto con il suo Ensemble di nuove musiche e con la sua classe di musica elettronica. Stockausen utilizza qui una tecnica molto particolare sviluppata dal fisico Giuseppe di Giugno.
Domenica 9 ottobre alle 18 in Sala Onu, Rostrum, concerto dell’Ensemble Musica contemporanea del conservatorio Bellini di Palermo: in programma opere di giovani compositori, siciliani e non: Carmelo Mantione, Giovanni Conciauro, Salvatore Passantino, Maté Bella, Davide Spina, Mattia Camuti, Simone Piraino, Enrico Fallea, Michael Torke.
Martedì 11 ottobre, alle 20.30, nella Sala degli Stemmi del Teatro Massimo In Vain, un altro omaggio, questa volta al compositore austriaco Georg Friedrich Haas, una inedita collaborazione tra musicisti del Teatro Massimo e musicisti dell’Orchestra sinfonica siciliana. A eseguire In Vain sarà un ensemble di 24 elementi che si è riunito per l'occasione.
Venerdì 14 ottobre, alle 20.30, sempre in Sala Stemmi, l’omaggio al compositore georgiano Giya Kancheli, in collaborazione con il Festival delle Letterature migranti. In programma il capolavoro di Kancheli, Exil. A eseguirlo un Ensemble formato da musicisti del Teatro Massimo, soprano Valentina Coladonato.
Sabato 15 ottobre, sempre alle 20.30 e sempre in Sala Stemmi, Dduci, omaggio a Federico Incardona, con l’esecuzione in prima assoluta del suo Violino solo. Un concerto in cui il filo conduttore è il contrappunto e che vede in programma musiche di Bach, di Aldo Clementi, di Alessandro Zambito. Direttore Michele De Luca.
Domenica 16 ottobre alle 20.30 nella Sala Onu del Teatro Massimo Big Sun in collaborazione con Institut Francais, ambasciata di Francia in Italia, musica di Cristophe Chassol, compositore della Martinica che unisce le sue sonorità tradizionali alla musica elettronica underground.
Mercoledì 19 ottobre al Conservatorio Bellini (Sala Scarlatti) Robotics Lab, una produzione del dipartimento dell’Innovazione industriale e digitale dell’Università di Palermo e del Conservatorio Bellini che si avvale del robot Nao e di un’app per il cellulare: il robot riceve le emozioni degli spettatori e a maggioranza dirotta la musica verso gioia, tristezza, noia, disperazione, rabbia o insofferenza che potrebbe anche stoppare la musica. Gli spettatori hanno a disposizione una gamma di colori corrispondenti a stati d’animo e sentimenti e li esprimono attraverso i colori. Il robot sintetizza la maggioranza delle scelte, la prevalenza dei sentimenti e la trasmette all’orchestra che cambia frase sulla base del sentimento prevalente della platea. Musiche di Francesco Corsello e Vincenzo Caravello, direttore Fabio Correnti.
Sabato 22 alle 11.30 e alle 20.30 e domenica 23 alle 17.30 nella Sala degli Stemmi uno spettacolo rivolto ai ragazzi, intitolato HausBachHaus, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Palermo e il conservatorio Bellini. Il programma si incentra sulla figura di Johann Sebastian Bach, attraverso le sue musiche (il primo movimento del  quinto concerto brandemburghese), una nuova opera commissionata al giovane compositore siciliano Salvatore Passantino e Bach Haus di Michele dall’Ongaro. Ne nasce un progetto Haus Bach Haus semiserio che cerca di dare una risposta ironica a una domanda che assilla musicologi e appassionati da secoli: perché Bach non ha mai scritto un’opera? Rivolta a un pubblico di ragazzi, la musica e la drammaturgia mescola citazioni molto evidenti (Don Giovanni, West Side Story, Suor Angelica, Tosca, Wozzek, Madama Butterfly), altre ancora legate a uno stile o genere o convenzione: l’aria con strumento obbligato, qualche tic stilistico alla Bach, la passacaglia, la fuga, il canone doppio, il corale, il folk-song nello stile di Berio, la ballata alla Paolo Conte. Alla grande ricchezza musicale si sommano le “macchine musicali”, veri oggetti sonori virtuosi  e irresistibili, dello scenografo Fabrizio Lupo.
Il 9-10-11 dicembre una tre giorni dedicata a Giacinto Scelsi, in collaborazione con la Fondazione Scelsi. Venerdì 9 alle 18.30 nel foyer del Teatro Massimo Scelsiana Ascension, presentazione del quartetto n.4 nella ricostruzione basata sui frammenti originali suonati da Scelsi all’ondiola, a cura di Gabriele Garilli. Si tratta di nastri donati personalmente da Scelsi negli anni Settanta al pianista Aki Takahashi, che eseguirà i pezzi. Sul schermo sarà proiettato A Ascensão de Mário, o Pintor (1996) di Arthur Omar dove si assiste all’ascesa di Mario Schifano, armato di pennelli e secchi di colore, a piedi fino alla cima della favela della Rocinha a Rio de Janeiro sui Quattro pezzi su una sola nota di Scelsi. Sabato 10 e domenica 11 dicembre a Palazzo Ziino convegno “Per un’identità scelsiana oggi” con Frances Marie Uitti, Sharon Kanach, Frank Mallet, Giovanni Guanti, Renzo Cresti, Lucio Garau, Gabriele Garilli, Aldo Brizzi, Gaetano La Rosa, Luciano Martinis. Sempre sabato 10 dicembre alle 18.30 al Conservatorio Bellini Scelsiana Trilogia, musiche di Giacinto Scelsi e Salvatore Sciarrino, al violino Mieko Kanno. Infine, domenica 11 alle 18.30 in un luogo da definire, Schlingen Blangen, musiche di Charlemagne Palestine che le esegue all’organo.



RICCARDO MUTI FESTEGGIA I 50 ANNI DEL SUO DEBUTTO A BERGAMO


DONIZETTI OPERA 2016
Riccardo Muti con l'Orchestra Cherubini festeggia, nella prima edizione del Donizetti Opera, i 50 anni dal suo debutto a Bergamo

La prima edizione del Donizetti Opera arricchisce il suo programma con uno straordinario appuntamento: martedì 29 novembre, al Teatro Donizetti (ore 20:30), avrà luogo il concerto diretto da Riccardo Muti con l'Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, per festeggiare il 50° anniversario dal debutto del Maestro, che ebbe luogo proprio a Bergamo il 27 novembre 1966 con l'Orchestra “Vit Nejedly” della Gioventù Musicale di Praga.
Questo concerto (fuori abbonamento), realizzato con il contributo della Fondazione Meru-Medolago Ruggeri per la ricerca biomedica, oltre a segnare in modo assai significativo il Dies natalis di Donizetti, sarà l'unica data in Italia del Maestro nel secondo semestre 2016: un’occasione da non perdere che, insieme alle rarità donizettiane in programma per il Festival (23 novembre-4 dicembre), porterà Bergamo al centro della vita musicale internazionale.
“Un onore per Bergamo e per il Teatro Donizetti ospitare Riccardo Muti il prossimo 29 novembre all'interno del festival Donizetti Opera” – sottolinea Nadia Ghisalberti, assessore alla Cultura e presidente della Fondazione. “Un concerto per celebrare una felice coincidenza: i 50 anni dal debutto di Muti a Bergamo e il Dies natalis di Gaetano Donizetti. Un appuntamento che assume quindi un significato speciale agli occhi della città e di tutto il mondo, per chi segue con passione Riccardo Muti e lo ha spesso ammirato proprio come interprete del DonPasquale, opera tra le più amate di Donizetti”.
“Il neonato festival Donizetti Opera accoglie a braccia aperte Riccardo Muti – afferma il direttore artistico della Fondazione Donizetti Francesco Micheli – e celebra la ricorrenza del suo debutto a Bergamo nel 1966. Tale esordio ha segnato una carriera che è già storia e in cui ha avuto ruolo fondamentale la tutela e l’esaltazione del repertorio italiano, più o meno noto. Siamo orgogliosi di celebrare questo compleanno, felici che ricorra proprio nella città natale del Maestro di Borgo Canale: Donizetti Opera non potrebbe desiderare miglior padrino”.
Il programma del concerto e ulteriori dettagli sulla manifestazione saranno annunciati nel corso di una conferenza stampa il prossimo 7 ottobre alle ore 12.00 presso la Sala Riccardi del Teatro Donizetti.

I biglietti per il concerto saranno in vendita dal 27 settembre e avranno un costo da 16 a 75 euro. Sono previste riduzioni per gli abbonati, gli under30, i titolari di Family Card, over60, gruppi (minimo 15 persone).
Questo il calendario delle vendite:
  • dal 27 settembre all’11 ottobre: prelazione e ritiro biglietti per gli abbonati alla Stagione 2016;
  • dal 27 settembre all’11 ottobre: acquisto del carnet concerti;
  • dal 12 ottobre (sino ad esaurimento dei posti disponibili): vendita biglietti singoli per i non abbonati.

La biglietteria del Teatro Donizetti è aperta in piazza Cavour da martedì a sabato, dalle ore 13 alle ore 20 (Telefono 035.4160601/602/603)
I biglietti sono in vendita anche sul sito www.vivaticket.it

LA BOHÈME INAUGURA LA STAGIONE D'OPERA 2016-17 DEL REGIO DI TORINO

Inaugurazione della Stagione d’Opera 2016-2017

LA BOHÈME

Gianandrea Noseda e Àlex Ollé per i 120 anni della Bohème. Il Direttore musicale del Regio
e il celebre regista de  La Fura dels Baus
danno il via alla Stagione 2016-2017 con un nuovo allestimento del capolavoro di Puccini

Teatro Regio, mercoledì 12 ottobre 2016 ore 20

Presentata questa mattina “La bohème” di Giacomo Puccini che inaugurerà la Stagione d’Opera e di Balletto 2016-2017 del Teatro Regio. 


Mercoledì 12 ottobre, alle ore 20, il Regio inaugura la nuova Stagione d’Opera 2016-2017 con La bohème di Giacomo Puccini. Gianandrea Noseda, sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Regio, affronta la ricca partitura di Puccini, in un nuovo allestimento firmato da Àlex Ollé, regista de La Fura dels Baus.
Anche per la Stagione 2016-2017 Intesa Sanpaolo  Socio Fondatore del Teatro – conferma il proprio impegno con il Regio assicurando la partnership sulla produzione inaugurale, l’appuntamento più atteso della Stagione. Il sostegno di Intesa Sanpaolo al Regio rientra in un più ampio rapporto di collaborazione che vede la Banca al fianco del Teatro nella realizzazione delle sue grandi produzioni. 
La nuova produzione del capolavoro di Puccini celebra il 120° anniversario della prima esecuzione assoluta dell’opera, andata in scena il 1° febbraio 1896 al Regio. Per questa speciale occasione gli Amici del Regio – associazione che dal 2012 affianca l’attività del Teatro con iniziative volte a mantenere alta l’offerta culturale e renderla sempre più accessibile – daranno il loro contributo alla realizzazione dello spettacolo. Paolo Cantarella, Presidente dell’associazione, dichiara: «Per la prima volta l’Associazione, grazie a un impegno straordinario, finanzierà la realizzazione di un allestimento, caso unico nel panorama italiano. Non potevamo che sostenere La bohème, capolavoro della storia dell’opera ed emblema stesso del Teatro Regio, dove Puccini  decise di rappresentarla in prima assoluta nel 1896. Vorremmo che fosse ricordata come La bohème degli Amici del Regio in un ideale abbraccio tra tradizione e modernità. Quale modo migliore per testimoniare un’amicizia se non sostenendo un passo importante nella storia del Regio?».
L’Orchestra e il Coro del Teatro sono diretti da Gianandrea Noseda, attento interprete dei capolavori creati da Puccini, per il quale: «La bohème è un’opera difficilissima, pochi altri titoli del melodramma italiano hanno questa complessità. È una partitura lavorata in filigrana che mette in moto un perfetto meccanismo teatrale, perseguito con acume, ma delicatissimo. È un’opera che definirei “modernista”, piuttosto che tradizionalista; utilizza di fatto un linguaggio profondamente novecentesco, con una velocità teatrale ed emotiva serrata».
                                                

Àlex Ollé, uno dei sei direttori artistici e regista de La Fura dels Baus – il dirompente collettivo teatrale che ha segnato una svolta nella storia della regia del teatro d’opera – mette in scena per la prima volta La bohème. Secondo il regista catalano: «La bohème è un’opera nella quale i più giovani si sbarazzano di tutto ciò che impedisce loro di volare, e si alimentano solo della propria vitalità; la vera fame dei protagonisti è una fame di vita. La mia Bohème è ambientata in una periferia contemporanea, è li che secondo me si trova la matrice intellettuale del futuro; quei luoghi malfamati e poveri non sono gradevoli, però sono autentici. In questa ambientazione, la vita e l’arte, così come succedeva nel Romanticismo, appartengono ai superstiti».
La realizzazione scenica dell’allestimento vanta la collaborazione di Alcantara, che realizza parti delle scenografie e dei costumi. «Siamo orgogliosi di essere partner del Teatro Regio per questa edizione de La bohème, con la regia di Àlex Ollé de La Fura dels Baus – dice Andrea Boragno, Presidente e CEO di Alcantara – una straordinaria occasione per Alcantara di celebrare la versatilità di questo materiale, capace di coniugare tradizione e innovazione all’insegna del valore del Made in Italy. La relazione che da sempre Alcantara coltiva con il mondo dell’arte e della creatività in genere, emerge ancor di più in un’opera come questa, dal carattere innovativo e contemporaneo».
In questa produzione, Mimì sarà il soprano Irina Lungu, artista applaudita in tutto il mondo che con il Regio vanta una stretta collaborazione artistica. Con il suo timbro lirico e adamantino, renderà al meglio la fragilità e la poesia del personaggio creato da Puccini. Accanto a lei, il tenore Giorgio Berrugi interpreterà Rodolfo. Artista dalle notevoli doti vocali e sceniche, Berrugi ha iniziato la sua carriera proprio come Rodolfo alla Fenice di Venezia, diventando in breve tempo uno dei tenori di riferimento del repertorio pucciniano. Musetta sarà il soprano Kelebogile Besong, giovane artista sudafricana, vincitrice di diversi concorsi lirici internazionali, molto apprezzata da critica e pubblico per il suo talento e la sua tecnica, che le permettono di affrontare un repertorio che dal Barocco arriva alla musica contemporanea. Marcello sarà interpretato dal baritono Massimo Cavalletti, cantante dal timbro caldo e generoso, che ha saputo conquistare in poco tempo tutti i più importanti palcoscenici internazionali: dalla Scala al Liceu di Barcellona, passando per il Metropolitan Opera House di New York. Colline avrà la voce di Aleksandr Vinogradov, uno dei migliori bassi della gloriosa scuola russa, artista richiesto da importanti direttori tra i quali Daniel Barenboim, Zubin Mehta, Valery Gergiev. Durante le nove recite, ai protagonisti già citati si alterneranno, nei giorni 13, 15, 18 e 20 ottobre, Erika Grimaldi (Mimì), Iván Ayón Rivas (Rodolfo), Francesca Sassu (Musetta), Simone Del Savio (Marcello) e Gabriele Sagona (Colline), artisti dall’avviata carriera internazionale che proporranno una Bohème del pari intensa e drammatica. Completano il cast: il baritono Benjamin Cho (Schaunard), il basso Matteo Peirone (Benoît, Alcindoro), il tenore Patrick Cullen Gandy (Parpignol), in alternanza i bassi Mauro Barra e Marco Sportelli (Sergente dei doganieri) e i baritoni Davide Motta Fré e Riccardo Mattiotto per il ruolo del Doganiere.
Le scene di questo nuovo allestimento sono di Alfons Flores, i costumi di Lluc Castells e le luci di Urs Schönebaum. Il Coro del Teatro Regio e il Coro di voci bianche del Teatro Regio e del Conservatorio “G. Verdi”, impegnati in importanti passi nell’opera, sono istruiti da Claudio Fenoglio.
La bohème, quarta opera di Puccini, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, è la storia d’amore di due giovani e squattrinati ragazzi pieni di speranza. Mimì e Rodolfo, accompagnati da Musetta e Marcello, trascorrono in allegria e spensieratezza gran parte della loro esistenza, screziata di gelosia ma pur sempre leggera e immersa in una Parigi inebriante e gioiosa. Dentro questa cornice La bohème è, in realtà, una storia che racconta la crescita e il dolore, il passaggio da un’adolescenza interiore a una maturità reale. L’allegra brigata si trova, infatti, a far i conti con la dura realtà della malattia di Mimì, sofferente di tubercolosi, che morirà tra le braccia del suo Rodolfo cambiando così per sempre il destino di tutti i personaggi. L’opera, divisa in quattro quadri, avrà una durata complessiva di circa due ore e trenta minuti.
L’opera sarà presentata al pubblico mercoledì 5 ottobre alle ore 17.30 al Piccolo Regio Puccini con una speciale conferenza dal titolo Scene di vita gaia e terribile, a cura di Alberto Mattioli. L’ingresso è libero.
Anche per l’intera Stagione 2016-2017 è stato confermato l’accordo tra il Teatro Regio e Rai-Radio3 per la trasmissione in diretta delle opere in programma. La diretta radio, curata da Susanna Franchi, della prima de La bohème, sarà trasmessa mercoledì 12 ottobre alle 20, trasmissione inserita anche all’interno del circuito Euroradio. Questa Bohème sarà, oltretutto, il nostro secondo contributo al progetto europeo The Opera Platform, la piattaforma web (www.theoperaplatform.eu) interamente dedicata alla musica lirica, nella quale il Regio è l’unico teatro italiano presente. La bohème sarà visibile gratuitamente in streaming per sei mesi a partire dal 21 ottobre, offrendo così la splendida opportunità a un pubblico potenzialmente infinito di apprezzare questa importante produzione. Inoltre, proseguendo la collaborazione con Unitel Classica/CMajor ,  verrà realizzato anche un  DVD.
Con La bohème torneranno le Pillole di Passione di Paola Giunti (visibili sul sito del Regio www.teatroregio.torino.it e sul nostro canale YouTube). Dal backstage del teatro scopriremo divertenti curiosità sugli interpreti e sugli allestimenti di tutte le opere della Stagione2016-‘17.

Biglietti in vendita dal 24 settembre presso la Biglietteria del Teatro Regio, piazza Castello 215 - Tel. 011.8815.241/242, presso Infopiemonte-Torinocultura, alla Biglietteria del Teatro Stabile, nei punti vendita Vivaticket, on line su www.teatroregio.torino.it e telefonicamente con carta di credito al n. 011.8815.270. Info: tel. 011.8815.557.


La bohème
Opera in quattro quadri
Libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica
dal romanzo Scènes de la vie de Bohème di Henri Murger

Musica di Giacomo Puccini

                                                            Personaggi     Interpreti

                                                        Mimì  soprano     Irina Lungu /
                                                                                   Erika Grimaldi* (13, 15, 18, 20)
                                            Rodolfo, poeta  tenore     Giorgio Berrugi /
                                                                                   Iván Ayón Rivas* (13, 15, 18, 20)
                                                    Musetta  soprano     Kelebogile Besong /
                                                                                   Francesca Sassu* (13, 15, 18, 20)
                                     Marcello, pittore  baritono     Massimo Cavalletti /
                                                                                   Simone Del Savio* (13, 15, 18, 20)
                              Schaunard, musicista  baritono     Benjamin Cho /
                                                                  Andrea Borghini (18, 23)
                                          Colline, filosofo  basso     Gabriele Sagona
                                         Benoît, padrone di casa
                 e Alcindoro, consigliere di stato  basso     Matteo Peirone
                 Parpignol, venditore ambulante  tenore     Cullen Gandy
                                Sergente dei doganieri  basso     Mauro Barra /
                                                                  Marco Sportelli (15, 16, 18, 19, 20, 23)
                                          Un doganiere  baritono     Davide Motta Fré /
                                                                  Riccardo Mattiotto (15, 16, 18, 19, 20, 23)

                                             Direttore d’orchestra     Gianandrea Noseda
                                                                     Regia     Àlex Ollé
                                                                     Scene     Alfons Flores
                                                                 Costumi     Lluc Castells
                                                                       Luci     Urs Schönebaum
                                         Collaboratore alla regia     Susana Gómez
                                             Assistente alle scene     Sarah Bernardy
                                             Assistenti ai costumi     José Novoa, Elena Cicorella
                                                    Maestro dei cori     Claudio Fenoglio

ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO REGIO

Coro di voci bianche del Teatro Regio e del Conservatorio “G. Verdi”