Con il mio blog di informazione e critica musicale La Nota Azzurra, spero di aprire le menti e i cuori dei miei lettori all’emozionante mondo della musica. Gaetano Laudadio
lunedì 1 luglio 2013
LA MAGIA DEL BALLETTO DI PINA BAUSCH INCANTA IL PETRUZZELLI
Anteprima dello spettacolo di teatro-danza Sweet Mambo al Petruzzelli
LA DANZA MAGICA DI PINA BAUSCH RISCUOTE GRANDE SUCCESSO
Bari - Era dal 1990 , anno di rappresentazione proprio al Petruzzelli di "Palermo Palermo", che la compagnia di danza della coreografa Pina Bausch mancava da Bari. Molto legata ed innamorata della Puglia, la coreografa tedesca amava trascorrere le vacanze estive in terra pugliese. Dopo la sua scomparsa, avvenuta nel 2009, fatta eccezione per uno spettacolo andato in scena al Piccolo Teatro di Milano nel 2011, il "Tanztheater Wuppertal Pina Bausch", non aveva più calcato alcun palco italiano. Dopo tanto tempo, la compagnia di danza tedesca con la direzione di Lutz Forster è tornata al Petruzzelli per presentare lo spettacolo "Sweet Mambo" nell'ambito di un omaggio alla grande coreografa. Bari ha riservato a questa eclettica artista una settimana di appuntamenti in varie locations: all'ex Palazzo delle Poste, all'Arena Quattro Palme, alla Sala Murat, al Palacarrrassi, in Piazza S. Maria del Buon Consiglio ed ovviamente al Petruzzelli, con conferenze, incontri, proiezioni e spettacoli, promossi dalla Regione Puglia-Asssessorato alla Cultura e dall'organizzazione del Teatro Pubblico Pugliese. Lo spettacolo "Sweet Mambo" andato in scena al Petruzzelli, è una forma di teatro innovativa che non si rifà ad alcuna forma tradizionale di teatro. I danzatori, in costumi prevalentemente eleganti di Marion Cito e Rolf Borzik, sono stati i protagonisti assoluti della scena con una forma originale di espressione artistica che intendeva rappresentare sentimenti di solitudine, di tenerezza, di sensualità e frustrazione, spesso accompagnate dalle voci dei dieci bravi ballerini. Assoli quasi esclusivamente femminili (7 donne e 3 uomini) che alternativamente gridano la loro identità, chiedendo agli spettatori di non dimenticare i loro nomi, alla ricerca affannosa della ricerca dell'amore. Rari i passi a due con i partners maschili, per sottolineare l'incomunicabilità dei due sessi. Suggestive ed efficaci le musiche raccolte con cura da vari paesi del mondo; un sottofondo delicato di sonorità e canzoni, interrotte a tratti da un temporale, che si legava perfettamente a quanto avveniva in scena, in un'ambientazione fatta di veli mossi e che aveva come sfondo un estratto del film "Der Blaufuchs" del 1938, realizzata da Peter Pabst e Rolf Borzik. Due ore di spettacolo che, a giudicare dagli applausi, hanno coinvolto gli spettatori nel racconto di svariati temi che raccontano con la danza riti di seduzione e corteggiamenti, storie lussuriose e burrascose, piccole storie di violenza, solitudine ed anelata libertà femminile. A fine rappresentazione il pubblico ha applaudito calorosamente ed a lungo gli artisti. Note positive per il Petruzzelli giungono anche da Spoleto, dove, per la prima volta nella storia del politeama barese, l'orchestra della Fondazione Petruzzelli, formata da giovani e valenti artisti, si è esibita al Teatro Caio Melisso, nell'ambito della 56ma edizione del Festival dei Due Mondi. Per l'occasione l'orchestra era diretta dal maestro Ivor Bolton per l'esecuzione della prima di "Il matrimonio segreto" di Domenico Cimarosa. Il commissario straordinario Carlo Fuortes con la partecipazione ad una manifestazione così prestigiosa ed importante come quella del Festival dei Due Mondi, ha così offerto ai giovani componenti la nuova orchestra la possibilità di un palco internazionale come quello di Spoleto in un tempo così breve.
G.L.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento