Bari – La Fondazione Petruzzelli dal 1° gennaio 2016
assumerà a tempo indeterminato 81 artisti (47 orchestrali e 34 coristi), dando,
così, il via ad una nuova era del politeama barese. L’insolito contratto
triennale, voluto dall’ex sovrintendente Fuortes è in scadenza ormai col
prossimo 31 dicembre. Era un progetto estremamente prudente e poco lungimirante,
per un’orchestra di un teatro così importante, che allestita con elementi
assunti a tempo determinato, si prestava ad un turn-over, che non avrebbe consentito
il necessario affiatamento tra gli artisti ed una crescita reale della stessa.
Ogni buona orchestra (ed il Petruzzelli vanta gloriose tradizioni) è riconoscibile dal “suo suono” e solo lavorando
insieme assiduamente, si può creare quella necessaria uniformità di suoni. Il
consiglio d’indirizzo del Petruzzelli, riunitosi nei giorni scorsi, ha
approvato il piano di attività e di iniziative
per il 2016, presentato dal nuovo
sovrintendente Massimo Biscardi. Il piano prevede, oltre detta programmazione
artistica, anche la ristrutturazione del cosiddetto organico
funzionale-artistico comprendente orchestra e coro. Tutto ciò sarà fatto senza
incidere sui numeri dei due assetti, che si rivolge ad una più razionale e
armonica composizione dell’orchestra. Il nuovo organico del Teatro Petruzzelli
dovrà essere costituito da 81 elementi (47 orchestrali e 34 coristi), in
rispetto al piano di risanamento
previsto dalla legge Bray. A breve verrà pubblicato il relativo bando di concorso
e le selezioni potrebbero avvenire in agosto-settembre. Certo, si pone un
problema dopo le scelte fatte da Fuortes con i contestati contratti triennali che
scadono a dicembre prossimo, visto che non è passata la richiesta sindacale di
stabilizzare i vincitori del concorso triennale precedente; sarà, però,
concesso ai maestri di passare direttamente ai test finali senza dover
partecipare alle eliminatorie. L’organico
orchestrale sarà così costituito: 8 primi violini ed 8 secondi violini, 8
viole, 6 violoncelli, 4 contrabbassi, 1 timpano ed ancora 2 per questi
strumenti: flauti, oboe, clarinetti, fagotti, corni e trombe. Vengono
sacrificati: il trombone, il basso tuba, l’arpa, il clarinetto basso,
l’ottavino, e le percussioni, per i quali saranno , comunque effettuate le
selezioni, in vista di eventuali necessità e saranno retribuiti in base alle
chiamate. Questa formazione potrà consentire l’esecuzione di un repertorio
ampio e completo dal ‘700 fino alla letteratura dell’800. Il vantaggio sarà non solo quello di poter
avere un’orchestra più omogenea che si prefigge di poter lavorare almeno per
200 giornate all’anno (ma non si esclude
di poter superare tale limite) ma anche quello di razionalizzare con
l’obiettivo di non sprecare stipendiando anche coloro che si esibiscono in
poche occasioni. Confermata, inoltre, la produzione di opere per ragazzi, che
tanto successo ha avuto lo scorso anno. Ciò per quanto riguarda l’aspetto puramente tecnico, perché anche il Presidente Gianrico Carofiglio è molto attivo sul fronte degli sponsor. Pare, infatti, che nuovi soci privati possano sponsorizzare e sovvenzionare le attività della Fondazione Petruzzelli, versando nelle casse dell’Ente lirico barese una somma importante, pari a circa 400mila euro(il 5% del contributo ministeriale erogato al Petruzzelli), che permetterebbe loro di essere rappresentati nel Consiglio d’indirizzo.
Gaetano Laudadio
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